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Dominia and Its Walkers è uno dei capitoli della Pocket Players' Guide, scritto da Richard Garfield con lo scopo di illustrare e spiegare il funzionamento dei piani, del Multiverso e dei planeswalker.
Contenuto[]
Garfield spiega come il Multiverso sia come una gigantesca spiaggia e i piani siano i suoi granelli che vengono un po' smossi dal vento, un po' dalle onde, un po' dalle creature che vi abitano. Piani che possono ammassarsi, scontrarsi e sfregarsi, ma poi allontanarsi. I planeswalker possiedono un'abilità unica che gli permette di lasciare il loro piano per viaggiare su altri piani, legando la propria essenza al mana di quel piano per poter lanciare magie sempre più potenti. Piani con maggiori quantità di mana sono molto ricercati dai planeswalker, che combattono per conquistarli e ottenerne il controllo.
Viaggiare tra i piani è un'abilità che viene descritta come il rapido spostamento del planeswalker tra piani che si toccano, arrivando a quelli più lontani, sfruttando piani intermedi. La familiarità con il luogo di arrivo rende il viaggio più semplice, anche se i planeswalker esperti possono controllare meglio l'esatto punto in cui appariranno. Tuttavia spostarsi tra i piani è pericoloso e alcuni planeswalker potrebbero perdersi nel viaggio. I piani possono legarsi tra loro e alle volte distaccarsi così tanto da allontanarsi dagli altri piani, lasciando il planeswalker bloccato su un piano dal quale non può più andar via.
Garfield passa poi a discutere il funzionamento del mana, spiegando che quasi tutti i piani hanno ricche fonti di mana e i planeswalker possono stringere legami invisibili con queste risorse, potendo attingere a quell'energia anche da altri piani allo scopo di lanciare potenti magie. Il mana bianco viene prodotto dai terreni più tranquilli, come le pianure, permettendo il lancio di magie relative a costruzione, protezione e ordine; le isole e gli oceani permettono di attingere al mana blu per lanciare magie d'aria, acqua e mente; I terreni più corrotti, come le paludi producono mana nero, per lanciare magie di morte, rovina e decadimento; Le regioni montuose producono mana rosso, per lanciare magie di caos e distruzione; infine i territori più selvaggi, come le foreste producono mana verde per lanciare magie di natura e vita. Come venature di metallo in una miniera, il mana attraversa i piani e le linee di mana possono essere localizzate dai planeswalker o da altre creature.
I planeswalker possono poi stringere legami con creature o artefatti magici che possono evocare da altri piani e imparare magie di ogni tipo. Tutti questi legami, così come gli incantesimi, possono indebolirsi con il tempo o con l'eccessiva distanza. Se un planeswalker cerca di accedere a una linea di mana troppo distante, rischia di spezzare quel legame e sarà costretto a ristabilirlo.
Vista la loro peculiare abilità di viaggio, i planeswalker non hanno padroni. Anche se un planeswalker dovesse morire prima di riuscire a viaggiare tra i piani, spesso questi continuano a vivere dopo la morte confidando in una parte della loro essenza lasciata su un altro piano. Garfield descrive i planeswalker come individualisti e territoriali, poco avvezzi ad alleanze. I planeswalker che si scontrano lo fanno spesso per il territorio, con la speranza di ottenere i domini dell'altro.
Attuale canonicità[]
Essendo questa una fonte prerevisionista, molti dei concetti qui espressi sono stati riscritti nel corso degli anni. Inizialmente era tuttavia il fondamento stesso della lore di Magic e gli scrittori che hanno elaborato le loro opere lo hanno fatto basandosi proprio su questi concetti. Solo negli ultimi anni, grazie a una maggiore concentrazione sul comparto narrativo, alcuni di questi concetti sono stati riscritti. Il concetto di "piano lontano" è rimasto (come Crocevia Tonante), ma è diventato più fumoso. Altri scrittori hanno poi descritto il viaggio tra i piani ben diverso da quello espresso inizialmente da Garfield, con anche la possibilità di sbirciare all'interno del piano nel quale si andrà a viaggiare o avere visioni dello stesso. Viaggiare tra un piano e l'altro è quindi, negli ultimi anni, diventato più semplice, lasciando al planeswalker la possibilità di scegliere dove andare senza menzionare minimamente l'attraversamento di piani intermedi.