Magic: the Gathering Wiki
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Tae Jin era un giovane seguace di Shu Yun dei Jeskai di Tarkir. Dopo la Caduta dei Khan si unì al Clan Ojutai, ma in segreto divenne un guerriero in grado di usare il potere del fuoco spettrale.

In cerca di Yasova[]

Tae Jin si mise in viaggio nel territorio sotto il controllo di Atarka, in cerca di Yasova. Ferito, svenne e si svegliò, spiegando a Yasova che tre mesi prima, il suo maestro aveva fatto un sogno e gli aveva detto che lui era destinato a compiere un lungo viaggio. Ojutai aveva distrutto gli archivi che Shu Yun aveva conservato per moltissime generazioni perché voleva distruggere i ricordi del passato e dei loro antenati, così che i popoli imparassero solo ciò che volevano i signori dei draghi. Tae Jin si presentò e raccontò la sua storia. Venne interrotto dall'arrivo del drago del Clan Ojutai che lo stava inseguendo, condannato a morte per sacrilegio.

Ciò che è invisibile[]

Combatterono contro il drago e quando furono in difficoltà il drago di Atarka che li stava seguendo apparve e attaccò l'altro drago. Approfittando della battaglia, il gruppo si allontanò e Yasova ordinò di proseguire verso la tomba di Ugin.

Mentre camminavano, Naiva chiese a Tae Jin come potevano esistere altri mondi. Il guerriero rispose che aveva fatto la stessa domanda al suo maestro ma nemmeno lui conosceva la risposta.

Raggiunsero un punto per accamparsi. Lui Raggiunse Naiva che era stata messa di guardia e lei lo informò che la tomba di Ugin era a solo qualche giorno di cammino. Ugin era morto, ma Tae Jin disse che il suo maestro credeva che le tempeste che generavano i draghi erano aumentate di potenza e ciò significava che parte dell’essenza dello Spirito Drago resisteva ancora, e aveva trovato la forza per mettersi in contatto. Era quello il motivo per cui l'aveva inviato lì. Il drago di Atarka attaccò Tae Jin, che evocò una lama spettrale e tagliò di netto il ventre ricoperto di scaglie. I tre vennero raggiunti da Yasova e Fec e dal momento che il drago era già ferito, riuscirono ad avere la meglio. Naiva andò ad aiutare Tae Jin e chiese che arma fosse quella che aveva usato. Prima che lui potesse rispondere, Yasova intervenne e gli disse che lui portava il marchio del drago di un guerriero del fuoco spettrale. Sapeva che Shu Yun aveva stretto un accordo secondo il quale tutti i guerrieri del fuoco spettrale sarebbero morti in cambio della vita di tutti gli altri Jeskai e chiese come fosse possibile la sua esistenza.

Far sopravvivere le vecchie tradizioni[]

Sotto minaccia di Yasova, Tae Jin spiegò che sua madre era una scriba al servizio di Shu Yun, prima della Caduta dei Khan, che sopravvisse all’epurazione di Ojutai e dedicò la propria vita a salvare ciò che poteva della storia e della conoscenza Jeskai. Ben pochi girovaghi ed esploratori riuscirono a fuggire e nascondersi nelle montagne, ma quelle persone erano tutto ciò che rimaneva delle vecchie tradizioni del suo clan. Sua madre lo inviò nelle terre selvagge per studiare con l’uomo che successivamente divenne il suo maestro e che gli insegnò ciò che sapeva in modo che la sua conoscenza non andasse perduta. Lo aveva inviato da lei per un motivo: nella visione che il suo mentore aveva ricevuto, lo Spirito Drago gli disse che era giunto il momento di condividere la storia narrata ai loro antenati Jeskai. Fec si avvicinò e avvisò che c'era una tempesta draconica in arrivo. Il gruppo si mise al riparo in un rifugio nelle rocce e le gemelle si occuparono di Tae Jin. Discussero sulle tradizioni e sulla sovranità dei draghi finché Yasova tornò e disse al guerriero di continuare la sua storia.

Tae Jin concluse il racconto con l'arrivo di Ugin su Tarkir. Non sapeva altro. Yasova disse che la tomba di Ugin li stava richiamando per poter terminare la storia e spiegò che diciotto anni prima, fu testimone di una battaglia nei cieli che si concluse con la morte di Ugin; quella battaglia pose fine al Tarkir che aveva sempre conosciuto e portò tutti i clan sotto il dominio dei draghi. Quel giorno, c’era un altro drago che dopo la fine dello scontro con Ugin non volò via, ma semplicemente svanì. Naiva disse che era impossibile, ma sua nonna replicò che era possibile se esistevano altri piani e pochi potenti individui che potevano camminare tra essi passando da un mondo ad un altro. Inconsapevolemente aiutò Nicol Bolas a uccidere Ugin. Ma credeva che gli edri evocati da Sarkhan Vol avessero conservato l’essenza di Ugin. Era sicura che lo Spirito Drago stesse cercando di mettersi in contatto con loro e quelle visioni erano un avvertimento. La loro conversazione venne interrotta da Mattak, che stava cercando Yasova.

Sangue e fuoco[]

Atarka raggiunse il suo gruppo e uccise Darka. Venne notato dal drago che lo riconobbe come straniero e gli disse di raccontargli una storia mentre banchettava. Mentre si avvicinava, Tae Jin si preparò a evocare le lame di fuoco spettrale nelle sue mani, ma venne fermato da Yasova. Dopo che finì di narrare la sua storia, Atarka disse che esisteva una sola legge: mangiare. Si rivolse a Yasova e disse che poteva tenere con sè Tae Jin, poi volò via.

Dopo la partenza di Atarka, Yasova si avvicinò a Tae Jin e chiese della storia che aveva raccontato: era stata simile a quella che aveva narrato di Ugin, ma non era la storia dello Spirito Drago. Lui spiegò che inizialmente voleva raccontare della caduta dei Khan, ma poi un'altra storia gli era giunta alla mente tramite un sussurro e aveva narrato quella. Yasova disse che quello era un nefasto avvertimento: dovevano raggiungere velocemente la tomba di Ugin.

Un estraneo familiare[]

Arrivati vicini alla tomba di Ugin, Tae Jin chiese degli edri, scoprendo che proteggevano le ossa dello Spirito Drago. Osservò il fondo del baratro e disse che non aveva mai pensato che Ugin potesse essere così grande, aveva sempre creduto che fosse della stessa dimensione dei signori dei draghi. Baishya spiegò che Ugin era più grande perchè era il progenitore di tutti i draghi di Tarkir. Yasova decise di dividere il gruppo e Tae Jin rimase insieme a Mattak, Oiyan, Rakhan e Sorya, che ricevettero l'ordine di proteggerlo da eventuali assassini del suo ex clan.

Successivamente, Tae Jin e i suoi compagni si rifugiarono dentro una caverna sacra dei Temur.

Ciò che non è scritto adesso[]

Dopo la partenza di Nicol Bolas, Tae Jin si riunì agli altri, dicendo a Naiva che ricambiava i suoi sentimenti. Dopo che il gruppo si spostò in un luogo sicuro, Yasova lo invitò a rimanere alcuni mesi per guarire completamente dalle sue ferite, per poi tornare per tramandare le conoscenze dei Jeskai.

Referenze[]

Rappresentato in[]

  • Studioso di Ojutai
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