Magic: the Gathering Wiki
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Marchesa d'Amati è una potente nobile, maga e cospiratrice umana di Fiora, attuale regina di Paliano.

Storia[]

Conspiracy[]

La rosa nera[]

Il palazzo sontuoso di Marchesa dominava le case dei suoi vicini, nobili che avevano tre o quattro storie sulle loro dimore. Ogni storia raccontava il successo della casata. Marchesa possedeva ben nove storie di cui sette erano in gran parte inutilizzate, anche se avevano servito ugualmente al loro scopo. La nobile stava intrattenendo a pranzo un cliente e partner commerciale che veniva dalla pianura: Ervos Trax. I due erano colleghi di lunga data, la rete di spie e di ladri di Marchesa controllavano gran parte della Città Alta mentre l'impero criminale di Ervos si estendeva dalle pianure fino alla città di Talon. Nonostante la sua potenza sulle pianure però, l'uomo non era ancora riuscito a entrare tra i "giocatori" della città. Anche se era ancora giovane, Marchesa indossava la moda delle donne anziane di Paliano, alcuni sussurravano che lo faceva per scopi precisi, ma in realtà semplicemente le piacevano quei vestiti. Portava un anello su ogni dito, ognuno costoso e ornato, il cui più grande era il rubino al dito medio. Ogni anello conteneva un veleno diverso, ma il più mortale di tutta Fiora si trovava proprio nel rubino. I due stavano mangiando in silenzio da un po' quando all'improvviso Ervos disse che pensava che l'avrebbe fatta uccidere. Continuando tranquillamente a mangiare, Marchesa chiese come pensava di farlo. Ervos rispose che sarebbe stata una sfida ma che aveva un piano. La nobile bevve un sorso di vino e chiese perché volesse ucciderla, lui rispose che si trattava semplicemente di affari, era stanco di andare avanti e indietro ora che la sua rete si muoveva costantemente nella Città Alta e lei era il suo unico ostacolo; sapeva che non avrebbe mai permesso a un rivale di ottenere troppo potere nella sua città. Marchesa chiese i dettagli e dopo che Ervos elencò diversi modi che non potevano funzionare, disse che entrambi condividevano un pericolo: si affidavano troppo agli altri nei loro affari. Quindi la soluzione era trovare qualcuno in una posizione abbastanza alta per ottenere informazioni su di lei. Marchesa fece il nome di Pietro Lokosh. Ervos tossì e bevve un po' di vino per calmarsi, disse di si, che come uno dei suoi sottotenenti Lokosh sarebbe stato perfetto, avrebbe usato uno delle sue spie per scoprire le sue debolezze, come ad esempio la sua famiglia e poi lo avrebbe costretto col ricatto a rivelare i movimenti del suo personale, così, era sicuro che in un paio di settimane avrebbe scoperto dov'era più vulnerabile anche solo per un attacco contro il suo portafoglio. Ervos tossì di nuovo e questa volta del sangue sporcò le sue mani che ripulì rapidamente con un tovagliolo di stoffa. Marchesa rispose che le sarebbe piaciuto sospettare di un simile sotterfugio e porre fine alla vita di Lokosh come precauzione e alla stesso modo individuare la spia per capovolgere la sua fedeltà con promesse di ricchezza per poterlo tenere sotto controllo e dargli solo le informazioni che voleva lei fino a quando non avesse deciso di uccidere la spia e recuperare il suo oro. Ervos annuì, tossì ancora più sangue e le chiese di ascoltarlo. Le disse che gli sarebbe piaciuto sapere che la spia sarebbe stata usata contro di lui e che era consapevole che ogni membro della sua organizzazione sarebbe stato corrotto dalle sue promesse, che non era in grado di valutare tutte le variabili come lei e che dal momento che era solo questione di tempo prima che le loro organizzazioni si fossero schierate l'una contro l'altra, uno di loro due doveva morire. Quello era il suo piano: visto che non poteva ucciderla e consapevole che nonostante qualsiasi dei suoi piani sarebbe morto comunque, aveva deciso di uccidere sé stesso con il veleno. Marchesa annuì, il sorriso svanito dal suo viso, disse che era impressionata dal suo gioco e che aveva programmato di ucciderlo tra due notti. Alla fine sarebbe stata incolpata per la sua morte e avrebbe dovuto affrontare le ritorsioni dei suoi soci. Ervos sorrise, poi morì.

Marchesa sospirò e giocherello un po' con i suoi anelli, si alzò e si avvicinò al corpo di Ervos, voleva baciarlo sulla fronte ma conosceva il suo rivale e probabilmente aveva messo il veleno anche sulla sua pelle pronto ad approfittare di un momento di compassione da parte sua. Uscì dalla stanza ed evocò il suo maggiordomo che era stato nel cortile a scavare una fossa per Ervos prima che lui arrivasse. Marchesa sapeva che il suo rivale voleva prendere la sua vita, ma lei voleva lui per avere la vittoria finale mentre moriva.

Conspiracy: Take the Crown[]

Tiranni[]

Marchesa assunse Kaya, un'assassina di fantasmi, perché uccidesse Brago. Grazie alle sue macchinazioni, il giorno seguente la morte del re venne incoronata regina di Paliano dai Custodi. La cerimonia si tenne nella sala del trono, gli stendardi con il simbolo della rosa nera sostituirono quelli di Brago sulle travi, cosi come le nuove armature d'argento di piastre. Il personale del castello osservò la nuova regina con familiarità, i Custodi eseguirono cortesemente il programma della cerimonia di incoronazione e nessun membro dell'elité di Paliano sembrò impreparato: erano tutti pronti e tutti a conoscenza. Appena gli spiriti ebbero terminato l'incoronazione e la corona spettrale fu sul capo di Marchesa, la nuova regina salì le scale, oltrepassando una marea di sguardi abbassati, seguita dalle sue damigelle e da Adriana Vallore. Arrivata nelle sue camere e dopo essersi fatta aiutare a cambiarsi d'abito, Marchesa rimase sola con Adriana, capendo che aveva qualcosa da dirle. Il suo discorso di incoronazione al popolo sarebbe iniziato presto, quindi le chiese di non farle perdere troppo tempo; Adriana disse che quello non era il modo in cui doveva avvenire una successione. Dal momento che non aveva usato nessun titolo, Marchesa aggiunse che avrebbe dovuto chiamarla "vostra altezza", ma Adriana non si fece intimidire e disse che i Custodi avevano dichiarato che lei era stata nominata nel testamento di re Brago come sua erede e chiese di spiegarle perché un fantasma avesse bisogno di un testamento. Marchesa sorrise e rispose che gli immortali non avevano bisogno di proteggere i loro averi, ma i Custodi erano stati molto interessati ad accettare documenti legali correttamente compilati. L'altra disse che Brago aveva dei discendenti e la regina replicò che le sue figlie erano vecchie e pusillanimi e i nipoti altrettanto incapaci. Aveva avuto a che fare con loro tempo prima ed era capitato che il suo nome fosse il prossimo nella linea di successione. Consapevole che la famiglia di Marchesa era piccola e distante nell'albero genealogico della famiglia reale, Adriana chiese direttamente quanti altri tra quelli che avevano diritto alla successione avesse ucciso. Marchesa rispose tranquillamente che aveva ucciso solo Brago, o meglio, lo aveva fatto Kaya in cambio di una buona somma e spiegò che il resto della famiglia aveva ricevuto generose quantità di denaro per il lutto e che i Custodi avrebbero ricevuto ingenti tributi durante ogni anno del suo regno. Adriana replicò che la città non sarebbe passata facilmente nelle sue grinfie, ma la regina ribatté che lo aveva già fatto, poi aprì uno scrigno e sollevò un pettorale su cui era incisa una rosa nera; il capitano della guardia analizzò l'armatura e disse che non l'avrebbe mai indossato e l'altra rispose che aveva ritenuto di dovergliela almeno offrire. Adriana scosse la testa e chiese del popolo, Marchesa rispose che l'avrebbero adorata e l'atra insistette su cosa sarebbe successo se non l'avessero fatto e se durante il suo discorso i cittadini l'avessero accusata di tirannia. L'altra rispose che in tal caso sarebbe stata una tiranna. Continuandola a guardare negli occhi, Adriana disse che lei non l'avrebbe uccisa perché in quel caso le sue guardie avrebbero avuto una reazione immediata. Marchesa scosse la testa e disse che aveva ragione: a lei conveniva lasciarla in vita e lasciarla nella linea di successione. In risposta Adriana sputò sul volto della regina e se ne andò. Marchesa, rimasta sbalordita, si tolse con una mano la saliva dall'occhio.

Proclama della regina Marchesa[]

Marchesa fece il suo discorso di incoronazione al popolo della Città Alta, che venne amplificato in modo che tutti potessero udirlo, e disse che era suo compito informarli che re Brago era morto in modo definitivo e che il suo spirito aveva finalmente ottenuto l'eterno riposo che meritava. Nella sua saggezza, il re aveva nominato lei come sua erede ed era stata riconosciuta dal sacro ordine dei Custodi come suo successore. Giurò di applicare le leggi di Paliano, di mantenere l'ordine nella città e fare in modo che la giustizia venisse amministrata in modo imparziale. Era conscia di non poter reggere il confronto con Brago, il cui impegno verso la città lo aveva portato oltre la morte, ma era sicura che con la benedizione dei Custodi sarebbe stata in grado di guidare la città verso una nuova era di prosperità. Il posto di capitano delle guardie era attualmente vacante e i soldati avrebbero dovuto quindi fare riferimento a lei. Terminò dicendo che in assenza di un vero erede naturale, Brago aveva reso note le sue volontà riguardo al trono, ma tuttavia alcuni ex vassalli del re non volevano rispettare i suoi ultimi desideri finali e avvertì che coloro che volevano sfruttare quella transazione come pretesto per una ribellione, erano avvertiti che il tradimento non sarebbe stato accettato e avrebbe portato a severe punizioni, mentre la lealtà alla regina a una sontuosa ricompensa.

I dossier di Leovold[]

Dopo la sua ascesa al trono, Marchesa ha diramato proclami e regole (che aveva preparato mesi prima) per consolidare con i suoi editti il suo potere e ottenere l'accettazione inconscia della popolazione e legittimare il suo dominio.

L'Avanzata delle Macchine[]

Invasione di Nuova Phyrexia[]

Dopo che la Legione delle Macchine invase Fiora, Marchesa combatté contro i phyrexiani per difendere il suo mondo e il suo trono, rafforzando così la sua posizione come regina.

Banditi di Crocevia Tonante[]

Mercante di Morte[]

Dopo la fine dell'Invasione di Nuova Phyrexia, Marchesa attraversò una Via dei Presagi che la portò su Crocevia Tonante.

Referenze[]

Rappresentato in:
  • Marchesa, la Rosa Nera
  • Marchesa, Mercante di Morte
  • Marchesa, Monarca Risoluta
  • Regina Marchesa
Mostrato in:
  • Marchesa's Decree
  • Nessuna Pietà
  • Power Play
  • Sovereign's Realm
Carte associate:
  • Bite of the Black Rose
  • Cavalieri della Rosa Nera
  • Imperial Seal
  • Marchesa's Emissary
  • Marchesa's Infiltrator
  • Marchesa's Smuggler
  • Spina della Rosa Nera
Testi di colore:

Gallery[]

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