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Vivien Reid è una ranger umana planeswalker che usa il mana verde, originaria di Skalla.

Descrizione[]

Ranger del Bestiarco[]

Ha un legame speciale con gli animali della foresta che si manifesta nel suo Bestiarco. L'essenza di ogni creatura di Skalla è contenuta nel suo arco, e quelle creature vivono attraverso lei che può evocarle scagliando le frecce sui nemici. Può anche catturare le essenze delle creature su altri mondi. È una feroce protettrice di tutte le creature, dei luoghi selvaggi e di chiunque sia minacciato da una forza più grande di lei. Skalla venne distrutto da Nicol Bolas e ciò che lo ha attirato sul suo mondo l'hanno convinta che chiunque non sia dalla sua parte è un nemico. Ormai esperta di viaggi interplanari, Vivien ha una nuova missione: estirpare il male della civilizzazione e ripristinare l’ordine naturale del multiverso. Si alleò con i Guardiani durante la Guerra della Scintilla aiutandoli a sconfiggere Bolas. Dopo aver aiutato a fermare Lukka su Ikoria, giunse nella metropoli di Nuova Capenna, dove prima entrò in contatto con Tezzeret e Urabrask, scoprendo che i due volevano fermare Elesh Norn e poi aiutò Elspeth Tirel combattendo contro i seguaci di Ob Nixilis. Successivamente contribuì a difendere Ikoria durante l'Invasione di Nuova Phyrexia.

Storia[]

Ascesa dell'arciera[]

Nata a Skalla, Vivien faceva parte degli Smaragdi, votati alla protezione della moltitudine di creature della foresta e delle terre selvagge del piano dalla crescente civiltà dei Nura. La civiltà avanzata aveva circondato le poche zone boschive rimaste e nonostante i loro sforzi, Vivien e i suoi compagni combattevano una battaglia persa.

Le innovazioni dei Nura attirarono Nicol Bolas su Skalla. Dopo aver sottratto tutti i loro segreti, Bolas decise che il piano non gli era più utile e iniziò a distruggerlo. Per combatterlo, gli Smaragdi e i Nura fusero la loro magia creando il Bestiarco, un'arma capace di invocare qualsiasi creatura mai vissuta su Skalla. Il loro piano era usare l’arco in un’ultima disperata battaglia contro Nicol Bolas, ma fallirono. Mentre il suo mondo veniva distrutto, Vivien accese la sua scintilla e potè fuggire su un altro mondo portando il Bestiarco con sè.

Viaggi nel multiverso[]

Nei suoi primi giorni da planeswalker, Vivien ebbe qualche difficoltà con il Bestiarco, che sembrava avere vita propria. Inizialmente le creature evocate con l’arco erano incorporee: versioni feroci, ma immateriali. Spostandosi su nuovi piani, però, Vivien incontrava nuove creature e le aggiungeva al suo serraglio, accrescendo la potenza del Bestiarco. Ben presto fu in grado di evocare le arcane forme eteree di creature provenienti da una miriade di piani, tra cui bestie più grandi e potenti di qualsiasi essere mai vissuto su Skalla.

Indomita[]

Luneau[]

Arrivata su Ixalan, dopo la scomparsa del Sole Immortale, Vivien incontrò Frederic un cacciatore vampiro della Legione del Vespro che la convinse a visitare Luneau, la sua città, parlandole del Serraglio Reale: un luogo talmente enorme da contenere interi ecosistemi nelle sue gabbie dorate. Arrivati a destinazione, Vivien esplorò Luneau insieme a Frederic che le mostrò diversi luoghi e le raccontò di alcune storie sugli animali ignaro del disgusto e della rabbia dell'altra. Vivien voleva incoccare il potere del Bestiarco e puntarlo al cuore della città: decise che non se ne sarebbe semplicemente andata via da Luneau, ma che l'avrebbe rasa al suolo. Successivamente, assistette allo spettacolo in cui venivano usati gli animali prigionieri della città che venivano torturati, tormentati e infastiditi per il divertimento dei vampiri. Non riuscendo più a controllare la sua rabbia, Vivien disse che quello che stava vedendo era pura crudeltà e Frederic replicò che si trattava di intrattenimento. Prima che lei potesse rispondergli, il Barone di Vernot continuò lo spettacolo mostrando un dinosauro. Osservando la creatura, Vivien comprese che un tempo era stata maestosa ma ora riusciva a malapena a tenersi in piedi e non potè reagire contro i soldati che l'attaccarono per rendere felice il pubblico. Vivien incoccò una freccia la scagliò e dopo che colpì il pavimento dalla punta della freccia venne evocata un'idra composta interamente di magia che attaccò i vampiri. I soldati si concentrarono su di lei che iniziò a correre verso il palco lanciando altre frecce ed evocando altre creature. Arrivata davanti al Barone, Vivien disse che quel luogo era un abominio e che Luneau avrebbe pagato per ciò che aveva fatto a quel mondo. Lui replicò che era più interessato al suo arco e a sapere da dove arrivavano le sue creature. Vivien posò il Bestiarco per usare i suoi pugnali, rispose che "loro" erano i morti di Skalla e attaccò il Barone colpendolo con le sue lame. Lui contrattaccò con un forte manrovescio. I due continuarono a combattere. Usando l'arco come se fosse un bastone Vivien riuscì a colpire il suo nemico altre tre volte, ma sfortunatamente per lei alcune guardie erano riuscite a raggiungerla. Continuò a combattere ma alla fine perse conoscenza venendo catturata.

Prigioniera del Barone[]

Vivien si svegliò con i polsi ammanettati e si trovò davanti al Barone di Vernot. Lui la informò che avevano preso il suo arco ed erano riusciti a evocare un orso per qualche secondo che aveva ucciso altri dei suoi uomini prima di svanire. Continuò che era sicuro che fosse una planeswalker ma che era stranamente maldestra per il fatto che non usasse nessun incantesimo protettivo e che non vedeva altre direzioni se non quelle di fronte a lei. Vivien ignorò le sue parole e chiese di ridarle il Bestiarco. Lui rise e andò via. Il Barone tornò numerose altre volte a farle domande sull'arco e su Skalla ma Vivien tenne per sè le risposte restando in silenzio. Venne torturata, ma rispose ridendo a ogni tentativo di lui di piegarla: Nicol Bolas le aveva già inflitto qualcosa di peggiore distruggendo Skalla. Per evitare che morisse o impazzisse veniva curata alla fine di ogni tortura. Successivamente, il Barone fece una proposta a Vivien: se gli avesse insegnato a usare il Bestiarco l'avrebbero resa una vera regina e Skalla sarebbe tornata a vivere all’interno di quelle mura. Vivien disse che accettava ma che le serviva l'arco e spiegò che nel momento della morte di una creatura, la sua arma assimilava un’immagine del morente dentro di sé, preservandone per sempre lo spirito. Avvertì che solo lei poteva usare l'arma in sicurezza gli altri sarebbero morti.

La distruzione di Luneau[]

Vivien sapeva che il Barone non si fidava delle sue parole e in certi casi lei gli aveva mentito. Dopo averle restituito l'arco, lui fece evocare una barriera magica che imprigionava Vivien insieme al dinosauro morente per permetterle di mostrargli se avesse detto la verità. Vivien eseguì il rituale e quando finì la creatura fu legata al Bestiarco. Il Barone volle che fosse uno dei suoi a usare l'arma per l'evocazione ma il soldato morì. Lei lo guardò e disse che l'aveva avvertito ma l'altro replicò che gli stava tenendo nascosto qualcosa. Vivien abbassò gli occhi sulla guardia morta, vide il ragno e usando la sua magio lo fece diventare gigantesco. La creatura attaccò e nel caos che ne seguì Vivien riuscì a fuggire dalla sua prigione e evocò il dinosauro. La creatura si lanciò sul Barone di Vernot uccidendolo. Liberò altri animali e li fece crescere con la sua magia e alla fine le bestie distrussero Luneau. Vivien sorrise osservando il risultato delle sue azioni e si disse che il suo soggiorno su Ixalan era stato davvero illuminante. Toccò il Bestiarco e si disse che non aveva considerato quanto fosse semplice rimuovere la reliquia dalla sua persona, o il rischio che venisse presa e usata da altri: avrebbe dovuto prendere delle precauzioni. Il ricordo di Nicol Bolas le fece venire in mente che c'erano altri draghi nel multiverso e decise di andare su Shiv per trovarne uno. Diede un'ultima occhiata a Ixalan e poi viaggiò nella cieca eternità verso la sua nuova destinazione.

La Guerra della Scintilla[]

Vivien venne attirata su Ravnica dal Faro Interplanare e rimase intrappolata dal Sole Immortale di Nicol Bolas. Accanto a molti altri planeswalker e abitanti del piano combatté contro gli Eterni dell'Orda Atroce di Bolas guidati da Liliana Vess. Per lei, la guerra era personale: cercava vendetta per la distruzione di Skalla, sperando di uccidere personalmente Bolas.

Durante l'invasione del piano, fu presente alla riunione dove i leader della difesa di Ravnica si riunirono per mettere a punto una strategia. Quando alcuni degli abitanti del piano proposero di arrendersi a Bolas per impedire altre morti e distruzioni, Vivien e Samut spiegarono che la resa non era un'opzione e raccontarono ciò che Bolas aveva fatto ai loro mondi: il drago antico avrebbe conquistato o distrutto Ravnica semplicemente per la propria soddisfazione, anche se avesse ottenuto ciò che voleva.

Sotto raccomandazione di Jace Beleren, decisero di dividersi in team per concentrarsi su compiti specifici: Vivien, Jaya Ballard, Jace e Teferi si offrirono volontari per assassinare Liliana. Quando trovarono la necromante, Teferi manipolò il tempo intorno a lei, rallentando la sua capacità di reagire, difendersi o contrattaccare. Ciò permise a Vivien e Jaya di ferirla gravemente; la prima con le sue frecce e gli spiriti animali che evocava, la seconda con il fuoco, mentre Jace l'attaccava mentalmente. Gli spiriti degli Onakke emersero dal Velo stesso per proteggere Liliana. Ciononostante, i quattro riuscirono quasi nella loro missione, ma sfortunatamente per loro, Bolas intervenne e salvò Liliana distruggendo gli edifici su cui si trovavano i suoi nemici. Fortunatamente Teferi salvò se stesso e gli altri tre planeswalker rallentando le loro cadute.

Vivien fu tra i pochi planeswalker che decisero di rimanere sul piano dopo che Chandra Nalaar disattivò il Sole Immortale e aiutò i Guardiani nel loro scontro con Bolas. Dopo la fine della guerra, fu una dei planeswalker sopravvissuti alla battaglia e fu presente durante la celebrazione della vittoria. Parlò con i Guardiani e disse che considerava Liliana un'altra potenziale minaccia per il multiverso, e quindi un altro nemico che doveva essere sconfitto.

Dopo la Guerra della Scintilla[]

Dopo la fine della guerra, Vivien assistette Vraska nel rintracciare Dovin Baan a Kaladesh, ma in seguito perse la sua traccia e le due planeswalker si separarono.

Ikoria: Lair of Behemoths - Sundered Bond[]

Su Ikoria[]

Sin dalla fine della guerra su Ravnica, Vivien pensò a cosa significhi possedere una scintilla. Crede che i planeswalker abbiano l'obbligo di usarla saggiamente e sta cercando un significato in tutto ciò.

Viaggiò su Ikoria per fare ricerche sulla sua popolazione di mostri unici e incredibili, ma anche perchè temeva che sul piano ci fosse andato anche un altro planeswalker, qualcuno che non conosceva da molto tempo, ma sapeva che era nella sua natura intromettersi.

Incontro con Lukka[]

Percependo una strana magia e investigando su essa, Vivien incontrò Lukka, un Vincolatore che aveva di recente formato il suo legame e ciò che aveva attirato la sua attenzione era stato proprio il vincolo dell'Eludha. L'arciera lo salvò dai suoi inseguitori, Giubbe Ramate di Drannith.

I due trovano la tigre alata di Lukka che usando il legame tra loro scoprì che una grande formazione di cristalli nota come l'Ozolito era la fonte di una voce, un impulso che costringeva i mostri ad attaccare Drannith. Vivien temeva che tutto ciò fosse opera del planeswalker senza nome. I due vengono raggiunti dai loro inseguitori, guidati da Jerina Kudro, ma riuscirono a fuggire cavalcando la tigre alata.

Nuovi alleati[]

Vivien e Lukka trovano altri vincolatori, apparentemente i mostri potevano comunicare tra loro tramite i cristalli, ed essi si unirono a loro nel viaggio verso l'Ozolito.

La battaglia nell'Ozolito[]

Vivien, Lukka e i vincolatori arrivarono a destinazione contemporaneamente a Jerina e alle sue forze di cacciatori e pirati del cielo. Ai presenti si unirono anche alcuni incubi che sorvegliavano l'Ozolito. Iniziò così uno scontro.

Lukka collegò la sua mente al cristallo e riuscì usare il potere dell'Ozolito che usò per prendere il controllo degli incubi per attaccare i cacciatori. Ciò spinse i pirati alla fuga. Lukka decise poi di usare il suo nuovo potere per controllare i mostri per il bene di Drannith. Vivien e i vincolatori non approvarono la sua idea, poiché vedevano gli animali come amici, non come schiavi.

Alla fine, Lukka decise di prendere il controllo dei mostri dei vincolatori. Vivien gli disse che aveva pensato che fosse una brava persona, ma ora si era spinto troppo oltre. L'arciera cercò di affrontarlo, ma fu costretta a fuggire con i vincolatori.

Il salvataggio di Jerina[]

Vivien e i suoi alleati salvano Jerina che stava venendo portata via dalla corrente di un fiume. Lei raccontò loro dell'incontro tra Lukka e il generale Kudro e della morte di suo padre.

Battaglia per Drannith[]

A Drannith, Vivien e i vincolatori offrirono il loro aiuto a Jerina, che aveva preso il comando delle difese della città, per combattere contro i mostri di Lukka.

Nella battaglia Vivien e i suoi alleati riuscirono a mettere in serie difficoltà il folle vincolatore che, a un passo dalla sconfitta, cercò di prendere il controllo di tutti i mostri legati, ma l'affetto che essi provavano per i loro vincolatori gli rese il compito più difficile. Nel tentativo di riuscirci, finì per sovraccaricare l'Ozolito e farlo esplodere. Ciò causò l'accensione della sua scintilla che lo fece viaggiare su un altro piano mettendo fine alla battaglia.

Dopo che tutto finì, Vivien riprese i suoi viaggi.

Strade di Nuova Capenna[]

Su Nuova Capenna[]

in cerca di un equilibrio che potesse mettere a tacere i fantasmi di Skalla che la perseguitavano, Vivien iniziò a cercare un mondo in cui la tecnologia e la natura fossero in armonia. La sua ricerca la portò nella metropoli di Nuova Capenna dove comprese rapidamente che non era il luogo giusto dal momento che, al di là della città, il resto di Capenna era privo di natura e qualsiasi fonte di vita, completamente in rovina.

Incontro con Tezzeret[]

Mentre si trovava nella Caldaia venne avvicinata da un uomo che le fece capire che era un planeswalker come lei e le chiese di seguirlo in modo da parlare in privato. Vivien lo seguì rimanendo a un passo di distanza, pronta a prendere il suo arco in un istante: non era andata lì in cerca di una rissa, ma avrebbe ucciso chiunque fosse stato così sfacciato da portargliene una. Mentre camminavano l'altro le parlò del Nimbo spiegandole che quel mondo prosperava grazie ad esso e che l'uomo per cui stava attualmente lavorando era in procinto di acquisirlo, ma i suoi veri obiettivi erano altrove. Vivien chiese altre informazioni e lui rispose che Urabrask sarebbe stato ansioso di conoscerla. L'arciera si fermò e chiese il suo nome e l'altro si presentò come Tezzeret. Anche se non l'aveva mai incontrato prima, Vivien aveva già sentito il suo nome dal momento che avevano combattuto su fronti opposti durante la Guerra della Scintilla su Ravnica. Nascose le sue preoccupazioni e i suoi sospetti dietro una maschera di determinazione e gli disse che doveva mettere in chiaro una cosa: non prendeva ordini da lui. L'artefice fu divertito dalle sue parole ma rispose che aveva capito. Lei chiese di parlargli di Urabrask ma lui rispose che era complicato da spiegare, che avrebbe avuto più senso una volta che l'avesse incontrato di persona e che era dalla loro parte.

Fidarsi di un nemico[]

I due planeswalker proseguirono nelle profondità della Caldaia arrivando alle rovine della prima Capenna attraverso dirupi e caverne. Durante il cammino Vivien pensò alle storie che aveva sentito su Tezzeret: l'artefice era noto per prendersi cura principalmente di sè stesso e di conseguenza stava correndo dei rischi nel seguirlo. Quando la luce svanì completamente, Tezzeret si tolse il cappotto permettendo così al bagliore del Ponte Planare di illuminare il sentiero. Vivien commentò che aveva sentito dire che il portale non era stato distrutto e l'artefice sorrise nell'essere stato riconosciuto per via della sua reputazione poi replicò che era innocuo per lei ma che il Ponte era cambiato, forse corrotto, dopo che aveva trasportato i suoi alleati attraverso i piani del multiverso. L'arciera chiese di chi stesse parlando e lui rispose che si riferiva ai Pretori di Nuova Phyrexia e spiegò che era gravato da colei che voleva vedere tutta la vita inchinarsi e diventare Phyrexia con la forza: Elesh Norn. Nel sentire quelle parole Vivien si irrigidì: era stata informata che Kaya aveva combattuto contro uno di quegli esseri su Kaldheim e aveva sentito la notizia della loro presenza anche su Kamigawa. Rapidamente, l'arciera puntò contro l'artefice una delle sue frecce ma lui si limitò a chiamarla per nome e le chiese divertito come facesse a farsi degli amici vista la sua continua ostilità. Vivien replicò che non voleva essere amica dei suoi nemici e Tezzeret disse che era necessario dal momento che non aveva ancora ottenuto da Norn ciò che gli era stato promesso. Lei insistette che niente di ciò che gli era stato promesso giustificava la distruzione della vita e lui la sorprese dichiarandosi d'accordo e spiegò che non poteva usare la sua "ricompensa" se la vita cessava di esistere o se veniva trasformato in phyrexiano facendole capire che stava facendo il doppio gioco. Notando la sua esitazione, Tezzeret chiese se voleva ucciderlo o seguirlo e Vivien rispose di portarla da Urabrask.

Una prova di fiducia[]

Quando arrivarono dal pretore ferito lui si rivolse a Tezzeret e disse che l'aveva tradito, ma l'artefice rispose che aveva portato una nuova alleata. Vivien urlò che non aveva fatto nessuna promessa e valutò che dalla sua posizione avrebbe potuto lanciare una freccia tra loro e inviare i suoi lupi spettrali contro entrambi. L'artefice replicò che visto che si considerava nemica di Nuova Phyrexia, erano tutti dalla stessa parte. Urabrask spiegò che Elesh Norn aveva ottenuto il dominio sui phyrexiani: Jin-Gitaxias, Vorinclex e molti dei Thane d'Acciaio si erano impegnati per aiutarla nella sua grande visione; ma lui non serviva nessuno e, così come i membri della sua fazione, non condivideva la visione di Norn di rendere il multiverso una singolarità che trasformasse tutta la vita in phyrexiana, sotto il controllo del pretore bianco. Vivien chiese quale fosse il suo piano per vincere, ma il phyrexiano disse che prima doveva dimostrarsi degna di fiducia. Tezzeret intervenne e disse che doveva fargli un favore: dal momento che era limitato a dove poteva andare e cosa fare senza destare sospetti visto che Elesh Norn gli stava ancora chiedendo di spostare le sue truppe non poteva rischiare di assentarsi troppo a lungo e quindi sarebbe stata lei a restare con Urabrask durante la sua guarigione su Nuova Capenna. Vivien chiese cosa gli servisse e il Pretore rispose che mentre guariva voleva che gli portasse del Nimbo per studiarlo e che cercasse Elspeth, una planeswalker che Tezzeret aveva individuato sul piano ma che non poteva avvicinare per via del loro passato. Lei chiese cosa avesse di speciale e lui rispose che si trattava di qualcuno che Elesh Norn temeva. Vivien pensò che in quel caso era qualcuno che voleva conoscere.

In cerca di Elspeth[]

Nei giorni successivi, Vivien recuperò facilmente del Nimbo per Urabrask e, grazie alla sua abilità di ascoltare e osservare le cose senza farsi notare, finì per diventare un'informatrice di Navy una spia degli Obscura con cui scambiava tutto ciò che apprendeva in cambio di informazioni su Elspeth. Durante il loro ultimo incontro, l'arciera la informò sulle voci che aveva sentito sia sulla nuova "fonte di Nimbo" dei Cabaretti che sull'Avversario e la spia le disse che la persona che stava cercando era stata vista lavorare nel Mezzio. Vivien seguì le indicazioni e arrivò giusto in tempo per vedere la cavaliera sconfiggere facilmente un gruppo di agenti dei Maestro, ma prima che potesse avvicinarsi l'altra iniziò una conversazione con Anhelo e accettò la sua proposta di entrare nella sua famiglia. Seguì i due verso il museo dei Maestro ma non riuscì a trovare nessuna via per entrare.

Successivamente, Vivien venne attaccata da Navy che si rivelò un agente dell'Avversario. L'arciera ebbe la meglio ma permise alla spia di andarsene convincendola a tornare dalla sua famiglia assicurandole che l'Avversario l'avrebbe lasciata morire ma prima le prese il suo taccuino come pagamente per la sua vita.

Incontro con Elspeth[]

Grazie agli appunti di Navy, Vivien apprese uno dei punti di consegna di Nimbo dei Maestro e aspettò in attesa di Elspeth. Quando l'altra arrivò si fece avanti e le rivelò il suo nome. Le due parlarono ed Elspeth spiegò che stava raccogliendo informazioni su una minaccia che incombeva su tutti loro. Vivien capì che stava lavorando con i Guardiani e disse che poteva avere alcune delle risposte che cercava ma doveva andare con lei. La cavaliera rifiutò dicendo che era vicina a scoprire ciò che stava cercando e l'arciera rispose che avrebbe indagato ulteriormente e che si sarebbero incontrate di nuovo.

Prepararsi al caos[]

Vivien informò Urabrask che, dopo settimane di ricerca, aveva trovato Elspeth. Il pretore chiese perchè non fosse con lei e l'altra, dopo averlo informato delle sue scoperte sugli ultimi eventi di Nuova Capenna, spiegò che la cavaliera non era ancora pronta a partire: dovevano aspettare il Crescendo dove sicuramente l'Avversario avrebbe fatto la sua mossa. Urabrask le consigliò di agire con cautela dal momento che Tezzeret gli aveva rivelato che si trattava di un demone planeswalker ma non conosceva il suo nome. Vivien disse che quando sarebbe tornata con Elspeth avrebbero definito gli accordi di come stava aiutando i Guardiani e come lei e i suoi alleati lo avrebbero aiutato con la sua rivoluzione.

Guerra dell'Avversario[]

Come aveva previsto Vivien, l'Avversario diede inizio al suo colpo di stato durante il Crescendo. L'arciera raggiunse il Vantoleone dove si unì a Elspeth e Giada, aiutandole nelle loro fuga. Successivamente, le tre incontrarono Jinnie Fay, insieme a un ferito Jetmir e ad un gruppo fedele di Cabaretti. L'elfa chiese a Giada di andare da lei, ma l'altra si dimostrò riluttante. Elspeth suggerì che era meglio dividersi. Jinnie non gradì la risposta e iniziò ad avanzare per riprendersi la "fonte di Nimbo" della sua famiglia con la forza, ma prima che potesse avvicinarsi troppo, Vivien lanciò una freccia e un drago spettrale si manifestò tra loro permettendo alle tre di fuggire. Elspeth suggerì di nascondersi in un magazzino abbandonato e, parlando sottovoce in modo che solo lei potesse sentirla, Vivien le ricordò che le faide delle famiglie non erano la vera minaccia. Elspeth rispose nello stesso modo che ciò che aveva importanza per lei in quel momento era portare Giada al sicuro. Vivien acconsentì ad aiutarla a patto che dopo si sarebbero occupate della "minaccia" che solo i planeswalker come loro potevano gestire. La cavaliera accettò, ma prima di proseguire disse che sarebbe andata da sola nella sede dei Maestro perchè aveva bisogno di un'arma migliore di un semplice pugnale. Dal momento che si fidava soprattutto della cavaliera, Giada voleva seguirla, ma poi acconsentì a restare ad aspettare con Vivien.

Dopo il ritorno della cavaliera, Vivien si offrì di controllare il perimetro del magazzino per assicurarsi che fosse realmente abbandonato. Soddisfatta, l'arciera tornò dalle altre e poterono finalmente riposare al sicuro. Sfortunatamente, le tre vennero individuate da Jinnie a causa del braccialetto indossato da Giada, che conteneva un incantesimo di localizzazione. Prima che Vivien potesse lanciare una freccia, l'elfa le lanciò contro un pugnale ferendola al braccio e permettendo ad uno dei suoi uomini di disarmarla. A causa del vantaggio numerico dei Cabaretti le due planeswalker furono catturate e Jinnie fu sul punto di uccidere Elspeth, ma venne fermata dalle parole di Giada che le ricordò che spettava a Jetmir decidere il destino dei traditori. Il gruppo andò nel nascondiglio di Kamiz, una spia degli Obscura che si era offerta di aiutarli. Lì si trovava anche il capofamiglia dei Cabaretti, ancora in gravi condizioni. Improvvisamente agenti dell'Avversario fecero irruzione, iniziando uno scontro con i lealisti Cabaretti. Usando la sua magia, Elspeth liberò lei e Vivien dalle manette che le bloccavano e dopo aver recuperato le loro armi seguirono Jinnie, Giada e Kamiz; con la prima che si alleò temporaneamente con loro perchè consapevole che aveva bisogno delle abilità combattive delle due. Dopo essersi allontanate dal pericolo scoprirono che erano finite in un'altra trappola, con Kamiz che si rivelò essere un agente dell'Avversario. Dal momento che Jinnie scelse di combattere contro i nuovi nemici, Vivien, Elspeth e Giada fuggirono senza di lei.

Nella fuga le tre arrivarono alla cattedrale dove vennero raggiunte dall'Avversario, intenzionato a ottenere Giada. Riconoscendo Ob Nixilis, Vivien gli lanciò contro una freccia che evocò un lupo spettrale che però l'altro distrusse colpendolo con un pugno. Seguaci del demone arrivarono e, dopo aver avvertito Elspeth che il loro nemico era un planeswalker, l'arciera si occupò di loro usando le sue frecce. Dopo il sacrificio di Giada, Vivien venne colpita dall'enorme rilascio di Nimbo della giovane, che si rivelò essere un angelo. La forza dell'essenza magica stordì l'arciera che venne aiutata ad alzarsi da Elspeth. Vedendo che aveva vinto e che era tutto finito chiese spiegazioni e l'altra rispose che Giada aveva salvato tutti, ma Ob Nixilis era riuscito a fuggire.

Verso Dominaria[]

Dopo la fine della guerra, Vivien ed Elspeth andarono nel museo dei Maestro. Quando arrivarono, Anhelo disse alla cavaliera che la stava aspettando e le mostrò la lettera di Xander in cui lo nominava nuovo capofamiglia e gli chiedeva di permetterle di entrare nei suoi archivi senza farle domande. Le due iniziarono a cercare informazioni e alla fine scoprirono che quando i phyrexiani invasero Capenna, gli angeli provarono a fermarli, ma la minaccia era troppo grande per loro e ciò li spinse ad allearsi con i demoni che però alla fine li tradirono intrappolandoli in una stasi, un sonno da cui convertirono i corpi degli angeli in Nimbo che i demoni usarono per sconfiggere i loro nemici prima di svanire a loro volta.

Elspeth apprese anche di un nascondiglio in cui Xander aveva conservato del Nimbo in caso di bisogno e che non esitò a recuperare. La cavaliera disse che Nuova Capenna avrebbe continuato a combattere per il Nimbo, ma che ormai l'essenza magica era quasi esaurita e che ciò avrebbe distrutto la città. Vivien rispose che se il destino della metropoli era quello, allora la natura l'avrebbe reclamata permettendo alla vita di persistere sul piano. Le due parlarono della rivoluzione di Urabrask e alla fine decisero di tornare su Dominaria e prerararsi per la guerra contro Nuova Phyrexia.

La Guerra dei Fratelli[]

Nella Torre di Urza[]

Insieme a Elspeth, Vivien viaggiò nella Torre di Urza dove incontrò Teferi, Kaya e Jodah. L'arciera ascoltò il rapporto dell'assassina di fantasmi: la Coalizione stava continuando a schierare le difese contro ulteriori attacchi a Dominaria; Kaldheim e Ixalan erano stati mobilitati; Jace stava facendo pressioni su Ravnica per il supporto delle gilde; Chandra era andata a Zendikar per contattare Nissa; una volta terminato il suo compito lì, Saheeli intendeva guidare la difesa di Kaladesh e infine su Nuova Phyrexia i mirran erano pronti sotto la guida di Koth. Sentendo il nome del vulshok, Elspeth chiese come facessero a sapere che era vivo e l'altra rispose che l'aveva appreso da Jace e spiegò che il loro obiettivo era un assalto al nucleo di Nuova Phyrexia e loro avevano intenzione di partecipare all'attacco una volta che fossero stati pronti, in modo da eliminare la leadership phyrexiana. Elspeth commentò che quella era una condanna a morte. Teferi le chiese di ascoltare il loro piano, ma l'altra rispose che in passato lei e Koth avevano cercato di fare esattamente quello che stavano proponendo ora e si era concluso con un fallimento. Dopo che finì di parlare uscì dalla stanza e Jodah la seguì per andare a parlarle dal momento che era evidente che fosse devastata dopo aver appreso del Completamento di Ajani. Tutti sapevano che indipendentemente dalla strategia usata, le probabilità di riuscire a penetrare le difese di Nuova Phyrexia erano molto basse, ma sentirlo dire ad alta voce in un modo così diretto aveva chiarito quanto fosse terribile la posta in gioco. Dopo la partenza dell'arcimago, Vivien disse che intendeva andare su Ravnica per assicurarsi che Jace fosse al corrente della situazione e poi avrebbe viaggiato su Ikoria per organizzare una difesa sul quel mondo, ma prima spiegò che aveva delle informazioni per loro: il pretore Urabrask intendeva iniziare una rivoluzione contro Elesh Norn, era alleato dei mirran e aveva rivelato che la Madre delle Macchine aveva intenzione di espandere il suo dominio sul multiverso tutto in una volta. Kaya ricordò a Teferi della creatura che aveva incontrato su Kaldheim e spiegò che l'Albero del Mondo del piano consentiva il viaggio istantaneo tra tutti i regni presenti su esso. Teferi capì: i phyrexiani avevano trovato il modo di replicare l'Albero e ciò spiegava le parole di Urabrask; se Nuova Phyrexia poteva unirsi ad altri mondi potevano far marciare direttamente i loro eserciti per conquistarli. Comprendendo che avevano solo pochi giorni prima di agire, Kaya commentò che il tempismo di quella proposta di alleanza sembrava troppo perfetto e Vivien rivelò che l'intermediario che aveva organizzato la sua udienza con il pretore era Tezzeret e che per il momento avrebbe garantito per la lealtà di entrambi. Kaya obiettò che fidarsi di Tezzeret significava cadere in una trappola dei phyrexiani. Teferi le chiese di ottenere informazioni dai suoi contatti e di concentrarsi sul loro obiettivo. Kaya annuì e Vivien augurò a entrambi buona fortuna poi si congedò.

L'Avanzata delle Macchine[]

La sconfitta della squadra d'assalto[]

Dopo che i phyrexiani ripresero la loro invasione su Dominaria, Vivien andò insieme a Chandra Nalaar, Wrenn e Liliana Vess in uno dei rifugi della necromante in attesa di ricevere notizie dai loro amici dal momento che il piano prevedeva di dare almeno due settimane di tempo alla squadra d'assalto: se non avessero ricevuto nessuna notizia, avrebbero dovuto presumere che erano tutti morti e procedere di conseguenza; in caso contrario avrebbero dovuto informare gli altri planeswalker che la minaccia phyrexiana era stata sconfitta o, se il Sylex non avesse funzionato, di prepararsi alla guerra. Vivien aspettava con ansia trascorrendo più tempo all'esterno che all'interno del rifugio, mentre i giorni passavano tutti uguali. Durante la sua ultima uscita sentì l'arrivo di altri planeswalker e si diresse subito verso il rifugio. L'arciera vide che solo Kaya, Kaito Shizuki e Tyvar Kell erano tornati e ascoltò in silenzio i tre raccontare della sconfitta. Chandra propose di contrattaccare e tornare su Nuova Phyrexia per distruggere il Frangireami, ma Vivien e gli altri furono contrari a ripetere un piano già fallito decidendo di dare la priorità a difendere i mondi dall'invasione dei phyrexiani di Elesh Norn.

Difendere Ikoria[]

Tornata su Ikoria dopo che la Legione delle Macchine invase il piano, Vivien si alleò con Chevill e il suo gruppo di cacciatori di mostri per uccidere Lukka completato, che aveva assimilato vari mostri dentro di sè diventando una mostruosità umanoide che dopo aver distrutto facilmente Drannith, stava dando la caccia ai sopravvissuti della città guidati da Jerina Kudro, diretti a Lavariva. Durante l'attesa venne provocata da Chevill, ma l'arciera lo ignorò pensando all'ultima volta che aveva parlato col Vincolatore: era stata lei a convincerlo ad andare su Nuova Phyrexia con la squadra d'assalto guidata da Jace e lui aveva accettato perchè desiderava più di ogni altra cosa tornare a casa da eroe, piuttosto che da traditore. Si concentrò sui suoi alleati valutando che in circostanze normali sarebbe stata nemica di quegli sterminatori, ma in quel momento erano solo un'altra freccia del suo arco.

Scontro con Lukka[]

Quando Lukka arrivò verso di loro, Vivien lo attaccò con le sue freccie, ma non ottenne nessun risultato, così come tutti gli attacchi e le trappole dei suoi alleati si rivelarono inutili e i cacciatori sopravvissuti fuggirono per salvarsi la vita. L'arciera fece un respiro profondo, chiuse gli occhi aprendo la mente agli spiriti all'interno del suo Bestiarco e li sentì urlare e ruggire: volevano quanto lei distruggere l'abominio che Lukka era diventato. Lanciò un'altra freccia manifestando una bestia spettrale che per un momento sembrò avere la meglio, ma poi venne sconfitta dal Vincolatore corrotto che proseguì per raggiungere il gruppo di Drannith.

Il segnale di Vivien[]

Rimasta da sola con Chevill, Vivien gli disse che dovevano seguire Lukka, ma l'altro replicò che i suoi cacciatori erano morti o dispersi e che avevano perso. L'arciera disse che lui era considerato il più grande cacciatore di mostri e lo provocò chiedendogli se le sue storie fossero solo racconti da falò. Chevill rispose che ciò che distingueva un buon cacciatore da un grande cacciatore era la consapevolezza di cosa si era in grado di uccidere; loro non potevano sconfiggere Lukka, a meno che lei non potesse evocare col suo arco un mostro ancora più pericoloso. Vivien provò ad ottenere il suo aiuto con le minacce, ma Chevill rifiutò nuovamente e senza altra scelta, l'arciera lanciò la sua freccia nel cielo: un segnale per avvertire Jerina che avevano fallito. Poi si mise in cammino sperando di trovare in tempo i sopravvissuti di Drannith.

La morte di Lukka[]

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Vadrok sconfigge Lukka

Vivien si arrampicò con difficoltà seguendo il percorso di Lukka. Ignorò il dolore e la fatica e alla fine idividuò gli abitanti, ma era ancora lontana, mentre Lukka li aveva ormai raggiunti. Improvvisamente il cielo sopra di lei si oscurò, guardò in alto e vide Vadrok. L'Alfa di Raugrin attaccò Lukka e Vivien osservò lo scontro tra i due: grazie alle sue fiamme di un azzurro brillante che consumavano tutto ciò che colpivano, Vadrok si ritrovò presto in vantaggio e comprendendo il pericolo, Lukka tentò la fuga, ma il mostro di Ikoria fu più veloce, scattò in avanti e lo afferrò tra le sue fauci, poi si sollevò sul bordo della scogliera e lo gettò di sotto. Mentre Lukka cadeva, Vivien pensò a Drannith e lanciò tre frecce che colpirono il corpo del Vincolatore. L'arciera osservò Vadrok atterrare accanto al suo nemico e ucciderlo definitavamente con un'altra vampata di fiamme. L'arciera si disse che Drannith non c'era più, adesso erano nelle terre selvagge e lì valeva solo una legge: la sopravvivenza.

Verso Lavariva[]

Vivien corse verso Jerina e gli altri, raggiungendoli proprio mentre Vadrok, concentrato sugli umani, fu sul punto di bruciare anche loro. L'arciera urlò all'Alfa di aspettare e lo sguardo del mostro passò su di lei e sull'arco che teneva in mano, poi si alzò nuovamente in volò e andò via. Nonostante fossero sopravvissuti sia a Lukka che a Vadrok, molti del popolo di Jerina la criticarono per aver messo a rischio le loro vite portandoli a loro insaputa nel territorio del mostro. Prima che la situazione peggiorasse, Vivien spiegò che non avevano tempo di litigare dal momento che la battaglia contro i phyrexiani non era ancora finita e altri nemici erano in arrivo verso di loro. Le sue parole spinsero tutti a rimettersi in viaggio verso Lavariva.

Nei Videogame[]

In ManaStrike[]

Vivien è una dei planeswalker che può essere sbloccata solo dal negozio del gioco con gold o gemme. Usa il mana verde e attacca a distanza unità nemiche di aria e di terra mentre da vicino attacca solo le unità di terra. Infligge danni maggiori alle unità di aria nemiche. La sua abilità le fa scoccare cinque frecce nelle direzioni impostate che trafiggono le unità nemiche e continuano a viaggiare oltre danneggiando i nemici o le costruzioni che colpiscono.

Referenze[]

Rappresentato in:
  • Vivien del Bestiarco
  • Vivien Reid
  • Vivien, Campionessa delle Terre Selvagge
  • Vivien, Fautrice dei Mostri
  • Vivien, Ranger del Bestiarco
  • Vivien, Vendicatrice della Natura
  • Vivien a Caccia
Mostrato in:
  • Abbattimento in Coppia
  • Bestiarco di Vivien
  • Contrastare il Nemico
  • Grizzly di Vivien
  • Guidare l'Assalto
  • Talento di Vivien
Carte associate:
  • Carica di Vivien
  • Coccodrillo di Vivien
  • Evocazione di Vivien
  • Giaguaro di Vivien
Testi di colore:
  • Alce Urlante
  • Armonizzare
  • Brucante Arboreo
  • Calcapaludi
  • Cinghiale Irsuto
  • Crescita Prodigiosa
  • Distruttore dei Boschi
  • Evocazioni Condivise
  • Filiere Improvvise
  • Gigantosauro
  • Goriak del Mantomuschiato
  • Lucertola Sabbiosa dal Collarino
  • Lupo di Skalla
  • Mammut Aggressivo
  • Mutazione degli Artefatti
  • Mutazione dell'Aura
  • Raccoglitore Volpino
  • Ragno Gigante
  • Rinoceronte Dorsonodoso
  • Unicorno Stimato
  • Zanne Inaspettate

Galleria[]

Galleria

Curiosità[]

  • Vivien è la prima planeswalker mono verde a essere introdotta dal 2009 e ha debuttato in Set Base 2019.
  • È in grado di identificare le piante velenose o nutrienti dalla loro aura magica.
  • Quando Vivien viaggia tra i piani del multiverso, scompare in un lampo di luce verde spettrale.
  • Nel MOBA SMITE è presente una skin di Vivien per la dea greca Artemis.

Collegamenti esterni[]

Attuali Ajani Criniera d'OroAngrathAminatouArlinn KordAshiokBasri KetChandra NalaarDarettiDavriel CaneElspeth TirelEstridGarrukGeyadrone DihadaGristJace BelerenJared CarthalionJiang YangguKaito ShizukiKasminaKayaLiliana VessMu YanlingNiko ArisOkoQuintorius KandRal ZarekSorin MarkovTacenda VerlasenTeyo VeradaTezzeretUginVivien ReidIl Più Sfortunato
Scintilla persa Azor ICalixHuatliKarnKioraKothLa ViandanteNarsetNahiriNicol BolasNissa RevaneOb NixilisRaviRowan KenrithSaheeli RaiSamutSarkhan VolSlobadTeferi AkosaTyvar KellVenserVerdimanicheVraskaWill Kenrith
Deceduti AltairAntonAzarBaltriceBo LevarBoragorBrandChaneyDack FaydenDariaDomri RadeDovin BaanDyfedEmbereckFaralynFerozFreyaliseGideon JuraGrenfell MorGrinthGuffJaya BallardJeskaKenan SahrmalKentoKhaziKristinaKuthumanLeshracLianaLukkaManatarquaMeshuvelSerraSifa GrentTamiyoTaysirTevesh SzatTibaltUrzaVronosWindgraceWrennXenagos
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