Magic: the Gathering Wiki
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Teferi Akosa è un mago umano che usa il mana blu e bianco, originario di Dominaria. In passato era anche un antico e potente planeswalker.

Descrizione[]

Arcimago Temporale[]

Fin da bambino era un prodigio, entrò all'Accademia di Tolaria a nove anni. Da sempre affascinato dallo studio del tempo, questa passione lo portò a specializzarsi nella magia temporale. Divenne il protettore di Jamuraa, anche se i suoi esperimenti con i flussi temporali causarono indirettamente la Guerra dei Miraggi. Quando scoppiò l'Invasione di Phyrexia, mandò in fase Zhalfir e Shiv per proteggerli dalla guerra. Secoli dopo ritornò su Dominaria e trovò il piano afflitto dalle fratture temporali, comprendendone i pericoli lavorò per cercare di chiuderle e sigillò quella sopra Shiv sacrificando la sua scintilla. Nuovamente mortale, sposò Subira ed ebbe una figlia, Niambi. Alcuni anni dopo la Riparazione riuscì a riottenere la sua scintilla tornando a essere un planeswalker. Dopo che contribuì a sconfiggere la Cabala di Belzenlok entrò a far parte dei Guardiani e affrontò Nicol Bolas e la sua Orda Atroce su Ravnica nella Guerra della Scintilla. Contribuì a difendere Dominaria durante la Seconda Invasione di Phyrexia e successivamente, grazie all'Ancora Temporale, viaggiò nel passato scoprendo il modo per attivare il Sylex ma quando giunse il momento di tornare al presente si perse fuori dal tempo, dove ritrovò Zhalfir. Successivamente, grazie a Wrenn, la sua casa tornò alla realtà come piano nella cieca eternità e il mago del tempo contribuì a mettere fine all'invasione nel multiverso di Elesh Norn, perdendo nuovamente la sua scintilla a causa della Grande Mietitura.

Storia[]

Primi Anni[]

Disruptive StudentART1

Teferi, studente di Tolaria.

Da giovane Teferi era un burlone, amava fare scherzi e a volte senza rendersene conto esagerava un po'. Possedeva un notevole potenziale magico e fu per questo motivo che venne portato a Tolaria per studiare nell'accademia che Urza aveva fondato per formare dei maghi su Dominaria in grado di contrastare i piani di phyrexia. All'accademia Teferi incontrò per la prima volta Jhoira, Karn e Barrin. Iniziarono col piede sbagliato per colpa degli scherzi di Teferi, ma successivamente divennero amici.

ConfiscateART1

Teferi, Jhoira e Barrin.

I phyrexiani attaccarono l'accademia e durante l'attacco, Jhoira e Teferi vennero uccisi. Urza mandò Karn indietro nel tempo per prevenire l'assalto e cambiare il presente. Il golem d'argento riuscì nella sua missione ma il sovraccarico della macchina del tempo la fece esplodere, creando una frattura dimensionale e provocando la morte di centinaia di studenti e insegnanti, nonchè la distruzione dell'accademia. Teferi era sopravvissuto ma venne catturato in una bolla di tempo rallentato per molti anni. Dopo qualche tempo, Jhoira, anche lei sopravvissuta, venne bloccata in un fuso orario "normale" e lo trovò, gettando su di lui una coperta umida che cinque anni dopo spense le fiamme che lentamente lo stavano bruciando.

Quando Urza, Barrin e Karn tornarono a Tolaria per ricostruire l'accademia, Jhoira cadde in coma, e si risvegliò dieci anni dopo, affermando di aver scoperto un modo per liberare Teferi. La ghitu costruì una macchina che usava l'acqua di Tolaria per creare un portale tra la bolla di Teferi e il fuso orario normale. La macchina era solo un prototipo ma i corpi elastici di Karn e Urza riuscirono a passare attraverso Teferi, riuscendo a liberarlo.

Inizialmente, Teferi si sentiva depresso e fuori sincronia col mondo poichè quasi tutti quelli che aveva conosciuto erano morti e quelli ancora in vita erano diventati quasi degli sconosciuti per lui che era rimasto in stasi per decenni. Grazie a un "piccolo" aiuto da parte di Karn e Jhoira, tornò presto alle sue vecchie abitudini e riaquistò il suo carattere solare.

Anni dopo, un Teferi più maturo ricevette da Urza la missione di andare con Jhoira a Shiv dove i due lavorarono alla produzione delle pietre del potere necessarie per alimentare gli artefatti che Urza avrebbe costruito per combattere phyrexia. Anche se tra loro c'era una grande differenza di età, aumentata a causa della bolla di tempo, Teferi e Jhoira iniziarono una relazione romantica. "Il tempo ha poca importanza per degli studenti di Tolaria" aveva affermato scherzosamente Teferi.

Per un po', Teferi rimase coinvolto nella crociata di Urza contro phyrexia. Offrì il suo contributo contro Kerrick e durante la battaglia nel Reame di Serra. Divenne poi un mago reale di Zhalfir e protettore di tutto il continente di Jamuraa. Il suo rapporto con Jhoira finì in modo sconosciuto, ma i due rimasero ottimi amici. In quel periodo Teferi fece amicizia con la solitaria Jolrael e nonostante la grande devozione di lei per lui, i due rimasero solo amici e Teferi non cercò mai di convincerla a tornare nella civiltà quando lei decise di andare a vivere nella Giungla Mwonvuli.

La Guerra di Mirage[]

Dopo molto tempo, Teferi si rese conto di essere diventato un planeswalker e iniziò ad esplorare i piani del multiverso, tuttavia prima di andarsene, creò un sistema di gilde in modo che avrebbero protetto e continuato l'era d'oro che lui con i suoi consigli al re aveva contribuito a creare.

Al suo ritorno su Dominaria però, Teferi trovò il continente sull'orlo della guerra; il sud di Zhalfir si era diviso, fondando Femeref, poichè la chiesa non era d'accordo che Teferi avesse lasciato il controllo dei morti nelle mani di una gilda, quando Femeref trovò l'oro nelle montagne, Suq'Ata invase una parte di Zhalfir. Quando i nani aitarono Femeref nella raccolta dell'oro aumentando la loro efficienza, Zhalfir si sentì defraudato della sua proprietà legittima dell'oro. Alla fine, Teferi rintracciò e incoronò una ragazza che discendeva dalla famiglia reale. La sua incoronazione portò la pace ma non riuscì ad unificare nuovamente le nazioni. Stanco dei litigi del suo popolo, Teferi riunì un gruppo di consulenti di fiducia, saggi, artigiani e stregoni: i nuovi consiglieri di Zhalfir per poi partire per l'isola di Chaza, dove Teferi iniziò a manipolare il tempo per i suoi studi per rendere più semplice evocare creature.

Gli esperimenti ebbero un successo limitato e dopo anni di tentativi ed errori, il mago si rese conto che il processo era instabile, da allora però, il danno era fatto, i primi esperimenti avevano danneggiato l'equilibrio temporale e Teferi tentò di correggere i problemi per evitare un'esplosione di mana riparando il flusso del tempo anche se sapeva che sarebbe stato pericoloso. Anche se aveva anticipato il pericolo, Teferi non aveva pensato ai risultati della sua cura. Scatenò una forte energia di mana che bruciò tutte le piante, gli animali e gli edifici sull'isola e mandò in fase il laboratorio di Teferi lasciando solo un'isola deserta.

Dopo diversi anni, l'isola riuscì a tornare alla realtà. Teferi capì che stava accadendo qualcosa di sbagliato quando uno dei draghi di Jolrael attaccò l'isola, il mago lo mandò in fase e dopo iniziò a fare delle ricerche per capire cosa stesse succedendo. Scoprì così che la sua cura aveva indirettamente causato una guerra sulla terraferma.

L'ondata di energia aveva infatti attirato tre maghi potenti: il primo, Mangara, un uomo saggio di Corondor, abile politico che era stato attatto dalla curiosità; la seconda, Jolrael, vecchia amica di Teferi era andata per scoprire cosa era successo e se lui aveva bisogno del suo aiuto; il terzo, Kaervek di Urborg affamato di potere era andato per trovare qualcosa che avrebbe potuto aiutarlo a realizzare le sue ambizioni. I tre continuarono le loro ricerche sulla terraferma e alla fine, Mangara rimasto intrappolato nella politica locale con la sua brillante diplomazia riuscì a portare la pace a Zhalfir, Femeref e Suq'Ata e ne divenne il governatore. Kaervek, geloso di lui, manipolò Jolrael che si unì al suo fianco contro Mangara e alla fine Kaervek riuscì ad imprigionarlo all'interno di un artefatto: la prigione d'ambra. Dopo, per soddisfare le sue ambizioni diede inizio alla guerra.

Non potendo intervenire nella guerra perché doveva ricostruire i flussi di tempo che aveva danneggiato, Teferi aiutò i difensori inviando loro delle visioni e li aiutò a potenziare i loro incantesimi. Tuttavia non potendo intervenire direttamente a mettere fine alla guerra, si sentì in colpa poichè era consapevole che tutto ciò era iniziato per colpa sua. Dopo che Jolrael comprese la verità e Kaervek venne sconfitto da Mangara, Teferi rimase recluso nella sua isola e abbandonò i suoi esperimenti sulla manipolazione del tempo.

Ricomparve in seguito su Corondor durante la Guerra dei Planeswalker causata da Ravidel per salvare Daria da una prigione d'ambra.

Evitare la Guerra[]

Poco prima dell'invasione phyrexiana, l'esercito di Keld attaccò Jamuraa, per motivi sconosciuti. Teferi rimase fuori dalla guerra fino all'ultimo momento, quando alla fine decise di intervenire e contribuì alla sconfitta dell'esercito Keld. Teferi non voleva più far parte dei piani di Urza per combattere phyrexia e così cominciò a cercare un'alternativa.

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Teferi e Urza collaborano per chiudere una delle Navi Portale di Phyrexia.

Quando l'invasione iniziò, un enorme portale si aprì nel cielo su Zhalfir e Teferi convinse Urza a teletrasportarsi dentro e fuori i portali insieme a lui, ciò causò un sovraccarico. Teferi disse al suo ex-mentore che lui aveva un piano per usare l'immensa energia di mana, ma, quando Urza scoprì il suo piano non ne fu felice e si adirò con lui. Infatti, Teferi cucì il mana in un incantesimo gigantesco che gradualmente rimosse da Dominaria la parte nord occidentale del continente di Jamuraa: Zhalfir e la maggior parte di Shiv, dove c'era anche Jhoira. Teferi li mandò in fase per proteggerli e salvarli dagli orrendi attacchi di phyrexia. Urza, furioso per l'accaduto, ordinò a Teferi di fermarsi accusandolo di privare Dominaria dei potenti alleati mandandoli in fase. Lui rispose che Urza non capiva, non stava scappando, stava salvando le persone che tempo prima aveva giurato di proteggere.

Teferi's ProtectionART1

Teferi manda in fase Zhalfir.

Il Ritorno[]

Trecento anni dopo l'apocalisse, Teferi e Jhoira tornarono su Dominaria nel tentativo di far tornare Zhalfir e Shiv in modo sicuro dal momento che stavano tornando naturalmente dalla fase. Teferi e il suo gruppo rimasero scioccati nello scoprire che Dominaria era quasi sterile di mana e molto preoccupato dalle fratture dimensionali che erano apparse sul piano. Teferi consultò Freyalise. Rimase perplesso quando l'elfa gli parlò di Karona e gli rammentò la sua convocazione. Teferi rispose che non conosceva Karona e se lei affermava il contrario doveva essere folle.

Al gruppo si aggiunsero Radha, un'elfa di Keld e Venser, un inventore di Urborg. Il gruppo viaggiò su Dominaria poichè Teferi comprese la gravità della situazione: se le fratture dimensionali non dovessero essere sigillate, l'intero multiverso rischierebbe il collasso. Dopo aver perso una battaglia con Nicol Bolas, Teferi capì che per sigillare la frattura su Shiv doveva sacrificarsi.

Teferi sopravvive al suo enorme sforzo, ma nel sigillare la frattura perse sacrificare la sua scintilla ritornando un mago mortale.

Dopo la morte di Freyalise e lord Windgrace e la scomparsa di Karn, che contribuirono a chiudere la frattura dimensionale di Cielsudario, Urborg e Tolaria, Teferi insieme a Jhoira e Venser si preparano a mettersi in viaggio per cercare altri planeswalker disposti ad aiutarli a chiudere le fratture su Dominaria. Comparve Jeska, l'apprendista di Karn, che cercava di sapere cos'era successo. Teferi le spiegò la situazione ma Jeska nonostante comprese la gravità della situazione, decise di risolvere la situazione a modo suo e, utilizzando Rhada per focalizzare il suo potere, chiuse la frattura di Zhalfir senza consultare Teferi e causando la perdita del continente ed un profondo dolore nel mago che non potè fare nulla per salvare la sua terra e che amareggiato ammise che se fosse stato ancora un planeswalker, avrebbe potuto far tornare Zhalfir dalla fase.

Jeska continuò a chiudere le fratture dimensionali e una volta libera dal controllo mentale di Leshrac, capì i suoi errori e si sacrificò per sigillare personalmente la frattura dimensionale su Otaria. La scarica di potere creò un effetto a catena che chiuse tutte le fratture del multiverso facendo iniziare la Riparazione.

Una volta concluso il pericolo delle fratture dimensionali, Teferi salutò i suoi amici e prima di iniziare il suo nuovo e solitario viaggio su Dominaria, disse a Venser che il futuro del multiverso apparteneva adesso a quelli come lui, poichè anche se non erano più immortali nè esseri di mana infinito, erano sempre planeswalker.

Dopo la Riparazione[]

Teferi poteva vedere Zhalfir in fase dalla costa in cui si trovava, come fosse costruita sulle nuvole. Manteneva una certa distanza dagli altri, le probabilità che venisse riconosciuto erano minime anche perchè aveva iniziato a invecchiare lentamente, tuttavia sebbene avesse già vissuto molto di più rispetto ai suoi nemici, non voleva correre rischi. Negli ultimi anni dopo la Riparazione aveva viaggiato esplorando Dominaria, ma senza mai stabilirsi e mantenendo il suo vero nome. Scoprì che veniva considerato dalle nuove generazioni come "il distruttore di Zhalfir". Si sentiva in colpa, ma sapeva di aver fatto la cosa giusta: Zhalfir era sopravvissuta, separata e protetta dalle forze che l’avrebbero altrimenti devastata.

Venne raggiunto da Subira e Kwende, che gli chiesero se stesse aspettando Maket, ma Teferi non conosceva nessuno con quel nome. Incuriosito, scoprì che sospettavano che quell'uomo fosse stato ucciso con la magia. Decise di andare all’accampamento della loro carovana per indagare. Scoprì che l'omicidio era stato eseguito in modo tale da dare l'idea errata che fosse stata usata la magia temporale su di lui. Rimasto solo con Subira, lei gli espose le sue teorie: Maket era stato inviato lì per ucciderlo e lui era il "vero" Teferi e non qualcuno con lo stesso nome. Teferi le chiese se non fosse infastidita dalla sua vera identità. Subira rispose che aveva anche letto molto su quello che era successo durante l’invasione phyrexiana, e aveva visto ciò che ne era rimasto. Capiva perché lui aveva agito in quel modo e aveva sentito le voci sulla sua perdita di potere. Tornarono a parlare della morte di Maket, valutando altre teorie finchè non sentirono un grido di allarme. Uscirono dalla tenda e videro una gigantesca tempesta di sabbia che si stava dirigendo verso di loro. Teferi andò verso la tempesta e lanciò un'incantesimo temporale e riuscì a neutralizzarla. I due vennero raggiunti da Akime, che li informò che dei magistrati di Sewa stavano arrivando per arrestare Teferi con l'accusa di aver evocato la tempesta. Indagando scoprirono che Kwende era l'assassino.

Teferi scappò e si diresse verso le colline rocciose dal lato opposto delle mura di Sewa. Il colpo di spada di Kwende arrivò dal nulla, ma Teferi accelerò il tempo attorno alla lama e quando venne colpito l’acciaio si frantumò, eroso dalla ruggine. Chiese perchè volesse ucciderlo e l'altro spiegò che era un discendente di Mageta e che il suo antenato si trovava a Ki'pamu quando lui l'aveva distrutta. Attaccò nuovamente e Teferi si difese con la magia temporale, ma non poteva resistere a lungo. Subira e gli altri arrivarono per aiutarlo e Kwende spiegò le sue ragioni. Teferi gli disse che la loro casa non era stata distrutta, era ancora in fase e se avesse potuto farla tornare non avrebbe esitato a sacrificare la sua vita pur di riuscirci. Subira si interpose tra i due e Kwende indietreggiò: non voleva ucciderla e li osservò andare via. Poi Teferi si unì alla carovana.

Teferi e Subira si innamorarono, si sposarono ed ebbero una figlia: Niambi. Subira tornò alla guida della sua carovana, anche se tornava da loro con regolarità, mentre lui si occupava della figlia e con lei iniziò delle ricerche sugli artefatti che Urza si era lasciato alle spalle per la riparazione delle fratture temporali.

Dominaria[]

L'artefatto di Urza[]

Mentre avanzava a fatica verso l’altopiano del monumento nel deserto di Tivan, Teferi disse a Niambi che quel giorno sarebbero riusciti ad ottenere la soluzione. Osservò l’antica rovina: un rompicapo che stava cercando di risolvere da svariati anni. Toccò il sigillo con il bastone e la pietra alla base del monumento si separò in due metà, rivelando un’apertura triangolare con degli scalini che portavano verso il basso. Avanzarono nella caverna, fino a raggiungere il primo incrocio e, improvvisamente, vennero attaccati da un automa. Teferi reagì di riflesso lanciando una magia temporale così potente da scomporre quell’entità nelle sue componenti. Niambi si avvicinò per studiarlo e disse che lo riconosceva dalle rune: lui lo aveva già distrutto una volta, in una delle loro precedenti visite, perché quelle macchine si riparavano tra loro. Superarono trappole e automi fino a giungere alla camera centrale. Osservarono la griglia di quadrati sulla piattaforma centrale e i blocchi fluttuanti; la nuova teoria di Niambi riguardava questi ultimi. Usando il suo bastone, Teferi colpì i blocchi nelle varie sequenze suggerite da sua figlia, ma non ottenne nessun risultato. Continuò a provare usando la sua magia per difendersi dalle trappole che venivano attivate e da altri automi che li avevano raggiunti. Non riuscirono a risolvere l'enigma e furono costretti ad andarsene.

Tornati al loro accampamento nell’oasi, Niambi chiese perchè Urza avesse reso tutto così difficile dal momento che avrebbe dovuto sapere che un giorno avrebbe avuto bisogno dell'artefatto custodito dentro il monumento. Teferi spiegò che Urza non aveva amici: aveva delle cavie da laboratorio e quelli che erano abbastanza potenti da essere visti come esseri senzienti. Vide la Cavalcavento e incontrarono Jhoira e il suo equipaggio, che li informarono di voler uccidere Belzenlok; avevano bisogno del suo aiuto per entrare all’interno della Fortezza. Teferi rispose che lui e sua figlia stavano cercando di risolvere un'enigma e Gideon propose di aiutarsi a vicenda. Convinto da sua figlia ad accettare il loro aiuto, Teferi raccontò la storia di Zhalfir e spiegò che aveva scoperto che Urza si era lasciato alle spalle una serie di artefatti magici che potevano servire a riparare una frattura temporale. Era riuscito a trovare la posizione di un solo artefatto, custodito nel monumento. Sperava che se fosse riuscito a recuperarlo e a decifrare i suoi segreti lo avrebbe portato agli altri oggetti. Aveva fatto molti tentativi, svelando diversi misteri e facendo scattare ripetutamente le sue trappole, ma non l'aveva ottenuto. Niambi disse che negli ultimi dieci anni aveva cercato di aiutare suo padre e aveva una teoria secondo la quale il rompicapo centrale del monumento fosse in realtà un’equazione matematica, quel giorno l'avevano messa in pratica ma non aveva funzionato.

Raff rivelò a Teferi che i due planeswalkers volevano distruggere Belzenlok per avere la possibilità di sconfiggere Nicol Bolas. Riconobbe Liliana come necromante e sapeva che aveva dei motivi personali per combattere contro la Cabala. Spiegò che quando si passava quasi tutta la vita da planeswalker immortale, gli errori tendevano ad avere conseguenze molto più ampie: era impossibile cancellarli, ma con un po' di sforzo si poteva rimediare.

Tornarono nella camera centrale del monumento. Jhoira era convinta che lui e Niambi lo avevano già risolto: sua figlia aveva ragione sul significato matematico dei movimenti dei blocchi fluttuanti, ma non avevano tenuto conto che Urza non giocava mai seguendo le regole. Appenna Teferi si avvicinò alla griglia, Liliana avvertì gli altri della comparsa degli spiriti che solo lei riusciva a vedere e iniziò a contarli man mano che apparivano, mentre Jhoira faceva lo stesso con i blocchi e Niambi calcolava il risultato dando a Tefere la sequenza da seguire. Apparvero degli automi che vennero sconfitti da Shanna e Gideon, mentre Teferi congelò alcune macchine che si erano arrampicate direttamente dai lati della piattaforma della griglia. Il quadrato al centro si spostò lentamente di lato rivelando un’apertura e, ignorando gli avvertimenti degli altri su una possibile trappola, Teferi prese l'artefatto. Urza si aspettava che fosse stato da solo dentro il monumento, ma non aveva considerato che avrebbe collaborato con altri. Si sentì un rombo minaccioso e il monumento iniziò a crollare. Corsero verso l'uscita, Teferi congelò i blocchi che cadevano ed incantò il terreno per evitare che si dividesse sotto di loro. Arrivò verso l'uscita e vide che l’apertura triangolare si stava riempiendo di sabbia; cercò di congelarla, ma era troppa e se avessero provato a scalarla ne sarebbero rimasti annegati. Due scalette vennero lanciate dalla Cavalcavento e il gruppo iniziò ad arrampicarsi. Teferi spinse Niambi verso Tiana, che era scesa ad aiutarli, mentre lui venne afferrato da Arvad. Jhoira si avvicinò a lui e gli chiese se sarebbe andato con loro a salvare nuovamente il mondo e Teferi accettò. Riportarono Niambi dalla sua famiglia, Teferi salutò sua figlia e partì a bordo della Cavalcavento.

Il dono di Jhoira[]

Arrivati a Yavimaya, Teferi dalla Cavalcavento congelò il tempo e immobilizzò la foresta fermando Multani e gli alberi animati che stavano attaccando Karn, Jaya Ballard e Chandra Nalaar.

Weight of MemoryART1

Di nuovo insieme.

Teferi e Jhoira parlarono con Karn, con Jhoira convinta che entrambi avrebbero dovuto aiutare contro Nicol Bolas. Teferi le ricordò che lui non era più un planeswalker e l'altra gli mostrò la pietra del potere nel suo ciondolo: in essa era contenuta la sua scintilla, poi gli chiese di riprenderla, ma Teferi non era certo di rivolerla. Chiese se gli altri planeswalker sapevano che lui aveva già combattuto in passato contro Bolas. Lei non lo sapeva e tutta quella storia non faceva parte del piano. Teferi rispose che allora si trattava del destino che voleva chiudere il cerchio. Pensò che si era promesso di far ritornare Zhalfir, di fare ammenda per l’arroganza e la sicurezza assoluta della sua gioventù: rifiutare il potere che la propria scintilla gli avrebbe donato per compiere quel gesto, sarebbe stato tanto egoistico quanto lo fu mandare in fase Zhalfir. Decise di prendere il medaglione.

Powerstone ShardART1

Riottenere la scintilla.

Il clandestino[]

Mentre la Cavalcavento viaggiava verso Urborg, Teferi stava leggendo un libro nella sua stanza. Venne chiamato da Gideon, che si trovava con lui e stava affilando un’arma, e gli fece notare il nuovo arrivato. Quando vide Piedemoccio Teferi disse che Tiana lo aveva informato e poi tornò al suo libro.

La Fortezza[]

Dopo che arrivarono a Urborg, Teferi andò con Karn, Gideon e Chandra per svolgere la loro parte nel piano. Mentre camminavano attraverso le rovine diroccate per arrivare alla Fortezza, Teferi raccontò della sua sconfitta da parte di Bolas e si lasciò convincere ad aiutare i Guardiani. Diede una pacca sulla spalla metallica di Karn e chiese se si sarebbe unito a loro. Lui era più riluttante per via della sua missione su Nuova Phyrexia, ma promise che ci avrebbe pensato.

Raggiunsero l’entrata della Fortezza e Teferi lanciò una magia temporale su Gideon e Chandra, creando una zona di tempo rallentato attorno a loro, prima di lasciarli.

Scontro con la Cabala[]

Oath of TeferiART1

Per i perduti e i dimenticati, sarò un guardiano.

Quando la Cavalcavento arrivò alla Fortezza, Teferi e Karn risalirono sulla nave. Vennero attaccati da una raffica di frecce e dardi di balestra, così Teferi lanciò una magia temporale sul primo cancello, che si corrose nel tempo e si dissolse in una nube di ruggine. L'offensiva procedeva bene finchè non vennero attaccati da Urgoros. Insieme a Jhoira e Raff, Teferi lanciò una raffica di attacchi e difese magiche, ma il lich deviò tutto con una magia oscura. Lo scontro durò fino alla morte di Belzenlok, poichè quando percepì la morte del suo signore, Urgoros sparì.

Dopo la vittoria, liberarono i prigionieri della Cabala. Teferi scoprì che Radha era stata fatta prigioniera e, insieme agli altri, decise di riportare a casa tutti i prigionieri.

Poi Teferi, Karn e Jaya decisero di accompagnare gli altri contro Nicol Bolas e fu solo lui a entrare nei Guardiani, pronunciando il giuramento. Teferi promise a Jhoira che sarebbe tornato a trovarla, poi viaggiò su Ravnica.

La Guerra della Scintilla[]

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La magia di Teferi cancella i suoi nemici dalla storia.

Insieme ai suoi compagni, Teferi andò su Kaladesh dove si riunirono ad Ajani e apettarono il ritorno di Gideon andato in cerca di Liliana. Improvvisamente, tutti i planeswalker sentirono il richiamo del Faro Interplanare e viaggiarono su Ravnica per il confronto finale con Nicol Bolas, rimanendo intrappolati dal Sole Immortale del drago antico. Accanto a molti altri planeswalker e abitanti del piano, Teferi combatté contro gli Eterni dell'Orda Atroce di Bolas guidati proprio da Liliana.

All'inizio della guerra, Teferi rallentò il tempo attorno al Ponte Planare, ritardando così notevolmente l'avanzata dell'esercito di Bolas. Usò le sue abilità di manipolazione del tempo per salvare molti planeswalker e abitanti di Ravnica dagli Eterni. Secondo Jace Beleren, il mago del tempo potrebbe aver salvato più vite di chiunque altro quel giorno.

Teferi's Time TwistART1

Teferi difende gli abitanti di Ravnica.

Durante l'invasione del piano, fu presente alla riunione dove i leader della difesa di Ravnica si riunirono per mettere a punto una strategia. Sotto raccomandazione di Jace, decisero di dividersi in team per concentrarsi su compiti specifici: Teferi, Jace, Jaya, e Vivien Reid si offrirono volontari per assassinare Liliana. Quando trovarono la necromante, Teferi manipolò il tempo intorno a lei, rallentando la sua capacità di reagire, difendersi o contrattaccare. Ciò permise a Jaya e Vivien di ferirla gravemente; la prima con il fuoco, la seconda con le sue frecce e gli spiriti animali che evocava, mentre Jace l'attaccava mentalmente. Gli spiriti degli Onakke emersero dal Velo stesso per proteggere Liliana. Ciononostante, i quattro riuscirono quasi nella loro missione, ma sfortunatamente per loro, Bolas intervenne e salvò Liliana distruggendo gli edifici su cui si trovavano i suoi nemici. Fortunatamente Teferi salvò se stesso e gli altri tre planeswalker rallentando le loro cadute.

Dopo la fine della guerra, Teferi fu uno dei planeswalker sopravvissuti alla battaglia e fu presente durante la celebrazione della vittoria.

Dopo la Guerra della Scintilla[]

Insieme ad altri planeswalker, Teferi partecipò al funerale di Gideon su Theros. Ascoltò Ajani raccontare la storia di Elspeth Tirel.

Successivamente, Ospitò Karn e Ajani nella casa di sua figlia Niambi a Femeref, su Dominaria. Lì parlarono su come aiutare Karn nei suoi piani per aiutare i Mirran e sconfiggere i phyrexiani.

Incontro con Wrenn[]

Quando viaggiò per la prima volta su Innistrad, Teferi si unì a un gruppo di catari nella loro caccia a una "strega bianca" nei boschi di Kessig. Separatosi dai suoi compagni scoprì che colei che stavano cercando era in realtà una planeswalker driade che si presentò come Wrenn. Notando che non stava bene si offrì di aiutarla, lei decise di fidarsi di lui e spiegò che stava cercando un albero abbastanza forte con cui legarsi, in grado di aiutarla a contenere il fuoco che bruciava dentro di lei. Durante la ricerca vennero aggrediti da un'entità maligna, così Teferi cercò di lanciare la bestia oscura in avanti nell'esistenza, ma la sua magia non funzionò correttamente e finì per intrappolare lui e Wrenn in un loop temporale. Fortunatamente, la driade gli insegnò un'ulteriore comprensione della magia, permettendogli di annullare il suo incantesimo, liberarli e accelerare accidentalmente la crescita delì'albero adatto. Dopo averlo ringraziato, Wrenn gli promise di aiutarlo al loro prossimo incontro ad annullare l'incantesimo che aveva lanciato molto tempo prima su Zhalfir, ma solo dopo aver mostrato al suo nuovo ospite il multiverso. Rimasto solo, Teferi sorrise, avrebbe detto ai catari che la "strega bianca" non era più una minaccia. Era ancora lontano dal trovare la pace interiore che stava cercando, ma quel giorno aveva appreso una lezione sulla sua magia e aveva trovato una nuova alleata.

Innistrad: Caccia di Mezzanotte[]

Insieme a Kaya e Chandra, Teferi ascoltò Arlinn Kord quando la mannara andò da loro su Ravnica per chiedere supporto e fermare la Notte Eterna su Innistrad. I tre accettarono subito di aiutarla a trovare la Chiave di Selenargento e viaggiarono con lei sul suo mondo. Dopo aver parlato con Katilda del rituale del Festival del Raccolto e del Celestus, il gruppo di planeswalker insieme ad alcuni catari guidati da Adeline, si recò a Thraben in cerca di indizi sulla chiave. Arrivati a destinazione osservarono le rovine delle cattedrale circondate da numerosi non morti. Durante una delle sue ricognizioni solitarie, Kaya trovò un vecchio libro illustrato nel quale si diceva che la chiave che stavano cercando era stata data a un antenato della famiglia Betzhold da una strega. Arlinn conosceva Worrin Betzhold, un vecchio vescovo che apparteneva a quella famiglia. Lo trovarono tra l'esercito di zombie che Liliana aveva lasciato in mezzo alle rovine di Thraben dopo l'imprigionamento di Emrakul, e scoprirono che era diventato un non morto. Teferi usò la sua magia per rallentare il tempo, modificando la velocità dei movimenti degli zombie verso di loro. Raggiunto Worrin, Arlinn gli chiese della chiave, ma l'altro rispose ripetendo solo il nome di Dennick Betzhold. Come atto di pietà, la mannara uccise il suo vecchio amico sperando che potesse riposare in pace.

Secrets of the KeyART1

In cerca della Chiave.

Il gruppo andò nella città natale della famiglia Betzhold, a Gavony, dove parlarono con lo spirito del defunto Dennick che rivelò loro che la chiave era stata donata a Sorin Markov. Viaggiarono quindi al Maniero Markov in rovina, ma prima di entrare Teferi e tutti gli altri si unirono ad Arlinn nella sua preghiera verso Avacyn. Trovarono Sorin nella sala del trono che chiese spiegazioni per la loro presenza. Teferi rispose che stavano cercando la Chiave di Selenargento, ma venne interrotto dall'antico vampiro che si rifiutò di aiutarli e replicò che non comprendevano quanto avesse sacrificato per Innistrad: aveva fatto abbastanza per tentare di impedire alla sua famiglia di sprofondare nell'edonismo della Notte Eterna. Arlinn cercò di convincerlo ad aiutarli ma, quando pronunciò il nome di Avacyn, lui l'attaccò. Venne bloccato da Sigarda, arrivata in risposta alla preghiera della mannara, che disse agli altri di recuperare la chiave mentre lei affrontava il planeswalker. Teferi si inchinò per ringraziare l'arcangelo, poi proseguì con gli altri arrivando in una stanza piena di librerie e armi antiche dove recuperarono la chiave.

Borrowed TimeART1

Teferi blocca i mannari al festival.

Il gruppo tornò da Katilda per iniziare il rituale ma, proprio in quel momento, centinaia di mannari guidati da Tovolar attaccarono. Inizialmente, le protezioni magiche delle streghe riuscirono a fermare la loro avanzata ma poi vennero infrante e la battaglia iniziò. Mentre i suoi amici, i catari e le streghe difendevano sia la fuga degli umani presenti per il festival che il Celestus, Teferi lanciò un potente incantesimo per ritardare il tramonto e di conseguenza la trasformazione dei mannari. Quando la sua magia svanì, Arlinn e Tolovar si affrontarono nelle loro forme complete e la planeswalker riuscì a sconfiggerlo costringendolo a ritirarsi con gli altri della sua specie. Esausto, Teferi assistette al rituale ma durante la fase finale non potè fare nulla per impedire ad Olivia Voldaren di interrompere la cerimonia per poi andarsene con la chiave.

Innistrad: Promessa Cremisi[]

Dopo che la Notte Eterna avvolse Innistrad nell'oscurità, Teferi e i suoi alleati passarono al contrattacco, riconquistando i villaggi attaccati dai demoni e da altre creature della notte. Dopo l'ultima vittoria, Arlinn organizzò un incontro a cui partecipò anche Teferi. La mannara disse che per risolvere realmente la situazione dovevano recuperare la Chiave di Selenargento e che l'unico in grado di dargli informazioni su Olivia era Sorin. Il gruppo decise di tornare nuovamente al Maniero e, una volta entrati, arrivarono alla biblioteca dove vennero raggiunti dall'antico vampiro che chiese il motivo della loro presenza. Teferi ascoltò in silenzio: Sorin aveva ricevuto un invito per il matrimonio di Olivia Voldaren e Edgar Markov; la vampira aveva rapito suo nonno e se il matrimonio fosse stato celebrato, avrebbe dato origine alla più imponente delle famiglie di vampiri e avrebbe reso Olivia la dominatrice di Innistrad.

Insieme al gruppo di planeswalker, ai catari sotto la guida di Adeline, i sacerdoti di Sigarda e le streghe della Congrega Albacorno, Teferi andò alla Tenuta Voldaren per fermare il matrimonio, ma a causa della barriera che impediva l'ingresso a chiunque fosse senza invito, Sorin fu costretto a entrare da solo. Successivamente i sigilli vennero infranti e poterono avanzare verso i loro nemici. Teferi supportò i suoi alleati rallentando i movimenti dei vampiri.

Durante la battaglia, Teferi rallentò una colonna che stava cadendo su Chandra aiutando Adeline a salvare la piromante. I vampiri iniziarono a sparpagliarsi rendendo lo scontro più problematico ma Tovolar e i suoi lupi arrivarono in aiuto dei difensori di Innistrad. Successivamente, Teferi e i suoi amici vennero attaccati da Edgar e il mago temporale rallentò l'attacco del vampiro per riuscire a bloccare il colpo. Durante lo scontro, Sorin arrivò e sconfisse suo nonno ordinandogli di andarsene. Teferi disse che sapeva che era stato difficile per lui ma che aveva fatto la scelta giusta. Sorin non gradì il commento ma poi li ringraziò per il loro aiuto. Dopo che Arlinn recuperò la chiave, la battaglia si concluse con la loro vittoria.

Velocizzati dalla magia di Teferi, i difensori di Innistrad tornarono al Celestus dove il planeswalker osservò Katilda completare il rituale mettendo fine alla Notte Eterna. Dopo che l'equilibrio giorno/notte fu ripristinato, Teferi ottenne in prestito la Chiave di Selenargento per i suoi studi. Arlinn gli disse scherzosamente di ricordare che alla fine doveva restituirla o gli avrebbe dato la caccia. Lui replicò allo stesso modo che non sarebbe mai riuscito a sfuggire ad un lupo, ma poi divenne serio e avvertì la mannara di una possibile minaccia in arrivo da parte dei phyrexiani, suoi vecchi nemici, poi lasciò Innistrad viaggiando nella cieca eternità.

Dominaria Unita[]

Avvertire Dominaria[]

Alcuni mesi dopo, Teferi viaggiò su Dominaria e andò a Oyster Bay dove si stava svolgendo un vertice di pace tra Keld e Benalia. Lì informò i presenti che i phyrexiani erano stati visti su Kaldheim e Kamigawa. Le sue parole bloccarono Radha e Aron Capashen dal firmare e, per non compromettere ulteriormente il vertice, Teferi, Karn e Ajani lasciarono la stanza. Tuttavia, quando furono soli il mago del tempo rivelò che Tamiyo era stata catturata dai phyrexiani e ciò gli faceva sospettare che adesso anche i planeswalker erano vulnerabili alla corruzione phyrexiana.

Il ritorno dei phyrexiani[]

Il giorno dopo, Teferi si unì a Karn e Ajani e andarono da Jaya Ballard. Il golem d'argento parlò del Sylex e spiegò che non l'aveva con sè in quel momento. Notò che alle sue parole, un uccello si comportò in modo strano rispetto alla sua specie e, comprendendo, lo afferrò rivelando la sua identità phyrexiana. Il gruppo portò la spia al vertice e nel momento in cui gli altri lo videro, gli agenti phyrexiani si rivelarono, dando inizio alla battaglia. Durante lo scontro Ajani si separò dal gruppo per cercare di salvare Aron che era stato catturato, Radha e altri riuscirono a ritirarsi mentre Teferi, Karn, Jaya, Stenn e Jodah fuggirono attraverso un portale aperto dall'arcimago eterno verso la Torre di Guardia di Nuova Argiva.

L'agente dormiente[]

Temporary LockdownART1

Teferi e gli altri rinchiuse nella Torre di Guardia.

Dal momento che un phyrexiano era riuscito a seguirli attraverso il portale, il gruppo decise di cercarlo per distruggerlo all'interno della Torre. Riuscirono a uccidere l'intruso, ma Teferi venne gravemente ferito e scoprirono anche la presenza di altri phyrexiani. In quel momento Karn, che aveva messo alla prova tutti i suoi compagni, rivelò a Stenn una falsa posizione del Sylex e subito dopo il mago cambiò rivelando la sua identità di agente dormiente e trasmise l'informazione a Sheoldred. Teferi lanciò un incantesimo contro di lui, ma nel suo stato fallì e crollò a terra, sanguinante, ma venne soccorso da Jodah che, sebbene sfinito, usò su di lui un incantesimo di guarigione che fermò l'emorragia. Dopo che Karn e Jaya uccisero Stenn, il golem d'argento usò l'amuleto donatogli da Ajani per chiamare la Cavalcavento e i quattro vennero portati in salvo sulla nave volante sotto il comando di Shanna Sisay.

Reclutare alleati[]

Mentre veniva curato da Rafwyn Capashen, Teferi ascoltò il piano di Karn per costringere i phyrexiani a una guerra aperta prima che diventassero più forti e convertissero più abitanti del piano, ovvero attirarli con ciò che desideravano ottenere di più: il Sylex, l'Impianto di Mana e il golem d'argento stesso. Il gruppo si divise e Teferi decise di andare con Karn, mentre il suo amico avrebbe lavorato sul manufatto, il mago del tempo avrebbe reclutato alleati a Shiv.

Successivamente, Teferi informò Karn che i goblin si erano uniti subito alla rinata Coalizione mentre i Ghitu e i viashino stavano aspettando la risposta di Darigaaz e si sarebbero alleati a loro solo se anche i draghi lo avessero fatto. Un forte rumore interruppe la loro conversazione, i due uscirono fuori e videro la Cavalcavento, che stava portando Jhoira dai planeswalker, attaccata da un gigantesco phyrexiano volante. In soccorso dell'equipaggio e della nave arrivò Darigaaz che incenerì la mostruosità. Il drago disse a Teferi che accettava la sua proposta e poi si lanciò nuovamente nel cielo in cerca di altri phyrexiani, mentre Jhoira scesa dalla nave, si unì ai suoi amici.

Battaglia a Shiv[]

Dopo aver scoperto e distrutto due sabotatori phyrexiani, Teferi chiese a Karn del suo lavoro sul Sylex. Il golem d'argento aveva finito, comprendendo come attivarlo, ma preferì non dire nulla perchè temeva di essere spiato. La loro conversazione venne interrotta dall'arrivo dei loro nemici e la battaglia tra le forze della Coalizione e i phyrexiani di Sheoldred per il controllo dell'Impianto di Mana a Shiv iniziò. Dopo che Karn rivelò che il Sylex era nascosto nel laboratorio di Jhoira e Jaya andò a recuperarlo, Teferi combattè insieme al golem d'argento e Ajani per dare il tempo alla piromante di portarlo su un altro mondo. Tuttavia, Jaya tornò da loro con il contenitore del manufatto e disse che era troppo pesante per lei e non riusciva a viaggiare da sola nella cieca eternità. Karn rimosse le sue protezioni e aprì il baule così che la sua amica potesse andare via. Improvvisamente la voce di Ajani cambiò e subitò dopo una muscolatura phyrexiana liscia e densa che era stata installata sotto la sua pelle emerse rivelando la sua natura di agente dormiente.

Estinguere la Luce[]

Con orrore, Teferi vide Ajani ferire gravemente Jaya con la sua ascia. Il mago del tempo rallentò l'attacco successivo del leonid ma fu tutto ciò che potè fare perchè era stato prosciugato dalla battaglia e non riuscì più a usare la sua magia. Dopo di lui intervenne Karn che però era stato indebolito dal suo scontro con Ertai e l'ascia di Ajani si conficcò nel suo corpo con facilità, impedendogli di muoversi. Entrambi poterono solo guardare l'ultimo tentativo di Jaya di proteggere il Sylex per poi essere scagliata oltre il bordo dell'Impianto di Mana. Subito dopo, Teferi potè solo osservare mentre Ajani catturava Karn e distrugggeva il Sylex. Tuttavia, la vittoria dei phyrexiani fu evitata grazie a Jhoira che attivò l'autodistruzione della struttura mettendo fine allo scontro. Le forze della Coalizione fuggirono grazie ai portali di Jodah, mentre Sheoldred, Ajani e Karn attraversarono il Ponte Planare tornando su Nuova Phyrexia da Elesh Norn.

In ricordo di Jaya[]

Nella tregua che seguì, mentre la notte raffreddava l'aria del deserto, Teferi si prese cura dei sopravvissuti. Si avvicinò a Jodah e gli disse che doveva mangiare e riposarsi ma l'arcimago replicò che lui e Jaya si erano riuniti da poco e non era ancora pronto a dirle addio. Jhoira si unì a loro e disse che avevano degli amici ancora in vita che avevano bisogno di loro e che dovevano scoprire i piani di Sheoldred. Jodah chiese come potevano vincere i phyrexiani senza il Sylex, ma non ottenne risposte e si limitò a restare dov'era. Jhoira disse che sarebbe rimasta con lui e Teferi si congedò.

Il giorno seguente Teferi, Jodah e Jhoira costruirono un monumento in onore di Jaya su Shiv con quattro piramidi bianche, ciascuna contenente i ricordi di coloro che le erano stati vicini e una fiamma sempre accesa. Teferi contribuì con i suoi ricordi poi raggiunse Saheeli, che lo stava aspettando, e i due se ne andarono insieme.

Verso il passato[]

Grazie ai disegni del Sylex fatti da Karn, Saheeli fu in grado di replicarlo creando una copia perfetta del manufatto. Tuttavia l'artefice non fu in grado di comprendere come funzionasse e ciò spinse Teferi a fare l'unica cosa che aveva promesso di non fare mai: attraversare il tempo stesso. Il planeswalker si recò nella Torre di Urza per tornare indietro nel tempo alla Guerra dei Fratelli.

La Guerra dei Fratelli[]

Nella Torre di Urza[]

Alcune settimane dopo la distruzione dell'Impianto di Mana, Teferi si trasferì nella Torre di Urza e nell'ultimo mese cercò alleati in tutto il multiverso, ma la maggior parte dei planeswalker che riuscì a trovare risero delle sue suppliche. Riuscì comunque a reclutare valide alleate in Saheeli, Kaya e Wrenn e l'artefice di Kaladesh, dopo il Sylex, iniziò a costruire l'Ancora Temporale, una macchina che gli avrebbe permesso di tornare indietro nel tempo. Tornato nella Torre, Teferi incontrò Jodah che lo informò dell'arrivo di altre due planeswalker. Prima di andare a riceverle il mago del tempo disse che quando avrebbe usato l'Ancora non sarebbe stato raggiungibile e gli chiese di prendere il comando durante la sua assenza e l'altro accettò. Arrivati nella stanza da guerra i due videro Elspeth Tirel e Vivien Reid e la prima chiese di Ajani. L'espressione e la domanda della cavaliera fecero tornare in mente a Teferi un doloroso ricordo in cui Barrin apprese della morte di sua moglie Rayne. Iniziò a rispondere che gli dispiaceva ma Elspeth capì, lo fermò alzando la mano e andò nell'angolo più lontano della stanza, dando la schiena a tutti gli altri. Insieme ai presenti, Teferi ascoltò il rapporto di Kaya: la Coalizione stava continuando a schierare le difese contro ulteriori attacchi a Dominaria; Kaldheim e Ixalan erano stati mobilitati; Jace stava facendo pressioni su Ravnica per il supporto delle gilde; Chandra era andata a Zendikar per contattare Nissa; una volta terminato il suo compito lì Saheeli intendeva guidare la difesa di Kaladesh e infine su Nuova Phyrexia i mirran erano pronti sotto la guida di Koth. Sentendo il nome del vulshok Elspeth chiese come facessero a sapere che era vivo e l'altra rispose che l'aveva appreso da Jace e spiegò che il loro obiettivo era un assalto al nucleo di Nuova Phyrexia e loro avevano intenzione di partecipare all'attacco una volta che fossero stati pronti in modo da eliminare la leadership phyrexiana. Elspeth commentò che quella era una condanna a morte. Teferi le chiese di ascoltare il loro piano ma l'altra rispose che in passato lei e Koth avevano cercato di fare esattamente quello che stavano proponendo ora e si era concluso con un fallimento. Dopo che finì di parlare uscì dalla stanza. La quiete successiva fu inquietante, Teferi sapeva, così come i suoi compagni, che indipendentemente dalla strategia usata, le probabilità di riuscire a penetrare le difese di Nuova Phyrexia erano molto basse ma sentirlo dire ad alta voce in un modo così diretto aveva chiarito quanto fosse terribile la posta in gioco. Scherzando sulla responsabilità del comando Jodah si offrì di andare a parlare con la cavaliera. Dopo la partenza dell'arcimago, Vivien disse che intendeva andare su Ravnica per assicurarsi che Jace fosse al corrente della situazione e poi avrebbe viaggiato su Ikoria per organizzare una difesa sul quel mondo ma prima spiegò che aveva delle informazioni per loro: il pretore Urabrask intendeva iniziare una rivoluzione contro Elesh Norn, era alleato dei mirran e aveva rivelato che la Madre delle Macchine aveva intenzione di espandere il suo dominio sul multiverso tutto in una volta. Kaya ricordò a Teferi della creatura che aveva incontrato su Kaldheim e spiegò che l'Albero del Mondo del piano consentiva il viaggio istantaneo tra tutti i regni presenti su esso. Teferi capì: i phyrexiani avevano trovato il modo di replicare l'Albero e ciò spiegava le parole di Urabrask; se Nuova Phyrexia poteva unirsi ad altri mondi potevano far marciare direttamente i loro eserciti per conquistarli. Comprendendo che avevano solo pochi giorni prima di agire, Kaya commentò che il tempismo di quella proposta di alleanza sembrava troppo perfetto e Vivien rivelò che l'intermediario che aveva organizzato la sua udienza con il pretore era Tezzeret e che per il momento avrebbe garantito per la lealtà di entrambi. Kaya obiettò che fidarsi di Tezzeret significava cadere in una trappola dei phyrexiani. Teferi pensò che era d'accordo con l'assassina di fantasmi: aveva già giocato a quel tipo di gioco e aveva imparato che a volte "il nemico del mio nemico poteva rivelarsi il peggior nemico". Tuttavia disse a Kaya di ottenere informazioni dai suoi contatti e di concentrarsi sul loro obiettivo.

Saheeli, Wreen e Elspeth[]

Teferi andò da Saheeli e le chiese della macchina del tempo. L'artefice disse che si chiamava Ancora Temporale e che aveva bisogno di eseguire altri test. Poi gli regalò un uccello che aveva creato per lui e spiegò che sul suo mondo rappresentava la cooperazione e l'unità di intenti. Teferi la ringraziò e lei disse che l'Ancora sarebbe stata pronta per l'uso quella sera.

Successivamente, mentre riposava appoggiato a uno dei pochi alberi che ancora crescevano nel perimetro della Torre, sentì Wrenn avvicinarsi a lui. Teferi le parlò di Zhalfir, di Urza, delle azioni compiute per sconfiggere i suoi nemici a volte manipolando i suoi stessi alleati per raggiungere i suoi fini dicendosi che era "per il bene superiore" e che le sue gesta lo avevano reso il vero erede del mantello di Urza. Wrenn rispose che non era lì per fornirgli l'assoluzione, che i suoi crimini appartenevano a lui e ne avrebbe risposto quando sarebbe arrivato il momento, ma che alla fine loro due non erano importanti: erano solo due melodie singolari e lei si trovava lì per recitare la sua parte nella sinfonia. La loro conversazione si concluse con l'arrivo di Elspeth e la driade si congedò.

La cavaliera gli disse che sarebbe partita il giorno dopo e si scusò per le sue parole per poi andarsene. Teferi la fermò e le disse che era con Ajani quando era cambiato e che il loro amico non era stato consapevole di essere un agente dormiente. L'altra replicò che ciò non era di conforto. Improvvisamente, il mago del tempo le chiese se avesse fame e le offrì un frutto che l'altra accettò e mangiò con appetito. Teferi disse che aveva ragione sul loro piano: era come urlare una preghiera in una tempesta, ma era anche la loro possibilità migliore. Avevano un'arma in grado di fermare i phyrexiani alla fonte e in quel momento stavano lavorando in modo che lui riuscisse a imparare come usarla. Sapeva che non era un piano perfetto ma doveva credere che fosse abbastanza. Stava lottando per proteggere sua figlia Niambi e voleva fare tutto il possibile per salvare gli altri ma rimanendo sempre il padre che lei amava. Elspeth rispose che quindi era consapevole della paura che arrivava insieme alla speranza. Teferi disse che per lui era arrivato il momento di andare da Saheeli e si offrì di accompagnarla nella sua stanza. La cavaliera rispose che preferiva camminare un pò e aggiunse che se i phyrexiani erano ancora presenti su Dominaria era solo questione di tempo prima che individuassero la Torre e in quel caso avrebbe avuto bisogno di qualcuno che lo difendesse se lui non era in grado di farlo: se l'accettava sarebbe rimasta per aiutarlo. Teferi la ringraziò, poi si voltò e tornò all'interno della Torre.

L'attivazione dell'Ancora[]

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Al sicuro nel Sarcofago, lo spirito di Teferi viaggia verso il passato.

Dopo che Saheeli terminò gli ultimi controlli dell'Ancora, Tefefi poté finalmente iniziare la sua missione: attraverso il Sarcofago di Stasi il suo corpo sarebbe rimasto in vita, mentre la Chiave di Selenargento incanalava l'energia temporale e infine, grazie a Kaya, il suo spirito sarebbe stato separato dal suo corpo viaggiando nel passato osservando gli eventi, ma senza interagire e rischiare così di alterare la storia.

Nel passato per salvare il futuro[]

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Lo spirito di Teferi osserva gli orrori della guerra.

Durante i viaggi con l'Ancora Temporale lo spirito di Teferi viaggiò nel passato, tuttavia arrivò anni dopo la fine della guerra. Tornò quindi al presente dove disse a Kaya che la macchina non era ancora calibrata correttamente e che doveva tornare ancora più indietro. Tuttavia nei test successivi non riuscì a individuare il momento giusto.

Studiando le varie storie piene di contraddizioni legate al Sylex, Teferi trovò una certezza nel poema epico scritto da Kayla bin-Kroog, la moglie di Urza, in cui scoprì il momento esatto dell'attivazione del manufatto. Il mago del tempo comunicò la notizia a Kaya e Saheeli: la prima lo informò che i phyrexiani stavano arrivando verso la Torre, mentre la seconda lo avvertì che c'era il rischio che l'Ancora non sarebbe stata in grado di sopportare un altro viaggio. Teferi usò nuovamente la macchina del tempo e arrivò nel 63 AR dove assistette alla battaglia finale tra Urza e Mishra e all'attivazione del Sylex, ma ciò che vide non gli rivelò come attivare il manufatto. Decise di abbandonare la cautela e andare oltre allineando il suo tempo con quello di Urza consapevole che la sua azione poteva mettere in pericolo la sua esistenza.

Teferi parlò con Urza in una zona fuori dal tempo e di conseguenza l'artefice non avrebbe ricordato nulla mentre stava ascendendo come planeswalker. Il suo ex maestro gli spiegò che la chiave per attivare il Sylex non era né un incantesimo, né un meccanismo segreto, ma una persona che attraverso la meditazione avrebbe dovuto fare da tramite e "versare" tutto sè stesso nell'artefatto e che dopo sarebbe stato in grado di usarne il potere.

Perso nel tempo[]

DesynchronizeART1

Lo spirito di Teferi perduto nel tempo.

Subito dopo la sua scoperta, la pietra del potere implose sovraccaricando l'Ancora, lo spirito di Teferi rimase separato dal suo corpo perdendosi nel tempo. Si risvegliò su una spiaggia, ma non come uno spirito e rimosse la sabbia presente su di lui. Chiamò Kaya pronunciando il suo nome ad alta voce e capì la gravità della situazione: se non era legato a lei, non poteva connettersi all'Ancora e di conseguenza non sarebbe potuto tornare nel presente. Teferi sperò che come sua medium Kaya avesse ottenuto ciò di cui aveva bisogno dalla sua conversazione con Urza. Ricordava di aver sentito la sua presenza lì, ma non era sicuro se fosse vero o se lo fosse solo immaginato mentre i suoi ricordi diventavano difficili da mantenere e cominciava già a dimenticare mentre il fiume del tempo proseguiva il suo corso. Teferi si disse di non farsi prendere dal panico; quello era solo un problema, un altro ostacolo da superare. Notò delle vecchie impronte sulla sabbia e pensò che se c'erano persone c'era ancora speranza per lui. Diede le spalle all'oceano e iniziò a camminare verso l'entroterra.

Phyrexia: Tutto Diverrà Uno[]

Ritorno su Zhalfir[]

Anche se aveva nuovamente il suo corpo, Teferi non riuscì a viaggiare nella cieca eternità per tornare dai suoi compagni. Per scoprire dove si trovasse usò la magia per vedere immagini del passato e scoprì con suo stupore di essere arrivato a Zhalfir e che lì era trascorso solo un decennio, mentre all'esterno erano passati trecentosessant'anni. Incontrò una carovana difesa da Eshe e si presentò come Sefu e gli raccontò di essere stato aggredito dai banditi. Dopo aver verificato la sua storia lei gli permise di unirsi a loro, ma durante il cammino lo riconobbe per colui che era davvero. Quando la carovana si fermò, Eshe lo guardò con odio, poi si rivolse ai suoi compagni ricordando coloro che erano caduti in tutte le guerre che Zhalfir aveva affrontato. Rivelò la vera identità del planeswalker e poi l'attacco con la sua lancia per ucciderlo. Teferi rallentò il tempo, poi raccontò la sua vita dopo la perdita di Zhalfir spiegando che capiva che non poteva essere perdonato, ma promettendo che avrebbe fatto in modo che la loro terra fosse stata al sicuro da ciò che sarebbe arrivato. Il tempo tornò a scorrere normalmente, ma Eshe non lo attaccò più e gli chiese di andarsene dal momento che non c'era altro che lui potesse dire. Teferi proseguì da solo mentre Eshe e la carovana continuarono il viaggio andando nella direzione opposta.

Oyana, Jabari e Adia[]

Teferi si fermò in un villaggio, aiutando gli abitanti a procurarsi il cibo. Durante la pesca Oyana gli chiese se quando sarebbe arrivata la guerra contro i phyrexiani sarebbe partito per combattere o sarebbe rimasto lì e lui rispose che gli sarebbe piaciuto rimanere, ma che era al servizio della regina Wezna. Oyana disse che lei e le sue sorelle sarebbero partite per combattere contro i loro nemici al servizio del generale Mageta e quando lui rimase in silenzio aggiunse che Zhalfir era pronto e che i phyrexiani non avevano speranze contro di loro: era il padre di Zhalfir ed i loro credi erano stati plasmati da lui perciò poteva far sentire la sua voce. A quelle parole Teferi replicò che nessuno era pronto per i loro nemici, che non potevano essere fermati nemmeno dai coraggiosi. Oyana scosse la testa, poi andò via. Tornato nella sua abitazione il planeswalker venne informato da Adia che alcuni soldati da Ki'pamu erano venuti a cercarlo mentre lui non c'era per via dell'imminente guerra e che lo stavano aspettando. Teferi rispose che si sarebbe lavato e avrebbe mangiato qualcosa e le chiese di avvertire i soldati che era tornato. Il gruppo che lo accolse quando arrivò somigliava più a un concilio di guerra che una scorta. Riconobbe Jabari e l'altro lo salutò calorosamente. I due amici parlarono e il mago del tempo disse che non sapeva come aveva fatto a tornare e che Zhalfir era ancora perduto, ma il generale rivelò che non era l'unico della sua razza arrivato dall'esterno, facendogli capire che, sebbene non fossero tornati su Dominaria, Zhalfir era nuovamento connesso alla realtà. Il Sidar aggiunse che si sarebbero messi in viaggio il giorno seguente e si congedò.

Dopo che Teferi parlò con Jabari, Adia gli consegnò la veste di un vecchio arcimago dicendogli che erano appropriate per il suo incontro con la regina. Lui notò che aveva altro da dire e lei gli rivelò le sue paure per il ritorno di Zhalfir e la nuova guerra che avrebbero dovuto affrontare: la loro gente immaginava la guerra contro i phyrexiani solo come una prova, ma era terrorizzata dal prezzo che avrebbero pagato in quel conflitto e ancora di più se, una volta ottenuta la vittoria, il loro popolo avrebbe scoperto che la guerra era l'unica cosa che sapevano fare. Teferi rispose che alcune cose erano più grandi di loro e non potevano fare nulla per fermarne il corso. Adia replicò che lui l'aveva fatto quando aveva mandato Zhalfir in fase per proteggerli e gli chiese di farlo di nuovo. Teferi rispose che a quel tempo era qualcos'altro, ma adesso era una persona diversa: loro non potevano fermare quel che stava arrivando, ma potevano controllare ciò che sarebbe accaduto dopo perchè non erano vincolati dal destino, ma solo dal loro passato.

L'incontro con la regina[]

Arrivati ad Aku appresero che il generale Mageta era stato ferito da Kaervek, che era riuscito a fuggire dalla sua prigione. I due proseguirono verso la regina che quando vide Teferi gli disse che nonostante tutti gli anni trascorsi erano ancora loro contro i phyrexiani; non esisteva una punizione abbastanza grande da bilanciare gli atti di cui lui si era macchiato e chiese di darle un motivo per cui non avrebbe dovuto ordinare la sua morte immediata. Teferi rispose che se lo avesse fatto i phyrexiani avrebbero vinto prima ancora di cominciare la guerra. Wezna annuì, poi si rivolse a Jabari e gli ordinò di andare a parlare con Mageta: sarebbe stato lui a guidare i loro eserciti finchè il generale non si sarebbe ripreso e il Sidar si congedò. Si concetrò nuovamente sul planeswalker e specificò che non era stata lei a convocarlo e gli mostrò l'altra planeswalker e Teferi riconobbe la Viandate che era stata imprigionata in una Prigione d'Ambra perchè non riusciva a rimanere stabile.

La sconfitta della squadra d'assalto[]

Dopo che la planeswalker venne liberata informò Teferi di ciò che era successo dopo la sua scomparsa: dalla battaglia alla Torre di Urza fino alla loro sconfitta. Terminò dicendogli che a causa del Frangireami l'Invasione di Nuova Phyrexia nel Multiverso era iniziata e temeva che non sarebbero riusciti a fermarli, poi svanì. Nonostante le informazioni ricevute, una nuova determinazione si accese dentro di lui e Teferi disse che non era ancora troppo tardi. Il planeswalker si disse che l'esplorazione del Multiverso da parte dei phyrexiani aveva risvegliato qualcosa che le loro menti meccaniche avrebbero imparato a temere: Teferi, che avrebbe mostrato loro che il sole sorge a Zhalfir.

L'Avanzata delle Macchine[]

Il ritorno di Teferi[]

Transcendent MessageART1

Wrenn si protese verso Teferi nella Cieca Eternità e un collegamento impossibile si accese nell'immensità del vuoto.

Dopo che Wrenn, unita al Frangireami, individuò Zhalfir, fece aprìre un portale all'albero e trovò Teferi insieme ad altri del suo popolo. Nonostante il suo aspetto, lui la riconobbe e chiese cosa potesse fare per aiutarla. La driade rispose che avevano bisogno di lui su Nuova Phyrexia: i loro alleati stavano combattendo, ma i nemici erano più numerosi e avevano bisogno di un eroe. Osservando i numerosi alleati già pronti alla guerra, Wrenn capì che era necessaria anche la loro presenza per ottenere la vittoria, ma non poteva aprire portali per tutti dal momento che Zhalfir era nascosto tra i rami del Frangireami e se ci avesse provato, avrebbe fallito. Trovò infine la soluzione: avrebbe scambiato il posto tra Zhalfir e Nuova Phyrexia nella cieca eternità. Wrenn disse a Teferi di portare con sé gli abitanti di Zhalfir. Comprendendo la sua intenzione, il mago del tempo iniziò a obiettare, ma la driade replicò che avrebbe trovato un altro modo di vivere e che era stato un piacere conoscerlo. Teferi rispose che non l'avrebbe mai dimenticata, poi lui e il suo popolo avanzarono verso il portale per Nuova Phyrexia.

Battaglia su Nuova Phyrexia[]

Teferi Akosa of ZhalfirART1

Teferi guida i guerrieri di Zhalfir contro i phyrexiani.

Dopo che Teferi e il suo popolo si unirono alla battaglia, il mago del tempo spiegò a Koth ciò che stava facendo Wrenn e che Zhalfir avrebbe accolto lui e i sopravvissuti del suo popolo. Il Vulshok rispose che i Mirran avrebbero fatto in modo che Nuova Phyrexia non si dimenticasse mai di loro e guidò i suoi guerrieri contro i phyrexiani. Al comando delle forze di Zhalfir, Teferi usò la sua magia rallentando tutti gli attacchi intorno a lui, avvantaggiando l'offensiva dei suoi compagni. Venne attaccato da Vorinclex che riuscì a uccidere la sua cavalcatura facendolo finire a terra. Con tranquillità, il mago del tempo gli disse di guardarsi alle spalle, il pretore si voltò e venne decapitato da Shella. Sentì una voce dirgli di fare più attenzione e vide Elspeth angelica. Inizialmente confuso dal suo aspetto, Teferi accettò la trasformazione della sua amica e le chiese qualche consiglio tattico. Lei rispose che si sarebbe occupata di Nissa, mentre lui e le sue forze dovevano invece tenere a bada Jin-Gitaxias ed Elesh Norn, approfittando della protezione temporanea offerta contro l'Olio Scintillante dalle sue sorelle di Nuova Capenna. Dopo che i due si separarono, Teferi ordinò di concentrare gli attacchi su Norn, che venne ferita gravemente. A causa del suo egoismo, la Madre delle Macchine venne tradita da Jin-Gitaxias che si ribellò contro di lei attaccandola con la sua fazione. Mentre osservava, Teferi vide Ajani arrivare tra i due pretori e iniziare a combattere contro i phyrexiani traditori. La lotta interna phyrexiana causò l'indebolimento di Norn, la morte di Jin-Gitaxias e la cattura di Ajani.

Mentre la battaglia proseguiva, Teferi trovò Wrenn: il corpo della driade era diventato una statua di cenere e tutto ciò che rimase di lei fu una ghianda che lui raccolse. Vide che era arrivato il momento di tornare su Zhalfir e che la maggior parte dei suoi alleati aveva già attraversato il portare. Dopo che anche Elspeth, Koth e Chandra, che portava con sé Nissa priva di sensi andarono via, Karn chiese a Teferi di dargli un altro po' di tempo. Teferi usò la sua magia per rallentare il portale e vide il golem ricostruire il suo corpo e poi uccidere Norn. Subito dopo i due attraversarono il portale al sicuro su Zhalfir, mentre Nuova Phyrexia venne isolata dal resto del Multiverso.

La fine dell'invasione[]

Seed of HopeART1

Teferi pianta la ghianda di Wrenn su Zhalfir.

Teferi sentiva i tamburi suonare a festa e il loro ritmo raccontare della sconfitta dei phyrexiani e di Zhalfir che aveva trovato una nuova dimora nella cieca eternità. Mentre il suo popolo celebrava la vittoria lui non potè fare a meno di piangere per coloro che aveva perso. Dopo due giorni dalla fine della guerra trovò un luogo perfetto dove piantò la ghianda di Wrenn pensando che alla sua amica sarebbe piaciuto. Le parlò e le lacrime bagnarono il suo viso, poi si congedò promettendo che la prossima volta che sarebbe andato a trovarla avrebbe portato con sé tutti i loro amici. Raggiunse la struttura dei guaritori e quando entrò vide Karn, Koth e Chandra che stavano parlando con Kaya, mentre Ajani e Nissa erano ancora privi di sensi. Il mago del tempo ricordò la breve visita di Saheeli, che aveva ipotizzato che dal momento che Elesh Norn si era resa la fonte della mente dei phyrexiani per impedire che un rivale potesse usarli contro di lei, con la sua morte, l'Olio aveva smesso di trasmettere ordini e ciò aveva portato alla fine dell'invasione perchè i phyrexiani vennero resi incapaci di continuare a combattere. Valutò che le informazioni di Kaya confermavano la teoria dell'inventrice e che di conseguenza i suoi amici non si sarebbero più svegliati. La loro conversazione venne interrotta dall'arrivo di Melira, che stava morendo a causa della ferita ricevuta durante la battaglia contro i phyrexiani. La Sylvok disse che aveva trovato un modo per aiutare Ajani e Nissa: lei avrebbe usato le sue ultime forze per purificare i loro corpi, mentre Karn avrebbe dovuto sacrificare la sua scintilla per purificare le loro. Il golem accettò e il resto del gruppo rimase con loro. Teferi contribuì al rituale con la sua magia dando a Melira il tempo necessario per finire il suo lavoro, e il completamento di Ajani e Nissa venne annullato. Teferi pensò che poteva finalmente lasciarsi il passato alle spalle e costruire un nuovo futuro.

Perdita della scintilla[]

Teferi fu uno dei numerosi planeswalker che persero la scintilla dopo la fine dell'invasione nel multiverso, ma dal momento che non era la priva volta che perdeva il suo status di planeswealker e che si trovava su Zhalfir, ciò non lo preoccupò. Arrivato insieme a Karn e Koth nel luogo dove la ghianda di Wrenn era diventata una giovane pianta, Teferi vide una creatura che non era di Zhalfir attaccare Nissa e usò la sua magia per rallentarla. Mentre il Vulshok aiutava l'elfa, il golem si preparò a combattere per proteggere i suoi amici, ma quando il tempo riprese a scorrere normalmente, un lampo bianco esplose dalla pelle della creatura che si rivelò essere un elementale delle tempeste e l'esplosione scaraventò tutti e quattro a terra mentre fuggiva. Esaminando la zona, il gruppo vide un enorme portale e Teferi spiegò che la creatura doveva essere arrivata da lì. Nissa chiese se uno di loro doveva provare ad attraversarlo ma Karn rispose che era troppo rischioso perchè poteva portare su un altro mondo ma anche nella cieca eternità e in quel caso, privi della scintilla, sarebbe stata morte all'istante. Teferi aggiunse che c'era anche la possibilità che il nuovo arrivato fosse un planeswalker, ma con le poche informazioni che avevano attraversare il portale sarebbe semplicemente stato un atto di fede. Koth interruppe le loro analisi ricordando che dovevano dare priorità a trovare la creatura che rappresentava una minaccia per il loro popolo e solo dopo avrebbero valutato se attraversare il portale.

Dal momento che la guaritrice costrinse Nissa a restare a riposo, Teferi, Karn e Koth partirono senza di lei. Tuttavia a causa di un'improvvisa tempesta che causò un'inondazione, i tre rimasero bloccati in una grotta a pochi chilometri dalla città. Riuscirono a tornare indietro solo al mattino successivo e vennero informati che l'elementale era stato sconfitto da Nissa e Chandra.

Nei Videogame[]

In ManaStrike[]

Teferi è uno dei planeswalker che può essere sbloccato solo dal negozio del gioco con gold o gemme. Usa il mana bianco e blu e attacca sia le unità di aria che di terra trafiggendo e colpendo anche i nemici vicini. Quando scende sul campo di battaglia recupera un mana usando una carta costruzione. La sua abilità gli permette di riavvolgere il tempo ripristinando i punti salute delle creature alleate in un'area impostata.

Referenze[]

Rappresentato in:
  • Teferi Akosa di Zhalfir
  • Teferi, Arcimago Temporale
  • Teferi, Che Rallenta il Tramonto
  • Teferi, Distorsore Temporale
  • Teferi, Eroe di Dominaria
  • Teferi, Maestro del Tempo
  • Teferi, Mago di Zhalfir
  • Teferi, Pellegrino Temporale
  • Teferi, Tessitore del Tempo
  • Teferi, Viaggiatore Senza Tempo
Mostrato in:
  • Alba Gloriosa
  • Amuleto dell'Arcimago
  • Cancellazione Temporale
  • Confinamento Temporaneo
  • Contingenza di Teferi
  • Contrazione Temporale di Teferi
  • Giuramento di Teferi
  • Impulso
  • La Riparazione di Dominaria
  • Macchinazioni Temporali
  • Opzione
  • Peso della Memoria
  • Protezione di Teferi
  • Segreti della Chiave
  • Seme della Speranza
  • Sentinella di Teferi
  • Separazione dell'Anima
  • Sincopare
  • Specchio dei Predecessori
  • Tempesta di Fuoco Temporale
  • Tempo Rubato
  • Vuoto di Zhalfir
  • War of the Spark
Carte associate:
Testi di colore:

Galleria[]

Galleria

Curiosità[]

  • Teferi sa usare anche incantesimi di mana nero ma li usa raramente.
  • Oltre a essere protagonista in diversi libri, Teferi compare anche in alcuni fumetti.
  • Teferi fu per breve tempo un maestro dell'Accademia di Tolaria.
  • Doug Beyer ha rivelato che la prima carta planeswalker di Teferi lo rappresenta prima che perdesse la sua scintilla.
  • In Return to Dominaria: Episode 11 viene rivelato che Teferi ha un nipote e anche un pronipote.
  • Quando Teferi viaggia tra i piani del multiverso, scompare in un turbine blu.
  • Il suo cognome venne per la prima volta introdotto nel fumetto Magic di BOOM! Studios, per poi venire confermato nel Memoriale a Jaya Ballard e nella storia web Solo.
  • Nel MOBA SMITE è presente una skin di Teferi per il dio greco Chronos.
  • Il trailer dell'espansione La Guerra dei Fratelli dove Teferi combatte contro Ajani non è canonico con la storia.
  • Se mai Teferi dovesse viaggiare su Blumburrow verrebbe trasformato in un avianide, nello specifico in un serpentario.

Collegamenti esterni[]

Espansioni AntiquitiesLeggendeL'OscuritàFallen EmpiresBlocco di Era Glaciale (Era GlacialeAlleanzeOndata Glaciale) • Blocco di Mirage (MirageVisioniCavalcavento) • Blocco di Urza (Saga di UrzaDestino di UrzaEredità di Urza) • Blocco di Invasione (InvasioneCongiunzioneApocalisse) • Blocco di Odissea (OdisseaTormentoSentenza) • Blocco di Assalto (AssaltoLegioniFlagello) • Blocco di Spirale Temporale (Spirale TemporaleCaos DimensionaleVisione Futura) • Magic OriginsDominariaSet Base 2019Dominaria UnitaLa Guerra dei FratelliDominaria RemasteredL'Avanzata delle Macchine
Luoghi TerisiareAeronaJamuraaTamingazinOtariaSarpadiaTolariaCalimanCorondorShivMadara
Storia Guerra degli Antichi DraghiGuerra dei FratelliEra GlacialeDisgeloInvasione di PhyrexiaRiparazioneSeconda Invasione di Phyrexia
Nativi Vedi Dominaria/Planeswalker
Approfondimenti AltroEventiGruppiLuoghiPersonaggiRazzeVisitatori
Attuali R Chandra NalaarWU Teferi AkosaWB Kaya
Precedenti GPWP Ajani Criniera d'OroW Gideon JuraUP Jace BelerenB Liliana VessGP Nissa Revane
Attuali Ajani Criniera d'OroAngrathArlinn KordAshiokBasri KetChandra NalaarDavriel CaneElspeth TirelEstridGarrukGeyadrone DihadaGristJace BelerenJared CarthalionJiang YangguKaito ShizukiKasminaKayaLiliana VessMu YanlingOkoQuintorius KandRal ZarekSorin MarkovTacenda VerlasenTeyo VeradaTezzeretUginVivien ReidIl Più Sfortunato
Scintilla persa AminatouAzor ICalixDarettiHuatliKarnKioraKothLa ViandanteNarsetNahiriNicol BolasNiko ArisNissa RevaneOb NixilisRaviRowan KenrithSaheeli RajiSamutSarkhan VolSlobadTeferi AkosaTyvar KellVenserVerdimanicheVraskaWill Kenrith
Deceduti AltairAntonAzarBaltriceBo LevarBoragorBrandChaneyDack FaydenDariaDomri RadeDovin BaanDyfedEmbereckFaralynFerozFreyaliseGideon JuraGrenfell MorGrinthGuffJaya BallardJeskaKenan SahrmalKentoKhaziKristinaKuthumanLeshracLianaLukkaManatarquaMeshuvelSerraSifa GrentTamiyoTaysirTevesh SzatTibaltUrzaVronosWindgraceWrennXenagos
Ignoto ArzakonCruciusDakkon BlackbladeEskilFatimaFiersGarthGerheartKarshanKazzKrimKrimonLilyMarduk BlackwaterMasrathMezlokMindrelNailahParcherPlatonRafethrasaRamazRavidelSandruuSivitri ScarzamTaishiarTempèTerrent AmeseTessebikThomilThornValdusian TomerVramWorzelYawdenZakk
D&D BahamutEllywick TumblestrumElminster AumarLolthMinscMordenkainenTashaZariel
Speciali ĀAbianB.O.B.CometDuckDungeon MasterInzervaIsona MaiveVaash Vroga
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