Elesh Norn era il pretore a capo dell'Ortodossia delle Macchine di Nuova Phyrexia e la Madre delle Macchine dei nuovi phyrexiani.
Descrizione[]
Grande Cenobita[]
Elesh Norn è una phyrexiana molto alta, dalle fattezze umanoidi e quasi scheletriche, il cui corpo, privo di pelle, presenta una muscolatura sanguigna e pulsante bene in vista, coperta sulle gambe, sulle braccia e sul petto da placche di metallo bianco simile a porcellana, talvolta incrinato da numerose crepe. Il suo viso è coperto da un'ampia visiera formata dallo stesso materiale, che si estende in due ampie lame formando un motivo simile ad una V rovesciata. La sua bocca è inoltre piena di denti aguzzi e affilati.
L'Ortodossia delle Macchine da lei fondata considera la carne impura e da eliminare, così da poter divenire un completato, un perfetto e definitivo phyrexiano. Credendo che la sua visione di perfezione debba essere condivisa e abbracciata e che tutto ciò che non sia perfetto e completo debba essere eliminato, Elesh Norn decise di conquistare l'intero piano e di annettere chiunque sotto il suo culto.
Nota anche come il Pretore dell'Unità, Norn coordina gli sforzi bellici di migliaia di phyrexiani sotto di lei. Elesh Norn non appartiene a nessuna setta particolare dell'Ortodossia, ma è riconosciuta come la sorvegliante o almeno una figura rispettata in tutte le fedi. Elesh Norn mantiene sempre l'aspetto della grazia e della rispettabilità di Phyrexia, ma segretamente manipola il dogma e le interpretazioni delle Incisioni d'Argento per soddisfare i propri fini.
Nonostante la sua forza, il suo carisma e la sua sete di potere, Jace Beleren descrisse Norn come un "dilettante psichico", paragonando il leggere la sua mente al "lavarsi le mani nel liquido spinale", probabilmente alludendo alle sue idee distorte e alla sua poca forza di volontà.
Storia[]
Blocco di Cicatrici di Mirrodin[]
All'inizio, Norn credeva di essere l'oratrice divina di Karn, che portò i Phyrexiani su Mirrodin. Come loro creatore, era venerato come un dio, ma si dimostrò mortale, imperfetto e tradì la causa di Phyrexia. Questo ha convinto Norn che doveva diventare il nuovo leader del suo popolo e ha iniziato la sua opera di conquista, per unire tutta Nuova Phyrexia sotto la sua visione.
Dopo l'abbandono di Karn[]
Elesh Norn riuscì a conquistare i domini di Urabrask e Sheoldred guadagnando più potere rispetto ai suoi fratelli. Successivamente soggiogò anche i territori di Jin-Gitaxias e Vorinclex, divenendo la vera dominatrice di Nuova Phyrexia e assoggettando tutti gli altri pretori. Comanda le sue truppe dal nucleo del piano ed è riuscita ad eliminare quasi ogni traccia di ribellione dai suoi regni. Desidera condividere l'Ortodossia delle Macchine ovunque, sia su Nuova Phyrexia, che su altri piani.
Un giardino di carne[]
La madre delle macchine[]
Mentre si trovava nella Basilica Pallida, Elesh Norn compì una cerimonia per completare una Mirran catturata davanti alla sua corte, ma mentre stava per infettarla con il suo olio notò che la giovane aveva un'aria stranamente familiare. Scacciò quell'immagine dalla sua mente e procedette a infettarla, ma con sua enorme sorpresa, l'olio scintillante non ebbe effetto e l'altra morì. Si rivolse ai phyrexiani presenti dicendo che la donna era stata così corrotta che nemmeno il loro sacro olio aveva potuto salvarla e che quello era un segno che dovevano diffondere rapidamente la loro dottrina, in modo che tutti potessero essere salvati. Anche se le sue parole erano senza incertezza, il pretore pensò che ciò che era appena successo fosse impossibile. Quando la cerimonia si concluse, Elesh Norn si allontanò con grazia per dimostrare che aveva ancora il controllo, ma successivamente tornò nel cortile cercando di capire cosa fosse successo: nessun umano era abbastanza potente da resistere all'olio e anche quando esso veniva somministrato da un phyrexiano meno potente di lei gli effetti erano sempre prevedibili e cancellava cose inutili per il nuovo phyrexiano come la memoria, i legami, i desideri o altro, permettendo di riordinare le menti caotiche e organiche in schemi perfetti. Notò una piccola macchia sulle lastre di pietra della basilica, si fermò e vide che dove era caduto il sangue della Mirran c'era una piccola erbaccia completamente organica. Considerandola orribile e offensiva Elesh Norn si chinò per strapparla via, ma subito dopo vide altre strane piante. Iniziò a provare una tensione sconosciuta e si chiese se ci fosse un malfunzionamento in lei, ma si disse che era la madre delle macchine e non poteva permettere che l'Ortodossia cadesse preda di quella sensazione aliena che l'affliggeva. Doveva trovare una spiegazione, mettere ordine a tutto ciò e sbrogliare l'incubo che stava affrontando. In quel momento comprese la verità e pronunciò il nome di Ashiok.
Il Tessitore di Incubi[]
Il planeswalker si manifestò rivelando la sua presenza. Elesh Norn aveva sentito parlare del mago degli incubi e del caos che aveva causato ai Mirran: infettava le menti inferiori con sogni per il proprio divertimento, per indurre la paura, ma non aveva mai considerato che Ashiok sarebbe stato così sciocco da tentare di imporle la sua sua "arte". Elesh Norn era al di sopra delle emozioni, ma si arrabbiò quando comprese che la sua angoscia e tutto ciò che aveva infettato la sua perfetta basilica era stata solo un'illusione. Ashiok disse che aveva lavorato molto a quel capolavoro e che la sua mente era una tela davvero unica. Elesh comprese che l'altro l'aveva usata per mettere alla prova i phyrexiani. Usando la sua magia Ashiok creò una versione della Mirran che indossava la sua stessa armatura, poi spiegò che si chiamava Elspeth Tirel e che l'aveva incontrata per la prima volta mentre esercitava la sua arte su Theros e che la sua paura dei phyrexiani era stata così gloriosa che aveva attirato la sua curiosità: un artista doveva cercare un'opportunità del genere per affinare il suo mestiere e per migliorarsi doveva scoprire come sarebbe stato un incubo per un phyrexiano. Elesh riconobbe Elspeth dal suo tentativo fallito di fermare l'ascesa di Nuova Phyrexia e, quando il planeswalker le ricordò che l'altra era riuscita a fuggire all'Ortodossia delle Macchine, disse che non avrebbe tollerato oltre quella bestemmia: dozzine di phyrexiani reali arrivarono rispondendo al suo richiamo. Confuso, Ashiok disse che non facevano parte della sua opera e Elesh Norn rispose che "loro erano uno" e ordinò l'attacco. Il planeswalker si difese con i suoi incubi e quando lei provò a colpirlo personalmente, lui le mandò contrò la sua versione di Elspeth che eseguiva i suoi stessi movimenti. Nel vedere ciò, Elesh provò nuovamente quella sensazione sconosciuta e comprese che era spaventata nel vedere sé stessa impura e imperfetta. Si chiese come fosse possibile che quel planeswalker riuscisse a farla sentire in quel modo con una semplice visione di una donna umana, scolpita per somigliarle e deriderla. Attaccò e uccise la versione d'incubo di Elspeth, poi si concentrò su Ashiok e si preparò a scatenare su di lui la sua furia per le emozioni che l'aveva costretta a provare, ma l'altro si mise rapidamente fuori portata, le disse che era un altro capolavoro e poi svanì viaggiando su un altro mondo.
Per eliminare la paura[]
Con la partenza del mago degli incubi le sue opere svanirono con lui, tuttavia, Elesh Norn non riuscì a cancellare Elspeth dalla sua mente. Non poteva sopportare il pensiero che qualcosa di così umano la turbasse completamente. Comprese che per eliminare quella paura e incertezza c'era solo una cosa da fare: trovare Elspeth Tirel e liberare il multiverso dalla sua presenza.
Piani di conquista[]
Il primo ostacolo[]
Pur essendo riuscita a divenire la Madre delle Macchine e aver portato dalla sua parte Jin-Gitaxias, Vorinclex, Sheoldred e la maggior parte dei Thane d'Acciaio, per riuscire nel suo intento finale Elesh Norn aveva bisogno di superare la barriera insormontabile del multiverso. Questo problema venne risolto nel momento in cui Tezzeret le offrì i suoi servigi e il Ponte Planare, in cambio di un nuovo corpo fatto di Darksteel, permettendo agli altri pretori di viaggiare su altri piani.
Il secondo ostacolo[]
Essendo creature senz'anima, i phyrexiani non possono sviluppare in modo innato le abilità dei planeswalker. Con questa consapevolezza, Elesh Norn sfidò Jin-Gitaxias a trovare un modo per trasformare i planeswalker in phyrexiani, cosa che infine riuscì a realizzare.
Il terzo ostacolo[]
Vi era tuttavia un ulteriore ostacolo alla loro conquista: solo i pretori erano abbastanza forti da sopravvivere al viaggio attraverso il Ponte Planare. Serviva una soluzione, un modo con cui portare tutto il multiverso da lei e dalle sue truppe così che tutto potesse divenire uno. Fu su Kaldheim che la soluzione giunse a loro e l'ispirazione permise la creazione della loro arma di conquista.
Dominaria Unita[]
Seconda Invasione di Phyrexia[]
Consapevole che Karn intendeva fermare i loro piani, Elesh Norn convinse Sheoldred a sferrare un attacco su Dominaria dandole tre obiettivi: ottenere il controllo dell'Impianto di Mana, il Sylex e il golem d'argento stesso, nonché approfittare della sua assenza per consolidare il suo dominio sul piano e liberarsi della sua più agguerrita contendente al titolo di Madre delle Macchine. Nella grande battaglia che si svolse a Shiv i primi due vennero distrutti mentre karn fu catturato e portato su Nuova Phyrexia. Elesh Norn diede il benvenuto al vecchio Padre delle Macchine e poi, vedendo il suo interesse per il giovane albero che stava crescendo nella sabbia di porcellana, glielo presentò come Frangireami e spiegò che era l'inizio di tutto.
La Guerra dei Fratelli[]
Il golem d'argento smontato[]
Dopo che Karn venne smontato da un Sacerdote della Sutura, i suoi pezzi vennero portati a Elesh Norn da Tezzeret. La Madre delle Macchine gli diede il benvenuto e spiegò che ciò che gli avevano fatto non era una punizione, ma una penitenza per dimostrare che nessuno, neanche il loro amato Padre, non era irreprensibile. Karn non replicò e Tezzeret si intromise chiedendo la ricompensa che gli era stata promessa. Norn lo ringraziò per il Frangireami dicendogli che non l'avrebbe mai ottenuto senza il suo aiuto e continuò che lui sarebbe stato il suo araldo su Dominaria per guidare le truppe di Sheoldred nell'attacco finale contro i loro nemici. L'artefice fu sorpreso dalla nuova missione e lei disse di avere pazienza. Norn si rivolse nuovamente a Karn chiedendogli se davvero non avesse nulla da dire e l'altro rispose fingendo di avere la mente annebbiata. Sentendo le sue parole senza senso, lei commentò che lo stress di quella giornata l'aveva lasciato confuso e di riposare perché quando il loro obiettivo sarebbe stato raggiunto, si sarebbe crogiolato nella gioia della perfezione con il resto del multiverso.
Phyrexia: Tutto Diverrà Uno[]
La ricompensa di Tezzeret[]
Quando Tezzeret tornò da Elesh Norn, la Madre delle Macchine chiese perchè avesse abbandonato Dominaria e l'artefice spiegò che erano stati sconfitti a causa del tradimento di Sheoldred. Dal momento che l'altra pretore si era unita alla ribellione guidata da Urabrask, Norn credette alle sue parole, ma chiese perchè non avesse inseguito i planeswalker nemici. Tezzeret rispose che avrebbe voluto farlo ma che la presenza di traditori tra loro lo preoccupava e voleva anche avvertirla del pericolo rappresentato da Elspeth Tirel e la sua potente arma. Norn disse che sarebbero stati pronti all'arrivo dei loro nemici su Nuova Phyrexia, ma il planeswalker replicò che con un corpo di Darksteel poteva essere il suo scudo invincibile. La Madre delle Macchine gli accarezzò la guancia con il suo artiglio e rispose che era tempo di ricompensare la sua fede.
L'inizio dell'invasione[]
Dopo che i planeswalker guidati dai Guardiani fallirono la loro missione di distruggere il Frangireami, Elesh Norn apparve davanti a Kaya Cassir, Kaito Shizuki e Tyvar Kell, seguita da numerosi guerrieri phyrexiani e tra essi Tamiyo, Nahiri e Nissa Revane completate. La Madre delle Macchine diede loro il benvenuto, poi il suo sorriso si spostò su Jace Beleren che, trasformato in phyrexiano a causa della phyresis, sussultò e si alzò, andando verso di lei. Elesh Norn offrì a Kaya, Kaito e Tyvar la "scelta" di unirsi ai loro compagni, ma i tre rifiutarono e lei replicò che sarebbero stati la loro nemesi e poi ordinò l'inizio dell'invasione phyrexiana nel multiverso.
L'Avanzata delle Macchine[]
Messaggeri di Nuova Phyrexia[]
Dopo che Kaya, Kaito e Tyvar rifiutarono la sua offerta, Elesh Norn disse loro che li avrebbe lasciati andare in modo che raccontassero ai loro alleati quello che avevano visto quel giorno: che il loro destino era inevitabile. Ordinò a Nahiri di imprigionarli nella pietra e l'altra lo fece, lasciando libere solo le teste. Norn si voltò verso i planeswlker completati e, sentendo i suoi pensieri, Jace seppe cosa voleva che lui facesse e prima ancora che parlasse, il telepate partì per svolgere la sua missione. In quel momento arrivarono Ajani, Lukka e Atraxa con una Sheoldred imprigionata che era stata catturata prima dell'inizio dell'invasione. Dal momento che aveva sentito le sue parole, la bisbigliante intervenne e disse che tutte quelle esibizioni non cambiavano la verità: non le importava dell'unità, ma solo di sé stessa. Norn replicò che le sue preoccupazioni erano quelle di Phyrexia, che le Incisioni d'Argento richiedevano che diffondessero la gloria di Nuova Phyrexia e che il loro mondo non aveva più posto per coloro che bramavano il potere sull'unità. Subito dopo ordinò ad Ajani di giustiziarla e l'altro decapitò Sheoldred con la sua ascia. Norn iniziò a dare i suoi ordini per continuare la sua Grande Opera e inviò Nahiri a conquistare Zendikar. Notò che i suoi nemici approfittarono della partenza della kor per fuggire senza farsi sentire, ma per lei non aveva alcuna importanza. Norn mandò Lukka su Ikoria e Tamiyo su Kamigawa, poi si rivolse ad Ajani, ma diversamente dai suoi compagni non lo mandò sul suo mondo d'origine bensì su Theros e lui comprese la sua missione: voleva che completassa le divinità del piano. Norn pensò che i comandanti migliori erano quelli intelligenti, ma allo stesso modo erano anche i più pericolosi dal momento che essere intelligenti significava essere individuali, e all'interno di Nuova Phyrexia tutti erano uno. Valutò che avrebbe dovuto ricordarglielo in futuro con delle nuove modifiche, poi aggiunse di portare i sacerdoti con sè e Ajani rispose che le Incisioni d'Argento avrebbero reso la sua missione più facile dal momento che era la fede a creare gli dei e non il contrario. Dopo la sua partenza Norn si rivolse ad Atraxa e disse che sarebbe andata su Capenna dove avrebbe guidato le loro forze a recuperare la nave degli antichi phyrexiani che erano stati sconfitti su quel mondo per raccogliere le parti di loro che potevano essere riutilizzate, uccidere tutti i cittadini di Nuova Capenna che per i loro crimini non meritavano di ricevere il loro dono e infine distruggere il Nimbo. L'angelo phyrexiano si congedò e Norn rimase da sola con Nissa, ma l'elfa era concentrata a occuparsi del Frangireami per parlare con lei. La Madre delle Macchine non gradì il silenzio e chiamò i suoi attendenti per recitarle i propri pensieri e insegnamenti. Nelle loro voci Elesh Norn cercò di dimenticare i suoi incubi e le sue paure legate a Elspeth Tirel.
La fine della ribellione[]
Dopo che i Mirran e i loro alleati fallirono nel secondo tentativo di fermare Elesh Norn, tutti i ribelli vennero sconfitti, imprigionati e portati di fronte a lei. La Madre delle Macchine iniziò a giudicare i suoi nemici partendo con Urabrask facendolo torturare e privandolo degli arti ma senza dargli la morte. Subito dopo si fece portare il corpo devastato di Karn in modo che vedesse Koth, Chandra Nalaar e Wrenn che stavano per essere completati da Jin-Gitaxias.
Scontro con Elspeth[]
La vittoria di Norn venne interrotta dall'arrivo del suo peggior incubo: Elspeth, trasformata in arcangelo, che salvò i suoi amici, curò i suoi alleati e liberò i prigionieri. La Madre delle Macchine attaccò la planeswalker e lo scontro tra le due si trasformò in un dibattito in cui Norn cercò di convincere Elspeth a unirsi a lei, riuscendo in parte a spingere la sua avversaria a chiedersi se lei avesse ragione. Ironicamnete lo stallo tra le due finì grazie a Jin-Gitaxias che si lamentò con Norn sul fatto che stesse sprecando troppo tempo con quella nemica e di completarla in modo da proseguire per la loro strada. La Madre delle Macchine reagì con furia a quell'insubordinazione e la sua reazione fece capire ad Elspeth la verità. L'angelo la colpì con la sua spada riuscendo a ferirla, poi si alzò in volo e disse che voleva che gli altri adorassero la Madre delle Macchine e che Nuova Phyrexia non aveva mai avuto nessuna importanza per lei: il potere era l'unica cosa che desiderava e non le importava nulla della volontà di phyrexia. Le sue parole fecero infuriare Norn che replicò che la odiava, parlando per la prima volta per se stessa. Si preparò a riprendere lo scontro, ma Elspeth la sorprese volando via mentre lei le urlò impotente di finire il loro duello.
A Norn non rimase quindi che radunare il suo esercito e assaltare l'ultima resistenza Mirran, che aveva raggiunto l'Albero dell'Invasione e stava attuando una disperata resistenza per tenere a bada l'esercito di Phyrexia e dare a Wrenn abbastanza tempo per fondersi con il Frangireami.
La morte della Madre delle Macchine[]
Durante l'attacco, Elspeth combatté contro Norn un'ultima volta, difendendo Wrenn e gli ultimi ribelli Mirran. Anche se in un primo momento Elspeth riuscì a respingere la Madre delle Macchine, Norn alla fine riuscì ad avere la meglio. Gli eserciti di Phyrexia piombarono sui ribelli, proprio mentre Wrenn riuscì a raggiungere Zhalfir, permettendo a Teferi e al suo popolo di unirsi alla battaglia e ribaltarne le sorti.
Mentre Wrenn usava il Frangireami per scambiare Zhalfir e Nuova Phyrexia nella cieca eternità, Norn combatté contro gli eserciti zhalfiriani. In preda alla rabbia e incurante delle ferite subite, Norn urlò agli eserciti di Phyrexia di proteggerla, cosa che portò Jin-Gitaxias, frustrato dalla leadership egoistica di Norn, a rivoltare contro di lei i suoi phyrexiani.
Nonostante riuscì a spazzare via tutti i suoi aggressori, Norn si ritrovò ridotta in fin di vita, privata dell'armatura e delle gambe. In un ultimo disperato tentativo, Norn strisciò verso il portale per Nuova Phyrexia per fuggire e riorganizzarsi, venendo però bloccata da Karn. Il golem d'argento, nuovamente ricostruito, era deciso a correggere una volta per tutte il grande errore fatto con Argentum, e, rompendo il suo voto di pacifismo, usò la sua magia per distruggere il corpo di Norn, lasciando di lei solo una macchia sanguinolenta sul terreno.
Dal momento che Elesh Norn si era resa la fonte della mente dei phyrexiani per impedire che un rivale potesse usarli contro di lei, con la sua morte, l'Olio smise di trasmettere ordini e ciò portò alla fine dell'invasione nel Multiverso perché i phyrexiani si spensero.
Referenze[]
- Rappresentato in:
- Elesh Norn
- Elesh Norn, Grande Cenobita
- Elesh Norn, Madre delle Macchine
- Mostrato in:
- Castigo di Elspeth
- Convertito di Lazotep
- Convinzione Corrotta
- Crepuscolo del Sole Bianco
- Dirupo Eroso dai Venti
- Il Dovuto Rispetto
- Le Incisioni d'Argento
- Le Vere Scritture
- Mirrodin Vendicato
- Perfezione Scolpita
- Resa dei Conti di Tezzeret
- Schegge di Midollo
- Simulacro Solenne
- Smantellamento di Norn
- Stringere un Accordo
- Tutto Diverrà Uno
- Carte associate:
- Annessione di Norn
- Decreto di Norn
- Dominio di Norn
- Germessenza di Norn
- Inquisitore di Norn
- Maestro del Coro di Norn
- Rastrellatore di Norn
- Sorgente di Norn
- Testi di colore:
- Ambasciatore delle Lame
- Annientatore di Phyrexia
- Atraxa, Voce dei Pretori
- Banchetto dei Deceduti Vittoriosi
- Breccia nel Multiverso
- Caverne del Sangue Versato
- Custode della Fede di Serra
- Duellante della Fede Profonda
- Evangelista della Vivisezione
- Forgia di Darksteel
- Giustiziere delle Mandibole
- La Basilica Pallida
- Marmaglia del Camino
- Mutazione di Darksteel
- Ossificazione
- Perturbazione Planare
- Ricondizionamento Spietato
- Rivestimento di Liquimetallo
- Sacerdoti di Norn
- Scarica Voltaica
- Sentinella Cefalopode
- Sentinella dell'Annessione
- Sorgente d'Icore
- Spellatore
- Urabrask il Nascosto
- Vendicatrice di Phyrexia
Galleria[]
Galleria
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Curiosità[]
- La carta Judge Gift di Elesh Norn, Grande Cenobita fu una delle prime carte a utilizzare il phyrexiano invece del normale testo inglese.
- Tradizionalmente, un cenobita è un membro di una comunità monastica. Tuttavia, i Cenobiti sono una razza extradimensionale che appare nelle opere di Clive Barker, in particolare con lo scuoiamento come parte del suo mito. Il titolo di Elesh Norn finisce per essere un gioco su entrambi, essendo un leader religioso il cui dogma è legato alla rimozione della carne o della pelle.
- Nella mitologia norrena, le Norne sono esseri femminili che governano il destino degli dei e degli uomini.
- Elesh Norn è la narratrice del trailer di Phyrexia: Tutto Diverrà Uno, nonché l'antagonista del trailer L'Avanzata delle Macchine, dove è doppiata da Laila Berzins.
- Curiosamente, nei trailer Norn parla in inglese invece che in phyrexiano. Si scoprirà poi che, sebbene possa parlare altre lingue, non è tuttavia in grado di leggerle.
- Tra i Planeswalker completati, che lei chiamava i suoi "santi evangelisti", Norn considerava Tamiyo la sua preferita.
- Anche Ajani era uno dei suoi favoriti, il più spietato e leale tra i suoi evangelisti.
Collegamenti esterni[]
- Getting to Know the Praetors
- The Legends of Kamigawa: Neon Dynasty
- the Legends of Phyrexia: All Will be One
- No Sparks Allowed – Aftermath Lore ft Rhystic Studies || Elder Dragon Social Club (video)
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