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Kydele è una maga umana di Theros, oracolo di Krufix.

Descrizione[]

Prescelta di Krufix[]

Per Kydele non c'è maggior virtù di quella che spinge a cercare e affrontare la verità. Dalla sua posizione privilegiata nel tempio di Krufix, ai confini del mondo, Kydele ha visto verità che distruggerebbero le menti dei comuni mortali. Lo stesso Krufix ha rivelato a Kydele la vera natura degli dei e il posto occupato da Theros nel Multiverso, una visione che la prescelta non potrà mai cancellare dalla sua mente.

Storia[]

L'intuizione di Krufix[]

Kydele stava guardando fuori dalla finestra come faceva spesso, le due braccia reali vicino a essa mentre le altre quattro sventolavano pigramente lungo i fianchi, erano il marchio di Krufix che segnava i suoi oracoli in modo che nessuno potesse confonderli con altri e solo pazzi o selvaggi avrebbero osato far loro del male. Qualcuno bussò alla porta e l'oracolo disse di entrare, si voltò e vide Diantha che aveva portato un vassoio con diverse cose da mangiare per lei, sorrise e salutò la sacerdotessa. Diantha ricambiò il saluto e chiese se stesse bene. Kydele rispose di si e che stava solo pensando al Tempio del Mistero, la sacerdotessa esitò, poi disse che parlava del tempio come se l'avesse visto. La donna rispose che quando era stata in pericolo, Krufix l'aveva portata lì e aveva trascorso del tempo con lui. Diantha si inchinò e disse che imparare da Krufix era un grande onore, non notò che il sorriso dell'oracolo era sbiadito, la sacerdotessa quasi si voltò per lasciare la stanza ma poi si fermò e disse che la invidiava, Kydele la guardò sorpresa e lei spiegò che come sacerdotessa aveva fede e fiducia nella saggezza di Krufix e nella sua autorità sugli altri dei, ma che non aveva mai sentito la sua voce né camminato in sua presenza, esitò, poi chiese se poteva dirle qualcosa di ciò che aveva imparato. L'oracolo si voltò a guardare di nuovo fuori dalla finestra verso orizzonti lontani e persa tra i ricordi rimase a lungo in silenzio.

Kydele ricordava quando si trovava nel Tempio del Mistero e aveva visto svolgersi gli eventi, al suo risveglio era diventata un oracolo di Krufix. Aveva visto Xenagos diventare un dio e farsi strada su Nyx come una macchia d'olio in un luogo incontaminato, l'arrivo di Elspeth Tirel e del suo compagno Ajani nel tempio in cerca del suo dio e camminare attraverso il corpo di Krufix, un portale per raggiungere Nyx, vide lo scontro finale dove Xenagos venne sconfitto dalla campionessa del sole con la Nemesi degli Dei e infine Eliod, quando tutto era finito, ricordava ancora le parole che il dio del sole aveva detto a Elspeth "Tu sei troppo simile al satiro, i tuoi occhi hanno visto cose che io non posso immaginare e una campionessa non può sapere più del suo dio. Io sono il signore degli dei, il più grande di tutti." e poi l'aveva uccisa colpendola con la sua stessa arma spezzata. La crisi era passata, su Theros tutto era tornato alla normalità e Nyx stava guarendo dalle ferite causate da Xenagos. Eppure Kydele si sentiva morta dentro. Pensò al triste destino di Daxos, oracolo di ogni dio e di nessuno e agli altri eventi e continuò a camminare, all'improvviso nella sua mente sentì la voce di Krufix che le chiese cosa la turbasse. Lei rispose che non era l'unica a essere turbata e Krufix contraccambiò con un gesto silenzioso che indicava alla ragazza di seguirlo come in una passeggiata. La figura di Krufix si ridusse fino a diventare delle stesse dimensioni di Kydele, che gli chiese se ciò che era accaduto fosse un bene. Krufix utilizzò una coppia delle sue braccia per abbracciarla e gli rivolse la stessa domanda. Lei rispose con un'alzata di spalle, dicendo che l'equilibrio era stato ristabilito, Xenagos era morto e le creature di Nyx erano tornate nella volta stellata, ma nonostante tutto sentiva che ci fosse qualcosa di sbagliato. L'ascensione di Xenagos faceva sorgere degli interrogativi sulla natura degli dei, mettendo in crisi il sapere insegnato dai filosofi, secondo il quale gli dei erano senza età e immutabili. Ma se un dio poteva nascere e morire in poche settimane, cosa si doveva pensare degli altri dei? Krufix rispose che quello non era un mistero, ma una domanda la cui risposta in pochi volevano ascoltare. Kydele rispose subito che lei era tra questi. Il dio la guardò per un lungo istante prima di parlare e imperscrutabile disse che gli dei sono credenze che hanno preso forma nel tessuto di Nyx. Kydele ribattè dicendo che gli dei ispiravano convinzione e che quindi dovevano essere venuti prima. Krufix rispose che lui era il più vecchio e che la prima volta che un mortale di Theros alzò lo sguardo al cielo notturno dicendo "mi chiedo" una parte di lui entrò nell'esistenza. Lui era l'ignoto, l'inconoscibile, quello che si trova oltre gli orizzonti lontani. Aveva visto gli altri prendere forma: la morte era arrivata subito dopo, poi il sole, il mare, la foresta e la fucina. Poi emersero i domini più astratti: guerra, inganno, intuizione e infine l'amore. Kydele rimase sorpresa e chiese della divinità dell'amore. Lui rispose che i mortali l'avevano dimenticato e chiese se credeva realmente che Eliod fosse sempre stato il dio del sole. Spiegò che quando Eliod prese il posto della divinità dell'amore tra gli dei lo fece come dio del sole e così è sempre stato ricordato dai mortali. Kydele sorpresa chiese come fosse possibile l'esistenza di altri dei e che nessuno si ricordasse di loro. Krufix rispose che se qualcuno si fosse ricordato di loro, sarebbero ancora esistiti. I mortali avevano la memoria corta in queste materie, se si fossero ricordati più a lungo Nyx si sarebbe ritrovato strappato da rivalità e contraddizioni. Le quattro braccia del dio si spalancarono in un gesto di onnicomprensiva sconfitta mentre diceva che forse non era nemmeno la prima divinità ma che non poteva saperlo. Kydele rimase a lungo in silenzio, poi disse che gli dei erano più fragili di quello che sembravano e chiese se fosse sicuro che avessero bisogno della devozione dei mortali. Rispose di si e l'oracolo chiese perchè. Krufix chiese perchè il tempo scorre o il flusso dell'acqua fosse in discesa e rispose che alcune cose erano semplicemente come dovevano essere. Kydele disse che i filosofi di Meletis discutevano della causa del movimento e della natura del tempo e con insolita durezza il dio rispose che se avessero imparato le risposte forse i mortali avrebbero venerato loro. L'oracolo chiese se stava dicendo che non conosceva le risposte e Krufix girò il cappuccio verso di lei, Kydele sentì un improvviso impeto di vertigini, non ebbe la sensazione di guardare verso un compagno, ma in un profondo abisso pieno di stelle e di oscurità. Il dio rispose che stava dicendo che se c'era una ragione o uno scopo dietro la natura degli dei non voleva saperlo. Kydele replicò che era suo dovere sapere, non aveva mai contraddetto in modo così diretto il dio degli orizzonti, molti altri dei non avrebbero tollerato una simile impudenza nemmeno da un oracolo. Krufix semplicemente sospirò, un suono simile alla brezza notturna, e disse stancamente che lui era il conoscitore di tutto quello che si sapeva su Theros, ma negli ultimi tempi aveva imparato cose sul loro mondo circa la sua sicurezza. Fece una pausa e chiese se ritenesse sorprendente che lui fosse ancora in grado di imparare. Kydele rispose di si, anche se in realtà si sentiva disturbata, Krufix era il dio dei misteri, conosceva la risposta a ogni domanda e decideva quali risposte i mortali potevano conoscere, almeno aveva sempre creduto che fosse così. Chiese cosa avesse imparato e Krufix rispose se fosse sicura di volerlo sapere. Lei rispose di si. Il dio disse che la conoscenza è crudele e che avrebbe spezzato il suo cuore e testato le sue alleanze, chiese se fosse sicura di volere questa maledizione. Kydele prese in considerazione le sue parole; sapeva cose che nessun altro mortale aveva mai sognato, aveva guardato Nyx così spesso che era diventato un luogo comune, aveva osservato Krufix scrivere il nome degli dei per vietare loro di andarsene da Nyx durante Il Silenzio, sapeva che la conoscenza era potere, ma Krufix era il dio degli orizzonti e alcune cose non erano mai destinate a essere conosciute, non importava quanto lontano si viaggiasse, c'era sempre un altro orizzonte. Rispose nuovamente di si. Krufix le disse che Theros è uno di molti mondi. Kydele disse che non stava parlando di Nyx o dell'Ade e il dio rispose che al di là di Theros c'erano mondi che non si potevano vedere quando si guardava verso il cielo, luoghi in cui gli dei di Theros non avevano alcun potere o influenza, piani che non potevano visitare, con le loro civiltà, le loro storie e le loro leggi fisiche. L'oracolo chiese degli dei di quei mondi e Krufix disse che alcuni forse erano dei simili a loro ma in alcuni mondi non esistevano dei. Kydele chiese se avesse appreso questo di recente e lui rispose di no, che c'erano esseri che potevano camminare tra questi mondi e che la prima che aveva messo piede sul loro mondo lo aveva fatto tanto tempo fa. Spiegò che lui era il conoscitore di tutte le cose conosciute su Theros e aveva imparato tutto quello che sapevano questi "viaggiatori". Kydele riflettè sulle sue parole poi chiese se Elspeth fosse una di questi esseri. Krufix rispose di si, ma che non era la sola, lo era anche il suo compagno Ajani che combatté al suo fianco, Kiora che si era guadagnata le ire di Thassa e Xenagos. Kydele annuì e chiese se il satiro avesse viaggiato in altri mondi dove non c'erano dei e avesse capito che poteva diventare un dio. Krufix disse di si e aggiunse che Xenagos aveva deciso che tutti su Theros dovevano sapere che gli dei erano una menzogna. Kydele gli fece notare che non era riuscito nel suo piano e il dio rispose che i mortali avevano visto passare il caos causato da un usurpatore, ma se lui fosse vissuto, forse la gente avrebbe dimenticato i particolari della sua ascesa e avrebbe finito per adorarlo e a chiedersi cosa volesse dire circa gli altri dei. Kydele chiese cosa fosse allora a turbarlo così tanto. Krufix sorrise e le disse che vedeva lontano, che era turbato da ciò che preoccupava gli esseri in grado di viaggiare tra i piani: il mondo di Kiora era minacciato dagli eldrazi, esseri grandi e terribili, alla pari di qualsiasi dio e divoratori di mondi che lasciavano dietro di sè solo gusci vuoti. Sul suo mondo Ajani aveva affrontato un drago immensamente potente, un nemico insondabile anche per lui, che cerca il potere infinito e la vita immortale. Le sue trame si estendono da secoli su più mondi e non risparmierà niente e nessuno. Infine Elspeth era arrivata da un mondo dominato da Nuova Phyrexia, un piano di metallo di esseri dalla mente contorta che disprezzano la carne, governato da mostri di metallo che si atteggiano a dei e che erano un affronto alla natura, una parodia oscura della vita che corrompeva tutto ciò che toccava e si era già fatta strada in altri mondi. Terminò dicendo che se uno di questi pericoli avesse raggiunto Theros, nemmeno gli dei sarebbero stati in grado di fermarli e tutte le loro preghiere sarebbero state inutili. Una a una le stelle del mantello di Krufix iniziarono a tremolare, fino a spegnersi lasciando solo oscurità. Il dio la guardò e disse che era questo ciò che lo turbava e che ora sapeva, poi prima di andarsene le chiese cosa avrebbe fatto con questa conoscenza.

Kydele tornò al presente e rispose a Diantha di no e che non c'era niente di più. La sacerdotessa comprese di essere stata congedata si voltò e se ne andò, lasciando l'oracolo sola coi suoi pensieri.

Referenze[]

Rappresentato in:
  • Kydele, Prescelta di Krufix
Mostrato in:
  • Profetessa di Krufix

Collegamenti esterni[]

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