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Amonkhet è un piano governato da Nicol Bolas.

Un mondo avvolto dal deserto

È un piano principalmente desertico, punteggiato da oasi intorno alle quali si è sviluppata la civiltà e tormentato da tempeste di sabbia. Ci sono due soli, di cui uno non tramonta mai. Per gli abitanti del piano che vivono nella città di Naktamun, protetta dall'Hekma, non c’è nulla oltre il deserto e la loro e l'unica città del piano, divisa in distretti. Al suo interno, tra le varie razze, vi sono anche delle divinità. Il lavoro viene svolto dai Consacrati, mentre gli abitanti si addestrano per essere pronti per il ritorno del loro Dio Faraone: Nicol Bolas.

L'intero piano è maledetto e, chiunque vi muore, ritorna in vita come zombie.

Le ordalie

Le divinità sono i custodi del cammino verso l’aldilà, un rito istituito dal Dio Faraone per purificare e perfezionare coloro che lo percorrono, sottoponendosi alle ordalie. Ogni divinità presiede a una delle cinque ordalie e istruisce gli iniziati che si preparano ad affrontarla, aiutandoli ad accrescere una delle cinque virtù della perfezione terrena: fratellanza, conoscenza, forza, ambizione e zelo.

L'arrivo dei Guardiani

Dopo aver saputo della presenza di Bolas, i Guardiani arrivarono su Amonkhet per ostacolare i piani dell'antico drago. Il gruppo si trovò subito in difficoltà, ma venne salvato dall'intervento di una delle divinità del piano. Dopo aver scelto di proseguire nella loro missione, i cinque arrivarono in una città protetta da una barriera. Dopo che riuscirono a entrare a Naktamun, i cinque parlarono con Temmet che li portò davanti alla dea Oketra. Dopo che la divinità diede la sua approvazione alla loro presenza, anche se in modo enigmatico, al gruppo venne permesso di restare. I cinque decisero che avrebbero raccolto informazioni in moco cauto per scoprire come agire dal momento che dalle poche ottenute avevano scoperto che Nicol Bolas non era sul piano. Il giorno seguente, Gideon decise di affrontare le ordalie. Nissa, che era entrata in contatto con il piano, decise insieme a Chandra di esplorare Naktamun e scoprì che Bolas non aveva creato Amonkhet, come Liliana credeva, ma lo aveva corrotto, lasciando un’intera cultura con una traccia abbozzata di ciò che era esistito prima del suo arrivo. Nel frattempo Liliana e Jace, guidati da una creatura d'ombra, entrarono in un luogo dove i non morti creavano altri Consacrati. Videro un murale che rappresentava Razaketh, uno degli ultimi due demoni a cui Liliana doveva la sua anima. Comprendendo la verità Jace, accusò Liliana di aver tradito la loro fiducia. Lei rispose che non aveva mai chiesto che si fidassero di lei. Mentre i due parlavano, il ritratto del demone aprì gli occhi e le mummie li circondarono, bloccandoli. Temmet apparve e disse che aveva fatto delle ricerche scoprendo che erano degli stranieri. Liliana lo interruppe offendendo Bolas, che il visir considerò blasfemie. Fortunatamente Jace riuscì a prendere il controllo mentale di Temmet, che a sua volta controllava le mummie e così riuscirono a fuggire. Con la copertura saltata, i due andarono a cercare gli altri Guardiani. 

La sentenza

Nuovamente riuniti, i Guardiani si recarono nella zona dove i Dissenzienti erano rinchiusi dentro dei sarcofagi e iniziarono a liberarli, scambiandosi le informazioni raccolte. Liliana confessò che il suo terzo demone si trovava sul piano. Samut spiegò che dovevano andare all’Ordalia dello Zelo e salvare Djeru, l’unica persona in grado di radunare Naktamun. Appena finì di parlare, tutte le divinità apparvero verso di loro e Hazoret li informò che gli iniziati sopravvissuti avrebbero combattuto contro di loro nell'ordalia finale. Il gruppo venne avvolto in una nebbia e trasportato nell'arena dove la dea informò gli iniziati che per superare la sua ordalia dovevano uccidere tutti gli eretici. Il marchio della furia di Hazoret spinse tutti, compresi i Guardiani, a combattere ma senza poter usare la magia. Appena fu libera di muoversi Samut si mise schiena contro schiena con il suo amico, facendogli capire che lo avrebbe protetto e che avrebbero combattuto insieme. Durante la battaglia Djeru implorò Hazoret di ascoltare le sue preghiere e la dea mise fine alla battaglia facendo tornare i sensi di tutti sotto controllo. Chiamò poi i due e chiese se volessero rivendicare il loro posto tra gli eterni. Dal momento che una morte gloriosa era tutto ciò che avesse sempre desiderato, Djeru annuì mentre Samut rifiutò spiegando che il grande intruso stava per arrivare e lei aveva un compito da portare a termine. Hazoret disse a Djeru di avvicinarsi, poi sollevò la lancia e affondò il colpo proprio mentre Samut scattò e atterrò l'amico. Subito dopo una delicata magia dorata formò una barriera: Gideon si mise tra loro e la lancia di Hazoret. Poco dopo il secondo sole iniziò a passare attraverso le corna all’orizzonte, dando inizio al Conto delle Ere. Le divinità iniziarono a muoversi verso l’uscita dell’arena, concentrando l’attenzione al cielo, tranne Hazoret rimassta indietro, stranamente sbalordita da ciò che era appena accaduto. Devastato per aver perso la sua occasione di eternità, Djeru cadde in ginocchio e pianse. Samut si avvicinò a lui e gli disse che avevano ancora molto da fare e molte persone da aiutare, il suo addestramento era per quel compito, non per morire. Hazoret disse che era intervenuta e chiese cosa avesse da dire per il suo gesto. Samut rispose che credeva che la dea non fosse ciò che era costretta a essere e che avrebbe protetto i suoi figli nel momento in cui avrebbero avuto più bisogno di lei. Termninò che le Ere avevano avuto inizio. Samut, i Guardiani, Hazoret e Djeru alzarono lo sguardo al cielo nel momento in cui l'ombra proiettata dal secondo sole iniziò a disegnare una leggera linea di oscurità all’interno dell’arena. Rimasero tutti immobili e osservarono quella linea muoversi lentamente da un lato all’altro. Il cambiamento della luce fu completo e i loro occhi si abituarono alle nuove condizioni: il mondo era ora oscuro per metà. Hazoret andò via. La folla urlante all’esterno dell’arena scalpitava verso le rive del fiume Luxa: in base alla prima profezia i Cancelli dell'Aldilà si sarebbero aperti nel momento in cui il secondo sole si fosse trovato tra le corna, rivelando la promessa del Dio Faraone. Samut, Djeru e i Guardiani uscirono dell’arena verso il fiume.

Approfondimento

  • Amonkhet/Luoghi
  • Amonkhet/Personaggi
  • Amonkhet/Razze
  • Amonkhet/Gruppi

Referenze

Testi di colore

  • Frutteto Ripugnante
  • Pipistrello Avvizzito
  • Scavatombe

Curiosità

  • Amonkhet è ispirato all'antico Egitto.
  • Su tutto il piano sono presenti monumenti che rappresentano le corna di Bolas.
  • In origine le divinità di Amonkhet erano otto, ma dopo che Bolas arrivò sul piano tre vennero eliminate mentre le cinque rimanenti vennero corrotte dal potere dell'antico drago.
Naturali AlaraAlkabahAmonkhetAntausiaAranzhurArcaviosArkhosAykanAzgolAzoriaBelenonBloomburrowCabralinCapennaCelestaCridheCrocevia TonanteDiradenDominariaDuskmournEchoirEldraineEquilorErgamonFabacinFioraGargantikarGastalGobakhanIkoriaIlcaeIquatanaInnistradIrIxalanKaladeshKaldheimKamigawaKarsusKephalaiKinshalaKodishaKolbahanKylemKynethL'Inferno (L'Abisso) • Lorwyn (Landa Tenebrosa) • LuvionMercadiaMirrankkarMoagMongsengMuragandaObsidiasPyruleaRabiahRavnicaReame di MeditazioneRegathaSegoviaShandalarShenmengSkallaTarkirTaveliaTherosTolvadaTorwynnUlgrothaVallaVantraquazVrynVuoto AbissaleWildfireXerexZendikarZhalfir
Artificiali Il piano creato da Karn (ArgentumMirrodinNuova Phyrexia) • PhyrexiaRathReame di Serra

Altro Materium • D&D (TorilPiani dei Forgotten Realms) • Sette piani di ParnashTerra di MezzoUn-iverse (Bablovia)
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