Magic: the Gathering Wiki
Magic: the Gathering Wiki
Advertisement

Narset è una monaca umana che usa il mana bianco, blu e rosso, originaria di Tarkir ed ex membro del Clan Ojutai. In passato era anche una potente planeswalker.

Descrizione[]

Monaca Trascendente[]

Maestra di arti marziali, allieva e mistica, Narset ha padroneggiato la disciplina mentale ed è in grado di compiere gesta fisiche sorprendenti unite alla sua capacità di annullare la magia usata contro di lei e di intensificare quella degli altri. Nella Prima Linea Temporale fu il khan della Via Jeskai e in molti credevano che vedesse più lontano di chiunque altro e che possedesse un potenziale inesplorato. Comprese il pericolo che il suo piano correva e aiutò Sarkhan nella sua missione, morendo nell'impresa ma permettendo alla storia di venire riscritta. Nella Seconda Linea Temporale, Narset divenne la pupilla del Clan Ojutai, dimostrando un talento senza eguali sia nelle arti marziali che nell'uso della lingua draconica, ma con il passare del tempo Narset cominciò a sentirsi irrequieta. Provava un senso di mancanza, anche se non sapeva esattamente definire di cosa, e cominciò a dubitare del fatto che Ojutai possedesse tutte le risposte alle domande della vita. In seguito scopri le pergamene nascoste del passato del suo mondo e alla fine accese la sua scintilla diventando una planeswalker. Iniziò a viaggiare nella cieca eternità per scoprire nuovi mondi rimanendo però devota al piano natale e per un breve periodo fece parte del Circolo della Storia.

Dopo il ritorno di Ugin, Narset tornò su Tarkir per conversare con lui e lottò al fianco degli abitanti di Ravnica durante la Guerra della Scintilla. Dopo un viaggio di riscoperta delle sue origini su Ikoria tornò su Tarkir durante l'Invasione di Nuova Phyrexia, perdendo la sua scintilla durante la Grande Mietitura.

Storia[]

Primi anni[]

Infanzia difficile[]

Nella Prima Linea Temporale, Narset si unì ai Jeskai quando era molto giovane e, sebbene fosse portata per lo studio e le arti marziali, faceva molta fatica a relazionarsi con gli altri e così veniva spesso derisa da compagni e maestri. La sua mente, credeva, viaggiava ad una velocità maggiore rispetto alle parole e finiva per straparlare o mettersi in ridicolo. I maestri dicevano che viveva in un mondo tutto suo, un mondo nella sua psiche e questo le impediva di concentrarsi.

Ma Narset era testarda e grazie al suo impegno riusciva sempre a vendicarsi di coloro che si prendevano gioco di semplicemente divenendo la migliore in ogni campo. Quando divenne abbastanza grande, intraprese la Via dei Guerrieri Erranti e si mise in viaggio verso i territori degli altri clan, esplorando e osservando Tarkir in una maniera unica che le mostrò quanto il loro mondo fosse crudele e condivise le sue scoperte con gli altri membri del suo clan.

Maestra illuminata[]

Gli anni passarono e col tempo sempre più allievi e maestri Jeskai iniziarono a farle domande sulle sue idee, finché non fu scelta come nuovo khan dagli anziani per i suoi meriti illuminati, ma anche per la sua profonda conoscenza delle tattiche di guerra dei clan nemici. Dal momento che ogni fortezza Jeskai ha il proprio insegnante, la propria scuola di arti marziali e i propri insegnamenti arcani, capitava a volte che potessero nascere dei conflitti tra le fortezze e Narset era l'arbitro finale per ogni conflitto tra i membri del clan o tra le scuole. Era tenuta in grande stima dai membri del clan e i Jeskai hanno goduto di relazioni relativamente pacifiche con gli altri clan durante i quasi dieci anni dalla sua nomina a khan.

Blocco dei Khan di Tarkir[]

I Khan di Tarkir[]

Illuminata[]

Una mattina, dopo le consuete meditazioni di rito presso la Fortezza dell'Occhio Saggio, Narset approfittò della negligenza della sua guardia del corpo Shintan per sgattaiolare lontano ed evitare la sua meditazione personale. Appena lui si girò per accompagnare gli anziani fuori dal giardino, posizionò un fantoccio irriconoscibile dalla distanza da cui Shintan la teneva d'occhio di norma e andò verso gli Annali dell'Occhio Saggio, luogo dove passava molto tempo da quando erano stati trovati qualche tempo prima, nonostante il clima di terrore che imperversava in quel periodo. Gli altri clan erano arrivati a un punto di rottura e lei avrebbe dovuto guidare i Jeskai per sopravvivere all'imminente guerra.

Nonostante ciò, Narset era interessata a studiare gli Annali per via delle storie riguardanti il tempo in cui i draghi ancora terrorizzavano i cieli di Tarkir e i clan erano impegnati a respingere quelle creature piuttosto che farsi la guerra a vicenda. Narset sperava di trovare una risposta per salvare Tarkir all'interno degli Annali e studiando antiche rune venne a sapere dell'esistenza di Ugin, un drago che secondo gli annali possedeva una strana connessione con il piano a un livello molto profondo, ma non riuscì a scoprire molto di più solo, il nome di un altro drago che poteva avere delle risposte: Bolas.

Attentato[]

Dopo aver passato qualche tempo a studiare risalì verso il padiglione vide che Shintan era circondato da otto orchi Abzan e che il suo fantoccio era stato abbattuto. Si nascose per preparare un piano e udì che gli orchi stessero cercando lei. Osservandoli meglio notò che non fossero preparati ad un assalto tra le montagne e che erano dei ripudiati, quindi non erano stati gli Abzan a mandarli. Approfittando dell'elemento sorpresa Narset li attaccò dal suo nascondiglio e sconfisse rapidamente tre degli aggressori, dando a Shintan il tempo di liberarsi e abbattere uno dei suoi carcerieri. I due monaci eliminarono alcuni degli orchi e ne catturarono altri e Shintan le disse che era stato il traditore Taigam a mandarli per vendicarsi di un tentato omicidio nei suoi confronti. Narset confusa rispose che non aveva idea di cosa parlasse ma in cuor suo sapeva che poteva essere stato un altro Jeskai a mandarli in sua vece e quando Shintan le disse che avrebbe informato gli anziani che aveva abbandonato la sua meditazione, lei lo minaccio dicendogli che lui era stato sopraffatto e che questo l'aveva quasi uccisa, indicando il fantoccio.

Gli orchi sopravvissuti furono imprigionati e confermarono la storia, sebbene gli anziani fosse pronti a dire che fosse una menzogna, ma a Narset non importava. Non temeva la morte perché sentiva che ogni abitante di Tarkir era a rischio quanto lei. Il loro mondo era flagellato da guerre senza fine e i clan non facevano altro che cospirare gli uni con gli altri e questo non sarebbe cambiato facilmente. Forse solo Ugin aveva una soluzione, ma il drago era morto o scomparso nel nulla e così se ne andò a meditare lontano dalla fortezza e dai suoi allievi.

Il segno del cambiamento[]

Tempo dopo, mentre si trovava a meditare riguardo le scoperte negli Annali, un kirin solcò il cielo e Narset comprese che doveva trattarsi di un segno. I kirin erano messaggeri di cambiamenti e lei sentiva che quello era giunto per darle una mano a risolvere i suoi dubbi. Si alzò e scese dalla montagna, fino a quando non incontrò uno straniero sofferente che indossava le vesti dei Mardu. Narset gli si avvicinò e l'uomo le chiese se lei fosse una visione o reale, al che Narset rispose che era vera e gli mise una mano sulla spalla per confermare le sue parole. Gli disse che percepiva un'ombra nella sua anima, come se non fosse da solo e l'uomo sembrò rasserenarsi per un momento e, su richiesta di Narset, iniziò a roccontarle la sua storia.

La voce di Ugin[]

Si chiamava Sarkhan ed era un abitante di Tarkir come lei, ma era anche un viaggiatore di terre oltre Tarkir, cosa che illuminò gli occhi di Narset, ma non lo interruppe mai se non per fargli qualche domanda nelle sue pause. Ascoltò tutti i suoi dubbi e paure e le disse dell'Occhio di Ugin, mostrandole un frammento di roccia che portava con sé. Narset lo esaminò e riconobbe su di esso le rune viste negli Annali riguardanti Ugin e capì di aver trovato chi stava cercando.

Narset gli chiese allora cosa sapesse di Ugin e lui le disse solo che Bolas gli aveva detto che era morto, ma che lui comunque continuava a sentire la sua voce che gli chiedeva di guarire ma lui non comprendeva. Narset gli disse che, secondo lei, alla morte di Ugin il piano era stato condannato. Quando l'ultimo drago era caduto, i clan avevano volto lo sguardo tra di loro e che, col tempo, le guerre avrebbero fatto estinguere il piano. Sarkhan disse che allora avevano fallito, ma Narset gli rispose che se udiva ancora la voce di Ugin e che quella stessa voce l'aveva guidato da lei, forse allora c'era una speranza, che lui doveva essere la chiave.

A quelle parole Sarkhan ricordò di aver portato con sé il frammento dell'occhio proprio perché credeva fosse una chiave e lo accese con il fuoco draconico, rivelando ancora le rune su di esso. Narset lo lesse: "Osserva il passato e apri la porta a Ugin". Sarkhan allora si stava per deprimere nuovamente, ma Narset gli disse che dovevano andare nel luogo dove Ugin cadde e così i due si incamminarono verso la Tomba dello Spirito Drago.

La fine di una storia[]

I due attraversarono Qal Sisma, giungendo sino al burrone dove Ugin cadde secoli prima. La loro destinazione era il Fulcro, un punto tra i resti dello Spirito Drago dove la realtà è in continuo mutamento, come se cercasse una forma finale senza mai trovarla. Giunti sul posto, Narset percepì che si trovassero nel posto giusto, dato che stando alle storie che aveva sentito di norma il Fulcro respingeva gli intrusi ma quella volta non stava accadendo e iniziarono a risalire lo scheletro del drago, come guidati dall'edro, quando all'improvviso udì un ruggito alle loro spalle. Narset fu rapida nella risposta ed evitò l'attacco dell'aggressore, che lei non sapeva essere Zurgo, il khan dei Mardu.

Deflecting PalmART1

Narset respinge un attacco di Zurgo.

L'orco chiamò Sarkhan traditore e Narset capì che avrebbe rischiato di rallentare la loro missione e così si offrì di trattenerlo, sebben le sciamano inizialmente rifiutò. La donna affrontò coraggiosamente l'orco, respingendo con forza i suoi attacchi grazie alla sua maestria marziale riuscendo anche a rompergli una mano, ma alla fine l'esperienza e la ferocia del nemico ebbero la meglio e Narset cadde ai suoi piedi morente. Mentre la vita abbandonava il suo corpo, ebbe il tempo di percepire la magia del Fulcro attivarsi, segno che forse vi era ancora una speranza e si lasciò morire.

Draghi di Tarkir[]

La discepola del grande maestro[]
La giovane e il drago[]

Nella Seconda Linea Temporale, Narset crebbe nei pressi di un villaggio in vista del Santuario dell'Occhio di Drago. Fin da bambina aveva dimostrato una mente sveglia e acuta, ma tra le persone si sentiva a disagio e irrequieta, sempre come se non sapesse mai cosa dire o fare e per questo metteva in seria difficoltà sua madre. Un giorno, dopo aver fatto cadere un intero bancone di mele da un negozio del mercato, la madre le ordinò di andarsene e lei andò al fiume da sola. In quel momento, udì una voce nella sua testa che le diceva di "Ricercare l'illuminazione" e di "Puntare alla saggezza". Sul momento Narset si spaventò dato che non vedeva nessuno e così guardò all'orizzonte e qualcosa in lei le fece capire di chi fosse quella voce: del signore dei draghi Ojutai, che le stava parlando dal suo scranno nel Santuario.

Narset scoppiò a ridere e una serie di domande senza risposta inondarono la sua mente, come il fatto che il drago fosse famoso per parlare solo draconico e il fatto che lui stesse parlando proprio a lei. Ojutai le disse che se voleva, poteva insegnarle tutto quello che sapeva, visto che lui sapeva ogni cosa e Narset, colma di gioia, acconsentì, nella speranza di placare la sua mente e il suo cuore con la conoscenza e la disciplina.

Allieva ineccepibile[]

Per tre anni, ogni qual volta lei e la madre andavano al mercato, Narset si presentava al fiume e seguiva da quel punto le lezioni di Ojutai, che affermava di essere il più saggio e antico abitante di Tarkir: posizioni marziali, tecniche di meditazione, rudimenti di lingua draconica, storia, magia. Narset assimilava ogni nozione e insegnamento il drago decideva di impartire a lei e agli altri allievi nel Santuario, tenendo sotto controllo la sua irrequietezza, e sempre mantenendo le distanze fino a quando non ricevette un invito da parte di Ojutai, portato dalla sua dracofona Ishai. L'aviana si complimentò con Narset per le sue abilità e la sua costanza e le consegnò l'invito che Narset accettò senza indugio. Giunta all'Occhio di Drago, poté finalmente allenarsi direttamente sotto Ojutai, gli altri maestri del clan e i sapienti dei cieli, sebbene lei sentisse di essere molto più abile di tutti, draghi compresi.

Il tempo passato presso il santuario l'avrebbe ricordato come il migliore della sua vita, passato a studiare e a migliorarsi sempre di più. In quel periodo la sue irrequietezza era tenuta a freno dallo studio e più imparava più si sentiva vicina a Ojutai, con cui sentiva di avere un legame unico e scalava rapidamente i ranghi del clan. Infine, a soli quindici anni sconfisse Taigam, un altro allievo di pari rango ma che studiava da molto più tempo di lei, in un addestramento e quello fu il momento in cui Ojutai scesa dal suo piedistallo per congratularsi con lei e le conferì il titolo di Maestra, la più giovane mai avuta dal clan. Quelle parole e quel gesto riempirono il cuore di Narset di gioia e mentre osservava i presenti congratularsi con lei per il suo risultato, lei all'improvviso comprese di aver raggiunto il massimo che il clan poteva offrirle. Non vi erano più traguardi da superare, niente più cose da apprendere e così l'irrequietezza tornò.

Scoperte proibite[]

Un anno dopo la sua nomina, Narset decise che doveva andarsene dal Santuario per far tacere i suoi pensieri e così iniziò a scendere dalla montagna e non si fermò fino a quando non notò passaggio nascosto all'angolo del monte, sigillato, che lei aprì con la magia. Felice di aver scoperto qualcosa di nuovo, intraprese il percorso che lo portò sempre più in profondità sino a una stanza piena di pergamene. La vista di nuovo sapere riempì il cuore di Narset di gioia e così prese la prima pergamena e iniziò a leggere, comprendendo rapidamente che quelli dovevano essere archivi antichissimi, qualcosa che secondo le voci Ojutai aveva proibito tempo addietro, ma non poteva trattenersi e così continuò a leggere.

Learn from the PastART1

“Per tutta la vita ho sentito ripetere che il grande Ojutai è onnisciente, ma mi chiedo cosa sapessero i nostri antenati.”

Leggendo dalla pergamena che le sembrava più lunga, Narset fu inondata di informazioni, alcune a lei già note grazie agli insegnamenti di Ojutai, ma alcune delle parti scritte al suo intenro erano nuove o non combaciavano. Clan non guidati da draghi ma da "khan", magie a lei ignote e la testimonianza che prima di Ojutai ci fossero stati molti altri draghi. Le nuove scoperte erano strane, ma avevano riacceso l'entusiasmo di Narset e così decise che avrebbe cercato altre pergamene in altri luoghi e decise di uscire, andando a scontrarsi inaspettatamente con Taigam. L'uomo le disse che non sarebbe dovuta essere lì e che se avesse perseguito in quella ricerca rischiava di essere tacciata come eretica; non la migliore pubblicità per una maestra. Narset tuttavia lo ignorò, anche quando lui le disse che avrebbe detto ogni cosa a Ojutai, la sua sete di conoscenza non poteva essere contrastata.

La verità[]

Narset dunque partì alla ricerca di altri archivi nascosti, localizzandone sia nella Montagna di Cori che a Rivo delle Ruote e ogni pergamena aggiungeva un tassello alla storia antica del piano. Scoprì dell'esistenza di Ugin, fonte della magia e dei draghi del piano, dei clan che precedevano il suo e tutti gli altri e come questi lottassero contro i draghi, ma sentiva le mancasse ancora qualcosa. Giunta infine al Santuario di Dirgur, trovò anche lì un archivio ma sembrava completamente vuoto e saccheggiato, eccetto che per una misteriosa e pesante porta di ferro. La aprì e vi trovò una pergamena che le mostrò l'ultima parte della storia che le mancava.

Lesse di un incontro tra quelli che chiamavano khan a Dirgur, della ricerca di un modo per abbattere i draghi, dell'uomo drago "sar-khan che aveva impedito la morte dello Spirito Drago e dell'interruzione dell'incontro per mano di due draghi dominanti con le loro stirpi, dando inizio alla Caduta dei Khan. Infine, scoprì che uno di quei draghi era proprio Ojutai e a quella scoperta, il suo mondo si infranse e qualcosa si accese in lei tentando di portarla lontano da Tarkir, un nuovo mondo, ma qualcosa la trattenne ancora lì.

L'ultima lezione[]

Da quel momento, Narset sentì come se una forza misteriosa continuasse a cercare di spingerla lontano da Tarkir, ma qualcosa continuava a tenerla ancorata in quel luogo e capì che doveva essere ils enso di colpa che provava nei confronti di Ojutai e così ripercorse la sua strada al contrario sino a quando non si ritrovò lungo la riva del fiume del suo villaggio natale, dove tutto era iniziato e così come allora, Ojutai le parlò dal suo posatoio all'Occhio di Draghi, distante eppure vicinissimo. Il drago le ricordò che dopo aver appreso qualcosa, fosse saggio fermarsi e ragionare e le chiese cosa avesse scoperto. Una parte di Narset era terrorizzata, temendo che Taigam avesse fatto la spia e le conseguenze delle sue parole e azioni, ma una parte di lei credeva che Ojutai, nella sua infinita saggezza e sapienza, avrebbe capito il suo bisgno di sapere e così rispose che conosceva la verità su ogni cosa. Per sua fortuna, Ojutai sembrò essere soddisfatto di quelle parole e le disse che adesso doveva andare avanti, che ogni scoperta la portava più vicina all'illuminazione, dato che c'era sempre qualcosa di nuovo da scoprire.

Quelle parole riempirono ancora una volta il cuore di Narset di orgoglio e di felicità e così, finalmente, si lasciò andare a quella sensazione e lasciò Tarkir, accettando di essere divenuta una planeswalker attraversando per la prima volta la Cieca Eternità.

Integro e non sottomesso[]
Narset lontano da casa[]

Narset viaggiò nel multiverso per poi unirsi in un periodo non ben precisato al Circolo dei Racconti di Tamiyo. Spesso ripensava a tornare su Tarkir in cerca di altri pezzi del puzzle del passato del piano da unire al quadro generale e alla fine decise di tornare sul suo piano nel 4.559 AR, nel periodo in cui Ugin si risvegliò.

Un secondo primo incontro[]

Giunta a Qal Sisma, Narset incontrò uno strano uomo che l'accolse come se i due si conoscessero da sempre. La monaca era confusa ma quando l'uomo disse di chiamarsi Sarkhan e lei gli chiese se fosse il grande Khan o rivendicava solo il suo trono, facendogli capire che aveva già sentito parlare di lui. Lui chiese come faceva a conoscerlo ma Narset ignorò la sua domanda e rispose che doveva trovare Ugin. Sarkhan replicò che lo Spirito Drago si trovava nel canyon ma che temeva che avesse più domande che risposte da offrire e ripete la sua domanda. Narset chiese se lui fosse stato inviato dal signore dei draghi per punirla per la sua eresia e l'altro rispose che non era il servitore di nessuno, che era suo amico o almeno lo era stato un tempo e si augurava di esserlo di nuovo. Notando la sua confusione, lui gli parlò della "prima Narset" e lei gli narrò delle storie che aveva letto che parlavano di lui: lo conosceva attraverso quei racconti e notò che lui non conosceva davvero "lei" ma una "Narset" del tempo che non era stato scritto. Sarkhan rispose che temeva che avesse ragione. Per via del suo tono, lei chiese se in quel "passato" erano stati vicini e lui rispose che sarebbero potuti divenirlo con il tempo ma che ora per lui quella Narset era persa due volte: morta e mai nata. Concluse che adesso c'era solo lei e chiese dove fosse stata.

Narset gli raccontò che aveva scoperto la verità dietro tutti i clan, della Caduta dei Khan e molto altro e che in quel momento aveva viaggiato oltre Tarkir. Sarkhan spiegò che era diventata una planeswalker e che in quel momento su quella valle ne erano presenti tre: loro due e Ugin. Lei disse che doveva parlare con lo Spirito Drago e iniziò a camminare di nuovo allontanandosi da lui e Sarkhan rispose che si augurava che avesse per lei più risposete di quante ne aveva avute per lui e chiese cosa avrebbe fatto dopo. Continuando a camminare Narset rispose che sarebbe andata dagli Atarka in cerca di altre informazioni sul passato del suo piano, che un giorno sarebbe tornata a viaggiare nel multiverso, ma per ora si trovava proprio dove voleva essere.

La Guerra della Scintilla[]

Narset venne attirata su Ravnica dal Faro Interplanare e rimase intrappolata dal Sole Immortale di Nicol Bolas. Accanto a molti altri planeswalker e abitanti del piano, Narset combatté contro gli Eterni dell'Orda Atroce di Bolas guidati da Liliana Vess. Durante l'invasione del piano, fu presente alla riunione dove i leader della difesa di Ravnica si riunirono per mettere a punto una strategia.

Dopo la morte di Rhonas e l'arrivo di alleati di altre gilde, Narset combatté insieme a Tamiyo al fianco di Vorel e delle sue forze Simic. Dal momento che collaborava con Ugin, Narset fermò lo scontro tra Sorin Markov e Nahiri e li convinse a unire le forze per combattere gli Eterni dell'Orda Atroce di Bolas.

Non è noto se Narset rimase per lo scontro finale con Bolas o se fuggì dal piano dopo che Chandra Nalaar disattivò il Sole Immortale.

Dopo la Guerra della Scintilla[]

Dopo la fine della guerra, Narset trascorse un po' di tempo su Ikoria per superare i traumi, dove incontrò anche Vivien Raid. Cercò l'illuminazione sul piano in cui il mana si combinava in modo simile al suo ex clan. Comprò dei libri a Solcanembi, ma venne vista viaggiare soprattutto a Raugrin.

Perdita della scintilla[]

Dopo che la Legione delle Macchine invase Tarkir, Narset combatté contro i phyrexiani per difendere il suo mondo. Dopo la sconfitta degli invasori, fu una dei numerosi planeswalker che persero la scintilla.

Referenze[]

Rappresentato in:
  • Narset della Tradizione Antica
  • Narset Trascendente
  • Narset, Esule Illuminata
  • Narset, Maestra Illuminata
  • Narset, Separatrice dei Veli
Mostrato in:
  • Forza Incanalata
  • Imparare dal Passato
  • Inversione di Narset
  • Palmo della Deviazione
  • Protezione Feroce
  • Quieta Contemplazione
  • Rottura della Scintilla
  • Statua Ancestrale
  • Tamiyo Incontra il Circolo dei Racconti
  • Vortice di Pensiero
Testi di colore:
  • Arazzo dell'Eternità
  • Impostore Scaltro
  • Meditazione Mistica
  • Monaco della Vetta - Picco Mistico
  • Padroneggiare la Via

Galleria[]

Galleria

Curiosità[]

Collegamenti esterni[]

Espansioni Blocco Tarkir: I Khan di Tarkir - Riforgiare il Destino - Draghi di TarkirSet Base 2019L'Avanzata delle MacchineTarkir: La Dracotempesta
Clan Casate Abzan/Clan DromokaVia Jeskai/Clan OjutaiNidiata Sultai/Clan SilumgarOrda Mardu/Clan KolaghanFrontiera Temur/Clan Atarka
Nativi NarsetSarkhan Vol
Eventi Battaglia degli AntichiCaduta dei KhanPrima Linea TemporaleSeconda Linea Temporale
Pubblicazioni Guida per i planeswalkers ai Khan di TarkirLa Guida per i Planeswalker a Riforgiare il DestinoLa guida per i planeswalkers a Draghi di Tarkir
Approfondimenti AltroEventiGruppiLuoghiPersonaggiRazzeVisitatori
Attuali Ajani Criniera d'OroAngrathArlinn KordAshiokChandra NalaarDavriel CaneElspeth TirelEstridGarrukGeyadrone DihadaGristJace BelerenJared CarthalionJiang YangguKaito ShizukiKasminaKayaLiliana VessMu YanlingOkoQuintorius KandRal ZarekSorin MarkovTacenda VerlasenTeyo VeradaTezzeretUginVivien ReidIl Più Sfortunato
Scintilla persa AminatouAzor IBasri KetCalixDarettiHuatliKarnKioraKothLa ViandanteNarsetNahiriNicol BolasNiko ArisNissa RevaneOb NixilisRaviRowan KenrithSaheeli RajiSamutSarkhan VolSlobadTeferi AkosaTyvar KellVenserVerdimanicheVraskaWill Kenrith
Deceduti AltairAntonAzarBaltriceBo LevarBoragorBrandChaneyDack FaydenDariaDomri RadeDovin BaanDyfedEmbereckFaralynFerozFreyaliseGideon JuraGrenfell MorGrinthGuffJaya BallardJeskaKenan SahrmalKentoKhaziKristinaKuthumanLeshracLianaLukkaManatarquaMeshuvelSerraSifa GrentTamiyoTaysirTevesh SzatTibaltUrzaVronosWindgraceWrennXenagos
Ignoto ArzakonCruciusDakkon BlackbladeEskilFatimaFiersGarthGerheartKarshanKazzKrimKrimonLilyMarduk BlackwaterMasrathMezlokMindrelNailahParcherPlatonRafethrasaRamazRavidelSandruuSivitri ScarzamTaishiarTempèTerrent AmeseTessebikThomilThornValdusian TomerVramWorzelYawdenZakk
D&D BahamutEllywick TumblestrumElminster AumarLolthMinscMordenkainenTashaZariel
Speciali ĀAbianB.O.B.CometDuckDungeon MasterInzervaIsona MaiveVaash Vroga
Advertisement