Magic: the Gathering Wiki
Advertisement

Adam Carthalion fu uno dei più importanti membri del suo lignaggio. Da giovane fu armatore e consulente dei capi di Arathoxia. Tenne unite le case della città-stato come signore del Castello Melmereth della Casata Scarlet a Ephren su Corondor.

Storia[]

Viaggiò nei Domini in cerca del Presidio dei Nani, dove gli era stato detto si trovasse abbastanza mana da permettergli di diventare un planeswalker. Duellò contro Marduk Blackwater che lo spedì nelle montagne Hurloon, privandolo dei suoi ricordi. Senza alcuna memoria del suo passato, Adam venne aiutato dal minotauro Eusomone e quando i due incontrarono Marduk sulle montagne, Adam recuperò la memoria e utilizzando il mana rosso del Presidio dei Nani con l'aiuto del suo amico minotauro, riuscì a esiliare il planeswalker. Per ricompensarlo del suo aiuto e come dono di amicizia, Adam donò a Eusomone la sua spada e il minotauro gli concesse la possibilità di evocarlo in caso di necessità.

Adam lasciò le montagne per tornare a casa, durante il ritorno trovò un Loto Nero e dopo altri presagi, gli venne predetto che una potente forza oscura avrebbe messo in pericolo tutta Dominaria. Per salvare il suo mondo decise di continuare la sua ricerca per riuscire a diventare un planeswalker.

Venne convinto dal suo "dio" Ravidel a sacrificare sua moglie, Gwendolyn Carthalion, in cambio del potere necessario per poter ascendere ma non ottenne alcun risultato. Adam non sapeva che in realtà il pericolo annunciato dalla profezia era proprio Ravidel, che intendeva distruggere tutti coloro che secondo la profezia potevano fermarlo. Ravidel persuase Adam che per completare il suo obiettivo era necessario sacrificare anche suo figlio Jared.

Adam decise di sacrificare anche il figlio ancora in fasce per il bene di Dominaria, ma all'ultimo istante, si fermò: affidò il piccolo a Ezer e affrontò Ravidel scoprendo la verità sul planeswalker. Adam si sacrificò per lanciare il suo più potente incantesimo e uccidere Ravidel. Nonostante ciò riuscì solo a ferirlo gravemente.

Advertisement