Balthor Rockfist

Balthor Rockfist
Dettagli
Originario di	Dominaria - Otaria, Montagne Pardic
Lifetime	4.160 AR - Morto nel 4.305 AR
Razza	Nano Zombie
Titoli
Titoli	L'Intrepido Il Corrotto
Stato	Deceduto

Balthor Rockfist era un barbaro nano del Clan della Roccia di Otaria.

Dopo l'Invasione di Phyrexia

All'età di quarantacinque anni, Balthor combatté duramente nell'invasione phyrexiana. Miracolosamente riuscì a sopravvivere alla guerra, ma rimase solo, perché tutti i suoi compagni erano morti. Esplorando la zona non trovò nessuno degli alleati di Urza e mentre vagava per le lande deserte lasciate dai phyrexiani, trovò un guerriero sopravvissuto, Matoc.

Il nano e il barbaro iniziarono il loro viaggio verso Otaria. Sulla nave, Balthor spiegò a Matoc che si sentiva fuori posto nel suo clan tra i druidi della roccia. Durante il viaggio vennero attaccati dai pirati. I due combatterono insieme e riuscirono a respingere il loro assalto, stringendo poi un legame di sangue.

Matoc invitò Balthor ad entrare a far parte del suo clan e una volta raggiunto il villaggio dei barbari, il nano affrontò la sfida di iniziazione della tribù e la superò facilmente.

Come ringraziamento, Balthor donò a Matoc una spada forgiata dal bastone di Urza.

Blocco di Odissea

Una nuova casa

Balthor divenne il mentore dei nipoti di Matoc, Kamahl e Jeska e di molti guerrieri barbari. Oltre ad essere un abile guerriero era anche un mago che adorava Fiers. Preoccupato per Kamahl, viaggiò insieme a Jeska alla Città della Cabala. Nel tentativo di trovarlo e riportarlo a casa, i due combatterono nell'arena contro Chainer riuscendo a vincere. Nonostante ciò non riuscirono a trovare Kamahl e decisero di tornare sulle Montagne Pardic.

Balthor si riunì con Kamahl, quando il barbaro tornò sulle montagne con il mirari. Il nano fu felice di vederlo, ma divenne sempre più preoccupato il comportamento violento di Kamahl. Si rese conto che il cambiamento del barbaro era dovuto al Mirari e si oppose quando Kamahl decise di prendere il controllo di tutte le tribù.

Kamahl tornò in sP, libero dall'influenza del Mirari, dopo che ferì gravemente Jeska. Il barbaro decise di riparare il danno che aveva causato. Insieme a Balthor andò a Krosa per cercare l'aiuto dei druidi. I due vennero però colti di sorpresa dai seguaci della Cabala e dai soldati dell'ordine, sotto l'influenza dell'ambasciatore Laquatus.

Per permettere a Kamahl di fuggire nella foresta, Balthor si sacrificò per distruggere Burke.

Il Corrotto

La morte non decretò la fine di Balthor. La Cabala lo rianimò come zombie. Nella sua nuova forma conservò molti dei ricordi e la sua personalità. Ciò lo portò a perseguitare il responsabile della sua morte: Laquatus. Tese diverse imboscate ai suoi uomini uccidendo sia membri dell'ordine che della Cabala.

Quando Laquatus andò solo nella foresta per affrontare Balthor e Kamahl, riuscì a controllare Balthor tramite i resti di Burke dentro di lui, costringendolo ad affrontare Kamahl. Durante lo scontro, Balthor pregò Kamahl di porre fine alla sua sofferenza e il barbaro a malincuore acconsentì. Poi uccise l'ambasciatore.

Blocco di Assalto

Anche dopo la sua seconda morte, lo spirito di Balthor rimase a Krosa intorno al Mirari-spada, perché sentiva che Kamahl avrebbe avuto bisogno di lui. Quando Kamahl tornò a prendere il mistico oggetto, Balthor gli offrì la sua guida, prima per trovare il Mirari-spada, poi per allenarsi con esso. Quando Kamahl cominciò ad essere sopraffatto dal Mirari, Balthor intervenne solo per essere colpito dalla spada e ucciso per l'ultima volta. I suoi sforzi non furono vani, poiché la morte finale spinse Kamahl verso il cammino che lo avrebbe portato a padroneggiare i poteri oscuri del Mirari.

Referenze

Rappresentato in:

• Balthor il Corrotto
• Balthor l'Intrepido

Testi di colore:

• Jeska, Guerriera Provetta

Galleria

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