Magic: the Gathering Wiki
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Vraska è un'assassina gorgone che usa il mana nero e verde, originaria di Ravnica. In passato era anche una potente planeswalker.

Descrizione[]

La Gorgone[]

Brandisce una serie di magie collegate alla sua natura di gorgone. È specializzata nelle magie di morte, furtività e pietrificazione, in grado di tramutare le unghie in artigli velenosi ed è anche un'abile spadaccina. Venne ingaggiata da Nicol Bolas per recuperare il Sole Immortale su Ixalan, ma quando scoprì che l'obiettivo del drago era conquistare Ravnica, si fece alterare i ricordi da Jace Beleren per poter agire come agente dormiente contro di lui. Grazie a Bolas divenne la capogilda dei Golgari al posto di Jarad Vod Savo, ruolo che mantenne anche dopo la Guerra della Scintilla. Successivamente si unì alla squadra di planeswalker pronti a sferrare un attacco su Nuova Phyrexia assieme a Jace, dove cadde nelle mani del nemico e trasformata in una phyrexiana al servizio di Elesh Norn. Dopo l'inizio dell'Invasione di Nuova Phyrexia cercò di conquistare il suo mondo per i phyrexiani ma venne fermata da Ral Zarek.

Salvata da Jace, Vraska svanì nel nulla per poi ricomparire, guarita dalla corruzione ma priva della sua scintilla, come vice della banda di Oko su Crocevia Tonante dove manipolò i suoi compagni riuscendo a ottenre, insieme a Jace, la misteriosa creatura all'interno di Maag Taranau.

Storia[]

Ascesa[]

La vita di Vraska nella Città Sepolta, era molto semplice. Tuttavia, su Ravnica anche una vita semplice può essere distrutta dalla politica. Gli Azorius emanarono un mandato di arresto di massa per qualsiasi membro fedele ai Golgari e visto che lei era una gorgone diedero per scontato che facesse parte della gilda e Vraska fu tra quelli fermati e portati in carcere, che rapidamente si riempì fino a far diventare il numero dei prigionieri maggiore delle guardie. Scoppiò una rivolta e Vraska e i suoi compagni furono condotti in un altro luogo più sicuro, mentre la rivoluzione continuava.

Dopo diverse ore, le guardie iniziarono a innervosirsi e a diventare violente, finendo per colpire i prigionieri, sfogando l'ira su di loro. Molti dei prigionieri Golgari lavorando insieme riuscirono a liberare Vraska, ma vedendola libera e comprendendone la minaccia, le guardie la pestarono senza tregua fino a renderla in fin di vita. Quando sembrava che per lei fosse arrivata la fine, la sua scintilla si accese, portandola lontana dal suo mondo.

Blocco di Ritorno a Ravnica[]

Immersa nel buio e incapace di comprendere cosa fosse successo, Vraska passò molto tempo per imparare a controllare le sue abilità. Due anni dopo la sua scomparsa tornò a Ravnica. Nei suoi viaggi aveva imparato una lezione importante, un credo con cui viveva la sua vita Una persona deve morire della morte che si è meritata.

Cominciò a raccogliere seguaci nel suo viaggio, per portare la sua giustizia a coloro che riteneva meritevoli della sua vendetta. Molti morirono in suo nome, con delle morti legate al modo in cui avevano vissuto le loro vite. Tra le sue vittime e quelle dei suoi seguaci, c'era sempre un posto speciale per i membri degli Azorius. Lentamente, cercò coloro che avevano causato l'arresto e che erano coinvolti nella rivolta: le guardie e gli arbitri, tutti coloro che erano collegati in esso in qualche modo trovarono la morte per mano sua o dei suoi seguaci.

Ricercata dagli Azorius[]

Sebbene non conoscano la sua vera identità, gli Azorius la stanno cercando per gli omicidi che lei e i suoi seguaci hanno commesso.

Al servizio dei Golgari[]

Durante il suo soggiorno a Ravnica, Vraska ha fornito i suoi oscuri servizi alla gilda Golgari. La sua magia le permette di rintracciare il bersaglio, distruggere le proprie vittime silenziosamente e quando è necessario, evocare dalle ombre degli assassini in grado di svolgere il lavoro per lei. I Golgari la vedono come una specialista di morti misteriose che accetta solo i lavori che vuole e che in cambio richiede strani favori e oscuri trofei.

Vraska rimane per lo più fuori dalla politica delle gilde di Ravnica e del funzionamento interno dei Golgari, termina il suo lavoro e se ne va, scomparendo nel nulla, fino al prossimo lavoro che attira il suo interesse. Il suo potere è evidente, ma le sue vere motivazioni sono un mistero anche per le altre gorgoni. All'insaputa della sua gilda, passa una buona quantità del suo tempo su altri piani del multiverso, usando le sue letali abilità per accumulare esperienza e qualche "souvenir" dai suoi viaggi, espandendo lentamente la sua collezione di trofei e di vittime pietrificate in molti mondi.

La gorgone e il patto delle gilde[]

Per attirare Jace Beleren nella sua trappola, Vraska pietrificò diversi abitanti di Ravnica e li portò vicino alle gallerie dei Golgari, ma non al suo interno, in modo che gli Azorius potessero trovarli. Posizionò le vittime in modo che formassero il nome del mago mentale sicura che avrebbe compreso il suo messaggio nascosto negli anagrammi dei nomi delle vittime.

All'interno della galleria, Vraska preparò i suoi assassini: quattro nascosti nell'ombra e uno in vista in attesa di Jace. Quando il planeswalker apparve, la falsa assassina recitò bene la sua parte facendolo avvicinare, ma prima che lui potesse leggerle la mente, Vraska trasformò la donna in una statua di pietra e poi gli chiese se avesse già letto la sua di mente. Jace si voltò per guardare la vera assassina per poi distogliere subito lo sguardo quando capì che era una gorgone. La chiamò con il suo nome e rispose di no. La Golgari fece notare che aveva sentito parlare di lei e lui rispose che aveva sentito il suo nome ma che non sapeva fosse una planeswalker. Vraska gli chiese se aveva capito perchè era lì e Jace rispose che sospettava che volesse mostrargli qualcosa e sarcasticamente aggiunse che sperava non fosse il suo sguardo. Vraska rispose che voleva dimostrare ciò che era dentro di lui e vedere se era un alleato di Ravnica. Jace le fece notare che uccidere gli abitanti del piano era uno strano modo di essere alleato di Ravnica. Vraska contestò che aveva rubato il controllo del patto delle gilde, poi con calma aggiunse che Ravnica non era il suo mondo eppure lui aveva un forte interesse per esso. Jace replicò che stava solo cercando di evitare che le gilde si distruggessero a vicenda, che la responsabilità del patto era scesa su di lui e che la prendeva sul serio, aggiunse che lei non voleva offrire il suo aiuto. La gorgone chiese cosa pensava volesse da lui e Jace rispose che voleva distruggerlo per governare Ravnica. Vraska rispose che la sua morte le avrebbe liberato le mani dal momento che il suo inganno colossale le aveva imposto dei vincoli, concluse che era pronta ad ucciderlo adesso. Vraska si girò di scatto guardando Jace in pieno viso, ma invece di trasformarsi in pietra il mago mentale scomparve. Vraska chiese a voce alta se potevano fare a meno delle illusioni. Jace apparve da dietro una colonna e replicò che prima avrebbe dovuto mandare via i suoi quattro assassini. Vraska sorrise, Jace disse che apprezzava il complimento ma che era sicuro che lei fosse in grado di ucciderlo per conto proprio. La gorgone fece un segnale verso le ombre mandandoli via. Una volta soli, Jace chiese nuovamente se voleva ucciderlo e Vraska scosse la testa con aria di rimprovero e gli disse di pensare a quale sarebbe stato il suo scenario ideale e di rispondersi da solo. Jace rispose che dal momento che il patto delle gilde era una persona vivente avrebbe potuto usarlo a suo vantaggio manipolando le sue decisioni a suo favore. Chiese che tipo di leva pensava di avere su di lui e lei rispose se conosceva i nomi di tutti gli assassini che circondavano la casa di Emmara Tandris. Jace si oscurò in volto e disse con cautela che le persone che vivevano nella casa dell'elfa erano sue illusioni e che tutta la casa era una trappola elaborata che avrebbe fermato tutti i suoi assassini appena avrebbero provato a colpire. Vraska replicò che probabilmente stava bluffando, si avvicinò fino ad arrivare dietro di lui, continuò dicendo che non avrebbe comunque rischiato, ma che non aveva importanza perchè aveva intenzione di minacciare altre "cose" a cui teneva pertanto non aveva altra scelta se non accettare di lavorare per lei. Jace rispose che non l'avrebbe mai fatto e che Ravnica era sotto la sua protezione. Vraska sibilò e un viticcio di serpente toccò l'orecchio di Jace. La Golgari disse con sarcasmo che Ravnica era fortunata, poi chiese se aveva intenzione di proteggere il piano nello stesso modo in cui aveva protetto Kallist e Kavin o per quanto riguardava Garruk. Jace replicò che aveva fatto degli errori ma che intendeva usare la sua posizione per espiare le sue colpe. Chiese di Garruk e Vraska rispose che non sapeva cos'era diventato. Jace chiese spiegazioni, ma la Golgari rispose che non aveva importanza e che sicuramente aveva già fallito pure con lui. Gli disse che era una piaga, un flagello per tutti coloro che diceva di voler proteggere e che solo dichiarando la sua fedeltà a lei avrebbe fatto un favore a tutto il piano. Poi lo attaccò. Un serpente si chiuse attorno al collo di Jace che lo afferrò cercando di rimuoverlo mentre altri serpenti cercarono di costringerlo ad aprire gli occhi. Il mago mentale attaccò la sua mente ma Vraska non se ne curò e colpì le immagini di Jace che l'attaccavano da diversi punti facendole sparire, ma esse apparivano sempre più velocemente e la gorgone iniziò leggermente ad allentare la presa. Nuove immagini di loro due apparvero circondando Vraska in un'orda da incubo. Lei li pietrificò e le statue si moltiplicarono formando una gabbia di pietra. Vraska strinse nuovamente il collo di Jace e gli disse di far sparire le immagini, le statue iniziarono a parlare e le dissero che aveva vinto. Lei gridò loro di stare indietro ma con un guizzo di esitazione nella voce. Le statue dissero che Jace l'avrebbe aiutata ma prima era necessario conoscere il suo piano, se lei lo avesse ucciso, il patto vivente non avrebbe più potuto influenzare le gilde per lei, doveva dimostrare di essere degna. Vraska strinse con forza la testa di Jace e disse che grazie a lui avrebbe indebolito le gilde in modo da permetterle di assassinare tutti i dieci capigilda. Lei era nata per uccidere e molti nell'ombra rispondevano a lei. Per un attimo gli occhi delle statue lampeggiarono accecandola e lei alzò una mano per proteggersi, poi le dissero che c'era un vertice in corso di capigilda di gilda a Sol-Dimora e che tutti i presenti avevano sentito le sue parole. Infuriata, Vraska spezzò il collo di Jace ma invece del cadavere del mago mentale vide l'assassina che aveva pietrificato prima. La Golgari urlò la sua rabbia distruggendo la gabbia di pietra ma invece di rompersi i pezzi si richiusero su di lei formando immagini di gorgone che l'attaccavano. Lei saltò indietro e poi viaggiò nella cieca eternità.

L'orgoglio dei Kraul[]

Durante un consulto degli assassini dell’Ochran, Vraska incontrò Mazirek. Il necrosciamano alla guida dei Kraul offrì incantesimi agli assassini e Vraska era stata l’unica a continuare la conversazione. I due si vedevano con regolarità per discutere di teologia e politica e la loro amicizia si era stretta sempre di più con il passare degli anni. Durante uno dei loro incontri Mazirek spiegò che i Kraul agivano solo grazie a un singolo condottiero dell’alveare; lui era nato per quello scopo. Lei chiese se si sentisse mai intimidito dalla responsabilità e l'altro rispose che aveva dedicato la sua vita all’apprendimento dei loro metodi e all’addestramento per diventare un maestro della morte; quando il momento era giunto e la richiesta gli era stata fatta, era pronto a diventare il condottiero del suo popolo: nessun altro Kraul possedeva i suoi stessi talenti. Con un sorriso Vraska commentò che era stata definita egocentrica per aver mostrato la stessa decisione. Confuso, l'altro disse che i Kraul non avevano alcun concetto di egocentrico, l’orgoglio era irrilevante nel loro insieme. Chiese quale fosse l'obiettivo dell'orgoglio. Vraska cercò di dare forma ai suoi pensieri in modo che il suo amico comprendesse e rispose che durante tutta la sua vita, molti avevano commesso l’errore di non prenderla sul serio, come un’esperta o come una minaccia: se qualcuno le mostrava mancanza di rispetto, lei era obbligata a prendersi cura di se stessa con una decisione che non lasciasse alcun dubbio.

Successivamente Vraska ricevette un infuriato Mazirek che le disse che a Jarad e agli altri elfi non importava di ciò che succedeva ai Kraul: Il capogilda aveva ridotto le loro razioni di cibo e ignorato le loro richieste; preferiva farli morire di fame che permettere alla sua razza di avere influenza sullo Sciame Golgari. la loro lealtà non aveva alcun valore per loro. Vraska rispose che non era l’unico a sentirti così: Kraul e gorgoni si trovavano tutti nell’ombra e la loro voce non veniva ascoltata da un sacco di tempo. Mazirek disse che il cambiamento di cui avevano bisogno sarebbe potuto avvenire solo con un’azione di guerra, ma un tale conflitto sarebbe stato un costo troppo elevato per il suo popolo. Vraska sorrise e rispose che esistevano molti metodi per generare un cambiamento senza ricorrere al sangue.

Il ritorno e la partenza di Vraska[]

Durante l'assenza di Jace, Vraska tornò su Ravnica ed eliminò alcuni membri influenti degli Azorius, pietrificandoli.

Successivamente, dopo che il telepate tornò sul piano, Vraska andò via viaggiando nella cieca eternità.

Una missione per Vraska[]

Dopo che trovò un'invito che le permetteva di raggiungere un particolare piano, Vraska si recò lì incuriosita: l’intera faccenda sembrava una trappola. Si ritrovò in un cortile sommerso da acqua che le arrivava alle caviglie, circondato da fulmini violacei tesi a formare una gabbia, era uno scenario allarmante, ma Vraska ricordò le informazioni trasmesse dalla seconda parte del messaggio e fece del suo meglio per ricordare la magia che le avrebbe consentito l’accesso. Allungò una mano e tracciò un ampio cerchio nell’aria, mentre con l’altra eseguiva una serie di gesti rapidi. Il bagliore svanì, la gabbia magica scomparve e un drago comparve dinanzi a lei. Si presentò come Nicol Bolas e disse che era lieto che avesse accettato il suo invito e spiegò che voleva che mettesse il suo talento al suo servizio. Vraska rispose che non era interessata a nuovi clienti e Bolas replicò che non era interessato alle sue abilità di assassina. La gorgone ammutolì, fino a quel momento, era sempre stata assoldata per uccidere. Il drago continuò che lei voleva essere una condottiera, che desiderava ardentemente un mondo migliore per coloro che considerava i suoi compagni e che era disposta a qualsiasi cosa purché essi ottenessero il rispetto che meritavano. Vraska chiese se le aveva letto la mente e Bolas rispose che le stava tuttora leggendo nel pensiero. A quelle parole la gorgone cominciò a raccogliere l’energia magica necessaria per pietrificarlo ma il drago la fermò dicendole che poteva fare di lei il capo dei Golgari. Vraska si fermò, pensò a Mazirek, ai Kraul, agli altri assassini dell’Ochran e al malvagio Jarad che regnava con violenza incurante sui più oppressi tra gli oppressi. Ricordò i suoi anni di isolamento e l’atroce crudeltà degli Azorius: nessuno meritava di soffrire tanto quanto chi voleva soggiogare i suoi simili. Chiese cosa volesse in cambio. Bolas disse che doveva recuperare un'oggetto che si trovava a Orazca su Ixalan, chiamare il suo socio perché lo trasportasse via e lui le avrebbe fornito i mezzi per guidare la sua gilda verso la gloria che meritava. Vraska si sentì onorata, allarmata ed emozionata allo stesso tempo; nessuno l’aveva mai assoldata per qualcosa che non avesse a che vedere con la morte di qualcun altro. Ogni aspetto dell’offerta si annunciava pericoloso e non c’era nulla in quella bestia che ispirasse fiducia, ma Vraska ripercorse mentalmente la sua vita: un contratto dietro l’altro, una morte dopo l’altra, svolgendo un ruolo che altri le avevano assegnato senza l’opportunità di fuggire. Accettò la sua proposta pensando che se le cose si mettevano male poteva sempre tradirlo, ma Bolas replicò a quel pensiero dicendole che non poteva farlo. Il drago le donò una Bussola Taumaturgica spiegandole che quell'oggetto l'avrebbe guidata nella sua ricerca della città dorata e poi disse che le avrebbe donato la conoscenza di due concetti: le trasmise la magia per chiamare il suo socio a Orazca senza però rivelarle la sua identità e poi la inondò di informazioni sulla navigazione. La mente di Vraska fu sommersa da un oceano di conoscenze. Digrignò i denti e chinò il capo dolorante, si rimise in piedi traballando: l’ampio catalogo di nuovi concetti nautici che aveva in testa sembrava un doloroso incrocio tra una sessione di studio intensivo e una sbornia. Bolas disse a Vraska di partire per il suo viaggio e l'avvertì che non sarebbe potuta tornare finché la sua missione non sarebbe stata compiuta. La gorgone si disse che il fine giustificava i mezzi e se portava a termine quella missione, avrebbe ottenuto quello che aveva sempre voluto per lei e la sua gente. Lo spazio attorno a lei sprofondò nelle tenebre, Vraska si diresse verso uno squarcio di notte apertosi nell’aria pomeridiana e viaggiò tra i piani fino ad arrivare a casa: doveva prepararsi per il viaggio.

Blocco di Ixalan[]

Vedi Vraska (Planeswalker)/Ixalan.

La ricompensa[]

Completata la missione su Ixalan, Vraska tornò prima su Ravnica e poi viaggiò sul piano di meditazione dove Nicol Bolas la stava aspettando. Lui le lesse la mente, mentre Vraska pensò con orgoglio a ogni suo gesto: aveva trovato Orazca, osservato una sfinge scatenare la propria furia sulla città dorata e aveva usato il Sole Immortale per trasformare quella creatura alata e decine di altri nemici in oro. Bolas si congratulò e Vraska si inchinò, sentendo un oggetto manifestarsi in una delle sue tasche, poi andò via.

Tornata nei suoi appartamenti su Ravnica, si ritrovò confusa: aveva la sensazione che a Bolas fosse sfuggito qualcosa di importante. Era inquieta, ma rimosse dalla mente quella sensazione: aveva ottenuto ciò che desiderava. Infilò una mano in tasca e lesse il messaggio: Jarad era stato imprigionato e lei era la nuova capogilda Golgari. Sorrise e rimase in contemplazione di ciò che avrebbe detto a Jarad prima di pietrificarlo.

Prima della Guerra della Scintilla[]

Regina Golgari[]

Insieme ai suoi alleati, Vraska raggiuse il luogo dove si era isolato Jarad insieme ad altri elfi e servitori non morti, in una zona scarsamente popolata della Città Sepolta. Spiegò che era intenzionata a prendere il suo posto e Jarad ordinò la sua morte. Due elfi Cilia si fecero avanti ma, dopo un breve scontro, vennero uccisi da Vraska e Mazirek. Gli Antecessori non fecero nulla. Jarad ordinò a Storrev di intervenire, ma la lich lo tradì: lui era il passato, mentre Vraska il futuro. Jarad disse che gli altri elfi si sarebbero ribellati, ma Vraska replicò che la maggior parte di loro aveva servitori Antecessori: avrebbe risparmiato solo quelli che non si fossero opposti a lei. Ordinò a Xeddick di estrarre tutti i segreti di Jarad dalla sua mente e, dopo che il kraul completò la sua missione, lo pietrificò, uccidendolo.

Il discorso della capogilda[]

Dopo che Vraska divenne la nuova capogilda, tra i Golgari si scatenò il caos dovuto al cambio di leadership. Vraska andò alla Fortezza Sospesa, dove tenne un discorso, molto appassionato, alla folla. Ignara che sul suo vestito ci fosse nascosta una falsa prova di omicidio, Vraska venne "salvata" da Bozak, che riuscì ad avvicinarsi a lei e afferrò il fungo per poi correre verso la finestra e gettarsi di sotto in modo che i Boros non trovassero nulla da usare contro di lei.

I ricordi di Ixalan[]

Dopo aver pietrificato l'ennesimo assassino Devkarin rendendolo una statua per il suo trono, Vraska si chiese cosa non andasse in lei. Alcuni ricordi delle sue ultime avventure erano molto vaghi, sconnessi tra loro, ma se cercava di concentrarsi troppo iniziava a sentire un forte mal di testa. Si disse che aveva ottenuto tutto ciò che desiderava e si chiese perchè si sentisse così vuota. Sentì il tocco mentale di Xeddick, il kraul entrò nella stanza e le confessò che aveva visto la forma della sua mente e aveva scoperto che c'era un "buco". Allarmata la gorgone chiese se qualcuno avesse preso qualcosa e quando fosse successo. Il kraul la tranquillizò e le spiegò che non mancava nulla: si trattava di qualcosa che era stato sigillato, fatto prima che loro due si incontrassero, ma recentemente il "buco" si era spostato verso la superficie e quello era il motivo per cui lui l'aveva notato. Vraska chiese se poteva infrangere il sigillo. Xeddick rispose di si, ma spiegò che dal momento che nella sua mente non erano presenti "cicatrici" di uno scontro mentale significava che lei aveva acconsentito a farsi sigillare la mente. Inoltre, il telepate che aveva fatto "l'operazione" era molto più potente di lui e una volta sbloccata la sua mente non sarebbe stato in grado di tornare indietro. Temeva che quei ricordi avrebbero potuto cambiarla, ma non voleva nemmeno vederla triste. Vraska lo ringraziò per la sua premura, ma aveva bisogno di sapere cosa ci fosse nella sua mente. Xeddick rimosse il blocco mentale. I ricordi delle sue avventure con Jace su Ixalan esplosero nella sua mente così come i piani di Nicol Bolas per conquistare Ravnica. Dopo essersi ripresa dalle numerose informazioni recuperate, Vraska decise di inviare uno zombie messaggero a Ral Zarek chiedendo di incontrarlo di persona per discutere del Vertice delle Gilde.

Nuovi alleati[]

Insieme a Xeddick, Vraska incontrò Ral e Hekara. Quando l'Izzet disse che una sua collega sospettava che lei lavorasse per Bolas, Vraska confermò che aveva lavorato per lui ma che adesso le sue intenzioni erano cambiate. Raccontò che aveva incontrato Jace su Ixalan, che erano diventati amici e che avevano scoperto che lo scopo finale di Bolas era arrivare su Ravnica e conquistarla col suo esercito di campioni non morti. Lui le aveva promesso la guida dei Golgari ma non le aveva parlato delle sue intenzioni di devastare la sua casa: Jace l'aveva aiutata a capire che dovevano fermarlo ma per evitare che Bolas scoprisse il suo tradimento si era fatta alterare la memoria dal telepate che però non era ancora tornato ma al suo posto era stato il suo amico Xeddick ha trovato i ricordi bloccati e a restituirglieli. Ral chiese come faceva a fidarsi di lei e Vraska rispose che desiderava sconfiggere Bolas e proteggere il suo popolo. L'Izzet replicò che far partecipare i Golgari al verice era un'inizio. Comprendendo la sua sfiducia Vraska disse di informarla se poteva offrire assistenza in altri modi per avere la possibilità di dimostrare che era degna di fiducia. La gorgone fece un cenno al kraul e i due andarono via.

Successivamente, Vraska ricevette un messaggio da parte di Ral in cui diceva che le avrebbe dato l'opportunità di dimostrare le sue intenzioni. Arrivata sul luogo, oltre all'Izzet ed Hekara era presente anche Kaya. Dopo le presentazioni parlarono dello scopo della loro missione: aiutare Teysa Karlov che era favorevole a far partecipare gli Orzhov al vertice a diventare capogilda. Kaya spiegò che le catacombe erano ben difese anche per una come lei che poteva attraversare le pareti. Ral propose un diversivo e Vraska concordò, ma spiegò che le serviva un giorno per organizarsi. Il gruppo si separò. Il giorno seguente, Vraska, Hekara e Ral, insieme alle truppe non morte Golgari fecero da diversivo attaccando Orzhova. Durante la lotta Hekara rimase ferita e gli zombi vennero distrutti, ma i tre riuscirono a fuggire grazie a Ral che aveva organizzato la loro fuga attraverso il Solleva Nuvole.

Il ricatto di Bolas[]

Dopo aver completato i preparativi per andare al vertice, Vraska ricevette la visita di un elfo controllato da Bolas che le disse che lui l'aveva messa alla guida dei Golgari e in cambio lei lo aveva tradito. Vraska confermò di aver cambiato idea e ordinò alla sua scorta di Antecessori di catturarlo, ma l'altro pronunciò una parola e gli zombie si fermarono per poi minacciare la gorgone. Bolas le disse che doveva fare una scelta: se fosse rimasta fedele a lui i Golgari avrebbero prosperato sotto la sua guida, ma se invece decideva di tradirlo avrebbe rivoltato gli Antecessori contro il resto dei Golgari dando inizio a una guerra civile che avrebbe portato morte e distruzione. L'avvertì che solo dopo che l'ultimo della sua gente fosse diventato polvere sarebbe andato da lei per insegnarle un'eternità di dolore. Per proteggere il suo popolo, Vraska cedette al suo ricatto.

Vertice delle Gilde[]

Vraska partecipò al Vertice delle Gilde convocato da Isperia a Nuovo Prahv per discutere sulla minaccia rappresentata da Nicol Bolas. Dopo l'arrivo di Niv-Mizzet, Isperia informò gli altri presenti sulla proposta del Mentefiamma: modificare il patto con l'accordo di tutte le gilde per donargli il potere necessario per sconfiggere Bolas. Dal momento che molti diffidavano ed erano rimasti perplessi, il vertice venne aggiornato. Venne raggiunta da Ral che la ringraziò per il suo aiuto con gli Orzhov e per essere venuta lì: sapeva quanto fosse stato difficile per lei.

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Vraska pietrifica Isperia.

Il giorno seguente, Vraska incontrò Isperia da sola. La regina dei Golgari le parlò del suo passato e le disse che era stata lei a firmare l'ordine di arresto che l'aveva fatta finire in prigione senza alcun motivo. Isperia rispose che lo sapeva dal momento che al tempo delle rivolte era un giudice. L'altra chiese se fosse dispiaciuta di aver firmato quell’ordine, ma la sfinge rispose di no e spiegò che in quel periodo i Golgari erano veramente diventati più pericolosi, minacciando l'equilibrio: gli Azorius dovevano agire nel miglior interesse di Ravnica. Aggiunse che anche lei partecipando a quel vertice aveva dimostrato di mettere prima gli interessi del loro mondo. Vraska rispose che l'aveva fatto, ma dopo che finirono di parlare, pietrificò Isperia, uccidendola.

Dopo il Vertice[]

Nella Città Sepolta, mentre preparava le difese contro Ral e i suoi alleati, Vraska ricevette la visita di Hekara che cercò di convincerla a tornare indietro con lei: loro due e Ral erano compagni e quindi non dovevano combattere tra loro. Vraska rispose che non era così semplice: doveva proteggere i Golgari. Davanti al suo rifiuto, Hekara si arrabbiò e replicò che lei e Ral erano due stupidi che non volevano capire. Ruotò su sé stessa e poi andò via. Subito dopo Vraska comunicò mentalmente con Xeddick e gli disse di assicurarsi che l'altra tornasse in superficie sana e salva, per poi dire a Mazirek di procedere il più velocemente possibile perché non avevano più molto tempo a disposizione.

Battaglia a Grek’ospen[]

Vraska osservava Grek’ospen, la città antica opera dei kraul e pensò che avrebbero distrutto il lavoro di diversi secoli in appena qualche ora, solo perché Ral Zarek non poteva assolutamente lasciar perdere il suo obbiettivo. Venne avvertita mentalmente da Xeddick che gli abitanti della superficie stavano arrivando. Quando Ral arrivò, Vraska lo incontrò da sola e chiese se fossero lì per vendetta. Invece di rispondere alla sua domanda l'altro chiese perché lavorare per Bolas sapendo ciò che sarebbe successo se avesse vinto. Lei replicò che Niv-Mizzet non sarebbe stato un despota benevolo dopo la sua trasformazione in divinità e disse che non doveva spiegargli i suoi motivi. Ral disse che non erano lì per vendicarsi; tutto ciò di cui avevano bisogno era la città: se non interferiva, a nessuno sarebbe stato fatto del male. Vraska replicò che aveva intenzione di combattere e vincere. Alzò una mano ed esplosioni infuocate iniziarono per tutta Grek'ospen: aveva fatto piazzare ai kraul dell'intruglio esplosivo trasformando l'antica città in una trappola mortale. Mentre gli edifici crollavano, la battaglia iniziò.

Vraska seguì Ral tra le macerie, evitò i suoi fulmini e inviò i suoi zombie contro di lui. L'izzet ridusse i non morti in cenere, ma altri presero il posto dei "caduti". Vraska disse che conosceva sia i suoi punti di forza che le sue debolezze: erano molto lontani dal cielo e lui non aveva alcuna energia dalla quale attingere, oltre al suo accumulatore sulla schiena che presto si sarebbe consumato. Ral replicò che sarebbe durato abbastanza, ma dopo aver distrutto numerose ondante di zombie consumò tutte le sue energie e alla fine l'attacco che lanciò verso la gorgone non le fece alcun danno. Vraska disse che l'avrebbe aggiunto nella sua collezione e i suoi occhi iniziarono a brillare. Venne fermata da Aurelia, che atterrò di fronte a Ral. L'angelo chiamò la gorgone traditrice e le disse che aveva avuto le sue divergenze con Isperia, ma la sfinge si era sempre impegnata per il bene comune e la difesa di Ravnica: durante il vertice lei aveva approfittato della sua fiducia per ucciderla e per quel motivo non l'avrebbe mai perdonata. Vraska replicò che il bene comune sarebbe stato un vero sollievo per coloro che erano stati rinchiusi in una gabbia e torturati. Le due si affrontarono. Aurelia aprì le ali e accorciò le distanze tra loro, ma Vraska intercettò con la sua lama d’acciaio quella magica dell’angelo. L’abilità della gorgone con la sciabola era evidente, ma Aurelia era molto più forte e la costrinse a indietreggiare. L’angelo combatteva con una calma che contraddiceva la furia delle sue parole, continuando a pressare le difese di Vraska e scattando fuori portata non appena gli occhi della gorgone si illuminavano per lanciare il loro sguardo pietrificante. Alla fine l'arma di Vraska si frantumò e Aurelia fu sul punto di ucciderla, ma tra le due si intromise Xeddick, che si sacrificò e venne ucciso dall'angelo al posto di Vraska, che fuggì.

La scelta di Vraska[]

Dopo la sconfitta a Grek’ospen, Vraska convocò Mazirek e chiese spiegazioni della sua assenza durante la fase finale della battaglia. Mazirek rispose che era stato costretto ad allontanarsi da lei perchè era stato attaccato dai thrull degli Orzhov e dopo averli distrutti non era più riuscito a ritrovarla. La gorgone fu tentata di trasformarlo in pietra, ma non lo fece perchè l'altro le era ancora troppo utile e lo congedò. Venne disturbata da una donna controllata mentalmente da Bolas che le disse che aveva una nuova missione per lei: doveva far fallire il piano di riserva di Ral: in superficie c'era una torre che conteneva una macchina, l'ultima speranza di Ral contro di lui, che avrebbe sicuramente attivato dopo che anche il suo piano attuale si sarebbe concluso col fallimento: lei avrebbe inviato le sue forze per fermarlo. Vraska rispose che aveva smesso di sprecare vite Golgari per lui, sarebbe andata lei stessa ad uccidere Ral.

Poco dopo Vraska convocò Storrev e le chiese se lei e gli altri Antecessori fossero obbbligati a obbedire a Mazirek. Storrev rispose di si, dal momento che era stato lui a richiamarli dalle loro tombe, ma li aveva istruiti a obbedire anche a lei. La regina sentì i propri sospetti sulla pedina di Bolas nella sua gilda diventare certezze. Chiese se erano obbligati a riferirgli le sue azioni e la lich spiegò che lo facevano solo se l'altro lo chiedeva esplicitamente, poi domandò se aveva un incarico per lei. Vraska disse che lei sarebbe stata assente per un po', ma nel frattempo voleva che consegnasse un biglietto per lei (destinato a Hekara). Rimasta sola pensò: era stufa di farsi ricattare, si sarebbe limitata a uccidere Ral.

Battaglia alla Torre del Faro[]

Vraska venne raggiunta da una Lavinia dominata mentalmente dal frammento dello spirito emissario di Bolas e aspettarono all'interno della Torre del Faro l'arrivo di Ral, Kaya e Hekara. Quando i tre arrivarono, Lavinia combattè da sola contro Ral mentre Vraska affrontò Kaya ed Hekara: la planeswalker evitò gli attacchi della sua sciabola e il suo sguardo, ma allo stesso tempo non riusciva ad attaccarla, mentre l'emissaria lanciava dardi affilati alla gorgone ogniqualvolta aveva una visuale libera su di lei. Quella situazione di stallo finì dopo che Hekara si sacrificò per salvare Ral che riuscì a rimuovere il dispositivo di Tezzeret dal collo di Lavinia, che svenne, facendo uscire la forma spettrale dal suo corpo che subito dopo venne uccisa da Kaya. Vraska approfittò di quel momento per attaccare l'assassina fantasma che, avvertita da Ral, alzò i pugnali giusto in tempo per bloccare il suo fendente, ma la gorgone fece roteare la sua sciabola e riuscì a colpirla con l'elsa alla tempia facendole perdere i sensi.

Vraska evitò la scarica elettrica di Ral e gli disse che osservandolo aveva capito che spesso utilizzava troppo del suo potere anche quando non era necessario, come durante la battaglia con Lavinia. Ral replicò che aveva abbastanza energia per affrontarla, poi chiese se voleva veramente la vittoria di Bolas: non le avrebbe mai permesso di continuare a gestire i Golgari. Vraska rispose che il drago l'avrebbe sicuramente uccisa, ma avrebbe vinto comunque quella guerra e se l’unica speranza di sopravvivenza per il suo popolo era allearsi con la fazione vincente, allora lei avrebbe percorso quella strada a qualunque costo. Ral si ritrovò in trappola, non aveva nessun modo di nascondersi o fuggire. Vraska disse che si erano già trovati in quella situazione, ma stavolta nessun angelo sarebbe arrivato a salvarlo. Ral replicò che si trovavano nel suo territorio. L'Izzet inviò tutta l’energia rimastagli formando un’apertura nella cupola verso l'esterno, dove infuriava una tempesta di fulmini. Comprendendo le sue intenzioni, Vraska preparò lo sguardo pietrificante, ma il fulmine fu più veloce e potè solo viaggiare nella cieca eternità per evitare la morte.

La Guerra della Scintilla[]

Vraska viaggiò su Ixalan per fuggire ed evitare di essere uccisa da Ral Zarek per via del suo tradimento. Di conseguenza, non era presente su Ravnica quando iniziò la Guerra della Scintilla con l'invasione di Nicol Bolas sul suo piano d'origine. Tuttavia, Vraska era preoccupata che i Golgari potessero crollare senza di lei, e alla fine decise di tornare (dopo che il Sole Immortale venne disattivato da Chandra Nalaar), per la preoccupazione per il suo popolo.

Al suo ritorno a casa, incontrò Ral e il suo gruppo nella Città Sepolta dove stavano cercando di convincere gli altri leader del Golgari a sostenere la loro causa. Ripreso il suo ruolo di regina, nonostante i sospetti di Ral e Kaya, Vraska impegnò i Golgari nella lotta contro Bolas, dimostrando di essere loro alleata e aiutando il gruppo di Ajani a evacuare molti abitanti del piano nei tunnel della Città Sepolta, portandoli al sicuro dall'Orda Atroce. Dopo ciò, Vraska si unì a Ral, Kaya, Teyo Verada e Araithia Shokta e si recarono a Rix Maadi per negoziare con Rakdos. Il signore dei demoni fu ostile a causa della morte di Hekara. Proprio in quel momento, Tomik Vrona arrivò portando il cadavere di Hekara e i cultisti la resuscitarono come strega di sangue. Nuovamente in vita, Hekara sconfisse Exava e con la sua nuova autorità guidò i Rakdos contro Bolas.

Dopo che tutte e dieci le gilde si allearono contro Bolas, Nissa Revane eseguì un rituale presso le rovine del Seggio del Patto delle Gilde con l'aiuto di un rappresentante di ogni gilda per riparare le Leyline che conferivano potere al patto delle gilde vivente, che erano state distrutte quanto il Ponte Planare si era aperto su Ravnica riducendo in macerie il Seggio. Vraska partecipò come rappresentate dei Golgari. Mentre erano in trance vennero attaccati da Kefnet attirato dal rituale. Fortunatamente per loro, Teyo riuscì a creare un possente scudo che lo rallentò abbastanza da permettere agli altri di completare il rituale e far tornare in vita Niv-Mizzet come nuovo patto delle gilde vivente. Col suo nuovo potere, Niv-Mizzet incenerì completamente Kefnet.

Successivamente, Vraska si riunì con Jace che cercò di ripristinare i ricordi della gorgone, solo per scoprire che erano già stati restaurati da un telepate Golgari. Vraska confessò che anche se era consapevole della minaccia rappresentata da Bolas, aveva comunque ucciso Isperia in un impeto di rabbia, nonostante sapesse che ciò avrebbe aiutato i piani di Bolas. Jace la perdonò e le rammentò la promessa di incontrarsi con lei se fossero usciti vivi dalla guerra.

Dopo la fine della guerra, Vraska fu presente durante la celebrazione della vittoria. Si riunì a Jace e i due condivisero un bacio. Successivamente, Vraska venne raggiunta da Niv-Mizzet e gli altri capogilda. Affrontarono Vraska e Kaya e le informarono che erano state giudicate. I planeswalker che in precedenza avevano lavorato con Bolas, anche se più manipolati che realmente fedeli a lui, ma che avevano abbandonato il drago antico prima dell'inizio della guerra, sarebbero stati risparmiati a condizione che facessero ammenda dando la caccia ai planeswalkers rimasti fedeli a Bolas o disertati troppo tardi. Come sua penitenza, a Vraska venne affidado il compito di trovare e catturare Dovin Baan.

Dopo la Guerra della Scintilla[]

Dopo la fine della guerra, Invece di andare nel luogo della promessa dell'appuntamento che si erano fatti su Ixalan, Vraska e Jace si recarono negli appartamenti della gorgone dove consumarono il loro amore. Successivamente, Jace rivelò che non se la sentiva di tornare da solo su Vryn, le chiese di andare con lui appena avrebbe potuto allontanarsi dai Golgari e Vraska accettò.

Dal momento che Niv-Mizzet temeva l'interferenza di Jace, Vraska non potè dirgli nulla sulle missioni assegnate dal Mentefiamma a lei, Ral e Kaya. Vivien Reid assistette la gorgone nel rintracciare Dovin Baan su Kaladesh, ma in seguito l'arciera perse la traccia e le due si separarono. Continuando la ricerca, Vraska trovò Dovin nella sua casa su Ravnica. Tuttavia in cambio della sua vita, il vedalken si offrì di aiutarla a mantenere il controllo sui Golgari. Vraska accettò l'offerta e Dovin l'aiutò a incastrare Izoni per un crimine che non aveva commesso.

Dopo che Jace scoprì la missione del Mentefiamma le chiese perché non gli avesse detto nulla. Vraska rispose che voleva proteggerlo: sapeva che provava ancora qualcosa per Liliana. Jace replicò che era complicato, ma non aveva alcun motivo di considerare la necromante una sua rivale. Vraska disse che si fidava di lui, ma aggiunse che Liliana era responsabile per la morte di numerosi Golgari e anche se non voleva essere lei a ucciderla, era d'accordo sul fatto che dovesse morire.

Come parte dell'accordo con Dovin, Vraska complottò insieme a lui per fingere la morte della sua "preda". Usando una replica di una statua del vedalken, fu organizzato uno scontro a Zinara, su Regatha, con Chandra Nalaar. Durante il combattimento, Vraska recise la mano destra di Dovin per usarla come prova della sua morte mentre Chandra credette di aver dato il colpo mortale.

Nell'incontro con Niv-Mizzet Vraska confermò il successo della sua missione. Tuttavia, quando la gorgone si recò da Dovin, trovò il suo cadavere con l'altra mano mancante e comprese che qualcuno sapeva la verità su ciò che aveva fatto.

Dopo che Jace tornò su Ravnica Vraska parlò con lui e gli rivelò la verità sulla morte di Dovin Baan. Il telepate la rassicurò che non l'avrebbe tradita, ma le chiese nuovamente di andare insieme su Vryn. Vraska rifiutò perchè aveva reso i Golgari vulnerabili. Jace capì che Vraska era disposta a tutto per la sua gilda, avrebbe fatto qualsiasi cosa per poi confessare il suo peccato solo in seguito, in modo che lui accettasse il fatto compiuto o lo respingesse: comprese che non c'è l'avrebbero fatta a restare insieme come coppia. Jace disse che capiva perché lei doveva restare e le chiese se capiva perché lui doveva andare. Vraska annuì. I due si lasciarono.

La Guerra dei Fratelli[]

Assemble the TeamART1

Verso Nuova Phyrexia.

Verso Nuova Phyrexia[]

Dopo gli eventi accaduti su Dominaria durante la Seconda Invasione di Phyrexia, Vraska accettò di unirsi al gruppo di planeswalker guidato da Jace per supportare i Mirran nell'attacco al nucleo del loro mondo per eliminare la leadership phyrexiana. La gorgone si unì ai suoi compagni alla Torre di Urza e da lì viaggiò verso Nuova Phyrexia.

Phyrexia: Tutto Diverrà Uno[]

La trappola[]

Vraska's FallART1

Vraska nel Colosseo.

Quando Vraska e i suoi compagni arrivarono su Nuova Phyrexia finirono contro una barriera difensiva che, nonostante li permise di entrare nel piano, li divise e spezzò il legame mentale creato tra loro da Jace. La gorgone si ritrovò da sola nel Colosseo di Sheoldred dove sconfisse numerosi nemici, ma subì gravi ferite venendo infettata dalla phyresis e trasformata in una phyrexiana.

La gorgone phyrexiana[]

Phyrexian ArenaART6

"Per la gloria di Phyrexia".

Durante la trasformazione la mente di Vraska entrò in contatto con quella di Jace che sentì il dolore e le paure della gorgone, ma quando gli altri planeswalker riuscirono a raggiungerla si resero contro che era troppo tardi per salvarla. Vraska chiese a Jace di andarsene e lasciarla morire da sola, ma lui si rifiutò mentre gli altri decisero di proseguire la loro missione. Rimasti soli il telepate creò un illusione di Ravnica per vivere insieme alla gorgone dei momenti felici prima della sua fine. Tuttavia, mentre i due si baciavano, Vraska rivelò di essere stata completata e ferì il telepate al braccio infettando anche lui che però riuscì a fuggire e raggiungere gli altri planeswalker.

L'Avanzata delle Macchine[]

L'invasione di Ravnica[]

Dopo l'inizio dell'Invasione di Nuova Phyrexia, Vraska guidò la Legione delle Macchine su Ravnica per conquistare il suo mondo. Molti dei Golgari si sottomisero al completamento, ma durante la battaglia con le altre gilde, altri si unirono a lei in particolare gli Izzet e i Simic con i primi che vennero corrotti a causa del loro studio dell'Olio Scintillante, mentre i secondi vennero affascinati dalle modifiche del completamento. La gorgone sfruttò l'opportunità per mettere in atto anche una vendetta personale per il suo imprigionamento durante le Duskend Purges da parte degli Azorius. Come punizione per l'accecamento e la morte di Ludmilla da parte dei suoi spietati carcerieri, Vraska ordinò alle sue forze di accecare gli abitanti del piano per poi lasciarli indifesi nelle strade piene di Olio Scintillante. Tuttavia la partizione mentale che Jace aveva creato per lei per ingannare Bolas dopo il recupero del Sole Immortale, persisteva ancora nella sua mente e il suo sé prima del completamento si era nascosto al suo interno provando emozioni che le causavano dei mal di testa, mentre i suoi ricordi riaffioravano temporaneamente, confondendola e facendole provare emozioni contrastanti e nostalgia, mentre tornava nei luoghi in cui aveva vissuto prima di diventare regina dei Golgari e osservando oggetti che aveva portato con sè dai vari mondi che aveva visitato. I mal di testa però passavano e lei tornava a concentrarsi sulla vittoria per Nuova Phyrexia.

La sconfitta della gorgone[]

Durante il suo scontro finale con Ral, Vraska venne colpita da un dispositivo sonoro in grado di far disintegrare l'Olio Scintillante all'interno dei corpi dei phyrexiani, creato dell'Izzet. Urlò di dolore mentre sentiva il suo corpo che si stava disintegrando e poi si ritrovò da sola a terra, mentre gli altri phyrexiani l'abbandonavano, vedendo la sua rottura come una debolezza, una prova che non era adatta a guidarli. Sentì Ral parlarle, ma non riuscì a comprendere le parole, anche se pensò che si stesse scusando con lei prima di allontanarsi, poi la sua vista si annebbiò.

Il ritorno di Jace[]

Nel silenzio che seguì, ad un passo dalla morte, Vraska venne trovata da Jace che creò un contatto mentale con la gorgone: lui la chiamò "capitana" e i ricordi di lei si sbloccarono completamente. Il telepate le trasmise lo stesso ordine mentale che aveva usao per neutralizzare la Phyresis dal suo corpo. Subito dopo Vraska si ritrovò tra le braccia del suo amato che viaggiò nella cieca eternità portando entrambi su Vryn dalla migliore guaritrice che conosceva: Ranna Beleren.

Quando arrivarono nella casa della madre di Jace, la guaritrice si preparò per difendersi ma poi i suoi occhi riconobbero suo figlio e si fermò.

La madre di Jace[]

Nonostante le gravi ferite, Vraska si presentò a Ranna e poi la pregò di salvare Jace dicendole che lo considerava più prezioso della sua stessa vita. La guaritrice annuì e rispose che avrebbe salvato entrambi e iniziò a prendersi cura di loro, usando diversi oggetti per guarirli tra cui la piuma di fenice un'alternativa alla sostituzione degli organi che trasformava il tessuto morto in un sostituto vivente che le permise di rigenerare le numerose ferite dei due tra cui le gambe di Vraska.

La fine dell'invasione[]

Durante le cure, Vraska parlò con Ranna che l'informò che Jace era stato riconosciuto da un generale mentre guidava l'invasione e che c'era un mandato di esecuzione per lui. Le due continuarono a parlare con la donna che fece domande sulla relazione tra i due planeswalker per poi raccontare storie del figlio da bambino. Improvvisamente Ranna si fece seria e chiese come si sentiva e Vraska rispose che ricordava coloro che aveva ucciso o ferito e anche se era stata costretta non era sicura che sarebbe riuscita a tornare ad essere la regina della sua gilda. La guaritrice le prese una mano e disse che le avrebbe detto quello che non sarebbe mai riuscita a dire a Jace: la persona che era stato in passato era morta e non sarebbe mai più potuto tornata indietro. Vraska si sentì confortata da quelle parole e la ringrazlò.

Durante la guarigione di Vraska e Jace l'invasione nel multiverso si concluse con la sconfitta dei phyrexiani di Elesh Norn, ma il prezzo della vittoria fu un cambiamento nel Multiverso che diede inizio alle Vie dei Presagi.

Dopo l'invasione[]

Le Vie dei Presagi[]

L'apertura di portali che collegavano i mondi preoccupò sia Vraska che Jace. Il telepate disse che i Guardiani erano riusciti a gestire le minacce che avevano affrontato perchè contenute su un singolo mondo; entrambi avevano visto ciò che Bolas e Tezzeret avevano causato disponendo solo di un portale. La gorgone aggiunse che su vasta scala ci sarebbero stati conquistatori di mondi, malvagi che avrebbero causato violenza con nessun modo di fermarli su un piano per punirli. Lei concluse che dovevano fare qualcosa e lui replicò che non aveva senso riparare quando poi tutto finiva sempre a pezzi. Nei mesi successivi i due rimasero su Vryn discutendo per trovare un modo per mettere fine ai conflitti planari decidendo che la soluzione era una rinascita del Multiverso.

Jace raccontò a Vraska della cripta su Crocevia Tonante e valutò che l'essere del caveau sarebbe stato utile per il loro obiettivo. Tuttavia quando i due si prepararono a partire Vraska scoprì di aver perso la scintilla mentre Jace fu uno dei pochi planeswalker a mantenerla. Ciò li costrinse a cambiare i loro piani consapevoli che avevano bisogno di reclutare altri per arrivare al Maag Taranau.

Reclutare vecchi amici[]

Mentre Jace faceva la sua parte, Vraska attraversò una Via dei presagi da Vryn a Ixalan dove si riunì a Braghe e Malcolm e reclutò entrambi per il suo piano. Felici di rivedere viva la loro capitana i due acconsentirono subito a unirsi a lei. Insieme trovarono una via che li portò su Crocevia Tonante.

Banditi di Crocevia Tonante[]

Nella banda di Oko[]

Un anno dopo la fine dell'invasione, Vraska e i suoi amici si unirono alla banda di Oko su Crocevia Tonante. La gorgone si riunì con Jace, presente grazie alla sua illusione sotto il falso aspetto di Ashiok, e che aveva arruolato lo spiritello e altri. Viste le sue abilità, Vraska divenne la vice comandante del gruppo.

Rapina alla Compagnia Sterling[]

Mentre Oko rubava la chiave al quartier generale della Compagnia Sterling, Vraska aspettò insieme a Braghe, Malcolm e Rakdos pronti a intervenire. Lo spiritello completò la sua missione col supporto di Minutosso e Satoru Umezawa, ma una volta all'esterno venne scoperto a causa di Kellan presente come parte della scorta di sicurezza di Ral Zarek. Tuttavia, prima che le guardie potessero catturare Oko, Kellan le allontanò con la sua magia rivelandogli che era suo figlio. Vista la situazione Ral si preparò ad evocare una tempesta ma si fermò quando vide Vraska. Notando lo stupore dell'Izzet la gorgone disse che aveva creduto di averla uccisa. Dopo che lei finì di parlare, Rakdos colpì l'altro con un pugno facendolo finire sulla sabbia. Con la banda riunita, Oko decise di portare Kellan con loro, Vraska obiettò che non sapevano niente del ragazzo e il suo sguardo si accese pronta ad usare la sua abilità, ma alla fine accettò la decisione del suo capobanda.

Lo studioso di artefatti[]

Tornati alla taverna a Rustwood la banda valutò la prossima mossa. Kaervek informò i compagni che dalle sua analisi aveva scoperto che la chiave era un artefatto antico e pericoloso: usarlo senza comprenderlo poteva scatenare qualcosa di simile all'Invasione di Nuova Phyrexia nel Multiverso. Irritata, Vraska chiese se avesse paura e lo stregone replicò che stava solo consigliando di agire con cautela. Ashiok avvertì che Bertram Graywater li avrebbe cercati per recuperare la chiave e dovevano sbrigarsi a raggiungere il caveau. La gorgone commentò che arrivare al caveau senza sapere usare la chiave non sarebbe stato utile. A risolvere la situazione fu Annie Flash che disse che conosceva uno studioso di artefatti magici, Nolan, che in cambio del giusto prezzo li avrebbe sicuramente aiutati.

Dal momento che Nolan si trovava su un treno per Prosperità scortato dai mercenari della Compagnia Sterling, la banda decise che alcuni di loro avrebbero fatto dirottare il treno per recuperare lo studioso. Vraska partecipò alla missione e nonostante gli imprevisti il gruppo riuscì a recuperare Nolan.

Le chiavi di Akul[]

Dopo aver ottenuto le informazioni da Nolan grazie ad Ashiok, l'utilità dello studioso terminò e la maggior parte della banda voleva lasciarlo al suo destino ma Kellan si oppose e Oko permise al ragazzo ed Annie di portarlo al sicuro nella città più vicina.

Dopo che la banda individuò la posizione di Dannazione si divise con Vraska, Annie, Oko e Kellan che si infiltrarono in città. Tuttavia, i quattro vennero scoperti a causa di Kellan che rispose in modo troppo gentile ad uno dei fuorilegge che lo riconobbe come spia. Dopo uno scontro, vennero catturati e portati davanti ad Akul per essere torturati e uccisi. Il drago recuperò la chiave da Oko unendole tutte e sei in un unico artefatto e poi promise ai quattro una morte dolorosa. Improvvisamente Kellan sfidò Akul a duello dicendo che se avesse vinto lui li avrebbe lasciati andare. Inizialmente il drago rifiutò ma quando gli altri tre lo accusarono di aver paura, mettendo in dubbio la sua reputazione davanti ai suo uomini cambiò idea e accettò la sfida.

Vraska, Oko e Annie vennero legati e portati ad assistere allo scontro che però venne interrotto dall'arrivo di Ral e dei mercenari della Compagnia Sterling. Nel caos che seguì Minutosso rivelò la sua presenza e liberò i suoi compagni permettendo a Vraska di trasformare in pietra i nemici vicini. Nello stesso momento Kellan recuperò la chiave e la consegnò ad Oko, ma il ragazzo venne catturato dagli agenti. Annie voleva tornare indietro a salvarlo ma gli altri furono contrari affermando che sarebbero solo stati catturati. Oko rivelò che aveva pianificato la cattura, l'arrivo dei mercenari e la loro fuga, ingannando i suoi stessi alleati, in modo da avere successo: adesso potevano proseguire verso il Maag Taranau. Vraska commentò il suo disappunto per essere stata manipolata e Annie replicò che non aveva pianificato l'eroismo di Kellan e non potevano semplicemente abbandonarlo. Nonostante le intenzioni della fuorilegge gli altri decisero di riunirsi al resto della banda per completare la loro missione.

Il caveau[]

Arrivati a Maag Taranau la banda di Oko venne raggiunta da Akul e i suoi fuorilegge. Inizialmente Vraska lottò con i suoi compagni ma poi convinse lo spiritello a proseguire con lei verso il caveau per aprirlo. I due vennero fermati da Kellan e Ral con il primo che usò la sua magia verso il polso di suo padre facendo cadere a terra la chiave. L'Izzet chiese al ex regina dei Golgari spiegazioni per le sue azioni ricordandole che erano amici e lei replicò che in passato erano stati anche nemici. Ral disse che poteva ancora tornare a Ravnica e Vraska rispose che l'unico modo per sistemare ciò che aveva fatto era prendere quello che c'era dentro il caveau. Inevitabilmente i due iniziarono a combattere in un scontro che rimase alla pari fino all'arrivo di Ashiok che neutralizzò facilmente Ral, Kellan e Annie Flash.

Betrayal at the VaultART1

Tradimento al Caveau.

La Silenziatrice[]

In silenzio, Vraska osservò Oko aprire il caveau che al suo interno conteneva una misteriosa creatura. Quando Ashiok la prese tra le sue braccia la sua illusione svanì rivelando la sua vera identità: Jace Beleren. Lo spiritello non gradì l'inganno e osservò che nel caveau c'era solo quel bambino. Il telepate rispose che era molto più di quello, poi annuì a Vraska che usò la sua vista contro Oko, costringendolo a viaggiare su un altro mondo per non essere trasformato in pietra. Subito dopo Maag Taranau iniziò a crollare. Ottenuto il loro obiettivo, la gorgone e il telepate se ne andarono con il neonato.

Bottino[]

Loot, the Key to EverythingART2

Vraska e Jace si presentano a Bottino.

Dopo la fuga da Maag Taranau Vraska e Jace si presentarono alla creatura che dimostrò di comprendere le loro parole. Il telepate chiese il permesso per entrare nella sua mente in modo da apprendere il suo nome. Inizialmente incerto, il cucciolo si mosse felice verso la mano di lui. Jace scoprì che si chiamava Bottino e Vraska fece un commento ironicamente ma notò che lui non aveva interrotto il contatto mentale con il piccolo. Il telepate spiegò che stava osservando una mappa dell'intero Multiverso: vedeva in tempo reale ogni mondo, le Vie dei Presagi, i reami che nascevano dall'Albero del Mondo di Kaldheim, i piani che si dissolvevano in buchi neri e il modo di arrivare da un punto luminoso all'altro in sicurezza. Jace disse che era come guardare l'eternità, ringraziò Bottino e gli promise che sia lui che Vraska l'avrebbero protetto e la gorgona annuì con affetto. A quelle parole il cucciolo emise un suono di felicità.

I tre raggiunsero una città vicina dove riposarono in una locanda in cui il proprietario non fece nessuna domanda. Testando la mappa, Jace viaggiò su Tarkir per poi tornare venti minuti dopo con cibò e caffè con grande approvazione degli altri due. Dopo essersi riposati, Vraska, Jace e Bottino attraversarono insieme una Via dei Presagi.

Nei Videogame[]

In ManaStrike[]

Vraska è una dei planeswalker che può essere sbloccata solo dal negozio del gioco con gold o gemme. Usa il mana nero e verde e attacca sia unità di aria che di terra. Quando muore stordisce tutti i nemici vicini per un breve periodo. La sua abilità la rende indistruttibile per un breve periodo e le permette di raggiungere di nascosto la posizione del bersaglio. Quando riappare ottiene velo per qualche secondo, ma l'effetto svanisce immediatamente se attacca o subisce danni.

Referenze[]

Rappresentato in:
  • Vraska l'Invisibile
  • Vraska, Cercatrice di Reliquie
  • Vraska, Eminenza dello Sciame
  • Vraska, la Silenziatrice
  • Vraska, Regina Golgari
  • Vraska, Gorgone Cospiratrice
  • Vraska, Gorgone Regale
  • Vraska, Pungiglione del Tradimento
Mostrato in:
  • Amnesia Indotta
  • Arena di Phyrexia
  • Bottino, la Chiave Universale
  • Caduta di Vraska
  • Decreto di Norn
  • Dipartita Dorata
  • Disprezzo di Vraska
  • Gang di Dissoluti
  • Ingaggio di Vraska
  • Larva di Vraska
  • Pianificare il Colpo
  • Rivolta della Città Sepolta
  • Riunire la Squadra
  • Saccheggio a Caro Prezzo
  • Sdegno di Vraska
  • Sguardo Annientatore
  • Sguardo Pietrificante di Vraska
  • Sussurri della Notte
  • Tradimento al Caveau
  • Tramutare in Pietra
  • Trofeo dell'Assassina
  • Troncare
  • Viaggio nella Via dei Presagi
  • Viaggio Pericoloso
Carte associate:
  • Attendente di Vraska
  • Conquistador di Vraska
  • Giustiziera di Vraska
  • Trono di Vraska
Testi di colore:
  • Acume di Dovin
  • Assaltatore Kraul
  • Cacciatore di Battiti
  • Cancello della Gilda Golgari
  • Colpire nel Segno
  • Fante degli Antecessori
  • Forza Bruciante
  • Germinazione Mortale
  • Impatto Esplosivo
  • Nekrataal
  • Sanguisuga Putrida
  • Sdegno del Fiume
  • Talismano della Resistenza

Galleria[]

Galleria

Curiosità[]

  • È al secondo posto tra i dieci ricercati più pericolosi dagli Azorius.
  • Quando Vraska viaggia tra i piani del multiverso, scompare nell'ombra.
  • Durante la pianificazione della storia di La Guerra della Scintilla, Vraska sarebbe dovuta morire al posto di Domri Rade.
  • Viene brevemente citata in The Lost Caverns of Ixalan Episode 6.
  • Viene brevemente citata nella storia di Delitti al Maniero Karlov.

Collegamenti esterni[]

Espansioni Blocco di Ravnica (Ravnica: Città delle GildePatto delle GildeDiscordia) • Blocco di Ritorno a Ravnica (Ritorno a RavnicaIrruzioneLabirinto del Drago) • Magic OriginsGilde di RavnicaFedeltà di RavnicaLa Guerra della ScintillaL'Avanzata delle MacchineRavnica RemasteredDelitti al Maniero Karlov
Gilde AzoriusDimirRakdosGruulSelesnyaBorosSimicOrzhovIzzetGolgari
Storia DecamillennioGuerra della Scintilla
Nativi Domri RadeRal ZarekVraska
Pubblicazioni A Planeswalker's Guide to Return to RavnicaA Planeswalker's Guide to GatecrashThe Art of Magic The Gathering: RavnicaRavnica: City of GuildsGuildpactDissensionReturn to Ravnica: The Secretist, Parte 1Gatecrash: The Secretist, Parte 2Dragon's Maze: The Secretist, Parte 3D&D Guildmasters' Guide to RavnicaLa Guerra della Scintilla: RavnicaLa Guerra della Scintilla: VendettaPlaneswalker's Guide to Murders at Karlov ManorThe Legends (and Characters) of Murders at Karlov Manor
Approfondimenti AltroEventiGruppiLuoghiPersonaggiRazzeVisitatori
Attuali Ajani Criniera d'OroAngrathAminatouArlinn KordAshiokBasri KetChandra NalaarDarettiDavriel CaneElspeth TirelEstridGarrukGeyadrone DihadaGristJace BelerenJared CarthalionJiang YangguKaito ShizukiKasminaKayaLiliana VessMu YanlingNiko ArisOkoQuintorius KandRal ZarekSorin MarkovTacenda VerlasenTeyo VeradaTezzeretUginVivien ReidIl Più Sfortunato
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