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Muzzio è un artefice umano di Fiora, il miglior inventore di Paliano ed ex-studente di Daretti.

Storia[]

L'architetto visionario[]

La proposta di Muzzio di diventare vice cancelliere venne bocciata dai suoi colleghi. Quando il voto venne reso noto non mostrò alcuna emozione, tuttavia per lui la questione era tutt'altro che risolta. Seduto nel suo laboratorio segreto, circondato da libri e parti non assemblate di artefatti valutava la situazione. A differenza dei suoi contemporanei che avrebbero strappato le note degli appunti in preda alla rabbia, Muzzio li aveva raccolti con calma e archiviati in attesa di un futuro utilizzo. La sua mente correva a centinaia di scenari, di progetti e eventi che si svolgevano. Aveva bisogno di lavorare attraverso i suoi pensieri.

Muzzio convocò il sua apprendista, Irie, un giovane uomo della Città Bassa che non aveva i fondi per entrare nell'accademia. L'artefice aveva visto il potenziale del ragazzo e lo aveva preso come apprendista. In cambio delle costose lezioni, Irie si occupava della bottega di Muzzio. La sua formazione era di pochi mesi, ma Muzzio decise che era tempo di accelerare le sue lezioni. Quando il giovane arrivò si scusò per il ritardo e Muzzio replicò che era arrivato nel tempo esatto che aveva calcolato. Muzzio si avvicinò a uno degli scaffali e fece scattare l'ingresso per il passaggio segreto del suo laboratorio. Irie finse stupore, aveva infatti trovato quel passaggio il secondo giorno del suo apprendistato. Muzzio sapeva della scoperta del suo apprendista e Irie sospettava che il suo maestro fosse a conoscenza della verità, ma entrambi erano disposti a giocare al gioco dell'ignoranza. Nella grande sala, più di un centinaio di costrutti stavano in fila al centro della stanza. Circondato dal ronzio dei rumori delle varie macchine si trovava un modello in scala di Paliano sia con la Città Alta che la Città Bassa replicato con dei dettagli sorprendenti. La Città Alta dominava il basso proprio come nella realtà e il fiume Corru era stato dipinto a ogni svolta della Città Bassa. Le case non erano così intricate come nella realtà, ma i luoghi importanti come il palazzo o l'accademia erano stati dipinti con estrema maestria. Sopra di esso incorporato col soffitto un dispositivo alternava il sole e la luna, il bel tempo alla pioggia. Irie stava facendo del suo meglio per fingere di vedere per la prima volta tutte quelle meraviglie, quando all'improvviso Muzzio, che stava lavorando a un soldato costrutto, gli chiese con calma se avesse mai ucciso qualcuno. Il ragazzo rispose di no e Muzzio continuò chiedendo se pensasse che lui avesse ucciso qualcuno. Irie venne preso alla sprovvista dalla domanda, cercò un'altra risposta ma alla fine disse semplicemente di si. Senza alcuna emozione Muzzio replicò che era una sfortuna, credeva che avesse una migliore opinione di lui. Imbarazzato Irie chiese scusa e replicò balbettando che era per via delle voci che circolavano. Muzzio gli disse di non credere mai a una parola di quello che sentiva a Paliano a meno che non venisse da lui. Poi continuò con orgoglio affermando che lui non aveva mai ucciso nessuno né che avesse mai avuto bisogno di farlo, almeno per il momento. Irie disse che era sollevato dalle sue parole. Muzzio cambiò argomento e disse che tutte le meraviglie meccaniche che la città conosceva provenivano da lui, non voleva vantarsi ma semplicemente dimostrare che sapeva applicare la sua intelligenza al bene più grande. Spiegò che ogni costrutto di Paliano era costruito partendo dai suoi disegni, la magia che li alimentava poteva provenire da varie fonti, ma i dispositivi stessi dovevano la loro fedeltà a lui. Irie chiese se poteva controllarli e Muzzio rispose che poteva ma non era necessario, che per ogni ostacolo al suo grande progetto c'era una soluzione non violenta molto semplice: le informazioni all'interno di ciascun costrutto, scritte su cilindri di cera facilmente recuperabili dalle sue macchine. Terminò che sarebbe stato sorpreso di sapere di cosa parlavano le persone quando pensavano di parlare con una nullità. Irie chiese se il suo disegno grandioso fosse quello di sostituire le persone con le macchine. Muzzio rise e rispose di no, che tutto quello che faceva era per rendere migliore la vita delle persone. Irie gli fece notare che il suo modo di descrivere la città sembrava come un modo per gestire tutto come un orologio. Muzzio rispose che la variabilità umana era ciò che distruggeva qualsiasi piano perfetto. Disse che aveva incontrato persone che erano state in posti incredibili e gli avevano parlato di un'antica guerra tra artefici e dei mondi perfetti che volevano creare, di voci di un luogo dove le macchine erano fuse con la vita organica. Sperava un giorno di poter arrivare alla magnificenza di quei luoghi. Terminò il suo lavoro col costrutto e poi disse al suo apprendista che un vero artefice può allontanarsi dalla sua creazione consapevole che avrebbe continuato a funzionare, ma fino a quando non si era a quei livelli bisognava sempre tenere tutto sotto controllo come doveva essere. Disse che per lui non era necessario essere in carica, la posizione di vice cancelliere gli avrebbe dato l'autonomia e il potere necessario per entrare nella seconda parte del suo piano, ma la morte e il ritorno di re Brago aveva spinto il consiglio a votare in un altro modo. Irie chiese cosa avesse intenzione di fare e cosa dovesse fare lui. Muzzio rispose che era lì per guardare, ascoltare e imparare dal momento che era il suo studente.

Muzzio usò le informazioni raccolte dai suoi costrutti per ricattare e costringere i colleghi che avevano votato contro di lui a dimettersi, poi manipolò gli eventi fino a raggiungere il suo scopo, diventando il nuovo vice cancelliere.

Istruzioni sanguinarie[]

Dopo che l'Accademia venne chiusa e smantellata, Muzzio venne esiliato.

Referenze[]

Rappresentato in:
  • Muzzio, Architetto Visionario
Mostrato in:
  • Iterative Analysis
  • Muzzio's Preparations
Testi di colore:

Curiosità[]

Espansioni ConspiracyConspiracy: Take the CrownL'Avanzata delle Macchine
Luoghi PalianoCittà AltaCittà Bassa
Nativi Dack FaydenDaretti
Approfondimenti GruppiLuoghiPersonaggiRazzeVisitatori
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