Magic: the Gathering Wiki
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Alhammarret era una sfinge di Vryn che fu il primo maestro di Jace Beleren.

Storia[]

Magic Origins[]

Le origini di Jace: Distrazioni[]

Il sommo giudice e il telepate[]

Alhammarret venne chiamato dai genitori di Jace nella speranza che potesse aiutare il giovane a controllare le sue abilità. La sfinge aspettò l'arrivo dei tre all'osservatorio e quando vide Jace gli parlò mentalmente dicendogli il suo nome, poi pronunciò quello del giovane e continuò dicendogli che lui era un mago mentale di raro talento. Jace iniziò a chiedere qualcosa ad alta voce, ma Alhammarret lo interruppe e disse di rispondergli nello stesso modo se ne era in grado. Jace capì subito come fare e mentalmente disse che i maghi lanciavano magie e lui non ne conosceva nessuna. Alhammarret rispose che lui era in grado di lanciare magie, ma che invece di averle imparate con l'insegnamento le aveva scoperte con il suo intuito. Jace chiese se era li per fermarlo dal lanciare incantesimi e la sfinge sorrise e rispose che era lì per istruirlo in modo che lui non fosse costretto a imparare da solo. Il giovane guardò i suoi genitori e chiese se l'avrebbe addestrato lì e Alhammarret rispose di no, che addestrare un mago della mente promettente come lui era raro, ma non abbastanza da spingerlo ad abbandonare i suoi altri doveri e chiese se voleva andare con lui come suo discepolo. Jace chiese per quanto tempo e il giudice rispose per anni. Sempre mentalmente Jace chiese se la sua famiglia sapesse ciò che gli stava proponendo e Alhammarret rispose che ne aveva parlato anche con loro e che desideravano il meglio per lui e che in quel caso, la situazione migliore era farlo uscire da quel luogo isolato di provincia in modo che potesse far crescere il suo vero potenziale, il suo era un raro dono e non doveva sprecarlo rimanendo lì. Jace accettò di diventare il suo apprendista.

Dopo che Jace ebbe radunato i suoi oggetti e salutato i suoi cari, Alhammarret si abbassò e gli fece cenno di salire sul suo dorso. Si sollevò e si lanciò in volo dall'osservatorio e dopo un po' disse mentalmente a Jace che non era stato gentile riferendosi alla minaccia che il giovane aveva rivolto telepaticamente a Tuck. Jace sussultò e nello stesso modo chiese se lo aveva sentito e Alhammarret rispose che era ovvio e che quello era un aspetto al quale si sarebbe dovuto abituare visto che era stato l'unico mago mentale esistente per sé stesso e quindi non aveva mai considerato le implicazioni di avere a che fare con un altro telepate. Jace rispose che lo avrebbe tenuto a mente e la sfinge continuò che gli avrebbe insegnato come controllare i suoi poteri, che lo avrebbe aiutato a perfezionarli, a eseguire azioni di telepatia che non avrebbe mai considerato possibili, a carpire informazioni nascoste con cura senza fare del male a nessuno. Disse che se avesse utilizzato quelle abilità per danneggiare intenzionalmente qualcuno avrebbe posto fine al suo addestramento e a seconda dell'entità dei danni, anche alla sua vita. Jace rispose che aveva compreso perfettamente e disse che stava solo cercando di spaventarlo e Alhammarret replicò che doveva essere cauto quando si avventurava su quella via e spiegò che col tempo sarebbe potuto diventare più terrificante di quanto avesse mai potuto immaginare e spiegò che la paura una volta generata era molto difficile da rimuovere. Volarono in silenzio per un certo tempo, il panorama sotto di loro cambiò e Jace chiese se quello fosse il territorio dei separatisti e Alhammarret lo corresse dicendo che quelle erano le terre rivendicate dai Troviani e che il termine che aveva usato lui aveva un'implicazione politica, poi chiese perchè la guerra continuava e Jace arrossì, quella era la sua domanda successiva. Alhammarret rispose che la guerra durava da una generazione, che i giudici come lui avevano il compito di negoziare un periodo di pace ogni qualche anno di guerra, quando entrambi gli schieramenti erano abbastanza sfiniti da desiderarlo; poi una delle due fazioni rompeva la tregua e la guerra ricominciava. Spiegò che ormai i giudici non provavano più a ottenere una pace permanente e che se entrambi gli schieramenti sapevano quando le ostilità riprendevano era più semplice e giusto. Jace chiese perché non permettevano a uno dei due gruppi di vincere e il suo maestro rispose che gli Ampryn e i Troviani combattevano per il controllo del Nucleo, ma solo uno dei due gruppi lo controllava in un determinato momento e solo quello schieramento poteva raccogliere i frutti degli anelli magici. Chiese perché gli anelli fossero disarmati e perché quando erano gli Ampryn a controllare il Nucleo, i Troviani non distruggevano gli anelli per togliere agli avversari la loro fonte di potere. Jace rispose che pensavano di riuscire ad appropriarsi del Nucleo e volevano che gli anelli rimanessero intatti per poterli utilizzare. Alhammarret disse che era esatto e spiegò che finché ogni fazione pensava di poter vincere, si manteneva l'equilibrio e gli anelli magici perduravano, le città venivano lasciate intatte invece di essere rase al suolo, le strade e i ponti venivano lasciati nelle mani del nemico per poter poi essere ripresi. Continuò che se ciò fosse cambiato, se uno dei due schieramenti avesse sentito minacciata la propria esistenza allora avrebbe distrutto tutto durante la ritirata per non lasciare nulla nelle mani degli avversari; la civiltà di Vryn avrebbe impiegato secoli per riprendersi da un simile evento se mai ci fosse riuscita. Concluse che quell'evento e non qualche semplice perdita di vita era ciò che i giudici cercavano di evitare, ma che come sempre le questioni non erano mai semplici come sembravano. Dopo alcuni giorni raggiunsero la loro destinazione e dopo che Jace scese a terra, Alhammarret gli disse che era benvenuto a casa.

L'addestramento[]

Inizialmente l'addestramento principale di Jace consistette nei negoziati e nelle analisi della mente degli ambasciatori, Alhammarret lo portava con sé durante gli incontri e gli chiedeva ciò che aveva appreso dai pensieri dei negoziatori, ma non c'era mai nulla di interessante e presto Jace chiese il motivo perchè gli schieramenti accettassero un negoziato con un telepate. Con un luccichio negli occhi Alhammarret spiegò che lo facevano per garantire l'onestà delle loro azioni e che avevano imparato da tempo a non inviare nessuno che avesse conoscenze che non volevano che fossero svelate. Sebbene il perfezionamento delle capacità di telepate del giovane era l'obiettivo primario dell'addestramento, Alhammarret gli insegnò altre discipline magiche e Jace progredì molto anche nel campo delle illusioni. Alhammarret fece studiare il suo apprendista molte ore nella sua biblioteca, lo sottopose a sessioni di allenamento mentale, gli fece una raffica costante di domande, sfide e prove, gli fece risolvere rompicapo e messaggi cifrati, incontrare visitatori reali e illusori e anche qualche trappola. Jace non era in grado di entrare nella mente di Alhammarret e quindi fu messo a dura prova durante le lezioni.

Durante una sezione di allenamento sulle illusioni, Jace accese la sua scintilla e svanì. Alhammarret lo afferrò con un filamento di etere, nel vuoto tra mondi diversi e lo riportò indietro, poi pronunciò la parola planeswalker mentre il suo apprendista perdeva conoscenza. Quando Jace si riprese chiese spiegazioni, ma la sfinge rimosse quei ricordi dalla sua mente. 

Le missioni[]

Dopo che Jace divenne più forte, Alhammarret lo inviò alla ricerca di informazioni che lui chiamava "missioni di addestramento", ma che erano decisamente reali dal momento che Jace doveva intrufolarsi in uno degli schieramenti nemici e sfruttando la telepatia o l'investigazione, scoprire i piani di battaglia dell'esercito e poi riferirli al suo maestro. Inizialmente Jace si era opposto ma poi aveva acconsentito per il bene delle persone che avrebbe aiutato; le informazioni che raccoglieva da quelle missioni aiutavano il suo maestro a mantenere la pace. Spesso bastava citare i piani di battaglia a un incontro con entrambe le fazioni per mantenere tranquillo il fronte per altri mesi. Tornato da una delle missioni, Jace entrò nello studio di Alhammarret che non si voltò all'ingresso del suo apprendista, raramente si preoccupavano del contatto visivo e a volte comunicavano da stanze diverse. Alhammarret lo salutò e chiese cosa avesse scoperto, la sfinge evitava di entrare nella mente del suo apprendista come gesto di buona educazione a meno che Jace non lo invitasse tranne che durante le sessioni di allenamento sulle difese mentali. Jace mostrò ad Alhammarret i suoi ricordi sui piani dei Troviani e la sfinge disse che aveva fatto un ottimo lavoro e di seguirlo poichè voleva segnare con precisione i loro percorsi sulle mappe finché i suoi ricordi erano ancora freschi. Troppo concentrato sulla mappa, Alhammarret non si accorse che Jace era riuscito a entrare  nella sua mente approfittando della sua distrazione né che il giovane era riuscito a scoprire il ricodo della sua ascesa a planeswalker. Quando Jace tornò al presente, Alhammarret lo guardò con occhi furbi, Jace illuminò una sezione della mappa e si scusò e il suo maestro disse che era sfinito, di smetterla con le bravate e di andare a riposarsi.

Per evitare che Alhammarret scoprisse ciò che aveva visto, Jace scrisse le sue scoperte su un foglio che nascose e poi rimosse ogni ricordo di ciò che aveva visto o fatto, sicuro che avrebbe riscoperto il foglio e grazie a esso non avrebbe dimenticato quella rivelazione nonostante le possibili analisi del suo maestro.

Scontro di volontà[]

Alhammarret aspettava seduto sulla rampa di atterraggio il ritorno di Jace dall'accampamento degli Ampryn. Quando il suo apprendista tornò lo salutò e chiese cosa avesse scoperto. Jace alzò tutte le difese mentali che conosceva e rispose che doveva dirglielo lui. Alhammarret disse mentalmente che deduceva che aveva scoperto qualcosa che lo aveva contrariato e Jace rispose che non era proprio così, che era da molto che non svolgevano un allenamento di combattimento mentale e Alhammarret rispose che ora era più potente e si sarebbe potuto fare del male e Jace replicò che intendeva che avrebbe potuto fare del male alla sfinge e il suo maestro replicò che non pensava proprio che ci fosse quella possibilità. Jace chiese cosa sarebbe successo se fosse finito nelle mani di un mago mentale nemico dal momento che pensava che loro non potevano essere gli unici e disse di metterlo alla prova, di aiutarlo a scoprire i suoi limiti estorcendo le informazioni dalla sua mente. Alhammarret si sollevò e la sua mente colpì Jace con piena forza, come il fronte di una tempesta. Jace se lo era aspettato, consapevole che il suo maestro era in grado di fare a pezzi la sua mente, ma per riuscirci avrebbe dovuto leggerla e mentre lo faceva Jace poteva fare lo stesso con la mente di Alhammarret. Jace scopri così la verità degli ultimi due anni in cui aveva vissuto con il suo maestro, Alhammarret lo aveva ingannato: lo aveva usato per raccogliere e consegnare informazioni e scoprire di più a ogni nuova consegna; ogni volta aveva rimosso i suoi ricordi, sottratto il suo denaro e mantenuta viva la guerra poiché la sua attività era negoziare la pace. Alhammarret era a conoscenza di tutto e scandagliò nella mente di Jace per cancellare i ricordi inopportuni e recuperare la sua "risorsa", se possibile, oppure distruggerla se non fosse stato recuperabile. Jace colpì per primo, la sfinge era più potente ma all'interno della sua mente era anche vulnerabile a patto che Jace fosse stato disposto a danneggiare la propria mente nel processo e Alhammarret era troppo arrogante e codardo per prendere in considerazione quella possibilità. Jace danneggiò la sua mente perdendo i suoi ricordi, ma Alhammarret ebbe la peggio: si dimenticò come respirare e crollò in avanti ansimando alla ricerca di aria per poi accasciarsi al suolo.

Referenze[]

Rappresentato in:
  • Alhammarret
  • Alhammarret, Sommo Giudice
Mostrato in:
  • Scontro di Volontà
  • Tutela della Sfinge
Carte associate:
  • Archivio di Alhammarret
Testi di colore:
  • Svuotamagie Separatista

Curiosità[]

  • Quando Baltrice provocò Jace durante il loro primo incontro, pronunciò il nome di Alhammarret, facendolo infuriare e affermò che lei non avrebbe più potuto pronunciare quel nome in sua presenza. Quando la donna venne allontanata da Tezzeret scoprì di non ricordare più il nome del primo maestro di Jace.
  • Il tatuaggio che Jace ha sul lato destro del corpo rappresenta una stilizzazione del collare della sfinge, unica immagine del suo mondo natale che gli rimase per molto tempo dopo l'amnesia.
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