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Tawnos era un artefice di Dominaria, apprendista di Urza durante la Guerra dei Fratelli.

La Guerra dei Fratelli[]

Apprendista di Urza[]

Nato in un villaggio costiero nel regno di Yotia, Tawnos era un giocattolaio che desiderava dare di più. Così andò a Kroog per studiare nella scuola dell'Artefice Capo Urza. Giunto allo studio del geniale artefice fece conoscenza con la principessa Kayla bin-Kroog, moglie di Urza, che cercava di attirare l'attenzione del marito e di staccarlo dai suoi progetti per andare a presidiare al concilio.

Tawnos's TinkeringART1

Tawnos mostra le sue abilità.

I due parlarono un po' e dopo che Kayla lesse la lettera di raccomandazione cercò di farlo notare da Urza, ma Tawnos tirò fuori un serpente giocattolo di sua invenzione e lo lanciò su tavolo. Urza, per la prima volta, alzò gli occhi e osservò meravigliato l'opera del giovane, che perse ogni timidezza e si avvicinò al suo nuovo maestro, pronto per apprendere da lui.

Pace, amore e tradimento[]

Tawnos non partecipò al vertice di pace a Korlinda, ma aiutò il suo mentore e la regina a riavvicinarsi dopo la tragica morte del Signore della Guerra. Al secondo incontro richiesto da Mishra, che si svolse a Kroog, Tawnos marciò al fianco del suo maestro per incontrare il fratello e la sua apprendista Ashnod. Tawnos rimase immediatamente stregato dalla sua bellezza, ma cercò inizialmente di ignorarla per non far fallire il vertice. L'apprendista non partecipò direttamente ai consigli di pace, ma sentì una discussione tra Kayla e Urza riguardo la proposta di Mishra di abbandonare ogni pretesa sulle Marche della Spada in cambio della Pietra del Vigore. Tawnos immaginava che il suo maestro fosse furioso e propose alla regina di parlargli successivamente con più calma.

Una sera a cena, Tawnos fu avvicinato da Ashnod che gli propose di vedersi sul tardi, così che lei potesse mostrargli il drago meccanico prima che ad Urza e il giovane accettò. Mentre andava verso le stanze assegnate agli ospiti incrociò la regina, che aveva appena accompagnato il marito nel suo laboratorio steso dai fumi dell'alcool. Comprendendo che fossero entrambi di fretta, si separarono e lui poté arrivare da Ashnod. La trovò che lavorava su di uno dei suoi bastoni e anziché andare direttamente verso il drago, rimasero un po' a chiacchierare, parlando dei loro maestri e di quanto lui stimasse Urza e lei trovasse affascinante Mishra, ma entrambi concordarono su quanto fossero complessi i due. La serata stava procedendo tranquilla, finché Ashnod non parlò di quanto Mishra fosse geloso di quello che Urza aveva ottenuto e dell'ossessione per la pietra del fratello, cosa che fece insospettire Tawnos, che decise di andare via prima.

Tawnos corse sino al laboratorio di Urza e lo svegliò, chiedendogli dove fosse la sua pietre, ma temeva di sapere già la risposta. Quando Urza non la trovò corse fino alla camera reale, seguito in breve tempo da Tawnos, che vide i due fratelli puntarsi le pietre a vicenda, ognuna delle due emanando un fascio di luce colorata, mentre la regina giaceva al muro paralizzata. Tawnos andò per proteggerla e, dopo un'esplosione causata dall'energia delle due pietre del potere, Mishra sparì e Urza lo inseguì. Anche Tawnos si mosse per aiutare la regina, ma sulla via del palazzo incontrò Ashnod, che aveva tramortito con il suo bastone le guardie. I due lottarono e Tawnos riuscì a catturare la donna.

Kroog cade[]

Dopo circa cinque mesi durante i quali Urza se ne era andato per inseguire Mishra, Tawnos cercò di sostituire il suo maestro, gestendo la scuola e supportando la regina quanto possibile, che in quei mesi entrò in gravidanza. Nel frattempò interrogò più volte Ashnod, cercando di scoprire i piani del nemico, senza tuttavia ricevere mai vere informazioni. I draghi meccanici attaccarono Kroog devastandola, costringendo Tawnos e Kayla a fuggire, grazie anche all'aiuto di Ashnod dopo che le fu detto che la regina potesse essere incinta di Mishra.

L'artefice dai capelli rossi li aiutò a scappare, eliminando un Fallaji sovrappeso che gli si parò davanti e consigliandogli di fuggire nella direzione opposta rispetto agli altri rifugiati, sapendo che Mishra li avrebbe cercati tra loro. Prima della fuga, Tawnos incaricò Rendall, uno degli studenti, di salire su di un ornitottero e di portare via il Tomo di Jalum e tutti i disegni e i progetti di Urza, se possibile ad Argivia, in modo che Mishra non li trovasse.

Fuggitivi e riunioni[]

Per tre anni dopo la caduta di Kroog Tawnos, Kayla e il piccolo Harbin, nato nell'inverno del primo anno di fuga, viaggiarono in incognito per non farsi trovare dagli uomini di Mishra. Rimasero per qualche tempo a Jorilin, ma ben presto dovettero abbandonare anche quella cittadina e si mossero prima a Korlis e poi ad Argivia. Lì seppero che Urza stava collaborando con gli argiviani e vennero a conoscenza dell'esistenza di una torre nei pressi delle Creste di Kher.

Giunti alla torre vennero attaccati dagli automi dalla testa di formica, ma Urza li fermò permettendogli di entrare. Urza fece chiamare Tawnos, lasciando Kayla e Harbin in attesa, e l'artefice accolse il suo vecchio allievo congratulandosi per la sua idea di mettere al sicuro tutti i loro progetti e per essere sopravvissuto fino a quel momento. Tawnos notò subito che Urza stava cercando di ignorare la questione Kayla e Harbin, così lo rimproverò dicendogli di andare da loro e alla fine Urza lo fece, riconoscendolo come suo figlio.

Capo Studioso e detenzione[]

Negli anni seguenti Tawnos venne eletto Capo Studioso e divenne il vero e proprio braccio destro di Urza, eletto Lord Grand'Artefice e Protettore dei Regni. In questo periodo idearono insieme molte nuove creazioni, sfruttando soprattutto l'attitudine a utilizzare elementi naturali di Tawnos.

Tawnos però venne catturato durante una battaglia e portato in una prigione a Tomakul. Dopo qualche tempo ricevette la visita di Ashnod, che aveva il compito di utilizzare un nuovo strumento di tortura da lei ideato per estorcergli le informazioni. La donna approfittò del fatto che le guardie non comprendessero lo yotiano per parlare con lui, dandogli la scossa solo quando osservati direttamente. Ashnod gli confessò che Mishra era cambiato molto da quando era divenuto Qadir, che la sua ossessione per Urza era divenuta sempre più stressante e aveva perso il fascino che lo contraddistingueva. Aggiunse che negli ultimi tempi i membri della Fratellanza di Gix si erano avvicinati sempre di più alla sua corte, cosa che mise in allarme Tawnos dato che quei sacerdoti si trovavano anche alla corte di Argivia. La donna gli disse di stare attento e gli lasciò di nascosto uno dei suoi orecchini ornati con una Pietra del Potere, permettendogli di scappare qualche tempo dopo.

Ashnod's InterventionART1

Ashnod aiuta Tawnos a fuggire.

Tornato a Penregon, Tawnos venne accolto da Harbin, che gli confessò di voler divenire un pilota di Ornitotteri per essere più presente nel conflitto. Lui lo aiutò a realizzare il suo sogno convincendo Urza, anche se questi lo fece a malincuore.

Lo scontro si sposta[]

Dopo che Harbin tornò da una spedizione con la scoperta di un'isola ancora intatta e colma di risorse, Tawnos partì assieme a lui per coordinare i lavori di estrazione. Fin da subito vennero attaccati dai nativi, che sferravano attacchi di guerriglia contro le loro scavatrici che col tempo si intensificarono fino a terminare. Successivamente si scoprì che il motivo era l'arrivo di Mishra sulla sponda opposta: aveva iniziato anche lui ad abbattere gli alberi e a scavare la terra, cosa che costringeva i nativi a dividersi tra i due fronti. Alla fine anche Urza giunse e la guerra proseguì per altri sette lunghi anni.

Alla vigilia della battaglia finale, Tawnos ricevette una lettera da parte di Ashnod che gli chiedeva di incontrarlo quella notte. Insospettito, ma curioso, accettò di incontrarla dopo tutti quegli anni e i due passarono la notte a parlare dei loro maestri, di come Urza fosse stanco e sulla difensiva e Mishra sempre più rabbioso e calcolatore. Ashnod propose a Tawnos di convincere Urza a cedere la sua pietra del potere al fratello, ma Tawnos le disse che non sarebbe mai accaduto e quando lei gli disse di aver portato un regalo, lui rispose che nessuno avrebbe mai accettato un dono da lei. Ashnod fu d'accordo e i due si salutarono, augurandosi di sopravvivere al giorno successivo.

La fine[]

L'ultimo giorno dell'anno 63 AR, le forze di Urza, Mishra e dei nativi si scontrarono per l'ultima volta. Nella confusione della battaglia, Tawnos notò che le macchine di entrambi gli schieramenti sembravano comportarsi in maniera anomala, attaccando gli alleati e, quando trovò Ashnod, le chiese se sapesse cosa stava accadendo, ma la donna ne sapeva quanto lui, così Tawnos le propose di andare insieme da Urza per capire la situazione.

Fateful HandoffART1

Ashnod consegna il Sylex a Tawnos.

Durante la fuga stavano per essere attaccati da una macchina, ma un misterioso mostro meccanico la fermò. Affermava di aver preso le redini dello scontro e che avrebbe lasicato che i due fratelli si eliminassero a vicenda per poi godersi la vittoria. Ashnod lo attaccò e disse a Tawnos di prendere la ciotola nella sua borsa e di consegnarla ad Urza, aggiungendo di riempirla coi ricordi della terra. Tawnos non comprese, ma fece come diceva e mentre fuggiva sentì che la donna veniva uccisa dal mostro metallico.

Raggiunto Urza gli consegnò la ciotola e il messaggio, mentre il suo maestro gli diceva di aver capito cosa doveva fare e ordinò al suo apprendista di scappare il più lontano possibile o di mettersi al riparo. Tawnos seguì le indicazioni del suo mentore e ancora una volta scappò, mentre Mishra emergeva dal fumo fuso del suo drago meccanico e Urza sembrava concentrato sulla ciotola. Trovò il Sarcofago costruito per conservare il corpo di Mishra e ci si infilò un istante prima di essere investito dall'Esplosione del Sylex.

Planeswalker[]

Tawnos EnduresART1

Tawnos esce dalla Bara di Stasi.

Per cinque anni Tawnos rimase addormentato all'interno del Sarcofago, l'unico essere ancora in vita nella desolazione di Argoth. Urza lo trovò e lo liberò, dicendogli che la guerra era finita, ma che il vero nemico era ancora lì fuori. Tawnos lo vide più giovane e potente, con gli occhi sostituiti dalle pietre della discordia e gli parlò dei phyrexiani e del demone che aveva manipolato Mishra, giurando che avrebbe posto fine alla loro minaccia.

Gli chiese infine di andare a cercare i sopravvissuti dell'Unione per apprendere le loro tecniche e di tornare da Kayla, di raccontarle la verità su quanto accaduto, del coinvolgimento di Phyrexia nel conflitto, e di recapitarle lo stesso messaggio ad Harbin, di ricordarlo non per l'uomo che era stato, ma che avrebbe voluto essere. Tawnos acconsentì e salutò per l'ultima volta il suo maestro, che svanì nel nulla, per poi incamminarsi verso la terraferma.

Dopo la Guerra dei Fratelli[]

Artefice di Penregon[]

Kayla's ReconstructionART1

Tawnos e Kayla lavorano per ricostruire Penregon.

Arrivato a Penregon, Tawnos si riunì a Kayla che fu sorpresa di vederlo dal momento che credeva fosse morto insieme a suo marito. I due parlarono e l'artefice le disse che Urza li aveva salvati impedendo a un demone di conquistare il loro mondo e trasformare gli abitanti in orrori fusi con le macchine. La regina replicò che suo figlio era morto e lui rispose che Urza non aveva mai voluto mettere in pericolo Harbin. Kayla disse che non l'avrebbe mai perdonato per averla convinta a lasciar partire suo figlio e poi chiese il motivo della sua presenza. Tawnos le mostrò i disegni di diversi progetti, sia di Urza che suoi, e spiegò che con le pietre del potere rimaste potevano far funzionare quelle macchine: niente armi, ma solo strumenti che avrebbero migliorato la vita degli abitanti e riportato Penregon al suo splendore. Kayla commentò che gli ricordava suo marito: tutto quello che voleva fare era rendere il mondo un posto migliore. Tawnos le diede il messaggio di Urza e la regina rise con sarcasmo, poi disse che sia Urza che Mishra avevano imposto scelte crudeli ai loro popoli, che avevano devastato Terisiare e adesso spettava a loro ricostruire dalle ceneri che i due fratelli avevano lasciato. Aveva perso suo padre, suo ​​figlio e il suo regno a causa di Urza e non l'avrebbe mai perdonato: l'avrebbe ricordato non come voleva lui, ma per com'era davvero. Quando finì di parlare notò un'esitazione in Tawnos e chiese spiegazioni. L'artefice le rivelò che Urza non era morto, ma che era diventato qualcos'altro. Si alzò e disse che sarebbe ripartito, ma la regina lo bloccò dicendogli che poteva restare e iniziare i suoi lavori, ma la strada per tornare nelle sue grazie sarebbe stata molto lunga.

L'arrivo della Chiesa di Tal[]

Mesi dopo Penregon tornò ad essere una città attiva, ma nello stesso periodo iniziarono nuovi problemi. La capitana Myrel informò Kayla dell'arrivo di centinaia di persone, la maggior parte armate e che sventolavano bandiere sia della fazione di Urza che di Misha, anche se il più comune era un semplice striscione nero. Vista la situazione incerta la regina chiese a Tawnos di completare il muro della città e di convertire i suoi automi alla difesa di Penregon. Due mesi dopo i nuovi "ospiti" arrivarono all'esterno della città e il loro capo Raddic spiegò che erano pellegrini penitenti fedeli di Tal, guerrieri che avevno iniziato una crociata contro i maghi, i non viventi e i demoni macchina; avevano già compiuto un'epurazione delle terre di Gix e di altri luoghi ed ora erano in viaggio in cerca della torre del Lord Protettore. Inizialmente Kayla riuscì a gestire la situazione con diplomazia, ma la pace terminò dopo un solo giorno, quando un gruppo di fedeli di Tal attaccò uno degli automi di Tawnos al mercato di Penregon; la macchina non reagì, ma i soldati della città intervennero uccidendo alcuni degli aggressori e arrestandone altri. La notizia si diffuse dando inizio allo scontro.

La scelta di Tawnos[]

L'assedio di Penregon durò un giorno e vide i difensori della città ottenere la vittoria grazie al supporto della macchine di Tawnos. Tuttavia, gli ultimi avvenimenti fecero riflettere molto l'artefice cambiando il suo punto di vista. Si disse che aveva mentito a sé stesso: i suoi automi erano nati come progetti di macchine da guerra e alla fine il loro scopo principale sarebbe sempre stato quello, inoltre la loro fonte di energia, le pietre del potere, non era infinita e col passare degli anni si sarebbero esaurite lasciando la popolazione a cercare di ottenerne altre. Ciò sarebbe terminato solo in un'altra guerra. Guardò diversi dei suoi progetti, strappò le pagine dei suoi vecchi giocattoli meccanici, poi fece la sua scelta: diede fuoco al suo laboratorio lasciando che le fiamme consumassero sia i suoi progetti che quelli di Urza, distruggendo anche diversi automi presenti, poi andò via dalla città.

Una nuova vita[]

Successivamente Tawnos si riunì con Ashnod. I due cambiarono i loro nomi in Duck e Nod, ed insieme fondarono il Conclave dei Maghi vicino al lago Ronom, con lo scopo di insegnare alle nuove generazioni per rendere il loro mondo migliore.

Referenze[]

Rappresentato in:
  • Tawnos
  • Tawnos, Apprendista di Urza
  • Tawnos, il Giocattolaio
  • Tawnos, Sopravvissuto Solenne
Mostrato in:
  • Arsenale di Tawnos
  • Intervento di Ashnod
  • Fabbricazione di Tawnos
  • Passaggio Fatidico
  • Ricostruzione di Kayla
  • Tawnos Resiste
Carte associate:
Testi di colore:

Galleria[]

Galleria

Curiosità[]

  • Tra le notevoli creazioni di Tawnos ci sono:
    • Una bacchetta che protegge chi la usa dagli artefatti;
    • Un sarcofago che in origine era stato creato per intrappolare Mishra a tempo indeterminato, invece di ucciderlo;
    • Un golem di creta progettato per combattere un potente artefatto di Ashnod;
    • Una moltitudine di dispositivi meccanici, poi migliorati da Urza durante la guerra dei fratelli.
  • Tawnos e Ashnod divennero amanti.
  • "Tawnos" è l'anagramma di "Watson", l'assistente di Sherlock Holmes.
  • Tawnos compare brevemente in Episode 3: Sword One che narra della caduta di Kroog dal punto di vista di Sanwell.
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