Agrus Kos fu un soldato umano di Ravnica, un leggendario investigatore Wojek della Legione Boros. Dopo la sua morte divenne uno spirito.
Descrizione[]
Veterano Wojek[]
Forte sostenitore della legge, rimasto orfano in giovane età, ha sempre idolatrato i Wojek. Purtroppo, la dura vita di Ravnica mise molto presto freno alle ambizioni idilliache di Agrus Kos. Numerosi partner gli si affiancarono, così come i successi e gli avanzamenti di carriera, ma più gli anni passavano, più Agrus Kos incarnava l'archetipo del "poliziotto di strada", con problemi di alcolismo e un forte disprezzo per i pivelli.
Fortuna nella sfortuna, rimase coinvolto negli incidenti che portarono alla caduta del primo Patto delle Gilde, che lo misero al centro di una serie di incidenti che gli permisero di ripulire il suo nome e permettergli di venire ricordato come uno dei migliori investigatori dei Boros, una distinzione che è continuata anche dopo la morte.
Storia[]
Blocco di Ravnica[]
Personalità[]
Gli venne detto da un guaritore Wojek che le sue ferite non potevano essere curate con la magia, perché farlo gli avrebbe provocato un infarto, a causa del troppo accumulo di mana all'interno del suo corpo, causato dal troppo utilizzo delle lacrime che rimarginavano le ferite rapidamente.
Con i Wojek[]
Dopo essersi unito ai Boros e aver completato l'addestramento di base, Kos fu accoppiato con il veterano Myczil Zunich, un uomo che avrebbe ammirato profondamente e che rappresentava tutto ciò che Kos sperava di diventare. Tuttavia, quell'illusione si sarebbe presto frantumata nel primo caso che Kos avrebbe seguito come investigatore capo. Voci di una cospirazione Rakdos hanno raggiunto le orecchie dei Wojek e la coppia fu inviata a indagare. I sospettati erano stati visti nei magazzini di un distretto Orzhov destinato alla demolizione. Kos e Zunich scoprirono che i magazzini venivano usati come base per il famigerato cultista e capobanda Palla. Zunich era troppo ansioso di catturare il cultista e per errore attaccò e uccise una bambina, che fu preparata come esca per Palla dal cacciatore di taglie Jarad, un cacciatore Devkarin. Zunich impazzì per il senso di colpa e il dolore, incolpando inizialmente l'elfo, prima di tentare di ucciderlo per essere l'unico testimone. Il senso di giustizia di Kos ha prevalso sui suoi sentimenti di ammirazione per il suo partner e ha cercato di fermarlo. Nella lotta, Zunich scivolò giù dal tetto ed morì nell'impatto. Era il primo errore in una vita che avrebbe portato Kos a bere.
Nonostante l'inizio difficoltoso, Kos divenne uno dei migliori investigatori dei Wojek negli anni a venire, anche se la sua vita personale non ha mai eguagliato il successo della sua vita professionale. Molti matrimoni falliti e il suo bere costante gli hanno impedito di raggiungere la felicità al di fuori del lavoro. Con il passare del tempo, Kos ha rifiutato di ritirarsi nonostante l'usura che ha preso. Alla fine, non fu in grado di essere guarito magicamente a causa dell'immenso accumulo di mana curativo nel suo corpo da una vita in cui usava le lacrime per guarire rapidamente le ferite. Qualsiasi ulteriore uso della magia curativa causerebbe un massiccio attacco di cuore.
Nonostante tutto, Kos si è goduto il suo tempo per le strade, un posto in cui si sentiva a casa ed ebbe diversi partner nel suo mandato, nessuno più vicino a lui dell'angelo Feather. Tuttavia, il suo stesso successo alla fine gli sarebbe costato la sua soddisfazione sul lavoro. Poco dopo essere stato assegnato un nuovo partner di nome Bell Borca, Kos è stato costretto ad accettare una promozione, scoprendo quindi che Bell doveva essere il suo sostituto piuttosto che il suo partner. Durante i suoi ultimi giorni sul campo, però, la coppia si è imbattuta in una cospirazione che minacciava il mondo intero. Sfortunatamente per Borca, quella scoperta gli costò la vita.
Dopo la morte di Borca, Kos iniziò un'indagine al di fuori delle sanzioni Wojek con l'assistenza di Feather. La sua prima pista fu l'assassinio del santo Bayou, un membro importante del Conclave di Selesnya. Questo lo portò faccia a faccia con Fonn Zunich, la figlia del suo mentore, nonché il ledev assegnato alla protezione di Bayul. L'apprendere che Savra fosse in qualche modo coinvolta nella cospirazione riportò nella sua vita anche il cacciatore di taglie Jarad. Più il gruppo si muoveva nel pantano di complotti e schemi, più si rendeva conto della posta in gioco. Tutto culminò durante il Decamillennio, una celebrazione del Patto delle Gilde. Szadek, il leader dei Dimir, aveva innnescato il suo piano per uccidere Mat'Selesnya sfruttando la morte di Savra. Avrebbe posto fine al Patto delle Gilde insieme all'antico parun. Jarad e Kos riuscirono a fermare il piano del vampiro all'ultimo secondo e Kos arrestò il leader della gilda Dimir per rispondere dei suoi crimini.
Ritiro e Morte[]
I contributi di Kos gli valsero molti consensi, ma essere messo sotto i riflettori fu più di quanto Kos potesse sopportare e così scelse di dimettersi dai Wojek e scomparire nei distretti minori di Ravnica. Kos divenne una guardia di sicurezza di Ozhov nella zona di bonifica di Utvara, dove aiutò il suo vecchio amico Pivlic. Era una vita tranquilla, adatta a un uomo anziano come Kos, ma era infastidito dal mistero che lo perseguitava sin dalla festa Decamillennio. Gli angeli erano svaniti, un fatto che aveva spinto Feather ad abbandonare sia la città e il suo migliore amico. Sfortunatamente, la vita di Kos stava per diventare molto più complicata quando la baronessa Teysa Karlov reclamò la sua eredità, trasferendosi a Utvara e spronando l'arcimago Zomaj Hauc ad accelerare il complotto a cui stava segretamente lavorando nel lontano distretto.
Con l'organizzazione di Teysa e l'assistenza del capo Gruul Vor Golozar e del corriere della Lega Izzet Crixizix, il gruppo si era infiltrato nel Calderone per fermare Zomaj, scoprendo troppo tardi che il suo piano aveva lo scopo di far schiudere le uova di drago dormienti che aveva ritrovato. Sapendo che un giorno i draghi sarebbero diventati pericolosi quanto lo stesso Niv-Mizzet, Teysa e Kos replicarono l'incantesimo che Zomaj aveva usato per schiavizzare il primo enorme cucciolo. Teysa e Vor cavalcavano il loro drago, seguiti da Kos e Crix in una sfera di osservazione Izzet. Il gruppo riuscì a uccidere sia il drago che l'arcimago, ma la sfera che trasportava l'ex-wojek si schiantò, ferendolo mortalmente. Alla fine, però, morì a causa della lacrima usata da Crixizix, mentre cercava di salvarlo. Sfortunatamente, non era a conoscenza delle sue condizioni e così morì.
Il suo funerale fu un evento solenne, a cui parteciparono i suoi amici più cari, le persone con cui due volte aveva salvato il mondo.
Spirito[]
Anche nella morte, Kos non ebbe l'opportunità di riposare. A causa delle clausole nel suo contratto wojek, il suo spirito fu costretto a servire come guardia spirituale del Senato Azorius. Il Gran Giudice Augusto IV lo riportò indietro al solo scopo di fermare Szadek nel suo tentativo di sferrare l'ultimo colpo contro un Patto delle Gilde già fratturato. Kos ebbe ben poca scelta e collaborò con il mago della legge ed ectomante Obez Murzeddi per indagare su cosa stesse facendo il vampiro. Il primo passo è stato indagare sul suo coinvolgimento coi Simic e l'allora capogilda Momir Vig.
Sfruttando la sua nuova forma, Kos scivolò a Novijen e possedette una delle semplicistiche guardie brutali, riuscendo ad arrivare fino al santuario privato di Vig prima di essere scoperto. Sentendo il leader della gilda parlare del Progetto Kraj, Kos non ebbe molta scelta se non uccidere il folle genio, ma sfortunatamente non abbastanza in tempo per impedire che Kraj si scatenasse. Con la mostruosa melma libera, Kos e Obez tornarono a Prahv per informare il Giudice di ciò che stava accadendo. Di fronte alla notizia, Augusto si rallegrò, poiché sapeva fin dall'inizio cosa Szadek avesse pianificato e lui stesso stava tramando per prendere il controllo di Ravnica per conto degli Azorius quando il Patto delle Gilde fallì. I suoi piani furono interrotti quando la nave da guerra Boros Parhelion, pilotata da Szadek, si schiantò contro la sede della gilda Azorius. Conoscendo la minaccia che il vampiro presentava, Kos entrò nella fortezza distrutta e trovò la strada per i controlli. Affrontò Szadek ed è stato finalmente in grado di intrappolare il vampiro in un un dispositivo pensato per catturare i fantasmi. In seguito lanciò il congegno ad Augusto, facendo uscire Szadek dal contenitore e uccidendo il giudice, rimuovendo la sua anima. Ciò pose fine ai piani di Augusto di prendere il controllo di Ravnica.
Dopo aver salvato Ravnica per la terza volta, il suo spirito fu riportato in vita da Feather, che lo reclutò come ufficiale spirituale per i Wojek nel distretto spettrale di Agyrem, appena apparso, dove Szadek aveva preso il controllo.
Ritorno a Ravnica[]
Nonostante la separazione di Agyrem da Ravnica, Agrus lavora ancora come guardiano del luogo, ora perso nel multiverso. Osserva i movimenti di tutti gli spiriti, in particolar modo di Szadek, che aspetta una sua distrazione per prendere il controllo del metapiano.
Delitti al Maniero Karlov[]
Nuovamente in azione[]
Sul caso.
Dopo la morte di Zegana, Agrus Kos si recò all'Agenzia Investigativa Magicologica di Ravnica su richiesta di Aurelia. Arrivato a destinazione incontrò Kaya Cassir e Kellan e spiegò che avrebbe aiutato con le indagini e che la capogilda Boros gli aveva chiesto di lavorare a fianco dell'Agenzia per trovare il colpevole.
Alcuni giorni dopo la morte di Teysa, un attentato fallito da parte della Fanciulla del Massacro ai danni di Aurelia spinse la capogilda Boros ad andare alla sede dell'Agenzia dove disse che era evidente che dietro i delitti c'era il Culto: avrebbe dichiarato guerra ai Rakdos. Kaya chiese tempo per risolvere il caso e, con l'aiuto di Agrus, ottenne ventiquattro ore per trovare il colpevole. Successivamente, dopo che l'emergenza di Anzrag fu risolta, Agrus informò Kaya che sarebbe andato da solo in un luogo che gli avrebbe permesso di ottenere delle risposte e assicurò che sarebbe tornato prima della fine della scadenza.
Lo spirito imprigionato[]
Kos imprigionato.
Agrus andò a Rix Maadi dove vide Rakdos addormentato, ottenendo la conferma dell'innocenza del Parun. Tuttavia, prima che potesse tornare dai suoi amici venne imprigionato in un teschio di cristallo da Judith che stava tentando di incastrare il suo capogilda in modo che lei potesse sostituirlo.
Dopo la scomparsa di Judith, Agrus rimase imprigionato nel teschio.
Referenze[]
- Rappresentato in:
- Agrus Kos, Soldato Eterno
- Agrus Kos, Spirito di Giustizia
- Agrus Kos, Veterano Wojek
- Mostrato in:
- Al Lavoro
- Carcarello/Rimpiattino
- Indebolimento dell'Anima
- Riposa in Pace
- Testi di colore:
- Bruma della Città Sepolta
- Comando della Legione
- Goblin Torcia-Guerriero
- Magimarchio dello Spadaccino
- Sbudellare
- Sigillo Boros
Galleria[]
Galleria
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Curiosità[]
- Agrus significa "Uccello nero" in ceco, polacco e serbo-croato. Tuttavia è legato anche al verbo "Tagliare".
- In un piccolo parco nel Distretto Due si trova una sua statua alta tre metri.