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Michiko Konda era una nobile umana di Kamigawa, la figlia di Takeshi Konda e lady Yoshino e quindi principessa del Castello Eiganjo.

Descrizione[]

Cercaverità[]

Michiko crebbe sola. Nata in una notte apparentemente come tante altre, perse nel medesimo momento la sua buona madre e il suo nobile padre. Cresciuta ignorata e trascurata, Michiko conosceva poco del mondo esterno, flagellato da una guerra che sembrava non finire mai che esisteva sin da che aveva memoria. Nonostante tutto, Michiko provava pena per il suo popolo e desiderava aiutarlo. Così abbandonò il castello e si mise alla ricerca di un modo per porre fine al conflitto eterno tra mortali e kami, scoprendo la verità dietro la guerra, il peccato del padre e persino la verità dietro la sua nascita.

Durante la parte finale della Guerra dei Kami divenne, insieme a Kyodai, la nuova guardiana di Kamigawa come una delle Sorelle di Carne e Spirito, cercando di risanare il piano fino alla sua morte.

Storia[]

Guerra dei Kami[]

La principessa[]

Michiko crebbe, trascurata dal padre e privata della madre che venne uccisa durante i primi attacchi dei kami, sotto la tutela della kitsune Orecchie di Perla, che per la giovane era come una seconda madre. Da adulta divenne una bella e giovane donna con caratteristiche sorprendenti, simile a sua madre Yoshino e con un disperato desiderio di fare qualcosa per la sua gente che soffriva a causa della Guerra dei Kami. Decisa a cercare un modo per mettere fine alla guerra, Michiko chiese il permesso a suo padre per poter andare a studiare all'Accademia Minamo, ma lui rifiutò. Quando la principessa provò a insistere venne rimproverata da Orecchie di Perla e, mentre le due andarono via, parlarono. La kitsune le spiegò che se avesse insistito troppo con suo padre si sarebbe solo cacciata nei guai e poi la informò che si sarebbero separate per un po', visto che lei sarebbe tornata al suo villaggio Sugi Hayashi, tuttavia la lasciava nelle mani di suo fratello Orecchi Aguzzi, che le avrebbe insegnato a tirare con l'arco e non sarebbe stata sola nel suo addestramento poiché vi avrebbero partecipato anche i suoi amici dell'Accademia Riko e Choryu. Dopo diverse sezioni di allenamento, Michiko condivise con i suoi due amici il suo desiderio di uscire dal Castello Eiganjo per aiutare realmente la sua gente e trovare un modo per mettere fine alla Guerra dei Kami. Choryu disse che all'Accademia Minamo avrebbero potuto trovare delle risposte e ideò un piano per abbandonare il Castello. I tre si allontanarono senza essere visti, il mago dell'acqua però non rivelò alle altre due che prima della partenza aveva imprigionato in una bolla d'acqua Orecchi Aguzzi, che aveva sentito tutta la loro conversazione di nascosto e voleva fermarli perché considerava il viaggio troppo pericoloso. A insaputa del giovane, il kitsune riuscì a liberarsi e, usando le sue abilità, divise Michiko dai due in modo da "guidarli" verso un luogo sicuro: Sugi Hayashi.

Il villaggio dei kitsune[]

Al villaggio Michiko si riunì a Orecchie di Perla, che la rimproverò per aver abbandonato il Castello, ma la principessa le spiegò le sue ragioni convinta di aver fatto la scelta giusta. Successivamente anche Riko e Choryu si riunirono a Michiko. Poco dopo, il capitano Nagao arrivò insieme ai suoi soldati al villaggio con l'ordine di riportare la principessa e Orecchie di Perla indietro. Tuttavia dal momento che il villaggio stava per essere attaccato da un'orda di Akki, Michiko rimase sotto la protezione della sua tutrice mentre i soldati di Nagao e i kitsune guidati da Piè d'Argento si unirono per cercare di sconfiggerli. Per via della visione di Occhi-di-Seta, a cui contribuirono tutti coloro che erano rimasti al villaggio, Michiko decise di recarsi a Jukai in cerca degli orochi, accompagnata da Orecchie di Perla, Orecchi Aguzzi, Riko, Choryu, Coda-a-Lama, Coda-di-Ghiaccio e Coda dell'Alba.

Jukai[]

Nella foresta, il gruppo incontrò Toshiro Umezawa e Kobo. Choryu ebbe uno scambio di insulti con Toshiro, che terminò pacificamente grazie a Michiko. Dopo una breve conversazione i due gruppi stavano per separarsi, quando improvvisamente vennero attaccati dagli orochi, che dopo una breve battaglia li addormentarono e li catturarono. Michiko venne allontana dai suoi compagni e imprigionata da un'altra parte, ma poco dopo venne liberata da Toshiro. Il mago sconfisse gli orochi che tenevano prigioniera Michiko e la liberò per poi rapirla subito dopo. I due andarono via grazie a una falena che doveva un favore a Toshiro, che li portò in una grotta nascosta di Jukai.

Nella caverna[]

Nalle caverna i due incontrarono Mochi, che mostrò a entrambi il crimine commesso dal padre di Michiko e le rivelò il motivo per cui era scoppiata la guerra: Takeshi Konda aveva rapito il figlio di O-Kagachi, il più potente dei kami. Michiko assistette in silenzio all'incontro tra Toshiro e Myojin dei Confini della Notte di cui il mago accettò di diventare seguace. Toshiro fece poi un offerta a Michiko: sarebbe entrato al suo servizio a modo suo e la principessa accettò. Quando Myojin della Rete della Vita si manifestò davanti alla caverna che era stata assediata dai suoi orochi, pretese Michiko per eliminarla: sapeva infatti che finchè la principessa sarebbe stata in vita, avrebbe fatto da contrappeso, bilanciando la cattura di Ciò Che Fu Preso. Toshiro riuscì però a sconfiggerla grazie alla sua magia, enormemente potenziata dal potere del suo Myojin. Dopo che i compagni di Michiko si riunirono a loro, Toshiro rivelò che a uccidere Kobo era stato Choryu e tra l'indignazione generale dei presenti, marchiò il mago dell'acqua con uno dei suoi simboli, che lo teletrasportò via, poi svanì nell'ombra.

Imprigionata[]

Tornata al Castello Eiganjo, Michiko venne punita da suo padre per essersi allontanata senza il suo permesso e venne rinchiusa nella sua stanza, una gabbia dorata, ma pur sempre una prigione. Riuscì a convincere il generale Munetsugu Takeno a permetterle di tenere con sé Isamaru, per avere un po' di compagnia e, con la scusa di voler studiare, si fece portare diversi libri tra cui alcuni di base sulla magia dei simboli. Con pazienza iniziò a provare a imprimere un messaggio su un foglio e alla fine, dopo molti tentativi, riuscì a mandare un messaggio con una richiesta di aiuto a Toshiro.

Nuovamente libera[]

Toshiro apparve nella stanza di Michiko, il mago promise di aiutarla sotto pagamento e la principessa gli donò un gioiello prezioso. Michiko venne trasportata da Orecchie di Perla a Jukai. Le due parlarono, ignare di essere ascoltate da Toshiro, che era rimasto nascosto nelle ombre. Nonostante gli avvertimenti del mago, Michiko decise di andare all'Accademia Minamo per parlare con il maestro Iki Hisoka.

L'Accademia Minamo[]

Michiko e il suo gruppo vennero ricevuti dal preside, la principessa rivelò la sua identità e spiegò che erano andati da lui per ottenere informazioni sulla Guerra dei Kami e trovare così un modo per mettere fine a essa. Hisoka stava per rispondere alle sue domande, ma venne addormentato da Mochi, che disse che se voleva delle risposte doveva chiedere a lui. Mentre parlavano, Toshiro (rimasto nascosto tra le ombre) si rivelò e disse alla principessa di non fidarsi di Mochi, poichè era convinto che dicesse solo una minima parte di verità. Mochi rivelò che quando la Guerra dei Kami sarebbe finita, lui e i suoi soratami avrebbero "portato" nuovamente l'ordine su Kamigawa. Michiko vide Toshiro farle un segno e capì che voleva farle capire che andava via, ma sarebbe tornato e quindi di stare tranquilla. Quando il mago tornò congelò Mochi con il suo potere del ghiaccio e trasportò Michiko e i suoi compagni al sicuro fuori dall'Accademia, che era sotto attacco da Hidetsugu e i suoi Yamabushi.

Ciò Che Fu Preso[]

A Jukai, Michiko incontrò nuovamente Toshiro, che apparve insieme alla lastra di pietra contenete il kami imprigionato da Takeshi Konda e spiegò che Ciò Che Fu Preso voleva essere liberato. I kitsune suggerirono di procedere con prudenza, ma il mago spiegò che visto che O-Kagachi compariva sempre dopo un po' nel punto in cui si trovava il disco di pietra, non avevano molto tempo per agire. Dopo che nessun risultato venne raggiunto dai vari tentativi di comunicare con lo spirito, Toshiro disse a Michiko che credeva che fosse lei l'unica in grado di liberare Ciò Che Fu Preso, visto il legame che c'era tra loro. Le suggerì di provare a toccare la lastra di pietra. Prima di farlo, Michiko voleva sentire il consiglio dei suoi insegnanti e amici. Dopo che ottenne la loro approvazione, la principessa toccò il disco di pietra senza accorgersi che Toshiro aveva inciso sulle sue mani le parole "unione" e "sorella" con il suo sangue. Inizialmente non accadde nulla, ma poi Ciò Che Fu Preso andò in frantumi, si liberò e stordì tutti i presenti tranne Michiko e Toshiro. Lo spirito si manifestò con un aspetto femminile quasi identico alla principessa, sorprendendo entrambi visto che tutti pensavano che si trattasse di un kami maschile.

Sorelle di Carne e Spirito[]

Dal momento che il kami non voleva essere chiamata con il nome con cui era stata imprigionata per tanti anni, accettò il nome Kyodai che le suggerì Michiko. O-Kagachi stava per manifestarsi nella foresta, Toshiro le chiese se lei poteva far ritirare suo padre nel regno degli spiriti, ma Kyodai spiegò che O-Kagachi non voleva salvarla, ma consumarla per farla tornare una parte di sè, poichè lei era il suo nucleo.

Michiko venne portata da Kyodai nel regno degli spiriti, le due parlarono e decisero di combattere per impedire che Kamigawa venisse devastata dalla furia di O-Kagachi e anche per il loro stesso futuro. Le due "sorelle" fusero le loro essenze, condividendo completamente le esperienze di vita di Michiko e i poteri di Kyodai, diventando le Sorelle di Carne e Spirito. Tornarono a Jukai per combattere contro O-Kagachi nella foresta. Con la più grande magia del piano nelle loro mani, le sorelle unendo le loro abilità riuscirono a uccidere il grande serpente dopo una lunga battaglia. Subito dopo la morte di O-Kagachi, Takeshi Konda arrivò nella foresta e Michiko si allontanò per non assistere alla punizione di suo padre per poi tornare quando Kyodai ebbe finito. Subito dopo apparve Mochi e si congratulò con le Sorelle per la fine della Guerra dei Kami e offrì la sua assistenza per ottenere il loro favore. Michiko ascoltò in silenzio la risposta di Kyodai e poi osservò quando sua sorella con l'approvazione di Toshiro chiamò Hidetsugu, che era diventato la nuova manifestazione del caos, che uccise Mochi per vendicare la morte di Kobo. Hidetsugu disse alle Sorelle che sarebbero state le benvenute nella sua dimora e di andare a trovarlo se avessero avuto bisogno di un'altra prospettiva, poi sparì. Dopo che se ne andò, fu il turno di Toshiro di andarsene e le due sorelle lo salutarono con rispetto.

Dopo la Guerra dei Kami[]

La verità sulla guerra[]

Per rimediare al danno compiuto da suo padre, Michiko si diede il compito di ripristinare la pace e l’armonia in tutte le terre, facendosi accompagnare da Kyodai. Le due iniziarono a calmare i kami mettendo fine alla guerra, dal momento che Kyodai era stata liberata, la causa che l'aveva scatenata non esisteva più. Tuttavia, la loro alleanza venne accolta con paura e sospetto dal momento che per la maggior parte degli abitanti di Kamigawa, Takeshi Konda era stato il loro protettore contro i kami infuriati. Michiko comprese che, perché Kamigawa potesse veramente guarire, il popolo avrebbe dovuto conoscere tutta la verità. Con la benedizione di Kyodai, rivelò l’origine della Guerra dei Kami. Inizialmente molti resistettero ai tentativi di restaurazione di Michiko, tirando in ballo la sua eredità come figlia di Konda affermando che non fosse adatta per guarire Kamigawa, mentre altri si rifiutarono di accettare la verità. La risolutezza di Michiko non vacillò mai e col passare degli anni le sue azioni condussero ad una vera ristabilizzazione e gettarono le basi per un'armoniosa collaborazione tra mortali e kami.

La prima imperatrice[]

Nonostante avesse rifiutato il titolo di imperatrice durante la sua vita, le venne comunque applicato postumamente, battezzandola come prima imperatrice di una nuova Kamigawa.

I discendenti di Michiko[]

Dopo il prospero regno di Michiko, i suoi discendenti lavorarono incessantemente insieme al grande kami Kyodai per preservare la sua eredità e mantenere ordine e giustizia su Kamigawa. Tuttavia, più le generazioni passavano, più questi scopi nobili lasciarono spazio ad una lotta dinastica interna che raggiunse il punto di rottura quando un’imperatrice morì giovane e senza eredi, innescando una crisi di successione che diede inizio all'Era degli Stati Frammentati. Il caos e le numerose morti per ottenere il trono spinsero Kyodai a privare la famiglia Konda del loro dovere ereditario come governatori e da qual momento in poi sarebbe stata lei a scegliere il nuovo imperatore: Il sangue non sarebbe più stato il criterio di scelta, ma le virtù e le azioni.

Referenze[]

Rappresentato in:
  • Michiko Konda, Cercaverità
Mostrato in:
  • La Caduta di Lord Konda
  • Regno della Verità di Michiko
  • Ritratto di Michiko
Testi di colore:
  • Orecchie di Perla, Consigliera Imperiale
  • Randelli di Bronzo

Galleria[]

Galleria

Curiosità[]

  • Sebbene Michiko abbia rifiutato il titolo di imperatore durante la sua vita, il titolo è stato applicato postumo, definendola il primo imperatore di una nuova Kamigawa.
  • Michiko ha continuato a indossare abiti modellati con lo stemma dei Konda tutta la vita, segnalando il suo rifiuto di rifuggire dall'eredità di suo padre o di lasciarla nascosta nell'ombra.
  • Fino a poco tempo fa si pensava che Michiko fosse divenuta immortale dopo essersi unita a Kyodai, dato che le Sorelle di Carne e Spirito vengono nominate nel romanzo di Spirale Temporale, ma in seguito agli articoli di Kamigawa: Dinastia Neon tale informazione è da considerarsi errata.

Collegamenti esterni[]

Espansioni Blocco di Kamigawa (Campioni di KamigawaTraditori di KamigawaLiberatori di Kamigawa) • Kamigawa: Dinastia NeonL'Avanzata delle Macchine
Luoghi KakuriyoUtsushiyo (TowabaraAccademia MinamoTakenumaMontagne di SokenzanForesta JukaiOtawaraTowashi)
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