Magic: the Gathering Wiki
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Tamiyo era una sciamana soratami planeswalker specializzata nel mana blu, ma sapeva utilizzare anche quello verde e bianco, originaria di Kamigawa.

Descrizione[]

Saggia della Luna[]

Quando la scintilla di Tamiyo si accese, i segreti del multiverso le permisero di realizzare il suo desiderio più grande. Ogni piano sembrava essere un tesoro inesplorato di conoscenza, pronto per essere riportato sulle pergamene di Oboro. Per Tamiyo, ogni piano contiene un mistero che lo rende unico e passa molto tempo a studiarlo fin nei minimi dettagli. Raccoglie le storie dei mondi che esplora nelle sue pergamene e le usa come catalizzatori per lanciare le sue magie. Nonostante trascorra molto tempo a studiare gli altri piani del multiverso, torna sempre su Kamigawa dalla sua numerosa famiglia tra cui: i suoi genitori, suo marito Genku, i figli Hiroku e Rumiyo e la nipote Umeyo. Fa parte del Circolo della Storia. Alleata dei Guardiani, lì aiutò sia durante la battaglia per imprigionare Emrakul sulla luna di Innistrad, che nella Guerra della Scintilla contro Nicol Bolas su Ravnica. Tornata su Kamigawa, Tamiyo assistette Kaito Shizuzi e la Viandante nello scontro con Tezzeret e Jin-Gitaxias, ma venne catturata da loro e portata su Nuova Phyrexa dove è stata completata in phyrexiana. Morì all'inizio dell'Invasione di Nuova Phyrexia per mano della Viandante.

Storia[]

Blocco di Innistrad[]

Su Innistrad trovò il mistero della luna d'argento, che osservò per molti cicli usando i suoi poteri per scoprirne e conoscerne le influenze sul mondo sottostante. Guardò con attenzione come la luna modificasse gli attacchi dei mannari e dei vampiri, scrisse anche ampie note sul flusso e riflusso delle frenesie violente in relazione con l'influenza della luna. La sua curiosità la portò a Nephalia dal famoso astronomante Jenrik. Trascorse mesi nella sua torre studiando attentamente gli innumerevoli grafici, aggiungendo le proprie osservazioni sul potere che la luna detiene sugli abitanti del piano.

Quando Avacyn venne liberata dalla Tomba Infernale, Tamiyo iniziò a scrivere teorie sull'influenza dell'arcangelo su Innistrad, le sue creature e la luna. La natura della Tomba Infernale, la creazione dei Lupir, la ricomparsa dei grifoni e le origini sulla magia sacra, riempirono le sue pergamene con nuove domande.

Liberazione[]

Tornata a Kamigawa, nella sua casa, Tamiyo sentì confusione e andò a controllare. Vide che il suo amico Ajani era tornato a farle visita. Lui si inchinò con grande rispetto e la saluto. Lei sorrise e poi lo presentò a Nashi, che aveva incontrato il planeswalker per primo e spiegò al bambino che il suo amico faceva parte del loro Circolo della Storia. Ajani si ritrovò circondato dai figli di Tamiyo che iniziarono a chiedergli di raccontare le sue storie; lei li rimproverò, ma lui li rassicurò che non sarebbe andato via senza raccontarne una. Rimasti soli, Tamiyo disse che era stato via per mesi e chiese di Elspeth. Ajani rispose tristemente che lei non sarebbe venuta.

Successivamente, nella sala da pranzo, Tamiyo stava mangiando insieme a Genku e Ajani, poi suo marito disse che aveva delle faccende di cui occuparsi e uscì. Tamiyo disse ad Ajani che lui era andato su Theros alla ricerca di Elspeth e chiese se l'avesse trovata. Ajani rispose di si, ma non aggiunse altro. Si guardò intorno, osservò i suoi bagagli e chiese se stesse partendo. Lei chiese se conoscesse Innistrad, lui scosse la testa e l'altra disse che l'anno prima aveva passato alcuni mesi su quel mondo per studiarne la luna; tutta la magia del piano si curvava verso di essa ed era influenzata dai suoi cicli, così come molte delle sue creature. L'ultima volta che aveva incontrato Jenrik, uno studioso di quel mondo con cui lavorava, gli aveva riportato delle anomale osservazioni, come le modifiche nei percorsi del mana e delle maree. Voleva andare a osservarne gli effetti. Gli chiese perchè fosse andato da lei se non voleva confidarsi, lui sospirò lentamente e invece di risponderle chiese di Nashi e disse che l'ultima volta che era venuto non l'aveva visto e che non era come i suoi fratelli. Tamiyo rispose che Nashi era un nezumi. Alcuni anni prima il suo villaggio era stato bruciato da alcuni planeswalkers. Ajani chiese il motivo e lei spiegò che era stato per ordine di Tezzeret, un criminale che voleva che loro si piegassero a lui e si mettessero al servizio del suo Consorzio. Ajani disse che aveva sentito parlare di Tezzeret da Elspeth, che a sua volta lo aveva incontrato su Mirrodin un paio di anni prima. Tamiyo disse che era impossibile, Tezzeret era morto da tre anni, tradito dai suoi compagni. Al villaggio di Nashi i nezumi che erano sopravvissuti lo avevano ucciso e un drago aveva siglato un patto con loro per il suo cadavere. Tamiyo si accorse che Nashi li stava ascoltando dal suo nascondiglio, lo pregò di uscire e gli ricordò che gli aveva già detto che se voleva poteva sedersi accanto a lei. Il piccolo rotolò tra le braccia di Tamiyo e iniziò a piangere. Lei disse ad Ajani che le azioni avevano conseguenze a cui le persone come loro non badavano.

Alcuni giorni dopo Tamiyo partì per Innistrad, ma prima raccomandò a Nashi e agli altri suoi figli di avere cura di Ajani durante la sua assenza.

Blocco di Ombre su Innistrad[]

Dopo che Avacyn impazzì, Tamiyo iniziò a fare ricerche sui criptoliti, annotando tutto sul suo diario, che consegnò a Jenrik, chiedendogli di recarsi al Maniero Markov per indagare.

Ogni storia ha una fine[]

A Thraben, Tamiyo entrò nella Cattedrale di Avacyn. Era rimasta su Innistrad più a lungo di quanto avesse previsto, aveva già corso troppi rischi, ma quel mondo era completamente fuori asse e lei doveva scoprirne il motivo. Varie analisi si erano dimostrate un vicolo cieco, anche se alcune si erano rivelate promettenti ma senza risultati. Il suo lavoro di astronomia era quasi completo, ma la causa originale le sfuggiva ancora. Era un rompicapo con migliaia di elementi, un enigma con migliaia di inganni e lei non aveva mai risolto un mistero di tale complessità, ma non si era mai neanche arresa alle difficoltà. Valutò che la sua ultima ricerca l'aveva condotta nella Cattedrale dove gli umani custodivano le più antiche storie su Avacyn, i racconti che lei aveva raccolto erano individualmente frammentati e oscuri, ma era riuscita a individuare la melodia che li univa tra loro e, passo dopo passo, ad avvicinarsi alla verità. Non si aspettava di trovare tutte le informazioni di cui aveva bisogno semplicemente in alcune pagine di un antico tomo, ma più antiche erano le storie e meno possibilità c'erano che fossero state modificate. Sussurrò una breve preghiera ai kami, anche se sapeva che non erano presenti su quel mondo, poi usò la magia di una delle sue pergamene per occultarsi e apparire agli occhi degli abitanti del piano come una di loro e proseguì. Quel giorno Tamiyo portava ventinove pergamene storiche con lei, senza includere le tre rilegate in ferro che non avrebbe mai dovuto usare. Iniziò a determinare come occuparsi dei chiavistelli che avrebbe trovato sul suo cammino, quando si accorse che la porta era già leggermente aperta. Si avvicinò pronta a fuggire o a scattare avanti, quando vide un planeswalker. Per il suo lavoro, gli altri planeswalkers dovevano essere evitati perchè portavano i pregiudizi di mondi sconosciuti o correnti di pensiero diverse dal suo: in breve erano un ostacolo per chi cercasse la verità. Capì che l'essere che aveva davanti era stato in parte colpito dalla stessa follia del piano, notò che aveva il suo diario tra le mani e decise di lasciare a lui la prima mossa. Quando la vide, lui la riconobbe e le chiese di aiutarlo. La sua richiesta percosse la mente di Tamiyo come un vento che investiva delle persiane, ma lei ritirò la sua mente dove i venti non riuscirono a raggiungerla, poi sorrise in modo pacifico, lo avvolse con la sua magia di occultamento e usò la magia di un'altra delle sue pergamene su di lui, che chiuse gli occhi. Quando li riaprì era calmo. La ringraziò e le disse il suo nome, Jace Beleren; spiegò che la conosceva per via del suo diario, informandola anche che Jenrik era morto al Maniero Markov. Tamiyo dedicò un momento di silenzio al ricordo del suo amico, ma non lasciò che il suo volto mostrasse alcun segno di sofferenza, rifiutò il diario e gli disse che doveva andarsene, il pericolo era maggiore per quelli come lui, i suoi poteri da telepate comportavano una responsabilità: se fosse impazzito il danno che avrebbe potuto causare ai piani del multiverso sarebbe stato immenso. Jace disse che il suo desiderio era solo aiutare, loro potevano salvare Innistrad e spiegò che lui e i suoi amici potevano aiutarla a scoprire cosa stava succedendo e risolvere il problema. Continuò che sapevano entrambi che Avacyn era al centro degli eventi che stavano accadendo; l'angelo aveva una mente e lui era in grado di scoprire ciò che la stava affliggendo e, se fosse stato necessario, fermarla. Tamiyo rispose che lui aveva idee, teorie e prove, ma tutte incomplete e chiese quanto conosceva realmente di Avacyn e cosa sarebbe successo se fosse stata distrutta. Continuò che conosceva meno di ciò che ignorava: lei non era su quel mondo per risolverne i problemi, era lì per comprenderlo, per narrarne la storia, per conoscere la verità e trasmetterla al futuro. Concluse che probabilmente Innistrad era condannato e lei non aveva intenzione di cambiarne il destino. Si trattava solo di un piano nell'infinità e spiegò che i mondi venivano distrutti e rinascevano in continuazione e quindi i suoi presupposti erano imperfetti. Jace sussultò come se fosse stato colpito e replicò che su Innistrad c'erano milioni di persone e chiese se li avrebbe semplicemente lasciati al loro destino; loro avevano il potere per fare la differenza, lei in particolare. Chiese se lo avrebbe aiutato. Tamiyo rispose che gli avrebbe offerto un compromesso: avrebbe condiviso le sue ricerche con lui in modo che insieme ai suoi amici avrebbero potuto evitare simili disastri su altri piani, se avessero voluto. Concluse che aveva riportato decine di storie sugli eroi e un "eroe" era semplicemente un disastro con un punto di vista. Jace rispose che senza le informazioni definitive da Avacyn stessa le sue ricerche sarebbero state incomplete, mentre con il suo aiuto avrebbe potuto raccogliere l'intera storia e, se nel frattempo fosse riuscito a fermare l'arcangelo, non ci sarebbe stato alcun danno al suo lavoro e lui avrebbe potuto salvare tantissime vite. Tamiyo rispose che la comprensione completa dello stato attuale di Avacyn sarebbe stata utile, ma se avesse tentato di entrare nella mente dell'arcangelo la sua follia lo avrebbe consumato. Tuttavia lei era in grado di offrirgli una sicurezza: poteva aiutarlo a mantenere un legame con la sua sanità mentale, ma se avesse determinato che il pericolo era eccessivo, lui avrebbe dovuto rompere immediatamente il legame tra loro e si sarebbero dovuti ritirare. Spiegò che era necessario che la loro connessione mentale fosse profonda: lei avrebbe avuto piena conoscenza di lui e lui di lei. Lo avvertì che se ciò che avesse scoperto su di lui non sarebbe stato di suo gradimento, avrebbe modificato il loro accordo. Jace annuì e lei lo invitò nella sua mente.

In un istante, Tamiyo ebbe piena conoscenza di Jace. La mente del telepate era potente, ma danneggiata, frantumata in mille pezzi, ognuno era un uomo diverso e molti cercavano di collaborare: vide che aveva cancellato i propri ricordi, distrutto le proprie verità, invaso la mente di innocenti, ucciso per rabbia e usato il suo potere per scopi meschini ed egoistici; ma vide che era anche in grado di sacrificarsi, di essere coraggioso e di comprendere. Era disposto ad accettare le responsabilità, forse troppe per un essere cosi giovane. Vide che il suo desiderio di scoprire la verità era sincero e il suo invito ad aiutare le persone era puro. Il legame mutò e i due planeswalkers riportarono la loro coscienza sul mondo in cui si trovavano. Tamiyo disse che la sua magia di occultamento era stata perforata e che una presenza potente si stava avvicinando. Jace annuì. Sapevano entrambi che si trattava di Avacyn e corsero verso la cappella centrale della Cattedrale. Una vetrata andò in frantumi e l'arcangelo piombò su di loro. Tamiyo le disse che era una visitatrice del suo mondo, che non desiderava altro che pace e benessere per coloro che proteggeva e, dal momento che era un angelo, era in grado di percepire la verità delle sue parole. Il viso di Avacyn si contorse nell'imitazione di un sorriso, una specie di risata uscì dalle sue immobili labbra. Rispose che lei esisteva per proteggere da quelli come lei, le disse che era una portatrice del peccato, un'impura. L'attaccò.

Avacyn's JudgmentART1

Tamiyo e Jace affrontano Avacyn.

Tamiyo usò la magia di una delle sue pergamene e riuscì a schivarla, poi le scagliò contro ondate di ghiaccio. Avacyn non mostrò dolore né rabbia, si adattò allo scontro ed emanò una luce accecante che illuminò ogni angolo della Cattedrale. La luce era bruciante e colpì i due planeswalkers come una forza fisica: schiacciò a terra Tamiyo e costrinse Jace, che stava cercando di entrare nella mente dell'angelo, a inginocchiarsi. Avacyn scese verso di loro e si preparò a colpire Tamiyo al petto con la sua lancia, ma poi si bloccò a causa del telepate. Jace disse che Avacyn era la fonte della follia degli angeli poiché essi erano sincronizzati con lei. In qualche modo e attraverso lei anche la Chiesa. Tuttavia l'arcangelo non era l'origine della follia, qualcosa stava agendo su di lei, ma nonostante ciò stava svolgendo il suo ruolo di guardiana tenendo a bada qualcos'altro che tuttavia lui non riusciva a vedere. Improvvisamente la luce divenne fredda, nauseante e crudele, l'immobilità di Avacyn finì e, ignorando completamente Tamiyo, si avvicinò a Jace. Si abbassò e gli mise una mano sul petto. Il telepate urlò di dolore, ma nonostante la sofferenza riuscì a comunicare con Tamiyo e telepaticamente le disse di usare la pergamena di ferro che gli aveva mostrato sui sopravvissuti del Reame di Serra: con quella storia di cataclisma poteva fermare Avacyn. Nonostante provasse la sua agonia per via del loro legame mentale, nonostante sentisse che lui stava per morire e sapesse che dopo sarebbe toccato a lei, senza esitare Tamiyo rispose che l'arcangelo stava ancora difendendo quel mondo, gli chiese se lui avesse mai fatto una promessa e spiegò che lei ne aveva fatta una tanto tempo fa. Le promesse non dovevano essere mantenute solo quando era facile farlo. Facevano promesse per momenti come quello, quando avevano la disperata tentazione di non rispettarle. Concluse che la pergamena sarebbe rimasta al suo posto. Sentì la sua incredulità e rabbia. Tamiyo disse che le dispiaceva, ma a volte anche le loro storie dovevano giungere a una fine.

Io sono Avacyn[]

Fortunatamente per Tamiyo e Jace, Sorin Markov entrò nella Cattedrale e Avacyn si concentrò su di lui. Il vampiro e l'arcangelo parlarono e, quando lei si rifiutò di seguirlo, le rivelò di essere il suo creatore. Tamiyo osservò in silenzio: dopo quella rivelazione, Avacyn sembrò calmarsi e tornare sé stessa, ma subito dopo attaccò il vampiro senza però riuscire a colpirlo e Sorin le spiegò che l'aveva creata in modo che le fosse fedele e quindi non poteva ferirlo. Tamiyo vide Avacyn mandare contro Sorin i suoi angeli, che lui sconfisse facilmente. Poco dopo però l'arcangelo riuscì a ferire il vampiro e Sorin disse che non c'era più speranza per lei; ora riusciva a vederlo solo come un mostro ed era il motivo per cui era stata in grado di colpirlo. I due lottarono e alla fine Sorin distrusse Avacyn.

Dopo aver visto la morte di Avacyn, Tamiyo sentì Jace chiedere spiegazioni sull'uccisione dell'arcangelo e Sorin disse che aveva dovuto farlo. Jace chiese il suo parere e Tamiyo rispose che ci sarebbero state delle conseguenze. Jace disse che i popoli di Innistrad avevano perso una protettrice. Un lungo e gutturale brontolio rombò nel cielo, profondo e tonante. Tamiyo rispose che il piano aveva perso la sua guardiana.

L'arrivo di Emrakul[]

Dopo la morte di Avacyn, Emrakul arrivò su Innistrad e tutti coloro che si abbandonavano al suo richiamo venivano alterati in esseri mostruosi. Tamiyo insegnò a Jace come difendersi dal tocco mentale dell'eldrazi e poi i due si misero in cammino verso quello che lei aveva chiamato il fulcro. Arrivati sulla costa i due si fermarono, guardarono in alto e videro Emrakul. Tamiyo disse che trovava affascinante che quell'essere avesse un nome e che si chiedeva se fosse lo stesso con cui lei chiamasse se stessa. Jace non rispose alla sua osservazione e dopo un po' le disse che doveva andare. Tamiyo si voltò verso di lui confusa e il telepate le spiegò che voleva andare a chiamare altri tre planeswalkers, e le disse che su un altro mondo avevano ucciso altri due esseri come Emrakul, ma che per riuscirci avevano dovuto unire le forze. Tamiyo lo osservò come se lo stesse analizzando, poi sorrise e disse che avrebbe voluto sentire quella storia, ma in un altro momento; aggiunse che se Innistrad voleva sperare di avere un futuro diverso dall'oscurità, loro si sarebbero dovuti impegnare. Jace chiese se sarebbe andata con lui e Tamiyo rispose che non era quello il suo percorso. Lui chiese se sarebbe stata ancora lì quando sarebbe tornato con i suoi amici e lei disse che sarebbero stati tutti dove dovevano essere. Tamiyo sfiorò la mente di Jace e disse che avrebbe protetto la sua mente in modo che lui riuscisse ad andare su altri piani e poi osservò il telepate mentre viaggiava nella cieca eternità.

La fine promessa[]

Tamiyo raggiunse i Guardiani a Thraben, ignorò il grande anello di zombie che li stava proteggendo, atterrò accanto a Jace e iniziò a parlare telepaticamente con lui. Improvvisamente ci fu un cambiamento nell'aria, come un giorno di primavera prima di una tempesta ed Emrakul si aprì: le sue nubi fiorirono, i suoi lunghi e colorati tentacoli si allungarono e si moltiplicarono, da centinaia a migliaia, a decine di migliaia. Una sfera invisibile di potere si diffuse da Emrakul, inondando ogni planeswalkers. Tamiyo venne protetta dalla magia di Jace, tuttavia perse i sensi ed ebbe una visione: nella sua mente era seduta, con le spalle ricurve, su un piccolo banco di lavoro e osservava con attenzione una grande pergamena srotolata su un tavolo impolverato; l'unica fonte di luce proveniva da una candela e dietro Tamiyo si trovavano scaffali pieni di libri. Mentre leggeva lo scritto, i suoi occhi iniziarono a sanguinare e la struttura reticolare iniziò a crescere intorno alle orbite, offuscandole la vista. Il marchio di Emrakul apparve anche sulle dita e sulla bocca. Tamiyo era immobile con occhi, bocca e mani bloccate: la sua capacità di vedere, parlare e scrivere erano gli strumenti essenziali della sua magia, il suo modo di comunicare e ciò che la definivano: Emrakul la stava cancellando.

Dopo che Jace dissolse la sua magia, Tamiyo e gli altri planeswalkers ripresero conoscenza confusi e disorientati. Jace inviò i suoi pensieri a tutto il gruppo attraverso la magia di protezione che manteneva le loro menti collegate. Emrakul era troppo grande e potente, non sarebbero riusciti a sconfiggerla come avevano fatto con gli altri due titani e non era neanche sicuro che potesse essere distrutta. Tamiyo ricordò a Jace le parole di Avacyn: "ciò che non può essere distrutto sarà costretto in schiavitù" e disse che quella era la risposta. Jace replicò che la Tomba Infernale era stata distrutta, ma l'altra disse che si riferiva al luogo di provenienza della prigione d'argento: la luna. Spiegò agli altri che lei possedeva una magia vincolante potente che poteva applicare alla luna, ma la magia doveva essere collegata a Emrakul. Jace poteva creare il collegamento, tuttavia avevano bisogno di potere per alimentare l'incantesimo e chiese a Nissa se fosse in grado di generare il mana necessario per la magia. L'elfa rispose che ci avrebbe provato. I tre agirono: Tamiyo iniziò a leggere una delle sue pergamene e Jace creò il collegamento tra la magia dell'amica e Emrakul. Sulla luna di Innistrad apparve un glifo, ma la magia richiedeva ondate di potere e nonostante fece del suo meglio, Nissa crollò a terra esausta. Mentre Jace faticava per mantenere salda la magia, perse il collegamento mentale con Tamiyo. La lunantropa prese una delle sue pergamene proibite e iniziò a leggerla: l'energia fluì attraverso Jace che si ritrovò in un impetuoso fiume di mana. Dopo averlo ricevuto, il telepate lo plasmò e ogni angolo del glifo si avvinghiò a un nodo su Emrakul. Jace scatenò il pieno potere della magia e Emrakul venne imprigionata sulla luna.

Imprisoned in the MoonART1

Tamiyo e Nissa aiutano Jace a imprigionare Emrakul.

Dopo che la battaglia contro Emrakul fu vinta, Tamiyo ricevette l'offerta di unirsi ai Guardiani, ma rifiutò. Successivamente si allontanò dai suoi compagni e si recò in una piccola chiesa di Thraben in rovina. Lì venne raggiunta da Jace che chiese se poteva parlarle. Tamiyo si girò, con il volto che mostrava ancora i segni della malattia e del terrore che aveva mostrato da quando avevano terminato di lanciare la magia. Jace chiese spiegazioni su cosa fosse successo quando la sua mente si era scollegata dalla sua. Lei si mise a piangere e disse che Nissa era caduta, la magia stava per collassare e lei non sapeva cosa fare o come aiutare. Continuò che a generare la fonte dell'energia necessaria all'incantesimo era stata la sua seconda pergamena proibita: ma non era stata lei a lanciarla. Spiegò che Emrakul aveva preso il controllo del suo corpo e che lei non si era potuta opporre; ma la parte peggiore era che non avrebbe dovuto usare la pergamena: aveva fatto una promessa molto tempo prima, una promessa di cui un giorno avrebbe dovuto rispondere. La pergamena che Emrakul aveva letto non era quella originale, era stata modificata. Una pergamena che avrebbe dovuto portare devastazione su tutto il piano aveva invece alimentato la magia che aveva imprigionato Emrakul sulla luna. Tamiyo chiese come avesse fatto Emrakul a modificare la pergamena, ma Jace non lo sapeva. Tamiyo fece un respiro profondo e disse che già una volta gli aveva detto che le loro storie a volte dovevano giungere a una fine e invece erano lì, cercando di prolungare la loro storia, indipendentemente dal costo da pagare. Chiese se tutte le storie fossero semplicemente la storia di Emrakul, tutte in funzione di un qualche tremendo destino che attendeva di realizzarsi. Alzò lo sguardo verso la luna e con un lamento chiese se avessero davvero vinto. Jace non ebbe alcuna risposta da darle e dopo un attimo, Tamiyo si alzò in volo verso il cielo oscuro e se ne andò senza salutare.

Messaggera dei Guardiani[]

Durante i tre mesi successivi all'imprigionamento di Emrakul, Tamiyo acconsentì alla richiesta di Jace di spargere la voce che i Guardiani erano disponibili a offrire aiuto. Lei e altri planeswalkers avrebbero passato l'informazione dall'uno all'altro e avrebbero raccolto informazioni e racconti durante i loro viaggi.

La Guerra della Scintilla[]

Tamiyo's EpiphanyART1

Tamiyo osserva Kefnet.

Reclutata da Ajani, Tamiyo viaggiò su Ravnica per aiutare i Guardiani nel confronto finale con Nicol Bolas. Rimase intrappolata sul piano dal Sole Immortale. Inizialmente osservò il conflitto senza farsi coinvolgere direttamente, tuttavia, mentre registrava gli eventi della guerra, fu costretta a mettere da parte la sua neutralità quando si trovò di fronte a Kefnet. Accanto a molti altri planeswalker e abitanti del piano, Tamiyo combatté contro gli Eterni dell'Orda Atroce di Bolas guidati da Liliana Vess.

Durante l'invasione del piano, Tamiyo fu presente alla riunione dove i leader della difesa di Ravnica si riunirono per mettere a punto una strategia.

Dopo la morte di Rhonas e l'arrivo di alleati di altre gilde, Tamiyo combattè insieme a Narset al fianco di Vorel e delle sue forze Simic.

Tamiyo fu tra i pochi planeswalker che decisero di rimanere sul piano dopo che Chandra Nalaar disattivò il Sole Immortale e aiutò i Guardiani nel loro scontro con Bolas. Dopo la fine della guerra, fu una dei planeswalker sopravvissuti alla battaglia e insieme ad altri della sua razza, partecipò al funerale di Gideon su Theros e poi tornò su Kamigawa.

Kamigawa: Dinastia Neon[]

La ricerca di Kaito[]

Veil of SummerART2

Tamiyo affronta Kaito.

Dieci anni dopo la scomparsa dell'imperatrice, Tamiyo apprese che qualcuno stava cercando Nashi. Decisa a proteggere il figlio adottivo, la lunantropa intercettò il ninja a Otawara. I due parlarono e Tamiyo disse che non voleva fargli del male ma la sua ricerca sul ragazzo doveva finire. L'insistenza di lui di ottenere informazioni da Nashi lo spinsero ad attaccare. Dopo una breve battaglia Tamiyo riuscì a paralizzarlo leggendo una delle sue pergamene, rivelò che era la madre adottiva del nezumi e si preparò a leggere un'altra pergamena spiegandogli telepaticamente che avrebbe usato su di lui un incantesimo di memoria. Tuttavia il ninja disse che stava cercando di salvare l'imperatrice e che suo figlio era l'unico a sapere qualcosa su Tezzeret. Le sue parole spinsero la lunantropa a fermarsi e a liberarlo dal suo incantesimo. Lui si presentò come Kaito Shizuki e lei gli disse il suo nome e aggiunse che forse loro due erano alleati.

Arrivati a casa di Tamiyo, dove entrambi compresero la natura di planeswalker dell'altro, Nashi chiese alla madre il permesso di andare al mercato per comprare un chip e l'altra acconsentì mentre telepaticamente chiese a Kaito di non fargli domande dal momento che gli aveva tenuto segreto la maggior parte di quello che sapeva sull'artefice per proteggerlo e l'altro rispettò la sua richiesta. Rimasti soli, Tamiyo gli rivelò tutto ciò che sapeva su Tezzeret e aggiunse che durante la Guerra della Scintilla su Ravnica aveva incontrato l'imperatrice scomparsa: era diventata una planeswalker nota come la Viandante e le aveva parlato del tentativo di Tezzeret di usare un'arma nota come Chip della Realtà per prendere il controllo di Kyodai, ma aveva fallito e come risultato aveva innescato la sua scintilla che però era instabile e le impediva di controllare il suo dono come tutti gli altri della loro razza. Kaito valutò che il Chip poteva riportare a casa la sua amica, ma Tamiyo consigliò di avere pazienza. Inoltre era convinta che lo scopo di Tezzeret non fosse l'imperatrice e nemmeno governare Kamigawa e voleva comprendere il vero obiettivo dell'artefice prima che lui scoprisse la loro presenza. Kaito la ringraziò per l'ospitalità ma poi andò via.

Il ritorno dell'imperatrice[]

Comprendendo che il ninja voleva recuperare il Chip da solo, Tamiyo lo seguì al laboratorio di Tameshi. Quando arrivò vide la Viandante, tornata su Kamigawa grazie all'oggetto che si era attivato, distruggere un mech a forma di drago con un colpo solo. Tamiyo disse a Kaito che non era quello che intendeva quando aveva suggerito che gli serviva un piano, salutò l'imperatrice con un cenno e poi lanciò un incantesimo d'invisibilità che permise ai tre planeswalker di fuggire da Otawara.

Il Chip della Realtà[]

Arrivati nel tempio davanti alla sofferente e indebolita Kyodai, colpita in parte a causa della scintilla instabile dell'imperatrice per via del loro legame, Tamiyo vide che la Viandante stava per viaggiare nuovamente contro la sua volontà e usò il Chip della Realtà su di lei: i fili si fusero con la sua carne come vene pulsanti di energia stabilizzando temporaneamente la sua scintilla. Su richiesta di Kaito, la lunantropa andò a cercare Passo Felpato e dopo un pò tornò insieme alla kitsune e ad Eiko Shizuki. Senza perdere tempo, l'imperatrice spiegò che il Chip era collegato a una macchina nel laboratorio da cui era stato preso e attraverso esso aveva delle visioni di Jin-Gitaxias: il loro nemico aveva informato Risona del suo ritorno e i Rivoltosi Asari avevano deciso di attaccare gli Imperiali. Inoltre, il Pretore stava sperimentando sui kami, torturandoli, e ciò rischiava di scatenare una nuova guerra tra il regno dei mortali e quello degli spiriti. Alla fine i planeswalker decisero di dividersi: Tamiyo e Kaito sarebbero andati al laboratorio per salvare i kami e distruggerlo, mentre la Viandante sarebbe rimasta a proteggere Kyodai.

Tezzeret e Jin-Gitaxias[]

A Otawara, Tamiyo e Kaito entrarono facilmente nel laboratorio dove trovarono tutti i kami morti e con dolore si concentrarono sul distruggere la macchina che aveva causato la loro fine. Vennero fermati dall'arrivo di Tezzeret che spiegò loro che i kami non erano il vero obiettivo della loro ricerca, ma erano molto più facili da trovare per testare ciò che serviva realmente a Nuova Phyrexia: studiare il legame tra gli aspetti materiali e immateriali dell'esistenza ovvero il corpo e l'anima. Jin-Gitaxias si unì a loro e aggiunse che grazie alla loro presenza la ricerca sarebbe avanzata togliendo ai due ogni dubbio: il loro vero obiettivo erano i planeswalker. Usando la sua telecinesi, Kaito divise la sua spada in numerose lame a forma di stella e le inviò velocemente contro l'artefice che però le fermò facilmente per poi rimandarle contro la lunantropa e il ninja non per colpirli ma per impedir loro di muoversi. Tamiyo prese una pergamena, ma una striscia di metallo si staccò dal soffitto e si avvolse intorno alla sua mano come un mostruoso vincolo. Usò la sua magia per sollevare mentalmente un'altra delle sue pergamene dalla sua borsa ma comprendendo le sue intenzioni Tezzeret la fermò minacciando di uccidere Kaito. In quel momento, il ninja riuscì a creare una distrazione per fuggire ma Tamiyo venne bloccata dal metallo dell'artefice che le coprì anche gli occhi per impedirle di leggere le sue pergamene. Kaito decise di usare la carica esplosiva per distruggere il laboratorio consapevole che nessuno di loro sarebbe sopravvissuto ma che così avrebbe protetto Kamigawa. Tuttavia, Tezzeret intervenne e impedì l'esposione e subito dopo il ninja venne catturato.

Spell PierceART5

Tamiyo e Kaito soccombono sotto gli attacchi di Jin-Gitaxias.

Legati a tavoli chirurgici, Tamiyo e Kaito vennero salvati dall'arrivo della Viandate che viaggiò direttamente all'interno del laboratorio e con un colpo solo della sua spada sconfisse Jin-Gitaxias ferendolo gravemente per poi liberare i suoi amici. Sentendo l'arrivo di altri nemici i tre planeswalker si prepararono a combattere. Mentre i suoi amici affrontavano i mercenari Ineluttabili al servizio di Tezzeret, la lunantropa combattè contro l'artefice riuscendo a paralizzarlo con una delle sue pergamene. Dopo che tutti i nemici furono sconfitti, Tamiyo disse che Tezzeret rappresentava una minaccia per Kamigawa ma sarebbe stato utile per tutti conoscere la verità sui suoi piani prima di imprigionarlo. L'imperatrice rispose che l'avrebbero riportato da Kyodai e insieme al grande kami avrebbero deciso il suo destino. In quell'istante, anche se bloccato, Tezzeret riuscì a prendere mentalmente il controllo sul Chip della Realtà grazie al suo potere sulla tecnologia causando grande doloro alla Viandante. Kaito intervenne facendo perdere i sensi all'artefice ma ormai il danno era stato fatto: il Chip divenne instabile forzando quasi la Viandante a viaggiare tra i piani e solo il suo legame attivo con Kyodai le permise di restare su Kamigawa. A causa del dolore insopportabile, l'imperatrice chiese a Tamiyo di rimuovere il Chip e informò i due che il grande kami le aveva detto che Eiganjo era già sotto attacco. Kaito fece notare alla sua amica che sarebbe servite troppo tempo per tornare indietro con il loro prigioniero e che lei non poteva viaggiare tra i piani perchè il rischio di perdersi nel multiverso era troppo alto. Tamiyo trovò la soluzione: usando il Chip la lunantropa riuscì a pilotare un mech volante che portò i quattro planeswalker fino a Eiganjo.

Battaglia a Eiganjo[]

Arrivati a destinazione, Tezzeret si svegliò e prima che qualcuno potesse fermarlo strattonò ogni dispositivo di fumo dalla cintura di Kaito, facendoli sparpagliare sulla schiena del mech e poi esplosero, lasciando gli altri tre planeswalker a tossire violentemente ma riuscirono ad abbandonare il loro mezzo di trasporto prima che si schiantasse a terra. Separati dalla Viandante, Tamiyo spiegò a Kaito che l'uso del Chip aveva interferito con la sua magia permettendo all'artefice di liberarsi. Il ninja individuò il loro nemico e Tamiyo lo aiutò a salire sui tetti per poi volare verso il loro nemico con la sua pergamena pronta per essere letta.

Impaziente come al solito, Kaito attaccò per primo usando la sua telecinesi per far volare una lanterna di pietra contro la spalla di Tezzeret, facendolo oscillare sulle tegole del tetto in cui si trovava. Lui si girò infuriato, vide per prima la lunantropa e notò il Chip nella sua mano. Tamiyo venne temporaneamente accecata dall'artefice ma Kaito lo ostacò e i due si affrontarono. Dopo che si riprese, la lunantropa mise fine allo scontro tra i due con la sua semplice presenza dal momento che era pronta a leggere la sua pergamena di paralisi. Tamiyo disse a Kaito di far preparare agli Imperiali una cella senza tecnologia ma Tezzeret replicò che non c'era bisogno di tenerlo a Eiganjo dal momento che aveva ottenuto quello che voleva Phyrexia. Tamiyo non fu in grado di fare nulla mentre, manipolando il Chip della Realtà, l'artefice riuscì a interrompere il suo legame con la sua magia per poi afferrarla e portarla con sè oltre il portale del Ponte Planare che si chiuse subito dopo che l'attraversarono.

La prima planeswalker phyrexiana[]

Tamiyo's CompleationART1

La prima planeswalker di Phyrexia.

Su Nuova Phyrexia, Tamiyo venne consegnata a Jin-Gitaxias che, usando il Chip della Realtà, la completò nella prima planeswalker phyrexiana. Quando si svegliò sentì la voce del Pretore dirle che non sarebbe stata l'unica della sua razza. Lei si alzò, prese una delle sue pergamene e vide le parole trasformarsi in un'altra lingua. Lesse il testo in phyrexiano come se l'avesse fatto per tutta la vita e sentì una strana contentezza inondarla mentre pensava che Phyrexia era la sua nuova casa e che lei ne faceva parte con la mente, il corpo e l'anima. Provò solo gratitudine verso Jin-Gitaxias, lieta che si fosse ripreso dalle sue ferite: aveva sempre amato la sua famiglia e avrebbe fatto di tutto per proteggerla; adesso avrebbe protetto Phyrexia con la stessa lealtà.

Quando Tezzeret si unì a loro, Tamiyo ascoltò in silenzio la sua conversazione con Jin-Gitaxias ma notando che qualcosa aveva sconvolto l'artefice quando l'aveva guardata e che stava cercando di nasconderlo intervenne dicendo che aveva capito di non piacergli. Tezzeret replicò che lei e i suoi amici avevano tentato di interferire con i piani di Phyrexia e di conseguenza non si fidava di lei. Tamiyò trovò solo la verità nelle sue parole e così si concentrò sulle pergamene che aveva giurato di non usare mai e si disse che adesso non c'era niente che non avrebbe usato o fatto per proteggere la sua nuova famiglia.

Saggia Completata[]

In quanto prima della nuova stirpe di planeswalker completati, Jin-Gitaxian ed Elesh Norn le affidarono immediatamente un compito fondamentale: attirare altri planeswalker in trappola per poterli catturare. Allora Tamiyo partì per il multiverso in cerca di membri per la sua nuova famiglia, iniziando dal suo vecchio compagno Ajani, che fu catturato e trasformato in un Agente Dormiente per Sheoldred, ma lui fu solo l'inizio dell'avvicinamento alla perfezione.

Phyrexia: Tutto Diverrà Uno[]

La lunantropa phyrexiana[]

Prologue to PhyresisART1

Tamiyo assiste al completamento di un Mirran.

Anche se fedele a Nuova Phyrexia Tamiyo non aveva dimenticato la sua famiglia su Kamigawa e non smetteva mai di parlarne, come un carillon rotto bloccato in un ciclo infinito ripeteva sempre "Genku, amore mio, tornerò per te. Hiroku, amore mio, ci rivedremo presto. Rumiyo, amore mio, ci abbracceremo ancora. Nashi, amore mio, non del mio sangue, ma del mio cuore". Le sue intenzioni erano chiare: portare anche a loro la perfezione di phyrexia.

Dopo che i planeswalker guidati dai Guardiani fallirono la loro missione di distruggere il Frangireami, Tamiyo seguì Elesh Norn insieme a Nissa e Nahiri completate quando la Madre delle Macchine si rivelò a Kaya, Kaito e Tyvar. La lunantropa rimase in silenzio mentre un Jace completato si alzò per unirsi a loro e ascoltò Norn offrire ai suoi ex alleati la "scelta" di unirsi a loro. I tre rifiutarono ed Elesh Norn ordinò l'inizio dell'invasione phyrexiana nel multiverso.

L'Avanzata delle Macchine[]

Messaggeri di Nuova Phyrexia[]

Tamiyo ascoltò in silenzio Elesh Norn dire a Kaya, Kaito e Tyvar che li avrebbe lasciati andare in modo che raccontassero ai loro alleati quello che avevano visto quel giorno. Dopo la morte di Sheoldred e la partenza di Nahiri e Lukka, Norn ordinò alla lunantropa di conquistare Kamigawa. Tuttavia, dopo che Nissa aprì un portale di osservazione sul suo mondo d'origine, lei strinse una delle sue pergamene proibite e, notando il suo gesto, Norn le chiese se amava la sua casa. Tamiyo rispose di si, che si trattava di una terra di eroi e furfanti, traditori e campioni; con mille possibilità per il futuro e lei desiderava vederle tutte insieme alla sua famiglia. Adesso avrebbe amato quello che sarebbe diventato con Nuova Phyrexia e desiderava che la sua famiglia comprendesse quello che aveva appreso lei dell'unità: se tutti fossero stati completati, non si sarebbero mai più separati. Norn approvò le sue parole e disse che la loro famiglia era più grande di qualsiasi altra lei avesse mai conosciuto. Le ordinò di accogliere il vecchio nel nuovo a braccia aperte, congedandola, ma il silenzio fu l'unica risposta che ricevette la Madre delle Macchine mentre l'attenzione di Tamiyo non era più su di lei, ma sull'immagine di un uomo che salvava una madre e i suoi due figli. Rimproverata da Atraxa per la sua insolenza, Tamiyo si scusò e Norn replicò di sradicare qualunque cosa fosse e di tornare con Kamigawa sotto il suo controllo o sarebbe stata riciclata in qualcosa di più utile. La lunantropa si congedò e partì per la sua missione.

La pergamena di phyrexia[]

Corruption of TowashiART1

"Eoni fa esisteva un mago di nome Urza."

Mentre la Legione delle Macchine invadeva Kamigawa, Tamiyo si fermò nel cielo di Towashi, prese la pergamena proibita che narrava la storia di Phyrexia attraverso le vicende di Urza, Karn e Memnarch ed iniziò a leggerla. Venne attaccata dai kami, ma si difese usando altre storie minori senza dar loro molta importanza, concentrata a concludere quella che stava leggendo. La terra si squarciò aprendo crepacci nella città, i fiumi si riversarono portando con sé barche e pescatori, strisce di colore nero colorarono l'acqua e i simboli di phyrexia si incisero sulle carte appese agli edifici ancora in piedi. Tamiyo pensò che quando aveva scritto quella storia ne aveva avuto paura e l'aveva sigillata perché a quel tempo non aveva ancora capito la pace che derivava dall'essere parte di una famiglia più grande. Osservò la corruzione di Boseiju e i kami costretti ad abbandonare la loro casa con molti di loro che incontrarono la morte. Una parte lontana all'interno di Tamiyo urlò a quella vista, ma si disse che non doveva avere paura, ciò che stava facendo era giusto per Kamigawa: la storia doveva finire con la vittoria di phyrexia.

Nashi e Kaito[]

Da uno dei rami spezzati di Boseiju, Tamiyo sentì la voce di Nashi chiamarla e si voltò verso di lui. Il figlio adottivo le parlò provando a farla tornare in sè, ma la lunantropa gli scagliò contro delle pergamene che vennero deviate dalla telecinesi di Kaito. Tamiyo spiegò a Nashi che voleva solo che si unisse a lei, non aveva motivo di avere paura perché alla luce di Nuova Phyrexia, tutti erano uno. Tra i due si mise Kaito, che disse al nezumi di tornare verso l'albero, il giovane protestò, ma il ninja replicò che quella non era più sua madre e lo spinse via. Tamiyo attaccò Kaito. I due si affrontarono in una breve battaglia che vide la lunantropa avere la meglio e imprigionare il ninja con una delle sue pergamene facendolo penzolare sopra Towashi. Tamiyo disse che gli dava un'ultima possibilità per arrendersi e che phyrexia poteva dargli la vita che aveva sempre desiderato. Kaito replicò che gli piaceva la sua vita così com'era, poi usò la sua spada e si liberò, precipitando nel vuoto, ma venendo salvato da Kyodai e dalla Viandante.

La morte di Tamiyo[]

Appena l'Imperatrice atterrò in cima al ramo, Tamiyo l'attaccò lanciandole contro diverse pergamene che la Viandante divise in due con un singolo taglio della sua spada. La lunantropa indietreggiò, mentre l'altra avanzava verso di lei, fermandosi proprio accanto a un terrorizzato Nashi. Tamiyo appoggiò la sua mano sulla testa del nezumi, poi prese l'ultima pergamena proibita che non aveva mai usato e la aprì. Nello stesso momento in cui attivò la sua magia, la Viandante la colpì, con la spada potenziata dal potere di Kyodai, uccidendola.

La fine della storia.

La storia senza fine[]

Subito dopo la morte di Tamiyo, dalla pergamena attivata si sentì la voce della lunantropa dire a Nashi che le dispiaceva e poi da essa si generò una cretura simile a un kami con l'aspetto della sua madre adottiva. Kaito chiese cosa fosse e l'altra rispose che lei era ciò che rimaneva di Tamiyo: la sua storia senza fine. Spiegò che potevano pensare a lei come al suo ricordo e che molti anni prima la "vera Tamiyo" l'aveva creata in previsione della sua morte per poi sigillarla in quella pergamena fino a quando non fosse stata necessaria. Nashi si avvicinò a lei senza nessuna esitazione, ma ancora dubbioso Kaito iniziò a muoversi verso il nezumi venendo però fermato dalla Viandante che credeva alla sue parole e spiegò che Tamiyo aveva scelto la propria morte, dal momento che aveva intenzionalmente mancato tutti i suoi attacchi contro di lei, implorandola in silenzio di fare ciò che doveva.

Nei Videogame[]

In ManaStrike[]

Tamiyo è una dei planeswalker che può essere sbloccato solo dal negozio del gioco con gold o gemme. Usa il mana blu e attacca sia unità di aria che terra. Quando scende in campo, ottiene una barriera magica che annulla una volta un effetto incantesimo. La sua abilità le permette di evocare dominio della luna, che spinge via i nemici se provano ad entrare. L'avversario non può evocare all'interno del cerchio del dominio mentre la velocità di movimento e di attacco degli alleati presenti all'interno aumenta.

Referenze[]

Rappresentato in:
  • Tamiyo, Collezionista di Racconti
  • Tamiyo, Ricercatrice sul Campo
  • Tamiyo, Saggia Completata
  • Tamiyo, Saggia della Luna
Mostrato in:
  • Catalogare
  • Completamento di Tamiyo
  • Decreto di Norn
  • Entrata Esplosiva
  • Forza Lunare
  • Guanto di Selenicore
  • Imprigionare nella Luna
  • Perforamagie
  • Prologo della Phyresis
  • Rivelazione di Tamiyo
  • Salvaguardia di Tamiyo
  • Stretta del Pretore
  • Strimpellibrì
  • Tagliare Corto
  • Velo dell'Estate
  • Verdetto di Avacyn
Carte associate:
  • Diario di Tamiyo
  • Immobilizzatore di Tamiyo
  • Notebook di Tamiyo
  • Registro di Tamiyo
Testi di colore:
  • Fonte del Progresso
  • Luna Alpina
  • Mistico Lunare
  • Prosperità
  • Rivelazione alla Relittopoli
  • Scansare
  • Studiare le Pagine
  • Talismano della Curiosità

Galleria[]

Galleria

Curiosità[]

  • Ogni volta che Tamiyo usa la magia di una delle sue pergamene, chiede silenziosamente perdono poichè le considera sacre e, utilizzarle come semplici strumenti le sembra sempre un po' blasfemo.
  • A differenza di Ugin, Tamiyo crede che i piani del multiverso siano infiniti.
  • Tamiyo sembra avere circa trent'anni, ma la sua età non è chiara.
  • Tamiyo era considerata la "preferita" di Elesh Norn tra i planeswalker completati.
  • In Epilogue 2: Bring the End, Part 2 viene rivelato che Tamiyo era una dei pochi ad aver studiato i Fomori e che fu lei a narrare a Jace la storia della misteriosa creatura che dormiva all'interno del caveau di Crocevia Tonante.

Articoli correlati[]

Collegamenti esterni[]

Espansioni Blocco di Kamigawa (Campioni di KamigawaTraditori di KamigawaLiberatori di Kamigawa) • Kamigawa: Dinastia NeonL'Avanzata delle Macchine
Luoghi KakuriyoUtsushiyo (TowabaraAccademia MinamoTakenumaMontagne di SokenzanForesta JukaiOtawaraTowashi)
Storia Guerra dei KamiEra degli Stati FrammentatiEra Moderna
Nativi Kaito ShizukiKentoTamiyoLa Viandante
Pubblicazioni Il Fuorilegge: Campioni di KamigawaL'Eretico: Traditori di KamigawaIl Guardiano: Salvatori di KamigawaThe Kamigawa VignettesPlaneswalkers Guide to Kamigawa: Neon DynastyThe Legends of Kamigawa: Neon Dynasty
Approfondimenti AltroEventiGruppiLuoghiPersonaggiRazzeVisitatori


Attuali Ajani Criniera d'OroAngrathAminatouArlinn KordAshiokBasri KetChandra NalaarDarettiDavriel CaneElspeth TirelEstridGarrukGeyadrone DihadaGristJace BelerenJared CarthalionJiang YangguKaito ShizukiKasminaKayaLiliana VessMu YanlingNiko ArisOkoQuintorius KandRal ZarekSorin MarkovTacenda VerlasenTeyo VeradaTezzeretUginVivien ReidIl Più Sfortunato
Scintilla persa Azor ICalixHuatliKarnKioraKothLa ViandanteNarsetNahiriNicol BolasNissa RevaneOb NixilisRaviRowan KenrithSaheeli RaiSamutSarkhan VolSlobadTeferi AkosaTyvar KellVenserVerdimanicheVraskaWill Kenrith
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