Magic: the Gathering Wiki
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Dack Fayden era un mago ladro umano planeswalker che usava il mana rosso e blu, originario di Fiora.

Descrizione[]

Ladro di Incantesimi[]

Viaggiava in cerca di una grande conoscenza magica. Oltre a essere un abile mago, si era autoproclamato come il più grande ladro del multiverso. Aveva un potere speciale chiamato psicometria; un'abilità che gli permetteva di curiosare in un manufatto, di capire come funzionava, e apprendere le magie che utilizzava, mostrandogli inoltre visioni dei momenti più intensi in cui l'oggetto era stato usato, ricordi che possono essere sia orribili che illuminanti. Morì durante la fase finale della Guerra della Scintilla.

Storia[]

Magic the Gathering Comics[]

La Zanna Antica[]

Dopo aver rubato la Zanna Antica, un potente pugnale, ai membri dei Rakdos, Dack Fayden corse per le strade di Ravnica per seminare i suoi inseguitori, tra i quali anche un demone. Non riuscì a confondersi con la folla, finendo dentro una casa dove un viashino ne stava aggredendo il proprietario. Messo alle strette, Dack utilizzò il suo piano di fuga per le emergenze: viaggiare nella cieca eternità. Il viashino però riuscì a ferirlo con la coda prima che potesse scomparire.

Viaggiò così su Fiora, dove è un ricercato. Dopo aver parlato con la sua amante Alessa (una donna sposata), Dack tornò su Ravnica, il piano che considera come una casa. Arrivò da Fadka, la guaritrice, che dopo avergli medicato le ferite, si offrì di curargli anche il livido sul braccio. Dack rifiutò, affermando che il livido gli serviva per non dimenticare. Poco dopo nella casa entrò Vaclav Nosek, che venuto a conoscenza del recente furto subito dai cultisti, ricorda a Dack chi gli fa sempre i prezzi migliori per la sua merce. Dack gli rispose che quando avrà bisogno sarà lui a trovarlo.

Tornato a casa, Dack usò la psicometria sul pugnale, vedendo il suo paese, Drakestone e una vecchia planeswalker: Sifa Grent. La donna aveva massacrato tutti i suoi conoscenti pur di trovarlo e usare i suoi poteri per il proprio tornaconto. Con l'ultimo ricordo, Dack vide Sifa uccidere Mariel e diventare nuovamente giovane. Pieno di dolore, Dack rinfoderò il pugnale e viaggiò su Innistrad.

Innistrad[]

Giunto sul piano, dentro una locanda, Dack si ritrovò coinvolto in uno scontro tra due catari e un gruppo di vampiri Falkenarth, che avevano preso di mira la locanda per un buon pasto a base di uomini. usando un incantesimo di fuoco, Dack aiutò Ingrid Reichert, unica catara sopravvissuta, a salvare gli innocenti dai vampiri. Utilizzò poi un'illusione per distrarre i vampiri sopravvissuti e permettere a tutti di scappare. Durante la fuga, vennero inseguiti in volo dal leader dei Falkenrath. Dack sguainò la Zanna Antica. Vedendo il pugnale, il vampiro abbandonò immediatamente la sua caccia.

Dack, insieme ai sopravvissuti e Ingrid, andarono a liberare il villaggio. Parlò poi con il padre di Ingrid che gli disse che il pugnale che possedeva si chiamava appunto Zanna Antica, un'arma potente che possedeva la magia di controllare creature come i vampiri. Esaminò nuovamente il pugnale con la psicometria, apprendendo gli incantesimi che possedeva. Ebbe anche un'altra visione sul passato, ottenendo nuove informazioni sulla distruzione della sua casa: Sifa aveva attaccato Drakestone con un gruppo di vampiri sotto il suo controllo. Aveva attaccato la sua città perché aveva capito che lì abitava qualcuno con la scintilla di cui lei si voleva nutrire. Dack si sentì in colpa, consapevole che tutti gli abitanti della sua città, compresi la sua famiglia e la donna che amava, erano morti a causa sua e del suo dono.

Con il suo intervento alla locanda, Dack si inimicò un'intera linea di sangue e allertò Sifa della sua presenza sul piano. La donna era infatti alleata del capofamiglia dei Falkenrath.

Con le nuove informazioni ottenute dal pugnale scoprì dove si trovava Sifa e decise di andare ad affrontarla per ottenere la sua vendetta. Ingrid, nonostante il parere contrario di suo padre, volle andare con lui per aiutarlo, ma Dack la rifiutò e se ne andò da solo. Ingrid ignorò la sua decisione e lo seguì ugualmente, irritandolo.

Nella dimora dei vampiri scoprì che Sifa era già andata via. Usò la Zanna Antica sui vampiri per guadagnarne il controllo. Ebbe effetto su tutti, tranne il barone dei Falkenrath, che riuscì comunque a sopraffare facilmente. Infine scoprì che Sifa si era diretta al villaggio di Ingrid.

Utilizzando un incantesimo d'invisibilità Dack riuscì a entrare nel villaggio, dove scoprì che Sifa aveva catturato e torturato il padre di Ingrid, che le aveva rivelato il suo nome. Inizialmente Dack rimase a guardare, consapevole di essere in svantaggio, ma quando Sifa ordinò la distruzione del villaggio, si fece avanti per affrontarla. Urlò il suo nome e approfittando della sua distrazione, l'attaccò colpendola con un getto di mana blu che però non ebbe effetto su di lei. La battaglia che seguì tra i due fu dura per Dack, che alla fine venne catturato da Sifa. Il planeswalker le rivelò di essere l'unico sopravvissuto di Drakestone e la donna gli rispose che presto avrebbe rivisto la sua famiglia e i suoi amici. Quando tutto sembrò perduto, Ingrid comparve guidando un gruppo di catari. La giovane riuscì a liberarlo e Dack affrontò nuovamente Sifa riuscendo a colpirla con la sua magia gettandola a terra. Invece di darle il colpo di grazia, Dack scelse di salvare Ingrid e suo padre che erano stati circondati dagli spiriti della donna. Sifa ne approfittò per fuggire nella cieca eternità. Vinta la battaglia, Dack promise a Ingrid che sarebbe tornato, poi viaggiò per continuare l'inseguimento di Sifa.

Magic the Gathering: The Spell Thief[]

Il ladro di magie[]

Dopo aver aiutato Ingrid a salvare il suo villaggio, Dack viaggiò nuovamente nella cieca eternità a caccia di Sifa, arrivando su Echoir. La sue ricerca lo condusse all'interno di un enorme castello dove trovò imprigionate diverse creature. Parlando con un goblin, Dack scoprì che Sifa aveva già lasciato il posto. Sfortunatamente per lui, entrando nel castello fece scattare una trappola che permise al titano possessore del castello di imprigionarlo con gli altri. Il titano, che voleva possedere i poteri dei planeswalker, pose a Dack una condizione: o gli avrebbe rivelato il suo segreto o lo avrebbe tenuto imprigionato per il resto della sua vita. Nel sentire queste parole, Dack decise di dare una dimostrazione del suo potere al collezionista; evocò un elementale scintillante infernale e lo mandò a generare il caos tra gli oggetti del collezionista che ordinò alle sue creature di proteggere i suoi tesori. Approfittando del caos che aveva causato, Dack si concentrò, viaggiando nella cieca eternità. Libero dalla sua prigione, si ritrovò su Fiora.

Ritorno a Drakestone[]

Tornato a Drakestone, Dack camminò tra le macerie della sua città. Quando vide i gradini macchiati del sangue di coloro che aveva perso per sempre, si fermò e lo toccò con le dita e pensò che avrebbe dovuto essere lì per cercare di fermare il massacro o almeno tentare di salvare la sua famiglia e i suoi amici. Ricordò che era assente perché quando era più giovane, viaggiò su Alkabah per testare il suo potere. Diventato invisibile si intrufolò in uno degli edifici per rubare un manufatto, ma dopo averlo preso im mano, nella stanza comparve un genio. Dack restituì il manufatto al suo guardiano ma non bastò per convincerlo a lasciarlo andare, la potente creatura lo colpì con un pugno catturandolo facilmente. Come punizione per le sue azioni, subì l'ustione del braccio destro, che lasciò una macchia rossa permanente sull'arto.

Ripresosi dal ricordo, Dack notò una luce provenire da una delle case in rovina e andò a controllare. Nella stanza trovò un vampiro e lo riconobbe come uno dei servitori di Sifa presente il giorno del massacro di Drakestone. Utilizzando la magia di controllo appresa dalla Zanna Antica, Dack dominò mentalmente il vampiro facendogli puntare la sua stessa spada alla gola. Dack gli disse che avevano ucciso tutti tranne lui e il vampiro replicò che quel giorno fu costretto a eseguire gli ordini di Sifa e che a causa di quel massacro era stato esiliato dai suoi simili e che lui non poteva conoscerlo dal momento che non si trovava lì. Dack prese la spada dalle sue mani e replicò che poteva vedere la storia di un oggetto e del suo utilizzatore semplicemente toccandolo. Usò la psicometria sull'arma e scoprì che il suo prigioniero diceva la verità. Colmo di rabbia ma pieno di dubbi, Dack decise di lasciarlo vivere. Andando via, il planeswalker scoprì che era stato il vampiro stesso a seppellire i corpi dei morti, dopo averlo ringraziato lasciò Drakestone. Decise di continuare la sua caccia e di tornare su Innistrad.

Incontro con Sorin Markov[]

Dack raggiunse la casa di Ingrid per parlare col padre della ragazza e chiedergli altre informazioni sulla Zanna Antica, nella speranza di riuscire a idividuare il piano dove potesse essersi diretta Sifa. Sfortunatamente per lui, l'uomo non sapeva altro oltre a ciò che gli aveva già rivelato, tuttavia, gli mostrò dei fogli che i catari avevano recuperato dalla dimora dei Falkenrath e gli disse che pensava riguardassero i piani di Sifa ma che non conosceva la lingua con cui erano stati scritti. Dack usò una magia di traduzione e iniziò a esaminarli. Mentre i due finivano la conversazione arrivò Ingrid, molto felice di rivederlo. I due invitarono Dack a mangiare con loro e iniziarono a fargli delle domande a cui Dack rispose rivelando l'esistenza di altri mondi oltre a Innistrad e la sua natura di planeswalker. Improvvisamente i due si bloccarono come paralizzati e Sorin Markov attraversò l'uscio della casa. Sorin riprese Dack per aver rivelato l'esistenza del multiverso e dei planeswalker, minacciando di uccidere i suoi due amici se lui non gli avesse consegnato la Zanna Antica. Dack si gettò sul tavolo prendendo l'arma, Sorin rimase impassibile e gli disse di non essere minimamente intimorito da essa, ma che a preoccuparlo erano coloro che avrebbero potuto uccidere per ottenere il potere del pugnale. Dack gli diede quindi il pugnale, barattando così la sicurezza dei suoi amici e delle informazioni su Sifa Grent. Sorin gli rivelò che Sifa era di Grixis e graffiò letteralmente la mente di Dack per dargli le informazioni su come arrivare. Dopo che Sorin ebbe lasciato la casa, la magia di paralisi scomparve. I due furono liberi ma privi di ogni ricordo di ciò che era successo, compreso le rivelazioni di Dack sul multiverso. Notarono però la sparizione della Zanna Antica e che i fogli su Sifa erano stati distrutti. Dack finse di non ricordare nulla, ma tra sé ringraziò Sorin per la sua misericordia. Il padre di Ingrid uscì per avvertire i catari di quello strano incidente e Dack dopo aver salutato la sua amica viaggiò su Grixis.

Grixis[]

Arrivato su Grixis, Dack venne catturato dai servitori di Malfegor e rinchiuso in una cella insieme a una strana donna. Durante la prigionia pensò al suo passato, a quando era ancora un ragazzo. Lui e il suo amico Marsh erano i maghi migliori della loro classe, abili, spavaldi e non curanti di nulla. Un giorno, mentre cercavano un posto per festeggiare gli ottimi risultati di un esame, Marsh colpì per sbaglio un altro mago. I due tentarono di scusarsi ma vennero minacciati e così decisero di sfidare l'uomo e i suoi compagni con la magia. I due ragazzi riuscirono facilmente a mettersi in vantaggio rispetto ai loro avversari, ma, proprio mentre Marsh prendeva in giro il suo avversario, un altro nemico riuscì ad arrivargli alle spalle senza essere visto e lo uccise con la sua spada. Vedendo il suo amico morire, Dack perse la concentrazione e il suo avversario riuscì a colpirlo con la magia gettandolo a terra e Il giovane fu consapevole che sarebbe morto anche lui, ma proprio in quel momento la sua scintilla di planeswalker si accese portandolo su un altro piano. Tornato al presente, Dack usò dei fili di ferro dalla sua bocca e si liberò dalle catene. La donna gli disse che anche se scappava, Malfegor l'avrebbe trovato e ucciso. Dack replicò che almeno sarebbe morto da uomo libero. Fuori dalla cella, la donna rivelò a Dack di conoscere Sifa e gli disse che si narrava che fosse scomparsa mentre veniva torturata dal demone-drago, poi lo portò nella prigione della planeswalker e Dack usando la psicometria su ciò che la teneva immobilizzata vide la sua ascensione. La sua compagna lo risvegliò dalla sua visione avvertendolo che erano stati trovati. Malfegor apparve, ma prima che potesse colpire Dack, la donna gli urlò di uccidere lei e il demone-drago l'accontentò. Approfittando dell'occasione Dack viaggiò nella cieca eternità e capì che Sifa si trovava su Ravnica.

Magic the Gathering: Path of Vengeance[]

Percorso di vendetta[]

Tornato su Ravnica, Dack trovò Vaclav gravemente ferito e lo portò immediatamente da Fadka per farlo curare. Mentre i due parlavano vennero interrotti da Maytov. Dack gli chiese in tono duro se fosse responsabile delle condizioni del suo amico e senza scomporsi, il ladro gli rispose di no e poi aggiunse che doveva dare a Fadka più tempo per guarirlo. Comprendendo le sue parole, Dack si avvicinò a Vaclav e creò un campo di stasi intorno a lui per dare a Fadka il tempo necessario per curarlo. Non fidandosi delle parole di Maytov, gli fece altre domande e il ladro gli spiegò che tutta Ravnica lo stava cercando a causa dei Rakdos che avevano messo una taglia sulla sua testa. Gli spiegò che lui aveva seguito Vaclav nella speranza di riuscire a trovarlo e che evidentemente qualcun altro aveva avuto la sua stessa idea. Fadka, che aveva terminato la guarigione, si avvicinò a lui e gli urlò che qualsiasi cosa avesse rubato doveva restituirla. Avendo dato la Zanna Antica a Sorin, Dack era consapevole di non poterlo fare, ma non poté rivelare i dettagli ai suoi compagni. Mentre i tre continuavano a discutere, Dack notò una donna tra i pazienti di Fadka le cui condizioni gli erano familiari e comprese che gli era stata assorbita l'energia vitale. Capì che era stata Sifa e usò la psicometria ottenendo alucune informazioni sulla sua nemica e comprendendo che stava lavorando coi Rakdos e che era stata lei a far mettere la taglia. Tornato alla realtà, decise di agire.

Andò nel luogo della visione, una zona confinante con i Boros. Durante le sue indagini venne notato da un demone dei Rakdos che lo attaccò. Dack riuscì a seminarlo usando una magia di invisibilità e raggiunse uno dei suoi nascondigli dove incontrò Maytov seduto su una poltrona che lo stava aspettando. Non fidandosi di lui, Dack lo immobilizzò con una magia di ghiaccio. Sentendo dei rumori guardò fuori dalla finestra e vide il demone che aveva seminato insieme a diversi cultisti Rakdos che stavano attaccando l'edificio. Dack disse a Maytov di andarsene ma questi rifiutò. Senza perdere tempo a pensare, Dack iniziò ad attuare il piano programmato nel caso in cui i suoi rifugi venissero scoperti: li distrusse completamente. Usando una magia di fuoco, il planeswalker fece crollare l'intero edificio sui suoi aggressori. Tra le macerie e i cadaveri dei cultisti vide Maytov ferito gravemente ma ancora vivo e decise di portarlo da Fadka. Nella casa della guaritrice Vaclav, che era guarito, tentò di scappare ma venne fermato. Il ricettatore disse al planeswalker di essere stato torturato ma di aver tentato di fermare i suoi assassini mandandogli Maytov ad avvertirlo, egli infatti conosceva il suo rifugio segreto. Dack comprese che il suo rivale gli aveva detto la verità.

Quando Maytov si svegliò non si arrabbiò con Dack per quello che era successo ma si preoccupò per le azioni di Sifa. Scambiandosi le informazioni, il gruppo capì che Sifa stava rubato gli inviti per una cerimonia dei Selesnya. Dack era perplesso ma Maytov gli fece notare che Sifa rubava la vita e che in fondo Vitu-Ghazi era la più grande fonte vitale di Ravnica. Dack decise di andare a fermarla e tutti gli altri si offrirono di andare con lui per aiutarlo; se Sifa fosse riuscita a distruggere l'albero, avrebbe potuto assorbire la forza vitale di tutte le migliaia di anime collegate ad esso e quindi distruggere l'intero Conclave.

Scontro con Sifa Grent[]

Dopo aver scoperto il piano di Sifa, corse al Conclave dei Selesnya per impedirle di assorbire l'energia vitale del gigantesco albero Vitu-Ghazi. Dopo una dura battaglia, riuscì a uccidere Sifa e ottenere finalmente la sua vendetta. Le driadi sopravvissute si avvicinarono a lui per ringraziarlo, poi gli chiesero chi fosse e perchè avesse deciso di aiutare i Selesnya. Il planeswalker rispose che non gli doveva nulla, ma di fronte a una minaccia così grande, tutti loro erano coinvolti. Dack si chiese in quanti sarebbero morti a causa della follia di una sola maga e realizzò che i planeswalker potevano essere persone pericolose per tutti coloro che avevano intorno e ciò includeva anche lui. Si chiese quale fosse il suo posto ora che Sifa era finalmente morta; a Ravnica, che era diventata la sua nuova casa o con Ingrid su Innistrad per la quale forse iniziava a provava qualcosa. Si rese conto che ottenendo la sua vendetta la tempesta si era placata dentro di lui. Sentiva che poteva finalmente godersi il sole e tutto intorno a lui fosse un mondo nuovo.

Magic the Gathering: Theros[]

Il guanto di sfida[]

Dopo aver sentito delle voci sui Boros che avessero acquistato un'arma che avrebbe potuto sconvolgere l'equilibrio di Ravnica, Dack decise di entrare a Sol-Dimora e prenderla. Purtroppo non riuscì a trovare ciò che cercava perché diversi angeli lo individuarono e lo attaccarono. Invece di affrontarli, Dack afferrò il primo oggetto che trovò e saltò fuori dalla finestra, confondendosi con la folla e facendo perdere le sue tracce.

Tuttavia, la reliquia casuale che aveva rubato, un guanto di sfida, dimostrò di essere un oggetto molto più potente di quanto potesse aspettarsi: parlò al planeswalker per metterlo alla prova con segreti che non avrebbe mai potuto immaginare. Usando il suo dono, Dack venne inondato da immagini e dalla potenza di un antico e vasto essere, ma nonostante ciò, non era più saggio. Solo due cose erano evidenti: il guanto era incompleto e l'altra metà era altrove.

I suoi viaggi lo portarono su Theros

Theros[]

Su Theros, Dack si trovò circondato da teppisti che non ascoltarono le sue parole di avvertimento. Dopo averli sconfitti, una ragazzina riconoscente per il suo aiuto si avvicinò e lo portò da suo padre, il capitano Vog della nave Hadross che Dack assunse per farsi portare sull'isola della sua visione. Arrivato a destinazione, Dack trovò una grotta piena di centinaia di scheletri e persone pietrificate. Dopo aver trovato la seconda parte del guanto di sfida, venne attaccato dalla gorgone Itonia e da una strega. Sopravvissuto e tornato sano e salvo sulla nave, Dack e l'equipaggio si misero nuovamente in viaggio e poco dopo vennero attaccati da un kraken. Dack completò il guanto di sfida, lo indossò, sentì un antico potere dentro di lui e sconfisse facilmente la creatura marina. Tornato a Meletis, Dack iniziò ad avere degli incubi ogni notte. Studiò il guanto di sfida ma ottenne solo immagini che non poteva tradurre. Incontrò la maga Atha che gli disse che sarebbe stato influenzato molto presto da una maledizione del sonno a causa dei suoi poteri magici e continuò che nessuno sapeva che tipo di maledizione fosse e come si curava, che il suo villaggio era stato decimato da essa e ora lui era il prossimo. Nessuno sembrava sapere che il responsabile della maledizione fosse Ashiok, che controllava le persone nel sonno. Dack decise di chiedere aiuto ad altri su Theros, ma finì per attraversare un portale verso il mondo sotterraneo.

Dopo Theros[]

Riuscendo in qualche modo a fuggire dal mondo sotterraneo, Dack scambiò il guanto di sfida con qualcuno che accettò di curare la sua maledizione. Deluso dal fatto di non aver ottenuto denaro dall'affare, lasciò Theros e continuò le sue avventure viaggiando nel multiverso.

Anni dopo su Ravnica, che lui considerava la sua casa adottiva, Dack accumulò un enorme debito con J'dashe, un pontefice Orzhov che aveva finanziato i suoi furti. J'dashe morì, ma questo non aiutò Dack dal momento che il pontefice tornò come fantasma e divenne ancora più duro per i suoi debitori di quanto non fosse stato in vita. Nel disperato tentativo di ripagarlo, Dack trascorse diversi mesi su Innistrad tentando di trovare preziose reliquie a cui il pontefice sarebbe stato interessato.

La Guerra della Scintilla[]

Dack venne attirato su Ravnica dal Faro Interplanare e rimase intrappolato dal Sole Immortale di Nicol Bolas. Rimase deluso dal fatto di essere tornato su Ravnica a mani vuote, ma presto scoprì che aveva problemi più grandi di J'dashe. Accanto a molti altri planeswalker e abitanti del piano, Dack combatté contro gli Eterni dell'Orda Atroce di Bolas guidati da Liliana Vess.

Durante l'invasione del piano, fu presente alla riunione dove i leader della difesa di Ravnica si riunirono per mettere a punto una strategia. Durante l'incontro, Dack corteggiò Saheeli Rai, pensando nello stesso tempo di rubare i suoi gioielli d'oro a cui l'altra però faceva molta attenzione. Riuscì anche a toccare il bidente di Kiora senza che lei se ne accorgesse, sperando di copiare i poteri del manufatto divino con la sua psicometrica, ma fallì, pentendosi della sua decisione.

Sotto raccomandazione di Jace Beleren, decisero di dividersi in team per concentrarsi su compiti specifici: Dack, Karn, Ob Nixilis e Samut si offrirono volontari per attraversare il Ponte Planare per arrivare su Amonkhet e chiudere il portale. Arrivati su Amonkhet, mentre Ob Nixilis e Samut combatterono contro gli Eterni, Dack riuscì a distrarre Tezzeret dando a Karn un'apertura per far volare uno dei micro-droni esplosivi di Saheeli nel meccanismo di controllo del Ponte nel torace di Tezzeret, che esplose. Ciò fece implodere e collassare su se stesso il portale più grande che gli Eterni stavano usando per arrivare su Ravnica. Sebbene ferito, Tezzeret rivelò di essere felice di essere stato sconfitto: sperava che riuscissero a sconfiggere Bolas in modo da essere liberato dalla sua schiavitù verso il drago. Dopo che finì di parlare l'artefice fuggì, così come Ob Nixilis che li aveva aiutati solo per avere una via di fuga. Poco dopo il gruppo venne raggiunto da Hazoret e Sarkhan Vol. Su richiesta di Sarkhan la dea diede loro la sua lancia per aiutarli nella loro lotta contro Bolas. Dack pensò di scappare per mettersi in salvo come aveva fatto Nixilis, ma Hazoret lo convinse a tornare alla battaglia su Ravnica, dicendogli che era un uomo migliore di quello che credeva di essere.

Dack ebbe una seconda possibilità di fuggire dopo che Chandra Nalaar disattivò il Sole Immortale, ma scelse di restare sul piano insieme a pochi altri planeswalker per aiutare i Guardiani nel loro scontro con Bolas. Quando Gideon Jura suggerì di riattivare il Sole Immortale per impedire a Bolas di fuggire, Dack diede il suo sostegno per il piano. Ironia della sorte, ciò divenne la sua rovina: nella fase finale della guerra, fu circondato dagli Eterni e si trovò incapace di fuggire. Mentre combatteva contemporaneamente molti di loro in una volta sola, uno di essi riuscì a colpirlo di sorpresa e a raccogliere la sua scintilla, uccidendolo. Il suo ultimo pensiero prima di morire fu per Mariel.

Referenze[]

Rappresentato in:
  • Dack Fayden
Mostrato in:
  • Acquisire
  • Addestrato alla Caccia
  • Arrestare
  • Banchetto di Sangue
  • Caccia al Tesoro
  • Costrizione
  • Dack's Duplicate
  • Elettrolisi
  • Fiala Eterea
  • Mareggiata
  • Punto Morto
  • Sacchegglio degli Infedeli
  • Sguardo di Granito
  • Voltafaccia
Testi di colore:
  • Anatema dell'Artefice
  • Fallimento
  • Ogre Piromane
  • Sentinel Dispatch
  • Soffio di Malfegor

Galleria[]

Galleria

Curiosità[]

  • Dack Fayden è il protagonista di Magic the Gathering Comics, Magic the Gathering: The Spell Thief, Magic the Gathering: Path of Vengeance e Magic the Gathering: Theros, fumetti divisi in quattro volumi, pubblicati da IDW Publishing.
  • Dack incontrò prima Sorin Markov e poi Malfegor durante le vicende di Frammenti di Alara, prima che i cinque frammenti potessero riunirsi in un unico mondo.
  • Dopo l'uscita di Magic the Gathering: Theros, la storia di Dack nei fumetti venne interrotta per via dello scarso numero di vendite. Tuttavia la sua storia venne conclusa nel libro La Guerra della Scintilla: Ravnica.
  • La morte di Dack viene mostrata (e quindi anticipata) nel trailer promozionale di Guerra della Scintilla. Nonostante la sua importanza nel romanzo e la sua presenza nel suddetto trailer, non ha ricevuto una carta planeswalker nella medesima espansione. Mark Rosewater ha spiegato che ciò è dovuto al fatto che le carte sono state realizzate prima della creazione del libro, e in quel momento non era noto che Dack avrebbe avuto un ruolo importante in esso.
  • Quando Dack viaggia tra i piani del multiverso, scompare in uno sbuffo di fumo viola.

Collegamenti esterni[]

Espansioni ConspiracyConspiracy: Take the CrownL'Avanzata delle Macchine
Luoghi PalianoCittà AltaCittà Bassa
Nativi Dack FaydenDaretti
Approfondimenti GruppiLuoghiPersonaggiRazzeVisitatori
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