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Huatli è una poetessa guerriera umana che usa il mana rosso, bianco e verde, originaria di Ixalan. In passato era anche una potente planeswalker.

Descrizione[]

La Poeta[]

Cavaliera dell'Impero del Sole, ha una forte affinità con i dinosauri. Grazie alle sue abilità in combattimento e alle sue capacità oratorie, raggiunse una posizione sociale prossima alla nobiltà, tuttavia, il suo più grande desiderio è quello di ottenere ufficialmente il titolo di poetessa guerriera. La sua vita cambiò dopo che la sua scintilla si accese e su ordine del suo imperatore si mise in cerca di Orazca. Durante la sua ricerca, Huatli comprese l'incredibile ipocrisia della sua gente nei confronti degli Araldi del Fiume e degli invasori e dopo aver compiuto la sua missione, abbandonò Ixalan per viaggiare nel multiverso. Fu convocata su Ravnica per la Guerra della Scintilla, dove combatté al fianco dei Guardiani contro l'esercito di Nicol Bolas. Successivamente contribuì a difendere Ixalan durante l'Invasione di Nuova Phyrexia, ma perse la scintilla durante la Grande Mietitura. Un anno dopo la fine dell'invasione guidò una spedizione verso il Nucleo del Paradiso dove, insieme ai suoi alleati, contribuì alla sconfitta dei vampiri corrotti di Aclazotz uccidendo personalmente Vitor Quijano. È legata sentimentalmente a Saheeli Rai.

Storia[]

Giovinezzà[]

Nata da gente comune, Huatli eccelleva nella scuola di battaglia che ricevono tutti i bambini dell'Impero del Sole. Grazie alla sua abilità sia con la spada che con la magia, e il suo dono innato nel controllare i dinosauri, Huatli salì a una posizione appena al di sotto della nobiltà mentre combatteva i predoni della costa vicino alla città di Yatzocal.

Nell'Impero del Sole, le arti della poesia e della performance sono profondamente rispettate. Il guerriero ideale non è solo impareggiabile in combattimento, ma è un artista capace di riflettere in modo creativo sull'esperienza. Si dice che le poesie espressive di Huatli abbiano commosso l'imperatore Apatzec fino alle lacrime.

Blocco di Ixilan[]

La poetessa guerriera[]

Huatli primeggiava in due campi: era un’eccellente cavaliera e un’eloquente oratrice. Quando dava prova delle sue doti brillava più di qualsiasi altro cavaliere al servizio dell’Impero del Sole. Non aveva mai provato il desiderio di essere nient’altro ed era certa che, dopo tanti anni di preparazione e ascesa sociale, finalmente l’imperatore le avrebbe conferito il titolo di poetessa guerriera. Huatli osservò la piazza mentre con suo cugino Inti varcava l’arco all’ingresso di Pachatupa, i due erano di ritorno dall’ultima grande campagna dell’Impero sulla Costa del Sole, gran parte dell’esercito era già rientrato, ma il loro squadrone era stato trattenuto da una battaglia finale contro la Legione del Vespro. Vedendo la folla che si avvicinava festosa, Inti la lasciò ai suoi ammiratori e andò avanti. Venne chiamata da Wayta che le chiese se quel giorno avrebbe tenuto un'orazione; lei rispose di si e poi le chiese se scrivesse poesie. La ragazzina rispose che le sue composizioni non erano degne di essere condivise, ma la cavaliera si piegò in avanti perché il resto della folla non potesse sentire e disse che le avrebbe confidato un segreto: esistevano solo due tipi di poesie al mondo: quelle buone e quelle sincere; le prime erano frutto dell'intelligenza e chiunque poteva scriverle con un po’ di impegno, mentre le seconde racchiudevano una sorta di magia che donavano la capacità di far provare ad altre persone le sue stesse emozioni. Se pensava che il suo lavoro non fosse pronto per essere condiviso, non doveva cercare di renderlo buono, ma sincero. Le fece l'occhiolino e proseguì.

Un’ora dopo, la cerimonia del ritorno ebbe inizio e Huatli attese con pazienza il momento di entrare in scena. La sua ultima operazione era volta a liberare la Costa del Sole dagli invasori. Per celebrare quella gioiosa occasione, l’imperatore si sarebbe rivolto a tutti i cittadini di Pachatupa e lei avrebbe tenuto un’orazione. Si disse che quello sarebbe sicuramente stato il suo ultimo discorso prima che Apatzec Intli III le conferisse l’ambito titolo di poetessa guerriera e lei non desiderava altro che dimostrarsi all’altezza: tutti i sudditi dell’Impero amavano coloro che ottenevano quel titolo e che veniva conferito solo a una persona in un’intera generazione e il cui compito era tramandare storie e tessere gli eventi in parole. Arrivò il suo momento, la folla iniziò a scandire il suo nome mentre lei fermò il suo dinosauro davanti alla scalinata del Tempio del Sole Ardente. Smontò, alzò lo sguardo verso l’imperatore e salì le scale del tempio. Non aveva mai incontrato la madre del suo sovrano, ma ammirava la determinazione di Apatzec. Si era fatta notare salendo di rango tra le fila della sua guardia personale e, dopo anni di devoto servizio, era diventata la sua consigliera strategica più fidata. Giunta in cima alla scalinata lanciò un rapido incantesimo per amplificare la sua voce e narrò la sua poesia che parlava delle ultime vittorie ottenute dall'Impero. Quando lei finì, l’imperatore fece un passo avanti e con la voce amplificata dalla magia disse che respingendo l’Alleanza di Bronzo e la Legione del Vespro dalla loro costa orientale, avevano dimostrato di essere pronti a reclamare il sud. La folla esultò e Apatzec fece un cenno a Huatli, che sentì un piccolo tuffo al cuore: quel momento sarebbe stato perfetto per annunciare il suo titolo. Salutò la folla con un gesto di congedo, si voltò e seguì l’imperatore nel tempio. Rimasti soli, l'imperatore le disse che non l'avrebbe mandata a combattere al sud. Huatli cercò di nascondere il suo disappunto e rispose che le era stata promessa un’altra missione prima di poter ottenere il mantello da poetessa guerriera. Apatzec spiegò che all’Impero del Sole lei serviva lì, a Pachatupa, perché altri invasori sarebbero potuti approdare sulle loro coste orientali. Huatli chiese se avesse delle informazioni che lei ignorava e l'altro rispose che si trattava solo di dicerie, ma temeva un duplice attacco da parte dell’Alleanza di Bronzo e della Legione del Vespro. Lei e il suo squadrone avrebbero continuato a pattugliare la costa e a respingere eventuali invasori, mentre il loro esercito sarebbe stato impegnato a sud durante il mese successivo. La informò che sarebbe partita per la sua missione la settimana dopo e le disse di assicurarsi di scrivere un altro bel poema. Il cuore di Huatli sussultò: era ancora in lizza per il titolo. Apatzec si inchinò e la cavaliera rispose piegando il capo a sua volta.

Scontro con Angrath[]

Il mese dopo una voce interessante giunse all’orecchio di Huatli: alcuni esploratori avevano avvistato una nave dell’Alleanza di Bronzo al largo della costa. Sellò la sua cavalcatura e si diresse nella giungla accompagnata da Inti. Huatli iniziò a formulare un incantesimo per evocare rinforzi e qualche secondo più tardi, dinosauri di diverso tipo arrivarono tallonando le cavalcature dei guerrieri imperiali. Huatli ordinò al branco di continuare a seguirli, lo rincuorò con la sua magia e lo assicurò che nessuno avrebbe fatto loro del male. Individuarono la nave e videro che sulla spiaggia era ammassata una grande pila di casse e rifornimenti. Non vedendo l'equipaggio, Huatli disse che dovevano essere andati in esplorazione, poi spiegò il suo piano: lei avrebbe incendiato le casse e quando i pirati sarebbero tornati indietro, suo cugino li avrebbe dovuti respingere lungo la spiaggia e verso la loro nave. Gli avvenimenti si svolsero come previsto e la cavaliera iniziò ad andare per raggiungere Inti. Improvvisamente, il suo dinosauro venne colpito e lei cadde a terra. Vide che la sua cavalcatura era bloccata da delle catene incandescenti che gli ustionavano le scaglie. Quando l’origine delle catene si rivelò, il terrore mozzò il respiro di Huatli che non aveva mai visto un minotauro, dal momento che non esistevano su Ixalan. Si gettò sulla catena nel disperato tentativo di aiutare la sua cavalcatura, ma il suo nemico sbuffò con una furia sprezzante e uccise la creatura con la sua magia. Si presentò come il temibile pirata Angrath e disse che stava cercando il Sole Immortale. L'altra rise e replicò che non era l'unico a cercarlo. I due si affrontarono. Huatli tentò di spezzare la catena con la spada, ma Angrath avanzò con aria indifferente e gli occhi avvolti in un fuoco furente e fu ben presto in vantaggio. Sentendo il rumore della lotta, Inti era tornato indietro in cerca di sua cugina. Angrath si voltò verso il nuovo arrivato e Huatli si lanciò all’attacco riuscendo a farlo cadere a terra e ferendolo al petto. Angrath contrattaccò con le sue catene, si rialzò e colpì i due nemici mentre cercavano di fuggire con i loro dinosauri. Si rese conto che lei e suo cugino stavano per morire e cercò di alzarsi e affrontare a testa alta il nemico, quando nel profondo del petto si accese una scintilla.

Ascesa della guerriera[]

Huatli sentì che il suo corpo cominciava a disgregarsi, senza alcun dolore. Di fronte ai suoi occhi esplose un turbinio di luci e colori, un torrente di suoni le assalì le orecchie e avvertì che il suo corpo si frammentava. Era avvolta dallo splendore e dal calore e avrebbe dovuto esserne intimorita, invece era la sensazione più naturale al mondo: sentì che la sua testa si spingeva in avanti, nel colore e nella luce, e vide una città che brillava dello splendore dell’oro con torri scintillanti e guglie splendenti che svettavano nel cielo, distese di metallo lucente come non ne aveva mai visto finora e, al di sopra, un flusso di magia palpitante che serpeggiava tra le nuvole come un fiume. Poi, la visione svanì, la sua percezione fu riportata bruscamente alla realtà, come se una forza invisibile l’avesse trascinata indietro verso la giungla. Qualsiasi cosa fosse, quella porta che il suo sguardo aveva attraversato si era chiusa con un colpo secco, sbarrandole il passaggio. Tutto era di nuovo sospeso in un vortice di luci, colori e suoni, finché il suo corpo non si ricompose sul terreno della foresta. Si rese conto che Angrath era ancora di fronte a lei, ma l'altro la fissava attonito, con le catene riavvolte intorno alle braccia e gli occhi spalancati per la sorpresa. Il pirata le disse che era come lui, che non aveva mai incontrato altri come loro su quel maledetto piano e che potevano aiutarsi a vicenda per fuggire. Huatli replicò che non capiva ciò che era appena successo. Sorridendo, il minotauro le tese le mani, con i palmi rivolti verso l’alto in segno di invito, ma la cavaliera sferrò un rapido fendente contro Angrath, poi saltò sulla cavalcatura di Inti e i due fuggirono insieme, mentre l’urlo di dolore del pirata riecheggiava in tutta la giungla. Inti chiese spiegazioni e Huatli rispose che credeva di aver visto Orazca. In realtà la cavaliera aveva inconsapevolmente visto Kaladesh prima di essere riportata indietro dalla magia che impediva ai planeswalker di abbandonare Ixalan.

In cerca di Orazca[]

Huatli sentì che tutte le sue certezze sul mondo che la circondava stavano crollando. Non solo era stata attaccata dalla bestia più strana che avesse mai visto, ma il suo corpo si era dissolto e, per un istante, la sua coscienza aveva guardato oltre una finestra aperta, solo per essere subito riportata alla realtà. Tornata a Pachatupa chiese udienza con l'imperatore nonostante l'ora tarda della notte. Quando Apatzec arrivò Huatli gli raccontò tutto quello che era successo. L’imperatore ascoltò pazientemente, poi chiese che sensazione avesse provato e l'altra spiegò che era stato come se non le fosse permesso di andarsene, come se avesse avuto dinanzi una porta aperta, ma poteva solo dare una sbirciata prima di essere risucchiata indietro. Apatzec disse che sua madre era testarda e antiquata; preferiva rincorrere favole nella giungla piuttosto che rinsaldare attivamente il suo potere. Tuttavia, sebbene lui ritenesse che fosse una follia inviare il loro intero esercito alla ricerca del potere racchiuso a Orazca, non credeva che sarebbe stato sciocco inviare la loro cavaliera più abile, specialmente ora che il destino la stava chiamando in ogni caso. Huatli protestò che lei non avrebbe dovuto affrontare una spedizione in quanto i poeti guerrieri non lo facevano, ma l'imperatore le disse che l'aveva già iniziata, le ordinò di trovare la città dorata e le disse che se fosse riuscita nella sua missione avrebbe ottenuto il titolo di poetessa guerriera, con cui il popolo già la chiamava, ufficialmente. Huatli pensò che tutto ciò che aveva sempre desiderato ora dipendeva esclusivamente dal trovare un luogo sospeso tra mito e realtà. La cavaliera rispose che avrebbe trovato Orazca e recuperato il Sole Immortale per la gloria dell’Impero del Sole.

La residenza dei cavalieri era separata dal resto della città da un semplice muro. Lì, Huatli e i suoi compagni d’armi si addestravano, mangiavano, dormivano e pianificavano la difesa della città. Altri reggimenti si dedicavano alla conquista e all’espansione, ma lì la preoccupazione principale era proteggere i territori già controllati dall’Impero del Sole. Huatli era cresciuta in quel luogo, con genitori amorevoli che erano stati cavalieri prima di lei. Era l’unica casa che avesse mai conosciuto e ne aveva memorizzato ogni singolo angolo e passaggio. Dopo essersi congedata dall'imperatore andò da Inti, i due cugini parlarono di ciò che lei aveva visto e della missione affidatagli da Apatzec. Huatli disse che non aveva mai avuto una responsabilità così grande prima d’ora e che non voleva andarci da sola. Inti rispose che lui e Teyeuh sarebbero andati con lei e l'avrebbero accompagnata a destinazione sana e salva. Lei replicò che non sapeva nemmeno come arrivarci e suo cugino disse che gli Araldi del Fiume dovevano saperlo visto lo zelo con cui difendevano i loro territori. Inti chiese poi se volesse andarci o se lo faceva solo per la ricompensa e Huatli rispose che voleva trovare la città. I due si separarono e Huatli si diresse al suo dormitorio. Si stese sull’amaca e pensò a quello che le era successo e ciò che aveva visto. Chiuse gli occhi, cercando di calmare la sua mente agitata. I suoi sogni furono screziati d’oro e splendevano dei colori di un luogo diverso da qualsiasi altro che avesse visitato, il sogno mutò, si trasformò, divenne più una profezia che una visione onirica e vide se stessa come sarebbe diventata un giorno. Lei era una guerriera e un’oratrice ed ora sarebbe diventata anche un’esploratrice.

In cerca di una guida[]

Huatli era sulla stessa spiaggia dove una tempesta aveva fatto naufragare una nave dell'Alleanza di Bronzo e della Legione del Vespro, i cui sopravvissuti ora si stavano affrontando. Una strana figura catturò la sua attenzione; aveva le sembianze di una persona, ma con la pelle verde smeraldo, scintillanti occhi dorati e un groviglio di liane che danzavano al posto dei capelli: era diversa da chiunque avesse mai incontrato fino ad allora. Dai suoi vestiti capì che era la capitana della nave dei pirati. Huatli sapeva che avrebbe fatto meglio a non avvicinarsi alle navi, nonostante il suo addestramento da guerriera la spingeva ad allontanare gli invasori, preferì evitare distrazioni. Si girò verso Teyeuh e le disse di tornare in città e radunare le loro forze per respingere gli invasori superstiti. L'altra annuì a andò via. Huatli e Inti proseguirono fino alla scogliera dove trovarono la tritona che stavano cercando, priva di sensi. Sembrava anziana e, se era un membro importante degli Araldi del Fiume come credeva, allora doveva sapere dove si trovava Orazca. Scese dalla sua cavalcatura e mentre si dirigeva verso di lei, la tritona si svegliò. La cavaliera si presentò e disse che non voleva farle del male. L'altra disse di chiamarsi Tishana e spiegò che uno del suo popolo di nome Kumena li aveva traditi e aveva intenzione di spezzare l'equilibrio. Huatli disse che voleva andare a Orazca, ma che aveva bisogno di una guida e spiegò che aveva padroneggiato una strana magia e aveva visto una città dorata. Tishana gli fece notare che non aveva la certezza di aver visto Orazca. Inti intervenne e disse che la città dorata doveva essere trovata se volevano proteggere entrambi i loro popoli e indicò la confusione sulla spiaggia. Huatli disse che la sua visione era una prova che la sua missione fosse cruciale per la sopravvivenza sia dell’Impero del Sole che degli Araldi del Fiume; era certa che loro non fossero nemici. Tishana disse che aveva percepito la sua presenza alcuni giorni prima, avvertendo una scossa tremenda all’energia del mondo. Huatli chiese spiegazioni, ma Tishana rispose che sapeva solo che la superficie di Ixalan era invalicabile: alcuni potevano cadere al suo interno, ma una volta sommersi non potevano più uscire. Continuò che aveva avvertito altre scosse simili, ma quell'energia non apparteneva a lei e se affermava di aver visto una città mentre esplorava i confini del loro mondo, le credeva. Voleva la sua parola che sarebbero andati alla città dorata per mantenere Kumena lontano, perché la sua presenza lì era una minaccia per entrambi i loro popoli, ma se lei avesse cercato di rivendicare Orazca per il suo popolo, non avrebbe esitato a ucciderla. Huatli sentì un’incredibile incertezza sull’esito dell’esplorazione, ma non aveva altra scelta. Tishana evocò un elementale e disse di seguirla. Huatli deglutì, la tritona aveva un potere immenso. Subito dopo vide una vampira che stava correndo verso la giungla e disse a Inti di occuparsi di lei e di raggiungerla più tardi. Mentre l'altro andava via, la cavaliera fischiettò una melodia diretta a Teyeuh, un comando dove le chiedeva di seguire suo cugino che l'altra comprese.

La bussola[]

Tishana si avviò verso il fiume. Huatli la seguì e si fermò accanto a lei. La tritona la informò che qualcuno stava plasmando un'illusione in quelle acque. Si addentrarono nel profondo della foresta, senza perdere di vista la strana scia sul fiume. Tishana chiese se anche l'Impero del Sole avesse sentito le voci su una capitana dell’Alleanza di Bronzo che era in possesso di una bussola in grado di localizzare la città dorata. Huatli confermò e disse che l'aveva vista tra i sopravvissuti della tempesta. La cavaliera suggerì che quando il fiume si sarebbe ristretto e non avrebbero potuto proseguire, avrebbero colpito i pirati. Tishana replicò che la loro bussola serviva molto più dei loro cadaveri e spiegò che nemmeno il suo popolo conosceva la posizione precisa della città dorata; lei sapeva solo che si trovava a sud della Valle Perduta. La sicurezza di Huatli vacillò: avevano bisogno di quella bussola.

Verso la città dorata[]

Dopo che raggiunsero la capitana e il suo alleato, Huatli si lanciò all'attacco. I due svanirono, ma Tishana neutralizzò la loro magia di invisibilità. La capitana nemica chiese perchè li stavano seguendo, ma fu il suo alleato a risponderle che sapevano della bussola. La loro nemica chiese chi fossero e le due si presentarono. Tishana fissò la donna dalla pelle verde e le disse che nessuno poteva possedere Orazca, né ciò che si trovava al suo interno: doveva consegnarle la bussola o prepararsi a morire. Prima che l'altra potesse rispondere, il suo alleato intervenne e disse che loro non avevano più la bussola. Huatli ascoltò in silenzio la loro conversazione, poi li ringraziò per la loro collaborazione e andò via insieme alla tritona. Raggiunta la vampira che aveva rubato la bussola, Huatli la fece attaccare da un suo dinosauro, che spalancò le fauci e l'afferrò per la vita. L'altra tentò inutilmente di reagire, ma Huatli le prese la bussola e, prima di andarsene, chiamò un dinosauro vicino ordinandogli di divorarla. Tornata da Tishana, Huatli disse di allontanarsi nel caso la vampira riuscisse in qualche modo a seguirle, poi le diede la bussola e l'altra comprese la strada da seguire. Subito dopo la tritona allontanò il suo elementale e, comprendendo le sue intenzioni, Huatli le ricordò che avevano un accordo: dovevano andare insieme a Orazca. L'altra però decise di rompere il patto. Proprio in quel momento, la capitana dell'Alleanza di Bronzo insieme ad altri pirati della sua ciurma apparve. Huatli venne bloccata, avviluppata da un enorme telo di Amelia, che le coprì il volto e la disarcionò dal dinosauro, poi venne liberata, ma rimase stordita e la capitana nemica recuperò la sua bussola. Huatli rimase a bocca aperta nel vedere il suo dinosauro completamente pietrificato. Incanalò la sua furia in un incantesimo per richiamare un gruppo di dinosauri, ma dovette subito ordinare loro di ritirarsi poichè Tishana evocò un’inondazione per sommergere la giungla; l’alluvione schivò Huatli e si diresse verso i nemici in fuga. La tritona disse alla cavaliera che da quel momento avrebbe dovuto cavarsela da sola: lei doveva fermare Kumena da sola. Dopo che finì di parlare svanì nel fitto della giungla. Rimasta sola, Huatli lanciò un incantesimo per evocare una nuova cavalcatura: doveva seguire l’odore della capitana dalla pelle verde; anche se la sua guida tritona l’aveva abbandonata, ormai era così vicina al suo obiettivo che non aveva più bisogno di lei.

La proposta di Angrath[]

D’improvviso si sentì chiamare dalla voce di Angrath, lo vide e pensò che tutta quella storia era iniziata quando il pirata l’aveva attaccata. Era tutta colpa sua, che le aveva provocato la strana visione. Huatli fece una smorfia e corse nella stessa direzione in cui erano fuggiti i pirati. L'altro la inseguì urlando che voleva parlarle, ma senza fermarsi, lei rispose che non voleva ascoltarlo. Angrath le si avvicinò alle spalle e l'avvolse alla caviglia con la catena. Huatli mascherò la sua paura con uno sguardo fiero, sollevò una mano e cominciò a lanciare un incantesimo per evocare il maggior numero di dinosauri e bestie possibile. Angrath fece alcuni passi e si inginocchiò, appoggiò le sue catene e disse che non le avrebbe fatto del male perché era una planeswalker come lui. Huatli voleva delle risposte, ma prima che potesse fare delle domande l'altro si rialzò in piedi e spiegò che qualsiasi cosa impedisse loro di lasciare quel piano si trovava a Orazca e, se avessero scoperto di cosa si trattasse, potevano aiutarsi a vicenda a fuggire su altri mondi: dovevano solo uccidere chiunque avesse cercato di sottrarre la città dorata al loro controllo. La speranza di Huatli svanì e fu pervasa da una sensazione di malessere mentre pensava che quel mostro assassino voleva diventare suo amico.

Uno scorcio sul lato nascosto del sole[]

Huatli e Angrath osservarono le guglie di Orazca salire sempre più alte sopra le fronde della valle e si incamminarono. Huatli era senza fiato, la città era più bella di quanto potesse immaginare, completamente diversa da quella che aveva visto nella sua visione. Parlò con Angrath della sua missione e quest'ultimo le disse che un titolo non le offriva la libertà e che ragionava come una formica. Huatli si sentì insultata e lui aggiunse che il suo popolo poneva la libertà sopra ogni altra cosa; erano pronti a uccidere per essa. Lei invece si era legata a delle storie ricordate a metà. Huatli urlò che aveva dedicato la vita alla conservazione della storia dell’Impero del Sole in modo veritiero e con orgoglio. Angrath disse che gli abitanti di Ixalan non possedevano davvero la libertà. Huatli si chiese chi pensava di essere il minotauro per parlarle in quel modo ma, se le aveva detto la verità e lui proveniva da un altro mondo, forse sul suo mondo le cose funzionavano in modo diverso rispetto a Ixalan. Angrath le disse di seguirlo e i due viaggiarono nella cieca eternità, osservarono un luogo gelido e poi vennero riportati indietro su Ixalan. Angrath disse che quel mondo si chiamava Kaldheim e chiese se avesse compreso ciò che intendeva. Huatli scosse la testa e l'altro spiegò che la libertà aveva inizio dalla consapevolezza di essere intrappolati.

Huatli chiese ad Angrath dove sarebbe andato una volta lasciato Ixalan e l'altro rispose che voleva rivedere le sue figlie. Raggiunsero una struttura che emergeva dal terreno: una tomba che sembrava non fare parte di Orazca, come se fosse stata costruita successivamente e posizionata lì. Contro il parere di Angrath, Huatli si incamminò verso l’entrata per poi indietreggiare improvvisamente nel momento in cui una pallida mano emerse dal suo interno e spostò la lastra dall’ingresso del tempio. Una vampira apparve e Angrath la riconobbe per via delle storie che narrava la Legione del Vespro: era santa Elenda. Huatli fu brevemente turbata dal fatto che l'altro conoscesse una leggenda di cui lei non aveva sentito parlare. Elenda lì osservò, disse che Orazca si era finalmente svegliata e poi chiese perché impugnavano le armi. Huatli rispose che si rifiutava di permettere che la Legione del Vespro conquistasse la città. L'altra replicò che il loro scopo era recuperare il sole immortale e lasciare in pace ogni altra cosa. Ignorò entrambi e disse a sé stessa che aveva donato alla chiesa la conoscenza del suo rituale in modo che portassero avanti la sua missione, avrebbero dovuto imparare l’umiltà e continuare la ricerca per la salvezza di tutti loro. Poi andò via.

Rimasti soli, Angrath rimproverò Huatli dicendole che si faceva distrarre troppo facilmente. I due litigarono e lui le scagliò una catena verso il volto. Lei riuscì a schivarla, ma vide che l'altro aveva approfittato della sua distrazione per correre verso Orazca. Capì che sarebbe giunto prima di lei ma non poteva permetterglielo.

Battaglia per il Sole Immortale[]

Huatli evocò un dinosauro che raggiunse Angrath e lo scagliò a terra bloccandolo. I due vennero raggiunti dai tritoni degli Araldi del Fiume guidati da Tishana, che confermò nuovamente la sua alleanza con lei. Si scusò con Angrath, salì in groppa a un altro dinosauro e lo lasciò lì. Avvicinandosi alla torre videro un corpo cadere dalla finestra. Riconoscendo Kumena, Tishana rallentò la caduta con la sua magia, poi andò da lui. Tishana disse a Huatli di seguirla mentre gli altri tritoni rimasero indietro. Le due raggiunsero la stanza del Sole Immortale, videro Vona e Mavren Fein e iniziarono a combattere.

Vona usò il potere del Sole per alterare il sangue di Huatli. Un canto riempì la stanza, Huatli rimase paralizzata e cercò la fonte del suono. Vide una figura volteggiare appena fuori dalla finestra insieme a un goblin. Riconobbe i pirati della Belligerante e osservò Tishana e i due vampiri avvicinarsi a loro; il cantò cessò e il goblin balzò verso il viso di Vona. Huatli si riprese dallo stato confusionale e cercò di correre verso il Sole Immortale, proprio in quel momento, il pavimento sussultò e vide Angrath scagliarle contro la testa bruciacchiata del suo dinosauro. La battaglia tra i vari nemici continuò e Huatli, Angrath, Tishana e Vona riuscirono ognuno a toccare una parte del Sole Immortale incastonato nel pavimento. Lei ansimò mentre un'enorme corrente di energia attraversò il suo corpo e si mise a ridere per la sensazione di meraviglia che stava provando. La sua percezione si ampliò in ogni parte della città e percepì i cinque antichi dinosauri, ma appena oltre i confini di Orazca sentì i passi dell’esercito dell’imperatore Apatzec che lei non aveva convocato. Avrebbe dovuto sapere che il suo sovrano non avrebbe inviato solo lei. Analizzò con cura la minaccia che ogni avversario rappresentava; si rese conto che Vona era la più spossata e sarebbe stato facile abbatterla dal momento che l'altro vampiro era bloccato al muro dai rampicanti e non poteva aiutarla. I due pirati erano in attesa, ma lei era sicura che avrebbero aspettato di vedere chi fosse stato il vincitore prima di attaccare. Si accovacciò, pronta ad attaccare, incrociò lo sguardo con Tishana e le fece un leggero cenno del capo. Prima che potessero attaccare il pavimento crollò.

A chi spetta raccontare le storie?[]

Huatli precipitò nella stanza sottostante, vide che il Sole Immortale era scomparso e osservò Angrath viaggiare su un altro piano. Anche i pirati dell'Alleanza di Bronzo andarono via, mentre i due vampiri restarono pronti a combattere contro di lei e Tishana. Proprio in quel momento, Elenda si unì a loro e raccontò la sua storia. Huatli la pregò di tornare nel suo continente e di raccontare lei stessa la sua storia. Elenda le si avvicinò e disse che il suo futuro sarebbe stato al servizio di mondi ben oltre il loro. Le diede la sua benedizione, poi si rivolse a Mavren e Vona e chiese di essere portata dalla regina Miralda. Rimasta sola con Tishana, le chiese cosa significasse aver trovato la città dorata se il Sole Immortale non c'era più. L'altra spiegò che nelle pareti di Orazca c'era una antica magia, di cui l’Impero del Sole aveva infuso ogni pietra: anche senza il manufatto, era ancora un luogo di potere. Huatli disse che Orazca non apparteneva a nessuno e doveva essere condivisa: sarebbe tornata a Pachatupa per chiedere all'imperatore di negoziare con gli Araldi. Uscì e convocò Zacama per tornare a casa.

Tornata a casa salutò Inti e i suoi zii. Disse che doveva parlare con l'imperatore, salì verso il Tempio del Sole Ardente e, mentre camminava verso la sala, guardò le pareti rivestite di intagli che raffiguravano gli eroi dell’Impero del Sole di cui conosceva a memoria ogni impresa; la verità veniva decisa da colui che raccontava le storie. Raggiunse Apatzec che le disse che il giono successivo si sarebbe svolta la cerimonia in suo onore per il titolo di poetessa guerriera, poi le chiese di raccontargli come avesse scoperto Orazca. Huatli non cercò di dirgli ciò che lui avrebbe voluto sentire, gli raccontò la verità e quando finì lo implorò di trovare un accordo con gli Araldi del Fiume. L’imperatore rispose che quella non era la storia che voleva che raccontasse alla cerimonia. Spiegò che avrebbero invaso Forte Adanto e quindi era necessario un messaggio di ispirazione e conquista. Orazca apparteneva a loro ma, se il popolo vedeva il dinosauro su cui era arrivata e poi gli veniva raccontata una storia che invitava a collaborare con gli Araldi del Fiume, lui non avrebbe avuto il supporto che gli serviva per la campagna militare: il loro impero non poteva crescere se non si espandevano. Lei replicò che l'impero aveva la possibilità di vivere in pace. Apatzec le disse che durante la cerimonia non ci sarebbe stata alcuna orazione e sarebbe stato lui a comunicare al popolo ciò che era accaduto a Orazca.

Huatli tornò dalla famiglia a cui raccontò di potersi spostare su altri mondi. Suo zio le disse che non poteva restare lì: doveva viaggiare. Inti aggiunse che come poetessa guerriera il suo compito era raccogliere racconti e storie e chiese perchè si sarebbe dovuta limitarsi a quelle del loro mondo quando poteva scoprirne altre su molti mondi. Furono tutti d'accordo e Huatli disse che sarebbe partita per una settimana. All’alba del mattino successivo, Huatli partì.

Incontro con Saheeli[]

Arrivata a Ghirapur, su Kaladesh, esplorò la città osservando con stupore gli edifici e i dispositivi che le persone avevano realizzato. Si voltò e vide una donna approssimativamente della sua età che la osservava. L'altra le fece capire di essere una planeswalker e Huatli la seguì. Passeggiarono fino a un parco in cui si presentarono e parlarono dei rispettivi mondi. Affascinata dalla descrizione dei dinosauri, Saheeli disse di volerne costruire uno.

Nota per uno sconosciuto[]

Dopo aver trascorso due mesi su Ravnica studiando la struttura delle gilde, Huatli andò nel Quinto Distretto dove diede un'occhiata alla bacheca visibile solo per i planeswalker e notò la richiesta di R che cercava del rame grezzo. Ricordando che aveva portato con sé il metallo da Ixalan per commerciare la prima volta che era arrivata sul piano, la poetessa-guerriera decise di donare il materiale firmando solo con l'iniziale del suo nome. Il giorno dopo trovò la risposta di R che le aveva lasciato un congegno grazie al quale avrebbero potuto chiudere lo scambio e fece come le aveva detto l'altro planeswalker, tuttavia non menzionò nessun tipo di pagamento e ciò la portò a iniziare una corrispondenza con R, che rivelò di essere una donna, e che divenne sempre più personale. Alla fine le due planeswalker si diedero appuntamento per bere qualcosa insieme su Ravnica alla taverna di Iveta.

Quando Huatli arrivò nel Decimo Distretto vide Saheeli e la chiamò. Le due iniziarono a parlare del tempo trascorso su Kaladesh e Huatli pensò che in quel periodo non era riuscita a dirle che provava qualcosa per lei, fu ad un passo dal rivelarle i suoi sentimenti quando ricordò che R la stava aspettando e decise di congedarsi. Quando entrò nella taverna vide che Saheeli entrare subito dopo di lei e si chiese se l'avesse seguita fin lì ma poi mentre si avvicinava comprese che R stava per Rai il cognome dell'inventrice che a sua volta capì l'identità di H. Le due bevvero un caffè e Saheeli le disse che ne avrebbero avuto bisogno per ballare su Nuova Capenna poi uscirono e si baciarono sotto il chiaro di luna di Ravnica per poi emergere sotto le stelle brillanti di un altro mondo.

La Guerra della Scintilla[]

Huatli e Saheeli vennero attirate su Ravnica dal Faro Interplanare e rimasero intrappolati dal Sole Immortale di Nicol Bolas. Accanto a molti altri planeswalker e abitanti del piano, Huatli combatté contro gli Eterni dell'Orda Atroce di Bolas guidati da Liliana Vess.

Durante l'invasione del piano, fu presente alla riunione dove i leader della difesa di Ravnica si riunirono per mettere a punto una strategia. Lì incontrò nuovamente Angrath e lo prese in giro per essere stato nuovamente intrappolato dal Sole Immortale. Sotto raccomandazione di Jace Beleren, decisero di dividersi in team per concentrarsi su compiti specifici: Huatli, Gideon Jura, Aurelia e Angrath guidarono una massiccia forza di planeswalker e forze militari Boros, Izzet e Simic in battaglia contro Rhonas, che comandava un battaglione di Eterni per distruggere la resistenza. Gideon e Aurelia guidarono le unità aeree, mentre Huatli e Angrath guidavano le unità di terra. Huatli era sospettosa nei confronti di Angrath e lo teneva d'occhio per assicurarsi che non tradisse gli altri, ma alla stesso tempo fece di tutto per proteggerlo.

Dopo che Gideon uccise Rhonas, Huatli si unì ad Ajani, Jiang Yanggu e Mu Yanling per aiutare a proteggere e salvare i civili. Con l'aiuto di Vraska e dei Golgari, il gruppo guidato da Ajani fu in grado di evacuare molti abitanti del piano nei tunnel della Città Sepolta, portandoli al sicuro dall'Orda Atroce.

Huatli fu tra i pochi planeswalker che decisero di rimanere sul piano dopo che Chandra Nalaar disattivò il Sole Immortale e aiutò i Guardiani nel loro scontro con Bolas. Dopo la fine della guerra, fu una dei planeswalker sopravvissuti alla battaglia.

Dopo la Guerra della Scintilla[]

Dopo la fine della guerra, Huatli andò con Saheeli su Kaladesh. Le due, insieme ad altri planeswalker, parteciparono poi al funerale di Gideon su Theros. Lì, Huatli cantò una poesia per lui.

L'Avanzata delle Macchine[]

Dialogo con Saheeli[]

Prima dell'inizio dell'Invasione di Nuova Phyrexia, Huatli e Saheeli condivisero insieme dei momenti felici su Ixalan. Prima di partire per il suo mondo, l'artefice chiese alla compagna perchè combattere contro ciò che non potevano sconfiggere. La poetessa guerriera chiese di spiegarsi meglio e l'altra disse che non voleva arrendersi, ma una parte di lei non poteva fare a meno di pensare che stessero cercando di fermare la fine di tutto: dei loro mondi e del multiverso. Tuttavia, temeva che non sarebbero riusciti a vincere contro i phyrexiani e in tal caso non sarebbe stata la morte, ma qualcosa di terribile che avrebbe preso il loro posto. Pensava che lei fosse l'unica in grado di rispondere alla sua domanda e di mostrarle l'alba. Huatli le raccontò la storia di Yolotzin e poi le spiegò che ciò che avrebbero affrontato non era diverso: un potente nemico che intendeva conquistare, porre fine a tutto e riscrivere la realtà. Non potevano fermare ciò che stava arrivando, ma potevano rifiutare la disperazione e provare a sopravvivere. Saheeli le chiese di dirle che sarebbe andato tutto bene e Huatli pensò che non poteva garantirlo e che le avrebbe detto una bugia, poi la baciò.

Difendere Ixalan[]

Dopo che la Legione delle Macchine invase Ixalan, numerose città vennero distrutte e migliaia di persone persero la vita. Huatli andò a Pachatupa dove ascoltò l'imperatore Apatzec Intli III lamentarsi di come l'invasione dei phyrexiani avesse messo fine ai suoi piani di attaccare Torrezon grazie alle navi ottenute dopo la conquista di Forte Leor. Dopo che tutti i comandanti finirono di fare rapporto, Huatli disse che la capitale era ben difesa ma, circodata e senza rifornimenti, alla fine sarebbe caduta. Tuttavia spiegò che i phyrexiani non volevano le loro vite, ma il potere e quindi il suo piano era semplice: attirare le forze nemiche a Orazca per concentrare lo scontro in un unico punto per poi chiedere l'aiuto di tutti gli antichi dinosauri. Approvarono tutti, ma Caparocti le fece notare che non potevano rischiare di indebolire le forze difensiva di Pachatupa. Huatli li rassicurò: avrebbe usato solo la sua compagnia con cui aveva trovato la città dorata in passato e i vampiri che avevano imprigionato, tra cui c'era anche Mavren Fein.

Battaglia a Orazca[]

Come aveva previsto Huatli, i phyrexiani inseguirono lei e il suo gruppo fino a Orazca. Lì la poetessa guerriera scoprì con orrore che Etali era stato trasformato. Supportata dai suoi alleati, Huatli riuscì a raggiungere il Tempio Alato e da lì fece la sua convocazione riuscendo a convincere le potenti creature a intervenire raccontando loro quello che era successo al loro fratello. Gli antichi affrontarono i phyrexiani e, dopo che Zacama uccise Etali, i difensori ottennero la vittoria. Mentre osservava il sole illuminare la città dorata, Huatli pensò che non aveva mentito a Saheeli: anche se la guerra non era ancora vinta l'alba era arrivata.

Le Caverne Perdute di Ixalan[]

Perdita della scintilla[]

Poetic IngenuityART1

Seppur prive di scintilla, Huatli e Saheeli non si fecero bloccare dallo stare insieme.

Huatli fu una dei numerosi planeswalker che persero la scintilla dopo la fine dell'invasione nel multiverso. Un anno dopo la fine della guerra contro la Legione delle Macchine, la poetessa guerriera si riunì a Saheeli dopo che l'artefice riuscì a raggiungere Ixalan grazie a una Via dei Presagi. Successivamente, notando la tristezza della sua compagna sia per aver perso la capacità di viaggiare tra i mondi chee la possibilità di mantenere i contatti con Ghirapur e la sua famiglia a causa della chiusura della Via collegata a Kaladesh, Huatli la confortò con la promessa che avrebbero esplorato Ixalan insieme.

Al servizio dell'Impero del Sole[]

Durante una riunione con il nuovo imperatore bambino Apatzec Intli IV e i suoi consiglieri, Huatli tradusse a Saheeli le parole di Atlacan Huocintli, non gradendo le sue velate minacce dovute al ritardo dell'artefice nel costruire le sue macchine modellate sui quetzacama. Subito dopo la poetessa guerriera ricevette l'ordinedi prepararsi per guidare una spedizione nelle caverne sotterranee recentemente scoperte sotto Orazca. Dopo che vennero congedate, Huatli e Saheeli cospirarono per deporre Atlacan, che manipolava l'imperatore bambino, per evitare un'altra guerra con Torrezon e decisero di supportare Caztaca Huicintli.

La partenza di Huatli[]

Orazca PuzzleART1

Huatli e Quintorius decifrano l'enigma della porta di Orazca.

Mentre si trovavano in un antico tempio a studiare un'enigma che bloccava l'accesso alle caverne, Huatli e Saheeli vennero raggiunte da Quintorius Kand, Wayta e Pantlaza. Con l'aiuto del lossodonte l'enigma venne risolto. Successivamente, dopo che passarono alcuni momenti romantici insieme, la poeta guerriera partì per la spedizione mentre l'artefice rimase indietro.

Nelle caverne[]

Proseguendo nelle caverne Huatli e il suo gruppo arrivarono in un'antica città abbandonata dove Quintorius evocò lo spirito di Abuelo e seguendolo vennero improvvisamente attaccati dai micoidi. Furono quasi sopraffatti, ma per loro fortuna apparvero degli Araldi del Fiume che li portarono in salvo attraverso un fiume sotterraneo, facendoli emergere in un'antica città dove si trovavano numerosi tritoni. Portati davanti a Pashona, Huatli e i suoi compagni incontrarono un gruppo di vampiri della Legione del Vespro guidati da Vitor Quijano. La plasmatrice disse che il suo popolo stava indagando su una porta che una volta aperta portava al Nucleo di Ixalan e spiegò che li avevano salvati per scoprire le loro intenzioni nelle caverne. La conversazione tra le tre fazioni divenne rapidamente ostile finché Huatli ricordò loro che avevano combattuto tutti contro i phyrexiani e adesso che gli invasori erano stati sconfitti potevano sfruttare quell'occasione per costruire una pace duratura tra le loro genti. Bartolomé del Presidio rispose che la regina Miralda IV Mordenuras poteva essere disposta a trattare in base a ciò che avrebbero trovato e anche Pashona fu favorevole. Con l'aiuto di Abuelo il gruppo riuscì ad aprire la porta ed entrò nel Nucleo dove trovarono gli Oltec. Mentre i membri dell'Impero del Sole vennero accolti positivamente, quelli della Legione del Vespro furono imprigionati per via del loro legame con Aclazotz.

Family ReunionART1

Il primo contatto tra i discendenti dei Komon Winaq.

Durante i negoziati Kellan e Amalia Benavides Aguirre informarono i presenti che i vampiri erano fuggiti ed erano andati in cerca del loro dio. Prima che potessero fermarli Aclazotz venne liberato e trasformò i suoi servitori in demoni. Nella battaglia che seguì Huatli vide Inti morire per mano di Clavileño. Nonostante il dolore, la poetessa guerriera evocò i dinosauri e affrontò Vitor uccidendolo con la sua stessa lancia. Subito dopo, con un comando mentale, inviò le possenti creature in aiuto dei suoi alleati. Alla fine i difesori del Nucleo ebbero la meglio ma Aclazotz riuscì a fuggire.

Huatli's Final StrikeART1

Il nome di Inti risuonerà nei nostri poemi e storie per generazioni. Il tuo rimarrà nella polvere, dimenticato in questa caverna.

La scelta di Huatli[]

Una settimana dopo una seconda delegazione dell'Impero del Sole raggiunse gli Oltec per convincerli ad allearsi in una guerra contro Torrezon. Durante l'incontro Huatli disse che potevano combattere Aclazotz senza dichiarare guerra alla Legione ma Caparocti fu contrario alle sue parole e per sminuirla le ricordò che il precedente imperatore aveva dato il titolo di guerriero a Inti invece che a lei. Huatli replicò di non usare il nome di suo cugino dal momento che era stato un uomo migliore di quanto lui poteva solo sognare di diventare e che condivideva la stessa sete di sangue dei vampiri. Dopo che finì di parlare Huatli se ne andò venendo però raggiunta da Wayta. Le due parlarono e la poetessa guerriera le donò la spada di Inti e la informò che suo cugino era diventato un eco e che il suo spirito si trovava nella gemma dell'arma. L'altra accettò il dono promettendo che l'avrebbe tenuto al sicuro poi le chiese cosa intendeva fare. Huatli sorrise e rispose che aveva ricevuto un invito da Caztaca Huicintli: non era l'unica a non essere ansiosa di iniziare una nuova guerra mentre le braci dell'ultima erano ancora calde.

Nei Videogame[]

In ManaStrike[]

Huatli è una dei planeswalker che può essere sbloccata solo dal negozio del gioco con gold o gemme. Usa il mana bianco e rosso e attacca sia unità di aria che di terra. Quando scende in campo ottiene un effetto di guarigione nel tempo per un certo periodo. La sua abilità le permette di spingere le unità aeree e terrestri nemiche in un'area bersaglio.

Referenze[]

Rappresentato in:
  • Huatli, Campionessa Radiosa
  • Huatli, Cavaliera di Dinosauri
  • Huatli, il Cuore del Sole
  • Huatli, Poetessa dell'Unità
  • Huatli, Poetessa Guerriera
Mostrato in:
  • Battito di Primavera
  • Cavalcatura Benedetta dal Sole
  • Colpo Finale di Huatli
  • Incitamento di Huatli
  • Ingenuità Poetica
  • Porta Enigma di Orazca
  • Ricongiungimento Familiare
  • Ruggito del Quinto Popolo
Carte associate:
  • Cornotozzo di Huatli
  • Raptor di Huatli
Testi di colore:
  • Ala Solare di Kinjalli
  • Brontodonte Devastatore
  • Campionessa dell'Alba Eterna
  • Chiamasimili Corazzati
  • Chupacabra in Agguato
  • Convocabranco Crestato
  • Dinoautoma
  • Elioptero Maestoso
  • Falciata di Artigli
  • Il Nucleo
  • Itlimoc, Culla del Sole
  • Mappa della Spedizione
  • Mazzafrusto Sanguinospino
  • Pterotottero Forgiato nell'Oro
  • Rana del Dardo Avvelenato
  • Raptor Capolavoro
  • Raptor dal Collare Solare
  • Raptor Massiccio
  • Risonatore Strionico
  • Ruggito dell'Adunata
  • Saheeli, la Brillantezza del Sole
  • Scaglie Indurite
  • Talismano della Convinzione
  • Tiranno Serrafauci
  • Triceratopo Imperiale
  • Venti Propizi

Galleria[]

Galleria

Curiosità[]

  • Huatli è stata l'ultima planeswalker rilasciata in ManaStrike prima dell'annuncio della chiusura del gioco.
  • In Choosing Your Battles, Part 3 nel riassunto della battaglia di Kaladesh, Mark Rosewater ha scritto che Huatli e Saheeli si incontrano per la prima volta su Ixalan ma ciò è errato dal momento che le due si incontrarono la prima volta su Kaladesh a Ghirapur.
  • Huatli é uno dei pochissimi planeswalker ad aver cambiato il suo colore centrale, che é passato dall'essere il rosso (che indicava il lato belligerante e razzista del suo popolo) al verde (indicando una visione più unitaria e pacifista).

Collegamenti esterni[]

Espansioni Blocco di Ixalan (IxalanRivali di Ixalan) • L'Avanzata delle MacchineLe Caverne Perdute di Ixalan
Luoghi Ixalan (Impero del SoleAraldi del Fiume) • Torrezon (Legione del VesproAlleanza di Bronzo) • Caverne (MalametGoblin delle ProfonditàMicoide) • Nucleo del Paradiso (OltecDei Profondi)
Nativi Huatli
Pubblicazioni Planeswalker's Guide to IxalanThe Art of Magic The Gathering: IxalanPlaneswalker's Guide to The Lost Caverns of Ixalan
Approfondimenti AltroEventiGruppiLuoghiPersonaggiRazzeVisitatori
Attuali Ajani Criniera d'OroAngrathAminatouArlinn KordAshiokBasri KetChandra NalaarDarettiDavriel CaneElspeth TirelEstridGarrukGeyadrone DihadaGristJace BelerenJared CarthalionJiang YangguKaito ShizukiKasminaKayaLiliana VessMu YanlingNiko ArisOkoQuintorius KandRal ZarekSorin MarkovTacenda VerlasenTeyo VeradaTezzeretUginVivien ReidIl Più Sfortunato
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