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Mishra era il fratello minore di Urza, nato l'ultimo giorno dello stesso anno del fratello. Sin da bambino era stato molto più impulsivo e rude del calmo fratello.

Primi anni

Sotto le cure di Tocasia dove crebbero, lui strinse amicizia con i Fallaji, un popolo nomade del deserto, in particolare con uno di loro: Hajar. Durante una spedizione alle caverne di Koilos i due fratelli trovarono un pezzo di un unica pietra. Quella di Urza dava nuova vita agli artefatti, quella di Mishra li indeboliva. Entrambi i fratelli volevano la pietra dell'altro, creando un conflitto che giunse al culmine quando in una notte quando i due scontrandosi per il possesso delle pietre uccisero accidentalmente Tocasia.

Nel deserto

Mishra decise di fuggire verso il deserto. Lì venne catturato e preso schiavo dai suwwardi, un altro popolo del deserto. La fortuna volle che il suo amico Hajar fosse tra loro e con il suo aiuto riuscì ad arrivare a parlare con il Qadir, il capo di questo popolo. Divenne così l'istruttore del figlio del capo. Le cose andarono bene ed il figlio del Qadir si legò molto al suo maestro. L'amicizia con il figlio del capo gli permise anche di riavere la sua tanto adorata pietra, sottrattagli al momento della cattura, che in seguito usò per domare e calmare un drago meccanico che attaccò il campo dei Suwwardi. Con il tempo, il figlio del Qadir divenne da ragazzo un uomo, da giovane appassionato di leggende divenne un tiranno dispotico e con improvvise crisi isteriche. Pian piano Mishra, l'unico ancora in grado di uscire dalla sua tenda ancora con la testa attaccata al collo quando vi erano brutte notizie, divenne uno degli uomini più importanti dei suwwardi. Era ben visto sia dai generali che dai capi di altre tribù per via della sua indole gentile. Inoltre il drago meccanico era solo sotto il suo controllo ed ogni volta che la pietra veniva ceduta da Mishra a qualcun altro, il drago si preparava a fare una strage.

I suwwardi si mossero grazie al Qadir e soprattutto a Mishra ed al suo drago meccanico alla conquista di molti territori. La prima contro Zegon. Trovarono una prima vera resistenza, il drago non riusciva ad avvicinarsi alle mura e per i suwwardi quello era un problema, un problema che non riuscivano a spiegarsi. Zegon così mandò un rappresentante per parlamentare con Mishra. Quel rappresentante era una donna bellissima dai capelli rosso fuoco, Ashnod. Ashnod riuscì a trattare con Mishra per il salvataggio di Zegon. Mishra acconsentì, ma ad una condizione, perchè il patto sembrasse equo agli occhi di tutti, loro avevano bisogno di un ostaggio, ed Ashnod risultava perfetta come ostaggio o come lei preferiva, come assistente.

Contro Urza

Con l'aiuto di Ashnod, Mishra ed il popolo Suwwardi cominciò a prendere potere nei territori fallaji e non solo. Il dittatore di Kroog, preoccupato per tutto questo trambusto, chiese udienza per parlamentare con il Qadir suwwardi. Accanto al dittatore c'era nientemeno che suo fratello Urza. Le trattative non andarono a buon fine in quanto il dittatore aveva progettato un piano, che includeva gli ornitotteri di Urza, per uccidere il Qadir. Mishra si sentì nuovamente tradito dal fratello e con l'aiuto di Ashnod riuscì a mettersi in salvo ed a mettere in salvo anche il Qadir.

Phyrexia

Mishra decise di seguire i suoi sogni per trovare il modo di divenire più forte. Sogni che gli mostrarono le grotte di Koilos ed un portale che portava in un mondo dove poteva trovare altri draghi meccanici. Un luogo chiamato Phyrexia. Un giorno lui ed Ashnod attraversarono il portale delle grotte per vedere dal vivo questa Phyrexia. Mishra riuscì a riportare alcuni draghi meccanici, ma il meccanismo per poco non liberò anche qualcosa di molto più pericoloso. Un qualcosa che ben presto sarebbe tornato alla carica.

Mishra convocò una nuova assemblea di pace durante la quale prima con le trattative e poi con la forza, cercò di sottrarre la pietra al fratello. Il piano fallì anche per colpa di Ashnod che rivelò tutto a Tawnos l'assistente di Urza. Kroog venne distrutta, ma la regina e Tawnos si salvarono. Era l'inizio della guerra dei fratelli.

Mishra allontanò Ashond da corte ed in breve tempo cambiò molto. Non era più quel ragazzo carismatico capace persino di convincere un serpente a venir fuori dalla sua pelle, era diventato un despota, molto simile al Qadir. C'erano state numerose vittorie, ma ormai Mishra non era più in se, era stato posseduto da un demone phyrexiano di nome Gix che era riuscito a insidiarsi sia nella sua corte che in quella di Urza, sperando che la guerra tra i due favorisse l'ascensione di Phyrexia.

Durante l'ultima battaglia, Mishra o meglio quel poco che rimaneva di lui, venne ucciso da Urza. La guerra dei fratelli giunse così al termine, con l'esplosione del Golgothian Sylex.

Referenze

Rappresentato in

Testi di colore

Carte associate

Curiosità

  • Avendo sedotto Kayla, la moglie di Urza, perché nella sua gelosia voleva possedere tutto ciò che apparteneva al fratello, molti fan pensano che Harbin fosse suo figlio.
  • Per tormentare Urza, Yawgmoth gli mostrò il corpo martoriato di Mishra, che era stato torturato fisicamente e mentalmente. Molti fan sono rimasti perplessi da ciò, ma la WotC ha confermato che era solo un illusione di Yawgmoth.
  • In Caos Dimensionale, in un multiverso alternativo, Mishra non venne corrotto da Gix e fu un suo falso simulacro a morire nella guerra dei fratelli, mentre il vero Mishra fu salvato da Urza.
  • In Magic The Gathering Battlegrouds, Mishra è il boss finale del gioco e padroneggia tutti i colori di mana.
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