Loran

Loran
Dettagli
Originario di	Dominaria - Terisiare, Argivia, Penregon
Lifetime	-2 AR - Morta nel 74 AR
Razza	Umano
Titoli
Titoli	Discepola della Storia del Terzo Cammino
Stato	Deceduta

Loran era un'archeologa umana di Dominaria che studiò sotto la guida di Tocasia e incontrò Urza e Mishra quando erano ancora due bambini. Morì dieci anni dopo la fine della Guerra dei Fratelli tra le braccia del marito e collega Feldon.

Storia

La Guerra dei Fratelli

Studi presso Tocasia

In quanto figlia di una nobile famiglia di Penregon, Loran venne mandata a studiare presso il sito di scavi di Tocasia, come era norma tra i nobili di Argivia, dimostrando un inaspettato interesse per la materia, divenendo una delle migliori studenti dell'archeologa e tornando ogni estate al campo, forse in fuga dalle responsabilità dell'essere nobile.

Loran durante l'apprendistato.

Fu durante l'estate del suo terzo anno che i fratelli Mishra e Urza giunsero al campo, per poi doversene andare l'anno successivo e prendere ufficialmente parte alla vita di corte a Penregon. Tornò cinque anni dopo come rappresentante della nobiltà per supervisionare l'andamento degli scavi, momento nel quale sentì dalla sua maestra la storia del ritrovamento e riparazione dell'Ornitottero da parte dei due fratelli. Tornò quattro anni dopo, per il funerale della sua maestra e per aiutare a portare quello che rimaneva del campo a Penregon.

Terisia e il Terzo Cammino

Cinque anni dopo l'Assedio di Kroog, Loran venne invitata a Terisia dall'Archimandrita della città, con la quale negli anni aveva iniziato una corrispondenza. Portò con sé gli appunti raccolti nei suoi anni di studio e le scoperte compiute da Argivia riguardo l'Impero Thran, comprese le ricerche di Tocasia, ma Urza si rifiutò di consegnarle i suoi appunti, ignorando anche il fatto che lei stesse lasciando Penregon. Una volta giunta in città fu accolta da Feldon, che la accompagnò alla Torre dell'Archimandrita mentre le raccontava delle sue origini.

Una volta giunti alla torre, Loran conobbe l'Archimandrita e altri due ospiti, un uomo calvo e grassoccio di nome Drafna e sua moglie Hurkyl, co-fondatori e direttori dell'Istituto di Lat-Nam. Loran presentò i suoi doni, ma bene presto la discussione passò sull'argomento scottante: i due fratelli e ciò che lei sapeva di loro. Loran confessò di non vedere Mishra dai tempi del suo apprendistato e che sebbene il ragazzo che lei aveva conosciuto non sembrava il demone che veniva descritto negli ultimi anni, poteva essere cambiato, come era cambiato anche Urza, con il quale invece aveva interagito di più. Quando le chiesero se secondo lei ci fosse possibilità che si riappacificassero lei rispose di no, non dopo Kroog e tutte le conseguenze che avevano seguito.

Dopo la sua risposta, l'Archimandrita disse che anziché allearsi con uno di loro sarebbe stato meglio rimanere in disparte, proseguendo nella loro opera di studio e di ricerca dell'innovazione seguendo un'altra via. Feldon approvò immediatamente, dicendo che conosceva molti sciamani e streghe delle sue terre che avrebbero accettato, mentre Drafna sembrò voler declinare, affermando che Lat-Nam fosse abbastanza isolata da non temere nessuno dei due fratelli, ma un gesto di Hurkyl gli fece cambiare idea, e anche Loran accettò, permettendo così la nascita del Terzo Cammino.

L'arrivo del Golgothian Sylex

Loran rimase dunque a Terisia, aiutando i suoi colleghi a portare avanti le loro ricerche e apprendendo vie differenti da quelle degli artefatti. Cercò di imitare le tecniche di Hurkyl, ma non volendo pensare alla situazione in cui versava Argivia in quel periodo non riuscì mai a sentire la voce della terra come invece accadeva ad altri e quindi rimase sui suoi studi, osservando come la loro "terza via" attirasse sempre più individui e scuole di pensiero, non vedendo però di buon grado i fanatici della Fratellanza di Gix, che sembravano vin troppo esaltati per i suoi gusti per il mondo con cui sembravano venerare i reperti thran.

Ad un certo punto venne convocata da Feldon, che le mostrò un artefatto che gli era stato recapitato: una ciotola di rame con all'interno delle iscrizioni in molte lingue, tra le quali un antico idioma Thran. Feldon disse che si chiamava Sylex, e che profetizzava la fine del mondo e quando le disse di toccare l'interno della ciotola il mondo attorno a lei si oscurò durante un'eclisse, mentre in lontananza si udiva il debole ma insistente pianto di un bambino. Quando staccò le mani tornò tutto normale, ma la sensazione d'inquietudine faticò a svanire. Loran non comprendeva cosa fosse accaduto, ma concordò con Feldon nel voler tenere la questione nascosta sapendo che non tutti i loro colleghi avrebbero compreso l'ignoto e che se il sylex diceva la verità, avrebbe tentato molti a utilizzarlo.

La caduta di Terisia

Accadde infine che Mishra volse il suo sguardo su Terisia, attirato dalle ricerche svolte dal Terzo Cammino. Mentre Hurkyl e Drafna cercavano di proteggere i cittadini, lei e Feldon si occuparono di mettere al sicuro il loro sapere, le loro ricerche e i loro artefatti. Feldon alla fine le consegnò il Sylex, dicendole di portarlo il più lontano possibile dalla città, al sicuro da MIshra e dai loro colleghi. Glielo consegnò perché lei non era mai riuscita a sentire il mana e quindi non sarebbe mai stata tentata dall'utilizzarlo e lei accettò a fatica, giurandogli che si sarebbero rivisti e fuggì, mentre la Fratellanza di Gix li tradiva aprendo i cancelli della città alle macchine di Mishra.

Loran fugge con il Sylex.

Loran fuggì sino ai Monti Colekgan, dove tuttavia venne intercettata da Ashnod, in quel periodo in esilio dalla corte di Mishra. La donna cercò di scoprire chi fosse, finché non le caddero gli occhi sul sylex che avvertiva essere un oggetto potente e le chiese cosa fosse. Loran non rispose, ma Ashnon non era il tipo che non ottiene le informazioni che desidera.

La fuga e la fine

Ci vollero anni, ma alla fine Loran cedette sotto le macchine da tortura di Ashnod e le raccontò ogni cosa aveva scoperto, trovandosi con il braccio destro completamente macellato e ferite su tutto il corpo. Dopo che le ebbe detto ogni cosa, Ashnod perse interesse in lei permettendole di fuggire dalla sua prigionia e di incontrare Feldon. Era viva e libera, ma il Sylex era rimasto nelle mani di Ashnod.

I due vissero felici in un piccolo casolare nei pressi del ghiacciaio di Ronom e nell'ultimo giorno del 63 AR assistettero all'Esplosione del Sylex, ricevendo l'onda d'urto proveniente da Argoth. I due si abbracciarono e compresero che finalmente fosse finita.

Planeswalker

Circa cinque anni dopo la fine della Guerra dei Fratelli, Loran e Feldon ricevettero la visita di una donna che affermava di aver perso figlio e marito durante il conflitto e il cataclisma finale. La coppia ascoltò la sua storia e la rassicurarono per quanto potessero e alla fine la donna se ne andò, ringraziandoli. Non avrebbero mai saputo che quella donna in verità fosse Urza e che aveva utilizzato i suoi nuovi occhi per leggere nei loro ricordi.

La morte di Loran

La morte

Dieci anni dopo il Cataclisma, Loran morì a causa del freddo sempre più pungente e delle ferite riportate a causa di Ashnod, iniziando dal non poter più fare le faccende di casa al non avere le forze per alzarsi dal letto. La vita le scivolò via, sotto gli occhi colmi di tristezza di Feldon, che fece costruire una piccola tomba per lei, e alla fine Loran morì.

L'ultimo addio

Qualche tempo dopo, il suo spirito venne richiamato da Feldon, che aveva appreso la magia bianca per poterla rivedere. Loran ricordava di essere morta, poiché era una proiezione dei ricordi del marito e quando gli chiese perché si trovasse lì, lui re rispose che le mancava e che voleva rivederla per dirle addio. Lei accolse le sue parole e attesero finché l'effetto della magia non si esaurì, facendola svanire per sempre con il suo sorriso sul volto.

Referenze

Rappresentato in:

• Loran del Terzo Cammino
• Loran, Discepola della Storia

Mostrato in:

• Fuga di Loran

Testi di colore:

• Feldon del Terzo Cammino

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