Magic: the Gathering Wiki
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Emmara Tandris è una chierica e sciamana silhana di Ravnica, capogilda del Conclave di Selesnya dopo il ritiro di Trostani.

Storia[]

Dopo il Patto delle Gilde[]

Emmara fu una dei membri di alto rango dei Selesnya a sopravvivere alle rivolte che lacerarono la sua gilda dopo la caduta del Patto delle Gilde. Si trasferì, andando avanti senza troppi problemi essendo una potente guaritrice, guadagnò abbastanza per trasferirsi in una villa a Ovitzia dove creò al suo interno una foresta artificiale. Fu in questo quartiere delle alte sfere della società di Ravnica che incontrò per la prima volta un giovane telepate.

Agents of Artifice[]

Divenne amica di Jace Beleren. Pur conoscendosi da molto tempo, lui non le ha mai rivelato il suo vero nome, pertanto lei lo ha sempre chiamato Berrim, il falso nome che Jace utilizzava su Ravnica.

Quando Tezzeret volle parlare con Jace, questi, prima di accettare, andò a trovare Emmara nella sua villa per raccogliere informazioni. Emmara, felice di rivedere il suo amico, lo invitò a bere un thé in sua compagnia. Rispose poi alle sue domande, rivelandogli che Tezzeret era a capo del Consorzio Infinito, un organizzazione interplanare specializzata nel contrabbando di merce di ogni tipo. Emmara si preoccupò constatando che Jace si fosse inimicato qualcuno di quella potenza, ma lui la tranquilizzò dicendole che non l'avrebbero ucciso.

Dopo l'entrata di Jace a servizio del Consorzio, Emmara ricevette regali costosi dall'amico. Seppur felice dei doni ricevuti, si preoccupò nuovamente per lui.

Quando Jace venne punito da Tezzeret per il fallimento nella protezione delle loro menti da Nicol Bolas, Emmara lo ricevette in casa per curargli le ferite. L'elfa cercò di convincarlo ad abbandonare il consorzio, ma lui, seppur pieno di dubbi decise di restare nell'organizzazione.

Dopo essersi ribellato al Consorzio, Jace insieme a Liliana attaccò la cellula di Ravnica distruggendola, ma durante l'attacco Jace rimase ferito gravemente e Liliana lo portò nuovamente da Emmara, che accettò di aiutarlo. Mentre Jace riposava, o almeno così credevano le due, Emmara e Liliana conversarono su di lui. Emmara non voleva che Liliana lo spingesse a fare qualcosa che non volesse fare e si rifiutò di lasciarle rivedere Jace fino a quando la sua guarigione non fosse completata. Emmara si rattristò ancora di più scoprendo la vera identità di Jace. Credeva di avere un amico fidato, ma lui non si fidava di lei. Dalla stanza del piano di sopra, Jace osservò e ascoltò la conversazione e scrutò tra i pensieri di Emmara, chiedendosi a sua volta perché non le avesse rivelato il suo vero nome. Intercettò subito dopo i pensieri di un uomo venuto a bussare alla villa, un agente di Tezzeret venuto per assassinare Emmara. Usando le illusioni, Jace fece credere all'uomo di aver svolto la sua missione, salvando Emmara da altri possibili attentati.

L'incidente convinse Jace a seguire il piano di Liliana di attaccare direttamente Tezzeret. Capì che nessuno dei suoi amici sarebbe stato al sicuro finchè Tezzeret respirava. Emmara capì, anche se non approvò.

Ritorno a Ravnica[]

La rinascita delle gilde[]

Dopo essersi trasferita nello stesso distretto di Jace, Emmara andò a trovarlo, visto che non lo vedeva da molto tempo. Jace la fece entrare e lei guardò perplessa i pezzi di pietra che occupavano la maggior parte della casa, chiedendogli se si fosse dato all'archeologia. Jace le rispose che stava lavorando a un nuovo progetto insieme a un suo collega, poi comprendendo che non era passata per una visita di cortesia, le chiese cosa l'avesse portata in quel distretto. Emmara gli rispose che viveva lì adesso e gli consegnò una foglia di legno. Jace comprese subito che il manufatto era stato creato con la magia e chiese cosa fosse. Lei gli rispose che era un regalo della sua capogilda. Jace fu sorpreso ed Emmara gli spiegò che lei aveva fatto parte dei Selesnya molto prima che lui nascesse e che ora che le gilde erano tornate, l'avevano richiamata per tornare a farne parte. Poi gli chiese cosa sapesse del patto delle gilde e lui rispose che la politica non era mai stata la sua materia preferita. Emmara gli spiegò che il ritorno delle gilde non doveva essere una sorpresa dal momento che erano i pilastri della storia di Ravnica. Era stato il patto delle gilde a tenerle unite, ma ora il patto non esisteva più e i capigilda non erano più vincolati dalle vecchie restrizioni. Jace comprese e le chiese se pensava che una delle gilde avrebbe provato a superare i limiti. Lei annuì e disse che era già cominciata, Jace chiese se si trattava dei Rakdos, ma Emmara gli rispose di no; si trattava degli Izzet: avevano compiuto delle incursioni illegali nei territori delle altre gilde. Jace chiese perchè gli Azorius non avessero fatto nulla, in quanto maghi della legge, era compito loro intervenire. Emmara gli rispose che ogni giorno gli Azorius avevano emesso sentenze contro gli Izzet, ma senza il potere del patto delle gilde, la loro parola non aveva alcun valore, erano diventati burocrati senza denti che Niv-Mizzet ignorava. Jace chiese se il Parun avesse spiegato le sue intenzioni ed Emmara rispose che non aveva rivelato nulla. Jace affermò che lei voleva scoprire le intenzioni del drago. Emmara spiegò che Trostani pensava fosse urgente; se gli Izzet non avessero collaborato, si sarebbero create tensioni tra le gilde fino a causare una guerra. Jace chiese come poteva aiutarla e lei sorrise chiedendogli di unirsi a loro: col suo dono avrebbe potuto aiutare i Selesnya a capire cosa volevano fare gli Izzet e insieme avrebbero potuto aiutare tanta altra gente. Jace rifiutò di entrare nella sua gilda, il sorriso scomparve dal viso di Emmara e gli chiese se faceva già parte di un'altra gilda. Jace rispose che non faceva parte di nessuna delle dieci gilde e che semplicemente non gli piaceva legarsi a loro. Emmara si alzò improvvisamente, fredda, lo salutò, ma prima che se ne andasse, Jace la fermò, scusandosi con lei e spiegandole che non voleva essere coinvolto nella politica di nessuna gilda. Il suo progetto era molto importante per lui e occupava tutto il suo tempo, ma una volta finito l'avrebbe aiutata a risolvere il suo problema. Emmara annuì e gli disse che il manufatto che gli aveva consegnato gli avrebbe permesso di mettersi in contatto con lei, doveva solo pronunciare le parole: ho bisogno di te.

Emmara se ne andò dall'abitazione senza rendersi conto di essere osservata da Mirko Vosk, un agente dei Dimir che la stava spiando perchè ambasciatrice di Trostani e in contatto con il capogilda dei Selesnya.

Ricevette da Jace il messaggio che aveva intenzione di cancellare i suoi ricordi su ciò che aveva appreso sugli Izzet e sul suo progetto. L'elfa corse da lui per fermarlo ma arrivò troppo tardi. Successivamente alcuni teppisti Rakdos, su richiesta dei Dimir, rapirono Emmara e la portarono in un sotterraneo dei Golgari. Dopo essersi occupata delle sue guardie, l'elfa venne trovata da Jace e insieme i due vennero prima attaccati da Varolz che però venne sconfitto dagli elementali evocati da Emmara e dopo vennero trovati da Mirko Vosk.

Emmara sotto accusa[]

Mirko Vosk ferì gravemente Emmara ma fu costretto ad allontanarsi dopo aver scoperto che Jace aveva "perso" la memoria sulle informazioni che cercava. Feriti, i due andarono a Vitu-Ghazi e quando arrivarono, lei venne accolta calorosamente mentre Jace con sospetto. Il mago mentale conobbe l'amante di Emmara, il capitano Calomir. Il rapimento di Emmara aveva suscitato l'ostilità all'interno del Conclave guidato da Calomir. Con sentimenti contrastanti verso l'elfo, Jace cercò di leggergli la mente ma non ci riuscì, capì così che Calomir non era chi diceva di essere, ma i suoi sospetti non vennero ascoltati e Jace venne costretto ad andarsene dal territorio dei Selesnya.

Tornata alla sua dimora, Emmara la trovò piena di soldati di Selesnya, apparentemente lì per la sua protezione. Si confrontò con Calomir per il suo "arresto", ma lui abilmente respinse le sue paure con minacce di guerra. Andò allora a conferire con Trostani, ma si ritrovò la voce fuori dal coro in una canzone che chiamava la guerra. Senza scelta, intrappolata dal suo impegno per la sua gilda, accettò di convocare gli elementali maggiori per il Conclave.

Le forze Selesnya marciarono in guerra contro i Rakdos e nella loro frenesia, a causa delle manipolazioni dei Dimir, guidarono il loro esercito direttamente contro i Boros. Come la battaglia scoppiò intorno a lei, Emmara cominciò a capire i difetti della sua gilda: l'incapacità di pensare fuori da essa. Trostani prese la guida dei suoi elementali e gli ordinò di combattere. Le forze dei Selesnya vennero raggiunte dai Rakdos e cominciarono ad attaccarsi l'un l'altro con fervore. La battaglia tra i membri della gilda finì quando comparve l'ologramma di Niv-Mizzet che rivelò quasi tutti i segreti del labirinto implicito, affermando che al centro c'era una fonte di immenso potere e che per raggiungerlo tutte le gilde dovevano partecipare insieme pertanto ogni gilda doveva mandare un campione.

Emmara venne arrestata con l'accusa di tradimento nei confronti della gilda. Disperatamente allungò una mano in cerca di Jace e venne in contatto con la sua mente, venne così a sapere che Lazav aveva preso il posto di Calomir mesi prima. Affranta, pregò Jace di non interrompere il contatto mentale, ma la situazione in cui si trovava il suo amico lo spinse ad annullare il contatto.

Campionessa dei Selesnya[]

Imprigionata dalla propria gilda all'interno della sua casa, Emmara tentò di chiamare Jace con la mente molte volte ma non ottenne nessuna risposta. Aveva provato ad evocare i suoi elementali, anche se era consapevole che Trostani le aveva revocato quel potere e la sua magia non era abbastanza forte per permetterle di fuggire, soprattutto con le guardie che la controllavano a vista ogni ora, poteva solo stare seduta ed aspettare. Cercò di dormire, ma la sua mente continuava a pensare alla sua gilda, a Jace e a Calomir, impedendole di riposare. Quando venne portata da Trostani per essere giudicata, riuscì a smascherare Lazav, ma le sue azioni causarono dissenso all'interno della gilda. Due delle menti di Trostani le dichiararono diretta inimicizia per questo, mentre la terza, quella centrale, la nominò campionessa della gilda per partecipare al Labirinto Implicito. Dal momento che la sua gilda non era unita, Emmara decise di partecipare al labirinto da sola. Dopo aver iniziato incontrò nuovamente Jace e insieme a lui riuscì ad attraversare la maggior parte dei cancelli. Quando arrivarono al cancello degli Izzet, incontrarono Ral Zarek che costrinse Jace a rivelare a Emmara la sua natura di planeswalker e l'esistenza di altri mondi oltre a Ravnica. La profondità delle  bugie del suo amico ferì profondamente l'elfa che si sentì tradita e quasi impazzì a causa di ciò che aveva scoperto sul multiverso. Dal momento che voleva duellare solo con Jace, Ral permise a Emmara di passare. Arrivata al cancello dei Rakdos, Emmara fu costretta a combattere contro Exava, ancora furiosa per la sua prima sconfitta causata da Jace e decisa a vendicarsi su di lei. La strega del sangue evocò diversi demoni, ma l'elfa riuscì a resistere all'attacco e a vincere lo scontro. La sua ricompensa fu l'arrivo di Rakdos in persona. Emmara capì di non avere alcuna speranza, ma proprio quando il signore dei demoni stava per ucciderla, Trostani arrivò in suo soccorso portando i rinforzi, rispondendo alla sua fede per le prove dolorose che aveva sofferto. Grazie alla sua capogilda Emmara potè proseguire. Arrivata al Forum di Azor, Emmara, insieme a tutti gli altri campioni, cadde vittima dell'influenza di Lazav. I campioni iniziarono a combattere tra di loro mentre il labirinto elaborava il giudizio finale che avrebbe distrutto tutte le gilde e devastato completamente il Decimo Distretto. Proprio in quel momento, Jace intervenne riuscendo a fermarli usando la sua telepatia, e salvando tutti permettendo l'attivazione di un nuovo patto delle gilde.

Alcuni giorni dopo, Emmara andò a trovare Jace, lo ringraziò per tutto quello che aveva fatto e poi lo baciò, chiedendogli scusa per tutto quello che era successo tra loro. Poi gli fece una richiesta, voleva che lui le cancellasse dalla mente i ricordi degli altri piani e la sua natura di planeswalker. Anche se triste per la sua scelta, Jace acconsentì. Prima di andarsene l'elfa gli disse che se avesse avuto bisogno di lei ci sarebbe stata. Poi si allontanò senza più alcun ricordo della sua richiesta.

Prima della Guerra della Scintilla[]

Il silenzio di Trostani[]

Dopo l'improvvisa e lunga assenza di Jace, i tre aspetti di Trostani si trovarono in disaccordo tra loro: Armonia, la driade centrale, divenne misteriosamente e completamente silenziosa, diventando dormiente. Vita e Ordine si trovarono in disaccordo tra loro con una a favore della pace tra le gilde e una contraria. Lo "stato" della capogilda spinse Emmara a farsi avanti per riempire il vuoto di comando per mantenere uniti i Selesnya. Si impegnò per cercare di ottenere la pace tra le gilde.

Dopo che le informazioni sui planeswalker iniziarono a diffondersi sul piano, Emmara ricevette la visita di Ral Zarek e Hekara. L'elfa era favorevole a partecipare al vertice proposto da Ral e organizzato da Isperia, tuttavia si trovava in conflitto con Garo, che era contrario a collaborare con le altre gilde e proponeva di ritirarsi nelle loro sedi e difendere i loro confini. Spiegò che nessuno dei due governava ufficialmente, ma entrambi avevano grande influenza sugli altri membri per via della loro reputazione; a causa di ciò però la gilda si trovava divisa sulla scelta da seguire. Ral chiese di parlare con Garo e l'elfa rispose che gli aveva chiesto di partecipare al loro incontro, ma aveva rifiutato. Mentre continuavano a parlare, una servitrice entrò venendo subito congedata, ma mentre stava per uscire lanciò un pugnale per assassinare Emmara. L'elfa venne salvata da Ral che la spinse a terra mentre Hekara uccise l'assassina. Riconoscendo la donna come una degli agenti di Garo, Emmara decise di andare ad affrontarlo. Dopo che arrivarono da lui, Garo disse che era lieto che fosse sopravvissuta all'attentato e che dal momento che era andata da lui potevano evitare i convenevoli: ordinò alle sue guardie di ucciderli. Dopo una breve battaglia Emmara e i suoi alleati vinsero. Ral uccise Garo, ma prima di morire l'altro parlò con la voce di Bolas affermando che si sarebbero rivisti. Dopo la morte dell'elfo, Emmara disse che i Selesnya avevano alcune "pulizie" da fare, ma confermò che sarebbero stati presenti al vertice.

Vertice delle Gilde[]

Come promesso, Emmara parteciò al Vertice delle Gilde e ascoltò le parole di Niv-Mizzet sulla minaccia rappresentata da Nicol Bolas e la sua proposta di renderlo il nuovo patto delle gilde per affronatare il drago antico. Dal momento che molti diffidavano ed erano rimasti perplessi, la seduta venne aggioranta. Tuttavia, dopo che Vraska pietrificò Isperia uccidendola, tutte le speranze di cooperazione andarono in frantumi. Emmara guardò tristemente Ral e scosse la testa, ma poi seguì gli elfi Selesnya che l'avevano accompagnata e andò via con loro tornando alla sede delle sua gilda.

Dopo il Vertice[]

Dopo il fallimento del vertice, Emmara informò Ral che Trostani era ancora assente e che le forze dei Selesnya che propendevano per la cautela avevano avuto la meglio: l'unica cosa che poteva offrirgli era la neutralità della sua gilda.

La Guerra della Scintilla[]

All'inizio della Guerra della Scintilla, dal momento che Trostani era ancora dormiente, Emmara decise di mantenere i Selesnya neutrali e di non collaborare con gli sforzi anti-Bolas. Successivamente, l'elfa ricevette il gruppo di Kaya che volevano convincere i Selesnya a unirsi alla lotta. Ricordando i disastri che gli Izzet avevano causato ai Selesnya con i loro piani, Emmara si rifiutò. Kaya provò a farle cambiare idea raccontandole quello che era successo a Skalla e Amonkhet. Sentendo quelle parole, Trostani si risvegliò e, nuovamente unita, decise di aiutare i Guardiani.

Dopo che tutte e dieci le gilde si allearono contro Bolas, Nissa Revane eseguì un rituale presso le rovine del Seggio del Patto delle Gilde con l'aiuto di un rappresentante di ogni gilda per riparare le Leyline che conferivano potere al patto delle gilde vivente, che erano state distrutte quando il Ponte Planare si era aperto su Ravnica, riducendo in macerie il Seggio. Emmara partecipò come rappresentante dei Selesnya. Mentre erano in trance vennero attaccati da Kefnet, attirato dal rituale. Fortunatamente per loro, Teyo Verada riuscì a creare un possente scudo che lo rallentò abbastanza da permettere agli altri di completare il rituale e far tornare in vita Niv-Mizzet come nuovo patto delle gilde vivente. Col suo nuovo potere, Niv-Mizzet incenerì completamente Kefnet.

Dopo la fine della guerra, Emmara fu una dei sopravvissuti alla battaglia e fu presente durante la celebrazione della vittoria.

Delitti al Maniero Karlov[]

Capogilda dei Selesnya[]

Un anno dopo la fine dell'Invasione di Nuova Phyrexia Oba, l'aspetto della vita di Trostani, commise numerosi omicidi all'insaputa delle sue sorelle. Dopo che venne scoperta e resa inattiva, Trostani decise di entrare in meditazione lasciando i Selesnya sotto la guida di Emmara, che divenne la voce del Conclave.

Referenze[]

Rappresentato in:
  • Emmara Tandris
  • Emmara, Anima dell'Accordo
  • Emmara, Voce del Conclave
Mostrato in:
  • Assicurare
Testi di colore:
  • Alba di Speranza
  • Cancello della Gilda di Selesnya
  • Mole Germogliante
  • Potere delle Masse
  • Restituire alla Natura
  • Vetrata del Patto delle Gilde

Galleria[]

Galleria

Curiosità[]

  • Fu l'unica sopravvissuta all'ordine di Tezzeret di uccidere ogni amico di Jace.
  • Il suo personaggio è stato creato da Ari Marmell per il libro Agents of Artifice.
  • Viene menzionata in La Maledizione del Velo.
Espansioni Blocco di Ravnica (Ravnica: Città delle GildePatto delle GildeDiscordia) • Blocco di Ritorno a Ravnica (Ritorno a RavnicaIrruzioneLabirinto del Drago) • Magic OriginsGilde di RavnicaFedeltà di RavnicaLa Guerra della ScintillaL'Avanzata delle MacchineRavnica RemasteredDelitti al Maniero Karlov
Gilde AzoriusDimirRakdosGruulSelesnyaBorosSimicOrzhovIzzetGolgari
Storia DecamillennioGuerra della Scintilla
Nativi Domri RadeRal ZarekVraska
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