Magic: the Gathering Wiki
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Kellan è uno spiritello umano di Eldraine, un viaggiatore del Multiverso.

Descrizione[]

Dal Sangue Fatato[]

Figlio del planeswalker Oko e di Alyse una strega umana di Eldraine, il giovane mezzosangue Kellan venne incaricato da Talion di mettere fine al Sonno Stregato. Per aiutarlo nella sua missione, il signore di tutte le fate gli donò due impugnature magiche che nell'attivarsi diventano spade con lame di luce che possono essere usata anche come fruste. Col tempo, il sangue fatato di Kellan e la sua eredità iniziarono a manifestarsi sempre di più donandogli il potere di volare su scie magiche, di evocare a piacimento viticci e liane di magia dorata e infine di poter condizionare e controllare la mente dei propri nemici.

Dopo che contribuì a mettere fine alla maledizione e apprese la verità su suo padre, decise di attraversare un portale nel tentativo di trovarlo. Nell'anno che seguì, Kellan esplorò le Caverne sotto Ixalan, risolse importanti casi su Ravnica e finì invischiato in una serie di colpi su Crocevia Tonante, scoprendo sempre di più su sé stesso e la sua magia e trovando infine il padre che tanto cercava. Lottò contro le ingiustizie che minacciavano la pace dei piani che visitava, fossero vampiri zeloti e funghi infestanti nel Nucleo del Paradiso, capogilda impazziti o persino il suo stesso padre doppiogiochista.

Storia[]

Terre Selvagge di Eldraine[]

La missione di Talion[]

Into the Fae CourtART1

Kellan viene chiamato da Talion per la nobile impresa.

Cresciuto a Orrinshire con la madre, il patrigno Ronald e il cane Hex, Kellan era il più piccolo del suo villaggio, ed era spesso vittima di bullismo da parte degli altri ragazzi, compresi i figli di Matilda Cotter. Lo prendevano di mira perché "mezzosangue" e veniva accusato ingiustamente di essere la causa del Sonno Stregato. Sei mesi dopo la fine dell'Invasione di Nuova Phyrexia, Kellan venne convocato nel regno degli spiritelli da Talion che gli affidò la missione di sconfiggere le tre sorelle streghe Agata, Hylda ed Eriette per mettere fine alla maledizione e in cambio gli avrebbe rivelato l'identità di suo padre. Kellan accettò e si mise in viaggio.

Rubinia e Agata[]

Feed the CauldronART1

Kellan getta Agata nel Calderone.

Durante la sua ricerca Kellan arrivò al Forte di Estremuro dove le sue continue domande sulle streghe attirarono l'attenzione di Rubinia. I due parlarono e decisero di viaggiare insieme verso Tumulo Grigio: lui nella speranza di trovare una delle tre streghe, mentre lei per ritrovare Peter, il fratello scomparso. Durante il viaggio vennero inseguiti da un Cavaliere Lupo, ma riuscirono a scappare attraverso un branco di Braccastreghe finendo nella capanna di Agata. Approffittando del fatto che la strega era distratta dalla sua prigioniera, una ferita Imodane, Kellan la spinse nel suo calderone, uccidendola e salvando la cavaliera. In quel momento arrivò il Cavaliere Lupo, ma si rivelò essere Peter che li ringraziò per averlo liberato dall'incantesimo di Agata e chiese se poteva fare qualcosa per sdebitarsi. Kellan spiegò che il suo signore gli aveva chiesto di portargli il Calderone come prova. Insieme ai due fratelli, Kellan tornò da Talion che accettò il "dono", ma non si rivelò e gli disse che il suo prossimo bersaglio era Hylda e che per trovarla avrebbe dovuto chiedere allo Specchio Magico che era stato spostato dal suo castello fin sopra la pianta di Fagioli, poi li congedò e il trio si ritrovò ancora una volta davanti alla capanna della strega. Kellan chiese ai due se volevano accompagnarlo e Rubinia accettò, mentre Peter rifiutò a causa delle sue ferite.

Lo Specchio Magico[]

Up the BeanstalkART1

Kellan, Rubinia e Troyan scalano la pianta di Fagioli.

Dopo che assunsero Troyan come guida, Kellan e Rubinia si arrampicarono sulla pianta di Fagioli ed entrarono nel castello di Nimburgo dove si stava festeggiando il compleanno di Beluna Granburrasca. Mentre cercavano lo Specchio i tre vennero attaccati dall'oca gigante Albiorix e finirono per essere catturati dalla gigante. Sospettando che volessero rubarle lo Specchio, Beluna fu ostile verso di loro, ma quando Kellan spiegò che erano in missione per conto di Talion, re Yorvo li dichiarò suoi ospiti permettendogli di fare una domanda allo Specchio. Davanti a Indrelon, Kellan fece la sua domanda, ma non ricevette risposta e Beluna gli spiegò che doveva dire allo Specchio qualcosa che non conosceva in cambio del suo sapere. A quelle parole Troyan si fece avanti e rivelò di non essere nativo di Eldraine. Dopo che il vedalken finì di parlare Indrelon mostrò loro la posizione di Hylda.

La strega di ghiaccio[]

Break the SpellART1

Mossa dalla compassione, Hylda salva Kellan.

Arrivati a Loch Larent Kellan e Rubinia individuarono il castello di ghiaccio della strega che però li vide a sua volta e fece sentire la sua voce avvertendoli di tornare indietro o non avrebbe avuto pietà per loro nonostante la loro giovane età. Decisi a sconfiggerla i due avanzarono e la strega mandò contro i suoi guerrieri di ghiaccio. Durante lo scontro Kellan riuscì ad attivare le impugnature magiche ricevute in dono da Talion ed ebbe la meglio sui nemici, ma improvvisamente cadde a terra e si addormentò. Tuttavia, il coraggio e le parole di Rubinia spinsero Hylda a raggiungerli e usare la sua magia per salvarli per poi portarli al sicuro nel suo castello. Dopo che Kellan si svegliò la strega spiegò che non voleva fargli alcun male e si tolse la corona consegnando la prova della sua sconfitta, ma prima che i due partissero rivelò loro che anche Talion era responsabile della maledizione.

Il signore degli spiritelli[]

Usciti dal castello i due tornarono da Talion e Kellan gettò con rabbia la corona ai suoi piedi. L'altro chiese il motivo delle sue preoccupazioni e il giovane rispose che gli aveva mentito. Talion replicò che la menzogna era una maledizione per la loro razza che li portava alla morte. Rubinia intervenne e rivelò che sapevano che l'idea del Sonno Stregato era stata sua, cosa che lui non aveva mai detto, e affermò che li stava usando. Sorridendo, Talion chiese se fosse sbagliato essere usati per compiere una nobile missione. Kellan iniziò a protestare, ma il signore degli spiritelli lo interruppe dicendogli che avrebbero trovato Eriette al castello di Ardenvalle: sconfiggerla e mettere fine alla maledizione o ignorarla e tornare a casa da sua madre era una sua scelta.

La fine del Sonno[]

Deciso a fare la cosa giusta, Kellan viaggiò con Rubinia verso le rovine del castello per mettere fine alla maledizione. Riuscirono ad entrare senza farsi vedere e incontrarono Rowan Kenrith. Convinti che fosse un'alleata, rivelarono la loro presenza e si avvicinarono a lei. Troppo tardi compresero che era dalla parte della strega e vennero storditi e imprigionati. Fortunatamente per loro, Will Kenrith e il suo esercito arrivarono per sconfiggere Eriette e mettere fine al Sonno e i due giovani ne approfittarono per fuggire e unirsi alla battaglia. Dopo che Ashiok arrivò sul campo di battaglia, Kellan attaccò il planeswalker con la sua frusta dorata, distraendolo e costringendolo a restare nello stesso punto abbastanza a lungo da permettere a Will di colpirlo con un dardo di ghiaccio. Ferito, Ashiok fuggì nella cieca eternità, mentre Rubinia catturò Eriette e Rowan lanciò una potente magia che le permise di fuggire. Dopo la vittoria il Sonno fu spezzato, Kellan e Rubinia vennero ringraziati da Will che li invitò a unirsi alla sua corte. La sua amica accettò mentre lui prese la mela della strega e tornò da Talion. Consegnò l'ultimo dono, ma invece dell'identità del padre chiese di tornare a casa: avrebbe ascoltato la storia da sua madre quando lei avrebbe deciso di raccontargliela.

Verso un altro mondo[]

Extraordinary JourneyART1

Kellan attraversa una Via dei Presagi su Eldraine verso un altro mondo.

Tornato a Orrinshire Kellan venne accolto con affetto sia dalla madre che dal patrigno. Dopo che Ronald li lasciò soli i due parlarono e sua madre si commosse quando seppe della sua scelta e decise che era arrivato il momento di dirgli la verità: suo padre era Oko, uno spiritello che proveniva da un altro mondo. Gli raccontò del loro incontro, della sua nascita e della loro separazione. Successivamente, durante la notte, Kellan non riuscì a dormire chiedendosi se avesse gia incontrato suo padre sotto un'altra forma, dal momento che gli piaceva cambiare aspetto, e in quel caso perchè non si fossero mai incontrati. Hex scelse quel momento per correre via e, inseguendo il cane, Kellan finì per trovarsi davanti a un portale e dall'altro lato vide un luogo completamente diverso da Eldraine. Dai racconti di Troyan e sua madre, Kellan capì che si trattava di un altro mondo e decise di attraversare il portale nel tentativo di trovare suo padre.

Le Caverne Perdute di Ixalan[]

Su Ixalan[]

Circa sei mesi dopo la fine della sua impresa, Kellan arrivò nelle caverne sotterranee di Ixalan dove si ritrovò a fuggire dai goblin. Mentre scappava notò i membri della Legione del Vespro e chiese aiuto. Venne salvato da Amalia Benavides Aguirre che usò la sua mappa e la sua penna incantata facendo svanire il ponte sotto i goblin che precipitarono nell'abisso. Kellan la ringraziò, si presentò e spiegò di proveniente da Eldraine. Vitor Quijano, il leader del gruppo, non gradì la sua presenza e voleva lasciarlo indietro ma Amalia lo convinse a permettergli di unirsi a loro.

Gli Araldi del Fiume e l'Impero del Sole[]

Durante il viaggio, Amalia aggiornò Kellan sulla loro missione. Improvvisamente il gruppo venne circondato dai guerrieri Malamet di Ban Koj e portati dal sovrano Okinec Ahau che non volendo correre rischi ordinò di gettare gli intrusi nelle sabbie mobili. Fortunatamente, i membri della Legione vennero salvati dagli Araldi del Fiume. Portati davanti a Pashona, Kellan e i suoi compagni incontrarono un gruppo di guerrieri dell'Impero del Sole guidati da Huatli. La plasmatrice disse che il suo popolo stava indagando su una porta che una volta aperta portava al Nucleo di Ixalan e spiegò che li avevano salvati per scoprire le loro intenzioni nelle caverne. La conversazione tra le tre fazioni divenne rapidamente ostile finché Huatli ricordò loro che avevano combattuto tutti contro i phyrexiani e adesso che gli invasori erano stati sconfitti potevano sfruttare quell'occasione per costruire una pace duratura tra le loro genti. Bartolomé rispose che la regina Miralda IV Mordenuras poteva essere disposta a trattare in base a ciò che avrebbero trovato e anche Pashona fu favorevole. Con l'aiuto di Abuelo il gruppo riuscì ad aprire la porta ed entrò nel Nucleo dove trovarono gli Oltec. Mentre i membri dell'Impero del Sole vennero accolti positivamente, quelli della Legione del Vespro furono imprigionati per via del loro legame con Aclazotz e, dal momento che faceva parte del loro gruppo, anche Kellan.

Il sacrificio di Bartolomé[]

Dopo aver scoperto che i suoi compagni erano vampiri, Kellan parlò con Amalia e Bartolomé informandoli che aveva imparato che la loro razza uccideva persone innocenti e beveva il loro sangue. La cartografa spiegò che non era quello che predicava la Chiesa del Vespro: si nutrivano solo di criminali e persone malvagie. Kellan replicò chiedendo chi decideva chi fosse un criminale oppure no e le sue parole turbarono la sua amica. Bartolomé rispose che non tutti i vampiri seguivano la morale della chiesa. I due gli fecero altre domande e Kellan spiegò che si era messo in viaggio in cerca di suo padre. La loro conversazione venne interrotta quando i membri della Legione vennero soccorsi dai fedeli di Aclazotz. Arrivati davanti a una porta, Vitor disse che era necessario un ultimo sacrificio e che il sangue di Kellan sarebbe stato sufficiente per aprirla. Amalia e Bartolomé si opposero e il secondo si sacrificò permettendo agli altri due di fuggire.

Battaglia nel Nucleo[]

Catturati dagli Oltec i due spiegarono che non stavano scappando ma stavano cercando aiuto: i vampiri erano fuggiti ed erano andati in cerca del loro dio. Prima che potessero fermarli Aclazotz venne liberato. Nella battaglia che seguì Kellan contribluì alla difesa del Nucleo, ma nonostate i difensori ebbero la meglio, Aclazotz riuscì a fuggire.

Il viaggio continua[]

Dopo la vittoria Kellan tornò in superficie insieme a Amalia, Malcolm Lee e Braghe. Lì i due dell'Alleanza di Bronzo si separarono da loro dopo averli salutati. Successivamente, Kellan trovò una nuova Via dei Presagi e si preparò ad attraversarlo. Con sua sorpresa Amalia si offrì di accompagnarlo. Kellan l'avvertì dei rischi ma non ebbe obiezioni e insieme alla sua amica viaggiò verso un nuovo mondo.

Delitti al Maniero Karlov[]

Su Ravnica[]

Insieme ad Amalia, Kellan arrivò su Ravnica, un mondo ancora destabilizzato dalle conseguenze dell'invasione. Mentre la sua amica scelse di fare ricerche sul piano e la sua storia, il giovane entrò a far parte dell'Agenzia Investigativa Magicologica di Ravnica sotto la guida dell'arconte Ezrim e si guadagnò grandi onori impedendo al dio Gruul Anzrag di devastare il Nono Distretto, più o meno quattro mesi dopo l'aver abbandonato Ixalan. Un mese dopo quell'impresa fu invitato da Teysa Karlov, la capogilda degli Orzhov, a una festa al Maniero Karlov dove lui e altri agenti ricevettero gli onori e vennero premiati per il loro lavoro.

Il primo delitto[]

Successivamente lo svolgimento della festa venne interrotto a causa della misteriosa morte di Zegana e a tutti i presenti venne proibito di lasciare il Maniero. Dopo che Aurelia permise agli agenti di aiutare gli Azorius e i Boros nelle indagini, Kellan iniziò a cercare indizi e alla fine contribuì ad aiutare Alquist Proft e Kaya Cassir a catturare Etrata che venne presa in custodia dagli Azorius.

La planeswalker e il giovane detective[]

Tre giorni dopo la cattura di Etrata, Kellan si offrì volontario per portare Kaya all'agenzia. Quando la trovò la informò che Ezrim voleva parlarle. Lei lo seguì e durante il cammino lui disse che anche suo padre, Oko, era un planeswalker e spiegò che stava cercando di scoprire dove fosse. Kaya rispose che non lo conosceva, ma promise che, se l'avesse incontrato, gli avrebbe detto che lo stava cercando. Arrivati all'agenzia i due si separarono. Dopo la fuga di Etrata, la scomparsa di Alquist e i sospetti degli Azorius che il detective fosse coinvolto nella fuga della vampira, nell'Agenzia scoppiò il caos e i detective iniziarono a litigare tra loro. La discussione tra Kellan e i suoi colleghi terminò con l'arrivo di Kaya che, dopo aver appreso la situazione, disse che aveva bisogno di parlare con Ezrim e lui la portò dall'arconte. Dopo che i tre rimasero da soli la planeswalker disse che accettava di condurre le indagini e li informò della morte di Teysa. Ezrim spiegò che avrebbe iniziato interrogando Judith e che Kellan sarebbe andato con lei.

On the JobART1

Sul caso.

Prima di partire per il Girone del Divertimento i due incontrarono lo spirito di Agrus Kos che spiegò che stava aiutando con le indagini sulla morte di Zegana e che Aurelia gli aveva chiesto di lavorare a fianco dell'Agenzia per trovare il colpevole. Raggiunto il locale Kellan e Kaya parlarono con Judith che suggerì loro di andare a Vitu-Ghazi e leggere il Tomo del Patto delle Gilde, poi li congedò. Arrivati a Vitu-Ghazi vennero accolti da Voja che fu sul punto di attaccarli ma venne fermato da Tolsimir che spiegò che i Selesnya avevano preso delle precauzioni dopo le morti di Zegana e Teysa. L'elfo li portò da Trostani che diede loro il permesso di consultare il Tomo dove appresero che Rakdos era in grado di provocare una rabbia omicida che spingeva anche la persona più mansueta a rivoltarsi contro i propri cari senza alcun preavviso. Kellan commentò che Etrata aveva detto di non ricordare nulla dell'omicidio di Zegana, e Kaya disse che dovevano informare Ezrim.

L'ultimatum di Aurelia[]

Fanatical StrengthART1

L'agguato.

Durante il cammino verso la sede dell'Agenzia, Kellan venne avvertito da Kaya che sei persone li stavano seguendo e lo guidò verso il vicolo isolato più vicino. Una volta raggiunti, i due vennero attaccati, ma ebbero la meglio. Tuttavia non riuscirono ad interrogare i loro aggresori che, dopo la sconfitta, inghiottirono una pianta suicida che trasformò i loro corpi in muschio. Kellan fece notare alla sua amica un ciuffo di pelo bianco su uno dei mantelli ma, mentre cercavano di capirne il significato, un tottero arrivò tra loro e proiettò un messaggio olografico di Ezrim che li avvertì che i Boros stavano arrivando verso la loro posizione e consigliò di tornare alla loro sede. Nell'uffiicio dell'arconte, Kellan venne informato che l'assassino di Teysa era stato catturato dagli Azorius: si trattava di un senza gilda che come Etrata non ricordava nulla delle sue azioni. La loro conversazione venne interrotta dall'arrivo di Aurelia che portava con sè la Fanciulla del Massacro in catene e spiegò che l'assassina aveva tentato di ucciderla e sebbene negasse di ricordare il suo attacco verso di lei era evidente che dietro i delitti c'era il Culto e disse che avrebbe dichiarato guerra ai Rakdos. Il giovane rimase in silenzio mentre Kaya, con l'aiuto di Agrus, riuscì a ottenere dall'angelo ventiquattro ore di tempo per trovare il colpevole.

Demand AnswersART1

L'ultimatum di Aurelia.

Subito dopo Kellan e Kaya valutarono le informazioni raccolte e la seconda disse che credeva che Rakdos fosse innocente perchè il modo in cui si stavano svolgendo i delitti non era nel suo stile. In quell'istante Anzrag, imprigionato dall'Agenzia, riuscì a fuggire dalla sua capsula di contenimento e scatenò la sua furia sui detective. Nello scontro Kellan e Kaya, supportati da Ezrim, riuscirono a ricatturarlo. Dopo che l'emergenza rientrò, Agrus disse che sarebbe andato da solo in un luogo che gli avrebbe permesso di ottenere delle risposte e assicurò che sarebbe tornato prima della fine della scadenza. Tuttavia al posto del fantasma Boros fu Aurelia a tornare informando che Agrus era scomparso, che quello era un insulto eccessivo e che non avrebbe aspettato oltre nonostante mancassero ancora diverse ore.

Il colpevole[]

Fae FlightART1

Kellan sblocca il potere del volo.

Successivamente venne invitato a Vitu-Ghazi insieme ai capigilda e senza gilda coinvolti nei misteriosi omicidi e ascoltò Alquist Proft rivelare che il colpevole era Oba, l'aspetto della vita di Trostani, l'unica su tutta Ravnica a poter creare il fiore il cui polline, una volta respirato, le permetteva di manipolare gli assassini che poi dimenticavano le loro azioni. Con orrore delle sue sorelle, la driade spiegò che stava semplicemente punendo coloro che considerava traditori di Ravnica durante l'invasione e confessò che era da settimane che uccideva e che loro avevano notato le sue azioni solo dopo che aveva iniziato a colpire persone a cui tenevano. Aurelia dichiarò che l'avrebbe arrestata per i suoi crimini, ma l'altra spiegò che non poteva farlo perchè lei e le sue sorelle erano un unico essere, ma loro non avevano commesso nessun crimine e secondo le leggi del Patto delle Gilde erano innocenti e di conseguenza non poteva imprigionare nemmeno lei. Subito dopo Oba fece perdere i sensi alle sue sorelle e animò Vitu-Ghazi attaccando i presenti. Durante la battaglia Kellan venne scagliato all'esterno attraverso un'apertura, ma mentre stava precipitando la sua caduta si fermò grazie alla sua magia fatata che sbloccò la sua abilità di volare.

Caso risolto[]

Dopo che Oba venne sconfitta da Kaya con l'aiuto di Etrata e di Teysa, tornata come spirito, il caso fu risolto. Kellan parlò brevemente con la planeswalker, poi lasciò Vitu-Ghazi. Giorni dopo, Kellan ricevette la visita di Kaya e la informò sulla scomparsa di Judith e che Alquist aveva assunto Etrata come sua assistente. La planeswalker lo informò che sarebbe partita dal piano e il giovane tornò al suo lavoro.

Banditi di Crocevia Tonante[]

Su Crocevia Tonante[]

Circa un mese dopo la fine del caso, Kellan venne informato da Ezrim che suo padre si trovava su Crocevia Tonante. L'arconte lo congedò lasciandolo libero di unirsi al gruppo che avrebbe viaggiato su quel mondo sotto il comando di Ral Zarek. Nelle settimane successive il giovane lavorò a Porto dei Presagi nella costruzione di una torre per stabilire una comunicazione interplanare, che faceva parte del progetto legato alle Vie dei Presagi di Niv-Mizzet. Durante i lavori al cantiere, Kellan salvò un operaio grazie alla sua capacità di volare, attirando l'attenzione di Ral che chiese ai membri della Compagnia Sterling che il ragazzo venisse aggiunto alla sua scorta di sicurezza.

Dove che venne informato che sarebbe andato con Ral a Prosperità, Kellan pensò che le probabilità di apprendere informazioni su Oko sarebbero state maggiori nella città più ricca del piano dal momento che, secondo la sua esperienza, i planeswalker tendevano ad essere persone importanti ovunque andassero. Il giovane pensò che c'erano così tante domande che avrebbe voluto fare a suo padre: sulla sua eredità fatata; sui suoi poteri; e se Oko si fosse mai sentito spinto in due direzioni come era successo lui. Si disse che c'erano così tanti anni mancanti tra loro, tanti ricordi che avrebbero dovuto condividere e sapeva anche che c'era la possibilità che suo padre non si sentisse allo stesso modo di suo figlio e che avrebbe potuto rifiutarsi di vederlo o conoscerlo. Aveva sentito delle storie su Oko dove veniva considerato un noto imbroglione con la reputazione di essere inaffidabile, ma Kellan non era mai stato il tipo che credeva a tutte le dicerie che sentiva e preferiva fidarsi del potenziale di qualcuno piuttosto che evitarlo per i suoi errori passati. Il giovane era pronto a incontrare suo padre.

La banda di Oko[]

Arrivato alla sede della Compagnia Sterling, Kellan percepì la magia delle fate e subito dopo individuò lo spiritello che riconobbe subito come suo padre. Ral sussultò allarmato quando riconobbe ciò che l'altro aveva rubato ma prima di poter reagire venne colpito da Minutosso che lo stordì brevemente. L'izzet mandò il giovane a fermare i fuggiaschi. Kellan li raggiunse grazie alla sua magia del volo ma invece di combattere gli rivelò di essere suo figlio. Comprendendo che diceva la verità Oko perse tempo venendo raggiunto dalle guardie ma prima che potessero catturarlo Kellan agì istintivamente per proteggerlo e le allontanò con la sua magia mentre Ral venne sconfitto da Rakdos. Impressionato dalla lealtà che gli aveva dimostrato, Oko decise di portare Kellan con lui e la sua banda.

Tra malvagi e fuorilegge[]

Tornati alla taverna a Rustwood Oko ringraziò Kellan per il suo aiuto dicendogli che un giorno gli avrebbe restituito il favore ma il ragazzo replicò che non era necessario e voleva solo conoscerlo. I due si unirono agli altri per valutare la prossima mossa e, in quel momento, Kellan riconobbe Ashiok e si preparò ad attaccarlo. Prima di poter agire venne fermato da suo padre che, intuendo le sue intenzioni, disse che qualsiasi storia condividesse con l'altro non aveva importanza in quel luogo. Kellan replicò che quel planeswalker aveva attaccato il suo mondo, manipolato le persone affinché eseguissero i suoi ordini e contribuito a far diventare Rowan Kenrith malvagia: non poteva fidarsi di quell'essere. Oko rispose che non era necessario che si fidasse di Ashiok ma aveva bisogno che si fidasse di lui e chiese se poteva farlo. Kellan annuì ma non potè evitare di sentirsi in colpa. Quando si avvicinò al tavolo Eriette lo notò e commentò negativamente la sua presenza ma l'accettò per il bene della missione della banda.

Kellan ascoltò i suoi compagni in silenzio mentre parlavano sui rischi di usare la chiave senza comprendere i suoi poteri, sul trovare e ottenere Maag Taranau e la decisione finale, su consiglio di Annie Flash, di reclutare Nolan, uno studioso di artefatti magici che in cambio del giusto prezzo li avrebbe sicuramente aiutati.

Lo studioso di artefatti[]

Dal momento che Nolan si trovava su un treno per Prosperità scortato dai mercenari della Compagnia Sterling, la banda decise che alcuni di loro avrebbero fatto dirottare il treno. Il piano preoccupò Kellan che disse che non voleva che ai passeggeri venisse fatto alcun male e Oko gli promise che nessun innocente sarebbe stato danneggiato. Successivamente, il giovane salì sul treno insieme a suo padre fingendosi mercenari per permettere a Satoru Umezawa di aprire le porte bloccate. Ad un passo dal successo il piano fallì a causa di Gisa Cecani, che fraintese il segnale di Braghe risvegliando i suoi zombie in anticipo. Nella battaglia che seguì il ninja venne ferito e Kellan usò il collegamento telepatico tra loro, creato da Ashiok, per chiedere aiuto per il compagno che venne soccorso da Annie.

Mystical TetherART1

Kellan salva il treno.

Nonostante tutti gli imprevisti la banda riuscì a recuperare Nolan ma Kellan si rifiutò di lasciare che il treno finisse nel ponte distrutto causando la morte dei suoi passeggeri. Oko cercò di convincerlo ad andare dicendogli che non poteva salvarli ma il ragazzo replicò che lui gli aveva fatto una promessa e che doveva almeno provarci. Con suo enorme delusione suo padre non mantenne la parola e se ne andò. Con un enorme sforzo Kellan usò la sua magia ed evocò dei rampicanti magici che bloccarono il treno sul canyon, permettendo ai passeggeri di sbarcare supportato da Annie, tornata indietro per lui. Dopo aver risolto la situazione i due fuggirono per raggiungere i loro compagni e Nolan.

Le chiavi di Akul[]

Kellan osservò preoccupato, mentre Ashiok otteneva informazioni da Nolan usando la sua magia per osservare i suoi ricordi. Vedendo la sua espressione Oko lo rassicurò che lo studioso non sarebbe stato ferito, poi spiegò che quando aveva abbandonato il treno l'aveva fatto perchè sapeva di potersi fidare di suo figlio. Kellan non replicò: voleva credere a suo padre, voleva la sua approvazione, ma aveva visto la sua espressione sul treno e sapeva che Oko non aveva creduto in lui; era stato pronto ad abbandonarlo. Si disse che doveva trattarsi di un malinteso e che suo padre non l'avrebbe nuovamente lasciato. Ashiok si unì a loro e rivelò che la loro chiave era solo una delle sei e che le altre erano in mano ad Akul. Terminata l'utilità di Nolan la maggior parte della banda voleva lasciarlo al suo destino, ma Kellan si oppose e insieme ad Annie Flash lo portarono al sicuro nella città più vicina.

Dopo che la banda individiò la posizione di Dannazione si divise con Kellan, Oko, Annie e Vraska che si infiltrarono in città. Tuttavia i quattro vennero scoperti a causa di Kellan che rispose in modo troppo gentile ad uno dei fuorilegge che lo riconobbe come spia. Dopo uno scontro, vennero catturati e portati davanti ad Akul per essere torturati e uccisi. Il drago recuperò la chiave da Oko unendole tutte e sei in un unico artefatto e poi promise ai quattro una morte dolorosa. Nel tentativo di salvare i suoi compagni, Kellan sfidò Akul a duello dicendo che se avesse vinto lui li avrebbe lasciati andare. Inizialmente il drago rifiutò, ma quando gli altri tre lo accusarono di aver paura, mettendo in dubbio la sua reputazione davanti ai suo uomini cambiò idea ed accettò la sfida.

Prima dell'inizio dello scontro Kellan vide che Oko, Annie e Vraska erano stati legati e portati ad assistere e cercò il padre con lo sguardo ma l'altro non ricambiò. Deluso si concentrò sul duello in cui Akul si portò rapidamente in vantaggio costringendolo a schivare e volare per evitare i suoi attacchi. Tuttavia il ragazzo reagì incantandolo con la sua magia, rendendolo indifeso ma esitò nel colpirlo a morte e ciò permise al drago di riprendersi e ottenere quasi la vittoria. Tuttavia i due vennero interrotti dall'arrivo di Ral e dei mercenari della Compagnia Sterling. La presenza di Minutosso, che aveva liberato gli altri tre, confuse Kellan dal momento che suo padre non gli aveva parlato di aver pianificato la fuga in anticipo, tuttavia recuperò la chiave e la consegnò ad Oko. Durante la fuga il ragazzo venne catturato e prima di perdere i sensi vide sua padre fuggire senza voltarsi.

Ral e Kellan[]

Risvegliatosi in un carrozza prigioniero della Compagnia Sterling, Kellan pensò che la verità bruciava più delle ferite: Oko lo aveva lasciato indietro. Si disse che era stato ingenuo, anche se l'aveva generato il planeswalker non era un padre ma uno sconosciuto e la loro connessione non era altro che una fantasia infantile a cui Kellan si era aggrappato per troppo tempo. In tanti lo avevano messo in guardia sulla vera natura dello spiritello dicendogli che non ci si poteva fidare di lui. Valutò che l'aveva visto anche lui stesso ma era stato troppo cieco per comprenderlo. Improvvisamente sentì i corpi delle guardie all'esterno cadere a terra e poi venne liberato da Ral Zarek.

L'izzet disse che credeva che erano dalla stessa parte, che Kaya non l'avrebbe mai perdonato se gli fosse successo qualcosa e che gli serviva il suo aiuto. Kellan replicò che anche lui era interessato al tesoro e Ral spiegò che Oko aveva una storia di menzogne, manipolazioni e omicidi nel suo passato; e chiese se voleva davvero che qualcuno del genere ottenesse il potere all'interno del caveau. Kellan replicò che nessuno doveva ottenere quel tipo di potere ma si trattava di scegliere tra il male minore. Ral disse che era d'accordo e spiegò che voleva assicurarsi che qualunque cosa si trovasse all'interno rimanesse sigillato per sempre; aveva viaggiato su Crocevia Tonante per scoprire nuovi modi di comunicazione tra i piani non per scatenare una magia incontrollata di un'antica cripta che, con le Vie dei Presagi, rischiava di danneggiare o distruggere numerosi mondi. Kellan chiese quale fosse il suo piano e Ral spiegò che dovevano recuperare la chiave e ottenere il caveau in modo da spostare il tesoro e nasconderlo su un altro mondo. Kellan pensò che unire le forze con Ral significava andare non solo contro Oko ma contro tutta la banda; ma si disse che non doveva nulla a nessuno di loro e accettò di aiutare il planeswalker.

Il caveau[]

Arrivati a Maag Taranau, Kellan e Ral trovarono la banda di Oko lottare contro quella di Akul. I due raggiunsero Oko e Vraska mentre stavano per aprire il caveau e il ragazzo usò la sua magia verso il polso del padre facendo cadere a terra la chiave. Notando che Oko era più interessato ad ascoltare la conversazione tra la gorgone e l'Izzet, Kellan chiese se contava così poco per lui dal momento che non riusciva nemmeno a guardarlo. Oko rispose che sarebbe tornato a salvarlo e che avrebbe ricevuto la sua parte a lavoro finito: l'aveva sempre trattato equamente come tutti i membri della sua banda. Kellan disse che non era un membro della sua banda ma suo figlio e avrebbe voluto che lui fosse stato in grado di capire la differenza.

Betrayal at the VaultART1

Scontro al Caveau.

Padre contro figlio[]

Dopo che Kellan gli fece capire che non gli avrebbe permesso di completare la sua missione, Oko si lanciò verso la chiave ma il ragazzo la prese per primo usando la sua capacità di volare per muoversi più velocemente e salire oltre la sua portata. Il planeswalker usò la sua magia e lanciò diversi rampicanti che catturarono Kellan sbattendolo a terra. Recuperata la chiave Oko disse che c'erano tante cose che avrebbe potuto insegnargli e che la loro stirpe era più potente di quanto credeva. Kellan si rialzò replicando che l'unica cosa che gli aveva insegnato era non fidarsi mai più di lui e aggiunse che non gli avrebbe permesso di aprire il caveau. Guardando suo figlio senza nessuna maschera di gentilezza, lo spiritello disse che non gli piaceva che la gente gli dicesse cosa fare e si preparò ad attaccarlo nuovamente ma in quel momento venne colpito alla spalla da Annie, che però evitò di proposito di ferirlo gravemente. Visto che la fuorilegge si era schierata dalla parte del figlio, il planeswalker evocò la sua magia lasciando che il suo potere si accumulasse pronto ad usarlo contro Annie ma, approfittando della sua distrazione, Kellan riuscì a incantarlo con la sua magia. Il ragazzo fu sul punto di ottenere la vittoria ma l'arrivo di Ashiok cambiò le sorti dello scontro e neutralizzò facilmente Kellan, Annie e Ral.

Fuga da Maag Taranau[]

Quando si riprese Kellan vide il caveau aperto e suo padre fuggire tra i piani per evitare di essere pietrificato da Vraska. Subito dopo la gorgone svanì insieme a Jace Beleren, che si era finto Ashiok attraverso le sue illusioni, per ottenere il suo obiettivo: una misteriosa creatura. Dopo la loro partenza Maag Taranau iniziò a crollare e il ragazzo avvertì tutti di fuggire. Trovò e svegliò Annie ma la sua amica venne afferrata da Akul che voleva impedirle di fuggire. Abbracciando il suo lato di spiritello senza esitazione, Kellan prese il controllo mentale del drago ordinandogli prima di liberarla e poi di entrare nel caveau e restare al suo interno. Sistemato il drago i due fuggirono grazie alla magia del volo di Kellan.

Getaway GlamerART1

Mentre il caveau crollava intorno a loro, Kellan si assicurò che Akul non potesse seguirli all'esterno.

Dopo Maag Taranau[]

Nelle settimane successive Kellan rimase al ranch di Annie svolgendo lavori domestici che gli facevano venire in mente ricordi di Orrinshire. Un singolo livido era l'unica ferita visibile che Maag Taranau gli aveva lasciato, ma il dolore che portava nel cuore era molto più difficile da eliminare: cercava di non pensare a Oko, ma si ritrovava a cercare suo padre sul volto di ogni estraneo, sapeva che era sciocco pensare che suo padre potesse osservarlo attraverso un altro aspetto, ma era anche confortante; non era ancora pronto a lasciarlo andare. Si disse che non aveva mai avuto la sensazione di appartenere a nessun luogo e che se non poteva risolvere il problema conoscendo suo padre, allora poteva provare a farlo aiutando i suoi amici.

Kellan venne richiamato alla realtà dall'arrivo di Ral a cui chiese se era riuscito a rintracciare Vraska e Jace. L'izzet rispose negativamente e disse che voleva offrirgli nuovamente un lavoro ma il ragazzo rifiutò dicendo che aveva girovagato abbastanza e voleva fermarsi su Crocevia Tonante. Il suo amico andò a salutare Annie e, in quel momento, arrivò una carrozza con dentro Amalia: aveva ricevuto il suo messaggio che la invitava a unirsi a lui attraverso la Via dei Presagi aperta che collegava quel mondo a Ravnica. La vampira lo abbracciò dicendogli che gli era mancato e non vedeva l'ora di iniziare a mappare quel mondo insieme a lui.

Referenze[]

Rappresentato in:
  • Kellan dal Sangue Fatato
  • Kellan the Kid
  • Kellan, Apripista Planare
  • Kellan, Prodigio Inquisitivo
  • Kellan, Viaggiatore Audace
Mostrato in:
  • Al Lavoro
  • Arrampicata della Pianta di Fagioli
  • Eroismo Infuocato
  • Forza Faziosa
  • Furia di Anzrag
  • Gang di Dissoluti
  • Ingaggio di Kellan
  • Lame di Luce di Kellan
  • Legame Mistico
  • Miraggio per la Fuga
  • Montagna
  • Nella Corte Fatata
  • Ninna Nanna di Eriette
  • Nutrire il Calderone
  • Pianificare il Colpo
  • Piloni della Conduzione
  • Pretendere Risposte
  • Spezzare l’Incanto
  • Tradimento al Caveau
  • Un Racconto Memorabile
  • Viaggio Straordinario
  • Volo Fatato
Carte associate:
  • Hex, Compagno di Kellan
Testi di colore:
  • Armadillo Corazzato
  • Bottino, la Chiave Universale
  • Cadavere Curioso
  • Chiamata del Condottiero
  • Congelare sul Posto
  • Frenesia dei Braccastreghe
  • Mordicaviglie
  • Panorama Prismatico

Galleria[]

Galleria

Curiosità[]

  • Kellan ha sedici anni all'inizio della storia di Terre Selvagge di Eldraine e diciassette al termine di quella di Banditi di Crocevia Tonante.
  • Il mantello incantato di Kellan è un dono di sua madre che raffigura la storia dell'incontro dei suoi genitori.
  • Originariamente, Kellan avrebbe dovuto essere la versione di "Jack" da "Jack e la pianta di fagioli", archetipo presente nell'espansione, ma dopo che il ruolo nella storia è stato espanso, il suo posto è stato preso da Troyan.
    • Una reminiscenza di questa porzione della storia potrebbe essere questo corto.

Collegamenti esterni[]

Espansioni Il Trono di EldraineL'Avanzata delle MacchineTerre Selvagge di Eldraine
Luoghi Il Reame (ArdenvalleVantressaLoctevennaBraceroccaGarenponte) • Terre Selvagge
Nativi Rowan KenrithWill Kenrith
Pubblicazioni Planeswalker's Guide to EldraineThrone of Eldraine: The Wildered QuestMonstrous Compendium Vol. Four: Eldraine Creatures
Approfondimenti AltroEventiGruppiLuoghiPersonaggiRazzeVisitatori
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