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Firja è una chierica valchiria di Kaldheim.

Descrizione[]

Giudice del Valore[]

Le pastore sono le valchirie che conducono i defunti degni al loro meritato posto su Starnheim. Le mietitrici sono le valchirie che rivendicano le vite degli immeritevoli e le trascinano fino a Istfell. Entrambi questi tipi di valchiria devono trovarsi d’accordo riguardo al destino di un guerriero caduto, prima di poter agire. Firja era una pastora e, come tutte le altre, aveva una compagna mietitrice. Insieme ebbero il compito di giudicare un guerriero che era fuggito da una battaglia. La mietitrice ritenne che fosse un irreparabile atto di codardia. Firja, tuttavia, ebbe una visione. Vide che questo guerriero era destinato a grandi imprese, in quanto quell’atto disonorevole lo avrebbe spinto a diventare uno dei più valorosi combattenti del reame.

La mietitrice, rifiutando di accettare questa visione, si preparò per raccogliere la vita del guerriero. Firja, in un gesto mai avvenuto prima, abbatté la mietitrice. In piedi di fianco alla mietitrice morente, Firja ne assorbì l’essenza. Dalla sua schiena spuntarono improvvisamente due ali nere, che si unirono al paio di ali bianche. Ora è la prima e unica valchiria ad essere sia pastora che mietitrice. Viaggia quindi da sola nei reami, con solo il proprio giudizio a guidare lei e le anime dei mortali.

Storia[]

Direzione. Scopo. Onore. Gloria[]

Firja apparve dinnanzi a Egon e Ranar dopo che i due aprirono la via dei presagi che collega Istfell e Starnheim per impedirgli di oltrepassarla. La valchiria rimproverò Egon, mettendo in risalto che quello non fosse il suo primo tentativo e lo incitò a rinunciare, che quella non fosse la sua ora e che la sua impresa non lo rendeva meritevole della sala delle Valchirie. Guardò allora Ranar e disse che se proprio qualcuno meritasse di procedere quello era lui, ma sapendo che il vecchio guerriero aveva seguito il dio dei morti senza conoscerne l'identità e quindi le sue scelte erano state dettate dalla possibilità di fuga, non dal giudizio. Ranar rispose di essere stato ingannato, ma che aveva scelto di sua spontanea volontà di seguire Egon e che comprendeva l'errore che aveva fatto. Firja allora gli chiese cosa avrebbe fatto se gli fosse stato negato l'ingresso a Starnheim e lui rispose, con gioia per lei, che avrebbe impedito ad altri di fare il medesimo errore, divenedo il guardiano di Istfell. Firja allora gli chiese di iniziare il suo ruolo e gli chiese di uccidere Egon, sapendo che sarebbe comunque tornato in vita, che comunque le disse che non avrebbe mai smesso di tentare. Prima di andarsene conversò con Ranar, rivelandogli che quella non era la prima volta che si incontravano e che aveva già assistito alle trame del dio dei morti, ma che Ranar non ricordava a causa del potere di Istfell, che gli faceva lentamente corrodere la memoria, ma che ogni volta comprendeva il suo sbaglio e si ergeva nuovamente a difensore del regno dei morti.

L'Avanzata delle Macchine[]

Leggende del Multiverso[]

Dopo che la Legione delle Macchine invase Kaldheim, Firja combattè contro i phyrexiani. Davanti a lei caddero un invasore dopo l'altro e a ognuno di essi rivolse una sola parola: indegno.

Referenze[]

Rappresentato in:
  • Firja, Giudice del Valore
Mostrato in:
  • Castigo di Firja
Testi di colore:
  • Cimelio di Starnheim

Galleria[]

Galleria

Curiosità[]

  • Poiché le coppie di valchirie possiedono il medesimo nome, solo scritto al contrario, è possibile che la sua vecchia compagna mietitrice si chiamasse Ajrif.
  • Firja potrebbe essere ispirata da Freyja, nella mitologia norrena.

Collegamenti esterni[]

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Storia Battaglia per BretagardInvasione di Nuova Phyrexia
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