Niambi è una chierica di Dominaria, figlia di Teferi e Subira. Sposata con Denik ha due figli, Kequia e Mabutho.
Guaritrice Fedele[]
Nata circa un decennio dopo la Riparazione, Niambi è cresciuta sostenendo il padre e proteggendolo da tutti coloro che lo odiavano per aver perduto la loro patria natia. A quasi cinquant'anni, Niambi risulta esteticamente più anziana del padre
Fedele seguace della religione di Femeref, che venera il sole, Niambi ha studiato la storia di Zhalfir per poter comprendere di più delle sue origini e aiutare la sua famiglia. La sua mente acuta le ha permesso di comprendere più a fondo nozioni riguardo le antiche tradizioni di Zhalfir.
Dominaria[]
Insieme a suo padre, Niambi entrò nel monumento nel deserto di Tivan. A cinquant’anni lei era ancora forte e capace, ma procedeva comunque con cautela. Avanzarono nella caverna, fino a raggiungere il primo incrocio dove vennero attaccati da un automa. Teferi lo distrusse e Niambi si avvicinò per studiarlo; lo riconobbe dalle rune, lo aveva già distrutto una volta, in una delle loro precedenti visite perché quelle macchine si riparavano tra loro. Arrivarono nella camera centrale e osservarono la griglia di quadrati sulla piattaforma centrale e i blocchi fluttuanti; la sua nuova teoria riguardava questi ultimi. Usando il suo bastone, suo padre colpì i blocchi nelle varie sequenze che lei suggeriva, ma non ottenne nessun risultato. Lui continuò a provare usando la sua magia per difendersi dalle trappole che venivano attivate e da altri automi che li avevano raggiunti. Non riuscirono a risolvere l'enigma e furono costretti ad andarsene.
Tornati al loro accampamento nell’oasi, Niambi chiese perchè Urza avesse reso tutto così difficile dal momento che avrebbe dovuto sapere che un giorno avrebbe avuto bisogno dell'artefatto custodito dentro il monumento. Teferi spiegò che Urza non aveva amici: aveva delle cavie da laboratorio e quelli che erano abbastanza potenti da essere visti come esseri senzienti. Vide la Cavalcavento e incontrarono Jhoira e il suo equipaggio, che li informarono di voler uccidere Belzenlok; avevano bisogno dell'aiuto di Teferi per entrare all’interno della Fortezza. Niambi convinse suo padre ad accettare il loro aiuto e spiegò la sua teoria sul rompicapo centrale del monumento. Quel giorno l'avevano messa in pratica, ma non aveva funzionato.
Tornarono nella camera centrale del monumento. Jhoira le diede ragione sul significato matematico dei movimenti dei blocchi fluttuanti, ma non avevano tenuto conto che Urza non giocava mai seguendo le regole. Tutti insieme collaborarono per risolvere l'enigma e al contempo difendere tutti dagli attacchi degli automi. Ottenuto l'artefatto, il monumento iniziò a crollare e, arrivati alla Cavalcavento, Niambi venne spinta da suo padre verso Tiana, che la portò in volo sulla nave. Riportata dalla sua famiglia, Niambi salutò suo padre che partì con Jhoira.
Dominaria Unita[]
Uniti nel dolore[]
All'alba dell'Invasione di Nuova Phyrexia, Niambi incontrò i Gatti Guerrieri degli Efravan quando giunsero alle porte di Femeref dal Grande Deserto in cerca di rifugio. Parlando con la loro leader, Zar Ojanen Niambi scoprì che tra di loro vi erano delle femmine incinte, compresa la sorella Pallar e che quindi tornare nel Grande Deserto sarebbe significato la morte dei nascituri, così decise di perorare la loro causa. In quanto Oratrice Rinomata presso il Consiglio delle Voci, cercò di convincere i magistrati a far entrare gli efravan entro le mura della città, ma in molti erano preoccupati dalle sempre più frequenti apparizioni di agenti domienti in ogni angolo di Dominaria e il ricordo di una loro alleanza con Yawgmoth durante la prima invasione era ancora vivo nelle menti di alcuni magistrati, scuse abbastanza forti da bocciare la mozione.
Niambi tuttavia non si arrese e riuscì a convincere Zar ad aspettare abbastanza a lungo da permetterle di convincere Sidar Teshunda, il leader del Consiglio delle Voci, a comprendere che erano tutti vicini dinnanzi alla tragedia che stavano per affrontare. Perseverando convinse il magistrato a entrare nel campo Efravan mentre festeggiavano la nascita della figlia di Pallar, Lark, e gli mostrò che anche la sua famiglia non aveva paura di loro. Alla fine il magistrato vide quello che intendeva Niambi e aprì le porte di Femeref ai Gatti Guerrieri, non solo per difenderli dalla minaccia imminente, ma per restare.
Referenze[]
- Rappresentato in:
- Niambi, Guaritrice Fedele
- Niambi, Oratrice Rinomata
- Niambi, Protettrice Amata
- Mostrato in:
- Incontro delle Menti
- Protezione di Teferi
- Teferi, Eroe di Dominaria
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