Vadrik

Vadrik
Dettagli
Originario di	Innistrad - Nephalia
Razza	Umano
Titoli
Titoli	di Nephalia Arcimago Astrale
Stato	Vivo

Vadrik è un rinomato astronomo e arcimago di Nephalia, su Innistrad.

Arcimago Astrale

La sua ricerca sui movimenti della luna si è rivelata molto utile per la gente di Innistrad, poiché una maggiore conoscenza della luna significa una maggiore protezione contro i licantropi. Nonostante sia un profondo conoscitore delle stelle, è anche un artista dilettante. Le sue mappe stellari, disegnate a mano, si trovano comunemente negli zaini dei viaggiatori di tutto il piano. Sebbene preferisca disegnarle comodamente da casa sua, il desiderio del vecchio amico Jenrik, lo portò a uscire nel mondo esterno.

Innistrad: Caccia di Mezzanotte

I servigi di Vadrik vennero richiesti presso Lambholt, villaggio natale di suo marito Hailin, quindi si mise in viaggio dalla sua casa nel faro per raggiungere Kessig. Una volta arrivato venne scortato presso una locanda, mentre per le strade un gruppo di bambini recitava una strana e inquietante filastrocca. Qui incontrò il concilio delle anziane del villaggio e fece conoscenza con Rem Karolus, il famoso cataro inquisitore, che lo scambiò per un servitore, ma poi lo riconobbe come arcimago. Reciprocamente confusi e leggermente infastiditi dalla presenza di entrambi, le anziane li presentarono e spiegarono che loro avevano richiesto l'aiuto di Vadrik, mentre Rem da un uomo di nome Dein Salvasi, ora deceduto e i due compresero che avrebbero dovuto lavorare assieme.

Le anziane spiegarono che si erano verificati una serie di omicidi, iniziati con la sparizione di un contadino di nome Arinos, vicino di Salvasi, col quale aveva avuto dei dissapori, tre settimane prima. Salvasi era infatti il principale sospettato, ma dopo la sua morte seguirono quelle di alcuni viaggiatori e di una pastora di nome Lakil. I corpi erano smembrati, ma le pecore erano intatte, quindi pensarono fosse opera di un licantropo e per questo decisero di contattare Vadrik e Salvasi richiese l'assistenza di Rem, entrambi esperti delle creature. In quel momento però una delle anziane, Marylinn, affermò che quella non fosse l'opera di un licantropo, ma di un mostro noto come Vecchio Ditalunghe, lo stesso nominato dalle filastrocche. Le altre non le diedero corda, eccetto la più anziana, e Rem tagliò corto dicendo che qualunque cosa fosse, lui e Vadrik l'avrebbero fermato. In quel momento un abitante entrò senza fiato: c'era stato un altro omicidio.

Tre morti, uno di loro era un licantropo, e parevano essere fuggiti dalla foresta. Riluttanti, Rem e Vadrik si avviarono seguendo le tracce rese visibili dalla magia di Vadrik, finché non svanirono nel nulla. Ditalunghe comparve dall'oscurità, tuttavia non li attaccò fino a quando Rem non lo trafisse con lo stocco, facendo sgorgare il sangue argenteo della creatura sul terreno. Ditalunghe rispose scaraventando via il cataro, mentre Vadrik tentò di lanciare una magia di paralisi, ma l'orrore sembrò esserne immune e li afferrò entrambi con le sue mani. L'arcimago allora lo colpì con un incantesimo di ghiaccio, facendo barcollare l'essere abbastanza da permettere a Rem di trafiggergli il cranio. L'essere svanì, ma entrambi sapevano che non era morto. Vadrick raccolse un campione del sangue argenteo di Ditalunghe e tornarono al villaggio.

Il mattino dopo Vadrik incontrò Marylinn e Ariosa, la figlia della prima vittima, che gli raccontò dei dissapori tra il padre e Salvasi, che minacciava di prendere la loro terra. Una volta ricongiuntosi con Rem, i due andarono al maniero di Salvasi, trovandolo completamente in disordine e abbandonato, ma Vadrik notò dei peli di capra nera sul pavimento. Propose di andare a casa di Arios prima che la figlia tornasse e vi trovarono un'effige protettiva sulla porta, perfetta per marcare un luogo da proteggere. Entrambi giunsero alla conclusione che Arios doveva aver compiuto un rituale di evocazione per vendicarsi di Salvasi, ma che Ditalunghe fosse troppo potente e si fosse ribellato all'evocatore e avesse ucciso prima lui e poi tutti gli altri. Vadrick compì dunque un rituale per rispedire la creatura da dove fosse venuta, schiacciando la fiala di sangue raccolta la sera prima, poi tornarono al villaggio.

Convinti di aver concluso il lavoro si misero a cenare assieme, ma sentirono la campana del villaggio suonare e uscirono a controllare. Una volta fuori videro le persone nel panico che affermavano di aver visto Ditalunghe all'interno del villaggio. Vadrik era sconcertato, poiché sicuro di aver compiuto il rituale al meglio, ma Marylinn gli rispose che Ditalunghe non poteva essere mandato a casa, perché in origine era uno spirito del focolare e che quindi lui fosse già a casa. In quel momento comprese che Arios non aveva evocato la creatura per vendicarsi, ma per proteggere la sua casa, ma che qualcosa fosse andato storto e ripensò al pelo di capra trovato a casa di Salvasi. Arios doveva aver preparato una capra come sacrificio per Ditalunghe, ma Salvasi doveva essersela presa per sé e questo incasinò il rituale, causando la confusione di Ditalunghe che, non essendo sicuro del luogo da proteggere, si mise ad aggredire chiunque entrasse nella proprietà del contadino, che un tempo era molto più vasta. Vadrik chiese a Rem se poteva proteggere gli abitanti mentre lui, Marylinn e Ariosa andavano a casa del contadino per concludere il rituale al meglio. Offrirono una capra bianca e Ditalunghe accettò, portandola via senza ucciderla e si riunì anche con la capra dal pelo nero.

Rem e Vadrik si salutarono il giorno dopo, ma prima di dividersi il cataro gli fece i complimenti, dicendo che Jenrik sarebbe stato fiero di lui. Vadrik ne fu onorato e, salutando l'inquisitore, si incammino verso Nephalia, mentre i bambini intonavano una nuova filastrocca.

Referenze

Rappresentato in:

• Vadrik, Arcimago Astrale

Galleria

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Curiosità

• Planeswalker's Guide to Innistrad: Midnight Hunt si apre con una lettera di Arlinn Kord a Vadrick, lasciando intendere che i due siano amici.
• In His Eyes, All of Them Vadrik utilizza un incantesimo per mantenere il controllo di sé dopo essere stato frastornato dall'urlo di Ditalunghe, affermando di averlo utilizzato solo un'altra volta per respingere l'influenza nociva di un essere proveniente da oltre le stelle.

Collegamenti esterni

• New Legends of Innistrad: Midnight Hunt