Naktamun è la città di Amonkhet protetta dall'Hekma.
Descrizione[]
La città di Amonkhet[]
Una splendida oasi nel mezzo del deserto di Shefet, solcata dal Luxa e caratterizzata da splendenti e alti edifici dorati, monumenti ai cinque dei, obelischi e campi d'addestramento per accoliti e iniziati ovunque.
Venne ridotta in rovina durante il Conto delle Ere, ma dopo la Guerra della Scintilla i sopravvissuti hanno iniziato a ricostruirla.
Storia[]
Blocco di Amonkhet[]
Lo sterminio[]
A Naktamun si svolse la battaglia tra Nicol Bolas e le otto divinità del piano. Dopo che Bolas riuscì ad attraversare la barriera lanciò una magia che consumò ogni mortale della città sufficientemente cresciuto da camminare. Grazie a ciò le divinità divennero inermi e il drago riuscì a conquistare il piano.
L'era di Bolas[]
Per sessant'anni, gli abitanti di Naktamun proseguirono la loro vita, credendo di fare il giusto per la loro fede e attesero senza mai vacillare che il giorno promesso infine giungesse. Proprio mentre il Secondo Sole era oramai vicino al punto promesso, un gruppo di forestieri apparve in città e diedero inizio a una serie di eventi che avrebbero fatto cadere la città.
L'attacco dei non morti[]
Come era stato predetto ne Il Conto delle Ere, durante l'Era della promessa l'Hekma venne rimosso ma in modo molto diverso da come accennavano le profezie. La barriera venne divorata dallo sciame di insetti della Locusta Divina. I non morti e gli orrori del deserto entrarono in città portando caos e distruzione e iniziarono ad attaccare e uccidere gli abitanti che combattevano per sopravvivere.
L'arrivo degli Eterni[]
Dopo il ritorno di Nicol Bolas, l'era dell'eternità ebbe inizio. Lo Scarabeo Divino guidò fuori dalla Necropoli un esercito di migliaia di Eterni, non morti dei campioni delle ordalie passate, che si lanciarono su ogni abitante di Naktamun che trovavano uccidendo senza pietà e costringendo coloro che ci riuscivano a fuggire dalla città.
La ripresa della città[]
Dopo il Conto delle Ere, la città divenne il centro di comando di Nicol Bolas e dell'Orda Atroce. Qui il Tezzeret aprì il Ponte Planare per trasferire gli eterni su Ravnica e fu sconfitto da Karn durante la Guerra della Scintilla. Successivamente alla sconfitta del drago su Ravnica e alla conseguente disattivazione degli eterni e degli dei corrotti, Hazoret e i sopravvissuti della città, che si erano accampati non troppo distanti dalla capitale tornarono e gettarono all'esterno i resti dell'esercito di Bolas per iniziare la ricostruzione. Hazoret eresse una nuova Hekma per proteggere nuovamente la città dai pericoli del deserto e come manovra di sicurezza nei confronti degli dei corrotti, inattivi ma comunque preoccupanti.
L'Avanzata delle Macchine[]
Difendere la città, difendere il mondo[]
Avvertiti dell'imminente invasione, i sopravvissuti di Amonkhet si nascosero, sperando di sfuggire all'attenzione di Phyrexia, ma ciò si rivelò inutile. Coloro che erano sopravvissuti alla devastazione del loro piano da parte di Nicol Bolas, tuttavia, erano tenaci e pieni di risorse, e non appena si furono ripresi, reagirono con un piano feroce che si basava fortemente su Hazoret, il loro dio protettore, con Djeru come suo fedele luogotenente.
Con loro sorpresa, quando arrivarono a Naktamun, trovarono già lì lo Scarabeo Divino e la Locusta Divina, impegnati con gli invasori. Mentre le orde di non morti degli dei degli insetti distraevano i Phyrexiani, Hazoret usò la sua lancia fiammeggiante per accendere l'olio scintillante nelle vene dei Phyrexiani. Mentre si contorcevano in agonia, Djeru guidò un gruppo di combattenti d'élite per smembrarli, assicurandosi che fossero fuori dai giochi per sempre. Come con altri piani durante quel conflitto, la minaccia esistenziale rappresentata dai Phyrexiani costrinse gli ex nemici a lavorare insieme durante i giorni dell'invasione, ma non oltre. L'unione delle forze di vivi e morti aveva salvato il piano, nonostante l'ennesimo collasso dell'Hekma.
Il secondo dopoguerra, la seconda rinascita[]
Con la sconfitta dei Phyrexia, gli Amonkheti poterono dichiarare la vittoria. Gli dei insetti si ritirarono nelle Terre Spezzate e Hazoret, insieme ai non morti vivi e leali di Naktamun, scelse di non inseguirli, decidendo di concentrare le energie e gli sforzi per ricostruire la città. Si è trattato di uno sforzo colossale, che ha impiegato sia i vivi che i morti e, in generale, si è articolato in due compiti principali: difendere la città dai non morti erranti e perduti delle Terre Spezzate in seguito al crollo dell'Hekma e iniziare la grande impresa che era la ricostruzione. Un segnale di speranza seguì la fine dell'invasione: il Luxa, per tanto tempo inquinato, cominciò a scorrere chiaro. I vivi si precipitarono verso le mura distrutte di Naktamun per trattenere la marea costante ma senza direzione di non morti erranti. Queste povere e pericolose creature furono attratte in città dai vivi, spinte dagli ultimi echi delle loro anime morenti a prendere la città per sé. I vivi lottarono per trattenerli.
Nel mentre, i morti fedeli a Naktamun proposero ai vivi di interrompere la tradizione del servilismo delle mummie e di permettergli di combattere e vivere al loro fianco non come servitori, ma alleati. I morti non potevano far fiorire ancora una volta Naktamun, dato che prima o poi si sarebbero essiccati, ma potevano aiutare i vivi a sopravvivere sia contro le orde di morti del deserto, che a ricostruire la città, che era anche la loro casa. Ora, Naktamun ricostruisce dopo anni di rovina, con i vivi e i morti che si uniscono per ripulire le strade, sostenere gli edifici che possono essere riparati e rimuovere le strutture che sono troppo rovinate per essere recuperabili. Il centro della città è stato sgomberato, ma i lavori continuano nei quartieri periferici. Lungo tutte le rive del fiume Luxa, gli agricoltori scavano nuovi canali di irrigazione per convogliare l'acqua dolce nei loro campi mentre il verde ritorna a Naktamun, e accanto al suono dei martelli e ai canti di lavoro si sentono i richiami dei venditori ambulanti che vendono i loro raccolti. La ricostruzione sarà un processo lungo, ma ogni giorno da quella prima alba è un nuovo giorno di libertà per un piano a lungo all’ombra dei tiranni.
Referenze[]
- Rappresentato in:
- Naktamun
- Carte associate:
- Samut, Visir di Naktamun
- Temmet, Visir di Naktamun
- Testi di colore:
- Ambulante Accorta
- Aviano Intrepido
- Bestia da Carico della Cava
- Cacciatore Tenace
- Cornodonte del Deserto
- Crudele Realtà
- Dissotterratrice di Ramunap
- Divinatrice delle Dune
- Ghepardo Scattante
- Muro dei Gemiti
- Putridonte Barcollante
- Razziatore Squartaossa
- Serpe Fluviale
Collegamenti esterni[]
Espansioni | Blocco di Amonkhet (Amonkhet • L'Era della Rovina) • Invocazioni di Amonkhet • L'Avanzata delle Macchine • Aetherdrift
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Luoghi | Naktamun • Terre Spezzate
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Storia | Conto delle Ere • Invasione di Nuova Phyrexia • Gran Premio di Ghirapur
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Nativi | Basri Ket • Samut
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Pubblicazioni | The Art of Magic The Gathering: Amonkhet • Planeswalker's Guide to Aetherdrift
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