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Aurelia è un arcangelo di Ravnica, attuale capogilda della Legione Boros.

Descrizione[]

Esempio di Giustizia[]

Diversamente da Razia, Aurelia è una leader più attiva, direttamente coinvolta con i suoi sottoposti, che sprona verso i suoi appassionati ideali, intraprendendo azioni anche dure per farli rispettare. Sostiene che la vera giustizia non è semplicemente l'applicazione letterale delle leggi esistenti, ma l'instaurazione di rapporti equi e compassionevoli tra tutto il popolo di Ravnica: proteggere i deboli dalle depredazioni dei forti, dare rifugio agli innocenti minacciati dalla guerra e garantire che l’applicazione della legge non diventi oppressiva.

Storia[]

Blocco di Ritorno a Ravnica[]

La Condottiera[]

Dopo che Feather rifondò la gilda dei Boros, Aurelia la sfidò per il comando, sostenendo che un angelo caduto in disgrazia come lei non aveva il diritto di guidare la gilda. Le due si affrontarono e Aurelia vinse. Aurelia permise a Feather di riposare nella sua stanza, dicendole che l'avrebbe mandata in esilio, ma solo se non avesse creato problemi.

Modifiche della gilda[]

Aurelia modificò la filosofia di battaglia dei Boros e riscrisse i piani d'attacco della gilda esistenti da migliaia di anni. Implementato anche un nuovo accordo strategico delle truppe chiedendo che gli assalti di massa fossero compiuti da un gran numero di soldati. Mantenne sia la forza di polizia Wojek, sia l'esercito regolare Boros in ogni distretto di Ravnica, ma impose una suddivisione in teatri; quattro sale, ciascuna sotto la guida di un suo fedele collaboratore. Questa modifica causò una certa sorpresa tra i comandanti Wojek e dell'esercito, ma nessuno osò muovere delle obiezioni.

Aurelia ritiene che la debolezza non possa essere tollerata nei ranghi dei Boros. Lei predilige tattiche di battaglia e gruppi d'assalto coordinati. Ha preso tutti gli ideali Boros aumentandone l'intensità. Per gli estranei è una guerrafondaia, mentre per i suoi seguaci più devoti, le sue modifiche sono viste come un modo per migliorare l'efficacia, mantenendo la passione degli antichi ideali. Aurelia, genera lo stesso timore e reverenza di Razia.

Il bene superiore[]

Dopo che Gideon Jura salvò un'intera brigata Boros da un agguato dei Rakdos, Aurelia decise di convocarlo nel suo studio. Gli disse che non aveva mai sentito il suo nome e che il suo accento, così come i suoi vestiti, dimostravano che non faceva parte del suo distretto e nonostante tutto, aveva impedito che i suoi uomini venissero massacrati. Gideon le rispose che i Boros erano ben addestrati e che lui aveva semplicemente mostrato loro dove colpire e quando. Aurelia sorrise e gli disse che era modesto, lui aveva fatto molto di più. Aggiunse che era perplessa che non avesse mai sentito parlare della sua abilità in battaglia. Gideon rispose che non era di quelle parti. La sua risposta la incuriosì, ma spostò la sua attenzione sugli edifici in miniatura sul tavolo, poi chiese a Gideon se conosceva quel luogo e quando lui le rispose di no, gli disse che era il Nono Distretto e che si trovava a poca distanza dal territorio degli Azorius che però non vi entravano perchè era troppo caldo. Al suo interno vi erano scontri causati dai Rakdos e Gruul, mentre i Dimir si nascondevano nelle ombre a tirare i fili dei diversi burattini. Gideon disse che le persone innocenti che vivevano lì dovevano pagare un prezzo molto alto. Aurelia annuì e disse che gli innocenti pagavano sempre il prezzo più alto, aggiunse che avrebbe voluto andare nel Nono Distretto con degli elementali e bruciare ogni Rakdos, Gruul o Dimir, ma non poteva. I senza gilda avevano vissuto in relativa pace per secoli in quel luogo grazie al patto delle gilde, ma dopo la sua distruzione tutto cambiò. Si fermò e gli disse che non l'avrebbe annoiato con le lezioni di storia, dopo che gli Azorius abbandonarono il Nono Distretto, iniziò il caos e l'ordine della zona andò perduto. Gideon chiese dove fossero i Boros in quel momento e Aurelia gli rispose che all'epoca non era lei la capogilda e Feather commise un errore dopo l'altro, forzando un cambiamento al comando della gilda. Gli chiese di andare con lei sul balcone e gli mostrò una legione di cavalieri Boros che marciavano: uno spettacolo glorioso. Gli disse che il Nono Distretto era una macchia su Ravnica, sui Boros e sulla sua anima e desiderava purificarla. Gideon chiese se voleva il suo aiuto e Aurelia gli rispose che voleva che fosse lui a guidare i suoi uomini, sapeva riconoscere un leader quando ne vedeva uno. Indicò un centinaio dei suoi soldati e gli disse che era disposta a metterlo alla guida di quel battaglione se lottava con loro o meglio ancora se si univa a loro. Gideon le chiese se quel battaglione sarebbe stato suo anche se non si fosse unito ai Boros, il volto di Aurelia non mostrò alcuna espressione, ma esitò prima di rispondergli di si, aggiunse però che lui sarebbe stato ugualmente sotto il suo comando. Gideon accettò e con un sorriso chiese ad Aurelia quando avrebbe cominciato.

Dopo che Gideon completò con successo la sua missione, Aurelia lo ringraziò e gli chiese nuovamente se voleva unirsi ai Boros. Lui rifiutò: aveva altre battaglie che doveva affrontare. I due si strinsero la mano. Mentre usciva Aurelia gli disse che sarebbe sempre stato il benvenuto a Sol-Dimora.

La scomparsa di Jace[]

Dopo l'improvvisa e lunga assenza di Jace, Aurelia decise di sostenere attivamente gli sforzi per stabilire una pace duratura tra le gilde. La sua decisione la mise in contrasto con Tajic, che non confidava nelle altre gilde e credeva che senza la presenza del patto, qualsiasi tentativo di pace sarebbe stato destinato a fallire. Sentendo l'atteggiamento negativo dell'altro, Aurelia valutò il rischio che fosse Tajic stesso a diventare una minaccia per qualsiasi tentativo di pace.

Prima della Guerra della Scintilla[]

Nonostante fosse scettica alla rivelazione sul multiverso, i planeswalker e la minaccia di Nicol Bolas, Aurelia accettò di partecipare al Vertice delle Gilde richiesto da Ral Zarek, organizzato da Isperia.

Al vertice, dopo l'arrivo di Niv-Mizzet, Isperia informò gli altri presenti sulla proposta del Mentefiamma: modificare il patto con l'accordo di tutte le gilde per donargli il potere necessario per sconfiggere Bolas. Dal momento che molti diffidavano ed erano rimasti perplessi, il vertice venne aggiornato. Tuttavia, dopo che Vraska pietrificò la capogilda Azorius uccidendola, tutte le speranze di cooperazione andarono in frantumi. Aurelia disse a Dovin Baan che avrebbe coordinato le sue forze in modo che aiutassero gli Azorius a perlustrare l'edificio. Dopo che finì di parlare, l'angelo aprì le sue ali e volò via attraverso la finestra aperta.

Successivamente, Aurelia si recò a Nivix per partecipare a una riunione strategica. Ascoltò Ral Zarek spiegare il suo nuovo piano: alterare temporaneamente il Labirinto Implicito per realizzare l'obiettivo di Niv-Mizzet senza bisogno dell'accordo di tutte le gilde. Per realizzare il loro obiettivo dovevano conquistare i nodi di energia che si trovavano nella Zona di Macerie e nella Città Sepolta. Aurelia disse che i Gruul avrebbero combattuto contro di loro perché era nella loro natura, ma se li avessero sconfitti al primo scontro difficilmente avrebbero organizzato un contrattacco. Lasciò a Ferzhin il comando delle forze Boros contro i Gruul, vincendoli.

Aurelia guidò personalmente la sua gilda contro i Golgari. Durante la battaglia a Grek’ospen salvò Ral che stava per essere pietrificato da Vraska. Chiamò la gorgone traditrice e le disse che aveva avuto le sue divergenze con Isperia, ma la sfinge si era sempre impegnata per il bene comune e la difesa di Ravnica: durante il vertice lei aveva approfittato della sua fiducia per ucciderla e per quel motivo non l'avrebbe mai perdonata. Vraska replicò che il bene comune sarebbe stato un vero sollievo per coloro che erano stati rinchiusi in una gabbia e torturati. Le due si affrontarono. Aurelia aprì le ali e accorciò le distanze tra loro, ma Vraska intercettò con la sua lama d’acciaio quella magica dell’angelo. L’abilità della gorgone con la sciabola era evidente, ma Aurelia era molto più forte e la costrinse a indietreggiare. L’angelo combatteva con una calma che contraddiceva la furia delle sue parole, continuando a pressare le difese di Vraska e scattando fuori portata non appena gli occhi della gorgone si illuminavano per lanciare il loro sguardo pietrificante. Alla fine l'arma di Vraska si frantumò e Aurelia fu sul punto di ucciderla, ma tra le due si intromise Xeddick, che si sacrificò e venne ucciso dall'angelo al posto di Vraska, che fuggì.

La Guerra della Scintilla[]

All'inizio della guerra, sotto il comando di Aurelia e Feather, i Boros lanciarono una controffensiva contro l'Orda Atroce guidata da Liliana Vess, con la fortezza volante Parhelion II a guidare la carica. Con l'aiuto di Gideon, il loro assalto ebbe inizialmente successo nel respingere gli invasori. In risposta, Bolas fece attraversare il portale, che collegava Amonkhet a Ravnica, ai suoi quattro dei Eterni: Rhonas, Kefnet, Oketra e Bontu. Le truppe Boros furono costrette a ritirarsi.

Durante l'invasione del piano, fu presente alla riunione dove i leader della difesa di Ravnica si riunirono per mettere a punto una strategia. Sotto raccomandazione di Jace, tornato sul piano insieme agli altri Guardiani, decisero di dividersi in team per concentrarsi su compiti specifici: Aurelia, Gideon, Angrath e Huatli guidarono una massiccia forza di planeswalker e forze militari Boros, Izzet e Simic in battaglia contro Rhonas, che comandava un battaglione di Eterni per distruggere la resistenza. Aurelia e Gideon guidarono le unità aeree, mentre Angrath e Huatli guidavano quelle a terra. Durante lo scontro, Gideon riuscì a uccidere Rhonas con la Blackblade.

Dopo che tutte e dieci le gilde si allearono contro Bolas, Nissa Revane eseguì un rituale presso le rovine del Seggio del Patto delle Gilde con l'aiuto di un rappresentante di ogni gilda per riparare le Leyline, distrutte dall'apertura del Ponte Planare. Aurelia partecipò come rappresentante dei Boros. Mentre erano in trance vennero attaccati da Kefnet, attirato dal rituale. Fortunatamente per loro, Teyo Verada riuscì a creare un possente scudo che lo rallentò abbastanza da permettere agli altri di completare il rituale e far tornare in vita Niv-Mizzet. Col suo nuovo potere, il Mentefiamma incenerì completamente Kefnet.

Dopo la fine della guerra, Aurelia fu tra i sopravvissuti alla battaglia e fu presente durante la celebrazione della vittoria. Mostrò molto dolore per la morte di Gideon e consegnò la sua armatura agli altri Guardiani. Si unì a Niv-Mizzet e agli altri capogilda: Ral Zarek, Vraska e Kaya dovevano espiare le loro colpe per aver aiutato Bolas, anche se più manipolati che realmente fedeli a lui, dal momento che avevano abbandonato il drago antico prima dell'inizio della guerra, sarebbero stati risparmiati a condizione che facessero ammenda dando la caccia ai planeswalkers rimasti fedeli a Bolas o disertati troppo tardi.

L'Avanzata delle Macchine[]

Invasione di Nuova Phyrexia[]

Dopo che la Legione delle Macchine invase Ravnica, Aurelia combattè contro i phyrexiani per difendere il suo mondo affrontando gli invasori frontalmente.

Delitti al Maniero Karlov[]

La Legge Celeste[]

Aurelia si sentiva estremamente in colpa per gran parte della perdita di vite umane durante l'invasione e incolpa se stessa per non essere stata in grado di salvare più vite. A causa della sua posizione, crede di non potersi permettere il lusso di indulgere nell'auto-recriminazione, visto che tante persone cercano la sua guida. Quindi, per il momento, seppellì il suo senso di colpa, presentando al resto del mondo un volto severo e inflessibile mentre fa del suo meglio per ricostruire la sua gilda.

Dopo l'invasione[]

Un anno dopo la fine dell'Invasione di Nuova Phyrexia, Aurelia venne invitata alla festa al Maniero Karlov organizzata da Teysa Karlov, la capogilda degli Orzhov, per celebrare l'ex capogilda Kaya e onorare e premiare i membri dell'Agenzia Investigativa Magicologica di Ravnica. Durante la festa Aurelia parlò con Tolsimir della scomparsa di Lazav. L'elfo chiamò Teysa chiedendole la sua opinione e l'altra disse che non avrebbe mai tentato di evocare il suo spirito senza una ragione migliore della sua curiosità, ma confermò di non averlo visto tra i defunti. Dopo la premiazione lo svolgimento della festa venne interrotto da un urlo che risuonò dall'interno del Maniero.

Il primo delitto[]

La convocazione di Vannifar unita all'ordine che a tutti i presenti fosse proibito lasciare il Maniero spinsero Aurelia a raggiungere Kaya e Teysa per chiedere spiegazioni. La prima confermò che era successo qualcosa, ma la seconda disse che preferiva aspettare l'arrivo della capogilda Simic. L'angelo non gradì, ma spiegò che i Boros stavano aiutando con l'isolamento. Quando Vannifar arrivò Teysa spiegò che Zegana era stata assassinata. A quelle parole Ezrim si voltò per iniziare a impartire ordini ai suoi agenti, ma Aurelia aprì le sue ali, impedendo loro di oltrepassarla ed entrare nella stanza. L'angelo gridò che c'era un pericoloso assassino in libertà, che non era il momento per il lavoro investigativo amatoriale e che la Legione avrebbe preso il comando per risolvere il caso. Sulla scena del crimine la capogilda Boros, insieme a Kaya, venne interrogata da un Azorius attraverso i Circoli della Veridicità. Dopo che il mago della legge andò via, Kaya disse ad Aurelia che nonostante le sue parole non aveva nessuna idea di chi fosse il colpevole. L'angelo rispose che gli Azorius si stavano occupando delle indagini e che lei era lì solo per mantenere l'ordine su richiesta di Lavinia. Le sue parole confermarono i sospetti di Kaya che disse che Azorius e Boros si erano preparati in anticipo ad agire insieme, consapevoli che ci sarebbe stato un problema. Aurelia rispose che, nonostante alcuni cambiamenti, il nucleo di Ravnica sarebbe rimasto sempre com'era stato: gli Azorius creavano la legge e i Boros la facevano rispettare; un gruppo di dilettanti che giocava a proteggerli non li avrebbe mai sostituiti. La planeswalker replicò che le gilde non erano tutto e l'angelo disse che se era quello ciò che aveva provato quando era stata alla guida degli Orzhov non era sorpresa che fosse stata sostituita alla prima occasione: le gilde erano Ravnica. La loro discussione venne interrotta da un uomo che si presentò come Alquist Proft che disse che aveva un'idea su quello che era successo in quella stanza. Il detective dell'Agenzia fece notare che il corpo di Zegana avvolto da una serie di tendaggi, coperte e cappotti mostrava i simboli di tutte e dieci le gilde. Aggiunse che aveva anche individuato l'unica Dimir presente alla festa senza essere stata invitata: Etrata. A quelle parole Aurelia fu sul punto di andare a cercarla, ma Ezrim la convinse a restare indietro dopo averle ricordato che era stata lei a voler prendere il comando della scena del crimine. Poco dopo Alquist, Kaya e Kellan riuscirono a catturare la vampira che venne presa in custodia dagli Azorius.

L'ultimatum di Aurelia[]

Demand AnswersART1

Avete ventiquattrore. Allo scadere di questo tempo, la Legione Boros marcerà sul Culto di Rakdos.

Alcuni giorni dopo la fuga di Etrata e la morte di Teysa Karlov, Aurelia subì un attentato da parte della Fanciulla del Massacro, ma la capogilda ebbe la meglio. Subito dopo l'angelo andò nella sede dell'Agenzia di Ezrim portando con sé la Rakdos in catene e spiegò che l'assassina aveva tentato di ucciderla, anche se l'altra non ricordava nulla. Era evidente che dietro i delitti ci fosse il Culto e disse che avrebbe dichiarato guerra ai Rakdos. Dopo aver ascoltato Kaya e Agrus Kos, Aurelia replicò che avevano solo ventiquattro ore di tempo per trovare il colpevole e poi avrebbe dichiarato guerra ai Rakdos.

Tuttavia, Aurelia tornò alcune ore dopo all'Agenzia informando che Agrus era scomparso, che quello era un insulto eccessivo e che non avrebbe aspettato oltre nonostante mancassero ancora diverse ore allo scadere dell'ultimatum.

Chiamata a Vitu-Ghazi[]

Assemble the PlayersART1

Richiamo a Vithu Gazi.

La dichiarazione di guerra dell'angelo fu nuovamente evitata dopo che venne invitata a Vitu-Ghazi insieme ad altri capigilda e senza gilda coinvolti nei misteriosi omicidi che erano iniziati al Maniero Karlov. In cerca di risposte, Aurelia andò portando con sé la Fanciulla del Massacro. Dopo che tutti gli ospiti arrivarono, Alquist Proft ed Etrata rivelarono la loro presenza e, superando perplessità e obiezioni, il primo ottenne il permesso di procedere da tutti i dieci rappresentati delle gilde, con Aurelia che parlò a nome dei Boros. Prima di rivelare l'idenità del colpevole, il detective disse che l'assassino era già tra loro e che avrebbe interrogato tutti in privato. Kaya fu la prima, ma in realtà si trattava di uno stratagemma che permise all'altro di ottenere la prova finale.

Il colpevole[]

Aurelia ascoltò Alquist rivelare che il colpevole era Oba, l'aspetto della vita di Trostani, l'unica su tutta Ravnica a poter creare il fiore il cui polline, una volta respirato, le permetteva di manipolare gli assassini che poi dimenticavano le loro azioni. Con orrore delle sue sorelle, la driade spiegò che stava semplicemente punendo coloro che considerava traditori di Ravnica durante l'invasione, ma quando parlò del crimine di Teysa venne interrotta da Etrata che rivelò che durante l'invasione l'erede dei Karlov aveva imparato la lingua degli invasori attraverso i morti che non erano stati completamente corrotti alla causa di Nuova Phyrexia prima di morire per Ravnica; aveva sfruttato la sua conoscenza per aprire un canale di comunicazione con gli invasori usando le loro stesse parole e dopo che fu in grado di comunicare in modo affidabile con loro, iniziò a incanalare le sue informazioni verso i difensori di Ravnica lavorando con i Dimir e usò gli spiriti al servizio degli Orzhov per spiare ogni movimento compiuto dagli invasori, rischiando di essere colpita dalla Phyresis.

Dopo la vampira anche altri parlarono, facendole capire che aveva colpito degli innocenti e alla fine Cim e Ses provarono a convincerla a farsi aiutare da loro. Oba replicò che erano degli sciocchi e confessò che era da settimane che uccideva e che loro avevano notato le sue azioni solo dopo che aveva iniziato a colpire persone a cui tenevano. Aurelia dichiarò che l'avrebbe arrestata per i suoi crimini, ma l'altra spiegò che non poteva farlo perchè lei e le sue sorelle erano un unico essere, ma loro non avevano commesso nessun crimine e secondo le leggi del Patto delle Gilde erano innocenti e di conseguenza non poteva imprigionare nemmeno lei. Subito dopo Oba fece perdere i sensi alle sue sorelle, animò Vitu-Ghazi e attaccò i presenti. Prima di poter reagire Aurelia venne imprigionata. Dopo che Kaya ed Etrata riuscirono a intrappolare Oba in una barriera dell'Agenzia, Cim e Ses ripresero i sensi e resero inattiva la sorella. Una volta libera, Aurelia arrestò Krenko e andò via da Vitu-Ghazi sperando di trovare un modo per accusare il goblin dei suoi crimini durante l'invasione.

Referenze[]

Rappresentato in:
Mostrato in:
  • Chiamata del Condottiero
  • Furia di Aurelia
  • Occasione di Gloria
  • Radunare le Leggende
  • Riscatto
Carte associate:
  • Vendicatrice di Aurelia
Testi di colore:
  • Abbondanza di Potere
  • Cancello della Gilda Boros
  • Colpo Frantumante
  • Elite Boros
  • Esaltazione Angelica
  • Fanteria di Mente Guerriera
  • Frantumare
  • Gloria Marziale
  • Investigatrice Wojek
  • Prepararsi alla Battaglia
  • Pretendere Risposte
  • Sfratto Inesorabile
  • Talismano Boros
  • Tessitrappole
  • Vampata Solare

Galleria[]

Galleria

Curiosità[]

  • Nonostante la sua vittoria, in Ritorno di Ravnica alcuni Boros continuavano a sostenere Feather.

Collegamenti esterni[]

Espansioni Blocco di Ravnica (Ravnica: Città delle GildePatto delle GildeDiscordia) • Blocco di Ritorno a Ravnica (Ritorno a RavnicaIrruzioneLabirinto del Drago) • Magic OriginsGilde di RavnicaFedeltà di RavnicaLa Guerra della ScintillaL'Avanzata delle MacchineRavnica RemasteredDelitti al Maniero Karlov
Gilde AzoriusDimirRakdosGruulSelesnyaBorosSimicOrzhovIzzetGolgari
Storia DecamillennioGuerra della Scintilla
Nativi Domri RadeRal ZarekVraska
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