Jaya Ballard era una maga umana planeswalker che usava il mana rosso, originaria di Dominaria.
Descrizione[]
Maga del Fuoco Rinomata[]
Abile piromante, Jaya ha visto molti degli avvenimenti epocali avvenuti su Terisiare durante l'Era Glaciale. Dopo la sua ascensione, viaggiò per il multiverso, finché decise di stabilirsi su Regatha dove in suo onore era stata fondata la Roccaforte di Keral. Nella sua nuova casa assunse l'identità di madre Luti e addestrò numerosi piromanti tra cui anche Chandra Nalaar. Alcuni anni dopo la Riparazione tornò su Dominaria dove rivelò la sua vera identità alla sua allieva e successivamente aiutò i Guardiani a sconfiggere Nicol Bolas su Ravnica. Tornò su Dominaria per lottare nella Seconda Invasione di Phyrexia, venendo uccisa da un Ajani completato.
Storia[]
Primi anni[]
L'infanzia di Jaya è avvolta nel mistero, era una ladra di strada. La sua vita cambiò quando cercò di rubare nelle camere private dell'Arcimago Eterno Jodah, fallendo miseramente. Venne infatti scoperta da Jodah, che avvertendo in lei capacità magiche le permise di rimanere a studiare nella Scuola dell'Invisibile.
Dopo aver appreso alcuni incantesimi, decise di viaggiare per il mondo. In uno dei suoi viaggi aiutò il druido Kolbjorn che per ringraziarla le diede in dono un amuleto in grado di evocare Freyalise. Fu inoltre determinante nel difendere un villaggio di Kjeldor da un Lhurgoyf.
Blocco di Era Glaciale[]
Era Glaciale[]
Quando Jodah venne catturato da Lim-Dul, Jaya accorse per salvare il suo maestro. Ci riuscì, ma Jodah si ammalò a causa del polline di Fyndhorn usato per drogarlo. Vedendolo delirante e non sapendo come curarlo Jaya evocò Freyalise e chiese il suo aiuto. La planeswalker per salvare Jodah chiese in cambio lo specchio dell'arcimago, un potente manufatto, e le risorse della Scuola dell'Invisibile dicendo che le servivano per lanciare la sua Magia del Mondo. Jaya accettò l'offerta di Freyalise.
Jaya è stata determinante nei piani di Jodah per la protezione di Kjeldor e l'alleanza con Balduvia, aiutandolo a sconfiggere Lim-Dul. Nella guerra finale, Jaya combatté Chaeska, il braccio destro di Lim-Dul. Jaya vinse e prese per sé l'anello di Lim-Dul come bottino di guerra. Non era a conoscenza però che possedere l'anello l'avrebbe nel corso del tempo resa schiava di Mairsil.
Nei 20 anni che seguirono, fece da leader ad un gruppo di maghi che proteggevano Kelsinko.
Alleanze[]
Venti anni dopo il lancio della Magia del Mondo, Jaya tornò nella Scuola dell'Invisibile per parlare con Jodah che non vedeva dalla guerra contro Lim-Dul. Jaya mostò all'arcimago la mano annerita del necromante e gli fece notare che il dito dove portava l'anello di Mairsil era stato rimosso. I due temendo un possibile ritorno di Lim-Dul decisero di mettersi in viaggio alla ricerca dell'anello.
Durante il viaggio, Jodah notò che Jaya era cambiata rispetto a quando era più giovane e che si comportava in modo strano. Quando alla fine i due raggiunsero Soldevi, Jodah scoprì la verità, il giorno dopo la battaglia contro Lim-Dul, Jaya aveva trovato l'anello e aveva deciso di portarlo a Jodah, ma commise l'errore di indossare l'anello finendo sotto l'influsso mentale di Mairsil. Controllata dal Pretendente, Jaya colpi Jodah alla gola e usò il sangue dell'arcimago per far rivivere una bestia di phyrexia. Jodah miracolosamente si salvò da morte certa con l'aiuto del suo specchio ed ha combattuto la posseduta Jaya riuscendo alla fine a rompere lo specchio sul suo viso, liberandola dal controllo mentale di Mairsil. In seguito al trauma, Jaya ascese come planeswalker.
I due tornarono subito alla Scuola dell'Invisibile e insieme riuscirono a distruggere la bestia di phyrexia. Poi Jodah sigillò il pozzo senza fondo, un collegamento che Lim-Dul aveva creato tra la sua fortezza e la scuola dell'arcimago. Una volta finito tutto, Jaya salutò il suo maestro e iniziò il suo viaggio nel Multiverso.
In viaggio per il Multiverso[]
Nei secoli successivi Jaya viaggiò per svariati piani del multiverso, compiendo gesta eroiche e divertendosi come non mai. Nel suo pellegrinare finì sul piano di Regatha dove aiutò una comunità e partecipò ai festeggiamenti per celebrare il suo intervento, durante i quali si ubriacò e iniziò a sparare massime e insegnamenti vari, parlando anche del suo passato e della sua vita. Il giorno dopo se ne andò per altre avventure e non tornò su Regatha per svariati secoli.
Madre Luti[]
Una nuova identità[]
Tornata su Regatha qualche tempo dopo la Riparazione, Jaya scoprì che le sue parole e i suoi insegnamenti avevano colpito gli abitanti a tal punto da ispirare una vera e propria dottrina monastica basata sulle sue massime e sulla magia del fuoco. Sentendosi responsabile per loro, la piromante decise di restare, assunse il nome di Luti e non rivelò a nessuno la sua vera identità, né la sua natura di planeswalker.
The Purifying Fire[]
Al monastero, Luti ricevette la visita di Samir che la informò sulle leggi di condanna a morte dell'Ordine di Heliud verso tutti coloro che praticavano la magia del fuoco.
Dopo che Chandra Nalaar attirò su di sé l'attennzione di Walbert, madre Luti convocò Chandra e le disse che per lei era meglio sparire per un po' e la mandò in missione a recuperare l'originale Pergamena del Drago che Jace le aveva preso, affermando che "il vero significato delle parole della pergamena non era nelle parole, ma in qualcosa di fisico della pergamena originale".
Le offerte al fuoco[]
Dopo la morte di Serenok, madre Luti parlò al servizio funebre e disse che tutti loro erano stati adepti di Serenok e che tutti quelli che lo avevano conosciuto avevano imparato qualcosa dalla sua vita di fiamma e passione e dalla sua dedizione al suo ruolo nel monastero. Disse che il maestro era morto nel sonno e prima di andarsene aveva offerto loro un ultimo insegnamento: scegliere un cammino e dedicarsi in pieno a esso; dovevano trovare il fuoco dentro di loro, farlo crescere e offrire a esso le loro vite e dovevano fare in modo che quel fuoco riscaldasse il cuore degli altri. Quando la cerimonia finì, Luti si accorse che Chandra non stava tornando al monastero e la chiamò, ma lei non rispose e non si voltò.
Il mattino seguente Luti aspettò Chandra seduta sui gradini, tenendo in grembo il mantello di Serenok ripiegato. Quando la piromante tornò e la vide, chiese se aveva intenzione di ferirla e Luti le disse di ascoltarla, Chandra disse che comprendeva che voleva farle capire che la vita continuava e dovevano scegliere un nuovo abate, ma Luti disse che si sbagliava e che avevano già scelto il successore di Serenok: lei.
Nella sala del monastero Chandra ripeté ai monaci anziani che rifiutava la proposta perchè non poteva prendere il posto del suo maestro. Luti disse che come diceva sempre Serenok, lei era una delle piromanti di più grande talento che il monastero avesse mai visto e che aveva visto in lei una ricchezza di risorse, creatività e onestà. Aggiunse che le sue parole e la sua magia avevano sempre origine dal suo cuore, proprio come Jaya. Concluse che era un esempio per tutti loro. Madre Luti si alzò e le rifece la proposta di prendere il mantello di Serenok, ma prima che Chandra potesse rispondere, due uomini entrarono nella sala e chiesero di parlare con Chandra che andò con loro.
Dalla porta del monastero, Luti osservò Chandra con il mantello di Serenok in mano e quando lei si voltò e la vide, annuì.
Promesse da mantenere[]
Luti bussò alla porta di Chandra, entrò e le chiese se fosse pronta. Non ricevendo risposta, le disse che i canti erano già iniziati, la rimproverò e poi si allontanò rapidamente.
Nella grande sala, Luti osservò Chandra insieme a tutti gli altri aspettando il suo discorso come nuova abate del monastero. Inizialmente la giovane balbettò, ma poi parlò con sicurezza di tutto quello che il monastero aveva fatto per lei, di come fosse riuscita a esprimere se stessa e che loro non si trovavano lì per sentire le sue parole, ma perchè in quel luogo avevano la possibilità di scoprire chi fossero davvero e di usare al meglio il loro dono. Dopo che Chandra concluse il suo discorso, rifiutando di diventare la nuova abate del monastero, Luti le chiese se quello era ciò che provava o desiderava e la giovane rispose che doveva andare su Zendikar, dove c'era bisogno di lei. Luti le disse che le proibiva di partire e che aveva una responsabilità. Chandra rispose che aveva delle responsabilità: c'erano persone che stavano soffrendo proprio in quel momento e doveva aiutarle, non poteva rimanere lì a ripetere esercitazioni senza fine, sapendo che poteva andare a mettere in pratica ciò che aveva imparato per prevenire delle catastrofi. Luti si congratulò con lei e con orgoglio le disse che ora conosceva la verità della sua mente. Chandra chiese se quelle parole erano ciò che volesse sentire e l'altra rispose che erano ciò che la giovane aveva bisogno di sapere. Chandra la ringraziò, Luti prese le vesti da abate e l'abbracciò. Le sussurrò di andare a salvare i mondi e Chandra promise che l'avrebbe fatto.
Dominaria[]
Il ritorno di Jaya[]
Al Torrione Keral su Regatha, nel luogo in cui venivano custodite le sacre relique del monastero, Luti vide Chandra prendere gli occhialoni di Jaya e chiese spiegazioni. Lei rispose di aver trovato Jaya su Dominaria e l'altra si bloccò, ma la giovane non se ne accorse e spiegò che lei e i suoi amici erano stati su Amonkhet ma avevano fallito: Bolas li aveva quasi uccisi. Aveva bisogno di diventare più potente per poterlo sconfiggere e per riuscirci doveva imparare i segreti della leggendaria piromante. Luti rispose che non aveva bisogno di Jaya, ma doveva concentrarsi sull’aiutare i suoi amici, ma lei ignorò il consiglio e viaggiò nella cieca eternità.
Dopo la partenza di Chandra, Jaya, ancora sotto le spoglie di Luti, viaggiò su Dominaria dove si unì ai soldati di Argivia di Baird per aiutarli contro i coboldi delle Creste di Kher del drago Prossh, che avevano intenzione di attaccare la città. Poi li lasciò per andare a Yavimaya e incontrare Karn. Trovò il suo amico insieme a Chandra; Attirò la sua attenzione e vedendo l'allieva confusa, indicò gli occhialoni e disse che appartenevano a lei.
La Cavalcavento[]
Jaya raccontò che la prima volta che era andata su Regatha aveva aiutato alcune persone, poi si era ubriacata e aveva parlato moltissimo fino a dare una dimostrazione della sua piromanzia, per poi andare via. Duecento anni dopo tornò e scoprii che avevano fondato una religione basata su di lei. Non voleva essere un’icona religiosa, ma doveva assicurarsi che non la interpretassero male, e visto che a loro serviva una guida e lei pensava di dover ripagare quel debito, era rimasta nel monastero con una nuova identità, fornendo degli "scritti perduti di Jaya Ballard" e aiutando i giovani piromanti. Si rifiutò però di aiutare Chandra a diventare più potente, perché quando credeva che fosse madre Luti, l'aveva allontanata considerandola come un’inutile vecchia.
Dopo che Karn trovò il Sylex, gli alberi animati emersero dalla foresta e si diressero verso il cratere per impedirgli di prendere il manufatto. Le due piromanti protessero il loro amico e Jaya ridusse in cenere molti dei nemici. Finito lo scontro apparve Multani, ancora in uno stato semi-cosciente e avanzò per attaccarli. Karn raggiunse le due piromanti e i tre si prepararono a difendersi: oltre a Multani numerosi altri alberi animati si avvicinarono per attaccarli. I tre vennero salvati dalla magia temporale di Teferi, arrivato con la Cavalcavento, che fermò Multani e immobilizzò la foresta. Mentre stava per salire sulla nave insieme a Karn, Jaya osservò Chandra avvicinarsi a Multani e riuscire a calmarlo, facendolo tornare nuovamente sé stesso. Vedendo questo, Jaya decise di aiutare Chandra. I tre salirono sulla Cavalcavento e assistettero all'apparizione di Jace Beleren e quando Chandra scelse di restare, Jaya ne fu fiera.
L'addestramento[]
Jaya osserva Chandra far fluttuare trentasette distinte palle di fuoco. Le disse che credeva di sapere cosa voleva e spiegò che un tempo lei pensava di volere la sua libertà; le era servito molto tempo per capire che voleva aiutare un gruppo di monaci a formare dei giovani piromanti. Il modo in cui aveva aiutato Multani le aveva fatto capire che lei aveva qualche idea su come entrare in contatto con la vera sé stessa: se conosceva ciò che voleva veramente, non avrebbe commesso errori. Chandra rispose che era pronta a bruciare via da quel piano Belzenlok e la Cabala.
Verso la Fortezza[]
Arrivati a Urborg, Jaya incoraggiò Chandra a partecipare al piano. Dopo che Liliana rianimò l'esercito di non morti da usare contro le forze della Cabala, la Cavalcavento venne attaccata da Yargle e la piromante si unì alla battaglia.
Scontro con la Cabala[]
Jaya lanciò un getto di fiamme contro la nube acida di Yargle, poi lo attaccò per fargli mollare la presa dalla prua della Cavalcavento, ma senza successo. Fortunatamente Muldrotha attaccò Yargle, liberando la nave.
Proseguirono verso la Fortezza e recuperarono Teferi e Karn. Mentre la Cavalcavento si avvicinava alle mura esterne, vennero attaccati da una raffica di frecce e dardi di balestra. L'offensiva della Cavalcavento stava procedendo bene finché non vennero attaccati da Urgoros. Lo scontro durò fino alla morte di Belzenlok, poiché quando percepì la morte del suo signore, Urgoros sparì.
Dopo la vittoria, liberarono i prigionieri della Cabala. Jaya, Karn e Teferi decisero di accompagnare gli altri planeswalker contro Nicol Bolas, rifiutandosi di entrare nei Guardiani perché si riteneva una solitaria; poi con gli altri viaggiò su Ravnica.
La Guerra della Scintilla[]
Insieme ai suoi compagni, Jaya andò su Kaladesh dove si riunirono ad Ajani e aspettarono il ritorno di Gideon andato in cerca di Liliana. Improvvisamente, tutti i planeswalker sentirono il richiamo del Faro Interplanare e viaggiarono su Ravnica per il confronto finale con Nicol Bolas, rimanendo intrappolati dal Sole Immortale del drago antico. Accanto a molti altri planeswalker e abitanti del piano, Jaya combatté contro gli Eterni dell'Orda Atroce di Bolas guidati proprio da Liliana.
Durante l'invasione del piano, fu presente alla riunione dove i leader della difesa di Ravnica si riunirono per mettere a punto una strategia. Sotto raccomandazione di Jace, decisero di dividersi in team per concentrarsi su compiti specifici: Jaya, Jace, Teferi e Vivien Reid si offrirono volontari per assassinare Liliana. Quando trovarono la necromante, Teferi manipolò il tempo intorno a lei, rallentando la sua capacità di reagire, difendersi o contrattaccare. Ciò permise a Jaya e Vivien di ferirla gravemente; la prima con il fuoco, la seconda con le sue frecce e gli spiriti animali che evocava, mentre Jace l'attaccava mentalmente. Gli spiriti degli Onakke emersero dal Velo stesso per proteggere Liliana. Ciononostante, i quattro riuscirono quasi nella loro missione, ma sfortunatamente per loro, Bolas intervenne e salvò Liliana distruggendo gli edifici su cui si trovavano i suoi nemici. Fortunatamente Teferi salvò se stesso e gli altri tre planeswalker rallentando le loro cadute.
Dopo la fine della guerra, Jaya fu una dei planeswalker sopravvissuti alla battaglia e fu presente durante la celebrazione della vittoria. Su richiesta di Samut, lei e Chandra cremarono i corpi degli Eterni diventati inattivi.
Dopo la Guerra della Scintilla[]
Presente durante l'incontro delle gilde, Jaya difese debolmente Liliana prima di accettare il loro giudizio: la necromante doveva morire. Decisa a proteggere Chandra dal dolore di dover affrontare la sua ex amica, la vecchia piromante accettò di aiutare il gruppo di Kaya nella loro missione. Prima di iniziare però, l'assassina di fantasmi la convinse a viaggiare prima su Gobakhan per riaccompagnare Teyo a casa sua. Inoltre, Kaya rivelò che poteva portare anche Araithia Shokta con loro grazie a una sua abilità che le permetteva di "fondere" temporaneamente il suo corpo e la sua mente con quello della loro amica. Jaya l'avvertì che anche i fantasmi potevano morire nella cieca eternità, ma l'altra replicò che la sua abilità le permetteva di farlo con successo. Dopo le avventure su Gobakhan, lo scudomante decise di restare con Kaya. Jaya guidò i tre verso Caligo, ma si rifiutò di andare oltre e se ne andò.
Successivamente, Jace scoprì che Jaya stava aiutando le gilde. La vecchia piromante spiegò le sue ragioni al telepate e alla sua allieva. I tre viaggiarono su Dominaria in cerca di Liliana, ma trovarono solo un cadavere su una pira in fiamme. I servitori che avevano bruciato il corpo raccontarono ciò che sapevano e spiegarono che il Velo era stato portato via dal gruppo di Kaya. Jaya, Chandra e Jace andarono via senza sospettare che il cadavere appartenesse a una falsa Liliana.
Dominaria Unita[]
Il vertice[]
Nel 4.562 AR Jaya partecipò al vertice di pace tra Keld e Benalia a Oyster Bay per mettere fine alle ostilità tra le due nazioni nella Ice Rime Hills. In quell'occasione si riunì con Jodah e i due si presero in giro a vicenda ricordardo il modo in cui si erano incontrati. Insieme a loro arrivarono anche Karn e Ajani che informarono i presenti del ritorno dei phyrexiani su Dominaria. Mentre Stenn, un nobile di Nuova Argiva, credette subito alle loro parole, Jaya, Jodah, Radha e Aron Capashen furono più dubbiosi preferendo dare precedenza al vertice prima di iniziare qualsiasi ricerca. Un istante prima della firma, Teferi apparve nella stanza dei negoziati e informò che i phyrexiani erano stati visti su Kaldheim e Kamigawa confermando che erano nuovamente in grado di viaggiare tra i piani. Le sue parole bloccarono Radha e Aron dal firmare.
Il ritorno dei phyrexiani[]
Il giorno dopo, Jaya ricevette la visita di Karn, Ajani e Teferi che volevano parlare con lei. Il golem d'argento parlò ai suoi compagni del Sylex e spiegò che non l'aveva con sé in quel momento. Notò che alle sue parole, un uccello si comportò in modo strano rispetto alla sua specie e comprendendo lo afferrò rivelando la sua identità phyrexiana. Il gruppo portò la spia al vertice e nel momento in cui gli altri lo videro, gli agenti phyrexiani si rivelarono dando inizio alla battaglia. Jaya creò una corona di fiamme per proteggere i suoi alleati, ma Aron venne catturato e Ajani si separò dal gruppo per cercare di salvarlo. Mentre Radha e tutti gli altri abitanti di Dominaria riuscirono a fuggire, Jaya, Jodah, Karn, Teferi e Stenn rimasero bloccati nella stanza con i phyrexiani, ma riuscirono a fuggire attraverso un portale aperto dall'arcimago eterno verso la Torre di Guardia di Nuova Argiva.
L'agente dormiente[]
Dal momento che un phyrexiano era riuscito a seguirli attraverso il portale, il gruppo decise di cercarlo per distruggerlo all'interno della Torre. Riuscirono a uccidere l'intruso, ma Teferi venne gravemente ferito e scoprirono anche la presenza di altri phyrexiani. In quel momento Karn, che aveva messo alla prova tutti i suoi compagni, rivelò a Stenn una falsa posizione del Sylex e subito dopo il mago cambiò rivelando la sua identità di agente dormiente e trasmise l'informazione a Sheoldred.
Jaya l'attaccò, ma Stenn la bloccò con dei cavi impedendole di usare la sua magia, ma non poté difendersi da Karn che smembrò il suo corpo liberando la piromante che subito dopo usò la sua magia uccidendolo definitivamente.
Reclutare alleati[]
A bordo della Cavalcavento, Jaya ascoltò il piano di Karn per costringere i phyrexiani a una guerra aperta prima che diventassero più forti e convertissero più abitanti del piano, ovvero attirarli con ciò che desideravano ottenere di più: il Sylex, l'Impianto di Mana e il golem d'argento stesso. Il gruppo si divise e la piromante viaggiò nelle Montagne Ferro Rosso dove si riunì ad Ajani che la informò che non era riuscito a salvare Aron e che gli elfi di Llanowar si erano uniti nella rinata Coalizione. Ai due si aggiunse Danitha Capashen e Jaya le chiese di inviare le sue truppe a Shiv per la battaglia contro i phyrexiani. L'altra rispose che prima doveva salvare suo padre la cui posizione era stata individuata da Ajani. Jaya accettò di aiutarla e i tre partirono insieme ai cavalieri di Benalia e gli elfi di Llanowar.
Arrivati a destinazione il gruppo iniziò uno scontro con i phyrexiani. Durante la battaglia il leader dei loro nemici si fece avanti e Jaya riconobbe subito Ertai, un membro della prima Cavalcavento di cui aveva sentito parlare, morto secoli prima e che era stato rianimato dai loro nemici. Il mago disse che avrebbe mostrato ciò che aveva imparato da Sheoldred e con orrore Jaya vide Aron Capashen trasformato in phyrexiano. Divertito, Ertai ordinò ad Aron di uccidere i suoi nemici ma il cavaliere venne ucciso da sua figlia. Tuttavia, la situazione non migliorò per i difensori di Dominaria perchè subito dopo apparve una gigantesca corazzata phyrexiana che colpì sia alleati che nemici. Ertai fermò l'attacco e disse a Jaya e Ajani di arrendersi a lui o avrebbe fatto massacrare i loro alleati dalla corazzata. La piromante prese tempo dicendo che sospettava che non avrebbe lasciato andare i suoi amici nemmeno se si fosse consegnata. Pensò che non voleva arrendersi ma non riusciva a trovare nessuna soluzione. In quel momento, l'Argosia Dorata sotto la guida di Radha arrivò in loro soccorso e con l'aiuto dei guerrieri di Keld, Jaya e i suoi alleati ottennero la vittoria costringendo Ertai a fuggire.
Battaglia a Shiv[]
Grazie alla nave volante Jaya, Ajani, Radha, Danitha, i guerrieri di Keld, i cavalieri di Benalia e gli elfi di Llanowar arrivarono a Shiv dove si unirono agli altri membri della Coalizione nella battaglia contro i phyrexiani di Sheoldred per il controllo dell'Impianto di Mana. Jaya generò degli archi di fuoco che tagliarono le mostruosità phyrexiane, poi sollevò la mano e lanciò un fulmine verso i ranghi nemici. Notando la sorpresa di Karn per la sua ultima magia, la piromante sorrise e spiegò che aveva imparato dei nuovi trucchi. In quel momento Ajani disse a Jaya che il Sylex si trovava nel laboratorio di Jhoira, di andare a prenderlo e portarlo via. La piromante recuperò il contenitore del manufatto, tornò dai suoi compagni e disse che era troppo pesante per lei e non riusciva a viaggiare da sola nella cieca eternità. Karn rimosse le sue protezioni e aprì il baule così che la sua amica potesse andare via. Improvvisamente la voce di Ajani cambiò e subitò dopo una muscolatura phyrexiana liscia e densa che era stata installata sotto la sua pelle emerse rivelando la sua natura di agente dormiente.
Estinguere la Luce[]
Jaya strinse protettivamente il Sylex a sé, stordita da quella terribile rivelazione poi fece un passo indietro, ritirandosi verso il laboratorio mentre il suo fuoco divampò intorno a lei, circondandola. Tuttavia non fu sufficiente a proteggerla dall'ascia di Ajani che la colpì, ferendola gravemente. Teferi e Karn cercarono di ostacolare il leonid, ma il primo era stato prosciugato dalla battaglia e non riuscì a usare la sua magia mentre il secondo era stato indebolito da Ertai e l'ascia di Ajani si conficcò nel suo corpo con facilità, impedendogli di muoversi. A terra, Jaya disse che avrebbe dovuto ucciderla per prendere il Sylex e Ajani confermò che stava per morire. Lui la sollevò con una mano e lei replicò che non se ne sarebbe andata da sola: il fuoco si riversò fuori dal corpo di Jaya con una conflagrazione bianca e scarlatta; Ajani ringhiò mentre la sua pelliccia bruciava, ma con la sua mano danneggiata scagliò la piromante oltre il bordo dell'Impianto di Mana.
In ricordo di Jaya[]
Dopo la morte di Jaya il Sylex fu distrutto e Karn venne catturato da Sheoldred. Lo scontro si concluse quando Jhoira, per evitare che l'Impianto cadesse nelle mani dei phyrexiani, attivò l'autodistruzione della struttura. Le forze della Coalizione fuggirono grazie ai portali di Jodah, mentre Sheoldred, Ajani e Karn attraversarono il Ponte Planare tornando su Nuova Phyrexia da Elesh Norn.
Nella tregua che seguì, Jodah, Teferi e Jhoira costruirono un monumento in onore di Jaya su Shiv con quattro piramidi bianche, ciascuna contenente i ricordi di coloro che le erano stati vicini e una fiamma sempre accesa. La morte della piromante non fu vana in quanto era riuscita a proteggere i disegni del Sylex fatti da Karn nascondendoli in una tasca segreta dei suoi vestiti e ciò permise a Saheeli di ricreare il manufatto.
Referenze[]
- Rappresentato in:
- Jaya Ballard
- Jaya Ballard, Maga Specialista
- Jaya, Maga del Fuoco Rinomata
- Jaya, Negoziatrice Ardente
- Mostrato in:
- Chandra, Fiamma di Sfida
- Chandra, Legacy of Fire
- Colpo di Fulmine
- Combattere con il Fuoco
- Confinamento Temporaneo
- Duplice Inferno
- Estinguere la Luce
- Il Tempo dei Ghiacci
- Inferno Ardente di Jaya
- Jaya's Phoenix
- Passato in Fiamme
- Rituale Febbrile
- Ripercussione
- Saluto di Jaya
- Tempesta di Fuoco Temporale
- Carte associate:
- Occhialoni della Piromante
- Tornado di Fuoco di Jaya
- Testi di colore:
- Bagliore
- Bussola Mistica
- Cannoni di Mana
- Capotribù dei Gorilla
- Carbonizzare
- Chicken Egg
- Curiosare
- Disgelo
- Elementale del Fuoco
- Esplosione Accecante
- Esplosione di Lava
- Grido di Battaglia dei Gorilla
- Incenerire
- Inferno
- Muro di Lava
- Occhialoni della Piromante
- Ordine di Distruzione
- Panico
- Pioggia di Meteore
- Pirocinesi
- Piroclasma
- Piroscarica
- Roccaforte di Kher
- Sciamano dei Gorilla
- Scimmia Spirito Guida
- Segugio di Karplusan
- Squarcio di Fiamme
- Ustionare
- Vampata
Galleria[]
Galleria
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Curiosità[]
- Oltre a comparire in alcuni libri, appare anche in alcuni fumetti.
- Ballard è un quartiere di Seattle.
- Quando Jaya viaggiava tra i piani del multiverso, scompiva in una conflagrazione di fiamme.
- Nel testo della carta Colpo di Fulmine viene detto che Danitha Capashen osserva sorpresa la nuova magia di Jaya ma ciò è errato nella storia dal momento che in Episode 5: A Whisper in the Wind è Karn ad osservare Jaya e non la cavaliera.
- Viene ricordata da Jodah e Chandra in Chapter 4: The Dark e i due brindarono in suo onore insieme a Elspeth Tirel.
Collegamenti esterni[]
- Jaya Ballard
- In memory of Jaya Ballard
- The Legends You'll Find in Dominaria United
- Dominaria United States of Design, Part 2
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