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Tishana è la più anziana plasmatrice degli Araldi del Fiume, su Ixalan.

Descrizione[]

Voce del Tuono[]

Il fiume Tishana è noto anche come la "Grande Fonte" e il plasmatore che porta il suo nome può reclamare la guida di ogni banda degli Araldi. Tishana è colei che più di tutti si prodiga per tenere lontano da Orazca non solo gli estranei ma i suoi stessi simili. La sua voce è in grado di far tremare gli alberi e di far inginocchiare dal terrore i suoi nemici, e una singola parola prodotta dalla sua bocca può affondare una nave pirata o creare un vortice per sbaragliare una compagnia di vampiri. Queste capacità fanno sì che nessuno osi sfidare la sua autorità, ma è anche amata tra i suoi simili come una gentile e pacata anziana.

A seguito dell'Invasione di Nuova Phyrexia, Tishana fu tra i pochi membri dei plasmatori a sopravvivere e mantenere il suo titolo.

Storia[]

Blocco di Ixalan[]

I plasmatori[]

A Fonte Primordiale, Tishana osservò Kopala mentre stava meditando. Quando lui finì la raggiunse e lei chiese se avesse percepito l'anomalia. L'altro credeva che fosse collegata a Orazca. Vennero interrotti da un gruppo guidato da Kumena che portò con sé un prigioniero dell'Impero del Sole a cui ordinò di dire ciò che aveva già raccontato a lui. L'umano disse che molte forze stavano convergendo verso la città dorata e tra esse vi erano due capitani: uno con la testa di toro e l'altra con capelli come liane striscianti che aveva la capacità di uccidere con un solo sguardo; e la seconda possedeva una bussola che secondo le sue stesse parole puntava verso Orazca. Aggiunse che una campionessa del sole aveva eseguito un incantesimo che le aveva rivelato la città dorata e con orgoglio concluse che sarebbe stata lei a raggiungere le porte per prima. Un mormorio riecheggiò tra gli Araldi del Fiume presenti, anche le loro spie avevano raccolto gli stessi dati. Kumena disse a Tishana che Orazca era in pericolo e lei voleva che proteggessero la città dorata senza neanche sapere dove fosse. L'altra rispose che voleva che mantenessero Orazca al di fuori della portata di chiunque volesse abusarne, inclusi loro stessi. L'altro non si lasciò intimidire e continuò che i loro nemici erano diventati più agguerriti: dei veggenti guidavano la Legione del Vespro e l'Impero del Sole, mentre uno strano dispositivo guidava l'Alleanza di Bronzo; Orazca sarebbe stata scoperta. Tishana chiese cosa suggerisse e Kumena rispose che dovevano reclamare per primi il potere del Sole Immortale, oppure sarebbe caduto nelle mani dei loro nemici. Tishana chiese di ricordare a tutti loro perché lasciare che degli estranei trovassero Orazca significasse andare incontro alla loro fine e Kumena rispose che ne avrebbero abusato e continuò che l’Ultimo Guardiano aveva affidato il Sole Immortale a loro e se fosse caduto nelle mani degli estranei, avrebbero fallito nella loro guardia. Tishana replicò che il Guardiano lo aveva affidato a loro perchè mantenessero il manufatto nascosto, in modo che non venisse usato: lui aveva dimenticato il suo ruolo e il loro compito. L’acqua della Fonte cominciò a vorticare intorno a Tishana e Kumena fu costretto a indietreggiare, ma poi si rivolse agli altri Araldi e a Kopala, che era rimasto in silenzio durante la conversazione, e disse che quella passività era inutile se permettavano che la città dorata diventasse un'arma nelle mani dei loro nemici e chiese se l'avrebbero aiutato a difendere il loro popolo. I due si voltarono verso Kopala che spiegò il suo punto di vista: Tishana aveva ragione. Kumena mosse una mano e il guerriero del sole venne trascinato sotto la superficie della Fonte con un urlo strozzato. Tuttavia i suoi seguaci si ritrassero, riluttanti all'unirsi alla sua rivolta. I seguaci di Tishana e di Kopala accorsero nella radura, mentre il vento e l’acqua vorticarono intorno ai plasmatori.

Improvvisamente i tre si fermarono percependo che qualcuno si stava avvicinando alla costa. Kumena disse che se ne sarebbe occupato lui, ma aggiunse che quella strategia passiva non li avrebbe protetti ancora a lungo, poi andò via. Kopala chiese se fosse andato a Orazca, ma Tishana scosse la testa e rispose che se l'altro avesse saputo dove fosse la città dorata, ci sarebbe già stato. Kopala credeva che sarebbe andato da quegli estranei che sembravano conoscere il cammino. L'altra rispose che doveva seguirlo dal momento che era l'unica in grado di sopraffarlo. Lui disse che sarebbe andato con lei, ma Tishana disse che doveva restare lì per radunare e preparare il loro popolo per quello che sarebbe potuto accadere: se Kumena o qualcun altro avesse conquistato Orazca sarebbe stata necessaria la forza di tutti loro per riprenderla. Kopala disse che c'era una ragione se lei aveva protetto il segreto della città dorata e Tishana rispose che Kumena aveva ragione su una cosa: non sarebbero riusciti a mantenere la città nascosta ancora a lungo e, se non potevano celarla, allora dovevano sperare che il Grande Fiume donasse loro la saggezza necessaria per proteggerla senza usarne il potere. Kopala rispose che la saggezza mancava a uno dei più potenti tra loro e quindi gli sembrava eccessivo parlare di speranza. Tishana venne avvolta dall’acqua e dalle liane, gli alberi si piegarono deferenti al suo passaggio e la plasmatrice scomparve.

Raggiunse rapidamente Kumena. Aveva ricordi affettuosi di molti dei suoi studenti, ma dell'altro plasmatore rammentava solo grattacapi e rancore. Era esagerato dire che era stata un fallimento come mentore per lui, aveva fatto quanto era in suo potere, ma la maturità non poteva essere insegnata, deveva essere acquisita. Quando la vide, Kumena disse che potevano evocare mille tempeste mille volte oppure risvegliare una sola città una sola volta e chiese quale rappresentava il miglior esempio di comando. Tishana rispose che risvegliare Orazca non era un'opinione. La plasmatrice contribuì all'incantesimo dell'altro con la sua magia: le sue onde attirarono le navi nemiche mentre la pioggia si abbatteva sulle loro vele. Tishana disse che non gli avrebbe permesso di mettere a repentaglio altre vite, né di rispondere alle calamità con un’altra calamità e agli oltraggi con un altro oltraggio. Avvertì che lui si ritirava dall'incantesimo mentre lei ribaltava le navi all’orizzonte come foglie con la sua magia. Kumena ammise che era sempre stata più abile, Tishana rispose che lui si considerava più saggio di chi era più anziano e l'altro replicò che l'età sarebbe stata la sua rovina. Si voltò e venne colpita in viso dal pugno di Kumena e perse i sensi.

La corsa all'oro[]

Priva di sensi, Tishana si risvegliò distesa su una scogliera. Incrociò lo sguardo di due guerrieri dell'Impero del Sole. La cavaliera disse di chiamarsi Huatli e che non voleva farle del male. Si presentò e spiegò che uno del suo popolo di nome Kumena li aveva traditi e aveva intenzione di spezzare l'equilibrio. La cavaliera disse che voleva andare a Orazca, ma che aveva bisogno di una guida; Huatli spiegò che aveva padroneggiato una strana magia e aveva visto una città dorata. Tishana gli fece notare che non aveva la certezza di aver visto Orazca. L'altro guerriero intervenne e disse che la città dorata doveva essere trovata se volevano proteggere entrambi i loro popoli e indicò la confusione sulla spiaggia dove i sopravvissuti delle navi della Legione del Vespro e dell'Alleanza di Bronzo stavano combattendo. Huatli disse che la sua visione era una prova che la sua missione fosse cruciale per la sopravvivenza sia dell’Impero del Sole che degli Araldi del Fiume; era certa che loro non erano nemici. Tishana disse che aveva percepito la sua presenza alcuni giorni prima, avvertendo una scossa tremenda all’energia del mondo. Huatli chiese spiegazioni, ma Tishana rispose che sapeva solo che la superficie di Ixalan era invalicabile: alcuni potevano cadere al suo interno, ma una volta sommersi non potevano più uscire. Continuò che aveva avvertito altre scosse simili, ma quell'energia non apparteneva a lei e se affermava di aver visto una città mentre esplorava i confini del loro mondo, le credeva. Voleva la sua parola che sarebbero andati alla città dorata per mantenere Kumena lontano, perché la sua presenza lì era una minaccia per entrambi i loro popoli, ma se lei avesse cercato di rivendicare Orazca per il suo popolo, non avrebbe esitato a ucciderla. Evocò un elementale e disse di seguirla. Subito dopo Huatli vide una vampira che stava correndo verso la giungla e mandò l'altro cavaliere a occuparsene.

Tishana si avviò verso il fiume. Huatli la seguì e si fermò accanto a lei. Disse che qualcuno stava plasmando un'illusione in quelle acque. Si addentrarono nel profondo della foresta, senza perdere di vista la strana scia sul fiume. Tishana chiese se anche l'Impero del Sole avesse sentito le voci su una capitana dell’Alleanza di Bronzo che era in possesso di una bussola in grado di localizzare la città dorata. Huatli confermò e disse che l'aveva vista tra i sopravvissuti della tempesta. La cavaliera suggerì che quando il fiume si sarebbe ristretto e non avrebbero potuto proseguire, avrebbero colpito i pirati. Tishana replicò che la loro bussola serviva molto più dei loro cadaveri e spiegò che nemmeno il suo popolo conosceva la posizione precisa della città dorata; lei sapeva solo che si trovava a sud della Valle Perduta.

Dopo che le due donne raggiunsero la capitana e il suo alleato, Tishana evocò un immenso serpente volante illusorio contro il mago vestito di blu che però lo neutralizzò facilmente. Huatli si lanciò all'attacco, i due svanirono, ma Tishana neutralizzò la loro magia di invisibilità. La capitana nemica chiese perché li stavano seguendo, ma fu il suo alleato a risponderle che sapevano della bussola. La loro nemica chiese chi fossero e le due si presentarono. Tishana fissò la donna dalla pelle verde e le disse che nessuno poteva possedere Orazca, né ciò che si trovava al suo interno: doveva consegnarle la bussola o prepararsi a morire. Prima che l'altra potesse rispondere, il suo alleato intervenne e disse che loro non avevano più la bussola. Tishana usò le sue abilità e disse che c'era una vampira nelle vicinanze e chiese se fosse stata lei a prenderla. L'altro confermò e le altre due si diressero verso la giungla. Dopo che raggiunsero la vampira, Huatli la sconfisse e le diede la bussola. Tishana la girò tra le mani e l'oggetto cominciò a irradiare una luce ambrata e palpitante direttamente davanti a sé, indicando la strada da seguire. Subito dopo allontanò il suo elementale dalla sua compagna che, comprendendo le sue intenzioni, le ricordò che avevano un accordo: dovevano andare insieme a Orazca. Tishana però aveva deciso di rompere il patto. Proprio in quel momento, la capitana dell'Alleanza di Bronzo insieme ad altri pirati della sua ciurma, apparve e riuscì a recuperare la bussola. Tishana evocò un’inondazione per sommergere la giungla, l’alluvione schivò Huatli e si diresse verso i nemici in fuga. Disse alla cavaliera che da quel momento avrebbe dovuto cavarsela da sola: lei doveva fermare Kumena da sola. Dopo che finì di parlare svanì nel fitto della giungla.

Battaglia per il Sole Immortale[]

Alla guida di altri Araldi del Fiume, Tishana raggiunse Huatli dopo che la cavaliera aveva fatto bloccare Angrath a terra da un suo dinosauro. La plasmatrice confermò nuovamente la sua alleanza con lei e le due proseguirono verso Orazca. Avvicinandosi alla torre videro un corpo cadere dalla finestra. Riconoscendo Kumena, Tishana rallentò la caduta con la sua magia, poi andò da lui che confermò che i loro nemici si trovavano dentro la torre. Tishana disse a Huatli di seguirla mentre gli altri tritoni rimasero indietro. Le due raggiunsero la stanza del Sole Immortale, videro Vona e Mavren Fein e iniziarono a combattere.

Un canto proveniente da fuori dalla finestra riempì la stanza. Tishana rimase inizialmente paralizzata poi andò in quella direzione insieme ai due vampiri. Lì si trovavano Malcolm Lee e Braghe in attesa e quando il canto cessò i due pirati dell'Alleanza di Bronzo di unirono alla battaglia. Ripresasi, Tishana combatté nuovamente comtro Mavren Fein e alla fine lo sconfisse riuscendo a bloccarlo al muro con alcuni rampicanti che si erano fatti strada attraverso una crepa nel soffitto.

La battaglia tra i vari nemici continuò e Tishana, Vona, Huatli e Angrath riuscirono ognuno a toccare una parte del Sole Immortale incastonato nel pavimento. La tritona ansimò mentre un'enorme corrente di energia attraversò il suo corpo. Incrociò lo sguardo con Huatli che le fece capire di attaccare Vona. Tishana rispose al gesto con un cenno confermandole che aveva capito. Prima che potessero attaccare la vampira, il pavimento crollò.

Il Sole scomparso[]

Tishana precipitò nella stanza sottostante, vide che il Sole Immortale era scomparso e osservò Angrath svanire nel nulla. Anche i pirati dell'Alleanza di Bronzo andarono via, mentre i due vampiri restarono pronti a combattere contro la tritona e Huatli. Proprio in quel momento, Elenda si unì a loro e chiese di essere portata dalla regina Miralda. Rimasta sola con Huatli, Tishana spiegò che nelle pareti di Orazca c’era una antica magia, di cui l’Impero del Sole aveva infuso ogni pietra: anche senza il manufatto, era ancora un luogo di potere. Huatli disse che la città dorata non apparteneva a nessuno e doveva essere condivisa: sarebbe tornata a Pachatupa per informare il suo imperatore e gli avrebbe chiesto di negoziare con gli Araldi. Dopo la partenza della cavaliera, anche Tishana abbandonò la città dorata.

Referenze[]

Rappresentato in:
Carte associate:
  • Apripista di Tishana
  • Vincolaflusso di Tishana
Testi di colore:
  • Amalgama Risvegliato
  • Convocabranco Crestato
  • Guizzante del Fiume
  • Tritona delle Caverne

Curiosità[]

Espansioni Blocco di Ixalan (IxalanRivali di Ixalan) • L'Avanzata delle MacchineLe Caverne Perdute di Ixalan
Luoghi Ixalan (Impero del SoleAraldi del Fiume) • Torrezon (Legione del VesproAlleanza di Bronzo) • Caverne (MalametGoblin delle ProfonditàMicoide) • Nucleo del Paradiso (OltecDei Profondi)
Nativi Huatli
Pubblicazioni Planeswalker's Guide to IxalanThe Art of Magic The Gathering: IxalanPlaneswalker's Guide to The Lost Caverns of Ixalan
Approfondimenti AltroEventiGruppiLuoghiPersonaggiRazzeVisitatori
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