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==Curiosità==
 
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*Nella sua prima comparsa Ashaya venne indicata al maschile, ma dopo che Nissa le diede il suo nome nelle storie web successive venne confermata come un elementale femminile.
 
*Nella sua prima comparsa Ashaya venne indicata al maschile, ma dopo che Nissa le diede il suo nome nelle storie web successive venne confermata come un elementale femminile.
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==Collegamenti esterni==
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*[https://magic.wizards.com/it/articles/archive/feature/le-leggende-di-rinascita-di-zendikar-2020-09-16 Le leggende di Rinascita di Zendikar]
 
[[Categoria:Personaggi]]
 
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Versione delle 07:37, 24 set 2020

Ashaya è l'elementale che venne evocata da Nissa Revane per combattere contro gli Eldrazi.

Per Zendikar

Diversamente dagli altri elementali evocati, Ashaya non ritornava alla terra una volta che la battaglia era terminata, ma rimaneva con Nissa, la seguiva, la osservava e l'ascoltava senza mai replicare. L'unico segno di comunicazione che faceva era un gesto che ripeteva alcune volte al giorno che però Nissa non riusciva a comprendere. Mentre le due viaggiavano da sole in ciò che era rimasto di Boscovasto, Nissa decise di dare un nome all'elementale e disse che lo avrebbe chiamato "Ashaya" e in risposta, lei mosse i rami, sembrava soddisfatta per il nome. Nissa fece delle domande ad Ashaya e rivelò i suoi dubbi che Zendikar avesse sbagliato a scegliere lei per essere salvato. Come sempre, Ashaya non rispose alle domande e ripetè lo stesso movimento che aveva compiuto innumerevoli volte. Nissa disse che le dispiaceva, ma che non riusciva a capirlo. Ashaya mise l'altra mano sopra a quella di Nissa, un gesto nuovo, ma poi si udì un urlo disperato provenire da un accampamento vicino che era stato attaccato da una progenie eldrazi. Ashaya la lasciò e andarono insieme a combattere contro quei parassiti. Non riuscirono però a salvare nessuno e alla fine la progenie lasciò l'accampamento visto che non era rimasto più nulla da consumare. Nissa era tremendamente dispiaciuta, molte vite erano svanite e anche la terra aveva subito una grande sconfitta, Ashaya rimase immobile, l'unico essere colorato in quella distesa consumata, in lutto.

Ashaya osservò Nissa parlare con un vampiro senza nome apparso subito dopo la partenza della progenie e vide quando consegnò all'elfa quattro semi. Dopo la partenza del vampiro, Nissa si voltò verso Ashaya e disse che piantare quei semi su un altro mondo come gli aveva chiesto di fare il vampiro era una missione che poteva fare e non una impossibile come quella che gli aveva assegnato Zendikar e che in quel modo una piccola parte del piano avrebbe continuato a vivere. Ashaya non rispose e iniziò a compiere il suo abituale gesto, Nissa sussurrò che continuava a non capire e che forse qualcun altro avrebbe capito e gli chiese di ritornare alla terra, ma Ashaya non seguì il volere di Nissa, l'elfa insistette ma senza risultato e alla fine ripetè i movimenti dell'elementale e vide la brillante linea verde e sentì "tutt'uno", ma più che una parola era una sensazione che giunse a Nissa da Ashaya. Nissa capì il suo errore: lei era parte del mondo come ogni altro essere vivente, non poteva essere scelta dato che era un tutt'uno con Zendikar. Da Ashaya provenì la sensazione "per Zendikar" e Nissa lo disse a sua volta urlando e si lanciò di corsa nella foresta.

Ashaya procedette al fianco di Nissa senza bisogno di ordini, l'elementale conosceva il rimorso dell'elfa e la sua determinazione nel voler salvare il mondo, per poter un giorno piantare nel terreno stesso di Zendikar i semi che trasportava. Insieme le due distrussero una progenie eldrazi e subito dopo Ashaya osservò un esercito di elementali dalle dimensioni dei baloth rispondere alla chiamata di Nissa e unirsi nella loro caccia: la preda era un titano Eldrazi.

Il grido silenzioso

Ashaya comunicò a Nissa il messaggio di angoscia che aveva sentito. Entrambi si misero in cammino, correndo velocemente per prestare soccorso, ma sfortunatamente per loro gli eldrazi si divisero: due minacciavano una comunità di umani, mentre uno un boschetto di alberi antichi. Dal momento che due di loro causavano più distruzione di uno solo, Nissa decise di andare prima in soccorso degli umani e Ashaya la seguì. Misero prima al sicuro gli umani e poi dopo una breve battaglia uccisero entrambi gli eldrazi, per poi correre al boschetto. Con loro grande orrore giunsero troppo tardi, l'eldrazi aveva consumato gli alberi e solo uno era rimasto intatto. Nissa distrusse il mostro e dopo Ashaya mise una mano sua spalla per consolarla, comunicandogli che Zendikar aveva ancora speranza.

Vicino a Portale Marino, Nissa si fermò a un ruscello per bere e Ashaya si unì a lei in quella sensazione di serenità. Si prepararono a ripartire quando improvvisamente Nissa sentì un forte dolore e Ashaya soffrì a sua volta, la mano dell'elementale iniziò a tremare, ci fu una seconda ondata di dolore e Ashaya si dimenò. Alla terza ondata di dolore Nissa perse i sensi, mentre Ashaya svaniva senza lasciare traccia.

La determinazione di Nissa

Dopo che Nissa sconfisse Ob Nixilis e ripristinò il suo legame con Zendikar, Ashaya tornò. Nuovamente insieme le due si diressero verso Portale Marino per incontrare l'esercito di Gideon Jura e unirsi a loro.

La liberazione di Portale Marino e Allineamento di Edri

Giunta a Portale Marino insieme a Nissa, Ashaya contribuì alla riconquista della città e durante la parte iniziale per la creazione della trappola per imprigionare Ulamog.

La vendetta di Ob Nixilis

Dopo l'imprigionamento di Ulamog, Ashaya rispose alla chiamata di Nissa e si sollevò determinata a riprendersi la libertà. Subito dopo però barcollò e iniziò a sgretolarsi, non rispondendo alle chiamate confuse di Nissa; tutto Zendikar tremò: il mondo emanò un'ondata di dolore e di terrore e lei divenne polvere.

Dopo che Ashaya si ritirò, la prigione di Ulamog si ruppe e Kozilek si unì alla battaglia. Successivamente Ashaya sentì l'urlo di dolore di Nissa, che si era lanciata all'attacco contro Ob Nixilis. Destata e preoccupata iniziò a sollevarsi verso l'elfa, che le comunicò di restare indietro per via dell'avvizzimento che aveva colpito la terra dopo la comparsa del secondo titano. Nonostante il pericolo, Ashaya non volle abbandonarla, ma alla fine Nissa la costrinse ad andarsene.

Referenze

Rappresentato in

  • Ashaya, Anima delle Terre Selvagge
  • Elementale (Pedina)

Galleria

Curiosità

  • Nella sua prima comparsa Ashaya venne indicata al maschile, ma dopo che Nissa le diede il suo nome nelle storie web successive venne confermata come un elementale femminile.

Collegamenti esterni