Gli Accoliti (Acolytes) erano i giovani di Amonkhet che si addestravano per divenire iniziati e poter affrontare le Ordalie dei Cinque Dei. I bambini di circa cinque anni venivano presi e portati ad una cerimonia annuale che gli avrebbe fatto compiere il primo passo verso la gloria.
I bambini che divengono accoliti nello stesso anno e iniziano l'addestramento insieme formano una messe, vivendo insieme sino all'inizio delle prove. Ogni accolito si specializza in un diverso stile di combattimento e si addestra per perfezionarlo sino al successivo rito di passaggio: la Ceremony of Measurement, che tuttavia non vi ci si potrà accedere senza aver prima completato il proprio obelisco.
Descrizione[]
Oketra e gli Accoliti[]
Oketra più di tutti gli altri dei supervisiona l'addestramento degli accoliti assieme ai suoi visir, poiché più di tutti è quella che crede nel lavoro di squadra e nell'addestramento metodico impartito ai giovani. Supervisiona anche la costruzione degli obelischi, massimo esempio della collaborazione degli accoliti. Lei e i suoi visir addestrano i giovani nell'uso di svariate armi e nell'applicazione di molteplici tattiche di combattimento, tutte importantissime per il superamento della sua ordalia.
Kefnet e gli Accoliti[]
Kefnet era visto in maniera particolare dagli accoliti, per alcuni era uno stoico, severo e imperscrutabile, mentre per altri era il dio con cui era più semplice interagire. Questo perché Kefnet alterava il suo atteggiamento e modo di porsi con i singoli accoliti a secondo di quanto questi dimostravano interesse e attitudine per quello che il dio intende mostrargli. Coloro che mostravano scarso interesse venivano per lo più ignorati, lasciati ad addestrarsi coi visir e i consacrati, mentre gli svegli e attenti potevano venire istruiti da dio in persona, che insegnava loro incantesimi sempre più complessi e forniva loro enigmi sempre più stimolanti da risolvere. Purtroppo però, Kefnet era facile alla delusione e perdeva rapidamente interesse in coloro che tradivano anche di poco le sue aspettative.
Rhonas e gli Accoliti[]
Rhonas non passava molto tempo ad addestrare gli accoliti, lasciando la maggior parte del lavoro ai visir e agli dei, ma teneva sempre gli occhi aperti per riconoscere coloro che dimostravano delle abilità impressionanti. Per coloro che attiravano la sua attenzione era solito organizzare degli incontri amichevoli con degli animali, solitamente giovani erbivori, osservando la loro lotta e in caso di sopravvivenza avrebbe condiviso con loro i suoi consigli. Alle volte Rhonas si presentava dinnanzi a una messe per una dimostrazione e speciale lezione: il dio intingeva la propria arma con un potente veleno, noto come Rhonas's Blood per poi mostrarne l'efficacia contro svariati animali. Lo scopo della lezione era di insegnare loro che non tutti possiedono la stessa forza, ma che esistono modi per vincere sfruttando le proprie caratteristiche e abilità incoraggiandoli a trovare il proprio stile.
Bontu e gli Accoliti[]
Bontu non si mostrava mai dinnanzi agli accoliti e loro non la nominavano mai, terrorizzati dalle voci riguardo la dea dell'Ambizione, sebbene in molti affermavano di aver avvertito la sua spaventosa presenza in più di un occasione. Molti abitanti di Naktamun credevano che Bontu semplicemente evitasse le sue responsabilità, ma la realtà era che per lei credeva nell'individualità e nell'autodeterminazione e che, così come lei comprese da sola il suo scopo, anche gli accoliti dovrebbero fare lo stesso. A causa della situazione, gli accoliti non venivano preparati ad affrontare l'Ordalia dell'Ambizione, risultando come la più misteriosa, ma venivano preparati in rare occasioni dai visir di Bontu, ma solo sull'essere sempre pronti ad ogni evenienza. Uno dei pochi insegnamenti silenziosi di Bontu sfruttava i consacrati, coloro che morivano turante le prove e costretti a servire per l'eternità, per permettere agli altri di trionfare. La vista di un consacrato doveva essere, a suo dire, la perfetta motivazione per impegnarsi al massimo per arrivare in fondo e sopravvive, perché in caso contrario sarebbero stati loro i prossimi servitori della città.
Hazoret e gli Accoliti[]
Hazoret non passava molto tempo con gli accoliti, che la vedevano solo quando la dea si trovava all'esterno dell'Hekma per lottare contro qualche minaccia. Il solo osservarla combattere tuttavia era sufficiente per instillare il coraggio e la gioia di combattere in loro, facendo sì che si impegnassero al meglio per completare la loro preparazione e frrontare le future ordalie.
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