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Zendikar è un piano selvaggio e pericoloso, denso di mana naturale e vivo.
Descrizione[]
Geografia[]
Zendikar è un mondo pericoloso, ricco di rischi letali e ricompense inestimabili. Dal punto di vista dei suoi abitanti, è un nemico che sembra cercare attivamente di uccidere le creature che hanno l'audacia di vivere lì. Il pericolo è implacabile: terreno precario, predatori astuti, disastri naturali su vasta scala e il Torbido, le imprevedibili increspature del cambiamento che attraversano il territorio, rappresentano tutti una sfida costante alla sopravvivenza. Anche il mana che pervade la terra è selvaggio e difficile da domare, sembra quasi vivo a coloro che lo brandiscono e talvolta fa sì che la terra stessa manifesti effetti magici molto simili agli incantesimi. È un piano di pericolo mortale, ma i suoi abitanti crescono forti e resistenti, preparati ai pericoli dell'unico mondo che conoscono.
Il piano è formato da sette continenti: Akoum, Bala Ged, Guul Draz, Murasa, Tazeem, Ondu e Sejiri.
Gli Edri e le rovine[]
A causa della ferocia del torbido, Zendikar è punteggiato da antiche rovine e siti inesplorati. Questi si trovano nelle profondità delle giungle o nelle caverne, ma anche sul fondo di un lago, la cima di una montagna o persino nel cielo, dove solo gli uccelli e gli angeli sono ammessi. La presenza di queste rovine ha da sempre stimolato gli abitanti del piano a mettere in pratica le loro tecniche di sopravvivenza e convertirle in tecniche di esplorazione.
Un'altra peculiarità di tutto il piano è rappresentata dagli edri, enormi pilastri poliedrici che grazie a un'anomalia del mana, galleggiano sospesi in aria. Tali costruzioni possono raggiungere dieci chilometri di lunghezza, anche se molti di loro sono stati fatti a pezzi dal tempo.
Storia[]
Le Enclavi Celesti[]
Secoli prima dell’arrivo degli Eldrazi, gli antichi kor costruirono un impero spinti dal desiderio di un mondo basato su pace e armonia. Tuttavia l'impero si trasformò rapidamente in una nazione autoritaria che imponeva i loro ideali di legge e di struttura sui popoli degli altri continenti. Questa imposizione diede origine a una resistenza tra i popoli soggiogati. Trovandosi di fronte una crescente opposizione, il governo dei Kor divenne sempre più opprimente e tirannico.
Per conservare il dominio sul mondo, i kor costruirono sette Enclavi Celesti: basi militari, quartier generali di governo e piccole città fluttuanti nel cielo sopra ogni continente. Ogni Enclave Celeste era costruita intorno a una fonte di energia centrale, come un sole in miniatura, progettata sotto forma di decine di piattaforme fluttuanti che avrebbero potuto unirsi in una sfera difensiva.
I popoli di Zendikar vissero per secoli sotto le leggi opprimenti dei Kor che però iniziarono a indebolirsi. Nel corso di un secolo, tra ribellioni, guerre civili e l'arrivo degli Eldrazi, le Enclavi Celesti caddero una dopo l'altra mettendo fine al dominio dei kor.
I Tre e gli Eldrazi[]
Più o meno durante il declino dell'impero di Makindi, il gruppo di Planeswalker, Sorin Markov, Ugin e Nahiri, attirarono gli eldrazi su Zendikar per imprigionarli all'interno degli edri. Ci riuscirono e li seppellirono tra le montagne di Akoum, divorati dal potere del Torbido. Mentre Ugin e Sorin se ne andarono, Nahiri rimase di guardia, autoproclamandosi guardiana di Zendikar e pronta a impedire il loro ritorno.
Alcuni secoli dopo tuttavia, la storia dimenticò la realtà e dipinse gli eldrazi come un'antica razza estinta e creatrice di edri e di molte delle rovine del piano, in realtà opera dei kor, arrivando persino a considerarli degli dei. Dopo millenni di guardia Nahiri si era isolata, permettendo ad una misteriosa infezione magica di corrompere gli abitanti di Akoum, trasformandoli in vampiri e costringendoli a indebolire i legami che teneva rinchiusi gli eldrazi. Questo Primo Risveglio fu solo incompleto e sebbene la progenie fuoriuscì, i titani non vi riuscirono e furono fermati da Nahiri, che abbandonò il piano in cerca dei suoi compagni.
Il tempo passò e Zendikar dimenticò nuovamente.
Blocco di Zendikar[]
Millenni dopo, Sorin tornò sul piano con l'intenzione di sigillare nuovamente gli eldrazi, ma i due planeswalker che lo aiutarono, non potevano essere rintracciati. Nissa Revane decise di aiutare Sorin nella sua impresa, ma non volle sigillare gli eldrazi sul suo piano.
Chandra Nalaar e Jace Beleren arrivarono sul piano grazie alle informazioni lette sulla Pergamena del Drago recuperata a Kephalai. Prima di loro Sarkhan Vol venne inviato su Zendikar da Nicol Bolas, nell'Occhio di Ugin
A causa dei piani di Nicol Bolas, Chandra e Jace insieme a Sarkhan liberarono inconsapevolmente la covata e la progenie degli eldrazi dopo la loro battaglia nell'Occhio di Ugin.
Due mesi dopo Sorin e Nissa, insieme ad Anowon, raggiunsero l'Occhio, ma sfortunatamente per il vampiro, l'elfa decise di distruggere l'edro principale. Ciò causò la liberazione dei tre titani eldrazi: Emrakul, Kozilek e Ulamog.
Dopo il risveglio degli Eldrazi[]
Dopo aver compreso il proprio errore, Nissa partì nel multiverso in cerca di Sorin nella speranza di riuscire a trovarlo e convincerlo a tornare indietro per aiutarla a fermare gli eldrazi, sfortunatamente non riuscì nella sua missione; Sorin nel frattempo era in cerca di Ugin, così da ottenere il suo aiuto per poter intrappolare nuovamente gli eldrazi e a sua volta, lo Spirito Drago, mandò il vampiro in cerca di Nahiri. Anche Gideon Jura dopo essere arrivato sul piano e aver visto Emrakul decise di andare su Ravnica in cerca di altri planeswalker che avrebbero potuto aiutarlo. Kiora invece iniziò una solitaria missione in cerca di un potere da usare contro gli eldrazi.
Blocco di Battaglia per Zendikar[]
Due anni dopo il risveglio degli Eldrazi, Bala Ged e Sejiri vennero completamente distrutti. La progenie eldrazi attaccò in massa Portale Marino, riducendolo in rovina.
Dopo la caduta di Portale Marino Gideon capì che la sola forza fisica non sarebbe bastata a sconfiggere gli eldrazi e a salvare Zendikar. La sua ultima speranza era risolvere il rompicapo delle Leyline legato agli edri del piano. Così decise di andare su Ravnica, dove aveva scoperto che il Patto delle Gilde vivente era un planeswalker come lui oltre ad essere anche famoso per essere un esperto nel risolvere rompicapo. Gideon trovò Jace e gli chiese di aiutarlo e lui accettò.
Su Zendikar i due si riunirono all'esercito di Vorik e successivamente Gideon salvò l'ultimo gruppo rimasto indietro a Portale Marino tra cui c'era Jori En, che possedeva le informazioni che servivano a Jace, e anche Nissa che però aveva perso misteriosamente i suoi poteri elementali e scelse di non restare con l'esercito, ma di partire per una sua missione personale. Anche Jace decise di mettersi in viaggio verso l'Occhio di Ugin per raccogliere maggiori informazioni mentre Gideon, rimasto con i sopravvissuti, divenne il nuovo comandante dell'esercito dopo la morte di Vorik e decise di guidare gli abitanti di Zendikar alla riconquista di Portale Marino, ignaro che Ulamog si stava dirigendo lentamente verso di esso.
Dopo una lunga battaglia, Portale Marino venne riconquistato grazie a Gideon, alle creature marine di Kiora e agli elementali di Nissa, che aveva ritrovato il suo legame con Zendikar. Dopo la vittoria però, Jori En avvertì Gideon e gli altri comandanti che Ulamog stava arrivando.
Gideon decise di restare a combattere e di fidarsi della parola di Kiora che il suo bidente fosse abbastanza forte da uccidere Ulamog. Arrivò poi Jace, tornato dal suo viaggio nell'Occhio, che raccontò le sue scoperte e disse ai suoi compagni che non potevano attaccare direttamente Ulamog, perchè se non fossero riusciti a distruggere il titano, qualsiasi attacco lo avrebbe spinto ad abbandonare Zendikar e a viaggiare in un altro mondo; spiegò che la soluzione migliore era imprigionarlo dentro una rete di edri. Vedendo che Kiora era l'unica contraria al piano, Jace le chiese mentalmente di desistere dal suo intento, ma in risposta alla sua richiesta telepatica, lei lo attaccò con la sua arma, venendo però fermata da Gideon che intervenne per proteggere l'amico. Subito dopo Kiora abbandonò l'esercito e dopo la sua partenza, Gideon diede l'ordine di preparare la prigione.
Con l'aiuto di Nissa, Jace potè posizionare gli edri dove servivano tuttavia, quando Ulamog arrivò, uno degli edri era ancora fuori posto. Gideon, che si trovava su una roccia fluttuante tra il titano e Portale Marino, fece guadagnare tempo ai suoi due compagni resistendo agli attacchi dei tentacoli di Ulamog con la sua magia di invulnerabilità. Dopo che Jace e Nissa sistemarono l'ultimo edro, Ulamog venne attirato dentro la prigione dall'energia del mana. Subito dopo che il titano fu entrato, la prigione brillò di una luce blu intensa e lo fermò.
Subito dopo l'imprigionamento del titano, Ob Nixilis sfruttò l'energia della rete di edri per riottenere la sua scintilla, distruggendo la prigione e liberando nuovamente Ulamog.
Ulamog afferrò alcuni abitanti di Zendikar in fuga e li trasformò istantaneamente in polvere. Nonostante ciò, Ob Nixilis non era ancora completamente soddisfatto, così indirizzò la sua mente sotto la superficie, risvegliando Kozilek, che emerse dal terreno e si unì alla battaglia.
La battaglia a Portale Marino fu persa. Nissa, Jace e Gideon vennero sconfitti singolarmente uno alla volta e catturati tutti da Ob Nixilis, che li portò via e iniziò a torturarli dentro una caverna. Nonostante ciò, Tazri con l'aiuto di Munda, Drana e Noyan Dar, riuscì a radunare i sopravvissuti dell'esercito e a fuggire mantenendo in vita la resistenza di Zendikar.
Chandra trovò la caverna dove erano tenuti prigionieri i suoi amici, affrontò il demone e, grazie a un suggerimento di Jace, riuscì a liberarli. Unendo le forze i quattro planeswalker riuscirono a sconfiggere il demone e lo constrinsero ad abbandonare Zendikar.
Gideon, Nissa, Jace e Chandra decisero di restare a combattere contro i titani e provare nuovamente a salvare Zendikar. Ognuno di loro pronunciò un giuramento accettando tutti e quattro di diventare guardiani: un gruppo che avrebbe lottato non solo per Zendikar, ma per proteggere il multiverso da qualsiasi minaccia. Dopo che si riunirono ai sopravvissuti, consapevoli di non avere le risorse necessarie per imprigionare i titani, i guardiani cercarono altre vie. Grazie alle informazioni di Ugin e ai ricordi che vide dalla mente di Nissa, Jace elaborò un piano per uccidere Ulamog e Kozilek: avrebbero attirato i titani con i sopravvissuti, poi utilizzato le leyline per risucchiare le loro essenze in Zendikar e infine lasciato che il piano li divorasse.
I guardiani, insieme a Kiora e agli abitanti di Zendikar, diedero inizio al loro piano. Nissa riuscì a realizzare il glifo e le leyline ancorarono Ulamog e Kozilek al piano spingendoli completamente nel mondo fisico; i due esseri cambiarono diventando più grossi, ma bloccati dalla magia dell'elfa non poterono abbandonarlo, rischiando che andasse distrutto insieme a loro. Comprendendo ciò, Kiora decise di tradire i suoi alleati e attaccò Nissa con la sua magia per costringerla a lascire andare i titani, la tritona venne però fermata da Jace che intervenne in difesa dell'elfa. I guardiani compresero che non potevano né lasciare liberi i titani, né continuare a trattenerli in quel modo e decisero di provare a distruggerli con un unico attacco: Nissa passò a Chandra tutto il mana di Zendikar e la piromante scatenò la sua magia su di loro, uccidendoli.
L'ascesa delle Enclavi Celesti[]
Dopo la caduta degli Eldrazi, una spedizione di avventurieri salì sulle rovine di Emeria e scoprì i resti dell’Enclave Celeste, che i tritoni avevano in precedenza rivendicato come castello della loro dea. La loro esplorazione innescò delle difese magiche che risvegliarono tutte le Enclavi che, nonostante il loro stato di rovina, si risollevarono in cielo nuovamente aperte.
La scoperta delle Enclavi Celesti mise in azione tutte le case di spedizioni di Zendikar. Gli avventurieri che erano riusciti per primi a entrare in Emeria tornarono con potenti armi magiche e diedero vita a una propria casa di spedizioni. Altri avventurieri iniziarono a bramare la scoperta delle altre rovine nel cielo in cerca di tesori da saccheggiare.
Rinascita di Zendikar[]
Dopo la morte di Ulamog e Kozilek, Tazri propose un progetto per la ricostruzione di Portale Marino. Supportata da Linvala, che convinse le case di spedizioni a finanziare la guerriera, la città venne ricostruita in pochi anni e tornò a essere il centro delle spedizioni, tra cui anche quelle verso le Enclavi Celesti. La ricostruzione degli altri luoghi di Zendikar non fu però altrettanto rapida. Inoltre il Torbido rimase attivo anche dopo la morte degli Eldrazi e le sue "manifestazioni" divennero uno dei maggiori pericoli per gli avventurieri che sfidavano le terre selvagge del piano.
Dopo la fine della Guerra della Scintilla su Ravnica, Nahiri tornò su Zendikar e convinse Nissa ad andare con lei sull'Enclave Celeste di Akoum con la promessa che avrebbero trovato un manufatto in grado di guarire Zendikar. Dopo alcune avventure le due trovarono una "chiave" che Nahiri usò riattivando l'Enclave, che con la sua magia placò il Torbido sotto di loro, ma uccise anche l'elementale di Nissa. L'elfa comprese che la "cura" della kor sarebbe costata la "vita" di Zendikar e avrebbe danneggiato l'Anima del piano, ma l'altra non l'ascoltò. Consapevole di non poterla sconfiggere da sola, Nissa viaggiò su Ravnica dove chiese aiuto a Jace a cui raccontò ciò che era successo e spiegò che voleva distruggere il Nucleo Litoforme che Nahiri stava cercando. Il telepate si dimostrò interessato a studiare il manufatto e ciò fece infuriare l'elfa che litigò con lui.
Nissa tornò su Zendikar da sola, ma venne raggiunta da Jace. Insieme, i due seguirono Nahiri e il suo gruppo nell'Enclave di Murasa. Tuttavia, la litomante riuscì a recuperare il manufatto prima del loro arrivo e andò da sola alla Città Canora dove si trovava il punto focale in grado di incanalare l’energia del Nucleo su tutto Zendikar, attraverso le leyline: il suo potere avrebbe generato una trasformazione che avrebbe riportato il suo mondo a com'era prima dell'arrivo degli Eldrazi. Venne raggiunta prima da Jace e poi da Nissa: il telepate cercò di risolvere la situazione pacificamente ma l'elfa non l'ascoltò perchè non si fidava della litomante e si sentì tradita da lui. Iniziò una battaglia e alla fine Nissa ebbe la meglio, ottenne il Nucleo e scoprì che era un antico frammento dell'anima di Zendikar che le parlò, sostenendo che poteva usarlo per guarire il piano. L'elfa usò il potere del manufatto e ripristinò la natura selvaggia di Zendikar.
L'Avanzata delle Macchine[]
Invasione di Nuova Phyrexia[]
Dopo l'inizio dell'invasione della Legione delle Macchine di Elesh Norn nel Multiverso grazie al Frangireami, Zendikar venne invasa dai phyrexiani e una Nahiri completata venne inviata nel suo mondo d'origine per conquistarlo. Durante la battaglia per la sopravvivenza del piano la terra stessa si ribellò contro i phyrexiani manifestando diversi elementali mentre gli abitanti combattevano in tutti i continenti, con la battaglia più importante che si svolse a Portale Marino e si concluse con la vittoria degli invasori.
Riconoscendo la planeswalker come la minaccia principale, il Torbido si concetrò su Nahiri ma venne sconfitto dalla magia della litomante che riuscì a collegare la rete di edri alle rovine di Emeria, che vennero ricostruite e trasformate in una potente macchina da guerra phyrexiana. Un gruppo sotto il commando di Tazri affrontò Nahiri nel cuore dell'Enclave completata, riuscendo infine a scollegarla dalla rete di edri: l'Enclave venne distrutta e si schiantò al suolo, con Nahiri ancora al suo interno.
Dopo la fine dell'invasione[]
Mentre i phyrexxiani vennero resi inattivi e sconfitti a causa della morte di Elesh Norn durante la fase finele dell'invasione, sia la terra che le leyline di Zendikar rimasero gravemente danneggiate a causa dell'Albero dell'Invasione e della corruzione dell'Olio Scintillante. Guarita dal Completamento ma priva della sua scintilla, Nahiri iniziò a lavorare per rimuovere il metallo dal suo mondo ma comprese che, nel suo nuovo stato, la sua intera vita non sarebbe stata sufficiente per risanare la terra: Zendikar era sempre sempre stato in grado di riprendersi dalle devastazioni subite, ma prima o poi anche i mondi si stancavano e qualcosa o qualcuno avrebbe potuto distruggerlo per sempre. Anche se non possedeva più il suo antico potere, Nahiri si considerava ancora la sua guardiana di Zendikar e decise che c'era ancora una cosa: isolare il suo mondo dalle forze esterne che potevano danneggiarlo, compresi i planeswalker.
Referenze[]
- Akoum
- Campi di Edri di Agadeem
- Murasa
- Tazeem
- Carte associate:
- Anima di Zendikar
- Gideon, Alleato di Zendikar
- Guida Lontana di Zendikar
- Incarnazione di Zendikar
- Invasione di Zendikar
- Nissa, Voce di Zendikar
- Rinascita di Zendikar
- Torbido di Zendikar
- Vendicatore di Zendikar
- Testi di colore:
- Acquitrino Morente
- Acrobata dell'Enclave Celeste
- Aliante dell'Ombra
- Altopiani Accidentati
- Avanguardia di Munda
- Behemoth della Foresta
- Bellicomanzia di Nahiri
- Calamity of the Titans
- Charix, l'Isola Furiosa
- Coccodrillo di Hagra
- Costrutto di Ugin
- Determinazione di Nahiri
- Discepolo del Demone
- Distesa Tranquilla
- Distese Striscianti
- Distorsione Strutturale
- Dono Angelico
- Eliminare
- Enclave Celeste Risvegliata
- Erede di Ugin
- Errante di Muffa
- Evocatore di Nulli
- Evocatore di Ventogelido
- Fiamme Raggianti
- Fronte Compatto
- Frustata Infuocata
- Gnarlid Azzannatore
- Guida di Frontiera
- Guidare con l'Esempio
- Immobilizzatore Eldrazi
- Impeto dello Sciame
- Infondere gli Elementi
- Inviata Vampira
- Invocare i Discendenti
- Iridescenza Splendente
- Lama del Fato
- Lama del Vessillo
- Legame Elementale
- Legame Naturale
- Leone d'Argilla
- Litomorfosi di Nahiri
- Lucertola Lagac
- Maestro della Falce Kor
- Marcia del Sepolcro
- Mari Infiniti
- Missionario Solitario
- Misteri degli Abissi
- Muro dei Presagi
- Noyan Dar, Plasmatore del Torbido
- Ondata di Crescita
- Parassita Accecante
- Parassita in Agguato
- Presa del Demone
- Prescelto di Nissa
- Progenitore del Ristagno
- Raccolto dell'Altare
- Resa dei Conti Infernale
- Ricettacolo Pericoloso
- Rinnovamento di Nissa
- Riposo per gli Esausti
- Rivendicazione della Natura
- Rivolta Elementale
- Rombo di Tuono
- Rotazione del Raccolto
- Scarto Gravitazionale
- Schegge d'Osso
- Sconvolgimento Vulcanico
- Sega d'Osso
- Seminatore di Legnotorto
- Sentinella Vulcanica
- Serafina dell’Avanguardia
- Signore Sanguinario Sprezzante
- Spada dell'Animista
- Spasmo di Realtà
- Stendardiere di Portale Marino
- Tajuru Risoluta
- Tattiche di Coppia
- Terra Vendicativa
- Terre Selvagge in Evoluzione
- Trucco del Mago del Torbido
- Vedetta della Spedizione
- Verità Dolorose
- Wurm Razziacovata
Collegamenti Esterni[]
- Battle for Zendikar Trailer sub ita (video)
- Zendikar Rising Trailer sub ita (video)
- Planeswalker's Guide to March of the Machine: The Phyrexian Invasion of the Multiverse
- Choosing Your Battles, Part 2
Zendikar
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Espansioni | Blocco di Zendikar (Zendikar • Worldwake • Ascesa degli Eldrazi) • Magic Origins • Blocco di Battaglia per Zendikar (Battaglia per Zendikar • Giuramento dei Guardiani) • Rinascita di Zendikar • L'Avanzata delle Macchine
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Luoghi | Akoum • Bala Ged • Guul Draz • Murasa • Tazeem • Ondu • Sejiri
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Storia | Ascesa degli Eldrazi • Culling • Primo Risveglio
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Nativi | Kiora • Nahiri • Nissa Revane
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Pubblicazioni | A Planeswalker's Guide to Zendikar • Zendikar: In the Teeth of Akoum • The Art of Magic the Gathering: Zendikar • Zendikar: la situazione è cambiata • Le leggende di Rinascita di Zendikar
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