Vithia era una vasta regione ricca di mana verde e bianco di Alara, sede del più grande impero umano del piano. Dopo che Alara si divise nei cinque frammenti, il regno e la terra caddero in rovina divenendo il frammento di Grixis.
Da Vithia a Grixis[]
Lo splendente Vithia[]
Quando Alara era ancora un unico mondo, il regno di Vithia era un luogo ricco di mana bianco, abitato da umani e altre razze in maniera non dissimile dai regni di Bant. I suoi paladini portavano la speranza alla popolazione lottando contro le forze demoniache, i non morti e i necromanti. I suoi sovrani, saggi e giusti, guidavano la nazione contro le forze del male. Poi ci fu la Scissione e tutto cambiò.
Perdite insostenibili[]
Quando Vithia venne diviso dal resto di Alara, l'assenza di mana bianco e verde si fece sentire, i chierici persero i loro poteri curativi e i druidi non poterono più evocare potenti bestie, ma la perdita più grande fu quella degli angeli. Demoni e necromanti aumentarono il loro potere grazie alla presenza dominante del mana nero. Col passare del tempo, le difese di Vithia iniziarono a cedere e i cittadini divennero preda delle crescenti armate dei negromanti, schiavi di demoni infuriati e vittime del tradimento delle forze corrotte all'interno del regno.
Le roccaforti di tutto il regno divennero preda di quei maghi che praticavano la negromanzia con un'inclinazione militare. I cavalieri di Vithian furono sopraffatti dagli eserciti in decomposizione, e poi parte di essi. Col passare del tempo, fieri castelli divennero città dei morti, governate da baroni negromanti, signori della guerra ogre, vampiri o demoni.
Era una brutta situazione tutt'intorno, tuttavia, i sopravvissuti avevano ancora una possibilità: avevano ancora la superiorità militare sugli insensati servitori dei negromanti e avevano qualcosa di ancora più prezioso: avevano la vita. Mentre la decadenza attanagliava il mondo, Vithia rimase un santuario per i vivi, un faro di ottimismo nel mondo sempre più tetro e privo di angeli, semplicemente per la magia insita nei semplici cicli della vita delle persone. Finché i re di Vithia si fossero ricordati di questa fede nel potere fondamentale della vita, Vithia non sarebbe mai caduta.
Sedris tradisce[]
Il fu re umano Sedris era uno dei sovrani più saggi e valorosi della Vithia post-Scissione e sedeva sul trono della capitale. Nonostante il suo coraggio tuttavia fu corrotto da un signore dei demoni, che gli promise potere e forza per "difendere" il suo regno e dopo lunghe riflessioni Sedris accettò e sacrificò il suo regno e i suoi sudditi per divenire un Lich.
Quelli furono gli ultimi giorni di Vithia. Quello che un tempo era un regno colmo di speranza e di buoni pensieri si trasformò nell'emblema della decadenza e della morte. Vithia fu dimenticata e da allora quelle terre cambiarono nome, divenendo Grixis.
Referenze[]
- Testi di colore:
- Necropoli in Sfacelo
Curiosità[]
- La parola vithia venne modificata dagli abitanti di Grixis dandole il significato di traditore. Ciò era riferito ai paladini che li abbandonarono.
- I Vithians si chiamano così in onore del regno caduto, sperando di fungere da faro nello stesso modo in cui Vithia fungeva da faro di speranza per il frammento.
Collegamenti esterni[]
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