Baishya era una sciamana umana di Tarkir, una sussurratrice occulta del Clan Atarka.
Descrizione[]
Sorella gemella di Naiva, figlia di Kiarka e nipote di Yasova Artiglio di Drago, Baishya detta Bai eredità il dono della magia elementale dalla madre, costringendosi a vivere nascosta dalla furia del signore dei draghi Atarka. Dopo aver avuto una visione, permise alla sorella e alla nonna di scoprire il passato di Ugin e altre svariate verità riguardo quanto accaduto migliaia di anni prima della loro nascita.
Storia[]
Core Set 2019[]
Le Gemelle[]
Visione nelle nebbie del tempo[]
Diciotto anni dopo la Caduta dei Khan, Baishya andò nella montagna Ghiaccio Eterno insieme a Naiva. La sciamana aveva avuto una visione che l'aveva spinta a scalare la montagna e la sua gemella sebbene fosse solo una cacciatrice aveva deciso di andare con lei. Improvvisamente, ci fu una valanga. Baishya usò la sua magia e modellò e plasmò la neve distruttiva in un muro magico che le protesse entrambe. Dopo che il pericolo passò, Baishya fece svanire il muro e, subito dopo, davanti alle due apparvero dei membri del popolo del vento che le diedero un messaggio per sua nonna Yasova.
Lungo la discesa le due furono attaccate da un gruppo di goblin che Naiva abbatté con facilità e decise di portarsi dietro la carne, anche se Bai riteneva fosse una precauzione inutile. Le due continuarono a bisticciare visto che Naiva temeva che l'accampamento potesse essere stato travolto dalla valanga, ma lei continuava a dire che il popolo del vendo le aveva assicurato che si fossero salvati. Fortunatamente la cosa si rivelò vera e le due raggiunsero Yasova che stava curando alcuni feriti. Baishya la informò che il popolo del vento le aveva dato un messaggio per lei. Sua nonna fu sorpresa, gli elementali non comunicavano con loro da quando avevano accettato di servire Atarka. Baishya le mostrò la visione: la nascita di Ugin e dei suoi fratelli nel loro mondo di origine. Quando la visione finì Baishya barcollò e venne afferrata da sua nonna.
La prima menzogna[]
Un grido di avvertimento rivelò la presenza di tre draghi di Atarka che atterrarono verso di loro. Parlando in lingua draconica, uno di loro disse che avevano sentito l'odore della magia e ordinò di consegnare i loro sciamani o li avrebbero uccisi tutti. Yasova si fece avanti e, rispondendo nella stessa lingua, mentì. Per distrarli gli offrì uno "spuntino" a base anche di carne di goblin ucciso da Naiva.
Mentre i draghi mangiavano, sua nonna fece indietreggiare tutti al riparo sotto gli alberi e poi impartì i suoi ordini. Sua sorella fece alcune domande e Baishya le spiegò che la sua visione le era stata trasmessa dal popolo del vento, ma non proveniva originariamente da loro, bensì da Ugin. Naiva le ricordò che lo Spirito Drago era morto e lei replicò che quello era il motivo per cui dovevano andare alla tomba di Ugin: dovevano scoprire cosa preannunciava la visione.
Incontro con Tae Jin[]
Baishya venne chiamata da Naiva che vide il drago che stava cercando, rendendosi conto che apparteneva al Clan Ojutai. Non sapevano perché quel drago avesse sconfinato, ma Naiva credeva fosse solo affamato. Baishya spiegò che Ojutai era un grande studioso e tutti i membri del suo clan lo erano a loro volta. Yasova replicò che studiavano la storia dei draghi non quella degli uomini e che era stato proprio Ojutai a dare inizio alle epurazioni che avevano portato alla caduta dei Khan. Concluse che voleva raggiungere la tomba di Ugin senza incrociare quel drago.
Andate in esplorazione, incontrarono uno straniero ferito e chiamarono Yasova. Lo straniero si svegliò e spiegò che tre mesi prima il suo maestro aveva fatto un sogno e gli aveva detto che lui era destinato a compiere un lungo viaggio. Ojutai aveva distrutto gli archivi che Shu Yun aveva conservato per moltissime generazioni perchè voleva distruggere i ricordi del passato e dei loro antenati, così che i popoli conoscessero solo ciò che volevano i signori dei draghi; ma la storia che Ugin raccontò ai primi sciamani era sopravvissuta perché non era stata solamente trascritta, ma anche tramandata da maestro ad allievo, memorizzata e consegnata alle nuove generazioni. Lui si presentò come Tae Jin.
Vennero interrotti dall'arrivo del drago del Clan Ojutai che parlò in draconico. Baishya ascoltò l'aviano che era con la possente creatura tradurre che Tae Jin era accusato di sacrilegio e condannato a morte.
Ciò che è invisibile[]
Dopo che sua nonna fece il gesto per segnalare di uccidere il drago, Baishya allungò le mani verso il terreno e usò la sua magia salvando il guerriero. Il gruppo di Yasova si ritrovò presto in difficoltà. Baishya, esausta dall'uso del suo incantesimo, venne afferrata da sua sorella. Un ululato ruggente giunse improvvisamente, il drago di Atarka che stava seguendo il gruppo di cacciatori apparve e attaccò l'altro drago. Approfittando della battaglia, il gruppo si allontanò e Yasova ordinò di proseguire verso la tomba di Ugin. Mentre camminavano, sua nonna si rivolse a Tae Jin e gli disse di continuare la sua storia su Ugin e Bolas.
Raggiunsero un punto per accamparsi. Naiva disse a Baishya che le aveva tenuto nascosto l'esistenza di altri mondi, e continuò che Ugin era morto. Tae Jin disse che il suo maestro credeva che le tempeste che generavano i draghi erano aumentate di potenza dalla morte di Ugin, ma credeva anche che ciò significasse che parte dell’essenza dello Spirito Drago resisteva ancora e che aveva trovato la forza per mettersi in contatto. I tre videro il drago di Atarka che disse loro che prima di morire, sua cugina aveva raccontato la verità e attaccò Tae Jin. Il guerriero evocò una lama spettrale e tagliò di netto il ventre ricoperto di scaglie. I tre vennero raggiunti da Yasova e Fec e dal momento che il drago era già ferito, riuscirono ad avere la meglio. Baishya sentì sua nonna dire a Tae Jin che le aveva mentito: lui portava il marchio del drago di un guerriero del fuoco spettrale. Baishya ascoltò Yasova spiegare che Shu Yun aveva stretto un accordo secondo il quale tutti i guerrieri del fuoco spettrale sarebbero morti in cambio della vita di tutti gli altri Jeskai e chiese di dirle com’era possibile che lui esistesse.
Far sopravvivere le vecchie tradizioni[]
Baishya ascoltò Tae Jin raccontare com'era diventato un guerriero del fuoco spettrale. Fec si avvicinò a loro e avvisò che c'era una tempesta draconica in arrivo. Il gruppo si mise al riparo in un rifugio nelle rocce, dove le gemelle si occuparono di Tae Jin, discutendo sulle tradizione e sulla sovranità dei draghi. Yasova tornò da loro e disse al guerriero di continuare la sua storia.
Tae Jin concluse il suo racconto con l'arrivo di Ugin su Tarkir. Non sapeva altro. Yasova disse che la tomba di Ugin li stava richiamando per poter terminare la storia. Baishya ascoltò sua nonna spiegare che diciotto anni prima, lei fu testimone di una battaglia nei cieli che si concluse con la morte di Ugin; quella battaglia pose fine al Tarkir che aveva sempre conosciuto e portò tutti i clan su un nuovo percorso sotto il dominio dei draghi. Quel giorno, c’era un altro drago che dopo lo scontro con Ugin non volò via, ma semplicemente svanì. Ciò era possibile se esistevano altri piani e pochi potenti individui che potevano camminare tra essi passando da un mondo ad un altro. Inconsapevolmente aveva aiutato Nicol Bolas a uccidere Ugin. Ma credeva che gli edri evocati da Sarkhan Vol avessero conservato parte dell’essenza di Ugin. Era sicura che lo Spirito Drago stesse cercando di mettersi in contatto con loro e quelle visioni erano un avvertimento. La loro conversazione venne interrotta da Mattak, che stava cercando Yasova.
Sangue e fuoco[]
Baishya rimase al fianco di sua nonna insieme a Tae Jin mentre Naiva venne mandata in esplorazione insieme a Fec. Dopo che Atarka raggiunse il suo gruppo, la sciamana potè solo restare a guardare quando il drago uccise Darka.
Dopo la partenza di Atarka, Tae Jin spiegò che aveva narrato una storia dettatagli da un sussurro. Yasova disse che dovevano raggiungere velocemente la tomba di Ugin.
Un estraneo familiare[]
Arrivati vicini alla tomba di Ugin, Baishya a Tae Jin che Ugin era più grande dei signori dei draghi perchè era il loro progenitore. Dal momento che Yasova sospettava che qualcosa non andava, per via dell'assenza di Mevra e dei suoi cacciatori, decise di dividere il gruppo e Baishya e Naiva andarono con lei. Sua nonna le guidò davanti a una grande roccia nascosta dalla vegetazione su cui era inciso l'artiglio dei Temur, scostò da un lato i rami penzolanti per rivelare una stretta entrata di un tunnel. Disse di non rivelare a nessuno di quell'entrata e le tre entrarono camminando a fila indiana. Yasova spiegò che si trovavano in un luogo sacro dove gli sciamani andavano per meditare e che era nascosto alla vista dei draghi grazie alla magia. Disse che se le sue paure si fossero realizzate, loro due si sarebbero dovute rifugiare lì. Baishya notò dei larghi cappucci e chiese cosa fossero. Yasova rispose che si trattava delle vesti di una sciamana e spiegò che il giorno in cui non si sarebbe più potuta celare ad Atarka si sarebbe dovuta unire a coloro che erano nascosti. Mostrò le incisioni e disse che raccontavano la storia del passato: fintanto che i loro antenati fossero sopravvissuti nei loro ricordi, ci sarebbe sempre stata la speranza di poter reclamare ciò che erano, invece di seguire solamente la fame di Atarka e dei suoi figli. Ordinò di seguirla senza fare rumore e le guidò verso un largo tunnel da dove le tre osservarono non viste Fec che parlava con Mevra. Tornarono indietro dentro la caverna e improvvisamente Yasova disse che loro due erano la cosa più importante che avesse. Davanti al loro stupore spiegò che si trovavano davanti a un grave pericolo: la donna che avevano visto aveva l'aspetto di Mevra ma era sicura che non fosse realmente lei. Disse che nel mondo esistevano altre forme di magia come ad esempio un'illusione abbastanza potente da mostrare ciò che in realtà non esisteva, ma per scoprire la verità si sarebbe dovuta avvicinare e parlare con quella donna e mentre lo avrebbe fatto loro due sarebbero rimaste al sicuro lì. Naiva protestò ma Yasova disse che sospettava che alcune delle visioni, o anche tutte se si trattava di una trappola, che avevano ricevuto fossero state inviate dall'intruso che aveva causato l'inizio del dominio dei signori dei draghi. Se fosse successo qualcosa a lei avrebbero dovuto aspettare lì per un mese e poi tornare ad Ayagor e dire a Gerrak di prendere il suo posto al comando della tribù. Dopo che finì di parlare, se ne andò.
Rimaste sole, Naiva chiese come aveva fatto un instruso a portare al dominio i signori dei draghi e Baishya le ricordò del drago della storia che aveva ucciso Ugin. Sua sorella disse che se era tornato dovevano andare ad aiutare Yasova ma Baishya rispose che non potevano tornare lì ma lei sapeva dove dovevano andare: Ugin la stava chiamando. La sciamana guidò sua sorella fino ad arrivare davanti a un’apertura all’interno dell’edro. Senza esitare Baishya entrò e si ritrovò distesa sul terreno, addormentata, ma nel suo stato riuscì a vedere i ricordi di Ugin.
Ciò che non è scritto adesso[]
Nella sua trance da sciamana, Baishya vide lo scontro tra Ugin e Nicol Bolas nel Reame di Meditazione, l'accettazione della morte da parte di Ugin e la sua rinascita come Spirito Drago, la decisione del protettore di Tarkir di trovare un modo per sconfiggere Bolas e proteggere il multiverso, la conversazione tra Ugin e Azor per intrappolare il suo malvagio gemello su Ixalan usando il Sole Immortale e infine il secondo scontro tra i due antichi draghi su Tarkir che vide Ugin nuovamente sconfitto. Baishya si svegliò e scoprì che Naiva aveva condiviso la sua visione. Le due raccontarono a Yasova, che era tornata, ciò che avevano visto. Quando finirono di parlare, Yasova disse che aveva intenzione di andare da Bolas, ma dal momento che il drago aveva già posato i suoi "artigli mentali" su Naiva, sarebbe stata Baishya a uscire al suo posto, fingendo di essere la sua gemella, mentre lei sarebbe rimasta ad aspettare lì dentro. Naiva protestò facendo notare i rischi del loro piano, ma Baishya rispose che la seconda cosa che una sciamana imparava a fare era deviare la magia.
Le due raggiunsero Bolas e parlarono con lui. Riuscirono a fargli credere che il Sole Immortale era puntato su quel punto e che in pochi istanti si sarebbe attivato per imprigionarlo su un altro mondo. Non potendo rischiare di perdere tempo per scoprire se gli stessero dicendo la verità, Bolas andò via. La sua partenza causò una valanga che avrebbe ucciso entrambe, ma Baishya usò la sua magia per respingere le rocce. Vennero raggiunte da Naiva e le tre tornarono indietro riunendosi ai loro compagni e si misero in cammino verso un rifugio. Baishya chiese se anche lei poteva imparare a viaggiare tra i piani o se si trattava di una magia riservata solamente ai draghi. Sua nonna rispose che in passato aveva incontrato un planeswalker umano.
Arrivati al rifugio Yasova disse alle gemelle che era tempo che comprendessero le loro responsabilità: il clan Temur non doveva morire, anche se avrebbe dovuto dormire, come Ugin, finché non si sarebbe potuto risvegliare nuovamente, ma avrebbe potuto farlo solo se fossero rimasti dei ricordi di ciò che erano un tempo. Lei sarebbe ritornata a Ayagor per far continuare a credere ad Atarka di aver ucciso tutti gli sciamani. Loro sarebbero rimaste lì: Baishya doveva rimanere nascosta in quel luogo per continuare a comunicare con Ugin, aiutata da Fec e Naiva.
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