Magic: the Gathering Wiki
Advertisement

Kayla bin-Kroog era la principessa di Yotia, su Dominaria, moglie di Urza, che sposò alcuni anni prima della Guerra dei Fratelli. Ebbe con lui un figlio di nome Harbin.

La Guerra dei Fratelli[]

L'orologiaio di Argivia e la mossa del padre[]

Kaya si trovava tra le strade di Kroog in cerca di un orologiaio che potesse riparare il suo carillon, un regalo della madre morta anni prima. Giunta presso la Casa di Rusko venne accolta dal proprietario che la riconobbe immediatamente e le chiese in cosa potesse servirla. Kayla le mostrò la scatola e Rusko chiamò il suo assistente, un giovane ventenne argiviano di nome Urza, che apparentemente indifferente alla sua bellezza, si limitò a ripararlo e a fornirle una chiave temporanea, consigliandole di farsene fare una nuova da un gioielliere. Soddisfatta della giornata, Kayla ordinò alla sua scorta di riaccompagnarla a palazzo.

Non molto tempo dopo il padre indette la sfida per scegliere il futuro marito di Kayla. Dopo due pretendenti esteri morti durante il tragitto verso la capitale, il Signore della Guerra di Yotia decise di risolvere la cosa con una sfida di forza. Fece quindi costruire e porre una grande Statua di Giada e annunciò che chiunque fosse riuscito a spostarla sino alla piazza centrale avrebbe ricevuto la mano della figlia. Kayla non era soddisfatta di essere trattata come un oggetto, ma le decisioni del padre non potevano essere discusse e così per mesi assistette a decine e decine di aspiranti mariti tentare senza successo di spostare anche solo di pochi millimetri la pesantissima statua, finche non giunsero l'orologiaio Rusko, il suo assistente Urza e un enorme uomo a tentare. Urza chiese se potesse tentare di spostare la statua con la sua mente e il re, divertito dall'assurda proposta accettò e con sorpresa di tutti i presenti, l'enorme individuo si mostrò essere un costrutto creato dal giovane, che senza fatica sollevò la statua e la portò nel luogo destinato.

Machine Over MatterART1

Kayla e il padre osservano Urza vincere la sfida.

Il padre di Kayla si sentiva oltraggiato da un simile affronto, ma Kayla gli disse che doveva mantenere la sua parola. Si addolcì quando Rusko giunse in udienza per informarlo che Urza non solo era in grado di costruire altri automi simili, ma che fosse anche a conoscenza di come costruire i famosi ornitotteri di Argivia, avendo aiutato a progettare il primo. Il re allora acconsentì e tra l'anno 20 e il 21 AR, i due convogliarono felicemente a nozze.

La vita matrimoniale[]

Gli anni passarono e sebbene fossero felicemente sposati, Kayla si sentiva trascurata da Urza, che passava tutto il suo tempo in laboratorio e ignorava tanto lei quanto le convocazioni del padre, che iniziò a prendere decisioni sulle sue invenzioni senza aspettare la sua opinione, ma al tempo stesso oberandolo di lavoro per tenerlo occupato. Kayla pian piano strinse amicizia con Tawnos, il più promettente allievo del marito e unica persona in grado anche solo parzialmente di comprenderlo. Fu presente quando il padre indette il vertice di pace tra Yotia, Argivia, Korlis e il sempre più pressante e influente Impero Fallaji e sentì delle manomissioni compiute agli ornitotteri, ma non comprendendo i piani del padre non disse nulla.

Una volta che la notizia del fallimento del vertice di pace e della morte del padre giunse, Kayla fu sopraffatta dal dolore, anche perché Urza sembrava non volerla affrontare, forse sentendosi in colpa anche se lei in verità non provava odio nei suoi confronti. Con l'aiuto di Tawnos riuscì a risolvere la situazione e riavvicinarsi a Urza, accettando il suo nuovo ruolo come Regina di Yotia.

I due fratelli[]

Alcuni mesi dopo il fallimento del vertice a Korlinda, Kayla ricevette una nuova richiesta di incontro da Mishra, il fratello di Urza, in cui sperava di risolvere la faccenda pacificamente. Mishra, la sua assistente Ashnod e un piccolo contingente di Fallaji giunsero dunque a Kroog e Kayla poté constatare quanto i due fratelli fossero diversi tra di loro, in quanto Mishra sembrava effettivamente attratto da qualcosa che non fosse una macchina. Durante le trattazioni Mishra promise che i Fallaji non avrebbero perseguito nella loro rivendicazione delle Marche della Spada in cambio della Pietra del Vigore del fratello. Quando Kayla ne parlò con Urza lui si infuriò, ma in quanto regina doveva pensare prima al suo popolo e così mise da parte i suoi sentimenti, ma decise di ridiscuterne in seguito.

Durante una notte di feste nella quale Urza si ubriacò, Kayla lo accompagnò nel suo studio e gli portò via la pietra di nascosto per poi incontrarsi con Mishra nelle sue stanze. La donna voleva solo salvare il suo regno e per farlo era disposta a concedere al rappresentante dei fallaji tutto quello che desiderava, non solo la pietra, ma anche sé stessa. Dopo la consumazione, Urza entrò furioso nelle loro stanze e trovò lei a letto con il fratello e con la pietra tra le mani, e ritrovò la sua per contrastarli. Ci fu un'esplosione e Mishra riuscì a fuggire. Urza lo inseguì senza nemmeno volgere uno sguardo alla moglie, che rimase nel letto con aria distrutta, protetta da Tawnos.

L'Assedio di Kroog[]

Nei mesi successivi Kayla si trovò spaesata e sola. Urza era partito all'inseguimento di Mishra e non sembrava intenzionato a tornare e come se non bastasse era incinta. Non è noto se il bambino fosse di Mishra o del marito, ma venne tenuta nascosta per non far trapelare la notizia. Accadde infine, circa cinque mesi dopo l'incontro, che Kroog fu attaccata dai Fallaji e dai Draghi Meccanici, che iniziarono a raderla al suolo. Kayla fu protetta da Tawnos e Ashnod, che era stata catturata durante il vertice e li aiutò a fuggire dato che Tawnos le aveva detto che Kayla forse portava in grembo il figlio di Mishra.

Esilio e reincontro[]

Per due anni e mezzo Kayla, Tawnos e il piccolo che chiamarono Harbin rimasero nascosti. Andarono verso nord, attraversando prima Korlis e poi Agivia, ma non si sentirono mai al sicuro, finché non sentirono che Urza stesse collaborando con gli argiviani e che aveva costruito una torre alla base delle Creste di Kher. Allora si rimisero in viaggio e finalmente la raggiunsero. Urza inizialmente parlò solo con Tawnos, ma alla fine prese coraggio e andò a conoscere suo figlio e dopo quasi tre anni riabbracciò anche la moglie.

Regina di nulla, madre apprensiva[]

Negli anni successivi, durante i quali Urza venne nominato Lord Grande Artefice e Protettore dei Regni, Kayla rimase per lo più in disparte, crescendo il figlio e partecipando alla vita nobiliare argiviana. Formalemente era ancora la regina di Yotia, ma anche quando il regno e la capitale vennero liberati dal dominio Fallaji durato circa dieci anni, rimasero a Penregon. Organizzò il matrimonio di Harbin con Melana, l'erede di un'influente famiglia di Argivia, e cercò di opporsi al desiderio del figlio di divenire un pilota di ornitotteri, ma fallì e dovette accettarlo.

Invecchiando, la donna si ritirò sempre di più dalle scene, passando sempre più tempo a corte assieme alla nuora e coi suoi nipoti, come Jarsyl, e quando la Guerra dei Fratelli finì, Kayla sentì l'Esplosione del Sylex dalla capitale e pianse, forse di sollievo perché era finita, forse per tristezza perché non avrebbe mai più rivisto il marito.

Dopo la Guerra dei Fratelli[]

Sovrana di Penregon[]

Dopo l'esplosione che mise fine alla guerra, Kayla bin-Kroog fu una dei pochi nobili rimasti in vita. In quanto moglie del capo dell'alleanza e principessa, il governo della città di Penregon cadde su di lei. Nonostante i suoi sforzi nel prendersi cura dei sopravvissuti, ogni anno i rapporti peggioravano con meno cibo e risorse a disposizione. Cinque anni dopo, con sua enorme sorpresa, Kayla ricevette la visita di Tawnos che credeva fosse morto insieme a suo marito. I due parlarono e l'artefice le disse che Urza li aveva salvati impedendo a un demone di conquistare il loro mondo e trasformare gli abitanti in orrori fusi con le macchine. La regina replicò che suo figlio era morto e l'altro rispose che Urza non aveva mai voluto mettere in pericolo Harbin. Kayla disse che non l'avrebbe mai perdonato per averla convinta a lasciare partire suo figlio e poi chiese il motivo della sua presenza.

Kayla's ReconstructionART1

Kayla e Twnos organizzano i lavori di ricostruzione di Penregon.

Tawnos le mostrò disegni di diversi progetti, sia di Urza che suoi, e spiegò che con le pietre del potere rimaste potevano far funzionare quelle macchine: niente armi, ma solo strumenti che avrebbero migliorato la vita degli abitanti e riportato Penregon al suo splendore. Kayla commentò che gli ricordava suo marito: tutto quello che voleva fare era rendere il mondo un posto migliore. Tawnos disse che aveva un messaggio per lei da parte di Urza: di ricordarlo non per com'era, ma per come cercava di essere. La regina rise con sarcasmo e disse che sia Urza che Mishra avevano imposto scelte crudeli ai loro popoli, che avevano devastato Terisiare e adesso spettava a loro ricostruire dalle ceneri che i due fratelli avevano lasciato. Aveva perso suo padre, suo ​​figlio e il suo regno a causa di Urza e non l'avrebbe mai perdonato: l'avrebbe ricordato non come voleva lui, ma per com'era davvero. Quando finì di parlare notò un'esitazione in Tawnos e chiese spiegazioni. L'artefice le rivelò che Urza non era morto, ma che era diventato qualcos'altro. Si alzò e disse che sarebbe ripartito, ma la regina lo bloccò dicendogli che poteva restare e iniziare i suoi lavori, ma la strada per tornare nelle sue grazie sarebbe stata molto lunga.

L'arrivo della Chiesa di Tal[]

Mesi dopo, Penregon tornò ad essere una città attiva, ma nello stesso periodo iniziarono nuovi problemi. La capitana Myrel informò Kayla dell'arrivo di centinaia di persone, la maggior parte armate e che sventolavano bandiere sia della fazione di Urza che di Misha anche se il più comune era un semplice striscione nero. Vista la situazione incerta la regina chiese a Tawnos di completare il muro della città e di convertire i suoi automi alla difesa di Penregon. Due mesi dopo la regina andò incontro ai nuovi arrivati per parlare con loro e scoprire cosa volessero. Il loro capo Raddic spiegò che erano pellegrini penitenti, guerrieri che avevno iniziato una crociata contro i maghi, i non viventi e i demoni macchina; avevano già compiuto un'epurazione delle terre di Gix e di altri luoghi ed ora erano in viaggio in cerca della torre del Lord Protettore: le chiese di mostrare la strada, di permettere ai suoi soldati di andare con loro e di venire lei stessa a ripulire il mondo dalle macchine. Kayla rispose che non poteva andare dal momento che era la regina reggente di Penregon, non una guerriera, né un comandante leggendario. Tuttavia era disposta a commerciare con loro e la sua gente era libera di cercare rifugio nella città, ma nessun soldato o arma poteva varcare i suoi cancelli. Raddic rispose che la sua carità sarebbe stata ricordata e ringraziò Tal per la sua umanità. Kayla riconobbe il nome della vecchia divinità di Yotia, poi si congedò sperando di aver fatto la scelta giusta e che i giorni a venire non avrebbero dimostrato che la sua carità era stata sbagliata.

L'accordo con i pellegrini durò solo un giorno. La pace terminò quando un gruppo di fedeli di Tal attaccò uno degli automi di Tawnos al mercato di Penregon; la macchina non reagì, ma i soldati della città intervennero uccidendo alcuni degli aggressori e arrestandone altri. La notizia si diffuse e Kayla tentò di risolvere la situazione con la diplomazia, ma Raddic l'accusò di creare nuovi demoni macchina usando le stesse pietre infernali dei gemelli. Dalle sue parole la regina capì che alcuni pellegrini si erano infiltrati nella sua città prima dell'arrivo dei loro compagni. Raddic confermò e disse che sapeva che quella città non poteva essere salvata. Kayla rispose che non avevano bisogno del loro aiuto e gli consigliò di proseguire il loro viaggio, ma l'altro replicò che l'era delle macchine era morta e la gente di Penregon avrebbe dovuto scegliere se morire con essa o vivere con loro.

Scontro con i fedeli di Tal e la partenza di Tawnos[]

L'assedio di Penregon durò un solo giorno e al calar della notte si trasformò in due combattimenti più piccoli: nel primo i difensori della città col supporto delle macchine riuscirono a sconfiggere la fanteria nemica costringendoli alla fuga; mentre nel secondo i pellegrini infiltrati in città iniziarono a provocare esplosioni e incendi, ma alla fine vennero sopraffatti. Kayla trascorse la brutale giornata in un luogo ben difeso insieme a suo nipote Jarsyl e con i comandanti della guardia cittadina e della milizia.

Nonostante la vittoria la regina apprese che il laboratorio di Tawnos era stato distrutto da un incendio. Si recò sul luogo insieme a Myrel che la informò che il corpo dell'artefice non era stato trovato, che avevano perso diversi automi e che tutti i progetti sia di Urza che di Tawnos erano stati ridotti in cenere. Kayla interruppe l'altra dicendo che il responsabile era stato l'artefice: non gli aveva lasciato niente e col tempo gli automi rimasti avrebbero smesso di funzionare. Valutò che senza automi e pietre del potere alla fine Penregon sarebbe morta.

La fine di Penregon e la scoperta della magia[]

Anni dopo l'assedio, l'Oscurità e l'inizio di un inverno che congelò le acque senza più scongelarle, iniziarono delle rivolte dovute alla mancanza sia del lavoro che del cibo. Dopo che la situazione si stabilizzò, villaggi sparsi di pescatori si formarono sul mare ghiacciato e ogni inverno successivo il ghiaccio si espanse permettendo agli esploratori di viaggiare verso l'entroterra. Quando tornarono portarono notizie di speranza alla loro regina: a ovest c'erano città e villaggi ricchi di risorse. Stanca delle liti tra mercanti, proprietari terrieri, capigilda e soldati, Kayla proclamò al popolo di Penregon che la loro salvezza risiedeva nel lontano occidente e un po' alla volta gli abitanti partirono.

Kayla's KindlingART1

Kayla manifesta la sua magia sopita.

Consapevole che gli abitanti di Penregon avrebbero accettato i cambiamenti solo se lei fosse riuscita a tenerli uniti, la regina si mostrava in pubblico calma e stoica, ma dentro di sé provava paura e rabbia. Una sera, mentre camminava da sola nella notte, si lasciò andare e improvvisamente riuscì a incanalare la magia del fuoco. Quella scoperta la rivitalizzò, tornò in città, riprese i suoi doveri e inviò i suoi amministratori a cercare nelle biblioteche di Penregon libri o pergamene sulla magia. Ottenne diversi libri sull'argomento grazie ai sopravvissuti del Terzo Cammino che si erano stabiliti nella città. Attraverso i suoi studi Kayla riuscì finalmente ad andare avanti: era una sopravvissuta che aveva ancora paura, ma non era più senza speranza; non da quando sapeva di portare dentro di sé una fiamma sempre accesa. Successivamente i pellegrini di Tal tornarono, ma con un nuovo leader. Stavolta però la regina aprì loro i cancelli e disse che Penregon non aveva niente da nascondere e nessun demone se non gente affamata; si offrì di proteggerli e finalmente i fedeli di Tal entrarono nella città in pace.

A dieci anni dall'assedio Penregon era ormai una città morente e Kayla partì insieme a suo nipote verso una nuova vita.

Il viaggio di Kayla[]

Vennero accolti a Nuova Yotia dove Kayla decise di passare il resto dell'inverno scegliendo però di vivere in un luogo semplice. Lì apprese numerose storie su altri luoghi e decise di attraversare il continente per scoprire la verità. Apprese anche di una leggenda su suo figlio che era diventato un eroe che volava verso il sole. La sera prima della partenza di Kayla, Jarsyl la informò che aveva deciso di andare a studiare in una scuola di magia sulle rive del lago Ronom. Lei gli diede la sua benedizione e poi si separarono.

Durante il suo viaggio Kayla era ansiosa di rivedere le città del suo passato anche se ridotte in rovina e di visitare quelle nuove. Con il sole caldo sul suo viso, chiuse gli occhi e sorrise, finalmente libera.

L'eredità di Kayla[]

Durante i suoi viaggi, Kayla scrisse il poema epico La Guerra delle Antichità, che raccontava la storia dal suo punto di vista, senza mai trascurare i dettagli più oscuri sia di Urza che di Mishra. Il poema venne tradotto da Taysir e fu ristampato decine di volte.

Referenze[]

Rappresentato in:
  • Regina Kayla bin-Kroog
Mostrato in:
  • Accensione di Kayla
  • Carillon di Kayla
  • Comando di Kayla
  • Comando di Urza
  • Il Potere della Macchina
  • Ricostruzione di Kayla
Testi di colore:

Galleria[]

Galleria

Curiosità[]

  • La WotC non ha mai confermato ufficialmente chi dei due fratelli sia il padre di Harbin.
Espansioni AntiquitiesLeggendeL'OscuritàFallen EmpiresBlocco di Era Glaciale (Era GlacialeAlleanzeOndata Glaciale) • Blocco di Mirage (MirageVisioniCavalcavento) • Blocco di Urza (Saga di UrzaDestino di UrzaEredità di Urza) • Blocco di Invasione (InvasioneCongiunzioneApocalisse) • Blocco di Odissea (OdisseaTormentoSentenza) • Blocco di Assalto (AssaltoLegioniFlagello) • Blocco di Spirale Temporale (Spirale TemporaleCaos DimensionaleVisione Futura) • Magic OriginsDominariaSet Base 2019Dominaria UnitaLa Guerra dei FratelliDominaria RemasteredL'Avanzata delle Macchine
Luoghi TerisiareAeronaJamuraaTamingazinOtariaSarpadiaTolariaCalimanCorondorShivMadara
Storia Guerra degli Antichi DraghiGuerra dei FratelliEra GlacialeDisgeloInvasione di PhyrexiaRiparazioneSeconda Invasione di Phyrexia
Nativi Vedi Dominaria/Planeswalker
Approfondimenti AltroEventiGruppiLuoghiPersonaggiRazzeVisitatori
Advertisement