Toralf è il dio della furia e del tuono, una delle divinità Skoti di Kaldheim. È un impavido guerriero con una grande passione per le imprese selvagge e per le avventure memorabili.
Dio della Furia[]
Toralf è un impavido amante del rischio, con una grande passione per le imprese selvagge e le avventure degne di una saga. La sua capacità di controllare il tuono gli permette di infliggere colpi devastanti ai suoi nemici, ma le sue intenzioni non sono di scatenare guerre; preferisce infatti trascorrere il suo tempo alla ricerca di nuove ed emozionanti sfide.
Toralf è rinomato per aver compiuto in più occasioni imprese considerate impossibili: ha strappato un capello dalla testa di Metar, il più enorme dei giganti del gelo del Surtland; ha inciso il suo marchio sulla corazza della Bestia delle Voragini che dimora nei più profondi abissi del gelido oceano di Karfell; ha fatto collidere due reami solo per aver utilizzato il suo martello di tirite sulla forgia di Artiglio Celeste. Tutto ciò che desidera è rimanere da solo nelle terre selvagge e compiere imprese non alla portata di nessun altro, alla ricerca di sfide sempre più entusiasmanti.
Toralf è il primogenito di Alrund e Cosima e il padre ritiene che stia sprecando i suoi enormi talenti. Dopo tutto, nessuno tra gli altri dei è in grado di manipolare il potere letale delle tempeste e, se solo Toralf si impegnasse, potrebbe mettere quel potere al servizio degli Skoti. Toralf non dà ascolto al padre e non si cura della frattura tra gli Skoti, che ha già generato una sgradevole divisione nel resto della famiglia degli dei.
L'inganno di Valki[]
Tempo addietro, mentre Toralf e Halvar si stavano allenando, comparve Valki, sofferente sotto il peso di un’imbragatura in pietra divina creata dai nani. Quando Toralf chiese al fratello che cosa lo tormentasse, Valki scagliò l’imbragatura a terra dalla rabbia. Disse a Toralf e ad Halvar che aveva imprigionato lo spirito destriero Windfell, un’impresa che molti avevano tentato di realizzare prima di lui, ma che nessuno era riuscito a portare a termine. I fratelli iniziarono a lodarlo, ma lui rifiutò i complimenti, perché l’impresa era ancora incompleta. Valki era riuscito a portare Windfell nel reame degli Dei, ma per domarlo avrebbe dovuto mettergli intorno al collo quell’imbragatura incantata. Quella parte, si lamentò Valki, sarebbe stata impossibile.
Alla parola "impossibile", Toralf gonfiò il petto. Nulla sarebbe stato impossibile per il più possente dei figli degli Skoti. Halvar sussurrò in un orecchio di Toralf che temeva che quello fosse uno stratagemma di Valki, ma Toralf non lo ascoltò, nonostante Halvar dimostrasse di essere dotato di una sensibilità maggiore di chiunque altro. Toralf sollevò in scioltezza l’imbragatura e i tre dei uscirono dalla sala. Nella corte si trovarono di fronte il meraviglioso Windfell, il selvaggio spirito destriero. Toralf si avvicinò all’animale con l’imbragatura tra le mani e Windfell puntò le zampe, si impennò e scattò verso i cancelli. Superò la barriera con un salto e, più rapido delle tempeste di Karfell, fuggì dalla sala degli Skoti.
Per tre interi giorni, Toralf inseguì Windfell verso il regno degli spiriti, raggiungendolo subito dopo aver attraversato i cancelli di Istfell. Superando molte difficoltà, Toralf riuscì a infilare l’imbragatura. All'improvviso vi fu un lampo accecante e un tuono risonante che venne udito in ogni reame. Toralf venne scagliato all’indietro, attraverso i cancelli di Istfell, con una forza tale da fratturare una delle colonne. Quando Toralf riaprì gli occhi, scoprì l’inganno di Valki. L’imbragatura era legata alla sala degli dei e l’immensa forza di Toralf aveva innescato la magia runica, che aveva trascinato la sala dal reame degli dei fino alla base dell’Albero del Mondo, dove finì conficcata nelle radici. Le altre divinità uscirono dalla sala, grattandosi il capo di fronte agli innumerevoli spiriti che li stavano osservando. Non vi era traccia di Valki da nessuna parte.
Referenze[]
- Rappresentato in:
- Toralf, Dio della Furia
- Mostrato in:
- Catene del Tradimento
- Carte associate:
- Discepola di Toralf
- Martello di Toralf
- Testi di colore:
- Calcafuoco dei Tuskeri
- Collera degli Dei
Galleria[]
Galleria
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Curiosità[]
- Toralf è basato su Thor, il dio nordico del tuono e delle tempeste, dei boschi e degli alberi sacri, della forza, della protezione dell'umanità e anche del sacro.
- Il martello di Toralf è un riferimento a Mjölnir, il martello del dio Thor.
- Il nome Toralf deriva dall'antico norvegese e dalla combinazione del nome del dio Þórr (Thor) e della parola alfr (elfo).
Collegamenti esterni[]
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