Neyali è una guerriera ribelle vulshok di Mirrodin a capo di un gruppo di sopravvissuti Mirran.
Avanguardia dei Soli[]
Prima dell'ascesa di Phyrexia, Neyali viveva nella Catena Oxidda come parte della Tribù Elmo, il cui compito era addestrare uccelli a consegnare messaggi tra le tribù Vulshok. Un giorno, trovò un uovo luminoso che sembrava abbandonato dal suo genitore, quindi lo prese per allevarlo, ma non molto tempo dopo i Phyrexiani hanno attaccarono il suo villaggio.
Neyali e il suo uovo furono gli unici sopravvissuti al massacro e vagarono per settimane tra le rovine di MIrrex, alla ricerca di segni di vita. Si disse che doveva andare avanti, per proteggere quell'uovo che era tutto ciò che restava della sua casa. Proprio quando pensava di poter essere al sicuro, si ritrovò circondata dai centurioni di Phyrexia, ma proprio prima che crollasse, la sua dedizione fu premiata: il suo uovo si spezzò, dando vita a una fenice che bruciò con il fuoco stesso della resistenza.
La fenice, che lei chiamò Otharri, ridusse in cenere gli aggressori di Phyrexia per salvare Neyali e condurla a Slagmaw, un campo di resistenza Mirran. I ribelli hanno usato l'esaoro per fabbricare speciali guanti da falconiere per Neyali, conferendo a lei e ai suoi uccelli poteri corrispondenti per colpire e schiacciare il loro nemico comune. Da allora, il suo stormo si è enormemente espanso e le fenici sono diventate un simbolo di speranza per un Mirrodin restaurato.
Phyrexia: Tutto Diverrà Uno[]
Una sopravvivenza disperata[]
Mentre erano in viaggio per Mirrex, durante il cammino sentì lo strillo acuto di Otharri e, consapevole che non avrebbe rischiato di rivelare la loro posizione se non fosse stato per qualcosa di importante, guardò con attenzione la sua gente e si accorse dell'assenza di Reyana, che svolgeva il ruolo di retroguardia. Tornò indietro e arrivò in tempo per salvare la sua amica da una phyrexiana chiedendole perchè non si fosse difesa e l'altra rivelò che si trattava di sua madre. Dopo che i sopravvissuti si fermarono, le due parlarono e dopo averle raccontato la sua storia e aver visto per la prima volta la calma sul viso di sua madre, Reyana chiese se forse i phyrexiani avessero ragione. Neyali fu scossa da una sensazione di orrore e per un breve istante si scoprì a desiderare che l'altra fosse stata infettata dall’Olio Scintillante, per addossare la colpa delle sue parole alla corruzione phyrexiana. Si sentì in colpa per averlo pensato, ma l’alternativa era peggiore: Reyana era arrivata a tali conclusioni da sola. Scegliendo con cura le parole, Neyali disse che la pace dei phyrexiani nasceva dalla perdita della propria coscienza. La donna che l'aveva attaccata per trasformarla non era sua madre, ma un burattino, un’esca con lo scopo di convincerla che la phyresis fosse l’unica scelta logica rimasta a coloro che continuavano a combattere. Era un modo dei phyrexiani per provare a spezzar loro il cuore e lo spirito. La sua amica chiese come facesse a sapere se non fosse impazzita e la vulshok le ricordò che le aveva fatto una promessa quando si erano conosciute: Non l'avrebbe mai abbandonata e qualunque cosa fosse accaduta sarebbe stata sempre al suo fianco. Reyana si congedò senza dire nulla.
Il fuoco della disperazione[]
La mattina seguente Neyali venne informata che la sua amica se ne era andata e aveva lasciato un messaggio per lei chiedendole di incontrarla al Complesso di Recupero. Neyali si chiese se fosse una trappola, ma decise di andarci ugualmente e i suoi compagni andarono con lei. Quando vide la sua amica imprigionata ordinò agli altri di restare nascosti e di scappare in caso di pericolo, ma tre insistettero e andarono con lei. Dopo una breve conversazione le paure di Neyali divennero realtà e i quattro Mirran finirono catturati al posto dell'altra. Reyana spiegò che non voleva morire attanagliata dalla paura, ne vivere la vita come sua madre e che Slobad le aveva promesso la pace e che si sarebbe riunita con le persone che amava. Il goblin phyrexiano si fece avanti e disse a Neyali che le offriva una scelta: loro quattro in cambio di tutti gli altri Mirran che si nascondono lì. La vulshok replicò che Urabrask aveva ordinato di non far loro del male e Slobad rispose che non aveva intenzione di far loro del male, ma voleva solo aiutarli. Lei chiese allora il rilascio anche dei suoi tre compagni e lui acconsentì.
Risorti dalle ceneri[]
Mentre aspettava il suo turno di venire trasformata, Neyali venne liberata da Otharri, mentre tutti i suoi compagni attaccavano per aprire una via di fuga. La vulshok si disse che avrebbe avuto il tempo di rattristarsi in seguito, ma in quel momento doveva pensare a portare via la sua gente.
Referenze[]
- Rappresentato in:
- Neyali, Avanguardia dei Soli
- Testi di colore:
- Mossa dei Custodi Aurei
Galleria[]
Collegamenti esterni[]
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