Magic: the Gathering Wiki
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Niko Aris è un mago umano che usa il mana blu e bianco, originario di Theros. In passato era anche un potente planeswalker.

Descrizione[]

Il Mago dei Frammenti[]

Abilissimo atleta, esperto soprattutto nel lancio del giavellotto di Theros, è in grado di evocare frammenti di energia magica simili a specchi, che possono essere plasmati per formare armi di varie dimensioni da scagliare contro gli avversari. Possono fungere da semplici lance o pugnali per perforare oppure per svolgere altri compiti. Ogni frammento può venire intriso del potere di assorbire il primo essere vivente con cui viene a contatto (ad eccezione di Niko) e trasportarlo in uno spazio extradimensionale per un periodo limitato. Può intrappolare un nemico in un momento cruciale di una battaglia, trattenere una persona per un interrogatorio o anche salvare un alleato da un pericolo. Il malcapitato all'interno dei suoi frammenti non è in grado di influenzare il mondo circostante; le uniche azioni che possono essere compiute sono osservarlo e parlarci, come se si trovasse dietro a una spessa lastra di vetro. I frammenti non sono però in grado di trattenere nessuno per sempre: una persona normale può riuscire a liberarsi in pochi minuti, mentre a un nemico più potente bastano pochi secondi. Come suo primo viaggio planare arrivò su Kaldheim, dove contribuì a fermare la Collisione dei Reami causata da Tibalt.

Perse la sua Scintilla del Planeswalker nella Grande Mietitura e circa due anni dopo l'Invasione di Nuova Phyrexia si unì al gruppo di salvataggio di Nashi dalla Casa di Duskmourn.

Storia[]

Primi anni[]

Un destino già scritto[]

Nei suoi primi anni di vita, un oracolo predisse a Niko un grande futuro: il suo destino era diventare un grande atleta, un giavellottiere che non sarebbe mai stat* sconfitt* e che non avrebbe mai sbagliato un lancio. Niko si allenò e affrontò competizioni per anni e, durante tutto quel periodo, sentì racconti e canzoni di eroi che lottavano per proteggere gli altri; tutto ciò l’ha spinto a mettere in discussione il proprio destino. Alla fine, durante un'edizione dei Giochi di Iroas, Niko decise di sfidare quel destino e, sorprendendo tutti, perse intenzionalmente una competizione. Comprendendo di avere la capacità di controllare il proprio destino, Niko scelse un nuovo percorso di vita: divenire un eroe, come era stato da sempre nei suoi sogni. Anche se desidera combattere per la giustizia, salvare vite e cambiare la storia per il meglio, Niko comprese rapidamente che nella vita reale non esiste una netta distinzione tra bene e male.

Accensione della Scintilla[]

Quando la dea del destino Klotys emerse dall'Ade, una delle sue prime azioni fu di sguinzagliare i suoi seguaci per localizzare e rimettere sul giusto percorso tutti i mortali che avevano osato tentare di eludere o modificare il proprio destino. Niko venne quindi raggiunt* da uno degli agenti della dea e durante lo scontro, in un istante di paura e di ribellione, la sua scintilla si accese e venne trasportat* al sicuro da ogni essere legato al piano di Theros.

Kaldheim[]

Dei differenti[]

Il primo viaggio tra i piani di Niko lo portò su Kaldheim, nel reame di Bretagard. Infreddolito, venne trovato e si unì al gruppo dei guerrieri Kannah guidati da Fynn Cacciaserpenti diretti verso Faucesporgente per una missione urgente: scoprire i segreti delle inquietanti visioni del loro leader. Niko venne rapidamente accettato e affidato alle cure di Kjell. Arrivati a destinazione si unirono ai Cercapresagi sotto il comando di Orhaft Schienapietra ed entrambi i clan rispettarono la legge della tregua d’onore. Mentre Fynn e Orhaft parlavano in privato tra loro, i guerrieri di entrambe le parti furono spinti al conflitto da Birgi, la dea della vanità, per mostrare al mago degli specchi la natura dei loro modi. Mentre tentava di fermare i combattimenti, Niko individuò una coppia di valchirie e, dalle storie che aveva sentito, capì che erano state attirate lì da una morte imminente. Per evitare ciò, Niko intrappolò in uno dei suoi frammenti la mietitrice Avtyr. Consapevole di non poter mantenere a lungo la sua trappola, corse a cercare l'aiuto dei leader dei clan. Mentre Fynn metteva fine ai combattimenti, Orhaft disse a Niko che lui faceva parte della visione del condottiero dei Kannah ed era stato visto come un oscuro presagio: la distruzione lo seguiva ovunque sia lì che a Starnheim. Spiegò che Vie dei Presagi, portali tra i reami, si stavano verificando con maggiore frequenza, il che indicava l'inizio di una Collisione dei Reami. Niko obiettò che ciò non significava che fosse lui la causa e si offrì di andare nel reame delle valchirie per cercare risposte e avvertirle del pericolo in arrivo. Orhaft decise di fidarsi di lui e con la promessa che arrivato a destinazione avrebbe liberato la valchiria, il mago degli specchi viaggiò tra i reami usando la nave del Cercapresagi.

Niko e le valchirie[]

Arrivato a Starnheim, Niko entrò nella Sala delle Valchirie e si unì brevemente agli eroi che partecipavano all'eterno banchetto. Si diresse poi verso le valchirie raccolte e le avvertì delle visioni di Fynn e della distruzione imminente del loro reame a causa di Koma. Anche se l'ascoltarono, le creature alate non diedero peso alle sue parole: era impossibile che venissero colte di sorpresa nel loro reame. In quel momento una ferita Avtyr, che si era liberata dalla sua prigione durante il viaggio ma aveva avuto difficoltà a tornare nel suo regno, apparve e pronunciò parole di rabbia e accuse verso di lui. Consapevole che doveva convincere in fretta tutte le valchirie della sua onestà Niko decise di rivelare il segreto della sua magia: se qualcosa incideva o frantumava il frammento chiunque fosse stato imprigionato si sarebbe liberato; più trappole richiedevano la sua attenzione meno tempo poteva mantenerle attive e se si dimenticava di un prigioniero dopo un po’ di tempo la magia svaniva da sola. Le sue azioni non l'avevano mai messa in pericolo. Le altre valchirie si voltarono verso Avtyr, le cui accuse ed esperienze sembravano non danneggiare, ma bensì aiutare la causa del loro "ospite". La conversazione venne interrotta dall'apertura di una via dei presagi da cui arrivò Koma. Combattere o fuggire contro la serpe del Cosmo era impossibile, ma Niko disse che avevano ancora un'opzione: farla tornare dentro il portale. Per realizzare il suo piano era necessario che le valchirie volassero vicino alla serpe per attirare la sua intenzione e farsi inseguire e in caso di pericolo lui avrebbe usato i suoi frammenti di specchi per proteggerle. Koma cadde nella loro trappola ma la Collisione dei Reami (causata da Tibalt) era iniziata.

Battaglia per Bretagard[]

Arrivati su Bretagard, Niko e le valchirie aiutarono ad affrontare le orde di demoni, troll, giganti del gelo e del fuoco e draugr che avevano invaso il reame degli umani. Niko fece la conoscenza di Kaya e si presentò a sua volta. La loro conversazione venne interrotta dall'arrivo di Varragoth che, nonostante le numerose ferite e con Tyvar Kell appeso alla sua schiena, iniziò a farsi strada verso Kaya. Niko provò a fermare il demone con la sua magia ma senza risultato, Tyvar però riuscì a conficcare la sua lama in una delle ali del demone e a dare a Kaya l'occasione che le serviva per ucciderlo.

Dopo che Halvar mise fine alla Collisione dei Reami grazie alla Spada dei Reami, Niko si unì a Inga, Arni, Sigrid, Fynn, Harald Kell, Kaya e Tyvar. Il gruppo parlò della fine della guerra e Niko ascoltò in silenzio. Quando però sentì Kaya parlare di un mostro che si era spostato oltre i reami di Kaldheim, Niko chiese se tra quei mondi ci fosse anche Theros, facendole capire di non essere consapevole della sua natura di planeswalker. Kaya rispose che loro due avevano qualcosa di cui discutere.

Duskmourn: La Casa degli Orrori[]

Perdita della scintilla[]

Niko fu uno dei numerosi planeswalker che persero la scintilla dopo la fine dell'invasione. Ciò lo lasciò arrabbiato, amareggiato e depresso per aver perso la libertà che la sua scintilla gli offriva, non sopportando di dover dipendere da altri per essere libero. Bloccato su Kaldheim viaggiò per un po' insieme a Tyvar.

Verso Duskmourn[]

Due anni dopo la fine dell'invasione, mentre Niko vinse uno scontro di lancio dell'ascia contro Trygve, venne raggiunto da Tyvar e Kaito Shizuki che chiesero il suo aiuto per salvare Nashi, il figlio adottivo di Tamiyo. Sentendo l'elfo parlare dei pericoli presenti il mago degli specchi commentò che non poteva lasciare tutto il divertimento ai planeswalker e accettò di aiutarli.

Arrivati su Ravnica attraverso una Via dei Presagi i tre incontrarono Zimone Wola che si unì a loro e li portò da Niv-Mizzet. Oltre al Mentefiamma incontrarono Etrata e Alquist Proft che avrebbero monitorato la situazione della porta ricoperta di strani simboli su Ravnica e si riunirono alla Viandante, Yoshimaru e Aminatou. Dal momento che quest'ultima era legata al destino, ciò che Niko odiava, non gradì vederla. Tuttavia, la bambina si rifiutò di andare con loro dicendo che quello che li aspettava dall'altra parte sarebbe stato infinitamente più pericoloso se fosse riuscito a catturarla. Davanti alla confusione degli altri Aminatou spiegò che la sua magia e quella della Casa si deviavano a vicenda e ciò le permetteva di dargli dei gettoni del destino che avrebbero permesso loro di vedere visioni del futuro quando avessero preso una decisione che avrebbe portato alla loro morte, ma avvertì che funzionavano solo una volta per ogni singola persona. Le sue parole fecero infuriare sia Niko che Tyvar che l'accusarono per non aver dato prima quell'aiuto durante l'invasione permettendo le numerose morti e l'inizio della guerra. La bambina replicò che anche quando era ancora una planeswalker il suo potere non funzionava in quel mondo, che lei non privava le persone delle scelte, ma avvertì Niko che se non avesse preso il suo dono uno di loro sarebbe sicuramente morto. Dopo che gli ultimi preparativi vennero completati Niko, Tyvar, Kaito, Himoto, la Viandante e Zimone attraversarono la porta ed entrarono nella Casa.

Dentro la Casa[]

Collected CompanySPGART1

Gruppo di soccorso.

Una volta entrati il gruppo scoprì che la porta era svanita e che l'interno della Casa era diverso rispetto ai filmati dei droni di Nashi. Decisero di esplorare restando uniti, ma un urlo di aiuto spinse Tyvar ad allontanarsi seguito da Zimone. Niko lanciò uno dei suoi specchi per fermarli, ma lì mancò. Ciò lo lasciò incredulo e affermò che lui non sbagliava mai. La Viandante disse che non era stato lui a mancarli, ma che la porta svanita si era spostata evitando il suo frammento. Mentre valutavano cosa fare persero anche Kaito che cadde in una trappola sotto il pavimento, svanendo. Nonostante i tentativi dei due di tornare indietro per riunirsi ai compagni, non ottennero progressi a causa dei cambiamenti mutevoli della Casa. Quando furono sul punto di affrontare un lamide vennero fermati da uno sconosciuto che offrì una distrazione e si unì a loro. Si presentò come Winter e alle loro domande rispose che era un abitante della Casa e una volta che essa ti prendeva, non c'era nessun altro posto dove andare: adesso appartenevano a Duskmourn.

Winter's InterventionART1

"Ci possiamo fidare?" sussurrò Niko guardando lo sconosciuto. "Non lo so," rispose la Viandante, "ma è molto più amichevole della creatura che ci stava inseguendo."

portò in un salottino con un'andatura dondolante, evitando attentamente i motivi delle tarme intessuti sul tappeto sbiadito e Niko notò i movimenti precisi di Winter, realizzando che nulla in lui era così casuale come sembrava. L'altro li avvertì di non calpestare le falene, spiegando che la Casa in cui si trovavano era viva e cacciava coloro che si trovavano al suo interno: attirava le persone all'interno, le isolava e poi dava loro la caccia con i suoi orrori. Quando i due spiegarono che non erano stati attirati, ma erano entrati volontariamente per cercare Nashi, la sua risposta spinse la Viandante a puntargli la spada alla gola per poi abbassarla lentamente. Dopo che il barlume di lei apparve come un piccola manifestazione di uno spirito drago luminoso, Winter spiegò che rappresentava le sue speranze e i suoi sogni e consigliò di seguirlo nella speranza che li avrebbe portati dai loro amici dispersi perduti. Niko chiese dove fosse il suo barlume o quello del superstite ma l'altro si limitò ad alzare le spalle senza rispondere.

Il salvataggio[]

Seguendo il barlume Niko, Winter e la Viandante attraversarono la Casa senza ostacoli e ciò allarmò il warlock che avvertì gli altri che se la Casa li stava lasciando passare doveva avere altro in programma per loro. Come per smentirlo un intermispettro iniziò a emergere da uno specchio ma venne catturato da uno dei frammenti di Niko. Dopo la sala degli specchi, attraversarono una sala da ballo vuota e riecheggiante il cui soffitto era nascosto da una solida massa di ragnatele che pulsavano e tremavano come se qualcosa di invisibile si muovesse sopra di loro, consapevole della loro presenza ma li lasciò passare senza attaccarli. L'ambiente intorno a loro cambiò e si ritrovarono in una foresta dove videro Nashi ed i suoi amici prigionieri e circondati da un gruppo di viminidi. La Viandante attaccò da sola per liberarli e consumò il gettone del destino di Aminatou.

Shardmage's RescueART1

"Con un movimento di polso, Niko frantumò il viminide e mise rapidamente al sicuro Nashi.

Comprendendo l'errore agirono come una squadra con Niko che lanciò il frammento dello spirito liberandolo contro le creature di legno e un secondo frammento che usò per mettere al sicuro i nezumi. Winter spiegò che quegli esseri temevano il fuoco e sfruttando la paura dei loro nemici, il gruppo ebbe la meglio. Dopo il salvataggio Nashi spiegò che aveva scoperto dove si trovava l'eco della madre. Subito dopo Il giovane guidò il gruppo più in profondità nell'ignoto.

Il tradimento[]

Seguendo Nashi il gruppo viaggiò attraverso diversi ambienti naturali per poi arrivare a una caverna dove videro un gruppo di persone e tre prigionieri. Winter avvertì che si trattava del Culto di Valgavoth e spiegò che davano la caccia ai superstiti, sia che fossero nati su Duskmourn o arrivati da altri mondi attraverso le porte, per catturarli in modo da convertirli o consegnarli a Valgavoth per farli consumare dal demone. Niko commentò con sarcasmo e Winter replicò che i cultisti erano peggio di tutti gli altri orrori della Casa.

Il gruppo osservò la scena, ma quando la ragazza accettò di farsi convertire, Niko si fece avanti per aiutarla seguito dalla Viandante. Prima che lo scontro iniziasse Winter tradì i suoi compagni: ciò costò la vita agli amici del nezumi; mentre Niko, Nashi e la Viandante vennero addormentati e imprigionati.

Fine dell'orrore[]

Dopo che i tre si svegliarono, Niko chiese a Nashi se stesse bene. Il nezumi rispose che tutti i suoi amici entrati nella Casa con lui erano morti, l'avevano seguito perchè non volevano lasciarlo solo mentre cercava sua madre e si sentiva responsabile per aver causato la loro fine. Il mago degli specchi replicò che era stata un loro scelta e che i colpevoli erano coloro che avevano rubato la pergamena di sua madre. Vennero interrotti dal capo dei cultisti che provò senza successo a convertirli per poi mostrare l'eco di Tamiyo prigioniera in una trappola per spiriti: rivelò che stavano sottraendo le sue storie per trasmetterle a Valgavoth e mostrandogli dove posizionare le porte sugli altri piani per diffondere la sua influenza oltre Duskmourn.

Betrayer's BargainART1

"Hai sacrificato la tua amica per ottenere il desiderio del tuo cuore?"

Durante la conversazione Valgavoth rivelò la sua presenza per ricompensare Winter delle quattro vite che gli aveva offerto. Sentendo quelle parole e, dal momento che loro erano solo in tre, Niko comprese che il warlock aveva sacrificato la sua amica al demone. Winter replicò che una volta passato abbastanza tempo su Duskmourn, anche il mago degli specchi avrebbe fatto qualsiasi cosa per ottenere la libertà. Subito dopo avanzò per entrare nella porta che lo avrebbe portato verso un altro mondo. In quel momento Tyvar e Zimone, camuffati grazie alla magia dell'elfo. riuscirono a liberare i compagni. Nello scontro che seguì, Niko lanciò uno dei suoi frammenti verso Winter, impedendogli di fuggire, poi vide la sua morte per mano di un cultista consumando il suo gettone del destino. Si allontanò danzante prima che il cultista potesse afferrarlo, lanciando una scheggia che ricoprì l'uomo di magia scintillante e cambiando il suo fato. Mentre i quattro continuavano lo scontro con i cultisti e il loro signore, Nashi recuperò la peramena di sua madre. Anche se ebbero la meglio sui servitori non riuscirono a sconfiggere Valgavoth che stava per colpire la Viandante. In quel momento arrivò Kaito che ferì il demone con un attacco a sorpresa. Approfittando del vantaggio, Niko e suoi compagni riuscirono a fuggire dalla Casa grazie ad una Via dei Presagi artificiale temporanea creata da Alquist Proft.

Dopo il salvataggio di Nashi, Niko e Tyvar decisero di andare a Strixhaven con Zimone perchè interessati a partecipare a Torre del mago.

Referenze[]

Rappresentato in:
  • Niko Aris
  • Niko, Luce di Speranza
Mostrato in:
Carte associate:
  • Salvataggio del Mago dei Frammenti
Testi di colore:
  • Specchio del Vuoto

Galleria[]

Galleria

Curiosità[]

  • Niko è un personaggio non binario, per tanto non si identifica come maschio o femmina.
    • Tuttavia, nelle storie di Kaldheim si usa l'appellativo maschile per indicarlo.
  • Niko è prima un atleta e solo secondariamente un mago, divenendo quindi il primo planeswalker legato al mana blu a non essere completamente associato alla magia.
  • Parte del motivo della creazione di Niko era illustrare un planeswalker allineato al blu che si concentra maggiormente sulla pratica invece che sulla conoscenza.
  • Niko è il primo mortale ad aver messo piede a Starnheim da vivo.

Collegamenti esterni[]

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Storia Age of TraxBirth of the PoleisSottomissione dei TitaniGuerra di Akros
Nativi CalixGideon JuraNiko ArisXenagos
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