Kaito Shizuki è un ninja umano planeswalker che usa il mana blu e nero, originario di Kamigawa.
Descrizione[]
Il Ninja[]
È un eccellente spadaccino dalla mente svelta, addestrato come samurai dai kitsune Imperiali di Kamigawa. Abile e silenzioso, è in grado di passare inosservato, mimetizzandosi nella folla per rintracciare il suo bersaglio ovunque si trovi. Le sue abilità telecinetiche, La sua armatura cibernetica e la sua spada origami lo rendono un ninja di grande talento. Viaggia nel multiverso insieme al kami tanuki Himoto. Con l'aiuto di Tamiyo e della Viandante, mise fine ai piani di Tezzeret e Jin-Gitaxias su Kamigawa, ma dopo la vittoria il ninja partì per ritrovare Tamiyo che era stata catturata dai loro nemici. Successivamente si unì alla squadra di planeswalker pronti a sferrare un attacco su Nuova Phyrexia assieme all'Imperatrice. Sfortunatamente la missione fallì, in parte a causa dei dubbi del ninja e di Kaya, e come conseguenza l'invasione dei phyrexiani di Elesh Norn nel multiverso ebbe inizio. Successivamente contribuì a difendere Kamigawa dagli invasori guidati da Tamiyo completata.
Storia[]
Primi anni[]
Tra gli Imperiali[]
Kaito e sua sorella gemella Eiko Shizuki nacquero a Towashi dove vivevano tranquillamente con la loro famiglia. Quando entrambi i genitori ebbero un incidente nel laboratorio in cui lavoravano che li espose a delle radiazioni mortali, suo padre tentò di curare sua madre con una tecnologia medica non approvata ottenuta al mercato nero, ma venne arrestato dagli Imperiali e morì in prigione seguito poco dopo dalla moglie. Dopo che persero entrambi i genitori, i gemelli vennero accolti a Eiganjo dove iniziarono a studiare con Passo Felpato per diventare degli Imperiali.
Cinque anni dopo Eiko scelse di specializzarsi come diplomatica dei kami e Kaito venne mandato da Mano Lesta per conoscere il suo nuovo compagno di allenamento. Mentre proseguiva si rese conto di trovarsi vicino alle stanze dell'imperatrice e al Tempio di Kyodai e ciò gli fece ricordare la prima volta che aveva incontrato la sua amica: a causa di una scommessa si era intrufolato nella sezione riservata della biblioteca, ma quando fu a metà strada per afferrare uno dei libri qualcuno lo vide e, per evitare di farsi catturare, finì per incontrare una ragazza della sua età. I due parlarono per quasi un'ora prima che Kaito si rendesse conto che era in ritardo per una lezione. Prima di andarsene le chiese il suo nome, lei non volle dirglielo, ma disse che sarebbe stato il benvenuto per tornare a trovarla la prossima volta che avesse avuto bisogno di un posto dove nascondersi. Mentre Kaito andò via si rese conto di trovarsi nel giardino dell'imperatrice e capì perché l'altra non aveva risposto alla sua semplice domanda: all'imperatrice era vietato rivelare il suo nome, anche a coloro che le erano più vicini. Si disse che un buon Imperiale avrebbe fatto meglio a non tornare, che un buon suddito avrebbe saputo che parlare così casualmente all'imperatrice di Kamigawa era inappropriato e che un buon studente non avrebbe permesso a una distrazione di intralciare i suoi studi; ma si rispose che lui era bravo solo nel seguire il proprio cuore. Decise di tornare a trovarla e i due divennero ottimi amici. Tornò al presente quando raggiunse Mano Lesta che gli disse di ricordarsi di essere sempre rispettoso, ma di considerare quella lezione come tutte le altre. Kaito vide quindi il suo nuovo compagno di allenamento e riconobbe subito l'imperatrice. I due si allenarono con la spada e dopo una breve battaglia fu lei a ottenere la vittoria.
Nel corso degli anni, Kaito e l'imperatrice continuarono ad allenarsi insieme e, nel tempo libero, lui trovò il modo di incontrarla in giardino, dove parlavano dei vari argomenti di tutto ciò che succedeva su Kamigawa.
Incontro con Katsumasa[]
Mentre si trovava su un tetto a metà strada dalla dimora dell'imperatrice, Kaito notò un lunantropo dei Futuristi Saiba, arrivato per parlare con i consiglieri, mentre inviava un messaggio con un drone a forma di gru fuori dal Palazzo Imperiale senza farsi vedere dagli Imperiali. Incuriosito, si avvicinò all'altro e iniziarono a parlare: entrambi avevano perso la famiglia a causa di incidenti mortali che potevano essere evitati. Con la compassione nella voce, il lunantropo disse che la tecnologia doveva essere uguale per le persone, così che potessero prendersi cura di se stessi, quando nessun altro lo avrebbe fatto. Kaito rispose che senza regole le persone malvagie avrebbero potuto costruire armi e l'altro replicò che era quello che dicevano le persone quando volevano controllarti. Prese un altro drone a forma di gru e glielo regalò. Concluse che doveva andare, ma che se un giorno avesse voluto unirsi ai Futuristi sarebbe bastato chiedere di lui e gli rivelò il suo nome: Katsumasa.
I dubbi di Kaito[]
Rimasto solo, Kaito sentì il conflitto che provava da tanto tempo nel suo cuore. Voleva poterne parlarne con qualcuno, ma Eiko era dedita alla vita imperiale mentre l'imperatrice credeva che il controllo della tecnologia fosse l'unico modo per mantenere l'equilibrio tra la fusione in corso del regno dei mortali con quello degli spiriti. Sapeva che Passo Felpato aveva già scelto il cammino per lui, ma era consapevole che non era quello che voleva. Si disse che almeno sarebbe stato insieme alle persone a cui teneva e che rinunciare a una parte del suo cuore non sarebbe stato così male se avesse combattuto per tenere al sicuro la sua famiglia: aveva già perso i suoi genitori e non voleva perdere nessun altro.
Passarono mesi, ma Kaito non parlò con nessuno del suo incontro con il Futurista. Tuttavia disse all'imperatrice che i suoi ideali stavano cambiando. Lei non era d'accordo, ma l'ascoltò ugualmente. Nonostante la sua mente iniziò ad allontanarsi dagli insegnamenti degli Imperiali, il resto della vita di Kaito continuò come sempre.
Lite con Passo Felpato[]
Le cose cambiarono quando, a quattordici anni, Kaito trovò Passo Felpato al posto di Mano Lesta e dell'imperatrice al campo di allenamento. Chiese spiegazioni e l'altra rispose che le sue lezioni erano terminate e che era arrivato il momento di scegliere un percorso di specializzazione. Lui la interruppe dicendole che non voleva diventare un samurai. Non si era reso conto di aver preso la sua decisione finché le parole non gli uscirono di bocca, ma era stanco di nascondere chi era e come si sentiva. Passo Felpato cercò di convincerlo a cambiare idea e, dal momento che aveva ascoltato di nascosto la sua conversazione con l'imperatrice, gli disse che l'equilibrio era l'unico percorso per Kamigawa, che le macchine che costruivano potevano cambiare il loro mondo e di conseguenza era un potere che necessitava di essere controllato. Kaito replicò che un unico percorso funzionava solo quando tutti erano uguali: gli Imperiali erano al sicuro a Eiganjo, c'era armonia con i kami e la tecnologia era disponibile ogni volta che ne avevano bisogno; ma c'erano luoghi dove la vita era diversa e persone che avevano bisogno di andare oltre i limiti della tecnologia perché era l'unico modo che avevano per sopravvivere. Furiosa, Passo Felpato disse che quelle regole garantivano la sicurezza della tecnologia e che le sue parole radicali non avevano posto nel castello. Con amarezza Kaito rispose che intendeva dire che lui non aveva posto lì e per la prima volta nella sua vita voltò le spalle alla sua mentore sentendo che qualcosa tra loro era stato spezzato e non poteva più essere riparato.
La scomparsa dell'imperatrice[]
Quella notte, Kaito non riuscì a dormire e così fu pronto ad agire quando sentì l'allarme suonare a causa della presenza di un intruso. Consapevole che Eiko era al sicuro, andò alla ricerca dell'imperatrice. Notando la porta del Tempio aperta, entrò, ma la sua amica non c'era. Kaito vide Kyodai e notò che la guardiana di Kamigawa sembrava confusa e ferita, preoccupato stava per chiamare le guardie quando notò la presenza di un misterioso individuò con un braccio di metallo. L'intruso balzò verso il balcone aperto e Kaito lo inseguì sui tetti, ma quando provò a catturarlo fallì e l'altro riuscì a fuggire.
Quando tornò nella stanza di Kyodai, dove tutte le guardie e i consiglieri di alto rango si erano riuniti e stavano aspettando aggiornamenti, apprese che l'imperatrice era sparita. Raccontò ciò che aveva visto e Passo Felpato diede per scontato che il nemico era un Futurista che aveva rapito l'imperatrice per costringerla a cambiare le leggi. Kaito cercò di correggerla, ma l'altra lo congedò freddamente.
Consapevole di non apparteneva a quel luogo, Kaito decise di andarsene. Gli dispiaceva lasciare Eiko, ma sapeva che lei aveva il suo posto con gli Imperiali, mentre il suo scopo lo avrebbe portato su un percorso diverso: avrebbe cercato per le strade di Kamigawa l'uomo con il braccio di metallo, avrebbe ritrovato l'imperatrice e l'avrebbe riportata a casa. La sua ricerca lo portò a unirsi ai nuovi Ineluttabili Hyozan.
Ascesa del ninja[]
Una prova di lealtà[]
Un anno dopo la scomparsa dell'imperatrice, Kaito aveva dato prova della sua abilità nel rintracciare le taglie, nonostante lo facesse senza spargimenti di sangue e così gli venne assegnata una nuova missione direttamente dal leader Satoru Umezawa: trovare Tameshi e portargli le sue ricerche. Capì che l'altro non si fidava di lui e che doveva completare la sua missione o avrebbe perso la sua posizione all'interno della banda. Dal momento che doveva entrare a Boseiju, chiese aiuto a Eiko in quanto diplomatica dei kami per non avere problemi con gli spiriti. L'altra accettò di aiutarlo, ma spiegò che in parte il motivo era fermare le ricerche del lunantropo: collegare tecnologia e kami. Individuato il suo obiettivo, inizialmente Kaito lo affrontò, ma poi parlò con lui delle sue ricerche e scoprì che lo scopo di Tameshi era proteggere i kami, ma Eiko fece notare che allo stesso tempo era possibile prendere il controllo degli spiriti. Kaito capì che le ricerche erano troppo pericolose per riportarle a Satoru in quanto gli avrebbe dato il potere di conquistare Kamigawa.
La discussione tra i tre venne interrotta quando Kaito sentì la voce mentale di Kyodai e si allontanò pensando che l'imperatrice si trovava lì, ma scoprì invece un kami tanuki: uno spirito molto raro e unico nel suo genere in quanto incarnazione della relazione che l'imperatrice condivideva con Kyodai e il regno degli spiriti. In quel momento arrivarono membri dello Hyozan guidati da Nari, che rivelò a Kaito che la sua missione era anche una prova di lealtà e che la sua connessione con gli Imperiali lo rendeva una spia e un loro nemico.
Kaito ed Eiko affrontarono gli Hyozan mentre Tameshi cercò di proteggere il kami convincendola a unirsi alla tecnologia, ma lei rifiutò. In inferiorità numerica, il gruppo riuscì a fuggire grazie all'arrivo dei monaci della foresta che si scontrarono con la banda criminale e i quattro ne approfittarono per fuggire.
Himoto[]
Nella loro fuga entrarono nel territorio del kami delle radure dimenticate. Eiko provò a usare la diplomazia, ma Kaito capì che non avrebbe funzionato. Lo spirito li attaccò, ma vennero difesi dal kami tanuki che gridò un comando che spinse l'altro kami ad andarsene. Una volta al sicuro Tameshi disse che avrebbe rinunciato alla sua ricerca e regalò la sua tecnologia a Kaito per poi andare via. I due fratelli erano d'accordo nel portare il kami al sicuro da Kyodai, ma quando Kaito disse che intendeva continuare la ricerca dell'imperatrice l'altra dimostrò di volere andare con lui e gli rivelò mentalmente il suo nome Himoto e si unì alla tecnologia entrando nel drone e diventando un robot tanuki che poi si trasformò in una maschera. Kaito la indossò e in quel momento la sua scintilla si accese portandolo via da Kamigawa.
Dopo aver viaggiato nel multiverso per un anno, Kaito tornò su Kamigawa. Non era ancora riuscito a trovare l'imperatrice, ma aveva fatto una promessa e non aveva nessuna intenzione di smettere di cercare. Tuttavia, prima di ricominciare a viaggiare su altri mondi decise di andare a trovare sia Tameshi che Eiko.
Kamigawa: Dinastia Neon[]
La ricerca di Kaito[]
Durante i primi anni in cui era diventato un planeswalker, Kaito tornò spesso su Kamigawa dove entrò nei Futuristi Saiba e studiò sotto la guida del suo miglio amico Tameshi. Continuò anche a viaggiare nel multiverso in cerca della sua amica o di informazioni sull'uomo con un braccio di metallo, ma non ottenne nessun risultato. Dieci anni dopo la scomparsa dell'imperatrice, mentre si trovava su Kamigawa, Kaito ricevette un messaggio di Eiko che gli chiese di incontrarla a Eiganjo. Raggiunse sua sorella senza farsi scoprire dagli Imperiali e i due parlarono di diversi argomenti. Alla fine chiese il motivo del suo messaggio e l'altra gli rivelò che Tameshi era stato visto insieme all'uomo colpevole della scomparsa dell'imperatrice. Che le sue informazioni fossero giuste o sbagliate, Kaito credeva abbastanza in sua sorella da controllare e valutò che se spiare il suo migliore amico fosse stato l'unico modo per provare la sua innocenza, allora Tameshi avrebbe dovuto solo perdonarlo. Sfortunatamente, le informazioni che raccolse nelle settimane successive confermarono che il lunantropo stesse nascondendo qualcosa sia a lui che agli altri Futuristi. Alla fine trovò un messaggio che diceva a Tameshi di andare nella Città Sepolta e decise che sarebbe andato anche lui.
Prima di lasciare il laboratorio del suo amico vide uno strano Chip e lo collegò con la sua maschera da tanuki, impiegò alcuni istanti per aggirare la crittografia e osservò l'immagine apparire sul pannello interno: era il progetto di uno strano dispositivo. Non aveva mai visto niente di simile, tuttavia non era la prova che stava cercando, dal momento che non confermava le parole di Eiko, così rimosse il chip dalla sua maschera e lo rimise al suo posto. Arrivato a destinazione, Kaito scoprì che Tameshi stava lavorando con uno strano essere, ma non capì su quale progetto illegale perché lo sconosciuto ferì mortalmente il suo amico dal momento che non aveva più bisogno di lui per poi andarsene. Kaito non potè salvarlo, ma prima di morire Tameshi gli chiese perdono per avergli mentito e gli rivelò il nome del suo nemico: Tezzeret.
Tamiyo[]
Nelle settimane successive, Kaito scoprì che cinque anni prima il villaggio del giovane Nashi era stato bruciato a causa di Tezzeret. Il ninja si mise alla ricerca del nezumi per ottenere informazioni e scoprì che si trovava a Otawara. Arrivato nella città si rese conto di essere seguito e si preparò per combattere la misteriosa figura che si avvicinò a lui: una lunantropo con numerose pergamene. I due parlarono e lei disse che non voleva fargli del male, ma l'insistenza di Kaito di ottenere informazioni da Nashi unite al fatto di non voler prendere ordini da una sconosciuta spinsero il ninja ad attaccare. Dopo una breve battaglia l'altra riuscì a paralizzarlo leggendo una delle sue pergamene, rivelò che era la madre adottiva del nezumi e si preparò a leggere un'altra pergamena spiegandogli telepaticamente che avrebbe usato su di lui un incantesimo di memoria. Non volendo perdere i ricordi che contenevano le uniche informazioni che gli avrebbero permesso di ritrovare la sua amica, Kaito disse che stava cercando di salvare l'imperatrice e che suo figlio era l'unico a sapere qualcosa su Tezzeret. Le sue parole spinsero la lunantropo a fermarsi e a liberarlo dal suo incantesimo. Il ninja le disse il suo nome e lei si presentò come Tamiyo e aggiunse che forse loro due erano alleati.
Arrivati a casa di Tamiyo, dove entrambi compresero la natura di planeswalker dell'altro, Kaito incontrò Nashi, ma rispettò la richiesta telepatica della lunantropa e osservò il nezumi uscire senza chiedergli nulla. Rimasti soli, Tamiyo gli rivelò tutto ciò che sapeva su Tezzeret e aggiunse che durante la Guerra della Scintilla su Ravnica aveva incontrato l'imperatrice scomparsa: era diventata una planeswalker nota come la Viandante e le aveva parlato del tentativo di Tezzeret di usare un'arma nota come Chip della Realtà per prendere il controllo di Kyodai, ma aveva fallito e come risultato aveva innescato la sua scintilla che però era instabile e le impediva di controllare il suo dono come tutti gli altri della loro razza. Kaito valutò che il Chip poteva riportare a casa la sua amica e, ignorando il consiglio di Tamiyo, decise di andare a recuperarlo nel laboratorio di Tameshi.
Il ritorno dell'imperatrice[]
All'interno del laboratorio, Kaito trovò il Chip, ma con orrore vide anche corpi di kami morti le cui vite erano state spezzate per degli esperimenti. Uscito dalla stanza finì nella trappola dello strano essere che aveva ucciso Tameshi, che si presentò come Jin-Gitaxias e poi gli mandò contro una mezza dozzina di ninja. Kaito sconfisse e respinse alcuni nemici, ma essendo i suoi avversari troppo numerosi decise di fuggire, ma non osò viaggiare nel multiverso nel dubbio che l'oggetto potesse danneggiare la sua scintilla. Corse senza una meta inseguito da un mech a forma di drago per poi prepararsi a combattere. Improvvisamente, il Chip nella sua tasca si attivò, permettendo alla Viandante di tornare su Kamigawa proprio davanti a lui e sconfiggendo con un colpo solo il drago. Ai due si unì Tamiyo, che lanciò un incantesimo d'invisibilità che permise ai tre planeswalker di fuggire da Otawara.
Il Chip della Realtà[]
Arrivati nel tempio davanti alla sofferente e indebolita Kyodai, colpita in parte a causa della scintilla instabile dell'imperatrice per via del loro legame, Kaito vide che la Viandante stava per viaggiare nuovamente contro la sua volontà ma, fortunatamente, Tamiyo usò il Chip della Realtà su di lei: i fili si fusero con la sua carne come vene pulsanti di energia stabilizzando temporaneamente la sua scintilla. Kaito notò che la sua amica stava ancora soffrendo e chiese alla lunantropa di andare a cercare Passo Felpato e portarla lì: la Kitsune doveva sapera che l'imperatrice era tornata e forse era in grado di aiutarla in qualche modo. L'altra annuì e andò dalla consigliera. Improvvisamente, la Viandante cadde in ginocchio e preoccupato, Kaito chiese se doveva rimuovere il Chip. Lei rispose negativamente e spiegò che stava avendo delle visioni di Jin-Gitaxias dal momento che l'oggetto era collegato anche al laboratorio di Tameshi: il loro nemico aveva informato Risona del suo ritorno e i Rivoltosi Asari avevano deciso di attaccare gli Imperiali. Vide anche che il Pretore stava sperimentando sui kami, torturandoli, e ciò rischiava di scatenare una nuova guerra tra il regno dei mortali e quello degli spiriti. Kaito pensò che se lo scopo del mostro era una nuova Guerra dei Kami avrebbe potuto agire in modo più semplice per far infuriare gli spiriti attaccando i Cancelli dell'Unione o massacrando i kami apertamente, invece aveva agito in segreto e ucciso Tameshi per impedirgli di fare troppe domande: era sicuro che lo scopo del mostro non fosse la guerra. Il ninja ricordò alla sua amica che era coinvolto anche Tezzeret e credeva che l'artefice stesse cercando un modo per controllare i kami. La Viandante rispose che l'avrebbe fermato prima che avesse messo il suo popolo in pericolo, poi cambiò argomento e rivelò che sapeva che lui l'aveva cercata durante la sua scomparsa perchè in diversi mondi in cui era stata aveva sentito raccontare la storia di un planeswalker di Kamigawa in cerca della sua imperatrice. Kaito rispose che gli dispiaceva che fosse servito così tanto tempo per permetterle di tornare a casa. La conversazione tra i due venne interrotta dall'arrivo di Tamiyo, Passo Felpato ed Eiko. Senza perdere tempo, l'imperatrice raccontò delle visioni che aveva avuto e alla fine i planeswalker decisero di dividersi: Kaito e Tamiyo sarebbero andati al laboratorio per salvare i kami e distruggerlo, mentre la Viandante sarebbe rimasta a proteggere Kyodai.
Tezzeret e Jin-Gitaxias[]
A Otawara, Kaito e Tamiyo entrarono facilmente nel laboratorio dove trovarono tutti i kami morti e con dolore si concentrarono sul distruggere la macchina che aveva causato la loro fine. Vennero fermati dall'arrivo di Tezzeret che spiegò loro che i kami non erano il vero obiettivo della loro ricerca, ma erano molto più facili da trovare per testare ciò che serviva realmente a Nuova Phyrexia: studiare il legame tra gli aspetti materiali e immateriali dell'esistenza ovvero il corpo e l'anima. Jin-Gitaxias si unì a loro e aggiunse che grazie alla loro presenza la ricerca sarebbe avanzata togliendo ai due ogni dubbio: il loro vero obiettivo erano i planeswalker. Usando la sua telecinesi, Kaito divise la sua spada in numerose lame a forma di stella e le inviò velocemente contro l'artefice che però le fermò facilmente per poi rimandarle contro il ninja e la sua alleata non per colpirli ma per impedir loro di muoversi. Il ninja riuscì a creare una distrazione per fuggire ma non per salvare Tamiyo che era stata bloccata dal metallo dell'artefice. Non avendo intenzione di abbandonarla, Kaito decise che sarebbe rimasto a combattere ma capì che alla fine sarebbe stato sconfitto e che aveva solo un modo per aiutare l'imperatrice: usare la carica esplosiva per distruggere il laboratorio con Jin-Gitaxias e Tezzeret insieme ad esso. Lui e Tamiyo non sarebbero sopravvissuti ma il loro sacrificio avrebbe protetto Kamigawa. Con un rapido movimento, Kaito estrasse il dispositivo dalla tasca e lo scagliò verso la macchina collegata al Chip della Realtà, ma non ci fu nessuna esplosione a causa dell'intervento di Tezzeret che fece fluttuare la carica verso la sua mano per poi smontarne il detonatore fino a renderlo un mucchio di metallo e microchip inutile. L'artefice disse a Kaito che il suo problema era che dipendeva troppo dalla tecnologia. Subito dopo il ninja venne colpito e perse i sensi.
Legati a tavoli chirurgici, Kaito e Tamiyo vennero salvati dall'arrivo della Viandate che viaggiò direttamente all'interno del laboratorio e con un colpo solo della sua spada sconfisse Jin-Gitaxias ferendolo gravemente per poi liberare i suoi amici. Sentendo l'arrivo di altri nemici i tre planeswalker si prepararono a combattere. La spada di Kaito si scontrò numerose volte contro diversi Ineluttabili mentre vicino a lui la Viandante non smetteva mai di muoversi nella sua danza da battaglia. Più distante dai due, Tamiyo aveva avuto la meglio su Tezzeret riuscendo a paralizzarlo con una delle sue pergamene. Dopo che tutti i nemici furono sconfitti, la lunantropa disse che l'artefice rappresentava una minaccia per Kamigawa ma sarebbe stato utile per tutti conoscere la verità sui suoi piani prima di imprigionarlo. L'imperatrice rispose che l'avrebbero riportato da Kyodai e insieme al grande kami avrebbero deciso il suo destino. In quell'istante, anche se bloccato, Tezzeret riuscì a prendere mentalmente il controllo sul Chip della Realtà grazie al suo potere sulla tecnologia causando grande doloro alla Viandante. Kaito intervenne facendo perdere i sensi all'artefice ma ormai il danno era stato fatto: il Chip divenne instabile forzando quasi la Viandante a viaggiare tra i piani e solo il suo legame attivo con Kyodai le permise di restare su Kamigawa. A causa del dolore insopportabile, l'imperatrice chiese a Tamiyo di rimuovere il Chip e informò i due che il grande kami le aveva detto che Eiganjo era già sotto attacco. Kaito fece notare alla sua amica che sarebbe servite troppo tempo per tornare indietro con il loro prigioniero e che lei non poteva viaggiare tra i piani perchè il rischio di perdersi nel multiverso era troppo alto. Tamiyo trovò la soluzione: usando il Chip la lunantropa riuscì a pilotare un mech volante che portò i quattro planeswalker fino a Eiganjo.
Battaglia a Eiganjo[]
Arrivati a destinazione, Tezzeret si svegliò e prima che qualcuno potesse fermarlo strattonò ogni dispositivo di fumo dalla cintura di Kaito, facendoli sparpagliare sulla schiena del mech e poi esplosero, lasciando gli altri tre planeswalker a tossire violentemente ma riuscirono ad abbandonare il loro mezzo di trasporto prima che si schiantasse a terra. Separati dalla Viandante, Kaito chiese a Tamiyo come avesse fatto l'artefice a liberarsi dal suo incantesimo e l'altra spiegò che l'uso del Chip aveva interferito con la sua magia. Osservandosi intorno il ninja individuò l'imperatrice correre verso il tempio di Kyodai per proteggere il kami indebolito dai Rivoltosi Asari e vide che Tezzeret la stava seguendo dal momento che credeva che fosse lei ad avere il Chip.
Con l'aiuto di Tamiyo, Kaito raggiunse i tetti e usò la sua telecinesi per far volare una lanterna di pietra contro la spalla di Tezzeret, facendolo oscillare sulle tegole del tetto in cui si trovava. Lui si girò infuriato, vide per prima la lunantropa e notò il Chip nella sua mano. L'artefice riuscì ad accecarla temporaneamente per impedirle di leggere la sua pergamena ma Kaito lo ostacò e i due si affrontarono. Dal momento che le sue armi erano state tutte potenziate dalla tecnologia dei futuristi, il ninja combattè fisicamente usando solo i pugni. Lo scontro tra i due si fermò con la comparsa di Tamiyo pronta a leggere la sua pergamena di paralisi. La lunantropa disse a Kaito di far preparare agli Imperiali una cella senza tecnologia ma Tezzeret replicò che non c'era bisogno di tenerlo a Eiganjo dal momento che aveva ottenuto quello che voleva Phyrexia. Kaito si voltò verso la sua amica e vide con orrore che l'artefice, manipolando il Chip della Realtà, riuscì a interrompere il suo legame con la sua magia per poi afferrarla e portarla con sè oltre un portale che si chiuse subito dopo che l'attraversarono. Dopo la loro scomparsa, il ninja decise di raggiungere la Viandante nel tempio e quando arrivò l'aiutò a sconfiggere Risona colpendola alla testa con un sasso facendole perdere i sensi. Con la loro condottiera imprigionata, molti Rivoltosi fuggirono mentre altri si arresero e la battaglia a Eiganjo si concluse con la vittoria degli Imperiali.
Voce dell'imperatrice[]
Nonostante la vittoria, Kaito vide che l'imperatrice era quasi al limite e disse dispiaciuto che Tamiyo e il Chip erano stati portati via da Tezzeret. La Viandante rispose che non era colpa sua e che era l'amico più leale che avesse mai conosciuto, poi gli chiese di andare a chiamare Passo Felpato. Il ninja tornò subito insieme alla Kitsune e ad Eiko, poi ascoltò in silenzio la sua amica dire alla sua ex mentore che avrebbe governato su Kamigawa come reggente durante la sua assenza. Subito dopo viaggiò nel multiverso e Kaito si inchinò in segno di rispetto verso la nuova reggente di Kamigawa.
La promessa di Kaito[]
Tornato a Otawara, Kaito andò dalla famiglia di Tamiyo, li informò di ciò che era successo e promise che avrebbe esplorato ogni mondo per ritrovarla. Nashi disse che non appena fosse stato abbastanza grande avrebbe aiutato anche lui a cercare la madre adottiva. Il ninja sapeva che sarebbe stato impossibile per il giovane nezumi viaggiare su altri piani, ma rispose che non vedeva l'ora di rivederlo un giorno, per lasciargli un po' di speranza. Andò poi da Eiko e si congratulò per la sua promozione. Sua sorella chiese se intendeva viaggiare nuovamente alla ricerca dell'imperatrice e lui rispose che prima della Viandante si sarebbe messo a cercare Tamiyo. Lei disse che sapeva che non poteva inviarle un drone da dove stata andando ma gli ricordò di tornare ogni tanto su Kamigawa per farle sapere che era ancora vivo. Gli propose anche di provare a riconciliarsi con Passo Felpato ma lui rifiutò. I due si salutarono. Per la seconda volta nella sua vita, Kaito lasciò il Palazzo Imperiale senza alcuna intenzione di tornare e con Himoto viaggiò nel multiverso.
La Guerra dei Fratelli[]
Verso Nuova Phyrexia[]
Dopo essersi ritrovati nuovamente, Kaito e La Viandante risposero alla richiesta di aiuto di Jace Beleren per combattere contro i phyrexiani di Elesh Norn. Successivamente, i due raggiunsero i loro compagni alla Torre di Urza e si unirono al gruppo di planeswalker guidato dal telepate e, dopo gli ultimi preparativi, viaggiarono verso Nuova Phyrexia per supportare i Mirran nell'attacco al nucleo del loro mondo per eliminare la leadership phyrexiana.
Phyrexia: Tutto Diverrà Uno[]
Discesa incontrollata[]
Quando Kaito e i suoi compagni arrivarono su Nuova Phyrexia finirono contro una barriera difensiva che, nonostante li permise di entrare nel piano, li divise e spezzò il legame mentale creato tra loro da Jace. Il ninja rischiò di morire tra le sabbie ipnotiche della Facciata Monumentale ma, fortunatamente per lui, venne riportato alla realtà dalla Viandante. Cercò la sua spada e si accorse che tutto il suo equipaggiamento e Himoto erano scomparsi. Tornò a guardare la Viandante, notò che era sul punto di svanire e le disse che non poteva andarsene senza prima avergli detto cosa fosse successo. Invece di rispondergli, lei chiamò Nahiri perché si unisse a loro. Dopo essere stato aggiornato sulla situazione, Kaito e le sue compagne si misero in viaggio per raggiungere lo Strato della Fornace. Durante il cammino trovarono e salvarono Tyvar Kell, che si unì a loro. Il gruppo individuò un accampamento Mirran, ma prima di arrivarci la Viandante svanì a causa della sua scintilla instabile e Kaito disse agli altri che sarebbe tornata appena possibile. Giunti a destinazione i tre incontrarono Melira che li guidò verso la loro destinazione affermando che se i loro compagni fossero sopravvissuti sarebbero stati lì.
Nella Fornace[]
Kaito e il suo gruppo furono i primi planeswalker della squadra d'assalto ad arrivare nella Fornace. Dopo di loro arrivò anche Jace, da solo, ma con il Sylex e infine giunsero anche Kaya e Elspeth Tirel. Il ninja vide che l'assassina di fantasmi aveva con sé sia Himoto che il suo equipaggiamento e l'altra glieli restituì. Sebbene la maggior parte di loro era arrivata a destinazione la Viandante, Lukka, Nissa Revane e Vraska erano ancora dispersi. Il gruppo di planeswalker si riunì e vennero aggiornati sullo stato del piano da Melira e Koth. Le nuova informazioni fecero capire che per via delle modifiche fatte dai phyrexiani, distruggere il Frangireami prima che collegasse Nuova Phyrexia al resto del multiverso con l'attivazione del loro Sylex avrebbe potuto avere le conseguenze già calcolate: contenere la minaccia phyrexiana solo su quel mondo finché non poteva essere eliminata. Tuttavia c'era anche la possibilità che l’onda d'urto non distruggesse solo la Germessenza, ma tutto il piano. Dal momento che le risorse per la sopravvivenza dei Mirran erano quasi esaurite e anche perchè non volevano che nessun altro mondo subisse la stessa condanna del loro, Koth e Melira si unirono a loro. Dopo aver appreso che l'Esaoro, un raro metallo ottenuto dal Nulla Scintillante, offriva un certo livello di protezione dalla phyresis, Kaito lo usò prima sulle sue armi e poi applicò la preziosa polvere su Himoto per proteggerla dall'Olio Scintillante. Consapevoli di non avere tempo da perdere, il gruppo decise di non aspettare i loro compagni e di proseguire. Kaito salì sul carretto che li avrebbe condotti attraverso un tunnel con lo scopo di evitare sia il Labirinto del Cacciatore che la Baia Chirurgica.
Perdite insopportabili[]
Arrivati alle Fosse di Dross, Kaito e i suoi compagni usarono il Nimbo di Elspeth per proteggersi dalla phyresis, tuttavia, dopo che Jace bevve iniziò a sentire mentalmente il dolore di Vraska e decise di andare a salvarla. Gli altri erano dubbiosi, ma dal momento che il telepate aveva con sé il Sylex furono costretti a seguirlo. Entrati nel Colosseo di Sheoldred sconfissero i phyrexiani, ma quando raggiunsero la gorgone videro che era stata ferita gravemente e non potendo salvarla solo Jace scelse di restare con lei mentre Kaito e gli altri decisero di proseguire portandosi il Sylex. Subito dopo però vennero raggiunti dal telepate che era stato ferito e infettato a un braccio da una Vraska completata. I planeswalker vennero attaccati in massa dai phyrexiani e, vista la situazione disperata, Nahiri usò il suo potere, rivelando di essere stata infettata, e si sacrificò facendo sprofondare il Colosseo di Sheoldred nella Basilica Pallida. I phyrexiani fedeli ai Thane d'Acciaio cominciarono a scendere dallo squarcio, ma vennero intercettati da Atraxa che iniziò a lottare contro di loro considerandoli invasori nel dominio di Elesh Norn. Approfittando della situazione, il gruppo proseguì senza essere notato.
Speranza remota[]
Dalla Basilica arrivarono alla Germessenza dove trovarono il corpo smontato di Karn. I planeswalker informarono il golem d'argento che avevano creato un altro Sylex e potevano ancora mettere fine ai piani di Elesh Norn. Karn spiegò che dovevano raggiungere la fonte del Frangireami e farlo esplodere. Kaito e gli altri proseguirono, mentre Koth e Melira rimasero indietro per aiutare Karn. A un passo dal loro obbiettivo i cinque planeswalker vennero ostacolati da Ajani e Tibalt, costringendo Elspeth e Tyvar a restare a combattere contro i due phyrexiani per far avanzare gli altri tre.
Decisioni inevitabili[]
Raggiunto il Frangireami, Kaito osservò Jace mentre si preparava ad attivare il Sylex. Tuttavia, in quel momento Kaya si accorse che erano arrivati troppo tardi: i rami dell'albero erano ormai connessi alla cieca eternità e nel dubbio che l'esplosione potesse distruggere tutto il multiverso l'assassina di fantasmi chiese al telepate di fermarsi. Jace replicò che non avevano più tempo dal momento che sentiva la corruzione di phyrexia cercare di avere la meglio sulla sua mente e che era preferibile correre il rischio e distruggere i mondi già connessi che permettere ai phyrexiani di invadere ogni singolo piano del multiverso. Non riuscendo ad accettare la sua scelta, Kaya estrasse il pugnale dalla cintura e gli occhi di Jace si illuminarono carichi della sua magia. Inizialmente Kaito esitò, poi sfoderò la sua spada e si mise in posizione accanto all'assassina di fantasmi dicendo al telepate che gli dispiaceva, ma non poteva permettergli di mettere in pericolo Kamigawa. Nonostante i loro sforzi Jace ebbe la meglio e riuscì ad attivare il Sylex. In quel momento Elspeth arrivò e lanciò Luxior verso il telepate, trafiggendolo, per poi afferrare il manufatto e scomparire con esso abbandonando il piano.
L'inizio dell'invasione[]
Nella quiete che seguì Kaito e Kaya vennero raggiunti da Tyvar, uscito vittorioso dal suo scontro col Tibalt. I tre videro i rami del Frangireami aprire numerose Vie dei Presagi su vari mondi e i passaggi vennero attraversati dalle navi da guerra phyrexiane. Sentirono dei passi e subito dopo videro Elesh Norn seguita da numerosi guerrieri phyrexiani e tra essi Tamiyo, Nahiri e Nissa completate. La Madre delle Macchine diede loro il benvenuto, poi il suo sorriso si spostò su Jace che sussultò e si alzò unendosi ai loro nemici, liberandosi della spada di Elspeth che venne raccolta dal ninja. Elesh Norn offrì a Kaito, Kaya e Tyvar la "scelta" di unirsi ai loro compagni, ma i tre rifiutarono e lei replicò che sarebbero stati la loro nemesi e poi ordinò l'inizio dell'invasione phyrexiana nel multiverso.
L'Avanzata delle Macchine[]
Messaggeri di Nuova Phyrexia[]
Dopo che Kaito, Kaya e Tyvar rifiutarono l'offerta di Elesh Norn, la Madre delle Macchine disse loro che li avrebbe lasciati andare in modo che raccontassero ai loro alleati quello che avevano visto quel giorno: che il loro destino era inevitabile. I tre vennero imprigionati nella pietra da Nahiri che lasciò libere solo le loro teste, poi nello stesso istante in cui la kor partì per conquistare Zendikar, Kaito e i suoi amici viaggiarono su Dominaria.
La sconfitta della squadra d'assalto[]
Durante il viaggio nella cieca eternità i tre planeswalker si liberarono dalla loro prigione e arrivarono feriti nel rifugio di Liliana Vess che curò le loro ferite. Kaito, Tyvar e Kaya iniziarono a raccontare della loro sconfitta e del destino degli altri membri della squadra d'assalto alla necromante, Chandra Nalaar, Vivien Reid e Wrenn. Chandra propose di contrattaccare e tornare su Nuova Phyrexia per distruggere il Frangireami, ma Kaito e gli altri furono contrari a ripetere un piano già fallito decidendo di dare la priorità a difendere i mondi dall'invasione dei phyrexiani di Elesh Norn. La piromante replicò che sarebbe andata da sola e uscì dal rifugio seguita subito dopo dalla driade.
Difendere Kamigawa[]
Dal momento che Ravnica era ben difesa sia dalle gilde che da vari planeswalker, Kaito chiese a Kaya di aiutarlo a proteggere Kamigawa dalla Legione delle Macchine. Arrivato sul piano fece del suo meglio per salvare il maggior numero di abitanti di Towashi. Vide la sua amica mettere in pericolo la sua vita per salvare un bambino e l'aiutò rallentando la sua caduta dalla finestra con la sua telecinesi. I due videro la corruzione di Boseiju causata da Tamiyo e il ninja disse che la lunantropa stava ancora leggendo la sua pergamena e che doveva essere fermata o la devastazione della città sarebbe peggiorata. Kaya comprese che l'altro stava dicendo di uccidere un'amica, tuttavia rispose che avevano entrambi le capacità per farlo e chiese se sarebbe dovuta andare lei o voleva farlo lui. Kaito rispose che si trattava di una faccenda personale e le chiese di provare a convincere i kami a unirsi alla battaglia.
Il tentativo di Nashi[]
Mentre si preparava a salire sull'albero, Kaito venne chiamato da Nashi che gli chiese se stesse salendo per andare a combattere contro sua madre. Il ninja confermò e il nezumi disse che voleva andare con lui per provare a parlare con lei, era sicuro che l'avrebbe ascoltato perché gli aveva promesso che lo avrebbe sempre amato. Kaito esitò ma poi pensò che se ci fosse stata Eiko al posto di Tamiyo avrebbe fatto qualsiasi cosa per riaverla indietro, così acconsentì e lo aiutò ad arrampicarsi evitando l'Olio Scintillante. Arrivato al sicuto a uno dei rami spezzati, Kaito ascoltò in silenzio Nashi provare a fare tornare in sè sua madre ma il tentativo del nezumi fallì e la lunantropa gli scagliò contro delle pergamene che vennero deviate dalla telecinesi di ninja. Tamiyo spiegò a Nashi che voleva solo che si unisse a lei, non aveva motivo di avere paura perché alla luce di Nuova Phyrexia, tutti erano uno. Kaito si mise tra i due e disse al nezumi di tornare verso l'albero, il giovane protestò ma il ninja replicò che quella non era più sua madre e lo spinse via.
Madre, figlio e storia[]
Tamiyo attaccò Kaito e i due si affrontarono in una breve battaglia che vide la lunantropa avere la meglio e imprigionare il ninja con una delle sue pergamene facendolo penzolare sopra Towashi. Tamiyo disse che gli dava un'ultima possibilità per arrendersi e che phyrexia poteva dargli la vita che aveva sempre desiderato. Kaito replicò che gli piaceva la sua vita così com'era, poi usò la sua spada e si liberò, precipitando nel vuoto, ma venendo salvato da Kyodai. Sentì l'Imperatrice salutarlo scherzosamente dicendogli che era già la terza volta che lo salvava, poi balzò su uno dei rami del corrotto Boseiju e affrontò Tamiyo. Insieme a Kaya, Kaito osservò la sua amica combattere contro Tamiyo e lo scontro si concluse con la morte della lunantropa. Nashi pianse la morte di sua madre e Kaito e gli altri cercarono di fargli forza. Improvvisamente la voce di Tamiyo disse al nezumi che le dispiaceva e Kaito vide che dall'ultima pergamena che l'altra aveva attivato prima della sua fine si creò una cretura simile a un kami con l'aspetto di Tamiyo. Kaito chiese cosa fosse e l'altra rispose che lei era ciò che rimaneva di Tamiyo: la sua storia senza fine. Spiegò che potevano pensare a lei come al suo ricordo e che molti anni prima la "vera Tamiyo" l'aveva creata in previsione della sua morte per poi sigillarla in quella pergamena fino a quando non fosse stata necessaria. Senza nessuna esitazione, Nashi si avvicinò a lei, ma ancora dubbioso il ninja iniziò a muoversi verso il nezumi venendo però fermato dalla Viandante che credeva alla sue parole e spiegò che Tamiyo aveva scelto la propria morte, dal momento che aveva intenzionalmente mancato tutti i suoi attacchi contro di lei, implorandola in silenzio di fare ciò che doveva. Kaito osservò la città in fiamme e pensò che tanti erano morti e altri avrebbero incontrato quel destino. Vide gli Imperiali radunarsi per contrastare l'avanzata dei phyrexiani e si chiese quante vite sarebbero riuscite a salvare. Si disse che Tamiyo era morta ma Nashi era sopravvissuto e che c'era ancora molto lavoro da fare.
Dopo la sconfitta dei phyrexiani, Kaito e la Viandante guidarono la ricostruzione di Kamigawa.
Duskmourn: La Casa degli Orrori[]
La scomparsa di Nashi[]
Kaito fu uno dei pochi planeswalker a mantenere la scintilla dopo la sconfitta dei phyrexiani di Elesh Norn. Due anni dopo l'invasione il ninja, insieme a Himoto, si infiltrò a Otawara per rubare una pergamena chiusa con sigilli di ferro che era stata recuperata dal corpo di Tamiyo dopo la sua morte. Notò un kami ragno che pendeva sopra il rotolo in una delicata rete spirituale, che si estendeva avvolgendo completamente la pergamena e, consapevole della trappola, chiese a Himoto di sciogliere la rete. Mentre il kami tanuki iniziò ad avanzare, Kaito sentì un rumore alle sue spalle si voltò e la sua lama si scontrò con quella della Viandante. Lui abbassò l'arma e disse che quella pergamena apparteneva a Tamiyo e non avrebbe mai dovuto essere confiscata e lei rispose che non era lì per fermarlo ma per chiedere il suo aiuto e spiegò che Nashi era scomparso e gli consigliò di sbrigare velocemente i suoi affari per poi raggiungerla sul tetto. Dopo che finì di parlare si allontanò seguita dal fedele Yoshimaru e Kaito pensò che lei si allontanava sempre da lui.
Recuperata la pergamena che intendeva riconsegnare a Genku il ninja raggiunse l'altra e chiese informazioni. La Viandante spiegò che Nashi era scomparso da tre mesi: aveva appreso da uno degli Ineluttabili che il nezumi era rimasto sconvolto dopo che la pergamena che conteneva la memoria vivente di sua madre era svanita e quando iniziò a sentirne la voce che lo chiamava per andare a trovarla, seguì la sua chiamata fino ad arrivare ad una porta ricoperta di strani simboli che attraversò insieme ad alcuni amici. Fortunatamente prima di entrare il giovane aveva inviato dei droni che avevano trasmesso filmati dall'altra parte e ciò le aveva permesso di vedere la porta ma quando aveva raggiunto il punto essa era svanita. Dal momento che lei aveva perso la scintilla usò le Vie dei Presagi alla ricerca dell'eco di quella porta, e ne trovò un'altra su Ravnica, sorvegliato da Niv-Mizzet. Kaito chiese se si fidasse del drago e la Viandante rispose di no dal momento che credeva che il Mentefiamma volesse apprendere i segreti di quella porta molto più di riportare a casa Nashi; li considerava solo dei pezzi su una scacchiera da usare e sacrificare, ma possedeva le risorse di cui avevano bisogno per la loro missione: dovevano formare una squadra di salvataggio e incontrarsi su Ravnica.
Verso Duskmourn[]
Kaito viaggiò su Kaldheim dove reclutò Tyvar Kell e, su consiglio dell'elfo, anche Niko Aris: entrambi avevano perso la scintilla ma mentre il primo aveva accettato la situazione il secondo era visibilmente arrabbiato e amareggiato. Arrivati su Ravnica i tre incontrarono Zimone Wola che si unì a loro e li portò da Niv-Mizzet. Oltre al Mentefiamma incontrarono Etrata e Alquist Proft che avrebbero monitorato la situazione della porta su Ravnica e si riunirono alla Viandante, Yoshimaru e Aminatou. Tuttavia, la bambina si rifiutò di andare con loro dicendo che quello che li aspettava dall'altra parte sarebbe stato infinitamente più pericoloso se fosse riuscito a catturarla. Davanti alla confusione degli altri Aminatou spiegò che la sua magia e quella della Casa si deviavano a vicenda e ciò le permetteva di dargli dei gettoni del destino che avrebbero permesso loro di vedere visioni del futuro quando avessero preso una decisione che avrebbe portato alla loro morte ma avvertì che funzionavano solo una volta per ogni singola persona. La Viandante la ringraziò del dono e le affidò Yoshimaru chiedendole di prendersi cura del suo amico. Dopo che gli ultimi preparativi vennero completati Kaito, Himoto, la Viandata, Tyvar, Niko e Zimone attraversarono la porta ed entrarono nella Casa.
Dentro la Casa[]
Una volta entrati il gruppo scoprì che la porta era svanita e che l'interno della Casa era diverso rispetto ai filmati dei droni di Nashi. Decisero di esplorare restando uniti ma un urlo di una richiesta di aiuto spinse Tyvar ad allontanarsi seguito da Zimone. Subito dopo anche Kaito venne separato dai suoi compagni dopo che una trappola fece aprire il pavimento sotto di lui. Nonostante il suo addestramento e i suoi riflessi, il ninja cadde nell'oscurità sottostante, la sua spada gli scivolò dalla mano mentre scendeva con il piano di sopra che veniva sigillato dietro di lui, lasciandolo isolato e solo nello spazio inquietante e disorientante della Casa.
Kaito e Jace[]
Mentre cadeva nell'oscurità, Kaito mantenne la calma nonostante la lunga discesa. Vide che Himoto era rimasta aggrappata alla sua spalla e capì che anche se la sua amica avrebbe potuto volare per evitare la trappola aveva scelto di restare con lui; e la sua presenza gli offrì un senso di conforto. Quando finalmente atterrarono Kaito fu sorpreso di non aver subito nessun danno così come dal cambiamento dell'ambiente: una foresta inquietante e in decomposizione intorno a lui. Mentre osservava i dintorni, apparve un drago che diede fuoco agli alberi. Insieme a Himoto, Kaito tentò di scappare, ma il fuoco lo avvolse. Improvvisamente si ritrovò in un ambiente diverso: una pianura arida con un cielo pieno di draghi che stavano incendiando una città. La scena cambiò nuovamente lasciando i due in una stanza sotterranea e si misero in cammino per cercare i loro compagni.
Percependo che qualcuno si stava avvicinando silenziosamente alle spalle, Kaito si voltò e colpì con un pugno il nemico sul viso e, con enorme sorpresa, vide che si trattava di Jace Beleren. Il telepate chiese se non fosse felice di rivedere un vecchio amico, ma il ninja gli ricordò che l'ultima volta stavano cercando di uccidersi su Nuova Phyrexia. La loro discussione si fece sempre più tesa, ma il conflitto venne evitato quando un lamento risuonò nel seminterrato, come se provenisse dalle pareti. I due si irrigidirono, mettendosi istintivamente in posizione schiena contro schiena, mentre si preparavano al pericolo imminente. Jace propose di litigare più tardi e Kaito acconsentì dicendo che avrebbero combattuto in seguito.
Subito dopo un incubo apparve e si scagliò contro di loro con due lunghi tentacoli. Jace chiese a Kaito di distrarlo e senza dare altre spiegazioni divenne invisibile. Il ninja schivò gli attacchi riuscendo di tanto in tanto a deviare un tentacolo con la sua spada, ma concentrandosi soprattutto nello schivare. Improvvisamente l'incubo svanì, mentre Jace tornò visibile. Kaito chiese cosa avesse fatto e il telepate spiegò che un incubo non poteva vivere senza la paura: aveva usanto la sua abilità psichica per raggiungere le menti dei sognatori legate all'essere e aveva rimosso la paura specifica che dava sostanza all'incubo. Nonostante li avesse salvati con le sue azioni, Kaito era ancora ostile verso di lui. Alle sue domande Jace rispose che aveva perso Vraska e il loro nuovo compagno di viaggio e credeva che si trovassero da qualche parte all'interno della Casa. Kaito replicò con sarcasmo e il telepate consigliò di lavorare insieme per ritrovare tutti i loro amici scomparsi. Kaito accettò, ma l'avvertì che dopo quello che era successo su Nuova Phyrexia non potevano essere amici. Insieme si spostarono più in profondità nel seminterrato. Improvvisamente il pavimento cedette sotto di loro, facendoli finire in una fossa di gel denso dove vennero intrappolati da delle catene. Con l'aiuto di Himoto, Kaito riuscì a liberare Jace che inizò ad aiutarlo, ma poi si fermò quando vide una proiezione sul soffitto che mostrava Vraska e una piccola creatura in pericolo. Il telepate disse che gli dispiaceva, ma scelse di abbandonarlo dando la priorità ai suoi due compagni. Mentre lui saliva Kaito si sentì trascinare verso il basso. Consapevole che se fosse rimasto sarebbe stato consumato, il ninja viaggiò insieme a Himoto nella cieca eternità.
Fine dell'orrore[]
Tornato su Ravnica, Kaito venne raggiunto dai suoi alleati. Informò Niv-Mizzet di aver incontrato Jace all'interno della Casa e poi provò a tornare su Duskmourn, ma senza riuscirci. Aminatou comprese la sua paura e disse che non aveva perso la sua scintilla ma che la Casa gli stava impedendo di rientrare perchè l'aveva valutato un problema maggiore rispetto al suo valore. I due vennero interrotti da Alquist Proft che, notando un frammento di legno che il planeswalker aveva portato con se dalla Casa, disse che aveva un piano per risolvere la situazione.
Il detective usò la sua abilità di ricreare gli oggetti unita alle abilità di Aminatou di respingere la magia di Duskmourn, in combinazione con la scintilla di Kaito e il frammento di legno della Casa per creare una Via dei Presagi artificiale temporanea che permise a Kaito di raggiungere i suoi amici. Il ninja arrivò proprio quando Valgavoth stava per colpire la Viandante e ferì il demone con un attacco a sorpresa. Approfittando del vantaggio, Kaito e suoi compagni riuscirono a fuggire dalla Casa grazie alla Via artificiale, tornando su Ravnica.
Dopo il salvataggio di Nashi, Kaito viaggiò su Kamigawa insieme alla Viandate, Yoshimaru, Aminatou, Himoto e il giovane nezumi. Il ninja ascoltò Nashi narrare a dei bambini le sue storie e dei suoi compagni su Duskmourn mettendoli in guardia dall'attraversare le porte della Casa. Lui commentò che aveva talento e che nessuno degli ascoltatori avrebbe aperto porte misteriose e la Viandante gli chiese scherzosamente se in passato si sarebbe lasciato fermare da una storia dell'orrore. Kaito rise e pensò a Tyvar e Niko andati a Strixhaven con Zimone per partecipare a Torre del mago. Il ninja si disse che, almeno per il momento, poteva fingere che tutto andasse bene nel Multiverso.
Referenze[]
- Rappresentato in:
- Heroes of Kamigawa
- Kaito Shizuki
- Kaito, Flagello degli Incubi
- Kaito, Infiltrato Astuto
- Kaito, Ombra Danzante
- Mostrato in:
- Compagnia a Raccolta
- Corruzione
- Entrata Esplosiva
- Fuoco Draconico Ustionante
- Furto della Realtà
- Gelacervello
- Isola
- Inseguimento di Kaito
- Ombra del Dubbio
- Perforamagie
- Perturbazione Planare
- Quando Eravamo Bambini
- Risolvere l'Equazione
- Scappa
- Schioccare
- Scomparire dalla Vista
- Smascherare
- Tutore Idilliaco
- Velo dell'Estate
Galleria[]
Galleria
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Curiosità[]
- Kaito ha sedici anni nel momento in cui la sua scintilla si accende e ventiquattro durante gli eventi di Kamigawa: Dinastia Neon.
- Nonostante sia stato con loro per un anno, Kaito non ha dovuto farsi tatuare il simbolo di fedeltà degli Hyozan.
- La carta Kaito Shizuki japan art è stata realizzata da Tetsuo Hara il disegnatore di Ken il guerriero.
- Kaito è anche il nome di un altro personaggio di Kamigawa.
Collegamenti esterni[]
- Magic Showcase 2021 (video)
- What is the correct name of the Kamigawa planeswalker. Keito or Kaito?
- An Electrifying First Look at Kamigawa: Neon Dynasty
- Weekly MTG | Kamigawa: Neon Dynasty First Look (video)
- The Legends of Duskmourn: House of Horror
Espansioni | Blocco di Kamigawa (Campioni di Kamigawa • Traditori di Kamigawa • Liberatori di Kamigawa) • Kamigawa: Dinastia Neon • L'Avanzata delle Macchine
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Luoghi | Kakuriyo • Utsushiyo (Towabara • Accademia Minamo • Takenuma • Montagne di Sokenzan • Foresta Jukai • Otawara • Towashi)
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Storia | Guerra dei Kami • Era degli Stati Frammentati • Era Moderna
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Nativi | Kaito Shizuki • Kento • Tamiyo • La Viandante
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Pubblicazioni | Il Fuorilegge: Campioni di Kamigawa • L'Eretico: Traditori di Kamigawa • Il Guardiano: Salvatori di Kamigawa • The Kamigawa Vignettes • Planeswalkers Guide to Kamigawa: Neon Dynasty • The Legends of Kamigawa: Neon Dynasty
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Approfondimenti | Altro • Eventi • Gruppi • Luoghi • Personaggi • Razze • Visitatori |