Ulamog era uno dei tre titani eldrazi. Incarnava la distruzione e la creazione, la pestilenza e la malattia. Morì per mano degli sforzi congiunti dei Guardiani.
Descrizione[]
Il Cerchio Infinito[]
Sebbene la sua forma fosse vagamente umanoide, ogni caratteristica era sbagliata, rendendo il suo aspetto particolarmente inquietante. La sua testa somigliava a un elmo ossuto, dando l'impressione di un volto anche se mancava di occhi e altri lineamenti e non tradiva alcun segno di istinto o emozione. La maggior parte del suo corpo aveva il colore e la consistenza dei muscoli esposti ed era ricoperto di placche ossee. Al posto delle gambe, aveva una massa contorta di tentacoli cinerei tempestati di aculei ossei. Le sue braccia, inquietantemente umane, si dividevano al gomito e portavano a quattro mani artigliate. I suoi tentacoli e le sue braccia cambiarono colore dal rosso vicino al corpo al blu fino al viola brillante alle estremità.
Fame insaziabile[]
Tutti gli Eldrazi sembravano spinti dalla fame, ma Ulamog incarnava il consumo infinito. A volte chiamato il "Cerchio Infinito", veniva paragonato a un terribile malestrom marino che risucchiava tutto nelle profondità senza lasciare traccia. In effetti, un'aura di consumo lo circondava, prosciugando vita e mana da tutto ciò che lo circondava e attirando energia verso di lui in una spirale oscuramente luminosa. Terra e pietra si frantumarono, a volte librandosi nell'aria mentre rivoli di polvere bianca volavano al centro del suo mostruoso vortice.
La fame distruttiva di Ulamog esisteva in un equilibrio paradossale con la forza creativa che traeva da ciò che consumava. Attraverso qualunque processo metabolico maledetto si trovasse all'interno del suo corpo alieno, l'energia che assorbiva veniva nuovamente rilasciata sotto forma di piaghe devastanti, parassiti mortali, magia incredibile e progenie brulicante infinita, quindi era sia distruttore che creatore, sebbene la sua creazione fosse mostruosa, miserabile e nemico della vita.
Storia[]
I titani e i Tre[]
Tre Planeswalkers[]
Millenni fa tre planeswalkers: Sorin Markov, Ugin e Nahiri, si avventurarono con lo scopo di fermare i tre titani eldrazi distruttori di mondi: Emrakul, Ulamog e Kozilek. Nahiri costrinse gli eldrazi ad assumere una forma fisica in modo che Sorin potesse usare la magia del sangue per assorbire le loro energie vitali e Ugin il suo fuoco spettrale. Gli eldrazi sovrastarono il potere dei planeswalkers con il loro, ma i tre prepararono il loro vero piano: l'imprigionamento.
L'Imprigionamento[]
Il trio decise di forzare nuovamente i titani eldrazi in forma fisica e intrappolarli su un piano, sacrificando quel piano per il benessere del multiverso. I tre cercarono un mondo lussureggiante e ricco di mana, un richiamo potente per la fame insaziabile di mana. Trovarono Zendikar. Sorin attirò i tre eldrazi sul piano, dirigendo la loro fame sul mana unico di Zendikar; Ugin usò il suo respiro invisibile per combattere gli eldrazi e la magia per incatenarli al piano e Nahiri costruì una rete massiccia di diamanti di pietra chiamati edri, formando una prigione, che avrebbe impedito agli eldrazi di tornare nella cieca eternità. I planeswalker concentrarono i loro poteri in un luogo segreto dentro le montagne di Akoum: una camera sotterranea chiamata Occhio di Ugin. Per assicurarsi che la prigione non andasse distrutta, sigillarono la camera con un blocco mistico: l'occhio poteva essere riattivato solo con la presenza di tre planeswalker e l'uso della magia incolore di Ugin, il soffio invisibile. Il piano dei planeswalker funzionò: Emrakul, Ulamog e Kozilek si manifestarono in forma fisica su Zendikar, venendo confinati dalla magia degli edri. Caddero in un sonno profondo che li rese innocui.
Corruzione della storia[]
Nella cultura[]
All'interno della religione e della cultura dei tritoni del piano, Ulamog è venerato come Ula, divinità guerriera mentre in quella dei kor è noto come Mageni, un dio del mare. È rappresentato di forma umanoide con indosso un'armatura e un elmo, armato di una falce e con gli arti inferiori avvolti nei tentacoli.
Risveglio[]
Passarono diversi secoli e la fame degli eldrazi dormienti crebbe a dismisura. La prigione si dimostrò debole e si avvicinarono alla liberazione. Si svegliarono e iniziarono a disperdere la loro progenie per il piano. Portarono il caos su Zendikar, consumando il mana del piano e massacrando i suoi abitanti. Nonostante ciò, i tre titani non furono in grado di lasciare la loro prigione, perché Nahiri riuscì a impedirne la fuga e ad imprigionarli nuovamente.
Fu in questa occasione che Ulamog si fece "padre" dei vampiri di Zendikar grazie al suo araldo Zhulodok.
Ascesa degli Eldrazi[]
Trascorsero i millenni e Nicol Bolas aveva indirettamente indebolito l'edro principale durante le sue numerose macchinazioni. La progenie eldrazi venne inconsapevolmente liberata da Sarkhan Vol, Jace Beleren e Chandra Nalaar. Sorin Markov sentì l'indebolimento del sigillo e si precipitò su Zendikar, lasciato solo dai due compagni. Costretto all'azione, si alleò con Nissa Revane per impedire il ritorno dei titani eldrazi.
Sfortunatamente, Nissa decise di liberare gli eldrazi perché credeva che una volta liberi avrebbero abbandonato il suo mondo. Si sbagliava. Dal momento che aveva tradito Sorin, l'antico vampiro si lavò le mani del piano e decise di andarsene da Zendikar, mentre Nissa vide i tre titani eldrazi innalzarsi mentre fuggiva. Tornata a Bala Ged raccontò tutto e giurò che avrebbe riportato Sorin su Zendikar per aiutarla a fronteggiare la minaccia dei titani.
La devastazione di Ulamog[]

Ulamog porta la distruzione.
Insieme alla sua progenie, Ulamog attaccò gli elfi Joraga a Bala Ged. Molti cercarono di resistere ma vennero uccisi dal titano che iniziò a consumare la vita del piano lasciando solo distruzione. Distrusse Legnotorto e poi consumò completamente Bala Ged. Al contrario degli altri due, Ulamog rimase particolarmente attivo per i due anni che seguirono la sua liberazione.
Dove passava Ulamog, la terra stessa si trasformava in una distesa desolata. Sebbene la morfologia del territorio abbia mantenuto il suo profilo generale, almeno per un certo periodo, è diventata un guscio bianco gessoso e elaborato. Attraversare questi paesaggi devastati è pericoloso perché i gusci sono fragili e spesso crollano sotto il peso di viaggiatori incauti. L'acqua diveniva polvere bianca e anche l'aria attorno al titano diveniva viziata e secca.
Blocco di Battaglia per Zendikar[]
Dopo che la sua progenie ebbe ridotto in rovina Portale Marino, Ulamog iniziò a trascinarsi verso ciò che rimaneva del faro per iniziare a consumare completamente la vita intorno a esso.

Imprigionare Ulamog.
Arrivato a Portale Marino, Ulamog venne ostacolato da Gideon Jura, che si trovava su una roccia fluttuante vicino al faro. Gli lanciò contro i tentacoli per consumarlo, ma grazie alla sua magia di invulnerabilità, Gideon resistette ai suoi attacchi. Dopo che la prigione di edri fu pronta, Ulamog venne attirato al suo interno dalla pulsante energia di mana. La prigione brillò di una luce blu intensa e lui vi rimase imprigionato. Tuttavia, grazie a Ob Nixilis, la prigione di edri venne distrutta. Nuovamente libero, Ulamog afferrò gli umanoidi in fuga davanti a lui e li trasformò in polvere. Dopo che Kozilek arrivò a Portale Marino, i due titani si sfiorarono tra loro lenti e tranquilli, poi continuarono la battaglia.
Insieme a Kozilek, Ulamog venne attirato dalla concentrazione di vita rappresentata dai sopravvissuti dell'esercito di Zendikar. I due titani caddero così nella trappola dei guardiani: Nissa Revane realizzò un glifo che apparve sul fondo della valle e le leyline avvolsero i titani. Ulamog e Kozilek cercarono di liberarsi dalla presa della terra, ma le linee di mana li ancorarono a Zendikar. L'urlo dei due potenti eldrazi fu tettonico: la terra si lacerò e ondeggiò; si formarono spaccature e dei frammenti vennero scagliati sulla superficie. La magia dell'elfa spinse completamente Ulamog e Kozilek nel mondo fisico. I due esseri diventarono più grossi, le loro forme inglobarono tutto, facendo sembrare come se Zendikar si trovasse all'interno dei titani. Il glifo magico che aveva formato un legame tra loro, Zendikar e le leyline li stava lentamente e gradualmente consumando, ma contemporaneamente anche la terra del piano stava andando incontro alla distruzione, ma molto più rapidamente. Comprendendo che non potevano nè lasciarli liberi, nè continuare a trattenerli in quel modo, i guardiani decisero di provare a distruggerli con un unico attacco: Nissa passò a Chandra Nalaar tutto il mana di Zendikar e la piromante incanalò la furia del piano attraverso sé stessa, nella sua magia e nelle sue fiamme. Lanciò il suo attacco e le leyline stesse si infiammarono. Il fuoco saettò da Chandra verso il flusso di mana e si divise nel cielo seguendo le linee di mana e avvolse Ulamog e Kozilek uccidendoli.

Referenze[]
- Rappresentato in:
- Ulamog, il Cerchio Infinito
- Ulamog, il Contaminatore
- Ulamog, la Fame Incessante
- Mostrato in:
- Caduta dei Titani
- Calamity of the Titans
- Convocare i Guardiani
- Montagna
- Monumento Abbandonato
- Monumento di Eldrazi
- Osservare la Fine
- Pianura
- Presenza del Titano
- Raggio del Disastro
- Rete di Edri Allineati
- Rise of the Eldrazi
- Santuario degli Dei Rinnegati
- Scia di Rovina
- Tutto è Polvere
- Ulamog's Dreadsire
- Vincoli della Mortalità
- Carte associate:
- Depredatore di Ulamog
- Frantumatore di Ulamog
- Pedina di Ulamog
- Progenitore di Ulamog
- Rivendicatore di Ulamog
- Spianasentieri di Ulamog
- Vanificatori di Ulamog
- Testi di colore:
- Assalto del Metabolizzatore
- Flagello di Bala Ged
- Geopiede Scavatore
- Invocare i Discendenti
- Osservatore Senz'Occhi
- Parassita Razziatore
- Santuario degli Dei Rinnegati
- Subire il Passato
- Visione di Ugin
Galleria[]
Galleria
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Curiosità[]
- Ulamog era il più piccolo e il più debole dei titani, ma pur sempre mostruosamente enorme e potente secondo qualsiasi standard normale.
- Un fetore simile a una composizione di carne in decomposizione, funghi e zolfo circondava Ulamog.
Espansioni | Blocco di Zendikar (Zendikar • Worldwake • Ascesa degli Eldrazi) • Magic Origins • Blocco di Battaglia per Zendikar (Battaglia per Zendikar • Giuramento dei Guardiani) • Rinascita di Zendikar • L'Avanzata delle Macchine
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Luoghi | Akoum • Bala Ged • Guul Draz • Murasa • Tazeem • Ondu • Sejiri
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Storia | Ascesa degli Eldrazi • Culling • Primo Risveglio
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Nativi | Kiora • Nahiri • Nissa Revane
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Pubblicazioni | A Planeswalker's Guide to Zendikar • Zendikar: In the Teeth of Akoum • The Art of Magic the Gathering: Zendikar • Zendikar: la situazione è cambiata • Le leggende di Rinascita di Zendikar
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