Alesha era una guerriera umana di Tarkir, il Khan dell'Orda Mardu nel periodo della Battaglia degli Antichi.
Descrizione[]
Che Sorride alla Morte[]
Esperta cavallerizza e profonda conoscitrice dell'arte della spada e dell'arco, Alesha divenne il khan dei Mardu a soli diciannove anni. Si lanciava senza timore nei combattimenti corpo a corpo brandendo la sua pesante lama. Era solita sfidare la stirpe dei draghi, giudicandoli alla stregua di parassiti, e sfidare i suoi nemici ad affrontarla in battaglia.
Storia[]
Riforgiare il Destino[]
La Verità dei Nomi[]
Divenire Alesha[]
Nata maschio, la Mardu che sarebbe divenuta Alesha si era sempre identificata come donna, nonostante nessun altro dei suoi suoi compagni la vedesse tale. Nonostante ciò, sapeva benissimo chi fosse e non attendeva altro che l'occasione di ottenere il suo Nome di Guerra, che aveva deciso fin da bambina.
Quando aveva solo sedici anni, tre anni prima della Battaglia degli Antichi, abbatté il suo primo drago in battaglia, trafiggendogli il cranio con una lancia. Quel giorno, il suo khan avrebbe conferito ai nuovi guerrieri i loro nomi di guerra e quando giunse il suo momento non ebbe esitazioni: Alesha, come sua nonna. Niente "Schiacciaossa" o "Trafiggicrani, semplicemente Alesha e il khan e tutta l'Orda accolsero la loro nuova compagna. Nessuno, nemmeno Alesha si aspettava che soli tre anni dopo sarebbe divenuta lei stessa khan.
Ammettere sé stessi[]
Tre anni dopo la sua prima vittoria, fresca di nomina a Khan, Aleshe guidò l'orda in uno scontro con la stirpe di Kolaghan. La battaglia andò come sperato, riuscendo ad eliminare ben sei draghi e in molti dei suoi uomini compirono gesta degne di un nome di guerra, ma Alesha aveva puntato un giovane orco nello specifico. Durante la battaglia, questo aveva esitato nel dare il colpo di grazia e lei lo aveva ammonito, ma l'orco le rispose che non voleva sentirsi fare la ramanzina da un "ragazzino che credeva di essere donna". In quel momento non poté rispondergli poiché erano nel mezzo della battaglia e così attese.
Finito lo scontro, andò a congratularsi con tutti i guerrieri e infine ritrovò l'orco, che non osava incrociare il suo sguardo. Alesha però lo interpellò e gli chiese a quanti scontri con i draghi avesse già partecipato e se avesse compiuto delle imprese degne di un nome di guerra, ma quando lui le rispose che aveva partecipato a nove conflitti e che ancora non si sentiva di aver fatto nulla, lei si arrabbiò e ciese ad altri Mardu nelle vicinanze di parlargli di lui. Ognuno disse che l'orco li aveva salvati da morte certa in più di un'occasione e allora Alesha lo prese per il collo e gli disse che non tutti erano nati per essere "Squarciali" o "Strappartigli", ma questo non significava che non avesse compiuto azioni eroiche, ma che prima doveva ammettere a sé stesso chi o cosa era.
Alesha lo lasciò, ma l'orco le disse che allora aveva una storia da raccontare, non su di sé ma su di lei. L'aveva vista in battaglia, aveva visto come lottava ridendo in faccia ai suoi nemici, in faccia alla morte e che anche se ancora non sapeva chi lui fosse, era certo che l'avrebbe seguita. Così urlò all'orda un nuove nome per lei: Alesha, Che Sorride alla Morte, e lei lo accettò con gioia.
La caduta dei Khan[]
La convocazione[]
Anni dopo la Battaglia degli Antichi, nella Seconda Linea Temporale, Alesha venne a sapere dell'abdicazione di Daghatar degli Abzan in favore di Dromoka e venne convocata assieme agli altri khan da Shu Yun. L'incontro si tenne alla Fortezza di Dirgur e Alesha partì, senza sventolare alcuna bandiera per non attirare i draghi, assieme a Jagun Compagno d'Ala e Doshiyn Trafiggiocchi come guardie del corpo. Fu la prima degli ospiti ad arrivare, seguita da Reyhan dei "nuovi Abzan", Yasova Artiglio di Drago dei Temur e Tasigur dei Sultai, il cui arrivò scosse immediatamente gli animi e le tensioni tra i leader, ma Shu Yun prese subito la parola per rimettere ordine; l'emergenza era tale da aver portato a quell'incontro, o nessuno di loro avrebbe acconsentito e Alesha fu d'accordo.
Parlò del problema delle tempeste draconiche e di come stare dietro al numero sempre crescente di draghi stesse mettendo in pericolo tutti gli abitanti di Tarkir. Disse che nessuno di loro aveva idea del perché all'improvviso l'equilibrio si fosse spezzato, ma Yasova lo interruppe e iniziò a raccontare la verità che solo lei sapeva.
La verità[]
Parlò del suo sogno di una Tarkir senza draghi, con i clan al comando e di come realizzarlo: uccidere Ugin. Alesha ebbe un sussulto ma fu interessata all'ipotesi di liberarsi di tutti i draghi abbattendone uno solo, ma Yasova proseguì che era stata ingannata, che appena Ugin era morto per mano di un altro drago, aveva sentito di aver infranto qualcosa nel tessuto stesso di Tarkir e di un altro uomo. Un uomo che si faceva chiamare Sar-khan che aveva avvolto il cadavere di Ugin in un bozzolo di pietra e poco dopo le tempeste che sembravano essersi placate con la morte dello Spirito Drago si intensificarono.
Alesha non disse nulla sul momento, limitandosi ad ascoltare il proseguo della storia e dire a Yasova che non doveva incolparsi di nulla, che aveva fatto quello che credeva giusto sul momento. Ascoltò la proposta di Reyhan di lavorare assieme per liberare Ugin dal bozzolo di pietra, ma Alesha temeva che il rischio che volesse punirli fosse troppo alto e allora propose di concentrare le loro energie nel tentare di abbattere i signori delle stirpi, mentre Tasigur continuava a dire che la soluzione migliore fosse uccidere Ugin. In quel momento le campane suonarono l'allarme.
L'assedio del monastero[]
All'orizzonte i khan videro distintamente la figura di Silumgar con al seguito alcuni esemplari della sua stirpe, molto lontani dal loro solito terreno di caccia, ma non ebbero il tempo di chiedersi cosa ci facessero lì dato che dalla direzione opposta scorsero anche Ojutai e alcuni suoi figli. Inizialmente si rasserenarono pensando che Ojutai fosse giunto per respingere Silumgar fuori dal suo territorio, ma presto le due schiere si fusero in un grande stormo di morte che puntava alla Fortezza. Immediatamente si chiesero come fosse possibile che draghi di stirpi diverse stessero collaborando ma poi capirono: erano loro il bersaglio.
Alesha disse che tutti loro erano giunti lì su richiesta di Shu Yun e lo accusò di averli venduti, ma lui le ricordò che nessun drago avrebbe mai ascoltato qualcuno con il tatuaggio dell'Ammazzadraghi e allora Yasova fece notare che Tasigur fosse sparito assieme a metà della sua scorta. I guerrieri rimasti attaccarono i khan, ma Alesha e le sue guardie del corpo li uccisero facilmente mentre i draghi arrivarono a Dirgur. Alesha, Yasova e Reyhan si gettarono nella mischia mentre Shu Yun gli augurò buona fortuna, ma presto le tre donne furono sopraffatte e mentre l'ultima khan degli Abzan sacrificò la sua vita per permettergli la fuga, le altre due riuscirono a lasciare la fortezza vive e si separarono.
Verso il futuro[]
Mentre cavalcava verso il suo clan con lo stendardo al vento, Alesha pensò a quale sarebbe stata la sua risposta ai cambiamenti che il futuro le stava ponendo dinnanzi. Gli Abzan erano caduti sotto Dromoka, Tasigur aveva ceduto il clan a Silumgar, Shu Yun era morto contro Ojutai e Yasova aveva parlato di dover stringere un accordo con Atarka. All'improvviso all'orizzonte apparve Kolaghan, che volava nella loro direzione e sia Alesha che le sue guardie si prepararono a combattere, ma quando il drago si fermò ad osservarli non li attaccò, ma fissò Alesha negli occhi e se ne andò.
Quando Kolaghan fu lontana, Alesha scoppiò a ridere e disse che aveva compreso cosa fare. Al contrario degli altri signori dei draghi, Kolaghan non desiderava comandare i Mardu o l'avrebbe uccisa in quell'istante, no, lei voleva che gli altri la seguissero spontaneamente, desidera la sopravvivenza del più forte ma con i propri mezzi. Allora Alesha prese lo stendardo Mardu che sventolava sulla sua schiena e lo gettò a terra e assieme alle sue guardie seguirono l'ombra di Kolaghan. Quel giorno i Mardu cessarono di esistere.
Referenze[]
- Rappresentato in:
- Alesha, Che Deride il Fato
- Alesha, Che Sorride alla Morte
- Mostrato in:
- Campione della Salutamorte
- Sorridere alla Morte
- Carte associate:
- Avanguardia di Alesha
- Eredità di Alesha
- Testi di colore:
Galleria[]
Galleria
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Collegamenti esterni[]
Espansioni | Blocco Tarkir (I Khan di Tarkir - Riforgiare il Destino - Draghi di Tarkir) • Set Base 2019 • L'Avanzata delle Macchine • Tarkir: La Dracotempesta
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Clan | Casate Abzan/Clan Dromoka • Via Jeskai/Clan Ojutai • Nidiata Sultai/Clan Silumgar • Orda Mardu/Clan Kolaghan • Frontiera Temur/Clan Atarka
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Nativi | Narset • Sarkhan Vol
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Eventi | Battaglia degli Antichi • Caduta dei Khan • Prima Linea Temporale • Seconda Linea Temporale
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Pubblicazioni | Guida per i planeswalkers ai Khan di Tarkir • La Guida per i Planeswalker a Riforgiare il Destino • La guida per i planeswalkers a Draghi di Tarkir • Planeswalker's Guide to Tarkir: Dragonstorm • The Legends of Tarkir: Dragonstorm
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