Efara (Ephara) è la dea delle polis di Theros, dea protettrice di Meletis.
Descrizione[]
Dea della polis[]
Efara è la dea delle città-stato e delle costruzioni. Rappresenta e presiede qualsiasi stato organizzato dalle persone, ma in particolate è adorata a Meletis. Efara è anche la dea delle industrie, della saggezza civica, delle sculture religiose, dei fregi, dell'architettura, del progresso sociale, della filosofia, della protezione e della stabilità della città. Si ritiene che la sua presenza mantenga la città al sicuro dai mostri selvaggi. Quando un edificio di marmo o un muro di pietra viene costruito, qualche rappresentazione del volto della dea è quasi sempre inclusa. Si presenta come una gigantesca statua con in testa una corona che ricorda il capitone di una colonna. Porta sempre con se un'urna appoggiata su una spalla, dalla quale fuoriesce il cielo stesso di Nyx, che si dissolve in una nebbia non appena tocca terra e delle gigantesche pergamene nell'altra mano.
Efara e gli altri dei[]
Efara ed Eliod condividono gli interessi, dato che entrambi supportano la giustizia e l'edificazione. Efara lavora per stabilire un sistema giudiziario che rinforzi le leggi ed elevi i valori cari a Eliod.
Efara è inoltre in buoni rapporti con Thassa, poiché comprende la necessità di avere acqua per dissetare la polis. Ammira i lavori di Purforos, realizzando il ruolo essenziale della forgiatura e di altre forme di industria per la costruzione di città.
Efara e Nylea sono agli esatti opposti e non scorre buon sangue tra le due dee. Laddove Nylea odia ogni forma di edificio che usurpi il posto a piante e animali, Efara non ha pazienza per nessuna creatura selvaggia che attraversi le strade. Guarda alla natura selvaggia come uno spreco di potenziale, mentre Nylea osserva le città e vede solo distruzione.
Prova un profondo odio nei confronti di Fenax. Mentre Efara può apprezzare le prospettive della maggior parte dei suoi simili, non ha una tale comprensione per coloro che tenterebbero deliberatamente di minare una fiorente struttura sociale. Si oppone a Fenax e quello che vede come il suo totale disprezzo per tutto ciò che lei rappresenta.
La sua relazione con Karametra è complicata da entrambe le prospettive. Efara approva l'agricoltura, un ingrediente chiave per lo sviluppo urbano, ed entrambe le dee sono desiderose di difendere i loro insediamenti. Nonostante ciò, Karametra è legata a Setessa e alle Terre Selvagge, che Efara odia, e sebbene Karametra e Nylea abbiano a loro volta una relazione complicata, Karametra è molto più vicina a sostenere quest'ultima piuttosto che Efara.
Miti su Efara[]
Terremoto a Meletis[]
Il tempio di Efara a Meletis è il più grande e importante luogo di culto alla dea di tutta Theros. Viene costantemente restaurato e tenuto intatto, sostituendo il più velocemente possibile i danni. Durante un tremendo terremoto, molte delle strutture della città crollarono. Efara tenne in piedi il tempio per l'intera durata del terremoto, rendendolo un luogo di rifugio per gli abitanti durante i giorni successivi al disastro. Dopo il cataclisma, condivise i progetti scritti sulle sue sacre pergamene con gli architetti di Meletis, così che potessero ricostruire gli edifici in modo da poter resistere ai terremoti futuri.
La biblioteca di Glossion[]
La piccola città di Glossion ospita un'invidiabile biblioteca che, stando a leggende locali, fu un dono di Efara. Altre storie suggeriscono invece che sia stata fondata da un antico saggio chiamato Anatheia, ma che un terribile incendio la distrusse e con essa generazioni di conoscenza raccolta. Quando le persone terminarono di ricostruirla nuovamente, si dice che Efara apparve dinnanzi a loro e riparò i libri e le pergamene perdute, copiandone il contenuto dalle sue personali sacre pergamene della conoscenza.
Salvatrice di Altrisos[]
Un kraken proveniente dal mare terrorizzò la piccola città marittima di Altrisos. La città era stata da poco assalita e indebolita da un attacco di marinidi, per tanto si trovava priva di qualsiasi difesa contro la bestia marina. Gli abitanti allora pregarono Efara e il volto della dea scolpito sulle mura della città prese vita. Le mura si ingigantirono e si innalzarono abbastanza da far si che il kraken non potesse fare altro che tirare testate contro di esse, fino a quando non si arrese e tornò in mare in cerca di un pasto più semplice.
Il processo di Aristhenes[]
Arishenes era un uomo che commise molteplici omicidi, prendendo di mira membri del governo e alcuni dei loro familiari. Quando fu arrestato e portato in giudizio, dichiarò che nessuno l'avrebbe mai potuto giudicare con imparzialità perché ogni giudice qualificato era, in modo o in un altro, personalmente coinvolto nel caso. Efara in persona giunse quindi a esercitare il ruolo di giudice, poiché nessuno avrebbe potuto accusarla di non essere imparziale, e lo giudicò colpevole.
L'arconte tiranno[]
Secondo la leggenda, Efara concesse la magia ai mortali per aiutarli a sconfiggere Agnomakhos e scacciare i leonid, liberando l'impero dalla tirannia. Coloro che trionfarono sull'arconte tiranno, gli eroi Kynaios e Tirone fondarono Meletis dalle macerie dell'impero. La celebrazione della fondazione di Meletis avviene durante le vacanze estive, nel quarto mese del calendario Meletiano.
La natura dell'identità[]
Efara andò da Perisofia mentre dormiva e chiese come stava la sua città. La filosofa rispose che Meletis era piena di bontà, che la gente eseguiva le sue opere anche se non se ne rendeva conto e che le trame del loro tessuto erano forti e ferme. La dea le disse che la guerra stava arrivando, causata da un tiranno che avrebbe tirato fuori il peggio dei cuori degli uomini. Aveva fatto molto per contrastare l'ondata di paura che gonfiava dentro l'umanità, ma il suo lavoro era appena iniziato. Perisofia guardò la dea dritta negli occhi e rispose che fino al suo ultimo respiro avrebbe parlato solo con parole che elevavano la mente e l'anima umana.
Storia[]
L'Avanzata delle Macchine[]
Quando Theros fu invasa dai phyrexiani, gli dei furono colti di sorpresa dalle abilià dei nemici. La prima ondata dell'invasione prese di mira templi e altri luoghi di culto. A causa della natura della fede su Theros, completare i devoti degli dei significava che gli dei stessi, influenzati dai loro nuovi adoratori, soccombessero e diventassero anch'essi phyrexiani.
Efara fu una delle poche divinità di Theros sopravvissute, e lei e la città di Meletis si posero a baluardo della speranza per gli abitanti non ancora completati. Per salvare e proteggere Theros e i suoi abitanti, la dea li benedì con il Fuoco Divino, così che potessero essere in grado di respingere le forze della Legione delle Macchine, mentre lei affrontava gli altri dei completati.
Referenze[]
- Rappresentato in:
- Efara, Dea della Polis
- Efara, l'Eterna Protettrice
- Mostrato in:
- Congedo Severo
- Dispersione di Efara
- Fulgore di Efara
- Illuminazione di Efara
- La Nascita di Meletis
- Nyktos, Santuario di Nyx
- Carte associate:
- Guardiana di Efara
- Testi di colore:
- Copy Land
- Famiglio del Taumaturgo
- Saggio della Pietra Fortificatore
- Urna di Fuoco Divino
Galleria[]
Galleria
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Espansioni | Blocco di Theros (Theros • Figli degli Dei • Viaggio verso Nyx) • Magic Origins • Theros Oltre la Morte • L'Avanzata delle Macchine
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Luoghi | Ade • Nyx • Regno dei Mortali (Akros • Meletis • Setessa)
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Storia | Age of Trax • Birth of the Poleis • Sottomissione dei Titani • Guerra di Akros
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Nativi | Calix • Gideon Jura • Niko Aris • Xenagos
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Pubblicazioni | A Planeswalker's Guide to Theros • Theros: Godsend, Parte 1 • Journey into Nyx: Godsend, Parte 2 • D&D Mythic Odysseys of Theros
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Approfondimenti | Altro • Eventi • Gruppi • Luoghi • Personaggi • Razze • Visitatori |