Dakkon era un guerriero umano planeswalker che usava il mana bianco, blu e nero, originario di Dominaria.
Descrizione[]
Il Vendicatore[]
Abile spadaccino e fabbro affamato di potere e notorietà, Dakkon accese la sua scintilla grazie ad aiuti esterni e divenne celebre grazie al suo capolavoro: la Blackblade. I suoi poteri sono per lo più sconosciuti, ma era in grado di usare e incantare armi con la magia delle ombre e di utilizzare incantesimi di esilio e le sue abilità marziali gli permettevano di eccellere in ogni combattimento. Passò secoli al servizio di Geyadrome Dihada, prima legato a un inconsapevole Carth col quale strinse una forte amicizia e poi alla stessa planeswalker demoniaca. Da dopo la Guerra dei Planeswalker non si hanno più sue notizie.
Storia[]
Forgiatura della Blackblade[]
Da mortale, Dakkon fu un fabbro ed un guerriero. Un giorno ricevette la visita di Geyadrone Dihada che gli offrì di aiutarlo ad ascendere se in cambio lui avesse creato la lama più potente mai esistita: la Blackblade. Accettò e condivise con lei, magie segrete necessarie a rendere la spada una bevitrice di anime, una lama in grado di rubare l'energia di chi uccideva. Dakkon comprese che per realizzare l'arma la sua abilità da sola non sarebbe stata sufficiente: aveva bisogno del potere della magia del sacrificio.
All'inizio versò solo il proprio sangue in sacrificio alla forgiatura della spada, che venne bruciato dalle fiamme e innestò il potere di Dakkon stesso nella realizzazione dell'arma. La spada tuttavia aveva bisogno non solo di sangue, ma della vita stessa. Dopo due anni, il suo lavoro non diede ancora nessun risultato positivo. Chiamò al suo fianco il suo giovane figlio, Daron, e mentre estraeva la spada dalla fucina gli disse di chiudere gli occhi. Quando il ragazzo ubbidì, Dakkon immerse il metallo incandescente nel petto del suo stesso figlio. Il sangue, l'anima e l'energia di Daron vennero estratti da lui e assorbiti nella spada. Dakkon capì che quello era solo l'inizio: il suo lavoro avrebbe richiesto molte più vite per avere successo. Dakkon rimase davanti alla sua incudine ogni giorno per dieci anni, raffreddando la spada e uccidendo uno schiavo con essa, tra i peggiori malvagi di Corondor, per poi riscaldarla nuovamente rendendola sempre più forte.
Infine, la lama fu completata e Dakkon non poté fare a meno di provarla in battaglia. Con ogni uccisione sentiva crescere la sua forza, il suo assalto era così feroce che si diffusero presto leggende sul suo conto ed il suo nome divenne noto come Dakkon Blackblade.
Quando Dihada sentì le storie su Dakkon, andò da lui e mantenne la sua promessa, aiutandolo a diventare un planeswalker. Subito dopo però, lo colpì con la spada d'ombra, assorbendo la sua anima, ma non la sua vita. Poi la planeswalker se ne andò, lasciando Dakkon sul piano di Dominaria a chiedersi perché lei gli aveva concesso un immenso potere solo per fare di lui un suo nemico.
Riprendere la Blackblade[]
Molti anni dopo, Geyadrone Dihada diede inizio ad una guerra contro Corondor. Un giovane ladro rimase imprigionato in un sotterraneo della planeswalker, ma, grazie all'aiuto di un monaco che era nella sua stessa cella, riuscì a fuggire. Il ragazzo conosciuto come il figlio di Carth, utilizzò l'amuleto di Ti-Fu per legarsi a Dakkon, privandolo però della sua capacità di viaggiare. Dakkon attaccò il ragazzo con l'intenzione di ucciderlo per terminare la sua servitù, ma l'amuleto protesse Carth e Dakkon non ebbe altra scelta che servirlo. Lo servì e scoprì che avevano un nemico in comune: Geyadrone Dihada.
Dihada sentì parlare dei due e gli mandò contro Sol'Kanar per ucciderli. I suoi piani però non andarono come aveva previsto poiché Dakkon lo sconfisse. Dihada comparve ridendo, affermando che i combattenti avevano lottato per il suo divertimento. Convocò gli antichi draghi Piru e Chromium Rhuell per attaccare Dakkon, poiché non considerava Carth un pericolo e così il ragazzo sottovalutato, riuscì ad avvicinarsi abbastanza a lei per prenderle la Blackblade mentre Dakkon usò il suo potere per bandire Chromium, facendo infuriare Piru. La battaglia infuriò a tal punto da creare l'abisso dei duelli di Golthonor.
Quello era esattamente ciò che Dihada aveva previsto, assorbì il potere dell'anima di Piru e mostrò il suo vero volto di demone. Rivelò poi a Carth che il monaco che l'aveva aiutato, facendoli iniziare la ricerca di Dakkon era lei. Il suo scopo era sempre stato quello di aumentare i suoi poteri assorbendo l'anima di Piru. Il gongolare di Dihada venne però interrotto da Dakkon, che la colpì con la Blackblade. Purtroppo per Dakkon, il suo potere impallidiva di fronte al nuovo potere di Dihada che prima di andarsene lo maledisse con il suo segno, dicendo che avrebbe servito lei per tutta l'eternità. Dakkon maledisse a sua volta il ragazzo che lo aveva convocato, ma Carth vide qualcosa che a Dakkon era sfuggito, la sua anima era nuovamente sua, l'ombra di Dakkon era tornata.
Vite Legate[]
Dakkon e Carth viaggiarono insieme su Terisiare, dove il ragazzo iniziò l'eredità dei Carthalion col nome che Dakkon aveva dato a lui: Carth il Leone (Carth the Lion). Dopo che il ragazzo morì, Dakkon fu nuovamente al servizio di Dihada come guerriero. Nelle epoche successive, i due planeswalker furono presenti alla Guerra dei Planeswalker su Corondor, dove Jared Carthalion, l'ultimo membro superstite dei Carthalion ebbe un ruolo chiave per la fine della guerra. Non si sa quanto Dakkon interagì con lui durante la guerra.
L'eredità di Dakkon[]
La storia non riporta la fine di Dakkon, dato che Dihada sogna di riaverlo tra le sue grinfie. Ovunque si trovi, di sicuro é privo della sua temuta Blackblade date essa finì prima tra le mani del misterioso Korlash, ritrovata e riforgiata dalla Cabala di Belzenlok, per essere infine brandita da Gideon Jura durante la Guerra della Scintilla contro Nicol Bolas, su Ravnica.
Referenze[]
- Rappresentato in:
- Dakkon Blackblade
- Dakkon, Sterminatore Ombra
- Mostrato in:
- Abilità del Fabbro
- Blackblade Riforgiata
- Piru, l'Instabile
- Stratagemma di Dihada
- Tutore Profano
- Testi di colore:
- Granny's Payback
Galleria[]
Galleria
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Curiosità[]
- Dakkon è il protagonista del fumetto Dakkon Blackblade e compare anche in altri fumetti.
- Dakkon è il volto di Orizzonti di Modern 2.
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