Mazirek era un sciamano kraul di Ravnica, necrosciamano e rappresentante della sua specie presso lo Sciame Golgari.
Descrizione[]
Necrosciamano Kraul[]
I suoi clic arcani e il suo ronzio potevano evocare la paralizzante magia necromantica, e la semplice presenza della morte sembrava fortificarlo. Attingeva dalla scomparsa dei suoi nemici e la canalizzava verso i suoi seguaci, garantendo la continuazione del ciclo di vita e morte tanto cara alla sua specie e al credo dei Golgari. In quanto necrosciamano, Mazirek era al vertice della sua specie e per questo desiderava che i kraul potessero uscire dall'ombra, ma era anche ambizioso, astuto e avaro.
Aiutò Vraska a prendere il posto di Jarad Vod Savo, ma in realtà era un agente al servizio di Nicol Bolas. Venne ucciso prima dell'inizio della Guerra della Scintilla.
Storia[]
L'orgoglio dei Kraul[]
Amicizia con Vraska[]
Durante un consulto degli assassini dell'Ochran, Mazirek incontrò Vraska. Il necrosciamano alla guida dei Kraul offrì incantesimi agli assassini e Vraska era stata l'unica a continuare la conversazione. I due avevano continuato a incontrarsi con regolarità, per discutere di teologia e politica e la loro amicizia si era stretta sempre di più con il passare degli anni. Durante uno dei loro incontri, Mazirek spiegò che i Kraul agivano solo grazie a un singolo condottiero dell'alveare; lui era nato per quello scopo. La gorgone chiese se si sentisse mai intimidito dalla responsabilità e l'altro rispose che aveva dedicato la sua vita all'apprendimento dei loro metodi e all'addestramento per diventare un maestro della morte; quando il momento era giunto e la richiesta gli era stata fatta, era pronto a diventare il condottiero del suo popolo: nessun altro Kraul possedeva i suoi stessi talenti. Vraska commentò che era stata definita egocentrica per aver mostrato la stessa decisione. Confuso, Mazirek disse che i Kraul non avevano alcun concetto di egocentrico, l'orgoglio era irrilevante nel loro insieme. Chiese quale fosse l'obiettivo dell'orgoglio. Vraska rispose che durante tutta la sua vita, molti avevano commesso l'errore di non prenderla sul serio, come un'esperta o come una minaccia: se qualcuno le mostrava mancanza di rispetto, lei era obbligata a prendersi cura di se stessa con una decisione che non lasciasse alcun dubbio.
Successivamente Mazirek si recò da Vraska infuriato, dicendole che a Jarad e agli altri elfi non importava di ciò che succedeva ai Kraul: Il capogilda aveva ridotto le loro razioni di cibo e ignorato le loro richieste, preferiva farli morire di fame che permettere alla sua razza di avere influenza sullo Sciame Golgari; la loro lealtà non aveva alcun valore per loro. Vraska rispose che non era l'unico a sentirti così: Kraul e gorgoni si trovavano tutti nell'ombra e la loro voce non veniva ascoltata da un sacco di tempo. Mazirek disse che il cambiamento di cui avevano bisogno sarebbe potuto avvenire solo con un'azione di guerra, ma un tale conflitto sarebbe stato un costo troppo elevato per il suo popolo. Vraska sorrise e rispose che esistevano molti metodi per generare un cambiamento senza ricorrere al sangue.
La lettera[]
Mazirek inviò una lettera a Jarad, ma al posto del maestro di gilda al suo invito arrivò Sobeslav, scortato da quindici elfi. Mazirek disse che aveva invitato Jarad Vod Savo e al suo posto riceveva il suo cucciolo. Sobeslav rispose che lui era l'assistente del maestro della gilda che al momento non era disponibile e aveva inviato lui in sua vece. Chiese di cosa desiderasse discutere con la gilda. Mazirek gli chiese cosa pensavano i Golgari dei Kraul. L'elfo rispose che gli insettoidi erano pratici e operavano nelle pianure putrefatte delle fogne; erano nuovi membri della gilda e dovevano offrire i loro servigi. Il necrosciamano chiese se quello fosse tutto, poi uno degli elfi della scorta venne ucciso. Sobeslav imprecò, osservò Mazirek con sguardo furioso e disse che facevano parte della stessa gilda; se avessero continuato a ferirli avrebbero subito la loro vendetta. Mentre un altro elfo veniva ucciso, Sobeslav cadde in ginocchio e chiese spiegazioni. Mazirek rispose che il suo popolo desiderava un ruolo di rilievo, che il rinnovo era continuo e che, come sapeva bene, la morte a volte era necessaria. Sobeslav capì che il necrosciamano lo aveva lasciato in vita per ultimo di proposito e gli disse che un Kraul non poteva essere alla guida dei Golgari. Marizek rispose che conosceva chi poteva diventarlo e l'elfo lo avrebbe aiutato a preparare la sua ascesa. Dopo che finì di parlare, il necrosciamano lo uccise colpendolo col suo bastone.
Umerilek[]
Mazirek fece vibrare le ali dalla gioia e trasferì la forza del corpo morente dell'elfo nel suo bastone. I Kraul intorno a lui esultarono e iniziarono un canto di incoraggiamento. Il necrosciamano si concentrò sulla lastra di ossidiana che aveva davanti, tenne stretto il bastone con le mani, affondò le gambe nel reticolo di melma sottostante e tirò verso l'alto con il suo potere. Attinse attraverso le fibre di melma e di funghi sotto i suoi piedi e un flusso di potere necromantico salì dentro di lui. Il potere di sedici anime gli causò brividi dalla testa ai piedi e Mazirek costruì una rapida magia nella sua mente, convertendo la morte che traeva dalla melma in energia di movimento e combinandola con la vivace morte che aveva appena raccolto. Afferrò la lastra da entrambi i lati e la spinse di lato, ruppe il sigillo e percepì quanto quel mausoleo fosse antico. Zl suo interno si trovavano centinaia di bare di pietra. Mentre entrava un flusso di magia vibrò sopra la pietra, Mazirek percepì di aver dato vita a un'antica magia e osservò con piacere le bare iniziare ad aprirsi: i non morti si sollevarono tutti insieme, proprio come aveva detto Vraska. Le ali di Mazirek vibrarono dall'orgoglio per il suo successo. Un Kraul gli si avvicinò e chiese il nome. Il necrosciamano si sollevò, fece un gesto con il suo bastone su quell'esercito che si stava sollevando di fronte a lui e rispose di osservare Umerilek: mausoleo antico, salvezza dei kraul e chiave della creazione dell'impero Golgari.
The Gathering Storm[]
Mazirek guidò i kraul durante il colpo di stato di Vraska contro Jarad. Combatté a fianco della gorgone uccidendo uno dei difensori elfici. Successivamente assistette alla morte di Jarad.
Dopo che Vraska divenne la nuova capogilda, Mazirek andò con lei alla Fortezza Sospesa. Mentre la gorgone stava facendo il suo discorso ai Golgari, Mazirek notò un kraul che si stava avvicinando e ordinò alle guardie di allontanarlo. L'altro riuscì a liberarsi, corse verso la sua capogilda, afferrò un fungo nascosto sul vestito e corse verso la finestra per gettarsi di sotto.
Successivamente, Mazirek trovò il suo cadavere e lo rianimò come non morto.
Prima del Vertice delle Gilde, Mazirek chiese a Vraska se voleva una scorta maggiore per il suo viaggio verso la superficie, ma la regina dei Golgari rifiutò.
Durante la battaglia a Grek'ospen, Mazirek rianimò dei non morti che inviò contro Ral Zarek per fargli consumare le sue energie. Dopo che i Golgari vennero sconfitti, si ritirò insieme al resto della sua gilda. Successivamente, venne convocato da Vraska che chiese spiegazioni della sua assenza durante la fase finale della battaglia. Mazirek rispose che era stato costretto ad allontanarsi da lei perché era stato attaccato dai thrull degli Orzhov e dopo averli distrutti non era più riuscito a ritrovarla.
Dopo aver saputo da Storrev che un messaggero voleva parlare con lui, Mazirek seguì la lich pensando che si trattasse del suo padrone Nicol Bolas che finalmente gli avrebbe donato la sua ricompensa: la guida dei Golgari. Scoprì con orrore di essere finito in una trappola orchestrata da Vraska dove alla fine venne ucciso dai Rakdos.
Referenze[]
- Rappresentato in:
- Mazirek, Necrosciamano Kraul
- Testi di colore:
- Medaglione Golgari
Galleria[]
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